Nota sui teologi di fama e appello ai Vescovi
di Francesco Filipazzi
Recentemente il nostro sito ha raggiunto una certa diffusione, grazie anche alla ripresa da parte di Timone e Corrispondenza Romana, per un articolo riguardante una conferenza subnormale tenuta da un "teologo di fama".
L'incontro è avvenuto davvero e le cose riportate sono state dette davvero e anzi sono continuamente ripetute in decine di incontri in tutta Italia.
A tal proposito dunque, qualcuno si è chiesto perché non pubblichiamo il nome del suddetto e si chiederà perché non pubblicheremo il nome dell'altro personaggio di cui parleremo questa settimana.
I motivi sono molto semplici:
- a noi interessa denunciare la deriva surreale intrapresa volutamente da teologi disonesti, in primo luogo mettendo all'indice le idee che propongono;
- vogliamo denunciare che associazioni molto attive nelle Diocesi invitano volutamente questi signori per proporre questa sovversione del Vangelo;
- vogliamo denunciare che alcuni vescovi sono d'accordo, mentre molti altri non parlano per paura di esporsi, pur assicurando privatamente di non essere d'accordo con quanto detto dai tizi in questione.
Detto ciò, ci chiediamo:
- I guardiani dell'ortodossia nelle diocesi sono quelli di Campari e de Maistre o sono i vescovi?
- Non sarebbe ora che i successori degli Apostoli iniziassero a mettere alle strette le associazioni e i "teologi di fama" che vanno in giro a delirare?
- Non è il caso che lorsignori, sapendo ciò che succede, spesso nelle aule parrocchiali e vescovili, indossassero la Mitria per eliminare ogni dubbio?
Sappiano i suddetti vescovi che non vale la scusa che "non si sanno che pesci pigliare" o addirittura "si
temono ripercussioni". Davvero una carriera da vescovo vale il Vangelo? Cosa direbbe mons. Pietro Shao Zumin se dalla sconosciuta prigione in cui si trova, per il solo fatto di essere cattolico, venisse a sapere che i suoi confratelli nell'episcopato si fanno mettere sotto da quattro cialtroni?
temono ripercussioni". Davvero una carriera da vescovo vale il Vangelo? Cosa direbbe mons. Pietro Shao Zumin se dalla sconosciuta prigione in cui si trova, per il solo fatto di essere cattolico, venisse a sapere che i suoi confratelli nell'episcopato si fanno mettere sotto da quattro cialtroni?
Insomma, cari vescovi che amate ancora la sana dottrina, tornate a bordo di questa nave Chiesa che sta affondando!
Nei prossimi giorni pubblicheremo un altro resoconto di un incontro tenuto da un altro noto individuo. State connessi.
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