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lunedì 9 febbraio 2015

Celebrazione ad orientem in USA: bilancio del primo mese


 Avevamo già dato in un precedente post la notizia che il Vescovo statunitense di Lincoln, S. E. Mons. Conley, aveva deciso che tutte le Messe (novus Ordo) della Cattedrale dovessero essere celebrate ad orientem, durante l'Avvento. 

Ora il sito Fr.Z blog (americano) fa un piccolo rendiconto del positivo bilancio di questa esperienza. 

1) sull'esempio della Cattedrale, anche in altre 15 parrocchie (su 20) i parroci hanno deciso di celebrare ad orientem durante il tempo di Avvento, spiegano ai fedeli la spiegazione.

2) Molti Sacerdoti hanno confermato che la risposta dei fedeli è stata ampiamente positiva. Molti parrocchiani hanno apertamente chiesto che tale pratica sia preseguita oltre l'Avvento.
3) Le motivazioni di tale richiesta dei fedeli, e i motivi del loro apprezzamento per l'iniziativa sono stati i seguenti:

a. La postura del sacerdote (rivolto alla croce) sembra più "logica";
b. Ha più senso essere rivolti a Colui a cui si sta parlando nelle preghiera;
c. Celebrare ad orientem dà più senso all'altar maggiore che non è più solo un ornamento 
d. Si percepisce più il senso del sacro. 
4). In molte parrocchie si sta pensando di adottare la celebrazione ad Orientem in mani
era definitiva
A quando in Italia, e in Europa, lo stesso coraggio? 
Roberto  
 
 Perchè il livello della liturgia è spesso indice del livello dei pastori. 
Due casi, dall'Italia e dagli U.S.A.
da Fr. Z' blog, via il Timone del 09.02.2015

«La sacra liturgia è assolutamente il primo atto della nuova evangelizzazione – ha detto in un’intervista pochi giorni fa il cardinale Raymond Leo Burke - se non adoriamo Dio in spirito e verità, se non celebriamo la sacra liturgia con la più grande fede possibile in Dio e nell’azione divina che ha luogo nella Santa Messa, non avremo l’ispirazione e la grazia per  realizzare la nuova evangelizzazione».
Lo scadimento liturgico a cui si assiste ancora in troppe chiese e comunità non è un fenomeno che «avviene da sé», ma chiama in causa prima di tutto i pastori e i sacerdoti, i ministro del culto, chiamati a rendere le celebrazioni veri incontri tra l’umano e il divino e, per per tutelare un tesoro che non è di questo mondo, chiamati a rispettare con il massimo zelo le norme stabilite dalla Chiesa.
Per commentare il video che qui a fianco, segnalato dal blog The Pinoy Catholic, bastano questi due numeri dell’istruzione Redemptionis Sacramentum, emanata dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti:  
[94] Non è consentito ai fedeli di «prendere da sé e tanto meno passarsi tra loro di mano in mano».
[104] Non si permetta al comunicando di intingere da sé l’ostia nel calice, né di ricevere in mano l’ostia intinta.
A dimostrazione poi del fatto che là dove i pastori compiono il loro dovere di ministri del culto la liturgia fiorisce, segnaliamo una notizia che arriva dagli Stati Uniti, dalla diocesi di Lincoln, in Nebraska, una delle più vibranti e ricche di vocazioni del Paese.

Il vescovo James Conley lo scorso novembre aveva stabilito che tutte le Messe di Avvento in Cattedrale fossero celebrate dai sacerdoti ad Orientem, ovvero rivolti al crocifisso e non al popolo. Questo per riproporre e sottolineare un elemento fondamentale della liturgia eucaristica, su cui ha scritto pagine di grande valore anche Joseph Ratzinger, che si è in gran parte perso e che si è cercato di reintrodurre ponendo un crocifisso sull’altare nelle Messe celebrate verso il popolo. Conley ha accompagnato la decisione con una bella lettera ai fedeli, spiegando con una fine e comprensibile catechesi il senso del gesto.

Il risultato? Non solo la cosa non ha suscitato il minimo turbamento tra i fedeli, ma una ventina di parrocchie hanno voluto seguire l’esempio del vescovo e delle Messe in Cattedrale, cogliendone la valenza e la bellezza.

7 commenti:

  1. Ormai va sempre piu' di moda quest'immagine per me sottilmente eretica del Cristo che si stacca dalla croce, a volte non c'è piuì nemmeno la croce.
    Sembra esserci un disegno dietro, ormai tra cristi volanti, mappamondi globalisti (TV 2000 e Radio Maria), il buon pastore al posto del crocefisso nella croce del Papa... e tau varie sembta che il buon vecchio creocefisso appartenga ad un altra religione.

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  2. Ma l'America è lontana, dall'altra parte della luna diceva una vecchia canzone.....qui siamo in Italia e i nostri don Abbondi non osano contraddire il vdr, visto la sciatta svogliatezza con cui celebra lui, meglio adeguarsi pedissequamente, d'altra parte come diceva il buon don Lisander ' il coraggio mica uno se lo può dare'....

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    1. Forse i fedeli americani sono meno infettati da quell'integralismo fondamentalista che macera il tradizionalismo italiano.

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    2. E forse è perché laggiù la tradizione non è lasciata in appannaggio a chi sta ai margini o fuori dalla Chiesa.

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  3. La verità è che negli USA sono tante e tali le sette eretiche con ogni genere di pagliacciata o "messa" show che quando poi sentono celebrare una vera Messa liturgicamente ispirata e densa di sacralità, ne risultano piacevolmente attratti perché ne percepiscono la differenza.

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  4. bravo il vescovo che riorienta il novo ordo ad oriente ma per me l'unica messa ad oriente e' quella antica in latino

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  5. Attenzione, l'originale non dice che 15 parrocchie su 20 hanno adottato la postura ad orientem, bensì "un numero compreso tra 15 e 20". Le parrocchie di quella diocesi sono molte di più.

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