Venezia. Chiesa di Santa Maria dei Derelitti o dell'Ospedaletto: modelle scosciate cenano davanti l'altare dedicato alle Anime Purganti. ( foto 1: tutti i link sotto).
Nella storia della Serenissima la Chiesa di Santa Maria dei Derelitti o dell'Ospedaletto ha rifulso per gli esercizi di pietas cristiana verso i bisognosi: i capolavori d'arte sacra e devozionale fanno da splendida corona alla caritas, la più grande di tutte le virtù.
Quella meravigliosa chiesa che "appartiene ora all'IRE, Istituzioni di Ricovero ed Educazione, ed è parte del patrimonio della casa di riposo dei Santi Giovanni e Paolo" non meritava di essere esposta come una vergine deflorata ad un pubblico mercato nel quale dei finti sposi dopo la passarella nella navata hanno posato davanti alla mensa "coram populo" da anni piazzata davanti l' Altar Maggiore
nel cui centro c'è lo stupendo tabernacolo "a tempietto" opus di Baldassare Longhena.
Nella storia della Serenissima la Chiesa di Santa Maria dei Derelitti o dell'Ospedaletto ha rifulso per gli esercizi di pietas cristiana verso i bisognosi: i capolavori d'arte sacra e devozionale fanno da splendida corona alla caritas, la più grande di tutte le virtù.
Quella meravigliosa chiesa che "appartiene ora all'IRE, Istituzioni di Ricovero ed Educazione, ed è parte del patrimonio della casa di riposo dei Santi Giovanni e Paolo" non meritava di essere esposta come una vergine deflorata ad un pubblico mercato nel quale dei finti sposi dopo la passarella nella navata hanno posato davanti alla mensa "coram populo" da anni piazzata davanti l' Altar Maggiore
nel cui centro c'è lo stupendo tabernacolo "a tempietto" opus di Baldassare Longhena.
Dallo spazio presbiteriale, "adeguato" per la nuova liturgia post conciliare, un falso prete in camice e casula ha atteso le
coppie dei "nubendi" fasulli per simulare la cerimonia nuziale. (foto
2)
Con rara ed ammirevole determinazione il Patriarcato di Venezia ha comunicato che la chiesa di Santa Maria dei Derelitti NON è sconsacrata e che avrebbe ricercato le responsabilità di chi ha provocato lo scandalo: una vera e propria profanazione che si aggiunge ad un elenco non più tollerabile delle dissacrazioni di tante, troppe chiese ( QUI, QUI QUI ecc ecc ).
Abbiamo purtroppo notato che nessun invitato ha abbandonato polemicamente la sfilata neppure dopo aver visto l'indecente parodia del falso rito nuziale inscenato nel presbiterio. ( foto 3)
Prendiamo atto della ferma protesta che il Patriarcato di Venezia ha affidato alle agenzie di stampa "L’inaccettabile uso deliberatamente commerciale che ne è stato fatto nelle scorse ore – con l’intervento, oltretutto, di un finto sacerdote in vesti liturgiche nell’ambito di una sfilata di abiti da sposa – non risulta ‘consono’ perché profondamente irrispettoso e gravemente lesivo della santità del luogo, nonché oltraggioso della fede e della sensibilità religiosa dei veneziani e della città, tanto da configurare un vero e proprio caso di profanazione”. La Chiesa veneziana, “amareggiata”, “disapprova e condanna” quanto avvenuto nell’edificio sacro e “si riserva di chiarirne le responsabilità” (Cfr. Agenzia SIR QUI)
Con rara ed ammirevole determinazione il Patriarcato di Venezia ha comunicato che la chiesa di Santa Maria dei Derelitti NON è sconsacrata e che avrebbe ricercato le responsabilità di chi ha provocato lo scandalo: una vera e propria profanazione che si aggiunge ad un elenco non più tollerabile delle dissacrazioni di tante, troppe chiese ( QUI, QUI QUI ecc ecc ).
Abbiamo purtroppo notato che nessun invitato ha abbandonato polemicamente la sfilata neppure dopo aver visto l'indecente parodia del falso rito nuziale inscenato nel presbiterio. ( foto 3)
Prendiamo atto della ferma protesta che il Patriarcato di Venezia ha affidato alle agenzie di stampa "L’inaccettabile uso deliberatamente commerciale che ne è stato fatto nelle scorse ore – con l’intervento, oltretutto, di un finto sacerdote in vesti liturgiche nell’ambito di una sfilata di abiti da sposa – non risulta ‘consono’ perché profondamente irrispettoso e gravemente lesivo della santità del luogo, nonché oltraggioso della fede e della sensibilità religiosa dei veneziani e della città, tanto da configurare un vero e proprio caso di profanazione”. La Chiesa veneziana, “amareggiata”, “disapprova e condanna” quanto avvenuto nell’edificio sacro e “si riserva di chiarirne le responsabilità” (Cfr. Agenzia SIR QUI)
Dagli islamici ai "riformatori prostestanti"; dalla rivoluzione detta francese a quella
bolscevica; dalle persecuzioni anticattoliche comuniste in Spagna a quelle "liberali" in Messico la storia riporta che la diabolica lotta contro la Santa Chiesa Cattolica si è sempre manifestata attraverso la feroce dissacrazione degli edifici di culto cattolici, contro la Santissima Eucaristia, le Reliquie dei Santi e gli oggetti benedetti e consacrati per il solo culto divino.
Nei nostri nebulosi giorni i sacrilegi all'interno delle chiese vengono perpetrati aimè troppo spesso con la collaborazione attiva dei chierici ( che non credono alla sacralità della Liturgia e delle chiese).
Ci sono poi delle potenti organizzazioni che si servono sistematicamente dei simboli stessi del cristianesimo per soli scopi di lucro.
Le modelle in abiti succinti che hanno banchettato fra gli altari e le sacre tele devozionali della chiesa veneziana ci ricordano le top model travestite da vescovesse che oltreocèano hanno posato fra i sacri paramenti e le sacre suppellettili che un noto membro del Sacro Collegio cardinalizio aveva autorizzato ad esporre al Met Gala di New York .
"Decontestualizzati dal loro esclusivo utilizzo liturgico" le opere d'arte sacra mostrano " in diretta mediatica il crepuscolo di una civiltà e di una religione alla ricerca affannosa degli applausi telecomandati" ( Cfr. MiL QUI )
Ci sono poi delle potenti organizzazioni che si servono sistematicamente dei simboli stessi del cristianesimo per soli scopi di lucro.
Le modelle in abiti succinti che hanno banchettato fra gli altari e le sacre tele devozionali della chiesa veneziana ci ricordano le top model travestite da vescovesse che oltreocèano hanno posato fra i sacri paramenti e le sacre suppellettili che un noto membro del Sacro Collegio cardinalizio aveva autorizzato ad esporre al Met Gala di New York .
"Decontestualizzati dal loro esclusivo utilizzo liturgico" le opere d'arte sacra mostrano " in diretta mediatica il crepuscolo di una civiltà e di una religione alla ricerca affannosa degli applausi telecomandati" ( Cfr. MiL QUI )
L'eclissi del Catechon con la conseguente manifestazione di una "chiesa parallela" alimenta ogni tipo di sfregio sacrilego: quante volte abbiamo lamentato in questi ultimi anni delle chiese ridotte a dormitori, a pizzerie e a sale di pranzo improprie con tanto di "approvazione" degli Ordinari diocesani ai quali si rivolge la Parola di Dio: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore. ...» (Ger 17, 5-10 prima lettura della Messa della feria di Quaresima, Giovedì 21 marzo)
Avendo il Patriarcato di Venezia configurato "un vero e proprio caso di profanazione" ci aspettiamo una degna e devota cerimonia di pubblica riparazione come previsto dal Magistero della Chiesa, suggerito dai Santi e dal buon popolo cristiano.
AC
Povere donne derelitte, ignoranti e manipolate ... La "ferma protesta" del Patriarcato di Venezia: classica conferma del chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. Lo sbando è ormai generale. I profanatori hanno campo libero. I pastori hanno abbandonato il gregge ai lupi e sono diventati lupi essi stessi.
RispondiEliminaLe chiese, spazio consacrato a Dio, diventano sempre più postriboli alla mercé di esibizioni commerciali e politiche, banchetti strumentali con la benedizione dell'allegro Triregno, spettacoli osceni, etc. La gerarchia latitante e traditrice, episcopale e vaticana 'adeguata' al concetto CVII che una chiesa, sempre meno luogo di preghiera, è dell'uomo, non è mai intervenuta decisamente a stroncare queste profanazioni abbandonando i fedeli all'assalto di gruppi sovversivi che insultano la fede autentica.
RispondiEliminaMi associo alla parte finale dell'intervento di Anonimo delle 11:04 ( ma che c'entra il CVII ??? ) "Una chiesa, sempre meno luogo di preghiera, è dell'uomo, non è mai intervenuta decisamente a stroncare queste profanazioni abbandonando i fedeli all'assalto di gruppi sovversivi che insultano la fede autentica."
Elimina"Ma che c'entra il CVII???". Caro 14:49, ma è proprio lo spirito rivoluzionario del CVII che ha fatto proliferare le imbelli gerarchie ecclesiastiche che decenni stanno demolendo la Fede nei fedeli e se ne fregano altamente degli scempi profanatori!!!
EliminaMa come...Le chiese poter pregare e accendere un cero sono chiuse a chiavistello. Per fare questi abomini invece sono sempre aperte? Mi sa un poco.... solo un un poco strano. Non trovate?
EliminaL' ideologia del CVII vuole che la chiesa piuttosto che il luogo della preghiera e del senso architettonico della trascendenza sia il luogo di riunione di un'assemblea che, bestemmiando, come recita una nota canzonetta, si autodefinisce 'santa' e si autogestisce. Ascolti ad es. in TV la lezione dell'architetto Paolo Portoghesi, progettista di chiese, che denuncia la negazione della trascendenza innescata proprio dal CVII. Le profanazioni ne sono la conseguenza, accettate disinvoltamente dalla gerarchia.
EliminaMa chi ha dato il permesso a quei poveri derelitti privi di buon gusto e di buon senso
EliminaCondivido in pieno ! Questa è la VERITÀ
RispondiEliminaInfedeli che credono di avere diritto di proprieta'.
RispondiEliminaLa pretesa scienza da strapazzo non riconosce la Voce di Dio ne' la voce della propria coscienza
RispondiEliminaNon gettate le cose sante ai cani e le perle ai porci……..
RispondiEliminaChi ha dato il permesso di fare ,in Chiesa, queste buffonate?
RispondiEliminaStiamo toccando veramente il fondo
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