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giovedì 18 giugno 2020

Liturgia, tradizione e dintorni - II parte. "La liturgia antica è bella"

Per la collana "Liturgia, tradizione e dintorni" (qui la prima parte di presentazione) continua la proposta di materiali utili ai vari Caetus e ai gruppi stabili, a cura di don Marco Begato SDB.
In questa prima parte vengono presentati gli opuscoli dal numero 1 al numero 4.
Gli altri (dal 5 al 10, saranno presentati nel prossimo post). 
Roberto


La liturgia antica è bella



Dopo aver globalmente presentato l’iniziativa “Liturgia, tradizione e dintorni”, collana di opuscoli divulgativi utili ad avvicinare le persone al rito antico, vorrei dedicare alcuni articoli a presentare i contenuti dei singoli opuscoli. In tal modo potrà essere più chiaro di cosa essi parlino e potrà essere più facile ordinare i fascicoli utili al proprio Coetus o alla propria realtà – cosa che potete fare scrivendo a info@cristomorfosis.it.

La serie ha esordito col titolo “10 motivi belli per partecipare alla Messa tradizionale”, argomento sviluppato nel fascicolo n. 1 e 2. L’approccio dell’Amicizia Liturgica è chiaro fin dall’esordio: non interventi di taglio teologico-polemico, ma un invito basato su elementi più esterni ed evidenti, capace di parlare alla curiosità e agli interessi di chi ancora non frequenta la Missa tradizionale. 

I dieci motivi sono presentati con l’idea di intercettare il bisogno spirituale autentico che molti fedeli avvertono e per il quale ordinariamente non trovano risposta. I motivi per partecipare alla S. Messa in rito antico non sono belli nel senso estetico e superficiale del termine, ma sono belli perché rispondono ai moti spirituali del cuore: i cuori resi aridi da liturgie scipite e strattonate colgono da subito la bellezza della Missa. In sintesi, la Messa antica ci guida a vivere a un livello più radicale e più arricchente, più bello e affascinante, i grandi misteri della nostra religione: il senso della fede, la SS. Eucaristia, la Bibbia, i Santi, l’unione tra i fedeli nel mondo.


Il  fascicolo numero 3 aiuta a ricostruire per sommi capi la storia della Liturgia negli ultimi decenni: si rileggono gli auspici di SacrosanctumConcilium e gli esiti infausti della riforma; si saluta come provvidenziale il Summorum Pontificum e il movimento che ha avviato; infine si accolgono le parole di S.E. mons. A. Schneider che invoca una “stella eucaristica” che ci guidi ad adorare in modo nuovamente degno e conveniente la Divina Eucaristia. Di qui si spiega il titolo dell’opuscolo “Abbiamo visto la sua stella e siamo venuti per adorarlo. La liturgia tradizionale: stella profetica”, esso ricorda gli elementi dell’usus antiquior che ne fanno l’autentica stella capace di guidare nuovamente i fedeli al cuore del Mistero Eucaristico.

La  pubblicazione numero 4 della nostra serie attinge a piene mani dai contributi del New Liturgical Movement e va a presentare alcuni punti di forza che la Liturgia tradizionale vanta, stando all’esperienza, rispetto al rito riformato. In particolare il sussidio spiega in che senso “La liturgia tradizionale chiede di più e offre di più” (come recita il titolo). E questo riteniamo essere un tema di grande interesse, anche da un profilo ecclesiale storico-teologico. Tutto il rinnovamento del Movimento Liturgico ha insistito sull’importanza di creare un rito più semplice, che si adattasse alla mentalità moderna e risultasse più accessibile agli uomini del nostro tempo. È possibile rispondere a tale tendenza in modo rigoroso e mostrando le ragioni della Tradizione? Credo lo faccia, appunto, il quarto numero della serie: il rito antico è effettivamente più impegnativo e più distante dalla percezione psicologica e dall’attesa culturale dei moderni, ma a fronte di un maggior sforzo esso offre ai fedeli un miglior risultato. Chiede di più a livello di preghiera, cerimonia, impegno personale, ma educa e dona molto più a fondo a livello di crescita nella fede e nella santificazione. Una tesi immediata e semplice, per la quale ringraziamo gli ampi contributi di P. Kwasniewski, la quale offre peraltro un importante terreno di confronto tra i sostenitori dei diversi usi rituali: sempre che il dialogo sia davvero un ideale di crescita condiviso e non una parola talismanica a beneficio di una sola parte.

***
Ente promotore: associazione Amicizia Liturgica
Serie: Liturgia, tradizione e dintorni
Fascicolo 1: 10 motivi belli per partecipare alla Messa tradizionale. Parte prima.
Fascicolo 2: 10 motivi belli per partecipare alla Messa tradizionale. Parte seconda.
Fascicolo 3: Abbiamo visto la sua stella e siamo venuti per adorarlo. La Liturgia tradizionale: stella profetica.
Fascicolo 4: La liturgia tradizionale chiede di più e offre di più.
Per richiedere copie: https://www.cristomorfosis.it/shop mail: info@cristomorfosis.it 

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