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mercoledì 29 gennaio 2020

Spagna " volto e puzza di regime": le tagliole del governo di sinistra contro le scuole cattoliche e l'ora di religione

Solo poche settimane fa abbiamo postato la notizia che "l’arcivescovo di Oviedo, monsignore Jesús Sanz Montes, ha chiesto, il giorno dopo l’investitura a premier di Pedro Sánchez, alla Madonna di Covadonga, patrona delle Asturie, di aiutare gli spagnoli a “salvare la Spagna” dal Governo comunista". (MiL QUI) La velocità dei progetti arrogantemente palesati da esponenti del nuovo governo spagnolo con il chiaro scopo di  colpire la Fede Cattolica e pugnalare alle spalle le sue organizzazioni assistenziali ed educative  sta preoccupando i Vescovi, i Sacerdoti e i fedeli spagnoli. Ci auguriamo che  in questa subdola e sbilanciata battaglia la Segreteria di Stato Vaticana dia un  concreto aiuto, al Clero ed ai cattolici spagnoli.
AC  


Spagna verso il regime comunista, SOS della Chiesa 

di Mauro Faverzani 

«Abbiamo visto come il comunismo si è introdotto in Venezuela. Ed è quanto sta avvenendo ora in Spagna»: a lanciare l’allarme, dalle colonne del quotidiano Abc, sono
state Eva Buitrago, 65enne di Santa Cruz, e Violeta Perdorno, 59enne di Caracas, entrambe esponenti dell’Associazione Pensionati venezuelana. 
Scorgono ora nel Paese iberico gli stessi germi, che hanno portato il marxismo al potere in Venezuela, a partire dall’era Maduro.

E non sbagliano. A confermarlo autorevolmente in una lettera pastorale, è stato l’arcivescovo metropolita di Mérida-Badajoz, mons. Celso Morga Iruzibieta, che, dopo aver letto il programma del nuovo governo Psoe-Podemos, lo ha accusato senza mezzi termini di laicismo militante, pronto a rendersi «parte attiva nella rimozione totale di Dio dalla vita pubblica» e nell’«imporre l’ateismo pratico». 
Ciò cui il prelato oppone l’enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate n. 29, laddove si legge in particolare: «Quando lo Stato promuove, insegna o addirittura impone forme di ateismo pratico, sottrae ai suoi cittadini la forza morale e spirituale indispensabile per impegnarsi nello sviluppo umano integrale».

Non è un caso che il diritto dei genitori ad impartire ai figli un’educazione religiosa conforme alle proprie convinzioni sia stato definito dal neo-ministro per l’Educazione spagnolo, Isabel Celaá, del Partito Socialista Operaio, un «diritto accessorio». 
Ed, in base a tale assurdo pretesto, è pronta a trascinare la giunta regionale di Murcia in tribunale, accusandola d’aver violato il diritto all’istruzione, per aver dato «priorità ad un diritto accessorio» ovvero cercato di trattare tutte le materie allo stesso modo. 
È lo stesso ministro, che due mesi fa, dal palco del congresso delle Scuole cattoliche, negò che la Costituzione iberica garantisca ai genitori il diritto di scegliersi la scuola per i propri figli e tanto meno un’educazione religiosa.

Il nuovo governo ha già mostrato, poco dopo il suo insediamento, un inquietante volto da regime
Contro cui si è già espresso pubblicamente anche il card. Antonio Cañizares Llovera, arcivescovo metropolita di Valencia: «Ciò che ha detto il ministro Celaá è una barbarie, è il più grande passo indietro che un governo possa fare – ha commentato –. Questo governo sta violando l’ordinamento giuridico spagnolo. I genitori hanno il dovere e la responsabilità di educare i propri figli e niente e nessuno glielo può togliere, tanto meno lo Stato», che deve rispondere all’esigenza di «garantire a tutti, soprattutto alla famiglia, di poter adempiere al proprio dovere educativo». 
Sua Eminenza ha bollato espressamente chi la pensi diversamente d’avere ancora la testa ai «gulag sovietici ed alla cultura comunista».

Nei giorni scorsi Txomin Gómez, responsabile dell’Educazione nella Diocesi di Vitoria, ha denunciato a chiare lettere, in un’intervista rilasciata all’agenzia InfoCatólica, gli ostacoli amministrativi e le difficoltà opposte dagli istituti scolastici alle famiglie decise ad iscrivere i propri figli all’ora di religione
Non solo: il nuovo governo, spostato decisamente a Sinistra con l’accordo tra Partito Socialista Operaio e Unidas Podemos, già dai primi passi compiuti ha rivelato subito la propria vera natura, quella di lupo travestito da nonna di Cappuccetto Rosso: nella valutazione degli alunni l’ora di religione non farà più media; inoltre, chi non la frequenti, avrà semplicemente una materia in meno, non essendone più previste alternative educative; vietate le scuole che propongano un’istruzione differenziata in base al sesso, maldestramente ed ideologicamente definita una «segregazione educativa» (sic): chi non ha classi miste, può scordarsi di ricevere ancora soldi pubblici; verrà di contro potenziata nelle classi l’educazione «affettivo-sessuale», cavallo di Troia per inculcare una mentalità contraccettiva, abortista ed Lgbt-friendly alle nuove generazioni sin dalla più tenera età. Peggio di così…

Sono tutti provvedimenti, che violano palesemente gli accordi vigenti tra Spagna e Santa Sede, accordi che prevedono per l’ora di religione condizioni assolutamente equiparabili a quelle delle altre materie. 
Invece no, d’ora in poi gli alunni si troveranno di fronte a professori di “serie A” (gli iperlaicisti) e professori di “serie B” o “C” o “D” (gli insegnanti di religione). 
Insomma, una cosa è certa: in Spagna il nuovo governo è appena nato, eppure già si sente puzza di regime. 

Fonte: Corrispondenza Romana QUI

8 commenti:

  1. Sarà contento Bergoglio. Altro che "sono tutti provvedimenti, che violano palesemente gli accordi vigenti tra Spagna e Santa Sede"!

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  2. Siate certi che la Segreteria di Stato e la diplomazia vaticana non aiuteranno la Spagna cattolica contro l'aggressione rigurgitante delle ideologie massonico-marksiste che hanno ferocemente perseguitato la Chiesa e fatto migliaia di martiri trucidati dalle orde comuniste. Lasceranno correre perché sono solo i " segni dei tempi", che bisogna accettare, ispirati alla miscredenza e all'apostasia materialista che ha infettato dall'interno il cattolicesimo. Se " non esiste un Dio cattolico" cosa vogliono quei cattolici spagnoli ?? Non importunino il papa ( sic !) che a da tanto da pensare ai clandestini, ad amoreggiare con gli abortisti e i distruttori della famiglia cristiana, a giocherellare con pupazzi idolatri etc.

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  3. L'ideologia totalitaria si sta diffondendo a spron battuto.

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  4. E pensare che qualche babbeo crede ancora che sinistra e cattolicesimo siano compatibili.

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  5. Ritornano sempre allo stesso punto di partenza ,non imparano niente e fanno sempre gli stessi sbagli.Poveri compagni e cattocompagni non si rendono conto che non possono vincere. O almeno dopo tantissimi inganni,violenze ed uccisioni riescono a prevalere per un breve periodo per poi subire una sconfitta catastrofica. Sarà così anche questa volta.

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  6. Questi non sono nemmeno comunisti ma semplicemente cialtroni. I comunisti veri anni 40\50 mai si sarebbero sognati di promuovere ideologie LBGT o altro, addirittura erano contrari al suffragio universale contrariamente alla vuotata comune perché sapevano benissimo che il mondo rurale italiano era molto conservatore

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    1. I comunisti sono, per definizione cialtroni,al servizio di una ideologia seminascosta e fatta camminare sottobanco per una subdola manovra sovversiva.

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    2. Sconfitti in materia economica, i sinistri hanno sostituito l'operaio con l'omosessuale, pensando di recuperare consensi tra la gente, ma perderanno ancora, come sempre. Quello che stupisce, semmai, è che queste idee ormai in declino attecchiscano all'interno della Chiesa Cattolica, l'unica entità che dà ancora spazio a certi deliri.

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