Santuario del Sacro Cuore di Gesù dell’ing. Carlo Ripanti (anno 2021).
Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche dell’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (nel 2017, quindici anni dopo l'inizio del cantiere, furono stimati altri 3 milioni di euro per concludere l'opera), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?
Lorenzo
Descrizione del progetto: La forma interna della pianta è ovale con una soffice rotondità che richiama il centro storico di Urbino alle spalle. Una forma che possa far risuonare l’immacolato paesaggio marchigiano circostante con l’innalzarsi delle appassionate manifestazioni di devozione. La forma di questa chiesa unisce la tipologia assiale con quella centrale, i fedeli entrano dal portale attraverso il sagrato recintato da due bastioni di forma ovale; quello di destra, avvolgendo lo spazio del confessionale, e dal quale si innalza il campanile, quello di sinistra contiene lo spazio battesimale. L’aula liturgica si manifesta a tre navate, il soffitto della navata centrale è coperto da una volta che crea una superficie dal profilo curvilineo complesso che dà allo spazio un’impressione di leggerezza, libero dalla gravità, come se fosse un paracadute sostenuto dalla pressione dell’aria interna allo spazio. Anche la cripta crea uno spazio pieno di fascino ordinato con grande efficacia dalle colonne di varie dimensioni in conformità con la caratteristica strutturale della chiesa e in accordo con una successione secondo tradizione.
Come materiale principale per la realizzazione della chiesa sono stati utilizzati gli stessi mattoni di cui sono costituiti gli edifici storici di Urbino per mantenerlo nel contesto storico della città. La pietra, il cristallo e il metallo sono stati utilizzati per sottolineare i punti importanti che richiamano l’immagine simbolica della chiesa come Città Sacra. Il rivestimento della copertura è stato realizzato con lamiere di rame, tale scelta ricade sulla durabilità del materiale, la facilità di lavorazione e la capacità di combinarsi armonicamente con il colore dei mattoni.
Nell’architettura sacra, l’elemento più caratteristico è il campanile, quello realizzato per la chiesa del Sacro Cuore di Gesù si innalza ad aspirale per 25 metri, nella cima è stata posizionata la Croce unita con una sfera, simbolo del dominio misericordioso di Cristo.
Il Portale di accesso non serve solo ad entrare fisicamente nell’edificio, ma anche entrare nella comunità cristiana nel suo insieme. Il portale di accesso e gli oggetti sacri principali sono stati disegnati dal noto artista marchigiano Walter Valentini.
Descrizione tratta dalla pagina internationalprize.fondazionefratesole.org.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
Se non fosse per la croce sul campanile... una bella torta in mezzo al nulla!
RispondiEliminaMa ha subito un furto 'sta chiesta'? Dov'è Gesù?
RispondiEliminaDove sono le immagini sacre?
Si dovrebbe sapere... Cosa è stato richiesto all'architetto di progettare? Una Chiesa o una sala meeting?
RispondiEliminaManca solo Freddy Mercury and "the Queen".
RispondiEliminaDomanda : La foto 8 di 15 vuol essere un Matroneo originariamente riservato alle donne?
RispondiEliminaL'esterno per quanto utilizzi il mattone è effettivamente un po' pesante. L'interno mi sembra molto bello.
RispondiEliminaSì, sembra una sala meeting. Se non altro, altare e tabernacolo sono sullo stesso asse.
RispondiEliminaOggi 31 dicembre 2024,ultimo giorno dell'anno, guardo con raccapriccio questa rubrica di Mil degli orrori architettonici delle 'chiese' cattoliche qui presentati durante l'anno, e stendo la mia 'classifica' sia come premio alla 'bruttura' che come 'presa in giro' al edificio sacro, luogo di Adorazione a Dio, Uno e Trino e non ai 'capricci' dell'uomo di turno.
RispondiEliminaPrimo e secondo posto a pari merito:
#186 'chiesa di S. G. Battista a Lavizzara (Svizzera) e
#193' chiesa di S. Rocco' a S. G. Teatino (Chieti)
Terzo posto:
#194 'chiesa di Sta Rita' a Bari
Aprite cuore e mente voi che commissionate, aprite cuore e mente voi che progettate, è il mio augurio per chi in futuro avrà questo compito.
E auguro pure che un giorno, un futuro prossimo, Lorenzo, possa chiudere questa rubrica, ciò vorrà dire che non ci saranno più questi orrori di "edifici sacri " sulla faccia della terra.
RispondiEliminaIntroduzione superficiale e fuorviante, perché male informata. Il santuario non è opera dell'arcidiocesi di Urbino bensì di una fondazione, Opera del Sacro Cuore, messa in piedi per realizzare quanto chiesto dal Sacro Cuore di Gesù a don Elia Bellebono, di cui è in corso la causa di beatificazione. Il progetto originario ha subito diverse modifiche, perché il comune di Urbino, governato ai tempi dai comunisti, ne ha rallentato in tutti i modi la costruzione a partire dalla fine degli anni '80 e per le successive decadi.
RispondiEliminaDiscutibile anche la definizione di "orrore architettonico"... Io personalmente non lo amo alla follia, però bisogna dire che l'interno ha una sua bellezza e sicuramente, a differenza di altre chiese moderne, aiuta la preghiera. C'è di molto peggio in giro. Questa è tutto sommato un'opera non perfetta e con molte lacune e aspetti migliorabili, ma nel complesso discreta.
In ogni caso, prima di pontificare, bisognerebbe liberare la mente dai pregiudizi tradizionalisti, altrettanto pericolosi di quelli progressisti, e avere libertà di giudizio attenendosi di piu ai fatti: le tre navate, la cupola, l'illuminazione naturale che entra dalle finestre sono di impianto tradizionale, rovinate da un presbiterio ''bergogliano" e da panche alla moda a semicerchio. Ritengo invece che con le opportune modifiche ai due suddetti elementi, insieme ad una iconografia tradizionale (del tutto mancante allo stato attuale, il santuario è finito nella sua struttura ma non ultimato del tutto), potrebbe diventare molto migliore.
Poi dice che non siamo al culmine di un processo che e' stato tutto da tempo diabolicamente pianificato...pfui!
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