Di fronte ai crescenti atti di disprezzo contro i simboli cristiani e allo "snaturamento" del Natale, che in Italia ha portato persino la sostituzione nelle canzonicine natalizie per i bambini del nome di Gesù con...Perù, è significativa questa lucida riflessione che dona linfa nuova per la necessaria, urgente valorizzazione e salvaguardia delle nostre comuni "radici cristiane".
AC
E' un falso rispetto delle altre fedi e culture snaturare il Natale cristiano.
Sempre più, nelle società occidentali, si tende a negare il significato cristiano del Natale.
Ma togliere Gesù, e quindi snaturare questa festa, non significa rispettare chi non crede o ha un'altra fede.
Fabio Colagrande
- Città del Vaticano
Oggi, specialmente in Europa, si assiste a una specie di “snaturamento” del Natale.
Ad affermarlo è stato Papa Francesco, nella catechesi dell'ultima Udienza generale del 2017.
Uno snaturamento - ha spiegato il Papa - che avviene in nome di un falso rispetto che non è cristiano.
Chi arriva da noi ha il diritto di sapere chi siamo
Parlando delle cause di questo fenomeno e, più in generale, della tendenza dell'Occidente a rinnegare la cultura cristiana e i suoi simboli, Jean-Marie Salamito, docente di storia del cristianesimo antico alla Sorbona di Parigi, sottolinea che il vero rispetto di chi non crede o ha una cultura diversa, non è la negazione della propria identità, ma l'offerta di una 'parola' da parte nostra.
Noi abbiamo, dice, il dovere fraterno di dire chi siamo e l'altro che viene a stare con noi, ha il diritto di sapere chi siamo.
Dunque "il silenzio è solo un pretesto per emarginare la fede".
“ Abbiamo un dovere fraterno di verità e non di silenzio ”
“ Abbiamo un dovere fraterno di verità e non di silenzio ”
E' necessario rafforzare la nostra identità di cristiani.
Di fronte ai tanti che arrivano da lontano il nostro atteggiamento, sostiene Salamito, deve essere la testimonianza cristiana che è di fraternità e non di superiorità o di chiusura.
Di fronte ai tanti che arrivano da lontano il nostro atteggiamento, sostiene Salamito, deve essere la testimonianza cristiana che è di fraternità e non di superiorità o di chiusura.
Con questo spirito, ciò che dobbiamo fare "è porre Gesù al centro di fronte a tutti" senza timore.
Lo stesso principio della libertà, ricorda inoltre Salamito, con il quale vengono criticate le tradizioni cristiane, "non dimentichiamo che è frutto proprio del cristianesimo".
Fonte: Vatican news QUI
Foto 1: Il Presepe Natale 2017 allestito come ogni anno con grande cura da appassionati "volontari" nella chiesa parrocchiale di Sant'Anna in Vaticano, la parrocchia del Papa, grazie alla cura di P.Bruno Silvestrini OSA, liturgista e infaticabile Parroco di Sant'Anna.