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Con piacere, ed una punta di sana soddisfazione (per il traguardo che ripaga i tanti nostri sacrifici) avvisiamo i nostri lettori che il blo...

sabato 13 maggio 2017

AVE MARIA. B. V. M. di Fatima: devozione al Cuore Immacolato di Maria e S. Rosario.

Ave Maria! 
Ed infine eccoci arrivati. 
Il "mio" santo, Roberto Bellarmino, non ne avrà se oggi, nel giorno della sua memoria, dedico un post speciale alla Beatissima Vergine. 
Oggi, infatti, ricorre il centenario della prima apparizione della Beata Vergine Maria ai tre pastorelli di Fatima. In tale lietissimo evento, che tutto il mondo cattolico attendeva con ansia, sono stati canonizzati i due fratellini Giacinta e Francesco, che insieme con Lucia ebbero le visioni della Vergine. (se pur con grado e privilegi diversi). 
Devotamente ricordiamo ai nostri lettori che due sono i rimedi ultimi che la Madonna ricorda a Giacinta, Francesco e Lucia per la salvezza, oltre alla S. Messa: il Santo Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. 
E obbedendo a quanto ricordato dalla Madonna a Lucia, ricordiamo di offrire le nostre sofferenze, anche quelle che certi uomini di Chiesa ci impongono, "Per Gesù e per la conversione dei poveri peccatori".

Buona festa della Madonna di Fatima, Regina del S. Rosario. 
Roberto. 


Apologia del S. Rosario
(Campari e de Maistre del 13.07.2017)

In un colloquio con padre Fuentes, il 26 dicembre 1957, suor Lucia affermò: « Dio ha deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria». Si tratta delle due pratiche che la Madonna di Fatima aveva fortemente raccomandato alla veggente nel 1917. In questo numero concentriamoci sul Santo Rosario. 

“IO SONO LA MADONNA DEL ROSARIO” 
Così come a Lourdes e in altre innumerevoli occasioni,
in tutte le sei apparizioni alla Cova da Iria (dal maggio all’ottobre 1917) la Beata Vergine Maria sollecita i tre pastorelli a recitare il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra (in quel periodo anche il Portogallo era impegnato nella Prima Guerra Mondiale). Il 13 luglio, in particolare, la misteriosa Signora vestita di bianco dice a Lucia di recitare quotidianamente il Rosario in onore della Madonna del Rosario, «perché solo Lei vi potrà aiutare». Ed aggiunge che questa preghiera è necessaria per ottenere le grazie durante l’anno. Inoltre, sempre nello stesso giorno, Maria Santissima raccomanda di recitare, alla fine di ogni mistero, la nota preghiera per la salvezza eterna e in suffragio delle anime del Purgatorio, che ancora oggi è di uso comune: “O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia”. Nell’ultima apparizione, il 13 ottobre, quando ci fu il “miracolo del sole”, Nostra Signora – che si era sempre mostrata con la corona del Rosario in mano - finalmente si rivela: « Io sono la Madonna del Rosario». Oltretutto, il 19 agosto aveva chiesto ai pastorelli di raccogliere soldi per la festa della Madonna del Rosario. Che – detto per inciso - si celebra il 7 ottobre, in ricordo della strepitosa vittoria degli eserciti cattolici contro i musulmani a Lepanto, nel 1571. Una vittoria ottenuta proprio grazie alla recita del Rosario e che frenò l’espansionismo islamico, salvando così l’Europa cristiana. A conferma di quanto detto, a Lucia appaiono, in successione, la Sacra Famiglia (con San Giuseppe e Gesù Bambino benedicenti), la Vergine Addolorata (unita a Nostro Signore vestito con la tunica rossa della sua Passione) e la Madonna del Carmelo (con lo Scapolare in mano). Tre immagini che simboleggiano i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del Rosario. 
Uno degli insegnamenti di Fatima, quindi, è l’importanza e la necessità della recita quotidiana del Santo Rosario. Nel 1917, quando la Madonna lo raccomandava, si trattava di una pratica diffusa, comune a tutto il popolo cristiano, senza distinzioni di ceto sociale. A cento anni di distanza, invece, è evidente che nella stragrande maggioranza delle famiglie (e spesso anche nelle chiese) non solo non si prega il Rosario, ma nemmeno lo si conosce. E le conseguenze sulla vita dei singoli e della società si vedono. 

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