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giovedì 15 gennaio 2015

Bullismo liturgico contro giovani Sacerdoti. “Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto” ( Ap 2,5)

Accade nell'Italico suolo che alcuni anziani “custodi dello spirito del concilio” (per lo più laici), in questo particolare momento ecclesiale ringalluzziti e ancor più boriosi, si permettono di intimidire dei (giovani) Sacerdoti d’impostazione liturgica “benedettiana” che celebrano “digne, attente ac devote”  nella forma ordinaria (cosiddetto Ordo di Paolo VI per bene intenderci).
Verrebbe da fantasticare che quà e là  siano presenti una specie di  squadracce che perseguono uno stesso diabolico piano:  intimidire i (giovani) Sacerdoti che celebrando devotamente la Santa Messa si impegnano a "cacciare via l'idolo della mondanità che ci porta a diventare nemici del Signore." (Papa Francesco 6/6/2013 Omelia Santa Marta). 
Gli anziani “custodi dello spirito del concilio” , invidiosi del gradimento che i giovani Sacerdoti dall’impostazione liturgica “benedettiana” hanno presso la gente comune stazionante nelle “periferie esistenziali” , digrignano i denti contro di loro e fanno finta di dimenticare che “una comunità, una famiglia viene distrutta per questa invidia, che semina il diavolo nel cuore e fa che uno parli male dell'altro, e così si distrugga… Quelli che in una comunità fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunità, vogliono uccidere” (Papa Francesco 2/9/2013 Omelia Santa Marta) 
Si potrebbe parlare in senso lato di episodi di bullismo psicologico contro dei giovani Sacerdoti. 
La saggezza popolare insegna : si dice il peccato, non il peccatore. Non vale la pena, per ora, scrivere di più. Questo ci è stato chiesto e questo facciamo. I desiderata sacerdotali vanno rispettati appieno per conformarci nella perfetta condizione del "sentire cum Ecclesia". 
Vogliamo invece ricordare le profetiche  parole che Papa Benedetto XVI pronunciò il 2 ottobre 2005 nell'Omelia per l’apertura del Sinodo dei Vescovi.
Anche se ora quelle sante parole sembrano essere  coperte (solo nella superficie) dalla melma del fatuo populismo usando una studiata demagogia mass mediale, vanno ricordate per la nostra salute spirituale: 
Dio ci è d’intralcio. O si fa di Lui una semplice frase devota o Egli viene negato del tutto, bandito dalla vita pubblica, così da perdere ogni significato. La tolleranza, che ammette per così dire Dio come opinione privata, ma gli rifiuta il dominio pubblico, la realtà del mondo e della nostra vita, non è tolleranza ma ipocrisia. Laddove però l’uomo si fa unico padrone del mondo e proprietario di se stesso, non può esistere la giustizia. Là può dominare solo l’arbitrio del potere e degli interessi. Certo, si può cacciare il Figlio fuori della vigna e ucciderlo, per gustare egoisticamente da soli i frutti della terra. 
Ma allora la vigna ben presto si trasforma in un terreno incolto calpestato dai cinghiali, come ci dice il Salmo responsoriale (cfr Sal 79,14).” 

Επίσης, σε μας τους αμαρτωλούς ( A.C.) 

Immagine:  I Santi Martiri di Gorcum (Olanda)  trudicidati dai Protestanti perchè difesero fino alla morte il Primato del Papa e la Presenza Reale di Nostro Signore Gesù Cristo nell'Eucaristia.

48 commenti:

  1. Li conosco benissimo questi sacerdoti sulla 60-70ina che fanno delle loro Messe una tribuna politica! Eccome se li conosco! Li conosco e mi guardo bene da star loro vicino. Proprio non li sopporto!

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  2. Squadracce di laici modernisti che intimidiscono i giovani sacerdoti benedettiani? Ma avete controllato le fonti? Sembra un a fesseria alla De Mattei!

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    1. La nota Agenzia d'informazione cattolica che fa capo al fondatore professore De Mattei non ha mai sbagliato fonti e informazioni.
      Provare per credere

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  3. Il Nuovo può sempre chiedere informazioni dettagliate intra moenia

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    1. Quando si fanno certe accuse queste vanno documentate. Altrimenti domani potrebbe esserci chi scrive l'esatto opposto. C'è qualche fonte a cui attendere?

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    2. Son d'accordo col Nuovo, le accuse devono essere documentate. Chi sa deve circostanziare meglio.

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    3. X Il Nuovo : non ti crucciare se nessuno ha citato, per ora, fonti e nomi. Ci sono solo accuse generiche e chi vuol intendere intenda.
      Strano che un liberale come Il Nuovo non esprima solidarietà ai sofferenti anche se non hanno viso e nome. La solidarietà generica fa sempre bene anche se è estesa all'ideale. Un esempio contrario. Se le presunte vittime fossero stati dei novatori, dei modernisti ( esemplificazione sommaria) ?

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    4. Contraddittorio il voler nomi e fonti da parte di anonimi.
      Non frequento ormai più la mia o altre parrocchie vicine, ma qualche esperienza l'ho avuta in anni recentissimi proprio a due passi dalla mia abitazione.
      Quel che dovevo dire l'ho detto a chi di competenza.
      Ad es., un diacono permanente, sfibrato dalle lotte non con squadracce ma con le pretese di alcune beghine che volevano far le pretesse, ha cambiato parrocchia dopo un lungo servizio encomiabile per serietà e produttività spirituale. Non è un "tradizionalista".
      Un giovane sacerdote indiano, venuto in una di queste parrocchie con ottimi propositi, ha finito per diventar cialtrone in tutto. Una volta entrai nella stanzetta-confessionale e vidi un indiano in jeans e giubbotto di pelle seduto. Chiesi se aspettava il sacerdote, mi rispose che era lui. In tutta sincerità non l'avevo riconosciuto, senza la talare che prima indossava, coi capelloni che prima eran rasati a dovere. Gli feci osservare che violava le leggi della Chiesa in materia, e mi confessò che si sentiva in colpa ma era stanco d'esser criticato da giovani e anziani e soprattutto da un altro e da una sua collaboratrice a me (e ai parrocchiani) ben nota. Questo senso di colpa che m'apparve sincero m'indusse a confessarmi mentre in un primo momento stavo per andar via. Ci scambiammo poi pareri e reciproche miserie. Dov'egli sia ora non so. Mi auguro solo che abbia trovato il coraggio di dar la testimonianza che la Chiesa gli chiede.

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    5. Mi spiace, ma il giovane clero non ha gli attributi. "Uomini siate, non pecore matte."

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    6. Se Pastorelli dice così a lui credo e sono sicuro che quello che dice sia veramente reale. Purtroppo i frutti malati del concilio vaticano II solo ora si vede quanto siano marci.

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    7. Anonimo delle 15:02 ha scritto "Mi spiace, ma il giovane clero non ha gli attributi". L'ammissione al clero avviene con il diaconato. Di solito, se la vocazione non è adulta, si accede al diaconato transeunte verso il 25 anni. Dopo un anno circa l'ordinazione sacerdotale. Cosa può fare un giovane a 26-30 anni se non condivide le scelte del suo vescovo o se talune impostazioni pastorali cozzano con la sua coscienza? Tornare alla casa di genitori a 26-30 anni ? Fare l'eremita ? Morire di fame ?

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    8. Deve fare il suo dovere di sacerdote secondo la retta coscienza. Fare il male spirituale traendo in inganno i semplici fedeli non ha attenuanti. Neppure la fame. In caso di orientamenti pastorali non condivisi si può sempre, con santa astuzia, far filtrare i messaggi che si sentono veri. Sia nella catechesi, sia con l'esempio. Ad es. avvalersi della Redemptionis Sacramentum: è un documento che i vescovi non posson impedir di applicare.
      Non è detto che si debba necessariamente sguainar la spada. Solo all'occorrenza.

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    9. Bisogna far parte del clero per comprendere appieno le difficoltà reali dei preti. In balia degli umori episcopali e ora anche papali.

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    10. Con la carenza di preti che c'è hanno bisogno persino di vecchi arteriosclerotici (poveracci). Figurati se si privano di un prete che dà la comunione col piattino e con devozione.

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  4. il quadro col martirio dei cattolici da parte dei protestanti, sta nei Musei del Vaticano, e tutte le volte che da bambino, con mio padre, ci passavo davanti, non solo ero fortemente impressionato, ma dentro di me lo collegavo ad altri quadri lì vicino, che mi prospettavano la paurosa venuta dell'anticristo. Ed eccoci ormai prossimi.

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  5. Molto bello e molto giusto il silenzio di MiL sui fatti di Parigi.

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  6. E tu allora perché evochi?

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    1. Perche sono una medium.

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    2. La pitonessa di Endor non regerebbe il confronto.

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  7. ........ ogni occasione è buona per denunciare i danni che questo Pontificato compie.....ok ci può stare; però arrivare a scrivere di squadracce che vanno in giro a intimidire (manca solo purgare e siamo a posto) giovani Sacerdoti...... attenzione si scivola nel ridicolo....poi non lamentatevi se finite su Zelig...e se la notizia è vera, i giovani Sacerdoti possono rivolgersi ad una qualsiasi Procura della Repubblica essendo il bullismo un reato (contro la persona) perseguibile...e se non ne basta una si può fare il giro d'Italia delle Procure....e vedete che le squadracce si dilegueranno...

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    1. Le uniche citazioni presenti in questo post sono quelle che si riferiscono al Santo Padre quando nelle sue omelie ha ribadito la sana dottrina : un plauso dunque .

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    2. Ci sono ma sono squadrette di vecchi e vecchiette concilio dipendenti. Poi ci sono i preti,sempre pessimi ,che erano seminaristi al tempo del vat2 e che adesso parlano come Francesco , celebrano altrettanto sciattamente e che puniscono (se possono) con lo stesso piacere .Ma bisogna resistere perchè è tutta gente che vale poco e non ha costanza.Ferrand

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    3. Bullismo può essere inteso in senso lato con una più ampia connotazione e non quella ristretta nei tristi casi di bullismo scolastico adolescenziale.

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    4. Altra esperienza. Un amico sacerdote (l'ho conosciuto circa 20 anni fa da seminarista) che e membro di un'importante basilica, deve lottare con i ministri della comunione che a forza voglion distribuir le sacre particole, o voglion purificar i sacri vasi. E ciò perché altri preti consenton loro di compier atti che competono al sacerdote salvo i casi previsti dalla legge della Chiesa.

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  8. Siccome avete citato Parigi, almeno sembra che oggi il Papa abbia detto che libertà d'espressione non voglia dire blasfemia gratuita. Già è qualcosa.

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    1. Ma no, non è nulla. In cinque minuti la S.A.B. Squadra Anti Bergoglio avrà partorito almeno cento motivi per cui anche questa presa di posizione del Papa è una bestialità. Si chiama "avversione psicologica a priori". E' una forma di demenza irremissibile. E c'è persino chi la propugna firmandosi con nome e cognome.

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    2. Almeno dimostra d'aver carattere, quel carattere che gli anonimi non hanno.

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    7. Leggere Socci di oggi è veramente edificante....

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  9. Il prete della mia parrocchia ne è un esempio mirabilissimo.... i riti sacri tutto sembrano fuorchè espressione della tradizione cattolica, omelie al limite della sopportabilità e accettabilità....sciatteria e poco senso della fede nelle gestualità della liturgia, arroganza di carattere e nemmeno il rispetto all'abito, portando cravatta e camicia colorata.... capisco che sono aspetti esteriori ma io credo che anche l'esteriorità concorra a definire meglio la sostanza.....

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    1. Anonimo delle 17.51 faccia come me, la smetta di arrabbiarsi perché è come lottare coi mulini a vento. Le consiglio di frequentare una Messa Vetus Ordo se ci sono nelle sue vicinanze e vedrà che si riconcilierà con le celebrazioni. Lo stato attuale delle parrocchie purtroppo è deprimente lo so.

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    2. Ben detto.... nella Chiesa Cattolica è in atto una secolarizzazione e protestantizzazione che fa sempre più paura!!! Speriamo in bene...

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  10. Che ci siano vecchiette, pretesse, papesse, laici che censurano i preti se non celebrano "come piace a loro" (non è una grande scoperta, avviene un po' dovunque specie quando arriva un prete nuovo) è la naturale conseguenza dell'aver reso il rito modificabile e adattabile ad libitum: chi si è abituato a cantare De Andrè a messa non accetta che un prete cerchi di riportare in auge almeno "Il tuo popolo è in cammino".

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    1. "vecchiette, pretesse, papesse, laici che censurano i preti se non celebrano "come piace a loro" "
      andrebbero mandati in cammino in autostrada ;-)

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    2. troppa grazia sant'Antonio!

      certe pretese della gente e di alcuni preti sono ridicole. La santità della Liturgia non è oggetto di negoziazione: o c'è oppure non c'è.

      Colgo l'occasione sig. Pastorelli per direle che io, benchè anonimo quindi una categoria a lei poco simpatica - e spesso per buoni motivi!, la apprezzo molto. e spesso imparo: x esempio non conoscevo la Redemptionis Sacramentum e sono andata a leggerla..grazie!
      non soffra per le ingiurie: hanno solo l'obiettivo di farla stare male, non dia loro questa soddisfazione.
      Grazie ancora!

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    3. Bon courage prof. Pastorelli, grand exemple de catholique comme il faut. Que Dieu vous bénisse. Et merci pour les enseignements donnés aux nos chers séminaristes. Une fidèle francophone.

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    4. Vi ringrazio della fiducia e della solidarietà. Io non credo di poter insegnare molto, so solo ribadire quel che la Chiesa mi ha dato, e vado avanti cercando di non tradir la fede. Le offese dell'idiota pasqualino o pasqualinoide non mi fanno certo soffrire. Non posso prender sul serio dei cani sciolti e mentecatti. E poi mi bastano le sofferenze che c'infligge una certa parte di Chiesa matrigna. E neppure queste mi fiaccano. Sono una pellaccia.
      Son tornato da poco dai miei impegni questa settimana parecchie volte serali nel mio oratorio. Vi saluto e vo a dormire.
      Con l'augurio che la notte metta la museruola ai cani mentecatti.

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    5. Dimenticavo i miei seminaristi: dormono ormai da almeno un'ora, ma domattina li vedrò ben svegli, buoni, allegri e affettuosi come sempre. E' una consolazione stare con giovani come loro.

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  11. E' una consolazione sapere che ci sono dei semplici fedeli che difendono i bravi preti impostati liturgicamente da Benedetto XVI. I loro frutti si vedranno fra poco ma non subito.

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  12. Il bullismo si fa in generale contro i cattolici veri. Ci sono tanti imboscati in talare, e dietro c'è qualcosa che si avvicina di più alla cronaca giudiziaria che alla polemica liturgica, ma purtroppo ancora non si è capito, e in ogni caso sono troppi.
    Bisogna fare coalizione, e non scambiare i precetti evangelici per un invito all'accidia, ricordando sempre che le ingiustizie vanno sanate e i tavoli dei mercanti nel tempio rovesciati.
    Troppa discrezione diventa, anche nella migliore buona fede, omertà.

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  13. E' quello che si diceva nel resoconto del pellegrinaggio Summorum Pontificum pubblicato su questo blog.

    Micus

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  14. Ciò che ci comunicate è che ciò che vivo nella mia parrocchia nella Diocesi di Torino. Non solo qui vi sono Vice parroci che quando celebrano si preparano, pregano, hanno messo la croce sull'altare tra loro e il popolo, usano talvolta le pianete e verificano che tutto sia pulito, ordinato, distribuiscono la Santa Comunione con rispetto (e non come si distribuiscono le caramelle). Tutto questo fa venire l'orticaria al parroco figlio della visione contorta del Concilio. E zac! appena può il parroco fa sparire la croce dall'altare, ma questo crea confusione tra i fedeli.
    Una cosa ancora riguardo alla Diocesi di Albenga: al di là delle cortesie tra vescovi scritte nei loro rispettivi messaggi, realmente in quella Diocesi alcuni sacerdoti hanno dato scandalo con comportamenti ambigui e immorali. Talvolta la Chiesa non risolve questi problemi, li nasconde e così facendo lo scandalo prende piede.

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  15. Non so bene cosa s'intenda per celebrare con un' "impostazione liturgica benedettiana", ma mi pare di capire che si tratti comunque di Messe Novus Ordo, anche se probabilmente molto ben celebrate, visto il riferimento ad un grandissimo Papa come Benedetto XVI. Dunque siamo giunti a tanto: non si devono neppure più dire Messe tridentine, per essere criticati e contrastati, bensì ora è sufficiente celebrare in Novus Ordo, ma come piaceva al Papa precedente, per avere problemi da parte di quei figuri che non vogliono altro che la rovina della Chiesa
    Che Iddio ci aiuti per davvero!
    Tommaso Pellegrino - Torino
    www.tommasopellegrino.blogspot.com

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  16. Avevo inserito un mio commento a questo post (mi dicevo basito di come, a questo punto, non occorra neanche più celebrare Messe tridentine per sentirsene dire di ogni colore, bensì sia sufficiente celebrarle anche Novus Ordo, ma come piaceva a Benedetto XVI). Come mai non è stato pubblicato?
    Tommaso Pellegrino - Torino
    www.tommasopellegrino.blogspot.com

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