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lunedì 7 ottobre 2019

Cos'è sta storia dei tortellini di Bologna?

Sulla tragicomica vicenda dei tortellini senza maiale in diocesi di Bologna (QUI).
Ridiamo un pò per non piangere.
Aggiungiamo un'intervista dell'amico don Alfredo Morselli.
Luigi

Michele M. Ippolito 3 ottobre 2019 



Il teologo bolognese don Alfredo Morselli questa volta non parla di… dubia, ma di normalissimi tortellini. Pollo o carne di maiale? Il dilemma è cornuto. Ma vediamo il motivo.
Recentemente a Bologna, patria del tortellino, è scoppiata una sorta di “guerra del tortellino”. Ha destato scalpore la proposta, attribuita da alcuni al Vescovo di Bologna, il cardinale Zuppi, di preparare i tortellini con carne di pollo, perché così li possano mangiare anche i fedeli islamici.

Nella reazione è stato preso di mira lo stesso Presule, tanto che la Curia di Bologna ha rilasciato un comunicato stampa, stigmatizzando le reazioni e definendole non accettabili neppure in “campagna elettorale”. Sentiamo sull’argomento don Alfredo Morselli, questa volta non in veste di teologo, ma di bolognese, e quindi – presumibilmente – consumatore di tortellini.

Don Alfredo, Le piacciono i tortellini?

“Moltissimo, ma diciamolo sottovoce perché semmai ci leggesse la mia dietologa sarei rovinato…”

Allora, perché tanto scalpore per i tortellini al pollo?

“Vede, per un bolognese sentir dire tortellini senza carne maiale è una contraddizione in termini: è come dire il ghiaccio caldo oppure il bianco scuro etc. Visto che il mio Vescovo è trasteverino, sarebbe come dire “l’amatriciana senza guanciale e senza pecorino romano”, oppure “l’abbacchio senza le acciughe”; la prima reazione istintiva è un rigetto sanamente passionale…”.

Perché dice “sanamente” passionale?

“Perché, vede, il mangiare è ciò che in natura si avvicina di più al sacro. Diverse religioni contemplano il “pasto sacro”, e anche Gesù nell’istituire l’Eucarestia non si è appoggiato sull’aria, ma su come Egli stesso ha creato l’uomo…”.

Quindi sono sacri anche i tortellini?

“No, ma è vicino al sacro mangiarli insieme a tutta la famiglia in certi giorni, riunendosi, rievocando i tempi in cui – che so – “così li faceva la nonna etc”. Si stabilisce attorno a un cibo in legame spirituale che lega anche alle generazioni passate… tutto ciò non è propriamente sacro, ma si avvicina ad esso”.

E così si spiega il rigetto?

In parte sì; ma teniamo conto che è la punta di un iceberg di pressioni per cui vogliono togliere presepi, crocifissi, devastante omiletica catto-comunista etc. per cui la reazione è “Ecchecavolo, mi rompono le scatolea nche con I tortellini”

Come giudica il comunicato della Curia di Bologna?

“Un po’ troppo risentito; io avrei spiegato che come ci sono i cibi gluten-free etc, ci sono anche piatti senza carne di maiale; e poi avrei detto che – per dipanare ogni equivoco – il Vescovo avrebbe benedetto per S. Antonio un allevamento di suini”.

E che cosa c’è secondo Lei da evitare in questa polemica?

“Dare la colpa a Salvini se i bolognesi si irritano perché gli profani i tortellini… diranno che dopo il Rosario, adesso strumentalizza i tortellini…”

Bruno Volpe