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giovedì 15 ottobre 2020

Coronavirus CEI Mons. Russo scrive ai Vescovi "interlocuzione per monitorare l'evoluzione della pandemia. Ogni indicazione sarà prontamente inoltrata"

Ieri il Segretario della Conferenza Episcopale Italiana Mons. Russo ha inviato a tutti gli Ordinari Diocesani questa circolare riferendosi al considerevole aumento dei contagiati dal covid 19 (un boccone succulento per  la stampa e le TV  specializzate nell'innescare un clima ansiogeno nella popolazione).  Nessuno sembra riflettere sul danno enorme per la salute mentale (depressione e malattie collegate) del popolo italiano: lo tsunami distruttivo che inevitabilmente si riverserà sull'economia e sulle strutture turistiche già durissimamente provate. Fanno rabbrividire le recenti dichiarazioni dall'immunologo Prof. Andrea Crisanti "Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose“ e gli intenti  da KGB sanitaria palesati dal virologo Fabrizio Pregliasco “ È necessario scovare più positivi possibile, soprattutto gli asintomatici; più li controlliamo e meno contagiano“ (QUI )  
"Il Destino, formando ciò che ancora è informe, attende nelle mani di Dio, non nelle mani degli uomini di stato..." (I.Pizzetti, Assassinio della Cattedrale, Atto Primo) 
Che il Signore ci aiuti!
AC
 
 Conferenza Episcopale Italiana 
 
Roma, 14 ottobre 2020
 
Prot. N.449/2020 
 
Agli E.mi Membri della Conferenza Episcopale Italiana 
LORO SEDI 
 
Venerato Confratello, vi raggiungo con queste poche righe all'indomani della pubblicazione del nuovo DPCM sulle misure di contrasto e contenimento dell'emergenza Covid-19. Il testo - come avrete notato - lascia invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Esso rimane altresi integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già trasmesse nel corso dell'estate. 
 
Nelle settimane in cui le nostre Chiese riprendono le attività pastorali, assicuro a ciascuno di voi il ricordo e l'accompagnamento nella preghiera. Viviamo un tempo inedito, che richiede grandi sacrifici e senso di responsabilità. La sofferenza della nostra gente è anche la nostra sofferenza. "Peggio di questa crisi, c'è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi", afferma il Santo Padre. 
 
In quest'ottica di condivisione riprendiamo, dunque, il nostro cammino con l'augurio che la situazione possa migliorare. Nel frattempo la Segreteria Generale resta a servizio delle nostre Chiese, assicurando un'interlocuzione costante con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Interni e il Comitato tecnico-scientifico, per monitorare il quadro epidemiologico e l'evoluzione della pandemia. Ogni indicazione sarà prontamente inoltrata. 
 
Salutando ciascuno, chiedo un ricordo nella preghiera e la vostra benedizione.   
 
Stefano Russo 
Segretario Generale 
 
 
 *****************
 
Sul Sito della Conferenza Episcopale Italiana:
 
Precisazione su DPCM del 13 ottobre 
 
Rispondendo a diverse richieste di chiarimento dei colleghi giornalisti legate al DPCM del 13 ottobre 2020, il Direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, Vincenzo Corrado, precisa quanto segue: “Il Dpcm del 13 ottobre 2020 sulle misure di contrasto e contenimento dell’emergenza Covid-19 lascia invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Esso rimane altresì integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già trasmesse nel corso dell’estate. Tra queste, a titolo esemplificativo: guanti non obbligatori per il ministro della Comunione che però deve igienizzarsi accuratamente le mani; celebrazione delle Cresime assicurando il rispetto delle indicazioni sanitarie (in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando), la stessa attenzione vale per le unzioni battesimali e per il sacramento dell’Unzione dei malati; reintroduzione dei cori e cantori, i cui componenti dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti (tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. L’eventuale interazione tra cantori e fedeli deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento di almeno 2 metri); durante la celebrazione del matrimonio gli sposi possono non indossare la mascherina; durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti all’obbligo del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi dove svolgono vita sociale in comune. 
Nelle settimane in cui le Diocesi riprendono le attività pastorali, la Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana assicura un’interlocuzione costante con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Interni e il Comitato tecnico-scientifico, per monitorare il quadro epidemiologico e l’evoluzione della pandemia”. 
 
Fonte: Conferenza Episcopale Italiana QUI

 

Leggere anche l'Articolo di Andrea Zambrano "Messe a rischio: Chiese ancora in balia dei tecnici" QUI

1 commento:

  1. questi Pastori sono un castigo Divino per i nostri peccati

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