Post in evidenza

Luis Badilla. "Per Papa Francesco visitare la Francia era già un problema nel 2014"

Grazie a Luis Badilla per questa nuova analisi sulla ritrosia di Francesco a fare viaggi apostolici in Francia. QUI ancora Badilla sulla ma...

venerdì 11 dicembre 2020

L'Avvento "verde", è un incubo non un sogno

Sempre peggio la new wave ecclesiatica, l'Avvento green dream..
Luigi

ECOLOGICAMENTE CORRETTO
Gianfranco Amato, La Nuova Bussola Quotidiana
07-12-2020

Dall'Università salesiana di Venezia, e con l'avallo di papa Francesco, è partita l'iniziativa "Avvento Green Dream", un modo per ridurre il tempo forte che prepara al Natale a un insieme di pratiche ecologiche. Per questi giovani e per i loro educatori andrebbe rispolverato ciò che diceva don Luigi Giussani ai suoi universitari....
I giovani dell’Istituto universitario salesiano di Venezia e Verona (IUSVE) attraverso “Cube Radio”, la loro emittente accademica, hanno deciso di coinvolgere i frequentatori degli schermi digitali in un itinerario di Avvento ispirato all’enciclica Laudato si’.

Il progetto si chiama “Avvento Green Dream”. Per chi non conoscesse la lingua di Shakespeare, la traduzione in italiano sarebbe “Il sogno verde di Avvento”. Sì, avete capito bene: Sogno Verde. Don Nicola Giacopini, direttore dello IUSVE, spiega che si tratta di un «itinerario per la social generation» avente per oggetto «un messaggio di speranza che dev’essere annunciato a tutti, specialmente ai ragazzi e ai giovani della social generation, ed è necessario che arrivi fino agli ultimi confini della terra, in ogni luogo fisico e digitale».

Usque ad ultimum terrae, fino agli estremi confini della Terra (At 1, 8), per annunciare il “Sogno Verde”.

Si apprende da fonte ufficiale (Vatican News) che «l’itinerario di Avvento è suddiviso in quattro macro tematiche che raccolgono la cura e la progettualità indicata da papa Francesco nella Laudato si’, proposte settimanalmente anche dall’Osservatore Romano attraverso lo sguardo di giovani che hanno sperimentato i benefici della cura della casa comune». E che «i contenuti di “Avvento Green Dream” verranno pubblicati in italiano sui canali social dell’emittente Cube Radio e ripresi, in alcuni passaggi, anche dai social media di Vatican News». Ci sarà anche «la traduzione del percorso in Inglese, Spagnolo e Portoghese che verrà invece veicolata attraverso i profili Facebook, Instagram e Twitter della Don Bosco Green Alliance, un’organizzazione internazionale che si adopera per sviluppare attenzione e impegno per ogni forma di vita sul pianeta e per formare una generazione di cittadini che si adoperino per la cura dell’ambiente».

In pratica, si tratta di un percorso composto da ventisei frasi quotidiane tratte dalla Laudato si’, a partire da domenica 29 novembre 2020 sino alla Vigilia di Natale, e ritmato da altrettante icone realizzate dai giovani stessi che si potranno ricevere quotidianamente tramite newsletter o canale Telegram, iscrivendosi direttamente dal sito cuberadio.it.

Sembrerebbe un’iniziativa estemporanea organizzata da giovani universitari cattolici che forse non hanno molto chiaro il vero e autentico significato dell’Avvento. E invece no. Il tutto ha avuto, incredibilmente, l’avallo autorevole dello stesso Romano Pontefice. Sì, Bergoglio in persona ha voluto indirizzare un videomessaggio «ai giovani dell’istituto universitario salesiano, e Cube Radio, di Venezia, per aver preparato un cammino di Avvento» basato anche sulla «Lettera Enciclica Laudato si’», invitandoli «a coinvolgere altri giovani e utenti della rete nella preparazione del Santo Natale», affinché siano esortati anch’essi a «prendersi cura della casa comune».

L’iniziativa, in realtà, non è stata ripresa solo dalla Don Bosco Green Alliance, organizzazione elogiata dallo stesso Bergoglio, ma anche dal World Catholic Climate Movement che si è dichiarato addirittura entusiasta di poter rilanciare “Avvento Green Dream” a livello mondiale.

Marica Padoan, ventunenne originaria di Roncade (TV), studentessa di comunicazione allo IUSVE, e una delle artefici del progetto onirico d’Avvento, ha spiegato che cosa significhi «educare il prossimo alla sostenibilità» con alcuni esempi molto pratici: «Utilizzo quotidianamente una borraccia per limitare l’uso della plastica, faccio attenzione alla raccolta differenziata, riciclo pallet e cassette di legno». «Si tratta» – continua Marica – «di gesti semplici che dimostrano tangibilmente a chi mi sta intorno come il contrasto alla cultura dello scarto possa partire da piccole azioni di ogni giorno che, a lungo andare, alzano la soglia di coscienza e trasformano lo sguardo sull’ambiente». Eppure, pareva che la “cultura dello scarto” secondo l’accezione bergogliana riguardasse aspetti come aborto eugenetico, eutanasia, disprezzo degli anziani, fecondazione artificiale e via dicendo. Invece no. Ora scopriamo che essa riguarda l’uso della plastica, la raccolta differenziata, il riciclo di pallet e cassette di legno.

Qualcuno, però, dovrebbe spiegare a questi giovani universitari dello IUSVE che l’Avvento cristiano non è il tempo dell’attesa di un sogno. Di qualunque colore possa essere questo sogno: rosso, verde, arcobaleno. L’Avvento cristiano e l’attesa del rinnovarsi di quel mysterium tremendum et fascinans che è l’Incarnazione di Dio nel Figlio Salvatore e Redentore. È sul Mistero che si circoscrive in un volto umano che sta tutto lo stupore, l'onore e la responsabilità della fede cristiana.

Questi giovani dovrebbero riascoltare quello che a suo tempo diceva agli universitari un sacerdote cattolico, don Luigi Giussani. Non ci fu bisogno di tirare in ballo l’ecologia. In realtà, è una mera illusione, oltre che un errore, pensare che i giovani possano avvicinarsi alla fede parlando loro di ambiente e natura. In un dialogo tenuto con gli studenti universitari, nell’agosto del 1987, Giussani ebbe a dire: «Alcuni, sentendo il modo con cui noi parliamo della fede e della sua connessione con la vita, si sentono un po’ a disagio, mentre, sentendo un padre francescano che parla della carità di san Francesco e dell’ecologia derivante, restano più contenti. Ma a me non interessa questo!».

No, a lui non interessava assolutamente il fatto che un giovane interlocutore si potesse sentire a disagio. Anzi, amava provocare i giovani proprio perché si sentissero a disagio rispetto all’ideologia dominante, all’opinione imposta dalla moda o dal Pensiero Unico. Il fascino di quell’uomo stava proprio nel fatto che non gli interessasse apparire à la page. A lui interessava annunciare ai giovani la Verità e spiegare che solo Cristo può dare senso a tutto.

Senza la piena consapevolezza della sovranità del Christus Rex Universi, cose come il creato, la Terra, la natura, l’ambiente, l’universo, l’uso della plastica, la raccolta differenziata, il riciclo di pallet e cassette di legno sono assolutamente prive di senso e di significato.