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AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

venerdì 7 febbraio 2014

Dialogo ecumenico ed interreligioso... tranne che con... i cattolici

Come spiegare ai giovani, che piano piano si avvicinano alla Liturgia Antica, che le autorità Ecclesiastiche cattoliche si sforzano di dialogare con scismatici, con eretici, con non cristiani, ma non con ... gli stessi cattolici?

63 commenti:

  1. ...e come spiegare? è facile, basterebbe dire che il Dialogo è rivolto a chi è fuori della Chiesa, non ai suoi membri. Chi è già dentro la Chiesa a regola non dovrebbe aver bisogno di "Dialogo" di riavvicinamento. Uno non parla a se stesso, a meno che non soffra di schizofrenia.
    fil

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    1. lei ha ragione, fil, ma il punto sta nel fatto che i cattolici non sono riconosciuti come "se stessi" dall'attuale magistero, vdr in promis, soprattutto se desiderano essere autentici cattolici e di conseguenza non solo manca il dialogo, ma esiste una ostilità feroce, disarmante.
      fr

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    2. Che sciocchezze sesquipedali! La Chiesa non è un individuo. E non è nemmeno un partito stalinista dove è imposto il pensiero unico, anche se a qualcuno magari piacerebbe. Da sempre ospita diverse sensibilità che si riconoscono in un comune denominatore dottrinale. Quindi è pertinente sollevare il problema dell'ostracismo violento contro una di queste sensibilità, peraltro perfettamente legittima.

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    3. temo che prima di dialogare con gli altri sia necessaria la pace interiore se no si rischiano scismi interni... e zittire i dissidenti togliendo loro la parola non aiuta

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    4. peraltro come esistono diversi riti all'interno della chiesa non riesco proprio a comprendere perchè questo livore verso la Messa di sempre? non c'è forse piu oro e argento nei riti cattolico - orientali??? è solo una questione ideologica..
      peraltro è una menzogna che i riti tradizionali siano opulenti!!!
      A Milano abbiamo una chiesa sgangerata col soffitto che crolla, paramenti logori e semplicissimi, cotte con buchi e rammendi...
      E' il rigore,la serietà, la logicità e la chiarezza del Rito che ne fanno un'attrattiva e un valido strumento per sentirsi coinvolti nel mistero Eucaristico.
      Ognuno di noi è diverso c'è chi si sente coinvolto con le chitarrine happy days e gli sperimentalismi liturgici e chi invece assurge all'estasi divina con il gregoriano ed il rigore formale di un rito immutabile! PERCHE' OBBLIGARE TUTTI AD UN UNICO MODO DI VIVERE LA SPIRITUALITA???

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    5. Quando sali sul Golgota....e davanti il Cristo che soffre e perde sangue....avresti il coraggio di dire...perche' obbligare???? Non mi stupisce che certa gente non e' PIU' ......Cattolica!

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    6. come al solito istriano non capisce l'apologia del rito tridentino e la ricerca di pacificazione e subito fa polemica...

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  2. "… come spiegare ?" Tout simplement parce que "le autorità ecclesiastiche cattoliche", comme vous dites, ne sont plus catholiques. Elles sont tout ce qu'on veut sauf catholiques. D'ailleurs Dieu lui-même, d'après Bergoglio, n'est pas catholique. Il l'a dit à Scalfari et l'a fait reproduire dans "L'Osservatore Romano". Que voulez-vous de plus ?

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  3. addirittura sciocchezze "sesquipedali" (per chi prediligesse la semplicità del linguaggio significa "enorme- incommensurabile-iperbolico"). Ma l'anonimo polemico fa finta di non aver letto il rigo sopra dove scrivo: "il dialogo è rivolto a chi è fuori della Chiesa, non ai suoi membri" dove MEMBRI sta per le diverse componenti di un unico soggetto, corpo -che poi è Corpo di Cristo- che è la Chiesa. Forse l'immagine successiva della schizofrenia non è adeguata? Forse sì forse no. Il punto è che il mio scritto è provocatorio in risposta ad un titolo che esprime una "patologia" grave di chi si ritiene chiesa nella Chiesa. Si definisce lui "cattolico" ... e allora domando: la Chiesa che dovrebbe dialogare con questa componente invece non è Cattolica o meglio non la si considera tale??
    fil

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    1. Giochi sul fatto che il dialogo sia solo quello interreligioso. Non è così, c'è anche un dialogo intrareligioso, eccome. Ti faccio un esempio: i divorziati risposati. Son costoro non cattolici? No di certo. Sono cattolici che fanno presente un loro problema, e la Chiesa non da oggi dialoga con loro, fa sentire che è loro vicina, propone anche soluzioni, magari che non mandino a pallino la dottrina e il sacramento del matrimonio. La Chiesa mica dice "con voi non parlo altrimenti sono schizofrenica", né dice "andate via peccatori che volete solo fomentare divisioni". Secondo esempio: coloro che si riconoscono in una liturgia e in una dottrina tradizionali. A differenza dei divorziati risposati, costoro non contravvengono a nessuna norma della Chiesa, anzi il Papa ha detto che hanno pienamente diritto di avere la Messa tradizionale. E allora perché poi di fatto la Chiesa nega loro questa possibilità senza nemmeno dare una spiegazione? Questi fedeli giustamente si stupiscono che il vescovo Pinco Pallo proclami solennemente che non concederà mai la Messa tradizionale, che ingiunga ai suoi preti di non celebrarla mai sotto pena di gravi conseguenze e poi due minuti dopo si ponga il problema di venire incontro alle esigenze dei divorziati risposati e sia in prima fila nel dialogo con protestanti, ebrei, musulmani ecc. C'è qualcosa che non va, non bisogna essere dei geni per capirlo.
      Ci sei, fil?

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  4. Occorre rispondere che certi atteggiamenti delle autorità ecclesiastiche, se non son finalizzate alla conversione, son perfettamente inutili ed anche dannose. Le autorità ecclesiastiche posson esser dannose, a tutti i livelli. Anche il Papa ove non impegni in modo esplicito la sua volontà di definire una verità o ove non segua senza niente togliere o stravolgere, la Tradizione ed il Magistero infallibile precedente.

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  5. Perdonate l'OT, ma oggi, 7 Febbraio, si celebra la Memoria del Beato Pio IX...Perchè MIL non dedica un post al grande Papa dell'Immacolata? Il suo Magistero è totalmente caduto nel dimenticatoio, neppure nelle Facoltà Teologiche e negli Istituti Superiori di Scienze Religiose lo si studia più, spesso ho incontrato sacerdoti che confessavano candidamente di non aver letto neanche un rigo di una sua enciclica...Se neppure i tradizionalisti lo ricordano con gratitudine nel giorno della sua festa come poter sperare in una sua canonizzazione?

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    1. Non urliamo troppo forte che il Beato Pio IX è il "Papa dell'Immacolata".. altrimenti Lo commissionano.

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    2. Capacissimo l'argentino, il volpi e il bruno...ma che fine hanno fatto le firme raccolte e sono stati già allontanati i frati NON firmatari ? Com'è sto silenzio sulla faccenda FFI ?

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  6. o nipote der Belli, chiedi a Mueller se ne vale la pena, ché lui su immacolata concezione e verginità dfi Maria sa tutto, a modo suo

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  7. Diocesi di Salerno

    Venerdi 28 febbraio S.Messa in latino
    Cava de' Tirreni, localita` Passiano,
    Chiesa Ss Salvatore .

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  8. Credo che sia sempre necessario fare "un passo" verso un fratello: lo chiede la Carità.
    Ha fatto bene Papa Benedetto a fare un passo verso i Lefebriani con il Summorum Pontificorum, venendo incontro alla loro sensibilità, fin dove è possibile (restando coerente...).
    Infatti, se pur sempre con mitezza, ha sempre ribadito la necessità di accettare il Concilio Vaticano II.

    Il problema non è quando qualcuno preferisce il rito in latino.
    Il problema è quando qualcuno riduce il cristianesimo solo ad un serie di riti e tradizioni.
    Siete liberissimi di farlo, ma non pretendete poi che la Chiesa vi consideri altro se non pecorelle da recuperare...
    Stefano

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    1. Il Cristianesimo non è imperniato su tradizioni umane,pur belle e da valorizzare come ogno cosa bella e devota,ma che possono dissolversi nel tempo,ma sulla TRADIZIONE con la lettera maiuscola,che è,(cosa questa significativamente obnubilata dal Vat. II)FONTE DELLA DIVINA RIVELAZIONE COME LA S SCRITTURA.Questo non lo dico io,ma il Magistero perenne e infallibile della Chiesa.Quanto al Rito:come non pensare che la sacra e divina Liturgia,giunta viva fino al Vat II(amata dal popolo,e di cui mai nessuno si era sognato di chiedere la distruzione),di oerigine apostolica,esprimente in pieno il Mistero della rinnovazione del Santo Sacrificio,sia totalmente NON COMPARABILE,ANZI AL SUO OPPOSTO,con un rito studiato a tavolino per compiacere gli eretici protestanti,DRAMMATICAMENTE CONTRASTANTE CON LA TEOLOGIA CATTOLICA DELLA S MESSA,come definita dal DOGMATICO e sacrosanto Concilio di Trento?Non è questione di preferenze nostre,ma di ciò che è gradito a Dio.

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    2. Il Summorum pontificum (vabbè essere contro il latino, ma almeno citare i documenti con il loro nome giusto...) non è certo stato emanato per i lefebvriani, che già hanno le loro Messe e i loro preti e non vanno certo a rivolgersi alle normali parrocchie. Queste baggianate sono appunto il segno di un'assenza di dialogo, di un fermarsi agli stereotipi e alle frasi fatte.

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    3. @murmex
      Forse sono un eretico io: pensavo che il cristianesimo fosse imperniato su una PERSONA: Gesù. (che tra l'altro è anche DIO...)
      E' Lui che è la VERITA', non noi e le nostre belle liturgie ...
      "Misericordia voglio, non sacrifici" (temo che nei "sacrifici" ci stiano anche tanti dei nostri bei riti...)
      (Non ho detto che non ci vogliono "riti", ma se nella nostra vita non siamo coerenti...saranno solo a nostra condanna...)
      Buona giornata
      Stefano

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    4. @Anonimo07 febbraio 2014 14:55
      Sarà un parere personale(ma non solo mio..), ma il Summorum pontificum è uscito proprio in concomitanza col tentativo di riconciliazione con i Lefebriani...
      Sicuramente è per aiutare chi è sensibile a questi aspetti...
      (Chiedo venia ma il latino non lo tocco più dal liceo)
      Stefano

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    5. Certamente il Summorum non è stato emanato per far dispiacere ai lefebvriani. Ma pensare che la "Tradizione" siano solo loro è sbagliato. Fra l'altro la possibilità di celebrare la Messa tradizionale non è stata reintrodotta dal Summorum, ma da un altro motu proprio di Giovanni Paolo II nel 1984: solo che era richiesto il permesso del vescovo, cosa che il Summorum ha tolto. Io comunque non svaluterei il rito, è nel rito che incontriamo Gesù, è nel rito che lui si rende presente anche fisicamente, ed è importante poter vivere questo rito nel modo più profondo possibile. Ed è meglio avere una possibilità in più (se è lecita) che una in meno.

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    6. @Anonimo07 febbraio 2014 15:45
      Nulla da obiettare sui riti in se.
      La nostra vita spesso rivela se vi abbiamo partecipato autenticamente, o se abbiamo scaldato il banco...(ma la colpa non è del rito...)
      Grazie e Buona giornata
      Stefano

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    7. Stefano,la sua replica è un po' pretestuosa.Il Cristianesimo è imperniato sulla Persona di Gesù e quindi appunto sulla Rivelazione da Lui fattaci dei Misteri divini (i principali:Trinità e Incarnazione).E la Rivelazione consiste appunto di Sacra Scrittura e Tradizione.Dov'è la contraddizione?O vogliamo costruirci nella nostra mente una figura di Gesù a nostra immagine e somiglianza,come piace a noi,e non aderire a Lui come Lui stesso si è rivelato?Questa è l'essenza del modernismo,studi la enciclica Pascendi e le si chiarirà.Poi cosa c'entra la coerenza?Pensi alla sua e non a quella di chi non conosce neppure.Nello stile un po' malevolo mi ricorda il Simone di Cirene

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    8. @murmex
      Mi perdoni, ma qui non credo proprio di essere io quello "pretestuoso".
      Comunque non voglio tenerla troppo lunga, rispetto la sua opinione e le auguro una buonissima serata.
      Stefano

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  9. Dio ha voluto, grazie all'amato mons. Lefebvre, che un piccolo resto della sua Chiesa si salvasse dal generale naufragio. A che serve accordarsi e poi con chi? Il giorno dopo ci farebbero fare la fine dei frati di don Mannelli. Posson lanciare tutte le scomuniche che vogliono, non hanno nessun valore, son solo censure di una chiesa screditata e votata alla rovina. Ho avuto fiducia in papa Benedetto XVI è stata un a tragedia che non sapesse governare , per lui ha governato, si fa per dire, Lola Montez il suo collaboratore da cui non si è voluto mai separare. Era il Papa, se solo avesse voluto, avrebbe dato l'esempio celebrando col rito romano nella Basilica di San Pietro invece avviluppato negli scandali provocati dai suoi collaboratori .

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    1. .......POSSONO LANCIARE TUTTE LE SCOMUNICHE CHE VOGLIONO, NON HANNO NESSUN VALORE...

      Prego eretico di turno, di scomuniche prendine pure a bizzeffe, anzi saziati di scomuniche, fattici a mo di capanna una chiesucola dove ritirarti e va in pace e buona fine...Contento Tu

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    2. Sta' calmo che ti scoppia una vena!

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  10. La deriva ecumenica sudamericana è oramai a livelli grotteschi. La verità è che questa banda di cialtroni non sono sacerdoti di Cristo né successori degli Apostoli, ma solo politicanti e burocrati da quattro soldi senza né fede né morale né carità.

    Il caso dei FFI è eclatante e mentre l'oriundo sudamericano in vacanza a Santa Marta li commissaria senza motivo la banda
    di serpi ecumeniste avvelena la Chiesa e le anime dei fedeli con eresie e scandali.

    Polimar

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    1. per quanto triste, questa è la verità...altro che eruditi discorsi, contorti e roccambolesche scalate sugli specchi. Questa è la verità che con bergoglio è al culmine del disastro e cialtroneria....

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  11. Che la vignetta abbia del vero è evidente: per molti sedicenti cattolici il dialogo è quello con gli altri, non all'interno della Chiesa dove chi manifesta posizioni anche solo lontanamente somiglianti a ciò che il Magistero insegna (Papi...) spesso viene tacciato di integralismo, tradizionalismo, rigidismo... però la vignetta sbaglia, e di grosso, a terminare con l'immagine di Mons. Lefebvre: ordinare quattro vescovi senza il mandato del Papa è obiettivamente un atto scismatico che pone fuori dalla comunione con la Chiesa cattolica: questo è indiscutibile! SI può continuare a dire che Lefevbre aveva ragione ecc... ma rimane il fatto: ordinazioni episcopali illecite! Che, de facto, molti sedicienti cattolici progressisti siano scismatici (oltre che eretici, apostati) e comunque si ostinino a voler far passare il loro pensiero dialogante con ogni forma di realtà proveniente dal "mondo" (inteso alla maniera dell'evangelista Gv) come quello della CHiesa cattolica, questo è un dato altrettanto inequivocabile; a ciò però si risponde con la preghiera per la conversione di queste persone e la fedeltà a chi nella Chiesa è Pastore supremo costituito come tale da Cristo stesso (e faccio, ovviamente riferimento al Papa, ogni Papa!)... ogni altra soluzione, a mio avviso, è una fuga: in Pietro Gesù a posto le fondamenta della sua Chiesa e misconoscere questa verità di fede non può che portare fuori dalla Chiesa.

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    1. Francamente non avevo percepito che sulla vignetta ci fosse una foto di mons. Lefebvre, per quel che riesco a vedere è indistinguibile, chi è in grado di precisare eventualmente lo faccia: se di Lefebvre si tratta, è un caso particolare che comunque lo si voglia inquadrare non riassume certo tutto il mondo tradizionale. Le posizioni sono varie, ma la risposta è sempre la stessa: niet!

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  12. L'unica fuga è stat quella di un papa, dei preti, dei vescovi e dei cardinali dalle loro responsabilità...inutile discutere la rovina è sotto gli occhi di tutti. Nella chiesa ANTICA NESSUNO CHIEDEVA AL PAPA L'AUTORIZZAZIONE PER CONSACRARE I VESCOVI. Fu Gregorio VII, nel II millennio, che si arrogò e usurpò i poteri imperiali trattando i fedeli come sudditi. Avocando tutto a Roma si liberò del feudalesimo laico e instaurò i feudalesimo clericale che ancora perdura. I vescovi ortodossi, son veri vescovi, per ordinare legittimamente non chiedono il permesso alla curia romana. Nella Chiesa di Alessandria in Egitto i vescovi venivano ordinati dai sacerdoti della loro Chiesa.

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    1. Non metto in discussione la validità dell'ordinazione, ma la liceità: sta di fatto che per entrare a far parte della Collegio Episcopale bisogna ricevere la lettera apostolica di nomina da parte di chi, del Collegio stesso, è il Capo: il Vescovo di Roma, il Papa appunto. La CHiesa, rispetto al primo millennio, è cambiata: porre in essere un'ordinazione senza il mandato pontificio oggi costituisce un atto scismatico perchè attenta all'unità della Chiesa stessa, è un segno di rottura con chi nella Chiesa è principio visibile dell'unità (il Papa).

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    2. Se fosse così facile allora la revoca della scomunica da parte del Papa (Benedetto) sarebbe anch'esso concorso a questo attentato. Se un Papa scomunica e un altro revoca la scomunica il papato (che è principio visibile di unità)
      resta quello che è. Ergo non sempre si può fare 2+2 uguale quattro in questioni specifiche. Questa è una di quelle.
      Illiceità di un sacramento significa illiceità di un sacramento, invalidità significa invalidità e scisma significa scisma, sono concetti diversi e non intercambiabili e ragionare come se fossero equivalenti o equipollenti é errato.

      Bertoldo

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  13. Che triste y final tramonto por la Iglesia Catolica...i nemici si spartiscono il bottino e persino l'onu fa una politica anticattolica che non sarebbe sta possibile se i vescovi e i papi avessero parlato a tempo. Invece la santa omertà domina sovrana. che senso ha ricevere uno cone Hollande Od obama? Le loro politiche sono anticristiane? Coerenza, coerenza!

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  14. E' chiarificante l'articolo di Radio Spada:
    "L'autodemolizione della Chiesa 3: il concilio ecumenico vaticano ll " .

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    1. Si, si, va bè...

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    2. Si,si,va be' cosa?
      Si mette in discussione il superdogma ?
      Il vitello d'oro CVII ?

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  15. Com'è difficile intervenire con un commento! La prima reazione sarebbe quella di dire a chiunque le cose come stanno. Ovvero che la Chiesa se ne sta andando alla deriva. Molti obietterebbero che questo è un commento esagerato, disfattista ecc. Molti si leverebbero contro. Si accomodino. Bisogna andare contro corrente, con coraggio, con la testa alta, consapevoli che la Verità è una ed è immutabile.

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  16. Poveri tradi-Tristissimi, oggi siete particolarmente Tradi & Tristi. Cosa è successo? Se il Vescovo di Roma leggesse questi commenti sono convinto che nella sua bontà vi telefonerebbe uno a uno per cercare di rincuorarvi un po. Altro che Cattolici del Venerdì Santo senza la Pasqua, oggi somigliate più a tanti disperati in cerca di un albero dove gettare la corda... non vi affliggete, anche se per trenta merletti avete svenduto Nostro Signore, non fate lo sbaglio di quello sciagurato. Davvero fratelli scuotetevi perché un CRISTIANO vero non può non essere portatore di gioia. Il Signore è Risorto, ha VINTO. Coraggio, riprendetevi e non lasciatevi rubare la speranza, "passa la scena di questo mondo"!

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    1. Mio giulivo amico, il Signore risorge tutti i giorni ma tutti i giorni viene anche sputacchiato, percosso, flagellato, coronato di spine e messo in croce, per cui la tua serafica ridancianeria si perde per strada un bel pezzo di realtà. Lui stesso ci ha detto "chi mi ama prenda la sua croce e mi segua", e non "chi mi ama si faccia quattro risate e vada in giro a raccontar barzellette", come mi par che tu abbia invece inteso, o giullaresco sodale. Vedi quindi di ravvederti tu, magari frequentando qualche buona Messa videlicet in latino et cum accompagnamento di buon gregoriano, che è perfetta letizia. Amen.

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    2. E si vaneggia allegramente, in compagnia dell'anonimo delle 18:06.

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  17. Pax tecum....
    poveri noi...
    é triste tra di noi cattolici combatterci mettendoci su di un ring per ottenere un vincitore...
    chi mai sarà l'arbrito e chi il vincitore????...
    la religione non é una partita...
    negli ultimi tempi questa partita é diventata disgustosa...
    e come é scritto "patiranno i figli tuoi"

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  18. Stefano, attenzione! Non si può parlar con disinvoltura dei riti. E' il rito della Messa che ripresenta, attualizza, rinnova il sacrificio di Cristo. Senza rito non c'è sacrificio rinnovato.

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  19. per un cattolicesimo integrale8 febbraio 2014 alle ore 03:01

    Calma, non confondiamo le idee ulteriormente. I tradizionalisti cattolici, in quanto tali fedeli al Papa in carica, sono una cosa, gli scismatici lefebvriani sono un'altra, gli eretici sedevacantisti un'altra ancora. L'Ecumenismo correttamente inteso deve riportare scismatici ed eretici di ogni sorta in seno alla Chiesa, alla Tradizione e quindi al Papa.

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    1. Scismatico sarai te con tutta la tua congrega di gente che sta demolendo la Chiesa! E poi dai dello scismatico agli altri!
      Il "cattolicesimo integrale" come pomposamente metti nel tuo nick non sarebbe possibile oggi se non ci fosse stato Mons. Lefèbvre! Quindi sciacquati la bocca per averlo nominato in questo modo.
      Sbruffone! E vai a dormire alle tre di notte invece che scrivere scempiaggini!

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    2. Infatti !! Lui non e' stanco ...
      Monsignor Lefevbre e' stato l'uomo piu' coraggioso della chiesa degli ultimi tempi !

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  20. Ma d'altronde, se i lefebvriani sono scismatici e fuori dalla Chiesa (pregasi i membri della FSSPX di non partire all'attacco, ho detto "se"), allora a maggior ragione bisogna dialogare e cercare in tutti i modi un'intesa con loro che li riporti all'ovile. Non sono scismatici anche gli ortodossi? E non parliamo dei protestanti. Eppure con loro si dialoga, si dice "prego fratelli, avete bisogno di una chiesa? Eccola, tanto a noi non serve", mentre non ho mai sentito di un vescovo che abbia concesso una chiesa ai lefebvriani, che nella peggiore delle ipotesi non sono più "fuori" degli ortodossi. Ecco le grandi contraddizioni che fanno dire "qui non c'è più misericordia né giustizia".

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  21. Cogli ortodossi s'è arrivati addirittura ad approvare un'anafora che non contiene le parole della consacrazione, ricorrendo a sofismi che fan ridere i polli! E molti son pronti anche, ove gli orientali lo chiedano, a cancellare il Filioque.

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    1. Questa battuta riciclata se la poteva risparmiare signor Pastorelli. Lei è davvero unico . fa di tutto per provocare la legittima reazione dei lettori !
      L'anafora che impudentemente lei irride è fra le più antiche della storia della liturgia !
      Lo stesso Ratzinger ebbe ad accettarla come valida per la Transustanzazione del Pane e del Vino.
      Ma non spi scompogna . continui a ridere ...

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    2. Complimenti anonimo delle 19:19!
      Ci sono anche inni liturgici più antichi di quell'anafora...per esempio gli inni romani e i canti delle vestali. Non è che se una cosa è antica è automaticamente cattolica!

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    3. Invece a te, anonimo delle 20:09 altro che i complimenti bisognerebbe fare! Qui si sta parlando di un testo comunque cristiano.. paragonarlo ai canti delle vestali dice solo una cosa: ignoranza e cattiva fede!

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    4. La questione del Filioque è più storica e filologica che teologica. I Padri di Costantinopoli elaborarono il Credo senza il Filioque. Dunque esso è perfettamente ortodosso. I cattolici orientali lo omettono lecitamente, pure i greci di rito latino lo omettono in quanto il testo greco ha un senso diverso dalla sua traduzione latina.
      Purtroppo il Filioque nasce con un intento buono, quello di equiparare il Figlio al Padre nella lotta contro l'eresia ariana, ma nel tempo ha fatto più danni che il resto, costringendo la teologia a pindarici quanto improbabili volteggi, il cui frutto migliore è il "tamquam ab unico principio", che non vuol dire assolutamente nulla.
      Non mi si venga a dire che la Chiesa può mutare ciò che lei stessa ha elaborato (il testo del Credo nella fattispecie), perché allora non c'è più argomento contro certi frutti, assolutamente ecclesiali, del Concilio (l'ultimo...)!

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  22. Benedetto XVI ha sempre sostenuto che i dialoghi con le altre religioni, per quanto possano essere belli, doverosi e consoni, risultano sterili se le parti 'in gioco' argomentano dai propri testi sacri, meglio tessere un dialogo avendo come punto di comunione la ragione-logos: la ragione non è né indù, né ebraica, né islamica, né occidentale, né orientale, ecc... La ragione è comune. Ma, come lo stesso Papa emerito ha brillantemente e insuperabilmente dimostrato attraverso il suo discorso di Ratisbona, prendendo a prestito la disputa tra Manuele Paleologo e un saggio persiano, può capitare che le parti in 'gioco', oltre alla teologia, alla fede, alle scritture, alla spiritualità, possono avere anche un concetto divergente di 'ragione'. Pensiamo soltanto se il dialogo debba riguardare un cattolico e un buddista o indù! Mi viene in mente la bella constatazione di Chesterton (ah, Gilbert! Quanto ci manchi!) sul santo cristiano raffigurato con gli occhi aperti (sul mondo, sulla storia, sulle cose, sulla realtà) e il mistico buddista con gli occhi chiusi! Pensate che il concetto di 'logos' sia uguale? Se il buddista reputa il mondo falso, illusorio e mira a disperdersi in non so bene cosa, ci può essere dialogo con costoro, lasciando perdere la fede? A me non pare! L'unica prospettiva che risulta praticabile è il classico 'volemose bene', o meglio, non ci pestiamo i piedi, cerchiamo di vivere tranquilli. Può darsi sia la strada migliore, alla luce anche del fatto che, stando a recenti studi, in determinate parti del mondo che sono sotto l'influenza dell'islam o dell'induismo, viene ucciso un cristiano ogni cinque minuti, in quanto cristiano cattolico. Però anche questa prospettiva, alla fine, non può non naufragare perchè è Cristo Gesù stesso a imporre la predicazione su tutta la terra, a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, a conferire i sacramenti e insegnare la Parola di Dio. Bene, l'ostacolo può essere aggirato con una sorta di predicazione che non sia diretta e palesemente cattolica ma faccia abbondante uso di fenomeni divertenti, di tradizioni locali, accattivanti miranti al proselitismo. In effetti i responsi positivi possono essere ammirati da tutti noi, ma anche questa strada non è praticabile perchè o si predica il Vangelo di Cristo così come ci è pervenuto o si predica un altro. E se si predica un altro Vangelo, la Chiesa, il Papa non ha il diritto e il dovere (Galati, 1 8-9) dell'ANATEMA? Allora, finiamola con questa 'fenomenologia del dialogo': esso è dannoso per chi lo contrae e ancor più dannoso per chi non capisce nulla.

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  23. E' dannoso soprattutto per coloro a cui non si porta la Buona Novella.

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    1. quale, quella di De Andrè? O quella di don Gallo? O le ciarlatanerie di Battiato? O quella di Osho?

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  24. ADDAI E MARI
    Il fatto che esistano inni liturgici anche più antichi di quelli romani è insignificante nella fattispecie, salvo che per pasqualino, egregio anonimo che reagisci (e non me ne po' fregà de meno: gli anonimi son sassolinki che con la scarpa si gettan di lato).
    Il famoso documento della Congregazione per la Fede nell'anno 2001 dichiarava valida l'anafora di Addai e Mari (che la chiesa scismatica assira continua ad usare anche oggi, e che è priva delle parole della Consacrazione) con la peregrina scusa che "le parole dell'Istituzione Eucaristica sono di fatto presenti nell'Anafora di Addai e Mari, non in modo narrativo coerente e ad litteram, ma in modo eucologico e disseminato, vale a dire che esse sono integrate in preghiere successive di rendimento di grazie, lode e intercessione." Insomma le parole della consacrazione così come devono essere non ci sono, ce n'è un'ombra ambigua sparsa qua e là, anche dopo la consacrazione!!! Che ciò sia falso, nonosante i sofismi teologici interreligiosi, risulta dal semplice fatto che i nestoriani assiri ritornati in comunione con la Chiesa Cattolica nel XVI secolo, furono obbligati dalla Santa Sede ad aggiungere le parole della consacrazione all'anafora suddetta, ai fini della validità della S. Messa. Ma già, quella era la Chiesa preconciliare oscurantista...
    Comunque sulla necessità di rivedere il documento in questione son tornati vari teologi tra cui il decano della Lateranense, mons. Gherardini, nella sua rivista Divinitas, edita in Vaticano.
    Del resto, se si legge il II canone della conciliazione in vigore, Dio viene invocato a mandare il suo Spirito "a santificare questi doni". Punto e basta. Dov'è la Transustanziazione?
    Il V Canone o Canone svizzero, contro cui combattemmo col p. Zoffoli, nell'edizione tipica latina è stato modificato in senso cattolico "Ut fiant ecc." e Ratzinger questo voleva per tutti i canoni che esplicitamente non fan menzione della transustanziazione.

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    1. Nel canone romano non esiste epiclesi.. questo è sufficiente per negare che la transustanziazione può avvenire solo con la "virtus" dello Spirito santo? Ridicoli.. L'anafora di Addai e Mari è valida così com'è! Affermereste che i primi cristiani non celebravano una valida eucaristia perché nel canone di Ippolito non c'è l'istituzione??

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  25. A proposito di Pio IX (alcuni commenti piu` su del 07/02 ) invito tutti a leggete "'Calci a una bara . Prima di Priebke _
    EFFEDIEFFE.com .

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  26. E che c'entra l'epiclesi con le parole dell'Istituzione? Son queste ultime il nucleo sine qua non.

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