Post in evidenza

MiL è arrivato a 20.000 post, ad maiorem Dei gloriam! #messainlatino #blogmil #sonosoddisfazioni #20000

Con piacere, ed una punta di sana soddisfazione (per il traguardo che ripaga i tanti nostri sacrifici) avvisiamo i nostri lettori che il blo...

martedì 2 marzo 2021

«Se puoi venire a fare la spesa, allora puoi venire a messa»: il forte messaggio di un giovane sacerdote di New York

Da New York ci giunge la confortante iniziativa di un giovane sacerdote per una «chiesa in entrata».
Il sito americano di cultura cristiana ChurcPOP riporta la storia di padre Carlos Limongi, giovane vicario della parrocchia dellAssunzione nella città di Peekskill (contea di Westchester, NY) che ha pubblicato sul proprio profilo Instagram la fotografia nella quale appariva fuori da un supermercato con un cartello dal contenuto molto chiaro: «Se puoi venire a fare la spesa, allora puoi venire a messa».
Un gesto semplice, ma oggi da considerare coraggioso e controcorrente che – si apprende nell’intervista che vi proponiamo in traduzione – ha subito avuto effetti molto positivi ed incoraggianti: c’è ancora tanta voglia e necessità di Dio e della Santa Messa!

L.V.


Che coraggioso prete! 👏👏👏

Padre Carlos Limongi dell’arcidiocesi di New York ha pubblicato una foto con un messaggio emozionante per i cattolici locali durante la pandemia Covid-19.

Molti vescovi hanno dispensato l’obbligo della messa domenicale a causa del virus. Tuttavia, molte chiese sono aperte in tutto il paese.

A causa della scarsa partecipazione alla Messa, il sacerdote ha fatto un brainstorming di idee creative per incoraggiare l’affluenza.

Poco prima del mercoledì delle ceneri, p. Carlos era fuori da un negozio di alimentari di New York con indosso una maschera e occhiali da sole, con un cartello che diceva: «Se puoi venire a fare la spesa, allora puoi venire a messa».

Ecco la fotografia qui sotto:


P. Carlos ha detto a ChurchPOP che dopo averlo fatto, la partecipazione alla messa è aumentata «in modo esponenziale». Anche se ha detto che potrebbe essere dovuto alla stagione quaresimale, crede che il segno abbia contribuito.

Ecco la sua storia completa:

«[Volevo che le persone] meditassero sul fatto che tutti stanno iniziando a tornare alla loro normale vita e routine quotidiana, ma la partecipazione alla Messa non è aumentata».

«Continuavo a pensare a modi per incoraggiare le persone a tornare alla Messa in un modo che fosse accessibile, divertente, ma comunque veritiero».

«La Quaresima stava arrivando, quindi ho pensato che se ci fosse un momento migliore per farlo, era appena prima della Quaresima. Quindi ho tagliato il lato di una scatola e vi ho scritto la didascalia».

«… La maggior parte delle persone nella mia zona va a fare spese o al bar e ai ristoranti, ma continua a dire che non verrà a messa a causa del virus».

«Quindi sembra esserci una disconnessione con la retorica che ho sentito rispetto a ciò che ho visto sul campo».

Tuttavia, «è importante notare che non ho mai inteso svergognare o incolpare le persone perché venissero a messa, per non parlare di far sentire male le persone con problemi di salute, per non essere venute in chiesa».

«Sono stato il primo a dire a coloro che mi parlano del virus di restare a casa e di stare al sicuro se le loro condizioni di salute avessero arrecato loro danno».

«Piuttosto, volevo portare le persone a meditare su come Dio si inserisce nella loro vita in questi tempi, specialmente ora che c’è un senso di normalità, rispetto a quello che abbiamo avuto per la maggior parte dell’anno scorso».

«Avevo lo scopo di farli pensare: “Se ora sono in grado di fare molto di quello che facevo, non dovrebbe essere data la stessa considerazione alla mia adorazione di Dio?”».

«Non posso parlare per diverse chiese o diocesi, motivo per cui ho rivolto questo messaggio alla nostra comunità locale».

«Nella mia parrocchia, puliamo la chiesa e puliamo i banchi dopo ogni messa, installiamo disinfettanti per le mani sulle porte d’ingresso e richiediamo l’uso di mascherine ed il distanziamento sociale… (oltre a seguire le linee guida dell’arcidiocesi e i limiti delle persone all’interno della chiesa)».

P. Carlos ha anche aggiunto come è nata l’idea della foto:

«Per un paio di mesi prima della fotografia, abbiamo avviato la nuova iniziativa chiamata “Porta un amico alla messa”».

«La prima domenica del mese, abbiamo incoraggiato le persone a invitare qualcuno a venire alla messa con loro, qualcuno che sapevano poteva partecipare alla messa, ma non è venuto per paura o semplicemente per comodità con le messe online».

«Abbiamo incoraggiato i parrocchiani a invitare amici o familiari, senza giudizi o critiche».

«Nessun cambiamento è stato visto… Quindi è stato allora che l’idea dell’immagine è nata per essere eseguita».

4 commenti:

  1. Che trash....tipiche pagliacciate degli evangelici americani...Jesus Christ Superstar, le televendite del Signore...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Invece le "messe"moderniste con le cubiste e le chitarre sì che sono vera fede! Gruppuscoli come i neocat che saltano e ballano esprimono lo spirito evangelico al 100% senza trash e teatralismi inutili.

      Elimina
    2. Si', e' molto meglio che i sacerdoti italiani non fanno niente...

      Elimina
  2. Dall'invito di Gesu':
    «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.»

    All'invito della CEI A.D.2020 - 2021 :
    Non assembratevi , non potete entrare senza la maschera e senza disinfettarvi , dobbiamo misurarvi la temperatura , l'ingresso e' a numero chiuso . Chi non ha potuto entrare si cerchi altra Messa altrove . Non potete inginocchiarvi,non sarete imboccati del Corpo e Sangue di Cristo ,guardatevi negli occhi e sorridete .

    RispondiElimina