Una bella tradizione legata alla fede e alla devozione degli abitanti del Trentino per il Sacro Cuore di Gesù.
Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis! - Adveniat Regnum tuum!
AC
I Fuochi del Sacro Cuore
I Fuochi del Sacro Cuore di Gesù sono legati ad una tradizione che nasce nel 1796 e ancora oggi, ogni anno, illuminano le montagne del Trentino verso la metà di giugno.
Nel 1796 Napoleone Bonaparte conduceva la sua Campagna d’Italia: sconfitto il Regno del
Piemonte, l’Armistizio di Cherasco gli aprì le porte della Lombardia, all’epoca sotto il dominio degli Asburgo. Dopo Milano l’obiettivo successivo erano il Principato di Trento e la Contea del Tirolo, anch’essi possedimenti asburgici.
La Dieta Tirolese si riunì a Bolzano dal 30 maggio al 3 giugno del 1796 per trovare una possibile soluzione ad una situazione tanto sfavorevole per il Trentino: i tirolesi, un esercito di contadini con poca esperienza e strumenti agricoli come armi, si sarebbero dovuti imbattere contro la potente armata di Napoleone.
Su consiglio dell’Abate di Stams, Sebastian Stöckl, implorarono l’aiuto di Dio, affidando il Tirolo al Sacro Cuore di Gesù, giurando che, ogni anno, avrebbero acceso fuochi in onore del Signore se li avesse aiutati in quel momento di grave pericolo.
La promessa fu mantenuta da Andreas Holfer, ricordato come il paladino della libertà tirolese, nel 1809, quando, uscito vincitore dalla battaglia di Berg-Isel contro le truppe franco-bavaresi, organizzò una grande festa per ringraziare l’aiuto divino.
L’accensione dei Fuochi del Sacro Cuore di Gesù, anche conosciuti come Herz-Jesu-Feuer, oggi è diventata una vera e propria tradizione, oltre che una ricorrenza religiosa.
Ogni anno, la prima o la seconda domenica dopo la festa del Corpus Domini, verso la metà di giugno, le montagne del Trentino si accendono con fuochi a forma di cuore, di croce o che ricreano il nome sacro di Gesù, INRI o IHS.
Nel frattempo, a valle, le finestre sono illuminate da lanterne e immagini luminose, che accendono il buio della notte, al calar del sole.
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