Il deputato grillino che ha presentato l'emendamento alla legge finanziaria (leggi sotto) per strangolare fiscalmente gli Enti Ecclesiastici forse si era dimenticato che la Chiesa già paga l'IMU per tutti gli immobili nei quali si svolge un'attività "commerciale": ad esempio per un cinema parrocchiale o per i garages regolarmente affittati.
Proprio in questi giorni incontrando l'economo di un noto santuario romano che gestisce anche un albergo e un residence ci diceva che versa € 70.000,00 all'anno di IMU.
Mantenere però dignitosamente un Convento o un Monastero di questi tempi è cosa assai ardua!
Non parliamo poi della manutenzione ordinaria delle chiese: in una nazione fragile come la nostra esposta alle alluvioni e ai terremoti cosa possono fare i Parroci o i Religiosi o una Confraternita?
Le questue sono sempre più misere riflettendo l'immagine sfocata di una religiosità che, a causa del secolarismo avanzante, è svanita nel tempo.
Sempre più spesso i parroci debbono ricorrere al loro rinsecchito stipendio personale ( oltre che a quello alle loro famiglie di provenienza) per pagare le spese delle bollette della luce o del riscaldamento della chiesa.
Nelle località d'arte o di turismo per racimolare qualche soldo i Religiosi o le Religiose sono costretti ad aprire le foresterie per ospitare pellegrini e turisti.
In questo modo possono mantere in vita la chiesa e il convento ed aiutare i bisognosi: cosa che fanno da sempre, in silenzio e con umiltà senza usufruire dei riflettori mediatici.
Quel partito di maggioranza che ha presentato due volte tal "Giuseppi" per la presidenza del Consiglio dei Ministri e che sostiene il suo governo vorrebbe ora far pagare agli Enti ecclesiastici l'IMU "in percentuale pari o superiore al 30% rispetto al fatturato complessivo dell’azienda" (sic!)
"Azienda"?! Gli edifici storici, giustamente tutetali dalle Soprintendenze, sono mantenuti in vita dai Consacrati che, lavorando nella Vigna del Signore, non si ricordano neppure dei loro dati anagrafici potendo fieramente dire con l'Apostolo Paolo "...sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi." ( Cfr. dalla seconda lettura della XXXIII Domenica T.O. -2 Ts 3, 7-12-)
"Azienda"?! Gli edifici storici, giustamente tutetali dalle Soprintendenze, sono mantenuti in vita dai Consacrati che, lavorando nella Vigna del Signore, non si ricordano neppure dei loro dati anagrafici potendo fieramente dire con l'Apostolo Paolo "...sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi." ( Cfr. dalla seconda lettura della XXXIII Domenica T.O. -2 Ts 3, 7-12-)
Dai "certificatori" (leggere l'emendamento) ai "delegati per le soppressioni" (di napoleonica memoria) il passo non è poi così distante.
Indichiamo un piccolo raggio di speranza ai parroci e ai religiosi/religiose vessati dalle proposte indecenti dello strangolamento fiscale dell'IMU: l'affidate le chiese e le cappelle ai gruppi liturgici legati all'antica, sana tradizione liturgica, solo in tal modo potrebbero ritornare a splendere!
AC
Manovra: la Chiesa dovrà pagare l’Imu?
Il Movimento 5 Stelle presenta un emendamento per far versare il tributo ad enti o associazioni legati alla religione cattolica.
Con tanto di arretrati.
Pagamento dell’Imu per la Chiesa.
Lo propone un emendamento del senatore alla manovra M5S Elio Lannutti alla manovra al vaglio del Parlamento.
«Sono tenuti a pagare l’Imposta municipale propria (Imu), nei modi e nei termini stabiliti dalla legge per quell’immobile e tutti gli altri a esso collegati, tutti gli edifici o i complessi architettonici della Chiesa cattolica, di congregazioni religiose che fanno capo alla religione cattolica o di associazioni o società legate alla religione cattolica al cui interno ci sono edifici totalmente o in parte adibiti: a ristorazione a pagamento, a caffetteria a pagamento o a hotelleria a pagamento; all’erogazione di servizi ospedalieri o sanitari a pagamento in percentuale pari o superiore al 30% rispetto al fatturato complessivo dell’azienda».
Inoltre, secondo l’emendamento, tutte le associazioni o società legate alla religione cattolica e le congregazioni religiose che fanno capo alla religione cattolica il cui fatturato è pari o superiore a 100.000 euro annui sono tenute a farsi convalidare i propri bilanci da un certificatore esterno individuati tra i professionisti del settore, che assuma la responsabilità della veridicità di quel bilancio.
Nel caso il bilancio risulti non veritiero, il certificatore esterno punibile con la reclusione da un minimo di 3 anni ad un massimo di 5 anni.
Tutte le associazioni o società legate alla religione cattolica e le congregazioni religiose che fanno capo alla religione cattolica che, in base a quanto risulti dai bilanci certificati, svolgono attività di impresa relativa a servizi di ristorazione, hotelleria, caffetteria o erogando altri tipi di servizi a pagamento sono tenuti a pagare l’Imposta municipale propria (IMU) nei modi e nei termini stabiliti dalla legge per quell’immobile e tutti gli altri a esso collegati.
Tutte le associazioni o società legate alla religione cattolica e le congregazioni religiose che fanno capo alla religione cattolica che non hanno pagato l’Imu tra il 2006 e il 2011 sono tenute ad autocertificare i propri bilanci relativi a quegli anni e ad autocertificare l’indirizzo d’uso degli immobili di loro proprietà e di quelli utilizzati per le proprie attività.
Sulla base dell’autocertificazione presentata dalle suddette associazioni o società i Comuni riscuotono l’Imu per gli anni che vanno dal 2006 al 2011.
Gli ordini religiosi sono l'ossatura spirituale e caritatevole della chiesa e anche della società: è assurdo avversarli ! Ne risentieranno anche le strutture pubbliche soprattutto quelle assistenziali!
RispondiEliminaE' sperabile ( ma con poca fiducia per il cieco ' adeguamento' !) che la CEI impari a distinguere chi sono i nemici veri della Chiesa con i quali, in questi ultimi anni, è sempre più in amicizia e dai quali riceve calci più o meno manifesti contro la morale cristiana e l'organizzazione ecclesiale mentre, demonizza con astio tutti gli altri. L'ideologia massonico marksista, portata dai partiti che Bergoglio scimmiotta non concede riconoscimenti alla Chiesa che vuole eliminare con ogni mezzo, compreso quello dell'IMU.
RispondiEliminaBene! Saranno contenti i vescovi, sacerdoti e religiosi che hanno fatto una vergognosa campagna elettorale contro Salvini! Gente geniale, degni di essere figli del Paese di Dante, Leonardo e Michelangelo! Aspettiamoci ora la persecuzione: in Cina la terribile persecuzione maoista è iniziata proprio imponendo alla Chiesa tasse eccessive! Ah, dimenticavo: un grazie particolare a papa Francesco!
RispondiEliminami pare che la proposta parta già con un vizio di illegittimità costituzionale ( art.3), gravando dell'IMU gli edifici appartenenti soltanto agli istituti religiosi cattolici e non anche quelli appartenenti ad enti e associazioni riferibili ad altre religioni.
RispondiEliminaBenissimo! Ottima notizia!!! Suore e frati che gestiscono ristoranti e alberghi! Cardinali vaticani che hanno appartamenti con affitti a nero! W una Chiesa povera per i poveri (Bergoglio dixit).
RispondiEliminaVolevate i governi di sinistra e teneteveli stretti!
Tutto ciò è infarcito di sesquipedali sciocchezze, ma due su tutte voglio sottolineare: premesso che comunque gli enti non commerciali, ecclesiastici E NON (ci sono anche loro, perché mettono in mezzo solo quelli ecclesiastici?) sono tenuti a dichiarare il cosiddetto "frazionamento virtuale", comunicando quali parti degli immobili posseduti sono ad uso commerciale (quindi su quelle parti GIÀ è previsto che paghino l'imposta)
RispondiElimina1) l'IMU è un'imposta che si paga sulle rendite catastali, se la si fa pagare sul fatturato, nei fatti NON è più IMU
2) dal 2006 al 2011 l'IMU nemmeno esisteva, c'era l'ICI
Conclusione: levategli il fiasco di vino
È assurdo che la Chiesa “ufficiale” avversi i partiti che si dichiarano cattolici è disposti a difendere i valori e le radici cristiane dell’Europa, e innalzi quelli atei, abortisti e sovversivi di ogni ordine naturale. Paghino a Cesare che ora così tanto amano e lodano.
RispondiEliminaTifavano M5S-PD? "Vade retro Salvini"? Volevano la Chiesa "povera per i poveri"?..e mmò tòo tieni.
RispondiEliminaConcordo con Anonimo delle 08:10. (E parlando più in generale, la Chiesa se continua così si estingue in pochi decenni).
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