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venerdì 9 ottobre 2020

Enciclica Fratelli Tutti, ancora un articolo di Marcello Veneziani

Riportiamo il nuovo articolo del giornalista-filosofo.

Claudio

QUI l'articolo sul sito personale e La Verità del 08/10/2020.


La fede cala e il papa punta sul comunismo

Se l’Enciclica Fratelli tutti di Bergoglio fosse davvero applicata, probabilmente sparirebbero Dio, la chiesa e la cristianità come le abbiamo finora conosciute e ci sarebbe l’avvento del
comunismo, l’abolizione della proprietà privata e degli stati sovrani, l’occupazione di case vuote o sfitte per i bisognosi, l’esproprio dei beni in favore dei poveri, il diritto universale di ciascuno di scegliersi la cittadinanza. Per amore dell’umanità scoppierebbe la più sanguinosa guerra civile mondiale. 

Marx e Lenin, Mao e il comunismo nostrano, Grillo e il reddito universale di cittadinanza sono solo la versione moderata del manifesto politico e ideologico di Bergoglio e della sua utopia ugualitaria. Non sto esagerando. Leggete il testo del Papa lanciato da Assisi e non le riduzioni edulcorate e gentili per i media. Ecco alcuni passaggi (scusate se insisto ma sono stati in tanti a chiedermi di tornare sul tema e approfondirlo).

Traendo spunto da san Giovanni Crisostomo, Bergoglio afferma che “non dare ai poveri parte dei propri beni è rubare ai poveri, è privarli della loro stessa vita, e quanto possediamo non è nostro, ma loro” (paragrafo 119). In apparenza il Papa si rifà alla funzione sociale della proprietà, contemplata nella dottrina sociale della Chiesa ma poi si spinge a ribadire che non è “assoluto e intoccabile il diritto alla proprietà privata” (par.120). E per chi avesse dubbi lo precisa nello stesso paragrafo: “il diritto alla proprietà privata si può considerare solo come un diritto naturale secondario e derivato dal principio della destinazione universale dei beni creati, e ciò ha conseguenze molto concrete”. Ovvero, per essere concreti chi è in stato di povertà e di bisogno, come i migranti, nel nome supremo della destinazione universale dei beni potrà esigere che vengano espropriati o redistribuiti beni e proprietà private perché tutto appartiene a tutti. Nel paragrafo 124, prosegue Bergoglio “la certezza della destinazione comune dei beni della terra richiede oggi che essa sia applicata anche ai Paesi, ai loro territori e alle loro risorse” “ogni Paese è anche dello straniero”. Dunque a tradurre in concreto, non c’è diritto, territorio, tasse versate, leggi e pubblica sicurezza di una nazione che possano impedire a chiunque di usufruire dei beni pubblici e privati di quella nazione, l’erogazione dei servizi sociali, sanitari, sussidi e ogni altro beneficio. L’utopia sottesa a tutto questo è il desiderio di “un pianeta che assicuri terra, casa e lavoro a tutti”. Neanche Marx ed Engels si erano spinti a tanto…

Poi aggiunge, nel paragrafo 129, certo “l’ideale sarebbe evitare le migrazioni non necessarie” e “creare nei paesi d’origine la possibilità concreta di vivere e crescere con dignità”… “Ma finché non ci sono seri progressi in questa direzione, è nostro dovere” accogliere e garantire “il diritto di ogni essere umano di trovare un luogo dove soddisfare i bisogni suoi e della sua famiglia (il papa auspica in seguito il diritto al ricongiungimento famigliare) e realizzarsi pienamente come persona”. Parliamo di otto miliardi di persone, anche a distribuire i beni si spartirebbe miseria. “Bisogna guardare al globale, che ci riscatta dalla meschinità casalinga” (par.142). L’unico risvolto negativo dei migranti per il Papa è che alcuni di loro “purtroppo sono attirati dalla cultura occidentale”, identificata da Bergoglio col male, la droga, le armi. Dimentica che cultura occidentale vuol dire cristianità, civiltà, diritti, libertà, benessere… Ma per lui la purezza dei migranti e dei loro mondi è macchiata solo dal virus occidentale.

Il manifesto di Bergoglio si fa poi apertamente politico. Sul piano storico esorta a non dimenticare la Shoah e l’atomica a Hiroshima e Nagasaki mentre dimentica il gulag e gli stermini dei regimi comunisti atei nel mondo. Il comunismo non è mai citato; è solo predicato senza mai nominarlo invano… Poi aggiunge che “ogni guerra lascia il mondo peggiore di come l’ha trovato” (par.261): dunque anche la Seconda guerra mondiale, era meglio prima quando c’era Hitler… Un errore grossolano.

L’enciclica dedicata alla fratellanza universale addita i nemici: i populisti e i nazionalisti, ma anche i liberisti e i liberali; e gli individualisti, i capitalisti e quelli che innalzano muri. Il razzismo, a suo dire, è “un virus che invece di sparire si nasconde ed è sempre in agguato” (par.97), proprio come la “reazione in agguato” nella propaganda dei regimi comunisti. Al nemico al potere bisogna “cercare in vari modi di farlo smettere di opprimere”, “togliergli quel potere che non sa usare”. (par.241). Il Papa condanna i fanatismi ma non cita nessun fanatico islamico o terrorista ideologico; cita solo i… cristiani intolleranti, e in particolare quelli digitali (par.46). Curiosa questa enciclica contro l’occidente cristiano…

I briganti, ovvero i delinquenti, sono posti sullo stesso piano di coloro che “passano per la strada guardando dall’altra parte”, gli ipocriti borghesi sono alleati ed equivalenti ai criminali (par.75). Nel paragrafo 103 il Papa esplicita il suo debito con la Rivoluzione francese, titolandolo infatti Libertà, uguaglianza e fraternità. Il più citato nel libro è l’Imam Ahmad Al Tayyeb; Francesco d’Assisi è citato solo cristiano occidentale insieme a tre non cattolici, i neri Luther King e Desmond Tutu e l’indiano Gandhi. Sembra una canzone di Jovanotti… Il sottinteso di Bergoglio è che Cristo fosse un sovversivo rivoluzionario e la storia e la chiesa lo abbiano poi tradito; ora con lui si torna alle origini. Rifondazione comunista.

La Chiesa è in declino, la fede tramonta e il papa punta sulla rivoluzione planetaria e il comunismo globale. I suoi precetti possono giustificare ogni invasione, occupazione, espropriazione. Dio ci protegga dal comunismo papale.

MV, La Verità 8 ottobre 2020


4 commenti:

  1. Non trovo nulla che mi ricordi la filosofia in questo articolo ma solo fideismo ai propri attaccamenti materiali. Il Papa ha ragione, semplicemente che dovrebbe cristianizzare tutti e poi si divide tra tutti, il comunismo spirituale quello dei cristiani delle origini. Attraverso questo Papa lo Spirito Santo ci sta facendo capire molte cose, questo Papa è una persona molto intelligente invece. Però anche io trovo che dovrebbe prima cristianizzare tutti e poi fare questi discorsi, anche se Gesù aiutava anche chi era pagano. Scusate ma ogni Papa porta un messaggio importante, cerchiamo di capire cosa ci sta dicendo Cristo tramite lui. Certo che Gesù era rivoluzionario per il suo tempo, non finiva in croce altrimenti e ho l' impressione che se oggi tornasse rifarebbe la stessa fine. Il comunismo idealmente parlando non è sbagliato a livello economico, se si è tutti fratelli di un solo Padre la quota si divide e invece nelle Chiese quante differenze di rango e ceto tra persone battezzate. Fare la carità non basta, se si è un unico corpo si divide in parti uguali.

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    1. Cristianizzare? Ma se ha detto che il proselitismo è una sonora sciocchezza?

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  2. Qualcuno metta Bergoglio nella macchina del tempo e lo rispedisca negli anni '70.

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  3. Caro anonimo delle 13:21 Bergoglio non parla a nome di Cristo e tantomeno ispirato dallo Spirito Santo dal momento che non è uomo di Dio; sembra più un segretario di un partito e nello specifico di un partito laicista come quello radicale, tanto era ed è vicino alla grande abortista Bonino e al più grande scristianizzatore italiano Pannella, suoi amici cari. Invece per nostra grande sfortuna fa il papa messo su dalla Mafia di S.Gallo in modo poco chiaro e in questi sette anni ha fatto strame di Dio di Cristo e della Madonna, non certo in televisione o in S.Pietro perchè li qualcosa di cattolico lo deve pur dire per imbrogliare e confondere i fedeli, bensi nelle omelie che tiene in S.Marta o a diecimila metri di quota: "Dio non è cattolico", "il proselitismo è una solenne sciocchezza" "Gesù fà un pò lo scemo", "Gesù si è fatto serpente, diavolo...", "la Madonna sotto la Croce inveiva contro Dio Padre che aveva fatto morire il Figlio sulla Croce", "le tre Persone della SS.Trinità baruffano tra di loro" e tante altre bestemmie di questo genere che sarebbe molto lungo elencare. Non è eretico, è apostata. Sta li per distruggere la Chiesa Cattolica e ridicolizzare la figura sacrale, carismatica del Papa. L'ultimo suo atto blasfemo è aver portato i Pachamama, idoli satanici, nei Giardini Vaticani, terra di martiri, e poi in processione in S.Pietro; la Chiesa delle chiese è da "riconsacrare", come ha detto il cardinale Brandmuller.
    Non si illuda poi che ami i poveri, fa tutto questo perchè è un odiatore dell'Italia e dell'Europa. Vorrebbe tutta l'Africa, in particolare quella islamica in Italia e non è detto che non ci riesca proprio in controtendenza a quanto avvenne nella storia con il Sacco di Roma del 846 dove il Papa fece costruire le Mura Leonine per difendersi dai Saraceni (le mura non i ponti, Bergoglio !!!). A Poitiers nel 732 dove vennero battuti i Mori di Spagna, a Lepanto nel 1571 e a Vienna nel 1683. Se fosse caduta Vienna sarebbe caduta anche Roma ed oggi saremmo tutti musulmani. Tutto questo perchè vuole diventare il capo della grande chiesa mondiale dove tutte le religioni avrebbero posto, ma dove non ci sarebbe più Gesù Cristo, chiesa funzionale ai grandi potentati finanziari massonici che perseguono la distruzione dell'umanità.

    D'altro canto il più grande sensitivo italiano, Gustavo Rol, predisse poco prima di morire nei primi anni novanta, quindi in tempi non sospetti, che nel 2025 in Italia i colorati saranno il 60%, e quando questi saranno maggioranza, noi faremo la fine dei cristiani perseguitati, saremo buttati fuori dalle nostre case e diverremo profughi a nostra volta come sta avvenendo in nel mondo dove questi sono preponderanti. Su questo argomento anche Cornacchiola conferma: "C'era la guerra e l'Italia veniva invasa".

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