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venerdì 29 giugno 2012

Rapporti F.S.S.P.X e S. Sede - Mons. Fellay: "Siamo ad un punto morto; non possiamo firmare".

Fellay: "Siamo ad un punto morto, non possiamo firmare".
di A. Tornielli da Vatican Insider del 29.06.2012
Non aveva ancora detto nulla pubblicamente, dopo l’incontro in Vaticano con il cardinale William Levada, avvenuto lo scorso 13 giugno. Ma oggi il vescovo Bernard Fellay, superiore della Fraternità San Pio X, ha confermato che l’accordo con la Santa Sede per il momento si allontana.
Fellay ha fatto alcuni accenni alle trattative con le autorità vaticane nel corso dell’omelia per le ordinazioni sacerdotali celebrate questa mattina ad Econe.
L’omelia, di circa mezz’ora, può essere ascoltata a questo link, il passaggio dedicato ai rapporti con Roma è attorno al minuto 21.50. «Giustamente mi chiedete: come vanno le cose con Roma?», ha detto il superiore lefebvriano, che ha aggiunto: «Allo stato attuale le cose sono a un punto morto».
«C’è stato un va e vieni, degli scambi, delle lettere, delle proposte – ha aggiunto monsignor Fellay – ma siamo al punto di partenza». Il vescovo ha ricordato: «Abbiamo detto di non potere accettare, di non potere firmare; è tutto».
Si conferma così il significato delle parole contenute nel comunicato diffuso dai lefebvriani dopo l’incontro in Vaticano, con l’accenno alla necessità di nuovi chiarimenti e discussioni. Come pure nell’omelia Fellay ha confermato il giudizio contenuto nella lettera del segretario generale della Fraternità San Pio X inviata il 25 giugno ai superiori dei distretti in vista del prossimo capitolo generale: l’ultima versione del preambolo dottrinale, discussa dai cardinali della Congregazione per la dottrina della fede e approvata dal Papa veniva definita «inaccettabile».
Qui, segnalato dalla nostra lettrice Luisa, che ringraziamo, la traduzione di una parte dell'omelia odierna di Mons. Fellay (Chiesaepostconcilio).
Roberto

4 commenti:

  1. Peccato. Un vero peccato.

    Stefano S.

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  2. Era ora! W Mons. Fellay! Mi dispiace che abbiano vinto i lupi del vaticano ma a chi è cattolico non si fa firmare nulla, a quel punto avrebbero firmato solo lo statuto canonico e basta. Il fatto stesso di imporre un concilio solo su 21 e per giunta pastorale nonché un magistero ordinario di cinquanta anni contro uno di 1962 anni è l'evidenza della sua condanna. Ma costoro pensavano veramente di farci ingoiare il loro aberrante conciliabolo e il novus horror missae mettendo la Tradizione e il magistero plurisecolare nel loro supermarket della fede rinunciando a lottare? L' ermeneutica (se proprio vogliamo chiamarla così) è e sempre sarà NELLA Tradizione, non è mai esistita né mai vi sarà una ermeneutica DELLA Tradizione. Viva Cristo Re! Viva il Papa Re!

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  3. Felice che non abbiano firmato, w il concilio Vaticano secondo e viva il Papa!

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  4. Adesso con Müller sarete contenti. Poi c'è anche Roche....

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