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mercoledì 15 novembre 2017

Novus horror Missae: Dew non è la rugiada ma un acido altamente corrosivo.

Dalle grosse crepe del vecchio e traballante edificio liturgico post conciliare si è liberata una mostruosa creatura che  ora nel nome della creatività liturgica si accanisce contro il rito concepito dopo l'ultimo concilio che molti oramai giudicano "sorpassato da tempo" come avviene esattamente per tutti i prodotti umani . 

Il nome del nuovo mostro è  Lectio divina, - che non ha nulla  a che vedere con la Lectio Divina monastica! - un rito che arbitrariamente sostituisce la proclamazione del Vangelo dal parte del Sacerdote o del Diacono prescritta dalle Rubriche del Missale Romanum affidandone invece la lettura ed il commento ai laici.

Il Cardinale John Dew, Arcivescovo di Wellington (Nuova Zelanda), padre ed ispiratore di quel mostro liturgico, vuole arbitrariamente attribuire l'ispirazione e l'intuizione di essere "creativo" nella
liturgia permettendo ai laici di leggere e di commentare il Vangelo addirittura a Papa Francesco!
 
Questa nuova mostruosa liturgia  da  ampio spazio al più squallido sentimentalismo generatore di ogni tipo di devianze dottrinali: il lettore, rigorosamente laico, guida l'assemblea con una lettura del Vangelo; le Letture dell'Antico e del Nuovo Testamento, così come il Salmo responsoriale, vengono omesse.

"ll lettore inviterà l’assemblea a chiudere gli occhi e ad ascoltare con raccoglimento mentre il Vangelo viene letto. [...] Durante la lettura, ogni persona ascolterà una parola, un'immagine o una frase che la colpisce in qualche modo". ( La cosiddetta risonanza che va tanto di moda negli ambienti carismatici cattolici) 

Segue poi una pausa di silenzio di 30 secondi. 

Poi il lettore ricomincia la lettura, seguita da un'altra pausa. 

Il Cardinale John Dew ribadisce di aver " ...sostenuto con forza la necessità di cambiare le espressioni linguistiche da utilizzare nei diversi Documenti della Chiesa affinché la gente non veda e sente la Chiesa giudicare o condannare, abbandonando  regole e  leggi,  mostrando invece preoccupazione e compassione per avvicinarsi ad aiutare le persone a scoprire Dio nella loro vita " (come se per 2000 anni la Chiesa non ha aiutato la gente ... N.d.R.)

E' probabile, è che questo tipo di liturgia possa divenire una forma rituale a sé stante, seguita dalla sola Comunione ( senza la consacrazione) rendendo superfluo il ruolo del "sacerdote ordinato" che scarseggia sempre di più... 

Questa trovata liturgica consentirebbe inoltre l'aumento oltre misura dell'ospitalità ecumenica aprendo le porte ad un rito semplicistico secondo gli schemi degli uffici per il culto del nuovo ordine mondiale, comodamente affidabile ai laici (anche donne) e che non porrebbe nessun problema di partecipazione da parte degli acattolici. 

I creatori dei nuovi mostri liturgici sono curiosamente gli stessi che, per cinquant'anni,  hanno ripetutamente fino alla noia che il Rito Romano classico non metteva in risalto la Sacra Scrittura; esaltando invece le conquiste del Novus Ordo l'aggiunta di letture dell'Antico e Nuovo Testamento.

E’ significativo che proprio chi perora la conoscenza della Scrittura come presunta conquista del Concilio Vaticano II oggi si faccia promotore di un'iniziativa che cancella quei passi della Bibbia che devono servire a comprendere ed inquadrare il brano evangelico nella Messa: un tradimento alla pseudoriforma post conciliare, copiata pedissequamente sul modello dell'omologa rivoluzione liturgica operata dai protestanti. 

Le ragioni sono chiarissime: l'eliminazione delle letture vetero e neotestamentarie decontestualizza il Vangelo, lo priva della necessaria mediazione della Chiesa a cominciare dall'interpretazione degli Apostoli ed apre la celebrazione a quel nefastissimo libero esame che è elemento distintivo dell'eresia luterana ora tanto decantata negli ambienti sangallesi. 

Il Card. Dew - rugiada, in italiano - affermi che questa innovazione arbitraria sia stata suggerita proprio da Papa Francesco. in questa difficilissma fase ecclesiale ognuno si sente autorizzato di dire quel che gli viene in testa senza pensare alle conseguenze. 

Fonte: LifeSite News (QUI)

Immagine: Il mostro Pino ( QUI )