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mercoledì 27 maggio 2020

La Diocesi di Bergamo invita ad «evvitare» i prodotti usa e getta: dalla pastorale senza dottrina alla pastorale senza ortografia


Viene in mente il celebre racconto guareschiano, uno dei primi apparsi su Candido, in cui i Rossi, vinte le elezioni comunali, chiedono alla signora Cristina un po’ di ripasso scolastico: «Ci riguarda le relazioni che dovremo leggere, ci spiega le parole che non riusciamo a capire. Noi sappiamo quello che vogliamo e non ci sarebbe bisogno di tante poesie, ma con quelle due carogne [i due consiglieri dell’opposizione, N.d.R.] bisogna parlare in punta di forchetta o ci faranno passare per stupidi davanti al popolo».

Il pomeriggio di sabato 23 maggio è stato collocato questo cartello all’ingresso della Cattedrale di Sant’Alessandro martire a Bergamo, predisposto – come recita la didascalia in basso – dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, curato dall’Accademia di grafica del Patronato San Vincenzo (di cui ci siamo occupati qualche giorno fa a proposito del rito vudù QUI) e pronto ad accogliere i fedeli in occasione della ripresa delle Sante Messe cum populo.
Lo spunto viene dato da una citazione della lettera enciclica Laudato si’, ma agli autori non pareva forse vero della possibilità offerta di «superare a sinistra» lo «spirito del Concilio» e passare da una «dottrina senza pastorale» ad una «dottrina senza ortografia».

E così – tra le varie «buone prassi» rivolte ai fedeli bergamaschi affinché stiano al passo con i tempi e si conformino all’ideologia ambiental-gretinesca (in fondo, ognuno parla di ciò che sa…) – spunta a grandi caratteri l’invito ad «evvitare il più possibile i prodotti usa e getta», e la "carne rossa": le lettere dell’alfabeto sono evidentemente biodegradabili e se ne può far uso in abbondanza per rimarcare una buona prassi… il tutto appena cinque giorni dopo la pubblicazione delle Disposizioni per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo, in cui la stessa Diocesi invita in continuazione all’uso di guanti e mascherine rigorosamente «monouso».
Ci auguriamo almeno che la carta su cui è stato stampato il cartellone sia riciclabile e possa – il prima possibile – essere riutilizzata a fini migliori e più corretti … dottrinalmente ed ortograficamente (ad maiorem Dei – non Gretae… – gloriam et socialem).
L.V.

PS: ormai la situazione, dopo la proclamazione dell'anno della Laudato sì, senza alcun accenno a Nostro Signore Gesù Cristo (QUI), si avvia alla farsa: dall'adorazione del SS. Sacramentto all'abolizione delle fiorentine di chianina. 

Finiremo male.
Luigi

7 commenti:

  1. Tra gli usa e getta da "evvitare" sono inclusi anche i guanti di plastica per ricevere in Comunione il vero Corpo di Cristo ? Quelli non inquinano (il Sacramento, prima che l'ambiente)?

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  2. EVVIVA!
    Via guanti e mascherine!!!!!

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  3. Per questi atti di blasfemia occorre fare abbondanti "grigliate di riparazione"

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  4. sempre a gurdare le pagliuzze degli altri. ma voi Tradizionalisti conoscete la grammatica come i dottori nel tempio. bravi. ma non riconoscete la trave che vi impedisce l'amore.

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    1. Un bergogliano che parla di pagliuzze e di travi. ROTFL

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  5. Vogliono allontanare i fedeli e fare propaganda ideologica.

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  6. allontanatevi da soli diventate avventisti del settimo giorno

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