Commentiamo la giornata di ieri, domenica 3 marzo, che ha radunato a Tolentino diverse famiglie dei “gruppi stabili” Umbri, Abruzzesi e Marchigiani per la “ Preghiera per la Chiesa” con alcune frasi tratte dall'Omelia che il Cardinale Dario Castrillón Hoyos rivolse nel Santuario di Campocavallo di Osimo il 6 gennaio 2010 :
“ La grandiosità del cosiddetto Rito di San Pio V non deve
essere guardata come semplice esteriorità, piuttosto quale atteggiamento adorante dell'anima conscia dì trovarsi al cospetto della Triade Divina.
…
Quale migliore percorso potremmo intraprendere se non quello che mediante la sacralità
del rito - non disgiunta dalla sincera e intima contrizione - ci consente di presentare a
Dio le nostre più intime offerte nel modo che a Lui meglio si conviene, purificandole
con l’unione alla Vittima pura, santa, immacolata.
…
I nemici più o meno manifesti di Gesù pare che vogliano fare del mondo come
un'immensa corte di Erode, impegnati a scorgere una qualsiasi traccia di vita cristiana
per distruggerla radicalmente.
A somiglianza del loro modello, dapprima sono ipocriti,
poi spietati.
Infatti inizialmente sì mostrano nostri amici volendo far credere che essi
tengono al decoro della vita cristiana e per ciò la vogliono sfrondata da ogni cosa che la
deformi; poi si manifestano a viso aperto affermando che il cristianesimo soffoca
l'autodeterminazione dell’individuo e per ciò lo combattono senza quartiere fino a
pretendere che non si costruiscano i presepi o siano divelti i crocifissi da sempre parte
integrante della storia e della cultura dei popoli cristiani.
…
La stessa, sacra liturgia, poi, e specialmente l’antico Rito Gregoriano, diventano un bersaglio preferenziale dei nuovi farisei che non hanno una concezione corretta della Chiesa fondata sulla solida roccia di Pietro.
Il S. Padre Benedetto XVI afferma che “La bellezza della liturgia ... è espressione altissima della gloria di Dio e costituisce, in un certo senso, un affacciarsi del Cielo sulla terra”.
La stessa, sacra liturgia, poi, e specialmente l’antico Rito Gregoriano, diventano un bersaglio preferenziale dei nuovi farisei che non hanno una concezione corretta della Chiesa fondata sulla solida roccia di Pietro.
Il S. Padre Benedetto XVI afferma che “La bellezza della liturgia ... è espressione altissima della gloria di Dio e costituisce, in un certo senso, un affacciarsi del Cielo sulla terra”.
In sostanza, essa non va intesa in termini puramente
decorativi ma come “elemento costitutivo” dell'azione liturgica, “attributo di
Dio stesso e della sua rivelazione” (Sacramentum Caritatis, n.35).
Il Rito Gregoriano, innestato nel memoriale perenne compiuto dalla Chiesa, è parte
essenziale dell’Epifania di Gesù in ogni tempo e con la. sua ricchezza di simboli e di
contenuti potremmo dire che ci consente di percepirne meglio il Mistero. ...
Gli attacchi di cui è fatta frequentemente oggetto la Chiesa, le persecuzioni che mietono
vittime in ogni angolo della terra, il dilagare dell'empietà, del materialismo sfrenato,
della violenza e del vizio, sono segni inquietanti di una lotta
ingaggiata dalle potenze infernali contro la mistica progenie di Gesù. ...
Consci della pochezza del nostro essere ma anche della straordinaria energia che ci
deriva dalla grazia non possiamo permetterci di farci sopraffare dal torpore dell'inerzia
spirituale, nemica naturale della fortezza cristiana.
Impetriamo, allora, la divina clemenza per intercessione di Colei che la cristianità
invoca quale Auxilium Chritiìanorum e con San Bernardo diciamo fiduciosi: “Ricordati o piissima Vergine Maria che non si è inteso mai al mondo che alcuno ricorrendo al tuo patrocinio, implorando il tuo aiuto e chiedendo la tua protezione, sia rimasto abbandonato”.
“Christus in Vobis Spes Gloriae”.
(Ci scusiamo per la qualità di alcune foto : il nostro unico intendimento era quello di pregare !
Lo abbiamo fatto invocando l’aiuto dei Santi durante la processione penitenziale.
Poi davanti al Santissimo Sacramento , esposto solennemente, la preghiera per la Chiesa ha vibrato più intensamente nel cuore dei fedeli: "Te rogamus audi nos" !
Infine al termine della Santa Messa è risuonata forte e decisa l’invocazione al Principe della Milizia Celeste :
“Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude".
Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude".
Grazie al P. Priore della Basilica di San Nicola, al Parroco, al Diacono, alle Confraternite, ai tanti Ministranti, ai Musicisti ed ai Cantori! "Andiamo avanti"!)
Venerdì 8 marzo a Silvi ( TE ) nella Chiesa Parrocchiale del Santissimo Salvatore alle ore 19,00 sarà celebrata la Santa Messa nell’antico rito della Chiesa "pro eligendo Summo Pontifice".
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