Domenica 21 settembre prossimo il Santo Padre Francesco si recherà a Tirana , Capitale dell'Albania la cui popolazione è in stragrande maggioranza di religione musulmana
La notizia che ha destato tuttavia tristezza fra il Clero e i Fedeli Cattolici d'Albania sarà la mancata visita del Papa alla Città di Scutari, Sede Metropolitana di Scutari - Pult, considerata, a ragione la "roccaforte del Cattolicesimo in Albania " e la " terra dei Martiri ".
Secondo una consolidata tradizione, durante l'assedio dei Turchi del 1357 un affresco si staccò da una chiesa di Scutari e prodigiosamente ( v.immagine ) raggiunse Genazzano nella chiesa che la terziaria agostiniana Petruccia di Ienco aveva proteficamente restaurato.
E' il Santuario Madonna del Buon Consiglio nel quale l'Immagine mariana è tuttora venerata anche con il titolo di Nostra Signora dell'Albania.
La basilica di Scutari fu distrutta prima dai Turchi , poi ricostruita e nuovamente distrutta durante il dominio comunista in Albania per essere riedificata negli anni '80-'90.
E' il Santuario Madonna del Buon Consiglio nel quale l'Immagine mariana è tuttora venerata anche con il titolo di Nostra Signora dell'Albania.
Scutari è stata fecondata dal sangue innocente di numerosi Martiri di Cristo durante la repressione islamica ed infine con la ferocissima persecuzione del regime comunista.
Il Clero e i Fedeli di Scutari hanno sperato fino alla fine che la visita Papale in Albania potesse ricalcare quella "storica "che San Giovanni Paolo II fece il 25 aprile 1993 quando partendo dalla Capitale Tirana il Papa raggiunse significativamente la Sede Metropolitana di Scutari : il vero faro dell'irradiazione della fede cattolica nella Nazione Albanese.
Va bene questo decisionismo papale, tante volte invocato - da più parti - durante il mite e fin troppo rispettoso Pontificato di Benedetto XVI - di un secolo fa - ma se qualcuno avesse l'ardire di suggerire un consiglio criticando velatamente una scelta questo gesto non deve essere inteso giammai come mancanza di rispetto nei confronti del Papa per il quale preghiamo e pregheremo costantemente.
E siamo anche vicini con la preghiera ai valorosi Cattolici dell'Arcidiocesi di Scutari-Pult .Va bene questo decisionismo papale, tante volte invocato - da più parti - durante il mite e fin troppo rispettoso Pontificato di Benedetto XVI - di un secolo fa - ma se qualcuno avesse l'ardire di suggerire un consiglio criticando velatamente una scelta questo gesto non deve essere inteso giammai come mancanza di rispetto nei confronti del Papa per il quale preghiamo e pregheremo costantemente.
Επίσης, σε μας τους αμαρτωλούς
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