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giovedì 18 marzo 2021

Ringraziare Dio in tempo di coronavirus: la quotidianità dei tanti "piccoli miracoli” ordinari

Le Confraternite sono la “fanteria” della Chiesa: per questo , al pari degli Ordini Religiosi, sono state ferocemente combattute dagli eretici, da tutte ideologie anti-cattoliche e dai potentati modernisti. 
Da un "fante" che ogni giorno  serve i fratelli bisognosi (impegno centuplicato in questo “tempo di pandemia”) ci è stata data  testimonianza di un tipo di “ quotidianità, fatta di tanti piccoli “miracoli” ordinari” che si realizza  per opera dei Sacerdoti e dei fratelli laici
Per convergere poi  comunitariamente "
cor unum et anima una" davanti all'Altare di Dio nella preghiera dei nostri Padri: "Emítte lucem tuam et veritátem tuam: ipsa me deduxérunt et adduxérunt in montem sanctum tuum, et in tabernácula tua.  Et introíbo ad altáre Dei: ad Deum qui laetíficat iuventútem meam".
AC 

 

 Pregare e ringraziare Dio in tempo di epidemia

In questo anno fortemente e tristemente segnato dal Covid, si sono sollevati appelli, reazioni, varie e variatissime opinioni sull’andamento del virus e della società da esso messa alla prova.  
Per millenni, nei grandi momenti di catastrofe si è sempre notato il prorompere del sentimento religioso che si realizzava concretamente nelle molteplici, monumentali espressioni di carità e
di assistenza ai bisognosi e nelle grandi suppliche che il Clero e il popolo hanno rivolto al Signore per l’intercessione della Beatissima Vergine Maria e dei Santi Patroni. 
Nei molteplici palcoscenici della cosiddetta “civiltà dell’immagine” e conseguentemente dall’odierna quotidianità purtroppo ora la Religione è la grande assente
Difatti “…mai come in questa pandemia è apparsa così evidente l’ “eclissi” della religione dalla scena pubblica, come effetto certamente non voluto ma patito in tutti quegli spazi dove si è notata come i segni improntati alla fede possano finire per essere mancanti o di secondaria importanza…” (Cfr.Articolo di Cajetanus su Radio Spada QUI

Nella forsennata foga di voler far dimenticare l'impegno due volte millenario dei Cattolici per aiutare e sostenere tutti i bisognosi, anche a rischio della propria vita, i grandi "comunicatori" di massa, che agiscono indisturbati perchè da oltretevere nessuno cerca di arginare lo tsunami della falsificazione storica anticristiana, "dimenticano" di citare  che in questo tragico momento storico gli eroi (e i martiri) sono anche i soccorritori, gli operatori socio-sanitari, i medici e gli infermieri cattolici, ai quali è stata affidata anche la missione di dare un’ultima benedizione ai morenti sostenuti spiritualmente e concretamente da tante organizzazioni cattoliche fra le quali spiccano le confraternite, di antica o recente costituzione, che sono le mani operanti della carità e della misericordia della gloriosa storia della Chiesa Cattolica:  “attori” della quotidianità fatta di tanti piccoli “miracoli” ordinari.

Ecco perchè soprattutto  in questo  tempo di Covid ogni sera, dopo  Compieta, noi confratelli: 
- rendiamo grazie a Dio per chi è riuscito, col Suo aiuto, a soccorrere coloro verso cui urgeva  intervenire;
- rendiamo grazie a Dio per tutte quelle situazioni in cui questa esperienza è servita a cambiare stile e ragioni di vita conformandoci con obbedienza agli insegnamenti del Vangelo e della Chiesa;
- rendiamo grazie a Dio per le Diocesi, per i Sacerdoti e per i Religiosi che ci sostengono con la preghiera e l’ aiuto: il nostro ringraziamento è fede "fatta voce", testimonianza scritta e attestazione pubblica, non intimistica o riservata. 

GPV (*) 

 

Foto: Sant’Elpidio a Mare (FM) Basilica Lateranense della Misericordia, pala dell'Altar Maggiore di  Andrea Boscoli (Firenze, 1560 circa – 1607) opus 1603 Madonna della Misericordia con i Confratelli della Ven.Arciconfraternita della Misericordia costituita il 1 giugno 1399 (l’anno della grande peste) ( Da:  I luoghi del silenzio QUI

 (*) dello stesso Confratello l'articolo La “Buona morte” cristiana e le Confraternite QUI

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