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venerdì 11 novembre 2016

Guai a celebrare Messe contro i flagelli: sono inutili e superstiziose

Proponiamo questa perla di don Stefano bocciolesi, direttore dell'ufficio ecumenismo e dialogo della diocesi di Gubbio, nonché vicerettore del santuario diocesano del patrono Sant'Ubaldo, protettore dai terremoti. (la citazione è possibile trovarla anche senza essere amico del personaggio). 


diciamo che questo sacerdote, così timorato di Dio, è proprio in linea con interventi e opinioni di altri sacerdoti suoi confratelli: 
 


e pienamente conforme con il magistero della Chiesa: 


5 commenti:

  1. Prete espressione del cattochitarrismo....ahimé

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  2. Che pena sacerdoti così! Se non torniamo umilmente a Dio penso che ne vedremo parecchi di flagelli. Sono davvero disgustata da consacrati che considerano gli atti di devozione solo superstizione.

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  3. E' l'orgoglio, che non fa più inginocchiare taluni prelati alla Consacrazione, che non li spinge ad inginocchiarsi, alla testa del popolo, avanti alla Vergine Maria per chiederNe la ptotezione. Quale maggiore vicinanza,consolazione e condivisione?
    Nasciamo tutti con il peccato originale, che è una conseguenza ineludibile della disobbedienza a Dio dei nostri Progenitori. Nella recita dell'Atto di Dolore, almeno in quello che mi hanno insegnato da bambino si dice "perché peccando ho meritato i Vostri castighi" e mai (in sessanta anni) un confessore mi ha detto che non andava bene così. Dal messaggio di Stefano Bocciolesi (don?) Si ha l'idea di un Dio, alla pari, quasi impotente di fronte alle sciagure umane e non del Dio Onnipotente, Signore della storia.

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  4. Ovviamente anche il terremoto in Nuova Zelanda avrà una sua spiegazione nel mito del peccato originale o in qualche legge contro il matrimonio 'naturale'.

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  5. Purtroppo il peccato originale non è un mito e la Nuova Zelanda è uno dei Paesi più disastrosamente scristianizzati ed ateizzanti.

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