Non siamo su Scherzi a parte.
Inviataci il 16 novembre scorso da un caro amico testimone oculare della immonda vicenda: il ricordo di un MASCHIO alla S. Messa per suo "MARITO".
Tutto ciò in una chiesa in Diocesi di Napoli.
Padre Martin, Mons. Paglia e il card. Farrel sarebbero molto felici!
Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?».
Ma tanto, chi siamo noi per giudicare?
L
Stasera ero in parrocchia per la Messa (quasi) quotidiana. Alla fine, il celebrante, "prima di dare la benedizione" chiama sull'altare un tale che "voleva ricordare il defunto" cui era intenzionata la Messa. Già questo m'inquieta un po', perché non sono andato alla Messa per quel signore, e le orazioni funebri sono comunque un fatto eccezionale, ai funerali e quando la Messa è la Messa funebre di suffragio, con i paramenti viola, se il defunto e l'oratore danno sufficienti garanzie di sostanziale ed esteriore probità. Comunque, non mi resta che pazientare, e mi accomodo.
Il giovanotto saluta ringrazia, e dall'ambone ricorda "suo marito".
Poiché sono un vigliacco, di fronte a questa terribile profanazione - mi auguro che il celebrante fosse all'oscuro, e così pare -, né prendo la spada di Mattatia (1Maccabei, 2, 23-25) né intreccio una frusta di cordicelle (Gv, 2,13-25), ma mi limito a scattare in piedi alla Bolt prima ancora che suoni "to", ed esco dalla Chiesa dicendo ad alta voce "qui siamo impazziti proprio". Apprezzo molto che faccia lo stesso - l'unica - una signora [...].
Mi hanno di poi riferito che all'uscita si diceva "ma che c'è da agitarsi, il Papa è d'accordo".
Marito???
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