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domenica 10 luglio 2016

Norcia: il Gregoriano cantato da una dozzina di monaci è acqua di sorgente fresca e vitale

Attendendo le foto del Secondo Pellegrinaggio a Norcia dei Coetus Fidelium d’Italia che si è tenuto a Norcia (8, 9 e 10 luglio 2016) postiamo l'Articolo di Rodolfo Casadei  su Tempi (link sotto). AC

Monaci da combattimento 
A Norcia, nella città dove è nata l’anima dell’Europa, c’è un monastero pieno di americani che hanno capito l’Europa meglio di noi europei  
di Rodolfo Casadei 
10 luglio 2016 
Il gregoriano cantato da una dozzina di monaci attorno ai 30 anni di età è acqua di sorgente fresca e vitale, solennità che non diventa mai pomposa, armonia che ha risolto un combattimento dell’anima intenso e protratto. 
Perché gli anni della giovinezza sono per lunghezza secondi solo a quelli dell’infanzia. L’esperienza è alla portata di tutti coloro che varcano la soglia della basilica di san Benedetto a Norcia per prendere parte alla Messa conventuale che ogni mattina viene celebrata alle ore 10 dalla comunità benedettina nella forma straordinaria. 
Per intenderci: la Messa tridentina, che il Summorum Pontificum di Benedetto XVI ha riportato di attualità, e che i monaci celebrano pubblicamente perché, dicono a Tempi, «questa forma è più consona allo stile contemplativo della nostra preghiera. Non la conserviamo come un pezzo da museo, ma come una tradizione vivente. È necessario che ci siano luoghi come il nostro, dove questo patrimonio è vissuto e trasmesso». 
Gli eredi interessati a ricevere l’eredità non mancano.
In una comune giornata feriale come può essere il primo venerdì di luglio una cinquantina di fedeli sono sparsi fra i banchi della chiesa. 
Gente di tutte le età. 
Un giovane delle prime panche veste i pantaloni di una tuta e una maglietta sportiva gialla con scritte pubblicitarie. 
Accompagna alla perfezione la gestualità dei celebranti, genuflessioni e sollevamenti gli sono perfettamente familiari. 
Una mamma prende ad allattare il suo bambino, occultando pudicamente il seno con una fascia. 
Alcune donne portano il velo, altre no. 
L’Eucarestia la si riceve inginocchiati alla balaustra, dalle mani del sacerdote alla bocca del comunicando. 
La chiesa e il suo monastero sorgono esattamente sul luogo dove nell’anno 480 nacquero Benedetto e la sorella Scolastica, fratelli gemelli, figli del governatore romano della zona. 
Nel VI secolo, quando già i due fratelli avevano impresso il loro sigillo sul monachesimo occidentale, venne eretto qui un oratorio per celebrarli. 
Poi nel XIII secolo fu costruita la chiesa, che ha criptizzato la parte di edificio coincidente con gli ambienti dove Benedetto e Scolastica vennero al mondo. 
Risale a quell’epoca anche l’insediamento di un monastero benedettino maschile, che fu soppresso, come tutti gli ordini contemplativi di allora, da Napoleone nel 1810. 
Per quasi due secoli il convento è rimasto vuoto, le presenze religiose sporadiche, i locali trasformati in uffici e archivi della diocesi. 
Infine nel 2000 le assidue richieste del vescovo di avere di nuovo una comunità monastica benedettina sono state esaudite: padre Cassian Folsom, un benedettino americano dell’Indiana, è arrivato a Norcia insieme ad altri due monaci statunitensi come lui. 

Fonte : Tempi