Post in evidenza

Card. Arizmendi difende gli “adattamenti liturgici” per i Maya, scagliandosi contro i tradizionalisti: “Né Gesù né gli apostoli hanno celebrato con questo Messale tridentino”.

Ancora sul grottesco rito maya. Questa volta, purtroppo, da parte del card.  Arizmendi. " È qui che coglie l'occasione per attaccar...

sabato 5 gennaio 2019

Una lezione d’amore contro il nulla: Alfie Evans come personaggio dell’anno 2018


Mil non si occupa di politica, ma ha seguito l'uccisione del povero Alfie Evans in maniera dettagliata, piangendo e lottando per la difesa della sua vita. 
E questa tragica vicenda ci ha fatto vedere quanti ipocriti ci sono nel mondo cattolico (VEDERE I POST DI MIL).
Ci fa piacere vedere che qualcuno - Giorgia Meloni in questi giorni - non si è dimenticato del povero Alfie.
Dio ne renderà merito e si ricorderà dei buoni e dei cattivi!
Preghiamo e combattiamo per la Vita!
Luigi

Giorgia Meloni, 31-12-18

Io scelgo Alfie Evans come “personaggio dell’anno 2018”. Non scelgo un politico o un personaggio dello spettacolo. Io scelgo Alfie Evans: un bambino di appena 23 mesi che ha dato al mondo una lezione d’amore indimenticabile e ha ricordato ad un Occidente accecato dal nichilismo che la vita è un dono straordinario da rispettare e difendere. Sempre.
I giudici inglesi hanno scritto una delle pagine più buie della nostra storia: nelle loro sentenze hanno condannato Alfie, scrivendo che la morte era nel suo “miglior interesse” e che la sua vita era “futile”. Ma nella vita di Alfie, come in quella dei più deboli e di chi non ha voce per difendersi, non c’è niente di inutile o senza prospettive: ogni vita è preziosa, è un dono e ha un significato. Ed è nostro
dovere difendere il diritto alla vita perché è il primo dei diritti umani e inalienabili, da cui tutto dipende e discende, e combattere il vero accanimento di questo tempo, che non è quello terapeutico ma è quello per la morte. È nostro dovere combattere la cultura dello scarto e la deriva eutanasica che riduce l’uomo a nulla e considera chi è più fragile, siano essi bambini o anziani, come un peso e un costo da cancellare. Alfie ci ha insegnato tutto questo: la sua vita “futile” ha acceso e riacceso la speranza in tantissimi cuori, ha ricordato anche ai più distratti che la nostra civiltà può definirsi tale solo se rimette al centro la tutela del più debole, ha insegnato ai grandi e potenti del mondo che non c’è niente di più grande e potente che difendere chi non ha voce per farlo. Perché se noi rinunciamo a difendere la vita, siamo dei falliti. Conserverò per sempre le emozioni che ho provato ad Atreju quando ho premiato il papà e la mamma di Alfie, Thomas e Kate, e ho ascoltato le loro parole. Un discorso che tutti dovrebbero ascoltare e riascoltare, uno straordinario inno alla vita e un appello che tutti dobbiamo raccogliere: “Non smettete di lottare per la vita”. Ed è l’augurio che voglio fare per il prossimo anno: che il 2019 sia l’anno dedicato alla vita e alla famiglia.

1 commento:

  1. A quel bambino fu negato il permesso di tentare cure all'estero. Ricordate GPII quando parlava di "Stato tiranno" che lui ben conosceva? Le leggi degli Stati sono oggi il peggior nemico del diritto naturale e dell'ordine morale, costringendo i cittadini a subire ogni sorta di abusi contro la persona e della famiglia, in nome di truffaldini diritti umani. La Chiesa bergogliana, permissiva e subdolamente misericordiosa, li sta aiutando e legittimando.

    RispondiElimina