Un nostro lettore ci invia questa citazione di don Giussani (ricordata di recente da Antonio Socci), che ben calza in questo nostro periodo di "revisionismo" dottrinale e liturgico in cui sta brancolando la Chiesa.
Sono superflue parole e commenti.
Roberto
Don Giussani con una meravigliosa citazione di Antonio Gramsci:
“Un periodo storico può essere giudicato dal suo stesso modo di giudicare il periodo da cui è stato preceduto. Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa… Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente”.
con questo si dimostra che l'ovvietà non può essere fraintesa neanche da quelli che erano i maghi della mistificazione: i comunisti.
RispondiEliminaLa svalutazione del passato è un pericoloso antistoricismo che tutto il bene racchiude nel presente, ma, tagliate le radici e perduta la propria identità, effettivamente non resta che il nulla.
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