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Con la censura alle fake news vogliono censurare il Cattolicesimo
di Giorgio Enrico Cavallo
La menzogna?
Nei nostri tempi «diventa verità e passa alla storia», per rubare un inquietante vaticinio di quel profeta laico che fu George Orwell.
Perché bisogna essere chiari: la guerra alle fake news lanciata dai nostri burattinai al potere non ha l’obiettivo di ripristinare la verità.
Solo le anime belle ci possono credere.
Il dispiegamento di forze in atto sta a significare una sola cosa: che il Grande Fratello che governa il mondo sta cercando disperatamente di instaurare una sola verità: quella di
regime.
Si veda l’inquietante disegno di legge a firma Adele Gambaro (Ala-ex Cinque Stelle), Riccardo Mazzoni (Ala-ex Forza Italia), Sergio Divina (Lega Nord) e Francesco Giro (Forza Italia): lorsignori propongono sanzioni fino a cinquemila euro (!) e la reclusione non inferiore a dodici mesi (!!) per i responsabili della diffusione delle fake news.
Osserviamo che tali pene sono rivolte «a chiunque diffonda o comunichi voci o notizie false, esagerate o tendenziose, che possano destare pubblico allarme o per chiunque svolga comunque un’attività tale da recare nocumento agli interessi pubblici».
Già, gli interessi pubblici.
Già, gli interessi pubblici.
Come no.
Ma il pezzo forte è riservato a «chiunque si renda responsabile di campagne d’odio contro individui o di campagne volte a minare il processo democratico, anche a fini politici»: per lui, la sanzione sarà di 10mila euro e fino a due anni di reclusione (!!!).
Insomma, checché ne dicano i responsabili, è una chiara ed evidente legge-bavaglio.
Per capirne l’urgenza, occorre fare un passo indietro.
Ma il pezzo forte è riservato a «chiunque si renda responsabile di campagne d’odio contro individui o di campagne volte a minare il processo democratico, anche a fini politici»: per lui, la sanzione sarà di 10mila euro e fino a due anni di reclusione (!!!).
Insomma, checché ne dicano i responsabili, è una chiara ed evidente legge-bavaglio.
Per capirne l’urgenza, occorre fare un passo indietro.
La sconfitta della «vincente» Hillary Clinton, «gioiosa macchina da guerra» (letteralmente) voluta senza se e senza ma dagli squilibrati guerrafondai di Washington, ha dato un colpo troppo forte al sistema progressista che governa l’Occidente.
Trump – bene o male che lo si voglia giudicare – sembra intenzionato allo scontro frontale con tutto ciò che rappresenta il marcio al governo: media compresi.
E poiché i media sono il megafono del progressismo, ecco che inizia la guerra alle fake news.
E che saranno mai, le fake news?
Guardiamoci bene dal pensare che siano «notizie false».
Solo le anime belle, nuovamente, possono crederlo.
Nel contenitore delle fake news convergono tutte quelle notizie che danno fastidio al regime culturale progressista.
Gli esempi in merito sono molteplici.
La denuncia del Parlamento Europeo per la pericolosissima «propaganda russa» e in ultimo il blocco della monetizzazione di un sito indipendente come blyoblu.com di Claudio Messora, sono uno spaccato considerevole della partita in atto.
Quello che temiamo è che la censura si abbatterà sempre più forte e sempre più implacabile man mano che si alzerà il livello dello scontro.
Facebook si sta armando per arginare la diffusione delle notizie false; in Italia, la «presidenta» della Camera Boldrini ha armato un team capitanato dai soliti noti «debunkers», gli smascheratori professionisti di presunte bufale.
Il tutto, per «combattere l’odio», secondo la sdolcinata giustificazione che serve per mascherare, in realtà, una censura di Stato.
Crediamo forse che questa censura riguarderà soltanto i blogger anti-sistema?
Dimentichiamo che chi ci governa è un seguace – più o meno consapevole – dell’illuminismo militante del XVIII secolo.
E l’illuminismo aveva un solo nemico giurato: la Chiesa Cattolica.
L’evoluzione storica del pensiero illuminista ha portato al progressivo smantellamento del cattolicesimo, sotto le pressioni degli Stati europei e degli stessi uomini di Chiesa, cresciuti in un contesto sempre più intollerante e ormai drogati, una dose dopo l’altra, di filosofie che tutto sono, fuorché cristiane.
Men che mai, cattoliche.
Pensiamo forse che la guerra alle «fake news» coinvolgerà soltanto Messora e, magari, i contestatori di quella rete di potere che soffoca il mondo?
Suvvia!
È evidente che tutto ciò si ritorcerà contro lo stesso messaggio evangelico: d’altronde, è da anni che si sta cercando con ogni mezzo di edulcorare la parola di Cristo; parola che è Verità, ricordiamolo.
La scomparsa dei Novissimi dal magistero della Chiesa è un esempio eloquente e chiarissimo di come la Verità venga smantellata a piccoli pezzi, annacquata e resa innocua.
Il prossimo passo sarà quello di trasformare ufficialmente la Verità… in menzogna.
Difficoltà uguale a zero: l’ignoranza che il cattolico medio ha della Bibbia, della predicazione di Cristo e degli insegnamenti morali della Chiesa è tale, che i «signori della menzogna» già non hanno nessuna difficoltà a far dire dalle pagine della Scrittura ciò che vogliono loro.
No, non stiamo parlando solo degli allegri e fantasiosi predicozzi di Scalfari su Repubblica: pensiamo anche a monsignor Galantino che, nella ormai celebre predica a Cracovia, ha “salvato” Sodoma e Gomorra dalla distruzione. ( QUI il nostro post N.d.R.)
E che sarà mai!
È tutto un florilegio di invenzioni bibliche e di divertissement curiali che lasciano sbigottiti.
Tutto serve per depistare, per confondere, per anestetizzare l’animo dei fedeli; e, in fondo, la moltiplicazione delle panzane rende sempre meno efficaci le già deboli difese di chi tenta per il bene della Chiesa di arginare la preoccupante deriva.
E se poi qualcuno davvero tenterà di mettere i bastoni tra le ruote… per lui sarà imposto il silenzio.
Si veda a tal proposito il degno esito della diatriba con il cardinal Burke, finito in esilio a Guam. In mezzo al Pacifico. Avevano solo da mandarlo sulla Luna, già che c’erano. ( Non siamo assolutamente d'accordo su questa considerazione dell'articolista. In un'intervista dall'isola di Guam il diretto interessato Sua Eminenza il Card. Burke ha infatti detto:"non vedo questa missione come una punizione del Papa e certamente non la
sto vivendo come una punizione! È normale per un Cardinale, secondo la
sua preparazione e disponibilità, di ricevere speciali incarichi per il
bene della Chiesa" N.d.R.)
Di converso, ai predicatori allineati con il regime della menzogna vengono aperti portoni dorati.
Basti pensare a fantasisti come l’ex priore di Bose, a visionari come il cardinale Kasper, agli evangelisti della Chiesa 2.0 come il fondatore di Repubblica.
Possono esserci tutti costoro, che ci insegnano come la Madonna non sia importante, come la comunione possa essere concessa a cani e porci e come gli apostoli, in realtà, fossero 13.
Di fronte a questa situazione di evidente guerra alla Verità, dobbiamo comprendere che siamo noi, pecorelle del gregge, che dobbiamo reagire.
Se non ci sveglieremo noi, noi cattolici, tutto finirà.
Se non ci sveglieremo noi, noi cattolici, tutto finirà.
La menzogna diventerà inarrestabile: perché alla fine ci crederemo pure noi.
Ci diranno che la Sempre-Vergine Maria era una donna come le altre: e noi ci crederemo.
Ci diranno che Cristo non ha istituito la Chiesa: e noi ci crederemo.
Ci diranno che il Suo sacrificio è stato inutile e che non c’è la Salvezza: e noi ci crederemo.
Saranno così compiute le «magnifiche sorti e progressive», si sarà finalmente debellato quel fastidioso stimolo che costringe gli uomini a riconoscere una Verità più alta, che obbliga le loro ginocchia a piegarsi davanti ad un altare e che schiaccia i poteri umani sotto un potere ben più grande ed eterno.
Gli illuministi del Terzo Millennio si saranno costruiti la loro religione, a tratti figlia degli insegnamenti massonici, a tratti figlia delle necessità del momento.
E soprattutto, sarà una religione manovrabile a loro piacimento.
Ribellarci?
Suvvia, come sarà possibile?
Lo «psicoreato» di cui al disegno di legge della Gambaro & Co. ci impedirà di reagire, ribadendo quella che è la Verità di Cristo.
D’altronde, andare contro quella che è la novella Chiesa dell’Amore non potrebbe forse essere tradotto, da qualche giudice più scrupoloso di adattarsi al regime, in una sorta di «diffusione dell’odio?».
Sembra assurdo?
Guardate che i casi giudiziari di buona parte dei paesi ex-cristiani già insegnano che i giudici hanno ampi poteri per condannare chi si oppone al pensiero progressista dominante.
Figuriamoci, poi, con una legge-bavaglio come questa!
Ricordiamoci tuttavia che la dittatura culturale che sempre più rapidamente ci sta avvolgendo nelle sue spire non è imbattibile: anzi, essendo nemica della Verità, essa è destinata a non durare.
Crollerà da sola, ma non senza una nostra ferma ed attiva difesa della verità.
Crollerà da sola, ma non senza una nostra ferma ed attiva difesa della verità.
Ricordiamo che il cristiano non può essere «tiepido»: deve essere fervente!
La determinazione e la costanza nella professione di fede sono armi che ci denotano come uomini liberi: solo con queste armi potremo vincere la dittatura che scambia il bene con il male.
Altrimenti?
Non ce ne sarà per nessuno: né in questa vita, né nella prossima.
Perché?
Rileggetevi la lettera alla Chiesa di Laodicea: «Io conosco le tue opere; che tu non sei né freddo, né fervente; oh fossi tu pur freddo, o fervente! Così, perciocché tu sei tiepido, e non sei né freddo, né fervente, io ti vomiterò fuor della mia bocca» [Ap 3, 14-15].
Chi ha orecchi per intendere, intenda.