Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro tornano sull'epurazione che hanno subita dopo aver osato rendere pubblico il loro (comprensibilissimo) disagio a fronte di molte sconcertanti affermazioni di Bergoglio. Che, piacciano o meno, sono oggettivamente in contrasto con quanto la Chiesa ha insegnato non dico fino al Concilio, ma anche solo fino a pochi mesi fa (come mettere d'accordo l'empito missionario verso i lontani di Joseph Ratzinger, quando Bergoglio ci "insegna" invece che convertire e far proseliti è "una solenne sciocchezza"? O come giustificare la lotta al relativismo con l'ambigua affermazione soggettivistica sulla coscienza, resa al Dott. Scalfari e da tutti intesa nel senso che ognuno deve seguire la propria idea di bene o di male? Che avrebbe detto il beato Giovanni Paolo II se gli avessero obiettato che la Chiesa "non deve ingerirsi spiritualmente nella vita delle persone", a lui che della tutela della vita - tema sul quale Bergoglio dice invece che "non bisogna insistere" - aveva fatto il punto centrale del suo pontificato?). L'occasione per l'Orgoglioso lamento cattolico, come titolano Gnocchi e Palmaro, è l'aggressione subita dalla figlia di uno di loro, per il crimine di lesa papolatria perpetrato dal genitore, da parte di quel nipote di papa Roncalli che, sulla parentela con Papa Giovanni, s'è fatto la greppia. Riportiamo uno stralcio del loro articolo.
Enrico
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La ferocia con cui viene difeso il papa della misericordia si vedeva già tutta nel coro di osanna intonato fin dalla sera dell’elezione. Baciapile e anticlericali, devoti e agnostici, cattoliconi e diversamente credenti, tutti a cantar sermoni in una chiesa improvvisamente divenuta immacolata, linda e monda da ogni difetto. E poi, tutti in processione a consacrare in Lampedusa il luogo del nuovo olocausto, a sentir messa sulla spiaggia di Copacabana, a digiunare in piazza per la pace o forse per semplice paura della guerra. Tutti ovunque ci sia da celebrare la chiesa rimessa a onor del mondo invece che del Signore.
Al cospetto di tanto consenso, anche a non aver pratica di Scritture, il “Guai a voi quando tutti gli uomini parleranno bene di voi” con cui San Luca chiude le “Beatitudini” dovrebbe prendere a risonare con prepotenza. Nella guerra al Vangelo, il mondo abbraccia solo i propri simili e non usa fare prigionieri, ma nella fiera mediatica di cui il papa è la star delle star nessuno sembra tenerne conto. Si sta troppo al calduccio in questa specie di paese di balocchi dove gli opposti girano a braccetto facendo marameo al principio di non contraddizione. In soli sei mesi, si è buttata a mare l’esigenza di mostrare con rigore la ragionevolezza della fede che tanto andava di moda con Benedetto XVI. Ora, persino il guazzabuglio sull’Essere cincischiato da Scalfari sembra una pagina di Heidegger nel dialogo con il papa. Sulla scia di un pontefice che dice di amare la mistica e disprezza l’ascetica, sono stati spazzati via in un lampo secoli di metafisica. Nello spazio di un’omelia a Santa Marta, è stato cancellata la memoria di Ratzinger e ammutolito il suo discorrere con la ragione. E’ rimasto solo il cuore e, si sa, al cuor non si comanda e allora i dissidenti si coprono di insulti invece che di argomentazioni. Oppure si aggredisce una ragazza perché suo padre opina dove è sempre stato lecito opinare. O, ancora, si viene epurati seduta stante da “Radio Maria” senza neanche il diritto, non si dice di appello, ma almeno dell’ultima sigaretta. Fucilati sul posto come disertori per non aver “sostenuto incondizionatamente ogni iniziativa del papa”.
In ogni caso, nonostante il “ben gli sta” di coloro che non vedevano l’ora di reprimere almeno un alito di dissidenza che osasse alzare la testa, abbiamo ricevuto centinaia di e-mail, di telefonate e di messaggi di imbarazzante sostegno anche da tanti ascoltatori di “Radio Maria”. Innanzitutto per quanto è grottesca la vicenda. In una chiesa dove tutti criticano, contestano, manifestano, scrivono volumi e articolesse per denigrare passato, presente e futuro, quelli che vengono allontanati da una radio cattolica sono due che, secondo coscienza e “perseguendo ciò che ritengono il bene”, hanno criticato quanto nelle parole di Papa Bergoglio è in evidente contrasto con la tradizione cattolica. Ma quanto più colpisce in questi messaggi è l’adesione liberatoria di chi dice “avete scritto quello che da tempo molti pensano, ma che nessuno osava dire”. Siccome la chiesa è piccola e il fedele mormora, si spiega la ragione del fastidio che, negli ambienti clericali, il nostro scritto ha suscitato. Non siamo bambini come quello della fiaba di Andersen, ma ci siamo presi ugualmente la briga di dire che l’imperatore è nudo, mentre i cortigiani facevano a gara nel magnificare l’abito che non indossava. E, adesso, c’è il rischio che la gente se ne accorga, ne parli e cominci dire che qualcosa non torna. Sarebbe un dissenso ben singolare e difficile da affrontare. Qui non si tratta delle suore americane che vogliono le donne prete, dei teologi della liberazione che amano socialisteggiare o dei preti austriaci in fregola per l’abolizione del celibato. Questo è il dissenso di una variegata fetta di cattolici normali che vedono in pericolo la dottrina su cui si fonda la loro fede, l’idea stessa di papato e di chiesa. E’ il dissenso di tanti cattolici perplessi che non vogliono donne cardinale, messe creative trasformate in show secondo l’estro del celebrante, teologhesse veterofemministe al potere, pauperismo in mondovisione, pastori e teologi muti sui temi della bioetica e della famiglia. Questa fetta di popolo di Dio ha visto e valutato i ventun’anni di governo del cardinale gesuita Carlo Maria Martini nella diocesi di Milano e non vuole che ora la chiesa sia sottoposta al medesimo, discutibilissimo trattamento. E le perplessità, si viene scoprendo adesso che la gente comincia a parlare, sono nate con i primi scricchiolii uditi il giorno dell’elezione del cardinale Bergoglio, a partire da quel “Buonasera” che ha lasciato tutti di sasso e da quell’insistere sull’essere vescovo di Roma.
Certo, occorre dirlo, il problema non è solo Papa Francesco. Ad esempio, ci sono i papolatri, secondo i quali il Papa è ontologicamente incriticabile in merito a qualunque cosa dica. E si dice “ontologicamente” in un mondo cattolico dove neanche si conosce il significato del termine ontologia. Se il papa attualmente rengnante dicesse, per ipotesi, che si deve bere sangria e tifare Argentina, ecco che i papolatri passerebbero al nuovo drink e alla nuova maglia dopo anni e anni di birra e di Bayern Monaco. Ma senza intaccare l’ermeneutica delle riforma nella continuità.
Alla fine, il problema è questo mondo cattolico ormai incapace di esprimere intellettuali di qualche caratura. Ne costituisce un riflesso eloquente lo stato della stampa cattolica, stampa di lotta e di governo, ma non luogo di elaborazione di idee o, almeno di esibizione identitaria. Domenica scorsa la chiesa cattolica beatificava 522 martiri di Spagna, quasi tutti sacerdoti e religiosi trucidati in odio alla fede dall’esercito anarchico spagnolo. “Avvenire” ne ha parlato a pagina 23, in taglio basso: 522 martiri e il quotidiano della Cei se ne vergogna, li nasconde e si guarda bene dal dire chiaramente chi li abbia martirizzati. Parlavano spagnolo, è vero, ma purtroppo per loro non erano argentini, non frequentavano periferie esistenziali e furono ammazzati mentre stavano nei loro conventi e nelle loro chiese a pregare e a insegnare il catechismo.
Non c’è da stupirsi che questa stessa stampa cerchi di affogare nel disprezzo personale o nella censura chi osi chiedere ragione di evidenti contraddizioni, quand’anche escano dalla bocca del successore di Pietro. Sarebbe più facile per tutti se chi non condivide rispondesse seriamente nel merito, mostrasse dove stanno gli errori. Ma Augusto Del Noce ci aveva messo in guardia, quando aveva preconizzato con terrore una società nella quale sarebbe stato impossibile fare domande.
Una condizione del genere non può essere sottoscritta da un cattolico con uso di ragione, ripugna all’intelligenza. E poi, risulta difficile “sostenere incondizionatamente ogni iniziativa di un Papa” che cinguetta con Scalfari sull’autonomia della coscienza, che su Civiltà Cattolica invita ad abbassare i toni sulle questioni etiche, che sull’aereo con i giornalisti si chiede chi sia lui per giudicare gli omosessuali, che tramite la Congregazione dei religiosi vieta ai Francescani dell’Immacolata di celebrare la messa antica, che vola a Lampedusa ed elogia i frutti spirituali del Ramadan.
Una condizione del genere non può essere sottoscritta da un cattolico con uso di ragione, ripugna all’intelligenza. E poi, risulta difficile “sostenere incondizionatamente ogni iniziativa di un Papa” che cinguetta con Scalfari sull’autonomia della coscienza, che su Civiltà Cattolica invita ad abbassare i toni sulle questioni etiche, che sull’aereo con i giornalisti si chiede chi sia lui per giudicare gli omosessuali, che tramite la Congregazione dei religiosi vieta ai Francescani dell’Immacolata di celebrare la messa antica, che vola a Lampedusa ed elogia i frutti spirituali del Ramadan.
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Anche la simbologia, che, grazie alla lontananza incolmabile del Vicario di Cristo, una volta si librava verso l’alto, ora guarda per terra e non mostra altro che uomini in mezzo agli uomini. Come accade con la croce pettorale di ferro di papa Francesco, sulla quale i fedeli, grazie allo sguardo mediatico, così materiale e terreno, non cercano più Cristo, ma l’umiltà dell’uomo la porta. Perché le creature son fatte così, se gli si toglie la ragione e gli si lascia solo il cuore si innamorano soltanto di ciò che è quotidiano e materiale. Mentre, come insegna la volpe al piccolo principe di Saint-Exupery, “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Ma per alimentare lo sguardo dell’anima serve un vero rito, “quello che” spiega sempre la saggia volpe “fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora diversa dalle altre ore”.
I grandi raduni di cui Papa Francesco è la grande star non danno proprio questa impressione. E non è un caso se lui stesso ha spiegato che la riforma liturgica è il frutto principale dell’adattamento della chiesa alla modernità voluto dal Vaticano II. Una sciagurata iniziativa in fondo alla quale l’uomo finisce per celebrare se stesso, privato del desiderio di posare sulle cose e sulle creature uno sguardo diverso. La devozione al mistero, l’attimo in cui a ogni singola cosa del visibile e dell’invisibile viene prestata l’identica misura di attenzione, è andata in esilio.
Su questo dramma, l’ormai dimenticato Benedetto XVI, ha scritto pagine ancora di grande attualità. Quando era ancora il cardinale Joseph Ratzinger, diceva nell’“Introduzione allo spirito della liturgia”: “L’uomo non può ‘farsi’ da sé il proprio culto. Egli afferma solo il vuoto se Dio non si mostra. (…) la vera liturgia presuppone che Dio risponda e mostri come noi possiamo adorarlo. Essa implica una qualche forma di istituzione. Essa non può trarre origine dalla nostra fantasia, dalla nostra creatività, altrimenti rimarrebbe un grido nel buio o una semplice auto conferma. Essa presuppone qualcosa che stia concretamente di fronte, che si mostri a noi e indichi così la via alla nostra esistenza”. Diversamente, spiega ancora Ratzinger, “il culto diventa una festa che la comunità si fa da sé; celebrandola, la comunità non fa che confermarsi da se stessa. Dall’adorazione di Dio si passa a un cerchio che gira intorno a se stesso”.
Per il suo tentativo di rimettere in onore la liturgia cattolica, Benedetto XVI fu aggredito su scala planetaria da torme di cattolici che nessuno si sognò di epurare. Ma ora la chiesa ha un altro papa e, questo sì, non si può nemmeno sfiorare
Fonte: Il Foglio 16 ottobre 2013
Ricordatevi quello che Benedetto XVI ci ha detto: “La Chiesa non cresce per proselitismo. Cresce per attrazione”. ... poi non dite che dice cose nuove!
RispondiEliminaTaddeo
Ma che la facciano finita di voler passare per dei martiri. Hanno quel che spetta a chi ingiuria pubblicamente il Papa pur dicendosi cattolico.
RispondiEliminaIo personalmente non visto nessun'ingurie nei loro articoli. O sei malintensionato o un fan's irazionali. Rileggiti il loro articolo con meno passione e piu testa.
EliminaVita est Militia !
Ad essere ingiuriato è stato Benedetto fin dalla sera dell'elezione...nell'indifferenza e tra l'applauso degli attuali papisti papolatri e pappisti!
EliminaVERGOGNA I CATTOLICI DOC CHE SI FANNIO PUBBLICITA' SBEFFEGGIANDO IL SANTO PADRE
EliminaLe faccio notare che il cattolico Dante Alighieri nella Divina Commedia ha messo un papa all'inferno. Non è stato scomunicato e ha continuato a essere cattolico. Oppure, nel Vangelo, legga le varie reprimende che il primo papa si è preso da Gesù. O forse secondo lei si dovrebbe vergognare anche Nostro Signore?
EliminaSi può saperne di più, per piangere di più, su una ragazza o ragazzina aggredita (immagino verbalmente) in odio al suo babbo ?
RispondiEliminadal momento che ho sentito la ragazzina raccontare le sue esperienze tra le francescane dell'Immacolata a Radio Maria col suo babbo, perché non ci scrive lei come è andata? Tutto così ha i contorni di una storia squallida....comunque forse un po' di silenzio e di preghiera non guasterà .......in corde matris, preghiamo preghiamo preghiamo
EliminaScusate, siate obiettivi, cosa pretendete? La botte piena e la moglie ubriaca? Dopo che ti esprimi in modo sfavorevole nei confronti del Papa non puoi pretendere di lavorare nella cassa di risonanza della voce di quel Papa che tu critichi.
RispondiEliminaMi pare che nessuno dei presenti si sia stracciato le vesti quando Roberto Balducci, vaticanista del TG3, fu cacciato dalla RAI per avere criticato, con una semplice battuta, Ratzinger.
Dunque ognuno si assuma le responsabilità di quello che dice senza creare ulteriori periferie esistenziali.
Micus
Io non sapevo che la Chiesa Cattolica Romana funzionava come il Partito comunista del Kremlino. E da quando nella Chiesa Cattolica, per il fatto di aver un idea diversa dopo aver ossservato e detto oggettivamente quello che sta succedendo su un pontificato, si deve per forsa essere deportato al gulag ?
EliminaNon sarebbe che i cosi neo-cattolici bergoliani mantengono il loro vecchio riflesso da catto-comunisti per caso ?
Altro che misericordia ! E[' tutta buffala fresca di buffala argentina !
Potresti scrivere in italiano ? Grazie.
EliminaSe non sai leggere il "francesismo" iscriviti a un corso qualsiasi della tua citta'. Se pero' hai colto il senso di quello che ha scritto vita est militia, prova a riflettere e basta. Ti fara' bene.
Eliminaavete notato che l'argomento pedofilia dei preti e' sparito dalle prime pagine dei giornali? In altre parole, se la Chiesa obbedisce agli ordini laicistico-massoni, e' trattata bene, altrimenti diventa una cosca pericolosa di pedofili!!!
RispondiEliminaHai visto bene ! I preti pedofili usati per infangare la Chiesa Cattolica sembrano come spariti. Zitti zitti sono ora i giornali. STRANISSIMO ! E non si parla della Banca del Vaticano IOR. Pure di quello non si parla piu. Oh Oh ! Sembra che i veri padroni dell'Italia sono occupati a curare l'image mediatica del loro amico Francesco l'Argentno. Ora si e' all'ode de PAPA MERAVIGLIOSO e i loro giornali curano ora quest'aspetto anche lui falso.
EliminaPapa Francesco piace ai massoni, alla sinagoga, agli anticlericali, agli agnostici e alla gente di strada cioe' al mondo. Questo non e' buono per la Chiesa Cattolica Romana e per i pocchissimi veri cattolici.
Carissimi Alessandro e Mario, grazie di esserci e di mettere a servizio della chiesa i vostri "talenti". La Chiesa ha bisogno della vostra voce e i fedeli più "incapaci" vi assicurano le loro povere preghiere... perché con un sol cuore ed una sola anima si possa sentire la voce della Verità per poi, nella Carità, prepararci a vivere il martirio, oggi del cuore e ,chissà, domani nella carne.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaMi sa che quella riforma della riforma non sia piu un tema oggi. Oggi il tema sara COME FARE PER NON DIVENTARE PROTESTANTE BERGOGLIANO.
EliminaVita est Militia !
Scusa Enrico, ma non si può dare una regolata a questi interventi? Questo è un sito cattolico, e quindi penso che ci debbano essere anche delle regole di intervento. Non è possibile sentire frasi come " Hanno quel che spetta a chi ingiuria pubblicamente il Papa pur dicendosi cattolico", o l'ironia demenziale di leodavinci. Per non dire di tutti gli innumerevoli interventi sul funerale di Priebke che per odio, rancore, idiozie varie sembrava si fosse riversata su questo sito tutto la cloaca di Roma. Mi spiego: non è possibile, per educare la gente anche a intervenire e a confrontarsi civilmente SUL CONTENUTO dell'articolo, mettere alcune semplici regole e un moderatore che le faccia rispettare? Per esempio: l'obbligo di commentare sul contenuto dell'articolo (e quindi il dovere di informarsi). il divieto assoluto di offendere chi la pensa diversamente (che è una cosa diversa dal criticare giustamente un pensiero che non condivido). Scartare battute cattive, ironiche, stupide e inutili. Non so se quel che chiedo è antidemocratico e sinceramente non mi interessa. In fin dei conti chiedo solo che un blog cattolico (per lo più tradizionale) sia diverso dagli altri blog. Dove la gente intervenga in modo sensato (vale a dire sul contenuto, condividendo o criticando con argomenti e non con volgari battute o insulti), pacato e civile. Chiedo troppo? Ti assicuro che è stato stomachevole leggere che i tre quarti degli interventi su Priebke e sulla Fraternità San Pio X erano solo insulti gratuiti e scoprire tra l'altro che la quasi totalità degli intervenuti non hanno neppure una infarinatura di preparazione cristiana. Questo è un bellissimo sito, perché ha il coraggio di affrontare argomenti della Chiesa oggi molto scottanti. Ma vi prego, rendete "bella" anche la gente che vi segue. Educatela a intervenire. Non abbiate paura di elevare la qualità degli interventi di questo blog. Sono convinto che se lo farete troverete molta più gente che seguirà con cognizione di causa il vostro sito. Altrimenti, prima o poi, per stare solo lì a insultarsi e a girarsi nella m...a, le persone preparate si stuferanno e si allontaneranno.
RispondiEliminaApprendo ora che chiedere di essere informato sarebbe ironia demenziale. Forse alle 14.03 qualcuno ha la digestione pesante.
EliminaMI SEMBRATE UNA GABBIA DI PSICOPATICI
Eliminaintanto mi salvo il post di “Messa in Latino”
EliminaA riprova della eventuale veridicità o falsità delle affermazioni per il futuro.
Non è la prima volta ? se è menzogna !!!!
Vi ricordate la famosa bufala inventata su papa Francesco ?
mentre si vestiva prima di affacciarsi alla loggia delle Benedizioni,
appena eletto ?
“papa Francesco” disse basta con le carnevalate, e umilio’ Guido Marini ???
Qualcuno ha chiesto scusa per la bufala di “Messa in Latino”
Ergo !!!!
Qualcuno chiede scusa per le altre bufale che spara questo sito?
EliminaQuesto papa Francesco sara fonte di divisioni e tensioni tra cattolici. Sara una strage per la Chiesa Cattolica Romana.
RispondiEliminaVita est Militia !
Prima di fasciarsi la testa vediamo dove andremo a parare, se si limita ad esternazioni credo non ci saranno problemi. Problemi gravi li avremo se inizierà a dogmatizzare quanto afferma e lì credo andremo incontro a grandi scossoni nella Chiesa Cattolica!
EliminaE' evidente che orami esistono due chiese.
RispondiEliminasono decenni che il Magistero viene neglettato, trasformato e deriso dai nostri teologi, vescovi e pure cardinali.
il card. Martini ha detto quel che ha detto senza che nessuno gli opponesse alcunchè.
Ora mi sembra un pochino tardi: distrutta la Messa tutto è venuto meno!
IL MONDO APPLAUDE LA SVOLTA ANTROPOLOGICA DELLA CHIESA: miserere nobis!
CONCORDO !
EliminaCi sono ora 2 chiese come quel che succede nella chiesa anglicana, la Hight Church e la Low Church, quella cattolica traditionalista e quella cryto-protestante-calvinista.
Quando il famoso Card. Martini facceva le sue sparate mirate contro il Santo Padre Benedetto XVI nessuno di quelli oggi catto-bergoliani defendevano l'allora pontefice. STRANO STRANO !!!
ESATTO ! Il mondo applaude un papa che non ha ancora CONCRETAMENTE FATTO NIENTE che di sparare enormita senza senso e errori teologiche enorme e il mondo e le sue casse di resonanze i media che appalaudono. STRANO STRANO !!!
Questo papa sara il papa del prossimo scisma consumato che gia esiste nei fatti concreti.
Vita est Militia !
Hai ragione in pieno! E comunque speriamo che continui a non far niente perché se davvero mette mano ai capisaldi della Dottrina Cattolica facendo ricorso all'infallibilità i danni sarebbero inenarrabili!
EliminaL'anonimo delle 15.21 ha detto tutto in poche parole: "distrutta la Messa tutto è venuto meno!" E' proprio vero.....
EliminaPer il milite ignoto: vuoi déciderait a scrivere in italiano?
EliminaIn ogni caso potete anche aggiungere una terza chiesa: là FSSPX, che lo stesso Baux ha definito scismatica.
Quindi secondo alcuni commentatori, i 2 farebbero del vittimismo, beh, a me non pare, rivendicano solo la libertà di opinione che mi pare non sia concessa di 'sti tempi a chi osa dissentire, quanto alla questione del giornalista di rai3 allontanato per una frase....A M V su rai 1 ha fatto osservazioni molto più pesant sullo stesso papa ed ha fatto una carriera sbalorditiva, è dappertutto, ergo la legge non è uguale per tutti...
RispondiEliminaMa cosa centra RAI1 con Radiomaria? Inoltre si tratta di scelte di tipo editoriale, il Papa cosa c'entra? Ormai anche se piove è colpa del Papa per gli scismatici de facto.
EliminaA titolo di cronaca:
RispondiElimina- oggi 17 ottobre, a Radio Maria, nella trasmissione di tarda mattinata dal titolo Popolazione e globalizzazione,amicizia cristiano-ebraica (presente sul sito della radio), nella parte finale, si è in un certo modo parlato negativamente e falsamente di Papa Pio IX (Papa anche lui e Beato...) contrapponendolo a Papa Francesco e si sono dette altre cose insensate.
- Un sacerdote, conduttore di una trasmissione mensile sulla Morale a Radio Maria, ha detto in un'intervista:
"Che poi alle coppie gay stabili vadano riconosciuti alcuni diritti derivanti dalla loro comunanza di vita pare corretto. Ciò comporterà che si discuta quanto il diritto già consente e quanto resta eventualmente da fare."
http://www.paoline.it/intervistaAutore_230_107.aspx
Ancor più ha detto nella trasmissione dello scorso gennaio (presente nell'archivio del sito), nella parte finale, tanto che una conduttrice della radio, non legata al programma, si è sentita in dovere di leggere la parte del Catechismo riguardante tale argomento.
Matteo
Ormai guardi di quello che dicono molti preti me ne sbatto altamente! Vado per la mia strada seguendo sacerdoti veramente cattolici....del resto proprio non mi interessa nulla...
EliminaAnche il Catechismo cambia. E non sempre come piace....
EliminaIl catechismo cambia per soddisfare i bisogni di gente come te... Il catechismo insegnato da Cristo non cambia, ne mai cambiera'.
EliminaDiventare protestante bergogliano?Ma protestante molti che scrivono su questo blog lo sono già?Cosa sono quelli che offendono continuamente il Papa,che fanno parte della FSSPX?Cosa è che muove tanti partecipanti alla Messa Tridentina se non una sorta di protestantesimo di conio tradizionalista dove vige il criterio di SOLA TRADITIO in modo simile alle tesi di Lutero SOLA SCRIPTURA?Non è ugualmente protetestante chi afferma che ubbidirà a Papa solo fino a quano lo riterrà opportuno e si aggira su questi siti?Siete già protestanti!
RispondiEliminaChe i tradizionalisti vivano di sola Traditione è una balla colossale messa lì per screditare il cattolicesimo di sempre. I tradizionalisti fino a prova contraria vivono di SCRIPTURA ET TRADITIO! Si informi bene o altrimenti la Chiesa per quasi 2000 anni ci ha raccontato baggianate! Diciamo che la sola SCRIPTURA, come attualmente sembra imponga la Chiesa, fa molto comodo al cristiano moderno perché può interpretare a suo piacimento il Vangelo. Sia sincero, secondo me non crede neanche lei a quello che dice....
EliminaMa caro Matteo anzitutto non è la Chiesa che deve concedere diritti ai gay ma lo Stato laico.Pur riconoscendo dei diritti non si vuole riconoscere l'omosessuaità in se che rimane un peccato condannato dalla Sacra Scrittura.Ma non sta a noi giudicare nessuno.
RispondiEliminaL'omosessualità non è un peccato ma una condizione. Sarebbe come dire che essere asmatici è un peccato. Cfr CCC. Prima di parlare studiate.
EliminaL'asma è una malattia fino a prova contraria....se fai questo paragone sembra quasi che anche l'omosessualità sia una malattia. Attenzione all'uso delle parole e delle similitudini!
EliminaInfatti : CCC n. 2357 "Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati. E tanto per completare il Catechismo di San Pio X cita i 4 peccati che gridano vendetta la cospetto di Dio: 1.Omicidio volontario. 2. PECCATO impuro contro natura. 3. Oppressione dei poveri. 4. frode nella mercede degli operai. Informati meglio e leggi gli articoli del catechismo prima di citarlo a sproposito.
EliminaNon è che a furia di " studiare " le catechesi del demonio, o meglio dei suoi servitorelli dei midia, e purtroppo di tanti proessori modernisti sedicenti cattolici, od i film scandalosi ecc., mi sembra che non capite neanche più cosa sia giusto o non giusto, quello che è logico e naturale da quello che illogico ed innaturale.
EliminaComunque nel momento che vi dichiarate "omosessuali" vuol dire che riconoscete che gli esseri umani sono appunto sessuati cioè sono maschi o fennine: se poi accoppiandosi fra 2 dello stesso sesso non si generano figli dovreste capire almeno per logica deduzione che la cosa limita appunto una delle facoltà cioè quella di riprodursi.
Il fatto di riconoscersi anche solo visibilmente sessuati è un buon punto di partenza per capire le cose.. e magari provare a cambiare idea swu quello che i cristiani dicono.
Comunque invece i cristiani cattolici, sanno che i rapporti sessuali, sono leciti solo fra un uomo ed una donna uniti da un vincolo di matrimonio indissolubile, benedetto da Gesù in un Sacramento celebrato davanti alla Chiesa .
Tutti gli altri rapporti sono intrinsecamente "disordinati" -giovani non sposati, rapporti omosessuali, rapporti
aulterini od in concubinato, o fra sposati solo civilmente, rapporti fra cristiani non uniti in matrimonio celebrato in chiesa appunto, orge ecc,- e quindi sono, quando uno ne ha "piena avvertenza" e "deliberato consenso", un'atto di ribellione a Dio, che essendo il nostro Creatore, ci da le leggi che sono per il nostro bene: Ora la trasgressione volontaria e cosciente ai sui insegnamenti è appunto un rifiuto grave di ciò che Dio vuole e quindi questo atto è definito da Gesù stesso un "peccato". Insomma se Lei avesse un figlio e sapendo cosa per lui è un bene e per non cadere in un burrone si fa male e ne porterà delle comseguenze, poi suo figlio non solo cade nel burrone, perchè se ne frega di Lei suo padre, ma vuole che anche i suoi fratelli cadano e si facciano male, non lo riterrebbe un'offesa il suo comportamento. Quella che Lei uomo, chiama "offesa", Gesù che è Dio, la chiama col suo nome vero, cioè "peccato".
Per i catolici è così, nessuno però è obbligato ad essere cattolico:, in altro modo se Lei non è cattolico, e quindi pienaente "avvertito" non farà "peccato", perchè non conoscendo Gesù e la sua Legge (comandamenti) non è "avvertito" , ma non può limitarci la libertà di dire, almeno fra noi cristiani, e questo è un blog cristiano.., che certe azioni sono appunto per noi "peccato" .
Appunto, il CCC parla di atti omosessuali, non di omosessualità. Se uno è omosessualee non esercita non commette alcun peccato.
EliminaNel commento vi sono vari errori e contraddizioni circa il Magistero della Chiesa Cattolica, il concetto di Stato, di diritti, di doveri, di peccato ed altro.
EliminaCerchiamo di non giocare con le parole. E' ovvio che il CCC parla di atti, perché, in genere, un peccato per essere tale si deve, diciamo così estrinsecare, diventare atto insomma (anche se la Chiesa parla anche di peccati di pensiero e di omissioni). Ma da questo non si può concludere, come sembri fare tu, che dato che solo gli atti omosessuali sono peccato, l'omosessualità, idealmente parlando, non attuata è una condizione normale. E' vero che non usi il termine normale, ma è proprio questo che si percepisce dal tuo intervento. Ma questo non è il pensiero della Chiesa. Nel 1986 La Congregazione per la Dottrina della Fede (quindi autorevole, rappresentante del pensiero della Chiesa, non un qualunque teologo) emanò una "Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali". Al n. 3 della suddetta lettera così la Congregazione si esprime: "la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l’inclinazione stessa dev’essere considerata come oggettivamente disordinata". E più avanti afferma: "“Pertanto coloro che si trovano in questa condizione dovrebbero essere oggetto di una particolare sollecitudine pastorale perché non siano portati a credere che l’attuazione di tale tendenza nelle relazioni omosessuali sia un’opzione moralmente accettabile. È solo nella relazione coniugale che l’uso della facoltà sessuale può essere moralmente retto.” CDF Lettera, nn. 3 e 7. Per la Chiesa cattolica, e quindi per i cattolici, è ovvio quindi, che sono gli atti a diventare peccaminosi, ma non per questo l'omosessualità viene considerata una condizione normale. L'omosessualità per la Chiesa è contro natura. Poi sono d'accordo con gli altri interventi che si fa confusione con quello che pensa lo Stato, con i vari diritti e doveri. Ma a me interessava solo chiarire cosa la Chiesa ha sempre detto, nel suo Magistero, sull'omosessualità.
EliminaNon ho parlato di normalità e nemmeno lo presupponevo, al punto che prima ho paragonato L'omosessualità ad una malattia, quindi al di fuori della normalità. Ho semplicemente detto quel che dice ka Chiesa: non è l'omosessualità in se stessa che è peccato.
EliminaSe uno è omosessualee non esercita non commette alcun peccato
EliminaSe però pur non esercitando è iscritto all'albo?
Mi sa che alla fine ci troviamo d'accordo. L'anonimo delle 16,28 ha in pratica usato un termine non corretto. Forse avrebbe dovuto dire che l'omosessualità è contro natura (se è una malattia questo non lo so perché siamo in un campo psicologico e non filosofico-teologico). Meglio concludere qui, sorridendo della battuta niente male dell'anonimo delle 23.15. Buona notte e grazie per questo confronto civile!
EliminaMi sa che alla fine ci troviamo d'accordo. L'anonimo delle 16,28 ha in pratica usato un termine non corretto. Forse avrebbe dovuto dire che l'omosessualità è contro natura (se è una malattia questo non lo so perché siamo in un campo psicologico e non filosofico-teologico). Meglio concludere qui, sorridendo della battuta niente male dell'anonimo delle 23.15. Buona notte e grazie per questo confronto civile!
EliminaPapa Francesco ha capito che la Chiesa deve aprirsi al mondo moderno.Rimanendo chiusa morirà di inedia.La misericordia è la natura de cristianesimo.
RispondiEliminaE' già morta, ma nessuno osa dirlo, fanno come quelli che, guardando la carcassa di un animale morto, dicevano'Che bei denti bianchi!'Nessuno può sapere se si ritroverà nel pusillus grex che Cristo troverà al Suo ritorno,quindi pensiamo a salvarci invece di fare dei distinguo, il giorno del Giudizio non servirà.
RispondiEliminaspero non sia come dici....e se non è morta non si sente tanto bene....tanto valeva non aprire il Concilio Vaticano II, ma ormai la frittata è fatta....
EliminaMa chi le da la sicurezza che senza il CVII le cose sarebbero andate meglio? Io, come molti, penso il contrario.
Eliminasicuramente non peggio di come stanno andando adesso. Le porto un esempio: la Chiesa Russa nonostante 70 anni di Comunismo non ha mai cambiato liturgia e le Chiese sono sempre piene. Con il CVII abbiamo smurato gli altari e introdotto danze canti e tamburi e le CHiese sono vuote....mi dica lei! Ok il CVII ma almeno non si doveva toccare la liturgia!!!
EliminaCome l'amore non può dipendere solo dalle emozioni, la fede non può essere solo una questione di "innamoramento" o alla prima difficoltà sarà persa. Questa è l'impostazione sbagliata. Ora si indignano tutti se si leva una critica verso quello che dice il Papa, non di certo la sua persona, ma quando il precedente veniva massacrato, deriso (ce lo ricordiamo il "pastore tedesco"???), messo alla gogna (il discorso di Ratisbona, il rifiuto da parte dell'università la sapienza), tradito, e lui rispondeva con fermezza, mitezza e misericordia, come primo dei cristiani, questi dove stavano? O stavano zitti o erano nel coro dei "buuuu". C'è una grande differenza tra le parole che volano e quello che si fa come Papa. Si può confondere le idee con le parole ma non cambiare nulla effettivamente, anche se le parole hanno comunque delle conseguenze nella coscienza dei fedeli che le ascoltano, magari ascoltano le parole, leggono le interviste e poi non vanno a vedere come stanno effettivamente le cose. Non possiamo permetterci di non essere formati, oggi, di far dipendere la fede solo dal sentimento o dalla simpatia che il Papa ci trasmette, questo è superficiale. Ma sfido chiunque a intervistare chi è appena stato confermato nella fede e tra questi trovare almeno il 20% che sappia in cosa crede, se ci crede davvero poi, e cosa la sua fede comporta. L'ignoranza della fede, nell'era dell'uomo razionalista che basta a se stesso, è una delle grandi piaghe della Chiesa. Se non sappiamo, non riusciamo a capire neanche dove veniamo guidati. E comunque la mancanza di senso del sacro e le invenzioni liturgiche, insieme all'ignoranza, agli impegni extra dei sacerdoti laddove possono essere benissimo sostituiti dai laici, invece di assentarsi dalla parrocchia, hanno portato a uno svuotamento pauroso delle chiese, nonostante il moltiplicarsi di gruppi e movimenti ecclesiali. A prescindere dalla bellezza della liturgia tradizionale, capace di catturare anche i ragazzini (ho visto con i miei occhi i cresimandi a Norcia mantenere il silenzio durante la Messa, tutta cantata, della Domenica delle Palme... tutto il tempo...), una celebrazione sentita e sobria può ugualmente trasmetterti il senso del sacro. Se ne volete una prova, potete andare alla S. Messa feriale delle 12,00 a S. Giovanni in Laterano, alla conclusione dell'Adorazione, sempre che non sia cambiato il celebrante negli ultimi anni.
RispondiEliminaSolidarietà a Gnocchi e Palmaro.
RispondiEliminaai signori gnocchi e palmaro e a quelli come loro, sembra perfetta l'omelia di Papa Francesco a santa Marta. Auguri.
RispondiEliminadi gnegnelie a santa marta se ne fa una al giorno, ogni giorno sempre piu strepitosa e spesso perfino in contraddizione con le gnegnelie a repubblica o alle "udienze"(? sono ancora quelle?) del mercoledi. raffaele caro a quale alludi????
Eliminasenti qua che rispetto per il dolce Cristo in terra... e questa sarebbe la carità cristiana?
EliminaNon tutti stavano zitti e facevano buuu, io per difenderlo ho addirittura litigato col mio parroco che lo definiva incapace e inadatto, mi sono sentito definito lefebvriano antiquato e' fuori', quando io, con tutto il rispetto, con la comunità niente ho a che vedere, dopo infinite discussioni, anche coi parrocchiani' impegnat'i, me ne sono andato, pro bono pacis, ma sono stato bollato a vita, quindi, non tutti tacevano,cmq ci ho guadagnato tanto leggendo i suoi testi,le omelie e le catechesi, parole fondative e fondanti che mi sono rimaste dentro, cosa purtroppo che non accade col papa attuale e non è questione di innamoramento, è questione di saper insegnare e trasmettere i fondamentali della fede cristiana, poi se uno vuole solo show e tweet, allora va bene questo, ma non è dottrina, né tantomeno si possono far passare omelie private improvvisate, per Magistero, tutto qua.
RispondiEliminapapa Francesco sta dicendo le stesse cose di Benedetto XVI... basterebbe ascoltarle... ma ormai il diavolo si è impossessato delle menti dei più per seminare zizzania e dividere ... ma non prevarrà... e alla fine il Cuore Immacolato trionferà... mancano poco meno di 4 anni al centenario delle apparizioni (... un tempo due tempi e metà di un tempo ... Dn 12, 20)
RispondiEliminaSono giunta alla conclusione che un po' di silenzio non farebbe male, perchè in tutto questo chiasso di voci ed opinioni si sta creando ulteriore confusione. Inoltre è controproducente per questo sito continuare a lanciare nuove critiche al Papa. Se c'è veramente qualcosa di anomalo il silenzio ne favorirà la manifestazione.
RispondiEliminaNon alle 14.03, ma alle 19.20, la risposta alla mia domanda me la sono dovuta cercare da solo.
RispondiEliminaLa signorina Gnocchi (oppure) la signorina Palmaro, ha tutta la mia solidarietà. Se fosse successo nel cortile della mia scuola, una volgare mancanza di rispetto per una mia alunna, il signor Biografo Di Papa Roncalli non l'avrebbe certo passata liscia.
(su Il Foglio, 16 ottobre 2013)
Alessandro_Gnocchi_3Dato il tema, non sarà una gran citazione, ma bisogna cominciare con un messaggio sms datato sabato 12 ottobre, ore 14,24: “Caro Giuliano, oggi mia figlia, 18 anni, all’uscita di scuola è stata aggredita verbalmente con violenza dal padre di una sua compagna di classe per quanto ho scritto sul tuo giornale a proposito del Papa. Questo signore fa il giornalista ed è pronipote e biografo del Papa Buono”. Mentre il direttore di questo giornale rispondeva con la cortesia e l’attenzione che troppi cattolici non sanno più dove stiano di casa, il biografo del Papa Buono, obbligato da sua figlia, tentava di scusarsi telefonicamente spiegando alla ragazza presa a male parole che quello era il suo modo di partecipare alla discussione.
Ma perché non citi il Foglio del giorno dopo , cioè di ieri- dove c'è scritto chiaramente che non c'è stata nessuna aggressione : se poi fa comodo tutti gli appigli sono buoni Radio Maria, il Papa, fra un po' anche i Francescani dell'Immacolata che hanno già preso le distanze: cosa bisogna aggiungere? Invece che ampliare tutta 'sta monnezza andate a pregare!
Eliminaperché cosa c'è scritto?
Eliminache è una bella bufala, continuate così spargete odio , inventatevi sempre più dei nemici, il paradiso vi spalancherà le porte
EliminaSe la Chiesa cattolica è arrivata ad avere al suo vertice uno come Bergoglio.... è perché qualcuno negli ultimi anni gli ha spianato la strada, ovviamente è stato fatto a poco a poco.... cominciando a cambiare la S.Messa.... il catechismo..... a togliere là e aggiungere qua..... tutto a poco a poco è stato preparato in cattiva fede perché molti in Vaticano sono venduti a Satana! Non servono Dio, ma le mode del mondo e il diktat del serpente antico.
RispondiEliminaAppello a ex papa Benedetto:
http://www.youtube.com/watch?v=x68xYzQUEsA&feature=player_embedded
in altro modo se Lei non è cattolico, e quindi pienaente "avvertito" non farà "peccato", perchè non conoscendo Gesù e la sua Legge (comandamenti) non è "avvertito"
RispondiElimina-----------
Non è esatto. Esiste una morale divino-naturale insita in ogni uomo che giudica contro natura i rapporti omosex, o altre deviazioni.
Verissimo. E non a caso la pederastia è stigmatizzata duramente da tutte le grandi religioni mondiali.
EliminaLa morale non è oggettiva e nessuno nasce con l'avversione contro gli omosessuali, la inculcano alcune culture. Voler poi oggettivizzare la morale di un popolo di pastori di 4000 anni fa è senza senso. La sconfitta del concetto di diritto naturale ne è la prova.
EliminaScommetto che a te piace molto inculcare, vero Il Nuovo?
EliminaNo, preferisce essere inculcato.
EliminaHeidi, non credo che in una situazione tragica come la presente serva il silenzio, semmai dovrebbero tacere coloro che non han neppur le basi della dottrina cattolica e san soltanto aggredire ed insultare. Son costoro che crean confusione, ma la confusione prima la genera negli spiriti più deboli lo sfarfallìo di gesti, parole ed affermazioni, inaccettabili alla luce di tutto il Magistero precedente, che vengon dall'alto.
RispondiEliminaReputo che chi abbia un po' di preparazione in campo dottrinale sappia distinguere le dichiarazioni sicuramente cattoliche del Papa da quelle che tali non sono o non sembran esserlo. Alcune di queste rasentano, ove non lo sian già, l'eresia. Ma chi abbia una sufficiente preparazione teologica sa anche distinguere il Papa nella sua funzione di Maestro universale dal dottore privato che può errare. Sino ad ora non mi sembra che Francesco abbia mai parlato da Papa, in nome della sua autorità apostolica e come Vicario di Cristo. Attendiamo dunque che inizi ad esercitare un vero magistero. E nel frattempo non facciamoci confondere. Per quel che mi riguarda non son affatto confuso: addolorato sì, confuso no: la mia fede è forte ed ha solide fondamenta. In caso di contrasto tra antico e nuovo, diceva s.Vincenzo da Lerino, attenetevi all'antico perché in esso è la certezza della verità.
Non ho mancato altrove di sottolineare affermazioni equivoche, erronee e pericolose provenienti da Francesco, ma l'ho anche difeso da stolte accuse di eresia quando invece esternava correttamente principi cattolici.
Credo che nostro compito sia di parlare a ragion veduta. Ed gli ultimi post che qui ho letto mi sembrano condivisibili ed anche rispettosi nella forma.
Bentornato Pastorelli! Che ariaccia in Chiesa & Postconcilio, neh? Sono più neri di una talpa di notte. Mah! Poverelli.
Eliminapiu leggo questo blog e piu divento depresso, alcuni ti tirano a destra, altrii ti tirano a manca, e cercare di fare un po di senso su tanti vomiti mi pare sia ormai inutile. Nessuno ha piu l'umilta di dire, mea culpa, o di rispettare il Romano Pontefice perche viene con un bagaglio di cose che non piacciono a tutti. Ma allora ci si crede nell 'infallibilita? nello spirito Santo, Nella Santa Chiesa come corpo di Cristo, nel Concilio Ecumenico che e' anch'esso infallibile? oppure queste sono idee antiquate e fasulle? Tutto viene sezionato e messo in scatolette, questo mi va bene, questo non mi va bene e allora fondo anch'io come Lefevre un'altra chiesa a mia imago e somiglianza, giusto perche non vado d'accordo con la Santa Chiesa che da 2000 anni e' il pilastro della salvezza di ogni credente? oppure queste sono per la maggior parte di voi signori altamente intellettuali, accademici, i quali hanno sempre ragione, cose superflue di nessuna conseguenza spirituale? Io direi andate a fare un ritiro in un monastero solitario, certosino, benedettino, trappista, e poi tornate pure qui a scrivere su questo bel blog. Pax! ora et labora. e per coloro che magari si chiedono chi sia questo semplicione! no non sono un frate ne un monaco ne un sacerdote, un semplice umile laico servo di Dio.
RispondiEliminaOrgoglioso lamento cattolico. Si sottolineino "orgoglioso" e "lamento". (Tanto non lo pubblicate).
RispondiEliminaEffettivamente con quel nick andresti quanto meno cestinato/a
RispondiEliminaBentornato Pastorelli! Che ariaccia in Chiesa & Postconcilio, neh? Sono più neri di una talpa di notte. Mah! Poverelli.
RispondiElimina--------------
ANONIMO 23,10.
Sinceramente non so. Da diversi giorni per motivi miei che non interessano a nessuno leggo poco e scrivo ancor meno. Comunque non pronuncio giudizi generalizzanti. E motivi per veder rosa non ce ne sono. Quello che avevo da dire, in quel sito, l'ho detto, come sempre chiaramente e sinceramente, e senza i secondi fini che maliziosamente mi sono stati attribuiti. Io sono un libro aperto. Capita. Ho disapprovato le offese alla persona del Papa e le analisi psicologiche da osteria che in altri tempi non erano, giustamente, consentiti. E' scattata la censura. Gli attacchi di tal genere non li tollero in qualsiasi blog. Come certe ciance irose o sarcastiche che purtroppo ritrovo qui.
Penso sia doveroso, innanzitutto, chiarire che per infallibilità si intende il magistero ordinario o solenne che il Papa, in unione con i suoi Vescovi esercita in materia di fede e di morale. il Papa esercita da solo questa infallibilità quando "ex cathedra" pronuncia una decisione obbligatoria per tutta la Chiesa circa la dottrina di fede e di morale. L'atto più solenne dell'esercizio dell'infallibilità del corpo episcopale in unione con il Pontefice è il Concilio Ecumenico. Ma va detto per chiarezza che il Concilio Ecumenico si può definire infallibile proprio perché in genere si riuniscono per definire verità di fede: vedi per esempio i primi Concili sulla Trinità o divinità di Cristo, oppure vedi il concilio di Trento che dovette chiarire quasi tutti i punti di fede messi in discussione dai protestanti. Diverso, e discutibile il discorso del Concilio Vaticano II che fu definito dallo stesso papa Paolo VI "un Concilio pastorale". Dato che non fu definita nessuna verità di fede o di morale si discute ancora oggi sull'infallibilità del Concilio. In sè per sè non sono i Concili ad essere infallibili, ma il fatto che in genere i Concili si riuniscono quando vanno chiarite questioni di fede o di morale (e quando c'è questo chiarimento godono dell'infallibilità). Detto questo, quello che da giorni si sta discutendo in questo blog (come in altri) anche se in modo spesso caotico, frammentato, o addirittura volgare, astioso e poco rispettoso è un argomento serissimo (che ben ha colto questo blog), e che sta inquietando il mondo cattolico. Vale a dire le due interviste del Papa a Scalfari dove Francesco non ha parlato nella sua autorità di Papa, ma ha espresso sue opinioni personali (non per niente ha sempre ribadito l'"io penso che" in queste interviste). E purtroppo alcune di queste opinioni personali cozzano, e non poco, contro l'insegnamento del Magistero precedente (intendendo per Magistero l'insegnamento della Chiesa in questi ultimi 2000 anni). La sua idea di coscienza, di bene assoluto, di proselitismo (considerato una enorme sciocchezza) e di tante altre uscite che hanno messo ben in evidenza Gnocchi e Palmaro hanno provocato un'enorme confusione nei fedeli e, inutile arrampicarsi sui vetri, vanno contro gli insegnamenti precedenti della Chiesa. Criticare, quindi, queste opinioni personali del Papa non è lesa maestà e non mi pare corretto continuare a tirare in ballo il fatto che il Papa non va criticato perché gode comunque di un'infallibilità o perché criticarlo significa non essere più in comunione con la Chiesa. I temi sollevati dal Papa sono di enorme importanza, e per amore della verità vanno affrontati. Certo che poi in un blog si dice di tutto e di più, ma le assicuro che il disagio per gli interventi di questo Papa è enorme, perché va a toccare la fede di molta gente, va a toccare la fede della Chiesa e non si può risolvere, ormai tutto questo ricorrendo solo all'obbedienza cieca con la scusa dell'infallibilità. Non è mancanza di umiltà, è semplicemente amore per la verità e chiedere in fin dei conti che il Papa confermi nella verità il suo gregge non è mancanza di rispetto ma amore sincero per la Sua (di Cristo) Chiesa.
RispondiEliminaPapa Francesco, dall’inizio del suo pontificato, non si stanca dal metterci in guardia nei confronti del demonio, smascherando la sua presenza nefasta alla luce del Vangelo.
RispondiElimina“Gesù, con la sua morte e resurrezione, ci ha riscattati dal potere del mondo, dal potere del diavolo, dal potere del principe di questo mondo. L’origine dell’odio è questa: siamo salvati e quel principe del mondo, che non vuole che siamo salvati, ci odia e fa nascere la persecuzione”.
“Col principe di questo mondo non si può dialogare, questo sia chiaro. Si può soltanto rispondere con la Parola di Dio che ci difende".
“Umiltà e mitezza: queste sono le armi che il principe del mondo, lo spirito del mondo, non tollera, perché le sue proposte sono di potere mondano, proposte di vanità, proposte di ricchezza”.
“La calunnia è un peccato, ma è anche qualcosa di più: nasce dall’odio e chi fa l’odio è satana”.
“Satana è un cattivo pagatore, sempre pronto a truffare chi sceglie la sua strada”.
“Il demonio è astuto. Ma è cacciato via per sempre. Soltanto nell’ultimo giorno lo sarà".
"La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con la vittoria di Dio sul demonio”.
“Gesù è venuto a distruggere le opere del demonio, a darci la liberazione dalla schiavitù del diavolo su di noi. Non si può dire che esageriamo. Su questo punto non ci sono sfumature, c’è una lotta e una lotta dove si gioca la salvezza, la salvezza eterna di tutti noi".
“Dobbiamo sempre vigilare, vigilare contro l’inganno, contro la seduzione del maligno”.
E’ questa la dottrina cattolica ribadita dalla più autorevole delle Cattedre.
Penso sia doveroso, innanzitutto, chiarire che per infallibilità si intende il magistero ordinario o solenne che il Papa, in unione con i suoi Vescovi esercita in materia di fede e di morale. il Papa esercita da solo questa infallibilità quando "ex cathedra" pronuncia una decisione obbligatoria per tutta la Chiesa circa la dottrina di fede e di morale. L'atto più solenne dell'esercizio dell'infallibilità del corpo episcopale in unione con il Pontefice è il Concilio Ecumenico. Ma va detto per chiarezza che il Concilio Ecumenico si può definire infallibile proprio perché in genere si riuniscono per definire verità di fede: vedi per esempio i primi Concili sulla Trinità o divinità di Cristo, oppure vedi il concilio di Trento che dovette chiarire quasi tutti i punti di fede messi in discussione dai protestanti. Diverso, e discutibile il discorso del Concilio Vaticano II che fu definito dallo stesso papa Paolo VI "un Concilio pastorale". Dato che non fu definita nessuna verità di fede o di morale si discute ancora oggi sull'infallibilità del Concilio. In sè per sè non sono i Concili ad essere infallibili, ma il fatto che in genere i Concili si riuniscono quando vanno chiarite questioni di fede o di morale (e quando c'è questo chiarimento godono dell'infallibilità). Detto questo, quello che da giorni si sta discutendo in questo blog (come in altri) anche se in modo spesso caotico, frammentato, o addirittura volgare, astioso e poco rispettoso è un argomento serissimo (che ben ha colto questo blog), e che sta inquietando il mondo cattolico. Vale a dire le due interviste del Papa a Scalfari dove Francesco non ha parlato nella sua autorità di Papa, ma ha espresso sue opinioni personali (non per niente ha sempre ribadito l'"io penso che" in queste interviste). E purtroppo alcune di queste opinioni personali cozzano, e non poco, contro l'insegnamento del Magistero precedente (intendendo per Magistero l'insegnamento della Chiesa in questi ultimi 2000 anni). La sua idea di coscienza, di bene assoluto, di proselitismo (considerato una enorme sciocchezza) e di tante altre uscite che hanno messo ben in evidenza Gnocchi e Palmaro hanno provocato un'enorme confusione nei fedeli e, inutile arrampicarsi sui vetri, vanno contro gli insegnamenti precedenti della Chiesa. Criticare, quindi, queste opinioni personali del Papa non è lesa maestà e non mi pare corretto continuare a tirare in ballo il fatto che il Papa non va criticato perché gode comunque di un'infallibilità o perché criticarlo significa non essere più in comunione con la Chiesa. I temi sollevati dal Papa sono di enorme importanza, e per amore della verità vanno affrontati. Certo che poi in un blog si dice di tutto e di più, ma le assicuro che il disagio per gli interventi di questo Papa è enorme, perché va a toccare la fede di molta gente, va a toccare la fede della Chiesa e non si può risolvere, ormai tutto questo ricorrendo solo all'obbedienza cieca con la scusa dell'infallibilità. Non è mancanza di umiltà, è semplicemente amore per la verità e chiedere in fin dei conti che il Papa confermi nella verità il suo gregge non è mancanza di rispetto ma amore sincero per la Sua (di Cristo) Chiesa.
RispondiEliminama come, ora Giovanni Paolo II è diventato un buon Papa? che strano... se vado a rileggere i post di qualche tempo fa si diceva il contrario...
RispondiEliminaSe qualche tempo fa quanti criticavano Giovanni Paolo II avessero potuto immaginare che un giorno sarebbe arrivato un papa Frencesco, certo avrebbero abbassato i toni e le critiche, del resto è umano giudicare le cose paragonandole... e allora il paragone si poteva fare con pontefici quali PioX o XI o XII...
EliminaOrmai il movimento tradizionalista cripto cattolico è alla frutta. Iddio ha ascoltato le preghiere dei suoi umili fedeli!
RispondiEliminaConcordio caro anonimo. Questi compagni di merende, che hanno più blog che aderenti, fanno ridere (o piangere). Si credono gli eletti, gli ultimi dei Mohicani ma mi sembrano solo tipi da psicologo.
EliminaPsicoalto
Probabilmente è vero: del resto i Trdizionalisti sono un "ramo" della Chiesa ed è difficile che un ramo di una pianta ridotta quasi all'annientamento dai sedicenti progressiti, se la passi bene, Consola il fatto che fra i tanti rami, sia comunque quello messo meno peggio e l'unico che qualche gemma e qualche frutto ancora lo porta... I rami "progressisti" sono invece definitivamente secchi (hanno più anni, titoli, cariche, mezzi, parrocchie, seminari, università e cattedre che fedeli... ed è ben peggio che avere solo più blog che aderenti)... rami in attesa di cadere ed è per questo forse che che la smania di fare, di rivoluzionare, di distruggere sta diventando in loro parossistica, sta crescendo a dismisura (come l'odio per quanti osano ostacolarli) perchè sanno di non avere futuro...questa per loro è l'ultima spiaggia.
EliminaCaro Petronio, lungo il pontificato di Ratzinger, i tradizionalisti hanno avuto tutto, dico tutto. Effeminati che hanno soffocato la vita dentro la chiesa, attraverso le loro smanie e i loro ricatti reciproci. E potremmo anche fare dei nomi ...
EliminaRitengo che il rispetto senza se e senza ma vada prima di tutto rivolto al papato, all'istituzione: questo moltissimi sedicenti cattolici non lo fanno e continuano tranquillamente a parlare di "chiesa di base", "di collegialità", di abolizione del papato... tranquillamente e impunemente perchè nessuno ha mai osato contraddirli o zittirli, tanto meno oscurarli. Ora invece gli stessi e molti altri, hanno inventato la legge dell'incriticabilità del singolo e determinato individuo che riveste la carica di pontefice. E la cosa è buffa, perchè coloro che continuano a voler vedere la fine del papato e che dicono peste e corna di quasi tutti i papi da Pietro in poi (con eccezione di quello... "buono", e già a chiamarlo così si sottointende che tutti gli altri non lo erano, e del suo successore... in quanto papa conciliare), ora sono pronti alla rissa e non solo verbale se ti permetti anche solo di giudicare negativamente il vestiario del papa gesuita (futuro, immagino, "papa buonissimo"). Ho parlato di "invenzione" della legge dell'incriticabilità (che è stata come detto, costantemente disattesa da quanti oggi la invocano, sperando non chiedano pure l'introduzione di un nuovo reato d'opinione... la "Papafrancescofobia"... già che va di moda...) perchè a dire il vero nemmeno anticamente, in quei tempi presentati dagli abili malipolatori della storia come epoche di buia repressione della libertà di pensiero, secoli dominati dall'oscurantismo tirannico e retrivo della Chiesa, la criticabilità del papa, il singolo papa, è stata nei fatti preclusa ai cristiani. Dante ha precipitato ben 3 pontefici all'inferno (uno ancora in vita al momento dellasua "condanna"...) senza per questo subire particolari conseguenze negative o essere bollato come eretico o scismatico, questo perchè le sue critiche erano fondate sulla corretta dottrina cattolica e sulla convinzione che i tre papi "dannati" non la rispettassero ... e forse questo spiega tutto... oggi il "reato" sta proprio qui, nel difendere la dottrina cattolica...
RispondiEliminaLe asinerie dei cesaropapisti e progressisti di risacca sono veramente ridicole.
RispondiEliminaFino a che Benedetto XVI parlava del "problema liturgico" ad esempio e pubblicava il suo "NOI SOMMI PONTEFICI", ovvero il magistero solenne, costoro criticavano, protestavano, inveivano.
Ora che il vescovo di roma parla a ruota libera sciorinando eterodossie palesi sui voli di linea in classe economica e non solo, son diventati tutti sostenitori dell'eresia secondo cui se il bergoglio (vale solo per lui) dovesse affermare
che le sigarette fanno bene alla salute, essendo assistito dallo Spirito Santo ed essendo infallibile in quanto papa e a differenza degli altri papi prima (come se S. Pio X quando sputtanò il modernismo era sospeso) allora le sigarette fanno bene e sempre e a tutti, affermeranno che certamente bisogna fumare e che chi non fuma
almeno deve dire e credere che fumare fa bene ... siamo tutti peccatori, ma speriamo che non diventi peccato anche pregare a voce alta (o già lo è???) anche se pare che sia già peccato contare i rosari.
Siamo veramente al ridicolo, se questo è lo stato a cui è ridotto il papato dopo solo sei mesi dall'elezione di bergoglio, credo che a breve conoscere a memoria i comandamenti non solo sarà peccato ma pure reato e i cesaropapisti batteranno le mani a orde tutti uniti in un sol
motto: Ma che ce frega ma che ce 'mporta se er papa ar vino c'ha messo l'acqua e nu ie dimo
e nu ie famo c'ha messo l'acqua e se ne fregamo !!!!
Bertoldo
beh in questo Papa vi sono diffuse contraddizioni: perfetto conciliarista, è da più di 50 anni che stiamo vivendo questa realtà.Che si può dire di più? La frutta la stiamo già assaggiando ed è avvelenata. carlo da perugia
RispondiEliminaIo non intendo rispondere al nuovo articolo del duo, che purtroppo sta prendendo una strada sempre più brutta: ma non perchè 'osa' criticare il papa,bensì per il modo in cui lo fa. Accusare il pontefice di insegnare eresie e dirisultare nocivo per la Chiesa, è una assurdità enorme, frutto di una analisisuperficiale, e viziata da pregiudizio, di alcuni aspetti soltanto delpontificato attuale. Fossero almeno imparziali,perchè nessuno sano di mente dice che Bergoglio (al pari degli altri papi) ci azzecca sempre, figuriamoci,ma se pure loro stessi nell'intervista a Libero ammettono che il papa dicemolte cose cattoliche (non qualcosa, molte!), come può essere un simile
RispondiEliminadisastro? Perchè nessuno analizza cosa dice Francesco nel suo insegnamento ufficiale (discorsi, angelus e messaggi vari)? Tutti a concentrarsi sulle lettere a Scalfari, ma se Bergoglio insegna pure molte cose cattoliche, perchè non dirle? Perchè non utilizzare
questo magistero ortodosso ed ufficiale di Francesco per opporsi a chi straparla di un papa che mette sottosopra la Chiesa? Non capiscono che le critiche al papa devono essere precise, il più possibili obbiettive e costruttive? Sembra di capire che persino provare a spiegare come stanno le cose è inutile, perché si è fagocitati dall’effetto Francesco (quindi si arrendono senza neppure aver provato. Forse credono che i siti cattolici siano frequentati da 4 gatti. Guardate che la gente è più smaliziata di quanto si creda, se proprio tutti si bevessero le scemenze dei media, allora nel 2010 le udienze del papa ‘protettore dei pedofili’ sarebbero state cancellate per
assenza di fedeli. Inoltre, se è inutile, allora le proteste di questi due a che servono? A chi dovrebbero aprire gli occhi?). Col loro atteggiamento superficiale fanno il gioco dei nemici della Chiesa, confermandoli nel loro credere che sta avvenendo una rivoluzione (solo che per il duo è negativo, per i laicisti e affini è positivo). E se il papa dice molte cose cattoliche, perchè non farsi venire almeno qualche dubbio sull'effettiva eresia dei dialoghi scalfariani (è vero che ci sono frasi capaci di sintetizzare l’intero contenuto di un testo, ma
bisogna vedere se loro hanno preso quelle giuste)? Inoltre, eventuali atteggiamenti che spingono a vederli come martiri sono veramente fuori luogo.
Prima di parlare di questo, voglio fare due premesse: aggredire verbalmente la figlia di uno dei due è una bestialità compiuta da un imbecille, al pari dell’ edicolante che minacciò Guareschi per tramite dell’allora piccolo Alberto, che non ha scusanti. Hanno la mia solidarietà. Ma il fatto che una causa aggreghi, purtroppo, anche degli imbecilli, non vuol dire che quella causa è sbagliata in
se stessa.
Seconda premessa: io quando parlo di causa scatenante non mi riferisco alle contestazioni fatte dai ‘fan’, che appartengono alla linea ‘se il papa dice che 2 + 2 fa 5, ha ragione lui’ e sono davvero assurde, ma alle reazioni al nocciolo della questione.
Gnocchi e Palmaro hanno accusato il papa di oggettiva eresia e di far male alla Chiesa (e mi pare anche di superbia, visto che hanno invitato Bergoglio ad essere umile nei confronti del Cristo), per questo li hanno estromessi da Radio Maria: e allora? Li hanno scomunicati? Hanno perso il lavoro e dovranno chiedere l'elemosina per strada? Ma per favore, sono ben altri i perseguitati,e
Gnocchi e Palmaro non hanno nemmeno perso la libertà di parola, dato che il Foglio e Libero sembrano ben lieti di dare loro sfogo. Ah, nel caso non lo sapeste, scrivono pure libri (e ben fatti, per di più), quindi non possono metterli a tacere.
Detto questo, mi piacerebbe però rispondere ad Enrico nella presentazione di questo articolo, perché mi sembra una buona summa della superficialità e frammentarietà delle accuse a Francesco:
RispondiElimina1)come mettere d'accordo l'empito missionario verso i lontani di Joseph Ratzinger, quando Bergoglio ci "insegna" invece che convertire e far proseliti è "una solenne sciocchezza"?
Semplice: primo, bisogna distinguere tra proselitismo, che si preoccupa solo di fare numero, di accumulare credenti come si accumulano i punti al supermercato e fregandosene del come, ed evangelizzazione, basata sulla parola e sulla testimonianza, che serve ad annunciare Cristo fino alle estreme periferie della terra facendo crescere la Chiesa. Ma se la conversione fosse una solenne sciocchezza, come può la Chiesa crescere? Qui si arriva al secondo punto: evitare errate de contestualizzazioni, qui sembra che nessuno si sia veramente reso conto che il papa non ha inviato un copia del catechismo ad un pio credente,
ma ha cercato di instaurare un dialogo con un intellettuale ateo e anticlericale.
La frase detta a Scalfari era un trucco, in senso buono, che appartiene alla strategia del dialogo, perchè il peggior modo per iniziare un dialogo è dire "io vengo a convertirti': immaginatevi l'altro come si chiuderà subito a riccio e come ascolterà anche le parole più convincenti.
Per quelli come Scalfari, poi, evangelizzazione e proselitismo sono la stessa cosa, per questo il papa ha voluto un interlocutore che per prima cosa, lo ascoltasse. Inoltre, è l'ha detto anche Ratzinger, il dialogo non ha come fine la conversione (serve semmai a creare ponti tra persone e culture) ma neppure la esclude, perchè è una modalità dell'annuncio, per cui mi sembra ovvio che se il papa dice ad uno come Scalfari ‘non voglio convertirla’, lo fa per evitare equivoci e incomprensioni nell’altro, e non perché ritiene sbagliata la conversione.
2)O come giustificare la lotta al relativismo con l'ambigua affermazione soggettivistica sulla coscienza, resa al Dott. Scalfari e da tutti intesa nel senso che ognuno deve seguire la propria idea di bene o di male?
Be, intanto dire questo significa non aver letto bene la lettera del papa, dove si capisce che il solo seguire la coscienza, vale solo per la persona atea, non per il credente (“…la questione per chi non crede in Dio sta nell’obbedire alla propria coscienza”): il credente ha Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, il cui insegnamento non è né variabile né soggettivo, e può trovarlo solo nella Chiesa, solo in essa può relazionarsi con Lui. Certo egli accomuna credente e non credente quando afferma che per entrambi il peccato è andare
contro coscienza, ma visto cosa ho detto sopra, è ovvio che la coscienza del cristiano appartiene a qualcuno che riconosce Gesù come Verità, ed è stato educato nella Chiesa.
Prima di continuare, ci sono poi due fattori da ricordare: per la Chiesa, nel profondo della coscienza, c’è la legge naturale, scritta da Dio nella nostra interiorità, e poi che questa legge trova la sua massima espressione nel vangelo.
Adesso, notate che Il papa prima invita Scalfari ad ascoltare la propria coscienza, poi parla di Gesù che è la Verità e infine parla di verità che… “richiede l’umiltà e l’apertura per essere cercata, accolta ed espressa”.
Bergoglio conosce quelli come Scalfari, sa che il loro ‘scegliere in coscienza’ è falso, non ascoltano la loro coscienza ma solo i loro desideri, le loro voglie e le loro ideologie, con tutti quei preconcetti, per questo stuzzica Scalfari, gli suggerisce implicitamente di provare ad ascoltare una certa voce interiore, rinunciando alle arroganze dell’io e ai pregiudizi delle ideologie, pregiudizi che hanno portato… “a un paradosso: la fede cristiana, la cui novità e incidenza sulla vita dell’uomo sin dall’inizio sono state espresse proprio attraverso il simbolo della luce, è stata spesso bollata come il buio della superstizione che si oppone alla luce della ragione”. Quella voceinteriore è in sintonia con il vangelo (hanno lo stesso Autore, del resto), se Scalfari scopre la prima, potrebbe (ri)scoprire anche la seconda, che conosce
RispondiEliminama non capisce, e allora, chi lo sa… (rammentate che il dialogo non mira alla conversione, ma neppure la esclude).
Anche quello che dice nella intervista, sul fatto che ciascuno deve seguire la propria idea di Bene e Male, è una rilettura, invogliante per quel tipo di interlocutore, del concetto di unità nella diversità del Cristianesimo: la Verità è una, ma i modi di viverla sono tanti, certo non tutti legittimi, ma tanti (i santi non partivano dallo stesso scopo, imitare Gesù Cristo? E non sono tutti diversi tra di loro? Hanno avuto ciascuno la propria idea su come seguire Gesù, e non hanno sbagliato, perché la Verità è inesauribile). Inoltre mi è piaciuta molto la stoccata finale: ‘La grazia può toccare anche lei’.
Sembra strano che prima si consideri la conversione come una sciocchezza, e poi si suggerisca questa possibilità senza considerarla un guaio per l’altro.
3)Che avrebbe detto il beato Giovanni Paolo II se gli avessero obiettato che la Chiesa "non deve ingerirsi spiritualmente nella vita delle persone", a lui che della tutela della vita - tema sul quale Bergoglio dice invece che "non bisogna insistere" aveva fatto il punto centrale del suo pontificato?
Che cos’è l’ingerenza? Significa interferire, anche con violenza, nelle questioni altrui. Ma… “La Chiesa propone, non impone nulla: rispetta le persone e le culture e si ferma davanti al sacrario della coscienza.” (enciclica Redemptori Missio) Inoltre, caro Enrico, le citazioni devono essere un po’ più complete. Francesco ha detto che non si può insistere solo sui temi morali, non ha detto che non si deve insistere su di essi. Forse chi ha ridotto il grande magistero degli ultimi papi ai soli temi morali dovrebbe rileggerli.
Per concludere, ammetto che inizialmente anche io ho avuto dubbi verso questi confronti del papa, ma poi ho trovato questa citazione di Ignazio di Loyola:
RispondiElimina“Chi propone a un altro un metodo o un procedimento per meditare o contemplare, deve esporre fedelmente il soggetto della meditazione o della contemplazione, limitandosi a toccare i vari punti con una breve e semplice spiegazione. Così chi contempla afferra subito il vero senso del mistero; poi, riflettendo e ragionando da sé, scopre qualche aspetto che gliele fa capire o sentire un po’ meglio, o con il proprio ragionamento o per una illuminazione divina, In questo modo ricava maggior gusto e frutto spirituale di quanto ne avrebbe se chi propone gli esercizi avesse spiegato e sviluppato ampiamente il senso del mistero. Infatti non è il sapere molto che sazia e soddisfa l’anima,
ma il sentire e gustare le cose internamente”.
Queste parole, unite alla stranezza di un papa che qui dice ‘eresie’, mentre di là dice molte cose cattoliche, mi ha fatto analizzare la lettera del papa (che non va disgiunta dal colloquio successivo, perché è la seconda parte di un unico pezzo) e mi ha fatto capire l’astuzia gesuitica di Bergoglio, che può anche sbagliare, per carità, ma forse non è neppure il sempliciotto ambiguo ed errante che qualcuno vuole far credere.
Qualcuno, infine, potrebbe dire che, fosse pure vera questa interpretazione, perché il papa è stato così criptico? Non dovrebbe il suo parlare essere sì sì, no no? Non si è reso conto del pericolo affidando un suo testo ad uno come Scalfari?
Chiariamo che da Bergoglio queste cose bisogna aspettarsele, l’ha detto sin dall’inizio che preferisce una Chiesa incidentata mentre compie il suo dovere, ovvero… “quello di vivere e testimoniare Gesù: Lui che è stato mandato dall’Abbà «a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista, a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno
di grazia del Signore»piuttosto che una istituzione chiusa in se stessa. Non è che non si rende conto dei rischi, egli cerca di compensare, con un magistero dove dice molte cose cattoliche, tipo: “Tutti noi abbiamo bisogno di adorare perché abbiamo l’impronta di Dio dentro di n L’egoismo del proprio pensiero, il pensiero onnipotente, quello che io penso è vero: io penso la verità, io faccio la verità col mio pensiero”, ma ritiene che il gioco valga la candela.
Questo non vuol dire che se ne freghi di perdere anime per strada, c’è il suo insegnamento ufficiale, questo devono seguire i cattolici per non perdersi, ma chi ha un suo posto nel mondo dei media e denuncia i rischi, che pur ci sono, anziché fare chiarezza, guarda e giudica, male, solo qualche aspetto di Francesco, aumentando così la confusione. Si giudica un palazzo da abbattere solo perché forse c’è qualche piccola crepa nel muro? Si critichi pure il papa nei giusti limiti, nessuno è perfetto e ogni azione ha due facce. Però questo
deve essere fatto senza idolatrie, senza estremismi da ambo le parti, esenza neppure giudizi frettolosi, distribuendo accuse di eresia, faciloneria e semplicismo.
Quando sento in giro che con gli incontri di Assisi, il papa avalla sincretismo e indifferentismo, rispondo di andare a leggersi i discorsi
pronunciati all’epoca da Wojtyla (sulla cui linea sono gli interventi successivi in materia) dove GPII più volte specifica gli scopi di quegli
incontri e che in nessun modo significano per i cattolici venir meno alla fede in Gesù Cristo come unico Salvatore del mondo. Certo non mi metto a sbraitare contro il papa che approva sincretismo e indifferentismo, semplicemente perché non è vero. Invece col metodo Gnocchi&Palmaro (superficialità di analisi, parzialità di giudizio e criticità a senso unico) cosa ottieni? Che gli increduli ostili crederanno di aver ragione e i confusi, non tutti ma ci sono, saranno ancora più confusi.
Ma per fare questo,servono umiltà e apertura, e tanta fede in Dio, che per quanto possa permettere al male di danneggiare la barca di Pietro, non lascerà mai che la affondi.
Che dire? Il tuo intervento è puntuale e sensato e sinceramente spero che la ragione stia dalla tua parte perchè è evidente che un "eretico" (nella specie un modernista fanatico e rivoluzionario) sul soglio di Pietro sarebbe una disgrazia senza pari. Io comunque vedo l'attuale situazione come una partita a scacchi: lo scacchista "modernista" con l'elezione Bergoglio ha fatto una mossa che costringe lo scacchista "tradizionalista" a perdere almeno un pezzo importante su due... l'obbedienza al papa o l'integralità della dottrina. Da qui lo scompiglio e il dubbio nell'animo dello scacchista "trazizionalista" il suo tentennare e dividersi: meglio perdere l'una o perdere l'altra? Ovvio che la scelta si riduce al male minore perchè nessuna delle due alternative lascia indenni.... perdere uno o l'altro dei due pezzi significa comunque indebolirsi e riprendere la partita con minor forza. Forse per questo, la terza via che proponi, cioè essere cauti, sfruttare tutto il tempo per riflettere prima di fare subito la contro-mossa e magari provare a convincersi di non aver subito in effetti una mossa così negativa e quindi di non essere con le spalle al muro... potrebbe essere saggio. Si deve però sperare che le prossime uscite di questo papa, che in effetti via via che passa il tempo mette sempre più a dura prova le capacità ermeneutiche di quanti - in buona fede - cercano di inerpretare come ortodossi i suoi atti (pensiamo alla faccenda dei Francescani dell'Immacolata) e le sue parole non diventino così inequivocabilmente eterodosse da risultare indifendibili.
EliminaPiuttosto prevenuto, l'anonimo delle 9.05 e seguenti. A quanto pare tutte le critiche al Papa del "duo", di Enrico, e di chi sa quanti altri, sono ritenute estremamente superficiali. A me pare che il nostro amico sia molto ma molto confuso. anzitutto tutto il suo discorso regge sul fatto che tacciare di frasi eretiche il Papa, quando il Papa stesso in altri contesti dice cose ortodosse sia assurdo e, appunto estremamente superficiale. Da qui tutta la filippica. Ma questo assunto è sbagliato, perché, come l'esperienza insegna moltissimi cristiani e soprattutto moltissimi preti dicono e predicano, per ignoranza, sensibilità particolare, malafede o altri motivi, sia concetti ortodossi sia concetti eretici. Quante volte mi è capitato di sentire preti perfettamente in linea con la Chiesa su alcuni argomenti di fede e completamente contrari all'insegnamento della Chiesa (quindi formalmente eretici) su altri argomenti sempre di fede. Inoltre qui stiamo parlando di un Papa, cioè di colui che deve confermare nella fede. E non è la stessa cosa paragonare le omelie esortative che fa a Santa Marta con le due interviste. Il Papa non è andato privatamente da Scalfari. Ha voluto rilasciare due interviste a Repubblica esponendo come dice lui, il suo programma di governo e il suo pensiero. E non nascondiamoci dietro un dito o a varie ipocrisie: ciò che ha detto chiaramente su alcuni temi vanno chiaramente contro ciò che la Chiesa ha sempre detto in questi 2000 anni. “Santità” chiede Scalfari nella sua intervista “esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?”. “Ciascuno di noi” risponde il Papa “ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene”. Per quanto io possa rileggere 100 volte questa risposta non è possibile equivocare: Non esiste una visione del bene unica e ciascuno di noi ha una sua visione di bene e di male e soprattutto ognuno di noi deve incitare l'altro a procedere verso quello che lui PENSA che sia il bene (ottima argomentazione per i genitori che devono educare i propri figli!!!...). E quando Scalfari parla della cosceinza il Papa afferma: Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male COME LUI LO CONCEPISCE. Basterebbe questo per migliorare il mondo”.Ma questo non è mai stato il pensiero della Chiesa e non è mai stato il pensiero di nessun altro Papa. Non è onesto tacciare di superficialità chi contesta queste frasi formalmente "eretiche". Sono troppo stridenti con tutto il Magistero precedente. NON E' ASSOLUTAMENTE VERO, CARO ANONIMO, CHE SEGUIRE LA PROPRIA COSCIENZA VALE SOLO PER LA PERSONA ATEA E NON PER IL CREDENTE. Affermare quello significa ignorare completamente l'insegnamento della Chiesa su questo fondamentale aspetto. Si vada a leggere un qualunque libro di morale cristiana, o meglio si legga lo splendido libro di Ratzinger "Elogio della coscienza". La Chiesa ha sempre affermato fermamente che LA PROPRIA COSCIENZA VA SEMPRE SEGUITA ANCHE SE ERRONEA, e questo vale per tutti gli uomini sia atei che cristiani. La differenza abissale tra quanto afferma papa Francesco e invece quanto afferma Ratzinger nel suo libro e tutta quanta la Chiesa è che la coscienza VA FORMATA, SUL PROTOTIPO ESISTENTE DI BENE ASSOLUTO, DI VERITA' ASSOLUTA. Per quanto lei e tanti altri si arrampichino sui vetri per dimostrare l'ortodossia di queste affermazione è troppo evidente il contrasto tra le due concezioni ed è comprensibile il disagio di molti cattolici e non è onesto tacciare di superficialità chi critica questa nuova concezione del Papa CHE MAI LA CHIESA HA AFFERMATO IN 2000 ANNI DI STORIA.
EliminaE mi pare un insulto all'intelligenza di chi legge affermare che la concezione di Francesco sul bene e male sia una diversità nell'unità. E come dire che verità e menzogne possono stare insieme perché sono espressioni della stessa unità. Per quanto riguarda il proselitismo solo due parole. Soltanto con le sette protestanti americane questo termine ha assunto la connotazione negativa che ha oggi. Ma proselitismo per un cattolico ha una derivazione letteralmente evangelica (i proseliti erano appunti i converti alla fede cristiana), ed è sinonimo di missione e di conversione, perché comunque quello di convertire alla fede cristiana è un ordine stesso di Gesù. Probabilmente il Papa legge proselitismo on la connotazione negativa di questi ultimi anni, ma mi pare visto la funzione che ha, prima di dire che è un'enorme sciocchezza poteva pensarci su due volte. Concludo che non si può tacciare di superficialità chi contesta frasi che oggettivamente sono in contrasto con tutto il magistero precedente. Non so se come dice lei sono solo "furbate" di Bergoglio per ottenere qualche risultato (ma visto il libro appena uscito di Scalfari, dove trionfalmente afferma che il Papa è venuto sulle sue posizioni, o meglio sulle posizioni "laiche", ho seriamente i miei dubbi), sarà, stiamo ancora a vedere. Ma se il buongiorno si vede dal mattino...
Eliminaconcordo con gli ultinìmi 2 interventi, ed aggiungerei che le stesse cose di Fede, dovrebbero essere dette sotto "il moggio" di Santa Marta (ortodosso)e "sui tetti" i Repubblica,(tutto relativo alla propria coscienza..) cioè sia quando si è "fra amici" che quando si parla al resto del mondo materialista, relativista, degli atei e dei loro midia.., dinnanzi ad ebrei.. e mussulmani...: peraltro, queto "mondo", questa "periferia" ha relativamente più bisogno della Verità Assoluta del cattolicesimo, che "le 99 pecore al sicuro nell'ovile" -ammesso che le pecore non vengano sbranate nell'Ovile senza che nessuno se ne curi..-. c
EliminaComunque pare Livio dovrebbe ricordare che anche san Paolo ha "resistito in faccia" a Pietro ,per via di una ingiusta "pastorale" che obbligava altrimenti la circoncisione, ed invece di dare tutte le mattine dei pirla, dei pelagiani, degli scribi ipocriti, dei superbi ecc., ai suoi conduttori defenestrati, farebbe meglio a dire quali sarebbero le cose sbagliate, entrando nel merito del contenuto delle frasi riportate dalla stampa e date per autentiche parole proferite dal Sommo pontefice -e non mi risulta- smentite da padre Lombardi. Non è che magari odia , come molti di quelli della sua generazione, la Messa antica, e quindi ha taciuto abilmente anche sul divieto di celebrarla imposto ai Francescani dell'Immacolata, e quindi tutti quelli che osano dire che tale divieto, peraltro contrario alle stesse leggi della Chiesa di Rito Romano (per ora non abrogate, anche se i vescovi pugliesi ci hanno provato..)è ingiusto, dovranno sloggiare dai microfoni di radio Maria, che è cresciuta e finanziata proprio da quelli (PIRLA) che vedevano in essa nei lunghi anni trascorsi il baluardo al modernismo ed ai vari catechismi olandesi e non..
Ora mi chiedo come può uno che ha ospitato per anni padre Nuara che ci ha tramandato tesori di ricchezze spirituali della Messa antica sia diventato così, e cacci dalla radio quei "pirla" che la hanno fatta crescere e sbeffeggi quegli ascoltatori e "formichine" che lui definisce "tradizionalisti", ma che in realta sono semplicemente cattolici nel senso ortodosso, che sono quelli che hanno ascoltato, diffuso, finanziato checchè lui dica delle "vecchine alla posta").
Comunque auspico che si preghi tutti e moltissimo, sottolineo moltissimo, per il papa, perchè risponda senza disprezzarci, anche ai nostri tanti appelli sempre ignorati: se lo amiamo, e quindi non preghiamo per lui -quindi in definitiva non preghiamo per noi..- non siamo certo fedeli cattolici .
Concordiamo con gli ultimi 157 interventi, e aggiungiamo che padre Livio, padre Svetonio e fra' Cornelio Nepote hanno avuto tutte le ragioni per cacciarci da Radio Mania.
Elimina1) infallibilità Pontificia: concordo con quanto espresso sopra da altri. Ricordo tuttavia ch'è anche infallibile l'insegnamento del Papa, privo di esteriore apparenza di infallibilità (ad es. formule particolari, condanna di errori ecc.), quando ribadisce verità precedentemente definite, credute e professate dalla Chiesa nel corso della storia. Queste verità si possono approfondire perché se ne riveli tutta la ricchezza, ma il contenuto va conservato integro. Si amplia la conoscenza, ma la verità resta invariata. Il sacro Deposito meglio si comprende ma senza alterazioni. L'approfondimento deve seguire il principio dell'eodem sensu eademque sententia.
RispondiElimina2) Francesco, parlando dell'uomo che deve seguire la sua visione del Bene e del Male ha commesso un errore (soggettivismo morale). Il problema, come presentato, va ben oltre il trascurabile Scalfari per diventare una proposta universale. La legge divino-naturale è insita in tutti gli uomini, s'è detto, ma come il buon seme può esser soffocata da rovi e loglio, che possono esser, ad es., i principi delle false religioni. Un islamico che si fa saltare in aria ed ammazza decine di innocenti persegue il suo Bene: andrà in paradiso dove l'aspettano le belle Urì ed una vita di piaceri d'ogni sorta. E' il Bene che predica Cristo?
3) Nell'elezione del Papa l'assistenza dello Spirito non costringe gli elettori. In caso contrario come si spiegherebbe l'elezione di certi pontefici lussuriosi, assassini, guerrafondai, simoniaci ecc. ecc.? Lo Spirito Santo ispira ma non è detto che gli si obbedisca. Certe scelte le permette, non le vuole, non le impone. Si tratta di misteri davanti a cui bisogna chinare il capo.
@ Prof. Dante Pastorelli. Approfitto della sua ( autorevole ) ricomparsa sul blog per farle una domanda.. Di solito si parla di "LEGGE NATURALE"; lei invece ha scritto "LEGGE DIVINO-NATURALE". Il problema sta in questo: è possibile concepire una legge superiore ETSI DEUS NON DARETUR ( anche se Dio non ci fosse )? La differenza sta nel fatto che l'uomo comune, se non crede a un Dio remuneratore del bene e del male qua sulla terra e ancor più nell'aldilà ( il Dio cristiano oppure di qualche altra tradizione religiosa o ideologica ) o se non è preso da una particolare esaltazione difficilmente si attiene ai comportamenti eroici che gli sono richiesti in determinati "momenti supremi" o per periodi penosamente protratti. Mi riferisco alla differenza tra padre Kolbe ed Erich Priebke. il quale ha lasciato detto che se non avesse obbedito ne sarebbe andato della sua pelle ( "si vive solo una volta" dice l'ateo ). Personalmente, tanto per esemplificare, non vedo come una non credente possa trovare il coraggio di rifiutare l'aborto nel caso in cui il feto si presenti gravemente tarato, con la prospettiva di una esistenza segnata dall'handicap in un mondo indifferente e crudele. Sullo sfondo la situazione della cultura moderna, per la quale lo storicismo e l'evoluzionismo darwinista ( Nietzsche docet ) portano quasi inevitabilmente verso il relativismo e comunque rendono estremamente difficile fondare e configurare la LEGGE NATURALE.
RispondiEliminaCerto un ateo può seguire decorosamente la sua coscienza se si tratta di comportarsi da persona onesta e per bene nelle situazioni normali della vita, anche se "pesanti"; ma quando il gioco si fa estremamente rischioso? Aggiungo un altro problema: la moralità illuminista si è formata "laicizzando" istanze che venivano dalla concezione religiosa ( lo stesso Scalfari ai tempi vinse una gara di catechismo e poi fece gli "esercizi" ignaziani ); ma una volta recise e polverizzate quelle radici, la moralità laica regge nel lungo periodo e nei grandi numeri? Soprattutto regge nella massa popolare non così acculturata-dignitosa come i borghesi alla Scalfari? Al limite estremo, in personalità volgari la "libertà di coscienza" potrebbe essere intesa come "LIBERTA' D'INCOSCIENZA". Qui mi viene in mente la superficialità alquanto becera con cui si parla di "credenti e NON credenti" come se quel "non" fosse una bazzecola.
Si tratta di problemi ardui e delicatissimi, che richiedono distinzioni concettuali, riferimenti ad autori, contestualizzazioni, sfumature, pause di meditazione. Che cosa mi ha sbalestrato del dialogo di papa Francesco con Scalfari? Una ( apparente ) frettolosità di compiacere, inopportuna data la complessità dell'argomento e la possibilità di semplificazioni eccessive e di fraintendimenti nella diffusione massmediatica.
PS. A proposito di aborto: nella celebre commedia di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano, rimasta incinta, rifiuta l'aborto perché le è sembrato di sentire con le sue orecchie la frase: "'E figlie so' figlie" proveniente da un'immagine della Madonna delle Rose.
I Atto del Formoso insepolto. Palazzo del Laterano IX secolo. Atri muscosi, odori nauseabondi, polvere e sporcizia ovunque.
RispondiEliminaI Coro . Chi sono io per giudicare
Entra papa Arcontinus con la croce di latta e va a sedersi su una sedia traballante. Entra anche il suo vicario Vadolinus:
II coro : gettate il cadavere nel Tevere nessuna pietà.
A lato del pontefice stanno i consiglieri Bar a bas e Sca al far già consiglieri del sultano d'Egitto ora divenuti cristiani.
La folla urla Grande Arcontinus, Grande Arcontinus per 99 volte!
III coro: Si scopronio le tombe si levano i morti i cristiani son tutti risorti
Arcontinus PP: Chiudete quella tomba non sia mai che risorga...
Boffolus cartularius supplica: Padre chi siete voi per mettere dei limiti alla misericoordia di Dio?
Arcontinus. Dio mi ha dato il potere e non me lo può levare fino alla fine dei tempi...
IV Coro: grandezza, umiltà, delirio, onnipotenza, machtwollen tutto è concesso agli uomini!
Caro Franco,
RispondiEliminaper prima cosa io non sono per niente autorevole, perché nessuna autorevolezza m'appartiene né m'arrogo.
Quanto alle Legge divino-naturale - i casi specifici sono da esaminare individualmente da chi di competenza e non da un povero fedele come me -, uso questa definizione perché la legge naturale - che preesiste ad ogni umana legislazione - trova la sua fonte in Dio. La legge naturale partecipa della legge eterna ch'è la ragione divina che guida qualsiasi creatura al suo fine. A questo proposito basta leggere il I canto del Paradiso dantesco. La legge eterna consiste nell'essenza stessa di Dio, nella sua volontà da cui dipendono la vita dell'universo e dell'uomo. Nell'uomo questa legge è legge morale, vi soprintende la coscienza guidata dalla retta ragione, illuminata da Dio. La legge naturale positiva è quella dei Comandamenti.
Poiché tutti gli uomini son creature di Dio, la legge naturale, di origine divina, in tutti gli uomini è insita. E' una legge universale da non confondere o da non porre in dubbio dalla sua applicazione universale. Questa dipende dall'uomo, dal suo libero arbitrio e dalla sua capacità di ascoltare o rigettare la voce della coscienza.
E qui il problema si sposta sulla salvezza extra eclesiam. Per cui rimando alla lettera del S. Uffizio all'arcivescovo di Boston del 1949, basata sul Magistero tradizionale riassunto nella Mystici Corporis di Pio XII.
Concordo che i problemi che tu tocchi son delicatissimi.
"Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli"
RispondiEliminaIl fronte dei tradizionalisti si sta sgretolando come neve al sole. Peccato. Ma è il frutto dell'intransigenza reciproca: lefebvriani contro indultisti, esoterici contro conservatori, nostalgici contro formalisti. Sarebbe stato molto più saggio insistere sull'unico punto che veramente conta, e che è anche l'unico punto davvero comune: LA MESSA ANTICA. Invece quelli sono ossessionati dalla dottrina, quegli altri dalla bellezza, quegli altri dalla cultura, quegli altri dalle rubriche, quegli altri dall'anticomunismo, quegli altri dalla neoscolastica, quegli altri dalle profezie del beato Martino da Caciocavallo...
RispondiEliminaRoberto non se ne può più qui sta diventando pieno di pazzi esibizionisti, si è scatenata una canea insopportabile, bisogna introdurre una moderazione e per favore elimina i commenti con più di cinque righe. Grazie
RispondiElimina......"Viva il Papa. Perché lo attaccano. Perché difenderlo"
EliminaE invece no. Viva la parresia. Con le censure si arriva a creare ambienti sterilucci, del tutto inutili, come il blog della bibliotecaria.
EliminaE vabbè, ma allora ditelo.
EliminaPerchè parlare (scrivere) tanto? Il nocciolo della questione è sempre lo stesso: meglio sopportare con pazienza questo periodo diciamo un po' ambiguo, poi, se qualche cosa di strano c'è veramente, verrà a galla. Non dimentichiamo che sopra tutta la nostra sapienza, o ignoranza, c'è sempre DIO; è LUI che vigila sulla sua Chiesa.
RispondiEliminaI due Giornalisti hanno tutta la mia comprensione e condivido ogni parola su questo Papa che anche oggi all'Angelus (mi pare di aver capito così) si è definito Vescovo di Roma e ha detto che la missione della Chiesa non è il proselitismo (vorrei chiedere a questo punto chiarimenti ,in questo contesto cosa significa proselitismo). Rimpiango ogni giorni di più il grande Papa benedetto XVI. Grazie di cuore Gnocchi e Palmaro, avanti così con coraggio e vero amore per la Chiesa Cattolica. Voi non siete del mondo, altrimenti il mondo via amerebbe e il principe di questo mondo è Satana, parole immutabili dette da Nostro Signore Gesù Cristo.
RispondiEliminaIeri sono entrato in Chiesa e sotto il Tabernacolo (senza luce, ma forse si era bruciata) campeggiava un bel poster di Papa Francesco...
RispondiElimina“Davanti a chi inchinarsi?”. Non c’è per l’uomo rimasto libero più assidua e più tormentosa cura di quella di cercare un essere dinanzi a cui inchinarsi. Ma l’uomo cerca di inchinarsi a ciò che già è incontestabile, tanto incontestabile, che tutti gli uomini ad un tempo siano disposti a venerarlo universalmente. Perché la preoccupazione di queste misere creature non è soltanto di trovare un essere a cui questo o quell’uomo si inchini, ma di trovarne uno tale che tutti credano in lui e lo adorino, e precisamente tutti insieme."
Se volete sapere qualcosa di più su Papa Francesco: Soloviev e Il Grande Inquisitore
spero che tacciano le armi anche su questo sito, ne avete sparate tante, bugie su bugie, avete sparso odiom avete ricoperto di infamia persone , non avete risparmiato nemmeno il Santo Padre....Un Santo Natale a tutti
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