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domenica 19 febbraio 2017

Ocáriz (Opus Dei): se su matrimonio, sessualità e bioetica la Chiesa cedesse, non sarebbe più la Chiesa



Da La Chiesa, mondo riconciliato (Edizioni Ares, Milano 2014), intervista di Rafael Serrano a mons. Fernando Ocáriz, da lunedì scorso nuovo prelato dell'Opus Dei.

«Tocchiamo un altro aspetto della questione. Molti pensano che se la Chiesa cattolica cedesse un poco sui punti più controversi, avrebbe più seguaci. È d’accordo? Altri dicono che la Chiesa sta perdendo il treno della storia, poiché è antiquata e non si evolve al ritmo dei desideri dell’uomo contemporaneo. Che cosa risponde a questo?
I punti più controversi riguardano per lo più questioni di morale naturale (il matrimonio, la sessualità, la bioetica e così via). Su questi temi la Chiesa non può cedere perché non si tratta di regole sue, bensì di norme che il Creatore ha attribuito alla natura umana come luci che indicano ciò che è davvero umano. Se per impossibile ipotesi la Chiesa cedesse, non sarebbe più la Chiesa e quei più numerosi eventuali fedeli non sarebbero fedeli della Chiesa.
La Chiesa è antiquata perché non si adegua al ritmo dei desideri odierni? E quali sono questi desideri? Chi sono le persone di oggi? Non c’è dubbio che la Chiesa debba evolversi, e di fatto nel corso dei secoli si è evoluta, riguardo ad aspetti non essenziali. Né sembra azzardato sostenere che oggi vi siano aspetti migliorabili, e anche molto migliorabili, nell’organizzazione ecclesiastica. Ma è pur sempre importantissimo tener presente che non siamo noi uomini a fare la Chiesa; l’ha fatta e la fa Gesù Cristo; noi non la facciamo, ma la riceviamo».