di Enrico Salvi
Vale la pena di diffondere la lettera a firma di Gabriele
Soriani (Reggio Emilia) pubblicata sul quotidiano “La Verità” di mercoledì 11
ottobre 2017.
Papa Francesco è stato veramente chiaro parlando ai partecipanti alla XXIII assemblea generale dei membri della Pontificia accademia per la guida, guidata dal presidente monsignor Vincenzo Paglia, che si è svolta i Vaticano da 5 al 6 ottobre. Maschi e femmine non devono solo «parlarsi d’amore» ma parlarsi con amore. L’alleanza «tra uomo e donna è chiamata a prendere nelle mani la regia dell’intera società». Bisogna «contrastare le interpretazioni negative della differenza sessuale». Francesco smaschera «l’utopia del neutro» che rimuove a un tempo sia la dignità umana «sia la qualità personale della trasmissione generativa della vita», e chiede che «le forme di subordinazione che hanno tristemente segnato la storia delle donne» vengano definitivamente abbandonate. Secondo il Papa, «un nuovo inizio deve essere scritto nell’ethos dei popoli, e questo può farlo una rinnovata cultura dell’identità e della differenza». I programmi scolastici dovrebbero basarsi su questi concetti.
Il Papa per i migranti e per l'ambiente bombarda tutti i giorni i telegiornali...riguardo le tematiche "difficili" (gay, divorzi, ecc.) parla a "mozzichi" e sempre in maniera ambigua....
RispondiEliminaNon vi va mai bene. Non è un problema di dottrina per voi. Il problema è lui...Siete dei miserabili, più protestanti di Lutero. Vergognatevi
RispondiEliminaNoi protestanti? Fatevi curare finti tradizionalisti bergogliani che venite a trollare su un blog cattolico a base di Magistero della Chiesa (in particolare San PIo V - Leone XIII- Pio IX - S. Pio X - Pio XI e PIO XII)!
EliminaCerto che è lui il problema ma non il solo, aggiungici te stesso e quelli come te che hanno un prosciutto intero sugli occhi e negli orecchi.
RispondiEliminaCodeste poche frasette estrapolate dal contesto, non rendono giustizia all'intero discorso d'El Papa, che magari sarà stato bellissimo (con Paglia ascoltatore, capirai !). Comunque il criterio per giudicare le parole sia d'El Papa sia di chiunque altro, è molto semplice: se un discorso è cattolico, non è nuovo; se un discorso è nuovo, non è cattolico.
RispondiEliminaNon c'è piu' la famiglia, ma le famiglie: separate, ricomposte, formate da un solo genitore. Tutti devono essere accolti e rispettati. Poi quello che pensano i cattolici di messa in latino diciamo...machisenefrega
RispondiEliminaL'esternazione anti gender di Bergoglio appare isolata e quindi difficilmente accordabile e credibile con quanto da lui affermato in tema di famiglia e di società, del tutto fuori la dottrina e tradizione cattolica. Ben più completa e profonda è stata la critica di papa Benedetto del tutto incompresa e avversata proprio da coloro che ora detengono ora il potere, convinti o adeguati.
RispondiEliminaAlla fine i catto-sinistri, nella loro ottusità, ripudieranno anche Bergoglio.
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