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sabato 10 ottobre 2020

Mesha-Latine: Messa in Latino in Albania


In  Albania la Santa Messa
con il Vetus Ordo non viene più celebrata dalla fine degli anni '90 quando un un bravo Sacerdote della FSSPX fu trasferito altrove.
Anche dopo la pubblicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum la maggior parte dei seminaristi e dei fedeli non conosce il venerabile rito antico che feconda da due millenni la vita della Chiesa corroborando l'eroismo evangelico dei Martiri e l'infinita virtù dei Santi della carità.
Per questo il giovane Albert Bikaj ha ideato il blog Mesha-Latine.blogspot.com ( QUI ) per promuovere in terra albanese la celebrazione della Messa in rito antico secondo le indicazioni del Motu Proprio Summorum Pontificum
Il caporedattore di Mesha-Latine Albert Bikaj, studioso di storia medioevale,  ha l'impressione che i vescovi albanesi non apprezzino che i fedeli  conoscano  l'immenso patrimonio spirituale sprezzatamente definito "preconciliare" che è invece  parte pulsante di quella "tradizione viva" che, più volte, San Giovanni Paolo II nel suo mandato petrino esaltò "con una sensibilità ed un linguaggio moderni, ma soprattutto centrata sui reali bisogni dell’uomo contemporaneo, prima fra tutti il bisogno di trovare un senso alla propria vita." (Cfr. Luca del Pozzo su Tempi QUI
L'Albania è giustamente chiamata "terra dei Martiri": sono stati  tantissimi i cristiani che, con santo eroismo, versarono il loro sangue innocente a difesa della Fede quando l' Albania fu conquistata dagli islamici. 
Dopo la morte dell'eroe Giorgio Castriota Scanderbeg il 17 gennaio 1468 "Dimenticata per secoli, al punto che albanese era diventato sinonimo di turco, l’Albania, in preda ad una dittatura comunista feroce come poche, ricadeva ancora una volta preda di un oblio collettivo, quasi rimossa dalla coscienza dell’Occidente. Ma al suo interno era storia di sangue, di persecuzione, di martiri, di carcere duro, di torture fisiche e psicologiche. Segno che la dignità e la fierezza e la memoria di un popolo resisteva alla nuova barbarie ed era difficile da estirpare." (Cfr.La Piazza QUI )
I Beati 38 Martiri Albanesi : 2 vescovi, 21 sacerdoti diocesani, sette francescani, tre gesuiti, quattro laici (tra i quali una donna) e un seminarista  trucidati dai comunisti tra il 1945 e il 1974  sono stati i primi, di una lunga lista di Martiri, ad essere stati elevati nel 2016 alla gloria degli altari.
San Giovanni Paolo II ammirò l'eroico coraggio del piccolo gregge sopravvissuto, a prova che «fu vana la pretesa di sradicare Dio dai cuori degli uomini». (Cfr. I Pellegrini, Verona QUI )
Auspichiamo che  S.E.R. Mons. Angelo Massafra, Arcivescovo Metropolita di Scutari, territorio ritenuto " il vero faro dell'irradiazione della fede cattolica nella Nazione Albanese" voglia assecondare con premuroso amore paterno i santi propositi dei fedeli che desiderano la celebrazione dell'antica Messa: quella dei Martiri Albanesi antichi e moderni!
Auguriamo  al Capo redattore del blog Mesha-Latine  Albert Bikaj, ai suoi collaboratori ed a tutti  i cari fratelli albanesi che seguono il blog di ottenere  Sante Messe nel venerabile rito antico: i Martiri Albanesi "assisteranno" al Santo Sacrificio intercedendo per tutto il popolo ! 
Affidiamo questi pii propositi all'intercessione della Madonna Santissima invocata con il titolo del Buon Consiglio, Patrona d'Albania, ed a Santa Teresa di Calcutta "modello esemplare delle virtù cristiane".
AC
 
Immagine:La Madonna di Scutari detta del Buon Consiglio A Scutari, (considerata da sempre la "capitale" culturale dell'Albania N.d.R.) che si trova su una collina circondata dai fiumi Drina e Bojana, da tempo immemorabile era venerata un’immagine miracolosa della Madonna: tutti i cattolici ricorrevano ad essa, specie nei momenti più difficili. “La presenza della straordinaria immagine risulta da fonti documentarie a partire dai primi decenni del XIII secolo, nello stesso periodo in cui molte provincie albanesi si stavano convertendo al Cristianesimo. La tradizione vuole che essa sia stata portata dall’oriente da mani angeliche…
Mater Boni Consilii

La miracolosa Madonna s’impose presto come Patrona dell’Albania e il suo Santuario divenne rapidamente il maggior centro di devozione religiosa del Paese, beneficandone gli abitanti con un profluvio di grazie” (Giovanni Scognamiglio, Madre del Buon Consiglio, Luci dell’Est, Roma, 1994, pag. 15 e ss.)  
Da Scutari a Genazzano Ma Iddio volle che la sacra immagine venerata pubblicamente a Scutari fosse preservata in modo miracoloso dalla distruzione da parte dei mussulmani. La Madonna stessa apparve in sogno a due suoi devoti, a nome de Sclavis e Georgis: annunciò che l’immagine sarebbe andata via da Scutari prima che il Paese perdesse la fede e chiese loro di seguirla. Mentre de Sclavis e Georgis pregavano davanti all’immagine, questa si staccò dal muro, e avvolta in una nuvola bianca si innalzò in aria e si diresse verso il mare. 
I due devoti “coraggiosamente la seguirono” e
Da Scutari a Genazzano
riuscirono a distinguerla perché appariva “di giorno in forma di chiara nuvola, e di notte a guisa di una colonna di fuoco”; attraversarono anch’essi il mare “valicando a piedi asciutti
l’Adriatico”, ma giunti nei pressi di Roma “disparve la Sovrana Conduttrice con loro gran cordoglio” (4). Dov’era finita? (Cfr. Sodalitium QUI   )

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