Editoriale del numero di Marzo 2015
Dobbiamo pregare San Giuseppe in
questo mese a lui dedicato, pregarlo tanto: per noi, per tutta la
Santa Chiesa, per l'opera che Dio le chiede nel mondo.
Protector Sanctae Ecclesiae, è
l'ultimo titolo di invocazione indirizzato a San Giuseppe nelle sue
litanie, Protettore della Santa Chiesa.
Sì, perché la Santa Chiesa va
protetta da tutti i suoi nemici, che sono gli stessi nemici di Nostro
Signore: nemici esterni e nemici interni. E forse, in questi tempi
difficilissimi, dobbiamo pregare San Giuseppe soprattutto perché la
protegga dai nemici interni, che sono certamente i più pericolosi.
Lo scrivevamo il mese scorso e lo
ribadiamo ancora qui, il nemico interno più grande per la Chiesa è
costituito da tutti coloro che ne reinterpretano la dottrina e
l'azione attraverso il falso dogma della modernità. Rileggono tutta
la Rivelazione, tutte le verità di fede, tutta l'azione pastorale e
sacramentale, piegandole all'ideologia della modernità, che in fondo
si riassume nel mettere al centro l'uomo al posto di Dio. L'uomo è
al centro di questo cristianesimo ammodernato, l'uomo con le sue
esigenze, col suo voler essere felice, col suo non sopportare più
nessuna imposizione, nessun comando; un cristianesimo agnostico,
dicevamo già, che non sapendo quasi nulla di certo su Dio, si deve
fermare sull'uomo e sul suo ben- vivere. Insomma, tutto il
cristianesimo riletto alla luce dei diritti dell'uomo, riassumibili
nel libertà, fraternità e uguaglianza della Rivoluzione francese:
ciò che è compatibile con questi principi rivoluzionari viene
salvato; ciò che della rivelazione cristiana non collima con questa
magna carta della modernità, viene accantonato, censurato o
maldestramente reinterpretato.
Tutto questo sta provocando, da circa
sessant'anni, la più drammatica crisi che il Cattolicesimo abbia mai
conosciuto nella sua storia (pensiamo alle caotiche difficoltà del
Sinodo sulla Famiglia, che non riesce a conciliare l'obbedienza a Dio
con i diritti dell'uomo) e sta anche rendendo spaventosamente
impotente il Cristianesimo occidentale di fronte alle altre religioni
e soprattutto di fronte al gravissimo problema dell'Islam in mezzo a
noi.
Cosa fa il cattolicesimo ammodernato
di fronte all'Islam e alla violenza terroristica di matrice islamica?
Chiede a quest'ultimo di accettare la
modernità, chiede di mettere al centro la persona al posto di Dio,
chiede cioè di accettare il trinomio della Rivoluzione,
libertà-uguaglianza-fraternità. Il cattolicesimo modernamente
reinterpretato ha la sfrontatezza di esporsi, giungendo a ricordare
che la Chiesa Cattolica, dopo un errato rifiuto di duecento anni, ha
saputo accogliere la modernità rifondandosi e collocandosi così in
una fase più matura della religione. La chiesa ammodernata chiede
così ai mussulmani di sapere fare gli stessi passi, per poter
entrare nel consesso della religione moderna, quella che mette al
centro l'uomo.
Cosa capiranno i veri credenti
mussulmani di questo invito? Capiranno che noi non crediamo più in
Dio, che siamo diventati agnostici, che i dogmi della religione
massonica, che poggiano sulla centralità dell'uomo, hanno scalzato
per noi i veri dogmi, quelli di Dio.
Un disastro!
Gli islamici si confermeranno nella
loro idea che l'occidente cristiano è immorale e da combattere.
Diverso sarebbe stato l'approccio
della Tradizione, del Cattolicesimo di sempre, quello autentico. Non
chiedere agli islamici di adattarsi alla modernità, ma fare appello
alla loro ragione per domandare di verificare la verità storica
intorno alle loro origini: verificate quale è la vera Rivelazione di
Dio, quella di Cristo o di Maometto? Ci sono le prove per essere
certi che è quella di Cristo... verificate dove Dio ha parlato
veramente. La Chiesa di sempre, senza illudersi di operare
impossibili conversioni di massa, ha sempre fornito le prove della
verità del Cristianesimo e della falsità dell'eresia di Maometto.
La Chiesa ha sempre domandato una onestà intellettuale, perché la
ragione ce l'ha data Dio, nel verificare se Dio ha parlato a Maometto
o se invece Maometto è semplicemente un eretico che ha stravolto
l'unica vera Rivelazione in Gesù Cristo.
Non dunque l'invito di adeguare la
propria religione alla religione massonica, ma l'approccio della sana
apologetica, che riafferma l'unica verità di Cristo, questo deve
fare il cattolico con il mussulmano.
Facendo cosi, lo ripetiamo, la Chiesa
non convertirà gli islamici in massa, ma dimostrerà ai suoi figli e
al mondo intero di non essere agnostica, di credere nella SS. Trinità
e nell'unico Redentore Nostro Signore Gesù Cristo. E se farà così,
rafforzando la fede dei cristiani - chiamati al martirio se è
necessario -, toccherà anche il cuore di qualche anima mussulmana
che con la grazia si convertirà.
Che tragico errore, invece, perdere il
tempo nel domandare agli islamici che applichino la ragione non nel
riconoscere il vero Dio di Gesù Cristo, ma i diritti dell'uomo! È
come se la chiesa moderna dicesse ai mussulmani: siccome non si può
verificare chi è il vero Dio, accordatevi con noi sull'accettazione
delle libertà moderne che sono l'unica cosa certa. Non c'è che
dire, puro agnosticismo!
Carissimi, non sarà la religione
della massoneria, quella del Dio ignoto, a salvarci dalla violenza
terroristica e dall'invasione. La religione della massoneria ha
distrutto dall'interno il cristianesimo in occidente e l'ha reso
privo di qualsiasi attrattiva, incapace di parlare alla mente e al
cuore; ha ucciso la missione cristiana e ha dato spazio a tutte le
false religioni. La violenza di questi tempi è solo l'ultimo tragico
frutto dell'opera massonica.
Non sarà la religione massonica, ma
il vero Cattolicesimo, quello autentico, quello della Tradizione, che
ci salverà; e questa salvezza passerà ancora per il sangue dei
martiri, di quei cristiani che muoiono pregando Gesù Cristo
Salvatore. Sarà il Cattolicesimo pieno di Dio a salvarci. Il
Cattolicesimo che usa la ragione, non per mettere al centro l'uomo ma
per riaffermare la centralità di Dio.
Solo la Tradizione ridonerà dignità
al Cattolicesimo di fronte al mondo neo-pagano di oggi e anche di
fronte all'Islam; gli ridarà la sua dignità, liberandolo dalla
servitù allo spirito massonico.
Protector Sanctae Ecclesiae ora pro
nobis.
Sì, San Giuseppe, prega per noi, per
la Chiesa d'Occidente, perché ritrovi la via della fede certa e
semplice, quella di sempre, la sola capace di missione.
Ci salverà Cristo se lo accoglieremo.
RispondiEliminaMa che la pianti sto Secci
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