Post in evidenza

Un anno di Fiducia Supplicans. Confusione, divisione nella Chiesa, rottura con Copti e Ortodossi

Grazie a Marco Tosatti per questa traduzione. QUI i post di MiL sulle benedizioni alle coppie omosessuali. " ACI Prensa – Matthew McD...

martedì 5 gennaio 2021

La benedizione dei gessetti nel giorno dell’Epifania

Domani la Chiesa celebra l'Epifania di N.S.G.C.
Una delle più note tradizioni del giorno dell’Epifania, di origine nordeuropea, è senz’altro la benedizione dei gessetti 
con cui scrivere sulla porta di casa propria i nomi dei tre Re Magi e le cifre dell'anno nuovo (il tutto intervallato da segni di croce), a custodia e protezione per tutto l'anno dei componenti della famiglia. 
Questa tradizi0ne è quanto mai viva e diffusa soprattutto fra le famiglie  del nord Europa. 
Ve ne proponiamo la descrizione tratta dal sito Cantuale Antonianum invitandovi a rinnovarla coraggiosamente, contrariis reiectis! 


L.V.


Tra le svariate benedizioni previste per la festa dell’Epifania, il Rituale Romanum propone anche la benedizione della «creta» con cui scrivere sulla porta di casa propria i nomi dei tre Re Magi, a custodia e protezione per tutto l’anno dei componenti della famiglia. Questa tradizione non è mai stata molto presente in Italia, mentre nei territori germanici e soprattutto in Polonia è quanto mai viva e diffusa.
Da noi, di solito, questo è il periodo in cui i parroci riprendono la benedizione delle case. Ma oggi, purtroppo, molto spesso non vengono più i sacerdoti a portare la benedizione di Dio di casa in casa. Ecco che può rivelarsi molto utile questo formulario. Si portano al sacerdote i gessetti da far benedire, poi con essi si scrive sulla porta di casa, o anche sulle porte interne, il nome (ma basta l’iniziale) dei tre santi magi, aggiungendo l’anno spezzando in due la cifra. Di solito il risultato ha questa questa forma:

20 + C + M + B + 22


Benedictio cretæ in Festo Epiphaniæ

℣. Adjutórium nostrum in nómine Dómini.
. Qui fecit cælum et terram.
. Dóminus vobíscum.
℟. Et cum spíritu tuo.

Béne+dic, Dómine Deus, creatúram istam cretæ: ut sit salutáris humáno géneri; et præsta per invocatiónem nóminis tui sanctíssimi, ut, quicúmque ex ea súmpserint, vel in ea in domus suæ portis scrípserint nómina sanctórum tuórum Gásparis, Melchióris et Baltássar, per eórum intercessiónem et merita, córporis sanitátem, et ánimæ tutélam percípiant. Per Christum Dóminum nostrum.
℟. Amen.

Et aspergatur aqua benedicta.

(Benedici, Signore Dio, questo gesso tua creatura: perché abbia un salutare effetto per il genere umano; e concedi, per invocazione del tuo santissimo nome, che chiunque lavrà gustata o con essa avrà scritto sulle porte di casa sua i nomi dei tuoi santi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, per la loro intercessione e i loro meriti, riceva la salute del corpo e la protezione dellanima.)

2 commenti:

  1. Bellissima traduzione, anche se da noi in Calabria non c'è mai stata questa usanza. Anche la benedizione delle case qui si fa a Pasqua e non a Natale

    RispondiElimina
  2. È una bella tradizione, diffusa anche da noi in Boemia. Ho già ritirato il mio gessetto, preventivamente opportunamente benedetto. 😇

    RispondiElimina