Durante il Sinodo sulla famiglia, durante il quale spadroneggiavano ormai senza alcun velo di nascondimento, alcuni espliciti sostenitori di teorie e lassismi dottrinali al limite dell'eresia, lo abbiamo visto, insieme ad altri prelati, tra i fieri e granitici cardinali "ortodossi" (che effetto che fa dover specificare questo 'predicato', riferendoci ad un cardinale, sapendo che tutti loro dovrebbero essere tutori della fede cattolica, per quod designatur quod usque ad mortem et sanguinis effusionem inclusive).
Uno dei suoi confratelli ha già ricevuto il benservito (a cui rinnoviamo la nostra grata vicinanza e il nostro sostegno). Ora si attaccano al cardinale australiano.
Resista, Eminenza!
Roberto
Quando fastidio dà il Card. Pell...
di M. Tosatti, da La Stampa, del 11.11.2014
di M. Tosatti, da La Stampa, del 11.11.2014
C'è chi cerca, in Curia, di delegittimare il sincero porporato
australiano, capo della Segreteria delle Finanze, sottolineando il suo
carattere brusco e diretto. Anche per i suoi interventi al Sinodo sulla
famiglia. Ma forse ci sono altri motivi...
Adesso che la partenza del card. Burke dalla Segnatura è stata
formalizzata, togliendo forza a una delle voci più sincere e
indipendenti della Chiesa romana, in Curia parlano di una manovra
strisciante per delegittimare il card. Australiano George Pell, capo
della nuova Segreteria finanziaria ed economica, e anch’egli, come
Burke, persona senza peli sulla lingua.
Se ne sono accorti al Sinodo, quando il porporato australiano è sbottato con forza contro la Segreteria, che stava suggerendo l’ipotesi di una votazione ad alzata di mano, invece che segreta sui testi. E ha continuato a parlare, anche a microfono spento, prima che glielo riaccendessero, esclamando: “Ci deve essere trasparenza! Ciascuno si deve poter esprimere come vuole!”. Uno scambio di opinioni certo non molto ovattato, che ha raggiunto il suo apice quando, di fronte all’ipotesi di gestire tutta la situazione con un comunicato, tramite la Sala Stampa, Pell si è lasciato scappare un “Non ci fidiamo della comunicazione”, o qualche cosa di analogo. A quel punto è scattato un applauso, con molti Padri sinodali che parlavano tutti insieme.
Come poi è andata a finire, con la votazione, i tre articoli “sensibili” sotto il quorum dei due terzi, e l’atto di imperio del Papa che ha voluto, facendo violenza al regolamento, farli pubblicare egualmente, lo sappiamo. Ma il comportamento coraggioso ed evangelico di Pell (sì-sì, no-no) ha dato armi a chi già di suo e per altri motivi non amava la persona, e forse, soprattutto il ruolo di responsabile quasi unico delle finanze e dell’economia, e adesso cerca di farlo passare per un esagerato e un esagitato. Anche se, in teoria, la sua franchezza non dovrebbe dispiacere a chi raccomanda ai preti di non essere clericali. Ma tant’è…
E certo di amici il ruolo di Pell non gliene ha procurati, a partire dai responsabili dei dicasteri economici del Vaticano, che la volontà del Papa ha svuotato di potere reale. Ma sta accadendo una cosa singolare. In base al “Motu Proprio” di papa Francesco, emanato nel febbraio di quest’anno, avrebbero dovuto passare sotto la gestione della Segreteria per l’Economia sia la sezione finanziaria della Segreteria di Stato (che gestisce, secondo alcuni una massa di capitali vicina per importanza a quella dello IOR) sia l’ufficio del personale della Segreteria di Stato. Ma ancora, a oltre otto mesi dalla pubblicazione del Motu Proprio, il passaggio di questi due settori vitali non è avvenuto. Probabilmente con un certo stupore e perplessità da parte del cardinale australiano, esponente di una cultura pragmatica ed efficace. Un contropelo di primo grado per i morbidi curialismi…
Se ne sono accorti al Sinodo, quando il porporato australiano è sbottato con forza contro la Segreteria, che stava suggerendo l’ipotesi di una votazione ad alzata di mano, invece che segreta sui testi. E ha continuato a parlare, anche a microfono spento, prima che glielo riaccendessero, esclamando: “Ci deve essere trasparenza! Ciascuno si deve poter esprimere come vuole!”. Uno scambio di opinioni certo non molto ovattato, che ha raggiunto il suo apice quando, di fronte all’ipotesi di gestire tutta la situazione con un comunicato, tramite la Sala Stampa, Pell si è lasciato scappare un “Non ci fidiamo della comunicazione”, o qualche cosa di analogo. A quel punto è scattato un applauso, con molti Padri sinodali che parlavano tutti insieme.
Come poi è andata a finire, con la votazione, i tre articoli “sensibili” sotto il quorum dei due terzi, e l’atto di imperio del Papa che ha voluto, facendo violenza al regolamento, farli pubblicare egualmente, lo sappiamo. Ma il comportamento coraggioso ed evangelico di Pell (sì-sì, no-no) ha dato armi a chi già di suo e per altri motivi non amava la persona, e forse, soprattutto il ruolo di responsabile quasi unico delle finanze e dell’economia, e adesso cerca di farlo passare per un esagerato e un esagitato. Anche se, in teoria, la sua franchezza non dovrebbe dispiacere a chi raccomanda ai preti di non essere clericali. Ma tant’è…
E certo di amici il ruolo di Pell non gliene ha procurati, a partire dai responsabili dei dicasteri economici del Vaticano, che la volontà del Papa ha svuotato di potere reale. Ma sta accadendo una cosa singolare. In base al “Motu Proprio” di papa Francesco, emanato nel febbraio di quest’anno, avrebbero dovuto passare sotto la gestione della Segreteria per l’Economia sia la sezione finanziaria della Segreteria di Stato (che gestisce, secondo alcuni una massa di capitali vicina per importanza a quella dello IOR) sia l’ufficio del personale della Segreteria di Stato. Ma ancora, a oltre otto mesi dalla pubblicazione del Motu Proprio, il passaggio di questi due settori vitali non è avvenuto. Probabilmente con un certo stupore e perplessità da parte del cardinale australiano, esponente di una cultura pragmatica ed efficace. Un contropelo di primo grado per i morbidi curialismi…
Aria di amoveatur anche per lui? Magari diventerà Penitenziere maggiore al posto del Card. Piacenza, e spediranno quest'ultimo (spedirà quest'ultimo!!) a fare catechismo ai ghiacci del Polo ... O invece lo esilierà diversamente? Bah, «se son rose» (ironicamente, s'intende!!)
RispondiEliminaGeorge Pell ha ammesso di aver coperto casi di pedofilia. Il cardinale sostiene che è possibile che il celibato sia stato «uno dei fattori all’origine di alcuni degli episodi di abuso sui minori» da parte di sacerdoti in Australia.
RispondiEliminahttp://www.linkiesta.it/george-pell-pedofilia-chiesa
Ma tu sai leggere? Nell'articolo a cui ti riferisci non compare scritto in nessun luogo che Pell abbia ammesso di avere coperto casi di pedofilia
EliminaHai ragione. Sono stato frettoloso nel leggere l'articolo ed ho equivocato.
EliminaIn effetti, il cardinale Pell ha ammesso che la Chiesa ha coperto abusi per paura di uno scandalo, ma ha accusato di ciò l’ex arcivescovo di Melbourne, mons. Frank Little, e l’ex vescovo di Ballarat, mons. Ronald Mulkearns.
http://blog.donnawilliams.net/2014/03/18/what-was-tony-abbotts-relationship-with-proclaimed-pedophile-protector-cardinal-george-pell/
Da qui al prossimo sinodo sara' una vera carneficina!!! Ma come fanno i cattolici a non capire???? Io mi chiedo cos'altro dobbiamo ancora vedere per renderci conto che c'e' qualcosa che non va? Questi sono atti intimidatori che hanno come unico risultato quello di far spaventare tutti coloro che disapproveranno i cambiamenti che presto ci verranno propinati!!! Non ci resta che pregare e confidare nel Signore che non ci lascera' mai soli.
RispondiEliminaE purtroppo anche tu hai ragione ... SONO ATTI INTIMIDATORI, che, più che con la Chiesa Cattolica, come metodi (e tempistica!!) hanno a che fare con organizzazioni d'altro genere!!
EliminaMagari sbaglierò, ma la mia impressione è sempre stata che il card. Pell sia stato chiamato in Vaticano a ricoprire un ruolo di doppione, di fatto senza potere (e sembra che finora sia così), per toglierlo a un incarico pastorale che ne faceva il punto di riferimento di un intero continente. Un modo per neutralizzarlo senza dare nell'occhio, anzi facendo credere che sia stato promosso; una sorta di variante del promoveatur ut amoveatur - che quindi c'è già stato.
RispondiEliminaSono proprio curioso di vedere cosa si deciderà al prossimo Sinodo....fin dove si spingeranno....
RispondiEliminaPreparati ad essere deriso e schernito, sarai etichettato come un vecchio-palloso che non crede in un Dio misericordioso che tutto perdona un Dio pieno d'amore che e' solo amore che e' ovunque amore che e' sempre amore. AMORE AMORE AMORE ecco la parola chiave. AMIAMOCI PERCHE' DOVE C'E' AMORE C'E' DIO e chi se ne frega se quel Dio non e' cattolico!
EliminaLatinista, mi sai che hai ragione, purtroppo ... Non perché sei tu ad aver ragione, ma perché effettivamente le cose stanno così ... Anch'io mi sono sempre chiesto perché il Papa abbia nominato ad un incarico così "prestigioso" una voce che non solo non faceva parte dei suoi prediletti, ANZI, gli ha sempre detto le cose in faccia ... E che, fra le altre cose, celebra spesso e volentieri la S. Messa "in quel modo" ... Forse è un modo per tacitarlo e tenerlo più facilmente sotto controllo ...
RispondiEliminaMa niente, niente al prossimo sinodo ordinario di ottobre si aggiungeranno ai punti già discussi (e formalmente approvati), l'eliminazione del celibato, l'eutanasia e le sacerdotesse (come le anglicane - e magari anche le vescovesse). Hierro 1973, siamo proprio curiosi...
RispondiEliminaMa visto come vanno le cose, non sono poi tanto curioso, quanto certo che sarà così. Da troppi anni si va spingendo su questi punti.
Ma il diavolo fà le pentole, ma non i coperchi. I progetti dell'uomo non sono i progetti di Dio, e questo la gerarchia attuale, quella della nuova chiesa/due forse non lo sà. Attenzione che la superbia, ha fatto del più bell'angelo del paradiso, il capo dell'inferno - il demonio - chissà quanti demoni sono in giro dentro le sante mura.
Hierrot, si spingeranno sino al punto in cui s'apre la satanica voragine. Non tutti, ovviamente, e la Chiesa continuerà la sua opera di salvezza.
RispondiEliminaLe pretesse mi mancavano!!! Ma le vescovesse no dai! 'un si possano senti'!!!! :-)
RispondiEliminaIl Timone della Chiesa cattolica è in mano a Dio.
RispondiEliminaQuando l'Onnipotente ha deciso nel 1054 che un gruppo di persone non erano più degne di stare dentro la Chiesa cattolica, gli ha dato la strada diversa, e si è costituita la chiesa ortodossa _ Roma perenne è rimasta lì dov'era -. quando nel 1500 altro gruppo non era più degno di stare nella Chiesa di Cristo, in quella Roma perenne, gli ha fatto costituire il protestantesimo. Ad altri li ha allontati in modo diversi.
Se ora decide che altri gruppi non sono più degni di stare su questo trono di Roma perenne, è Dio che decide di porli in modo di renderli innocui per la Sua Chiesa; e provvederà a ripareggiare la verità, (per dirla con Romano Amerio). La Chiesa cattolica va, come vuole il Signore, avanti fiino alla fine dei tempi - Una, Santa, Cattolica ed Apostolica -. il buon grano va riposto nei granai e custodito, e la zizzania va bruciata nei campi - così disse il Signore.
Il ruolo della libertà umana è molto più rilevante di quanto appare da questo scritto. Non siamo burattini nelle mani di Dio. La storia è frutto delle libere decisioni degli uomini. E tra l'altro non credo proprio che Dio abbia voluto né lo scisma di Fozio né quello di Lutero!
EliminaHai ragione, Felice. Il libero arbitrio è un grande dono che Dio ci ha riservato. Anche in conclave i cardinali non sono coartati a questa o a quell'altra scelta. L'assistenza dello Spirito Santo non comporta l'annullamento della libertà umana. Allo Spirito Santo si può resistere. E da qui, in qualunque ambito, sorgono i problemi di cui non è Dio il responsabile.
Eliminae la fine ..dei tempi...sta qua
EliminaCar Prof. Pastorelli, si! è vero, si spingeranno fino al punto in cui si apre la voragine, (ma non tutti), poi alla fine ""Portae inferi non prevalebunt"".
RispondiEliminaProfessore, sono molto rattristato per ciò che vediamo da cinquant'anni, e soprattutto in questi ultimi diciotto mesi, ma poi penso sempre a ciò che ha detto laMadonna ai Pastorelli - il Signore non ci abbandonerà - di sicuro resterà il piccolo gregge e quel lumicino sarà sempre acceso, speriamo solo di essere anche noi dentro quel piccolo gregge e tenere bene in vista quel lumicino.
In fondo se ci mettiamo a contare tutti coloro che in duemila anni hannno tradito e rinnegato Cristo, il mondo dovrebbe fare la fine di Sodoma e Gomorra. Invece il vero misericordioso è proprio Cristo Gesù, che legge dentro i nostri cuori.
Per ciò che riguarda la gran parte della Sua attuale gerarchia, Lui è il Giudice Supremo -E GIUDICHERA' SECONDO LE SUE LEGGI-.
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EliminaSta si scrive senz'accento. Pasqualino, sei una zecca fastidiosa, ma fai solo compassione per la tua miseria intellettuale, anche quando vorresti esser spiritoso.
EliminaCaro BERNARDINO son cose che penso e scrivo e non da ora. Questa fiducia senza tentennamenti deve accompagnarci
nel nostro cammino ecclesiale, ma non ci deve precludere la possibilità di esame razionale di atti, dichiarazioni e circostanze che minano la retta dottrina, ma con serietà d'argomentazioni e con animo sereno e puro.
Attendiamo con Fede (soffrendo, però) il 13 ottobre 2017.
EliminaMa il Cardinale Pell non era quello stesso porporato che si è aggiunto al pellegrinaggio Summorum Pontificum all'ultimo momento per poi rinunciare all'ultimissimo momento a causa di un pernicioso raffreddore?
RispondiEliminaraffreddore, conseguenza degli spifferi durante l'udienza della mattinata...
RispondiEliminaIl mio confessore mi ha detto chiaro e limpido che se il papa dice che ci si puo sposare 10, 100 volte allora significa che è giusto così...
RispondiEliminaE Gesu' non conta niente???
EliminaCambia confessore. E di corsa.
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EliminaSolo che il Papa non l'ha mai detto.
Eliminaevidentemente quel confessore non aspetta altro che il papa dica pure che i preti si sposino perché allora significa che è giusto così...
RispondiEliminaNei primi tempi del Cristianesimo, i preti potevano avere moglie.
EliminaTimoteo1, 3, 2-5:
Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,
non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro.
Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità,
perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?
Ma chi ha detto che i primi tempi del cristianesimo erano migliori dei secondi e dei terzi?
Eliminacosì a occhio è piu propenso a benedizioni omossessuali che matrimoni per preti...
EliminaLatinista se si leggono i Padri, essi si aspettavano a breve la fine del mondo e la condanna dei malvagi. usavano nei loro scritti una terminologia che gli apocalittici odierni imitano malamente. E siamo sempre qui, e non sappiamo né il tempo né l'ora.
EliminaIl celibato dei preti non c'era all'inizio del Cristianesimo perché non è stato istituito da Gesù, nè da San Paolo, nè dagli apostoli.
EliminaIl brano che ho riportato è tratto infatti dalle Lettere di San Paolo.
Anche Gesù e San Paolo sostenevano che la fine del mondo era vicina.
Gesù e san Paolo non sostenevano che la fine del mondo era vicina, ma è evidente che le categorie della nostra fede sono espresse nei termini della fine di questo mondo come regno del maligno (indicato chiaramente come "principe di questo mondo" che i cristiani contribuiscono a restaurare in Cristo), nel quale siamo ma a cui non apparteniamo perché Cristo ha già vinto.
EliminaSan Paolo credeva cha la fine dei tempi fosse imminente.
EliminaTessalonicesi 1, 4, 15-17:
[15] Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti.
[16] Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo;
[17] quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell’aria, e così saremo sempre con il Signore.
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PYU.HTM
Corinzi 1, 7, 29-31:
[29] Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero;
[30] coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero;
[31] quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo!
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PXK.HTM
Io amo invece Papa Francesco.
RispondiEliminaE' il mio generale e Duce è ricordiamo che ha comandato per anni una provincia generale della Compagnia del Gesù.
Solo mi permetterei di far presente, perinde ac cadaver, alla Santa Marzialità di Francesco che il nemico è il demonio e Sua Santità invece sta sparando con l'artiglieria pesante contro i suoi stessi soldati.
Capisco che è anziano e ci vede poco però cazzrol!
Il nemico è davanti non dietro vecch general rimbecillit!
Ma moriremo lo stesso per Lui ,vittime del fuoco amico.
Christus Vincit, Christus Regnat Christus Christus imperat!!!
A me sembra che ci veda benissimo e centri sempre l'obbiettivo da eliminare se intralcia certi cambiamenti.
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Eliminae il vescovo di Roma portasse rispetto per la dottrina bimillenaria della Chiesa che ha sfornato santi in quantita': Sono loro che con il loro esempio di vita ci hanno detto come vivere e a cosa ambire!!! NESSUNO OSI ANDARE CONTRO GLI INSEGNAMENTI DEL SIGNORE!!! NESSUNO OSI ANDARE CONTRO IL VANGELO !!1
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EliminaNon si può morire per un pover'uomo come Bergoglio si muore solo per Cristo Alpha e Omega Signore Vittoriose dei secoli e che giudicherà anche lui. fordse lo manderà a far compagnia a Bonifacio VIII...sei tu Francesco disse Bonifazio di tanti anni mi mentì lo scritto.
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EliminaL'apertura ai nuovi tempi e alle periferie non deve significare mai attentare alla dottrina della Chiesa, nata e fecondata proprio sull'annuncio imperituro del Vangelo!!! E' quella stessa dottrina attraverso cui nel corso dei secoli sono nate splendide figure di santità..... aprirsi ai bisogni dei nuovi tempi si, ma mai scendere al compromesso inquinando, mistificando o contaminando le verità della fede e della dottrina!!!!
RispondiEliminaSua ecc.za rev.ma Bruno vescovo Forte non eletto vice presidente della Conf.Episc.It. Al ballottaggio preferito il vescovo di Fiesole! Il Sinodo comincia a dare i suoi frutti migliori???
RispondiEliminaDopo il sinodo del cadavere bis nuova mazzata per Bergoglio i vescovi scelgono l'ottimo mons. meino a stragrande maggioranza, il suo pupillo filogay bocciato clamorosamente
RispondiEliminaMo' ci mancava pure la musica satanica in Vaticano. al suo concerto di natale ha invitato Patti Smith. Incredibile sono senza parole questo non est verus papa.
RispondiEliminaSecondo alcuni tutto il rock è satanico. Adesso bisogna anche stare attenti ai generi musicali per non contrariare certi cattolici.
Eliminahttp://digilander.libero.it/rinnovamento/documenti/reli_41.html
In un concerto in Vaticano, in presenza di Giovanni Paolo II, venne cantata "Imagine", di John Lennon, una canzone decisamente antireligiosa (contiene il verso "and no religion too").
Da ateo mi diverto a leggere i vostri post. Vi sbranate a vicenda come lupi famelici
RispondiElimina