Post in evidenza

Padre Lanzetta. Burattini nelle mani di Dio? Pelagio redivivo. VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo. " Pelagio, monaco britannico contemporaneo di Sant’Agostino, negava la realtà del peccato originale trasmesso...

domenica 7 marzo 2021

Comunicato del Vescovo di Ventimiglia - San Remo sul Festival 2021

A poche ore dalla conclusione del 71º Festival della canzone italiana, svoltosi nella città di Sanremo e trasmesso in diretta dal canale televisivo Rai 1 dal 2 al 6 marzo, mons. Antonio Suetta, Vescovo della Diocesi di Ventimiglia – San Remo, pubblica un durissimo comunicato in cui riprova le «ricorrenti occasioni di mancanza di rispetto, di derisione e di manifestazioni blasfeme nei confronti della fede cristiana […] le offese rivolte a Nostro Signore, alla Beata Vergine Maria e ai santi».
I molti momenti di blasfemia che hanno puntellato lo squallido spettacolo televisivo sono noti ormai a tutti, per l’ampia (e quasi sempre gaiamente prona e plaudente) eco mediatica che hanno avuto, e non è nostra intenzione riproporli per non dare ad essi ulteriore tribuna: ripetuti momenti televisivi di ignobile e volgare degrado umano, intellettuale e culturale in cui i simboli della religione cattolica sono stati i protagonisti.
Un plauso al coraggioso mons. Suetta che, in mezzo a tale empia decadenza, solleva il suo grido, ben consapevole di essere «vox clamantis in deserto».

L.V.


A seguito di tante segnalazioni di giusto sdegno e di proteste riguardo alle ricorrenti occasioni di mancanza di rispetto, di derisione e di manifestazioni blasfeme nei confronti della fede cristiana, della Chiesa cattolica e dei credenti, esibite in forme volgari e offensive nel corso della 71 edizione del Festival della Canzone Italiana a Sanremo, sento il dovere di condividere pubblicamente una parola di riprovazione e di dispiacere per quanto accaduto.

Il mio intervento, a questo punto doveroso, è per confortare la fede “dei piccoli”, per dare voce a tutte le persone credenti e non credenti offese da simili insulsaggini e volgarità, per sostenere il coraggio di chi con dignità non si accoda alla deriva dilagante, per esortare al dovere di giusta riparazione per le offese rivolte a Nostro Signore, alla Beata Vergine Maria e ai santi, ripetutamente perpetrate mediante un servizio pubblico e nel sacro tempo di Quaresima.

Un motto originariamente pagano, poi recepito nella tradizione cristiana, ricorda opportunamente che “quos Deus perdere vult, dementat prius”.

Quanto al premio “Città di Sanremo”, attribuito ad un personaggio, che porta nel nome un duplice prezioso riferimento alla devozione mariana della sua terra d’origine, trovo che non rappresenti gran parte di cittadinanza legata alla fede e dico semplicemente “non in mio nome”.

Sanremo, 7 marzo 2021.

+Antonio Suetta

Vescovo di Ventimiglia – San Remo

6 commenti:

  1. Ogni anno sempre il solito film.....

    RispondiElimina
  2. Mi è tornato in mente il graffiante articolo di Rino Cammilleri su Achille Lauro e i suoi cartelloni pubblicitari blasfemi. Lo consiglio.
    https://www.lanuovabq.it/it/achille-lauro-e-i-finti-trasgressori-destinati-a-scomparire

    RispondiElimina
  3. Achille Lauro chi? Il più grande sindaco di Napoli? Incredibile...

    RispondiElimina
  4. condivido pienamente. Aderisco a preghiera riparatrice

    RispondiElimina
  5. Ma, invece di fare bolsi proclami postumi, gli uomini di chiesa non potrebbero svegliarsi un po' prima e chiamare ad un aperto boicottaggio della manifestazione? Da anni ormai assistiamo ad invertiti di ogni risma, limonamenti gay in prima serata, versi sguaiati urlati nei microfoni...e ogni anno sempre ad indignarsi...dopo.
    Il monsignore in questione ricorda, per esempio, al suo gregge come sia altamente disdicevole che in una casa cattolica troneggi l'apparecchio televisivo? Magari acceso a blaterare tutto il giorno? Si adopera affinché nelle sue parrocchie si privilegi la buona musica sacra ben eseguita a discapito delle canzonette sghitarrate che fanno il verso al palcoscenico dell'Ariston? Mi spiace, Monsignore, ma manca il substrato, mancano le basi. Il vostro modo di fare allegro, impostato al "vietato vietare", che domina da cinquant'anni ha solo prodotto mostri e non si risolverà certo con uno striminzito comunicato, tra l'altro, composto "a seguito di tante segnalazioni".

    RispondiElimina
  6. Ma cosa è successo. Io non ho seguito sanremo

    RispondiElimina