Ecco la sintesi - molto sbrigativa: una prima sgrossatura - della relazione, conclusasi alle h. 11,42, del prof. DOUGLAS FARROW, Docente di Filosofia Cristiana - McGill University, Montreal (Canada), su Le radici della crisi attuale.
Il prof. Farrow ha sostenuto che la crisi attuale è simile a quella del XVI secolo, quando il sacramento del matrimonio subì un attacco da parte del protestantesimo, cui la Chiesa rispose col Concilio di Trento.
Oggi la crisi è aggravata dalla "rivoluzione sessuale" e dalla mancanza di un collante comune, e dalla contrapposizione tra corpo e anima - anzi tra corpo e volontà, perché non si crede più all'anima.
Davanti a tutto ciò la Chiesa dovrebbe assumere un atteggiamento missionario, come nel I secolo: ma ciò non accade perché la cultura corrente ha pervaso anche la Chiesa. Ma se la Chiesa non riprenderà questo atteggiamento, perderà la sua identità.
La Chiesa deve nuovamente risolvere il problema della sua fedeltà a Cristo: questo problema deve essere risolto dal Papa.
Il relatore ha poi trattato il tema assegnatogli sotto il profilo teologico, e si è chiesto dove sia oggi un nuovo S. Ireneo, di cui abbiamo bisogno, facendo chiaro riferimento a tanti aspetti dell'attualità; ed ha spiegato che la crisi attuale ha radici morali (giustificare il peccato), dottrinali (opporre la giustizia alla misericordia), giurisdizionali (coscienza versus Rivelazione). Vi è, poi, la radice diabolica, la divisione. Il nemico cerca di dividere l'uomo da Dio, l'uomo dalla donna, l'uomo dal suo stesso corpo; e cerca di dividere la Chiesa, mettendo tradizione contro tradizione, scrittura contro scrittura, coscienza contro rivelazione, misericordia contro giustizia. Di tutto questo Amoris Laetitia è una manifestazione, un sintomo, ma non l'origine, che è più vasta e consiste, in sintesi, nel tentativo di autodistruzione della Chiesa promosso all'interno della Chiesa stessa.
Il prof. Farrow ha anche attaccato l'idea modernistica che solo oggi abbiamo raggiunto la vera comprensione del Vangelo, e che solo la nostra età avrebbe realizzato la pienezza dei tempi; ed ha chiarito la vera funzione della coscienza, che non ha giurisdizione sulla legge naturale e divina. La coscienza non è fonte di autorità morale. L'incertezza circa il ruolo della coscienza è una delle preoccupazioni degli autori dei Dubia.
In conclusione: la Chiesa sta attraversando un problema di obbedienza al Signore.
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