Ermanno Olmi ha presentato al Festival del Cinema di Venezia il suo nuovo film, che ha visto la collaborazione del cardinale Gianfranco Ravasi e dello scrittore Claudio Magris. Presentando il film, Olmi ha raccontato (ancora una volta) la sua consueta visione protestante (il primato dell'uomo, le chiese che devono stare spoglie e senza "orpelli"). Fin qui è la solita tiritera buonista alla quale Olmi ci ha purtroppo abituato. Stupisce però la presenza del cardinale Ravasi come collaboratore: almeno poteva tentare di convincere il regista a non attaccare in questo modo la Chiesa cattolica.
«Non bisogna inginocchiarsi davanti al crocifisso, che è solo un simulacro di cartone, ma verso chi soffre come gli extracomunitari». Ermanno Olmi in conferenza stampa de "Il villaggio di cartone", passato fuori concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nonostante i suoi toni miti si toglie più di un sassolino dalle scarpe. Il film, che vede il suo ritorno alla fiction, racconta di una Chiesa appena dismessa, privata dagli orpelli che fino a poco prima la adornavano (in apertura viene tolto dal soffitto un enorme crocifisso di cartapesta), che trova la sua vera natura evangelica. Ovvero quella di accogliere, come farà appunto il vecchio prete (Michael Londsale), una ventina di extracomunitari che a un certo punto pensano bene occuparla. Tra i miti extracomunitari c'è però anche chi ha voglia di mettere una bomba. «Il villaggio di cartone - dice il regista che torna al Lido esattamente dopo 50 anni dal suo debutto con "Il posto" - non è affatto realistico -. Ogni presenza è un simbolo, come appunto il ragazzo che aderisce a questa scelta e considera l'atto violento come un dovere. Non ci sono solo santi. Non volersi confrontare con gli altri e mettere le bombe è una delle tante debolezze umane». «Finche le Chiese e noi stessi non ci ribelliamo continueremo ad essere solo maschere e non ancora uomini» aggiunge con passione Olmi che dice la sua anche sulla fede. «Quando è vero il peso dei dubbi deve essere anche superiore alla stessa fede. Occorre sempre avere un muro di dubbi». E facile chiedere «come facciamo tutti nei momenti di disperazione: Dio dove sei?. È troppo comodo. Dobbiamo rispondere noi stessi a questo appello. Siamo tutti fratelli. Se riusciamo oggi a ritrovare questa solidarietà molti problemi del mondi si risolverebbero». La chiesa sconsacrata del vecchio parroco a un certo punto diventa come una specie di accampamento, dove le candele servono per scaldare e la fonte battesimale deposito d'acqua da bere. «Cosa c'è più importante dell'accoglienza, la sacralità dell'accoglienza è tutto - replica con forza il regista quando un giornalista gli ricorda come il Cristianesimo poggi anche sulla figura umana e divina di Gesù -. I simboli sono sempre ambigui. Quando il mio prete fa appello alla piccola scultura delle sacra famiglia che ha salvato dalla sua chiesa dice non a caso rivolto a Gesù:'non riesco a provare pietà perchè tu e la tua sofferenza sono troppo lontanì». E, infine, da Ermanno Olmi ancora una battuta critica sulla Chiesa:«questa si deve ricordare più spesso di quanto faccia di essere cristiana».
(Ansa, 6 agosto)
Un condensato di empietà.
RispondiEliminaChe pena! Ma è proprio il caso di dare spazio a questi "vecchi malvissuti" di manzoniana memoria che del cristianesimo ne capiscono sempre meno, dato e non concesso che ne abbiamo mai capito qualche cosa?
RispondiEliminaDovevamo andare ad un paio di presentazioni, ma visto il lutto familiare e viste le penitenze da fare, ho preferito non andarci... per la gioia di mio marito che per quanto fa l'ateo con me, è più tradizionale di tutti i tradizionali insieme :-D
RispondiEliminaad ogni modo... in questi giorni abbiamo visto la presentazione e il ritorno TRIONFANTE di Olmi.... ma quando abbiamo visto la sua IDEA DI CHIESA, ci sono cascate le braccia.... non sapevo che dietro ci fosse Ravasi, nella presentazione che abbiamo visto noi il suo nome non figurava, non se se questo sia un bene o un peggio, quasi a corrispondere di trame oscure di chi opera "dietro le quinte" remando contro la Tradizione della Chiesa....
Nell'intervista, e quindi udita con le mie orecchie, e visto Olmi dallo schermo... Olmi TUONA:
la Chiesa non è quella di Roma ma siamo noi, dobbiamo aprirci all' altro
..... 8-) aridaje!! prima lo slogan era L'UTERO E' MIO E LO GESTISCO IO! Ora è diventato: LA CHIESA E' MIA, LA CHIESA SONO IO E LA GESTISCO IO!
e mica pizzi&fichi eh!
la domanda che ci siamo affatti a casa è stata: no scusa, ma perchè per aprirci all'altro te la devi prendere con la Chiesa di Roma?
ma perchè, chi ha aperto all'altro da duemila anni a questa parte? Olmi dov'era quando nascevano OSPEDALI, UNIVERSITA', ORFANATROFI, COLLEGI, OSPIZI, MENSE e quant'altro? le conosce le storie dei Fondatori?
Olmi, le posso fare una domanda? lei ha aperto LE SUE VILLE ALL'ALTRO? ha aperto il suo conto in banca e all'estero all'altro?
Non lo chieda a me, io non sono comunista con i soldi e con le ville e i conti sparsi... sono solo cattolica senza soldi.... :-D
Si tenga pure LA SUA CHIESA.... senza dubbio lei è l'immagine della SUA Chiesa e di chi, come Ravasi, bramano ancora dal potere di metterci le mani su...
Forse esiste un vangelo che non conosciamo... nel quale c'è scritto che Gesù dopo aver accolto LE FOLLE PER SFAMARLE, se le portava sotto il suo tetto.... in quelli Canonici Gesù sfamava le folle E LE RIMANDAVA A CASA LORO.... il dramma è che Ravasi sarebbe perfino biblista...
Alcune frasi di Olmi emblematiche:
RispondiElimina«Quel Cristo di cartapesta è il simulacro di una fede vuota davanti a cui tutti si genuflettono - ribadisce -. Quando non è più la casa di Dio, bisogna abbattere il Tempio. E ricostruire in tre giorni, come dice Cristo, il Tempio dell' uomo».
*****
- ricostruire il TEMPIO DELL'UOMO, DICE IL CRISTO? ma quale vangelo legge? quello reinterpretato da Ravasi?
L'IDEA DI DIO INTERPRETATA DA OLMI:
«È il momento di incontrarci, di sognare l' utopia, di rischiare un futuro comune».
E Dio? Dov' è in tutto questo?
«L' altro giorno ho letto di una stella implosa e di un' altra nata nel contempo. Così lontana, che la sua luce ci raggiunge quando lei potrebbe essere già morta. Quella luce, che forse non c' è più ma è eterna, a me fa venire in mente Dio».
- complimenti al cardinale Ravasi....visto che appoggia Olmi: DIO E' UNA STELLA... DIO E' UN GAS.... parola di Olmi&Ravasi, cardinale di santa Romana Chiesa....
forse il caro Olmi, non sa che l'espressione <span>«Non bisogna inginocchiarsi davanti al crocifisso, che è solo un simulacro di cartone, ma verso chi soffre come gli extracomunitari» è del tutta errata, poichè noi cristiani ci inginocchiamo solamente alla Santissima e Divinissima Ostia. se mai il Crocifisso lo Veneriamo!</span>
RispondiEliminaRavasi gli spieghi la differenza.
Ravasi a Milano!!! Grazie Santo Padre di tenertelo a Roma, almeno non fa troppi danni!!!!!!!
RispondiEliminaNe ho già parlato altrove:
RispondiEliminahttp://www.cineblog.it/post/30165/ermanno-olmi-ed-il-suo-tempio-vuoto
Il maestro Olmi non dice niente di nuovo, accodandosi a tutti i sostenitori di un insensato quanto insulso pauperismo d'accatto. La cosa tragica è che nemmeno lui sembra avere le idee chiare. All'ottantenne regista, come a tanti altri, non gli si può nemmeno affibbiare l'etichetta di eretico. Quantomeno, un tempo, gli eretici avevano delle idee coerenti con la loro errata percezione.
Come scriveva un noto giornalista, nei primi secoli della Chiesa anche l'eresia aveva una "dignità". Nel senso che spesso e volentieri il loro era comunque mosso da una Fede sincera - non esatta, ma almeno onesta. Da quelle tremende dispute venne fuori il Magistero così per come lo conosciamo oggi. Erano tempi i cui ci si recava ai Concilii quasi col coltello alla bocca e l'ascia bipenne sotto la veste. Checché se ne dica, sono convinto anch'io che all'epoca ardesse la fiamma del vero apostolato. Ma anche allora lo Spirito Santo ed il discernimento di Roma ebbero la meglio.
Capisco dare peso a certe infelici uscite di certi Prelati... ma se cominciamo pure coi registi, filosofi e opinionisti vari rischiamo davvero di perderci.
Fate bene a evidenziare queste aberrazoni perchè questi passano per intellettuali cattolici e ingannano il gregge di Dio!
RispondiEliminaComunque manca la peggiore che ho sentito dire da Olmi in un'intervista radiofonica che riporto a memoria: "Chi non accoglie non è degno di esistere !"
Non so se erano le parole esatte ma il senso era chiaramente quello!
Mi si è gelato il sangue.
Braccia sottratte all'agricoltura o al piccone in miniera (con tutto il rispetto per chi con onesta fatica si guadagna il pane con quei lavori duri).
RispondiEliminaAllucinante !
RispondiEliminaTocca ai laici difedenere la fede dei padri !
Talvolta mi domando se certi "testoni", resistenti alle firme per i pur doverosi accordi, facciano bene a pensarci tanto ...
Il Signore mi perdoni !
:-[ Ospite.... non mi cada con delle risposte protestanti....
RispondiEliminanoi ADORIAMO IL CROCEFISSO E VENERIAMO LA CROCE la quale viene adorata il Venerdì Santo....
la Croce VUOTA viene generalmente VENERATA ed è il nostro SIMBOLO, SEGNO ANCHE DELLA VITTORIA DEL CRISTO
il CROCEFISSO, che è segno e non simbolo, viene adorato perchè non è un simulacro MA E' LA PERSONA... i Santi che hanno avuto la grazia di ricevere fatti straordinari, le hanno ricevute DAI CROCEFISSI e non dalle croci vuote....
il Crocefisso di san Damiano parlò a san Francesco...
il Crocefisso davanti al quale santa Caterina da Siena vegliava IN GINOCCHIO le donò le stimmate invisibili;
il Crocefisso posto nel coro a san Giovanni Rotondo diede le stimmate a padre Pio...
ecc....
il 14 è l'ESALTAZIONE DELLA CROCE, per penitenza, passi un pò di tempo IN GINOCCHIO E IN ADORAZIONE DAVANTI A LUI.... ;)
e non interpelli Ravasi che dopo aver appoggiato Olmi che sostiene che Dio è la luce di una stella, non oso pensare cosa potrebbe dire del Crocefisso...
Antonio....c'è gente, che si dice cattolica, che pende dalla penna di Ravasi..... e c'è gente che mi ha già criticato perchè ho criticato Olmi sostenendo che: "SEI ARRETRATA! IL FUTURO DELLA CHIESA E' NELLE NOSTRE MANI..."
RispondiEliminaper perdersi, molti ahimè, si sono già persi.... parlandone magari recuperiamo noi stessi e un pò anche loro...
:-[
vade retro Olmi !!
RispondiEliminaAl signor Luis Moscardò : prego soffermarsi sulle mani di Olmi.Mani viscide , mani di ragno sempre in movimento che tessono la tela. Mani che non saprebbero tenere un onorato piccone. Mani visivamente digraziate di un personaggio disperato , sta arrivando l' ora del giudizio anche per lui.
RispondiEliminaSenza la Chiesa Cattolica nessun pittore, scultore, ebanista, artista, musicista, cantore, compositore, letterato, ecc... avrebbe avuto l'occasione di esprimersi al meglio dedicando proprio all'origine di tutto che è Dio la massima espressione della sua arte. E tramite questi eccelsi uomini d'arte e cultura, tutto il genere umano ha con i suoi sacrifici fisici ed economici dedicato a Dio il meglio delle sue possibilità espressive.
RispondiEliminaTramite la bellezza e la cultura l'uomo puo intravedere un pezzo di paradiso già in terra. Paradiso che è somma di tutte le bellezze e tutte le conoscenze dove l'uomo pio potrà godere contemplando Dio.
Lo squallore e la tristezza, la povertà culturale la negazione del meglio delle espressioni umane come l'arte non è altro che riproporre il vuoto gelido dell'inferno qui in terra.
Lungi da me voler censurare certe sacrosante lamentele, Caterina. Che molti stiano affogando in balia delle onde è un dato di fatto, purtroppo. Ma se è per questo c'è gente che nei "salotti buoni" della TV all'acqua di rose nostrana applaude Mancuso estasiata. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: metti preventivamente in chiaro di essere un devoto cattolico; mostri gli "errori" della Chiesa; fai finta di dimostrare perché sono tali; proponi la tua ricetta (che il 90% delle volte si limita alla solita pappetta degna di tipi come la Bonino o chi per lei).
RispondiEliminaChe i veri radicali si annidino nelle parrocchie e non nelle segreterie di partito non è una novità. Capendo che il mondo non li vuole, devono dimostrarsi ancora più zelanti di chi già vi appartiene per farne parte. Ma non getterei una sentenza definitiva su costoro. Magari a forza di sentire il tanfo di certa dottrina, si finisce col rimanerne nauseati e desiderare un bel profumo di lavanda, chi lo sa...
Quanto alle critiche di presunta "arretratezza", beh... sei "arretrata", fattene una ragione! Ed è un bene. Come diceva non ricordo quale cantautore (forse J-Ax ai tempi degli Articolo 31), il Cattolicesimo non segue alcuna moda, ecco perché è sempre "fuori moda". Non è forse questo aspetto, tra i tanti altri, che gli conferisce l'Eternità a cui appartiene?
Su col morale, Caterina. In questi giorni ho letto cose bellissime scritte da te in merito alla Madonna. Tra la Natività e la Festa per il Suo Santissimo Nome, ho visto che hai avuto modo di produrti in articoli encomiabili. Anche Lei è "arretrata", per questo è sempre tra noi e non ha smesso mai parlarci anche a distanza di secoli. E se la Bellezza risente dello scorrere del tempo, due sono le cose... o non è Vera Bellezza, oppure non si è capito cosa sia realmente questa Bellezza. Tertium non datur.
fa strano che proprio un artista come Olmi proponga una Chiera senza arte e cultura
RispondiEliminaMi sorprende la sorpresa di molti, ma che vi aspettavate da Ravasi? E se un regista ci cinematografo viene assurto al rango di grande intellettuale (mi scuseranno i cinefili, ma non ho mai dormito così bene come quando mi son dovuto sorbettare i film di Fellini) allora si sente voce della storia, profeta ispirato e spara sentanze dall'alto della sua (presunta) superiore visione...Dopo il Centochiodi - dove crocifigge incunaboli - ora se la prende col Crocifisso vero...dev'essere una ossessione. Sembra che Olmi abbia preso gusto alle rentrée accolte come oracoli; aspettiamo - senza sorprenderci - la prossima, magari con il Ravasi protagonista (si dice però che prediliga attori non professionisti e il Cardinale quanto a recitar parti in commedia non ha bisogno di lezioni).
RispondiEliminaconcordo.... ci sono certe giornate che stacco tutto e me ne vo in Chiesa, davanti al Tabernacolo... in silenzio, senza dire altro, cercando di ripulire la mente da parole e immagini... e Lui mi ripulisce TUTTO.... ;)
RispondiEliminaGrazie per la comprensione e il consiglio!
Anche il Crocefisso della parrocchiale di Brescello parlava a Don Camillo
RispondiEliminaPenso che Olmi si sia limitato ad una affermazione secca e provocatoria, tuttavia condivisibile. Il fatto è che non può esserci una adorazione senza l'altra. L'extracomunitario non ha il primato della sofferenza, nè della croce. Certamente ha sofferenze e croci, ma anche l'anziano, la famiglia in difficoltà, il giovane in crisi esistenziale, sono facce di una stessa realtà, che è l'umanità sofferente. Di politico c'è forse l'opzione preferenziale per l'extracomunitario, per via del cliché terzomondista della sinistra, ma non mi pare che abbia detto una gran fesseria, se capita nel giusto contesto.
RispondiEliminaInginocchiarsi davanti a Cristo, sia alla sua presenza reale, che alla sua presenza simbolica-liturgica (ad esempio una volta anche davanti al vescovo o al papa, che lo rappresentavano) ha sicuramente un senso in sé, che tuttavia diventa farisaica ipocrisia se rimane confinato all'ambito liturgico. Inginocchiarsi davanti al crocifisso e non aiutare l'anziano in difficoltà, per fare un esempio, significa che non si è capito nulla del Crocifisso e che dunque l'adorazione è stata formale ed inutile. Uno di quei sacrifici che Osea stigmatizza, ricordando che il Signore vuole invece la misericordia.
Secondo me ha ragione Olmi quando dice che la Chiesa dovrebbe ricordarsi più spesso di essere cristiana. La chiesa sono tutte le persone, non solo i preti, che comunque hanno la loro parte della colpa. Il formalismo (tradizionalista o anche modernista) è uno dei mali religiosi di questo tempo, e forse il disprezzo verso i poveri è rivelatore di quanto poco cristianesimo ci sia nel paese che l'atlante deagostini dichiara cattolico al 98%.
E anche dire che la sofferenza di Cristo è lontana dalla sofferenza dell'uomo d'oggi, non è del tutto errato. Non è colpa di Cristo, il cui gesto ha valore universale sia orizzontalmente che verticalmente (spazio e tempo). E' colpa dei successori di Cristo, che oggi non riescono più ad ancorare quell'atto in cui l'amore della Trinità s'è riversato sovrabbondantemente nel mondo, all'oggi. Il senso di "inutilità" della chiesa è molto percepito da tante persone, non di certo per colpa di Gesù. Non mi pare che sia però nemmeno colpa di Olmi che lo fa notare.
Cara Caterina,ma che vuole pretendere da sua eminenza il cardinal Ravasi!!!
RispondiEliminaSono stato Domenica scorsa a piazza Cavour ad Ancona,c'erano tre gazebo tutti uniti e comunicanti fra di loro all'interno,lì vi erano delle suore e preti missionari(???) dove,oltre agli immancabili manifesti per il pane-quello del forno :) -per tutti,libri che parlavano dei papiri indù,i corani editi da diverse case editrici...-mah,non capisco cosa c'entri tutto questo con un congresso eucaristico-ecc ecc... e,ovviamente,c'era anche la nuova edizione -immancabile ovviamente 8-) -della Bibbia edita da San Paolo con tanto di collaborazione attiva "da prima linea" del cardinal Ravasi...ergo:sono andato volutamente a leggermi il capitolo 20 del Vangelo di Giovanni e,sorpresa sorpresa...tutta la parte che descrive dettagliatamente il ritrovamento del sepolcro vuoto,cioè dal versetto 5 al versetto 8 compresi sono stati completamente ri-scritti in modo non fedele all'originale.
Da uno che tarocca la Sacra Scrittura nelle parti riguardanti la resurrezione che vuole aspettarsi!!!
Olmi è semplicemente blasfemo.
RispondiEliminaLa Chiesa che è connivente con questi "cattolici" o li corregge o li asseconda.
Spero sempre di scorgere barlumi della prima ipotesi, ma da certi personaggi cardinalizi si moltiplicano invece segnali che supportano l'alternativa balorda.
Mi resta la consolazione di averla scampata a Milano: Ravasi sarebbe stato troppo.
Purtroppo ho conosciuto qui, in questo paese, tante ma tante persone Cattoliche che non sanno nulla del Cattolicesimo ma ne parlano da sapientoni, si vantono, dicono la loro, spiegano il loro punto di vista, ecc. - Olmi, Ravasi e co. sono normalissimi, normalissimi Cattolici italiani. Purtroppo.
RispondiElimina:-D la storia si ripete... accadde anche per l'eresia ariana... toccì ai laici rimboccarsi le maniche.... e toccò anche a santa Caterina da Siena (laica-vergine- consacrata) andare a riprendere il Papa dalla lunga "vacanza" :-D
RispondiEliminanulla di nuovo....dal fronte Occidentale....
non scoraggiarti!
+travasi -ravasi
RispondiElimina+cinofili -cinefili
...be', all'estero la situazione è ben peggiore...(detto senza offesa e soprattutto senza il minimo compiacimento).
RispondiEliminaSemplicemente Olmi non ci crede più. Se mai ci abbia creduto. Non crede nella Presenza di Cristo, qui ed ora, che, sola, ci rende capaci di accoglienza vera, cioè di carità. Non crede che la garanzia certa di quella Presenza sia la Sua Chiesa.
RispondiEliminaQuindi non è cattolico.
Riduce Cristo ad un devoto ricordo, fatto di parole, spesso storpiate, tutto risucchiato nel passato, al massimo un esempio che confermi la sua utopia.
Gli applausi gli vengono da quelli che la Chiesa la odiano, perchè odiano Cristo, nel suo Corpo che è questa Chiesa.
Già era chiaro in Centochiodi. Purtroppo non ha mantenuto la promessa di girare, in seguito, solo documentari.
Quanto a Ravasi, mi ostino a sperare che non c'entri.
a me sembra che Olmi abbia stimolato una sana provocazione per molti di quei cattolici che pensano che il cattolicesimo sia conoscere il catechismo e andare alla s.Messa la domenica (e le feste comandate): pensare di conoscere il Vangelo solo dalle letture domenicali e relative più o meno interessanti omelie è come pensare di saper dipingere solo perchè si è comprato una scatola di matite...e a volte molti pensano che essere cristiani
RispondiEliminasignifichi solo lodare Cristo per la Salvezza che ci ha dato...
...Lasciatelo perdere...molti "olmi" hanno popolato la storia contro Cristo. Il "nostro senescente" potrà attrarre l'interesse di qualche salotto buono della società (magari in alcuno di questi ci sarà anche Ravasi), ma le forze del male che il "vecchio malvissuto" propugna, non prevarranno...!!!
RispondiEliminama tutti gli habitués di questo blog ci potrebbero una buona volta dire, al di là delle messe (in italiano o in latino non importa), delle adorazioni, dei rosari (contro cui, credetemi non ho nulla) cosa significa per loro nella vita e nei comportamenti di tutti i giorni essere cristiani?
RispondiEliminaVero interrogativo. Tutti a dire Cristo, Cristo, croci al centro e poi??? Come salva Cristo basta guardarlo con il paramento e la preghiera giusta?? Bho.
RispondiEliminaE ci mancherebbe che avessi qualcosa contro messe. adorazioni e rosari...ma la tua domanda ha un vago sentore di moralismo per niente cattolico, della serie " parli solo chi è in regola" cioè nessuno! Io parlo per me, sono anni luce lontano dalla perfezione cristiana,sono in cammino con una quantità impressionante di scivoloni, diciamo pure che sono pieno di ammaccature come fossi assiduo di un'autoscontro e allora? Non dovrei intervenire a difesa della Fede Cattolica quando la vedo deformata e stravolta da sedicenti "colti"?
RispondiEliminaIl Signore ha tutto il diritto ad una liturgia che non sia sciatta, banale, povera e insignificante, e così le preghiere devono essere appropriate, di elevata formulazione e di sicuro contenuto dottrinale. Altra cosa la preghiera privata, ma queste cose si sanno da sempre, non è bello fingere di ignorarle per fare domande provocatorie.
RispondiEliminaPer Interrogativo e Ospite, ai Vs. quesiti la Chiesa ha sempre risposto fornendo degli esempi concreti di innamorati di Dio e del Prossimo: i Santi.
RispondiEliminaVi basterà leggere qualche ben documentata vita di Santi per capire la distanza tra, appunto, un Santo che sa di essere un "servo inutile e indegno" e un borioso che pretende di dare il programma dei lavori a Dio e alla sua Chiesa con la scusa dei poveri e degli ultimi.
E' sempre stato così, dai tempi di Giuda.
Ha fatto scalpore in ambienti ecclesiastici esteri il fatto che il libro del Papa Lodate Dio non sia stato tradotto in inglese... Al che uno pensa: ma se non viene fatto, come il mondo potrà conoscere il pensiero del Santo Padre su musica e liturgia? Il Papa scrive ed esorta, poi chi sta sotto dovrebbe agire.... e chi sta sotto chi è? Ravasi! E se Ravasi non si muove, chi lo può fare? Ahinoi...
RispondiEliminaCompleto:
RispondiElimina.....con la scusa dei poveri e degli ultimi di cui si serve per farsi accettare negli ambienti intellettuali anticattolici che dettano legge a Cannes a Venezia a Los Angeles ecc....
Per me essere cristiano significa essere di Cristo, cioè Colui che è stato crocifisso.
RispondiEliminaIl che stride con il considerare un crocifisso un simulacro di cartapesta.
Grazie al mio essere cristiano posso non mettere due dita negli occhi ad Olmi.
Posso aiutare gli immigrati senza prendermi gli applauisi di una platea di ipocriti viziosi, che non hanno mai nemmeno sfiorato l'olezzo di un barbone di strada.
Posso togliere ad un faticato stipendio qualche soldo da devolvere alla Caritas, stipendio non falcidiato da lusso e vizi.
Posso pregare il mio Signore, per i Suoi infiniti meriti, senza credermi un padreterno.
Posso davvero fare tante cose, da cristiano.
Tutto ciò che non fa Olmi. E quei cattolici che non colgono la blasfemia.
Diabolico come Giuda.
RispondiEliminaMi fa tristezza che un maestro come Olmi sia scivolato dal cattolicesimo "manzoniano" dell'Albero degli zoccoli - mirabilmente intriso della pietà tradizionale lombarda - e se vogliamo dalla pungente contemplazione della vanità delle cose del Mestiere delle armi (memorabile la scena del Miserere), dapprima alla svalutazione dell'approfondimento intellettuale della Fede (Centochiodi), per approdare infine ad un vago umanesimo con l'ultima pellicola.
RispondiEliminama perché si deve sempre che chi fa domande abbia intenzioni provocatorie? Perché essere sempre sulla difensiva, credersi sempre sotto attacco, chiudersi in un ghetto? Per esempio tutto quello che ha risposto micapizza mi è sembrato molto bello, ma anche qui perché volersi per forza contrapporre ad altri? Come fa a sapere che tutte le buone cose che fa lui non le fa Olmi? Non è questo credersi in qualche modo il Padre eterno? Quanto a liturgia, incenso ed altro è vero che esse servono a lodare la grandezza di Dio, ma bisognerebbe ricordarsi che da sole sono vuote formalità che Dio stesso aborre. Isaia 1, 11 sgg. "A che mi servono i vostri sacrifici ... sono sazio di olocausti ... Cessate dal presentare vuote offerte, l'incenso lo abbomino etc. Saranno pure parole degne di un minimo di riflessione.
RispondiEliminaRavasi, il telepredicatore, certo certo.
RispondiElimina"artista"?
RispondiEliminaMagari i "cattolici" conoscessero il Catechismo (quello di S. Pio X, ovviamente). Per il resto, ho forti dubbi che Olmi (e quelli come lui) sia cattolico.
RispondiElimina"Quanto a liturgia, incenso ed altro è vero che esse servono a lodare la grandezza di Dio, ma bisognerebbe ricordarsi che da sole sono vuote formalità che Dio stesso aborre." Lei ha una minima concezione di ciò che significa Rito? Di ciò che rappresenta da un punto di vista metafisico? Del concetto di "ex opere operato", che è dottrinale, prima ancora che liturgico? Altrimenti si cade nell'eresia protestante che, non per nulla, è ostile al Rito, proprio perchè è ostile alla dimensione metafisica. E lasciamo stare le citazioni bibliche. Il loro uso a sproposito dimostra quanto saggia fosse la Chiesa pre-conciliare, che diffidava i laici dalla lettura del Vecchio Testamento se non assistita dalla saggezza e dalla prudenza del Magistero (ovviamente quello di allora).
RispondiEliminaForse era protestante anche Gesù Cristo: "<span>Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli". </span>
RispondiEliminaInterrogativo:
RispondiEliminaMa lei sa quale sacrificio e quale offerta la Chiesa presenta a Dio nella Santa Messa ?
" una sana provocazione "
RispondiEliminaebbàstaaa! dài, perpietà, bastaaa! Di provocazioni son piene i fossi e gli scolmatori fognari degli anni settanta, ottanta, novanta....
Bisogna cambiare marcia: non possiamo pretendere di cambiare il mondo se prima non cambiamo noi stessi.
Con le provocazioni non s'è mai risolto né costruito alcunché.
Ognuno faccia il suo mestiere: se uno conoscesse il catechismo e andasse alla S. Messa (quella buona) tutte le domeniche e i precetti sarebbe molto più conseguente nella Carità.
Ma si caro Anselmo che lo so, però qui si parla di entrare nel regno dei cieli non di giocare a guardia e ladri con i progressisti sessantottini.
RispondiEliminaE' un obiezione vecchia, idiota, trita e ritrita; ci accusano di idolatria, di venerazione verso degli oggetti di pietra o legno, dimenticando che la preghiera viene indirizzata verso cio' che viene raffigurato, fatta eccezione ovviamente per il Tabernacolo ed il Santissimo Sacramento.
RispondiEliminaQuello che stupisce non e' comunque l'opinione di Olmi, ma le eretiche stramberie celebrali di un porporato che utilizza in modo pessimo il suo cervello.
Ravasi, pur adulato dagli inviti di venire a Milano a continuare l'opera distruttrice dei predecessori, aveva fatto intendere a chiare lettere di voler rimanere a Roma a fare l'intellettuale (!?). E' cosi' e' stato.
RispondiElimina@Andrea: e tocca ai laici rimediare all'ignoranza dei preti con le loro eretiche catechesi, ufff....
RispondiEliminaMons. Gianfranco Ravasi: ecco un altro esempio di apostata fatto e finito!
RispondiEliminaMeno male che se ne è rimasto a Roma con un incarico di poco o punto conto!
Guardie e ladri ? a me dei sessantottini importa niente anche perchè come diceva Messori le posizioni eretiche sono sempre le stesse da 2000 anni.
RispondiEliminaSpero di salvare la Fede in Dio incarnato morto e risorto; lo spero per me e per i miei cari.
Stia attento lei piuttosto a non seguire da vivino chi vorrebbe un Messia ridotto a solutore di problemi politici e sociali.
Appunto. La sua risposta banalizzante dimostra che lei non sa nulla sul valore metafisico del Rito. La sua è la risposta che mi avrebbe dato un qualsiasi protestante, non un cattolico. Quindi lasciamo perdere...
RispondiEliminaOgnuno sta attento alla propria di anime ovvio. Fatto sta che nella mia educazione religiosa (certamente per voi massonica e protestante) mi hanno insegnato che pregare e guardare ostie e adorare e poi tornare a casa e dimenticarci dei nostri fratelli non basta per salvarci.
RispondiEliminaOnestamente non lo vedo poi così diverso da quello che dice Olmi.
31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
RispondiEliminaVeramente per Lutero le opere non sono nulla, non crede nemmeno nel libero arbitro.
RispondiElimina<span><span>LDCaterina63</span>
RispondiElimina<span> :-[ Ospite.... non mi cada con delle risposte protestanti....
noi ADORIAMO IL CROCEFISSO E VENERIAMO LA CROCE la quale viene adorata il Venerdì Santo....
la Croce VUOTA viene generalmente VENERATA ed è il nostro SIMBOLO, SEGNO ANCHE DELLA VITTORIA DEL CRISTO
il CROCEFISSO, che è segno e non simbolo, viene adorato perchè non è un simulacro MA E' LA PERSONA... i Santi che hanno avuto la grazia di ricevere fatti straordinari, le hanno ricevute DAI CROCEFISSI e non dalle croci vuote....
il Crocefisso di san Damiano parlò a san Francesco...
il Crocefisso davanti al quale santa Caterina da Siena vegliava IN GINOCCHIO le donò le stimmate invisibili;
il Crocefisso posto nel coro a san Giovanni Rotondo diede le stimmate a padre Pio...
ecc....
il 14 è l'ESALTAZIONE DELLA CROCE, per penitenza, passi un pò di tempo IN GINOCCHIO E IN ADORAZIONE DAVANTI A LUI.... ;) </span></span>
non voglio contradila, ma i Cristiani venerano il Crocifisso
ADORANO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL TABERNACOLO,
eccetto il venerdì Santo in cui la chiesa celebra la morte in croce di Nostro Signore e per tanto Adora il Crocifisso.
attenti a non confondere adorazione e e venerazione.
io ogni giorno prego dinanzi al Crocifisso,
bacio la mia croce che porto al collo ma mi inginocchio solo dinazi a Gesù Sacramentato!!!
perdonate voi tutti lettori per la mia insistenza.
Infatti il Giudizio spetta a Cristo, Lui ha pieno di titolo di parlare di poveri, ultimi ecc..
RispondiEliminaChieda, anche in preghiera, a San Pio da Pietralcina dove trovava la linfa per servire le migliaia di fratelli ceh si recavano da lui a cercare conforto.
Chiesa alla Beata Madre Teresa di Calcutta come iniziava le sue giornate per poter distribuire Amore ( quello vero, quello che è Dio stesso ) ai più disperati della terra.
Chieda a Don Bosco chi gli dava la forza per consumarsi totalmente per i suoi ragazzi.....
Più sopra io le ho detto di leggersi qualche vita di Santi, così può avere chiaro il rapporto causa effetto per arrivare a dare Amore al prossimo;
Non le proporrei mai le mie gesta, anzi davanti a Dio devo sentirmi indegno e parlare come il povero pubblicano!
San Francesco ( quello reale ) rimane tutt'ora insuperabile come modello di cristiano; vedrà anche che lui le chiese non le smantellava, e meno che meno toglieva il Crocifisso.
NB il messaggio di Burighel citato nel commento precedente è stato rimosso in quanto decisamente inappropriato.
RispondiEliminaFZ
Grazie per la lezione su San Francesco: ci ho fatto a suo tempo la tesi e lo conosco grazie.
RispondiEliminaOspite della 15:11, con la sua capziosa e incongrua citazione lei ci sta dicendo che difendere la Cristianità dalle invasioni e dalle aggressioni ci fa finire all'Inferno? Che, che so, San Leone Magno, San Pio V, il Beato Marco d'Aviano sono all'Inferno? Che il ruolo del buon pastore non è quello di difendere il gregge ma è quello di introdurre i lupi nel gregge e magari indicargli le pecore da azzannare o condannare la loro doverosa autodifesa?
RispondiEliminaMale, molto male. Si cancellano le espressioni colorite di Burighel, ma si tollerano le eresie protestantiche di codesto INterrogativo. Cos'è più inappropriato, su un sito cattolico e tradizionalista, un'invettiva o un'eresia?
RispondiElimina<span><span>INterrogativo, grazie per i suoi sforzi didattici nei miei confronti, ma l'utilizzo polemico del termine "magico", tipicamente protestante e cattoprotestante, per sminuire l'importanza del Rito di Sempre nella dottrina e nella liturgia, è di per sè indicativo del suo pensiero. Il problema, per i "cattolici" come lei, è l'atteggiamento protestante riconducibile a convinzioni del tipo "basta con la forma, badiamo alla sostanza" (ignorando l'essenza dell'una e dell'altra e, soprattutto, la relazione tra l'una e l'altra). Oppure, la convinzione che "basti seguire la Bibbia", come fanno i fondamentalisti "rinati" americani. Non è Cattolicesimo, questo. E' semplicemente ignoranza, tipicamente modernista, del valore salvifico, sia su un piano individuale che cosmico, del Rito trasmessoci dalla Tradizione e dalla Scrittura. Riguardo al Vecchio Testamento, lo ribadisco: per centinaia di anni la Chiesa ha sconsigliato i fedeli riguardo a una lettura "autonoma" e non guidata. E' Lutero che ha affermato il contrario, predicando un individualismo interpretativo che è il fondamento del protestantesimo e una delle cause della sua frammentazione in sette, oltre che, ovviamente, della sua negazione del Sacerdozio e del suo munus docendi. Quindi, mi permetta un consiglio. Legga di più il Catechismo di S. Pio X e meno il Vecchio Testamento. L'uso che lei fa delle citazioni da questo dimostra che ne ha bisogno. Tralascio il suo riferimento al "celebrare la vittoria di un dittatore in una guerra ingiusta", che non ho capito ma che, di pancia, non mi piace per niente....</span></span>
RispondiEliminaCaro Silente, lei non risponde alle mie domande. Qual è l'esatta esegesi del testo di Isaia (se c'è)? Agostino, Ambrogio, Tommaso, tutta la tradizione monastica leggevano più il catechismo di Pio X che la parola di Dio presente nei profeti? Ma che razza di cristianesimo, anzi, di cattolicesimo va propagandando? Quanto al non aver capito, pensi magari ai vescovi che benedivano le armi di Mussolini per la guerra di Etiopia e alle messe propiziatorie della vittoria
RispondiEliminaVeramente il Vangelo parla di porgi l'altra guancia non di autodifesa. Poi certo, dato che non sian martiri e la paura fa novanta...
RispondiEliminaSi rilegga il Catechismo (persino quello post-conciliare) sul diritto-dovere all'autodifesa. Poi ne parliamo.
RispondiElimina<span>INterrogativo, il punto è che io non mi permetto di fare esegesi di una frase del Vecchio Testamento. Spetta alla Chiesa, non a lei o a me. Altrimenti siamo protestanti. Nel Vecchio Testamento, proprio per la sua natura di "preannuncio", si trova di tutto. Questo è il motivo per cui la Chiesa pre-conciliare ha sempre diffidato i cattolici da una lettura non guidata del Vecchio Testamento. Il suo uso strumentale di una frase di questo, separata e avulsa dal contesto, è la dimostrazione che aveva ragione. E credo che sia ovvio che lei, e ovviamente io, non siamo nè Sant'Ambrogio, nè Sant'Agostino nè San Tommaso (questo l'esatto ordine. Poi, curioso, perchè non premette a questi nomi il doveroso attributo di "Santo"?. Anche questo è molto protestante) Nel merito: il suo parlare di "magia" riferendosi al Rito e alla sua essenza metafisica denuncia il suo modernismo e la sua incomprensione di ciò che è Sacro. Ancora, anche questo è protestantesimo. Infine, riguardo alla sua confusa e pittoresca frase finale sui "dittatori" in un suo messaggio precedente, avevo intuito bene. Pura, distillatissima propaganda antifascista, degna di "cattolici" alla Rosy Bindi o alla don De Capitani. Ne consegue che il nostro "dialogo" finisce qui. Continuare sarebbe inutile e sgradevole. Anche considerato che la Redazione sembra aver assunto la bizzarra decisione di cancellare i messaggi di chi osa contraddirla... </span>
RispondiEliminaRinuncio!
RispondiEliminaSe per lei le idee espresse da Olmi ( quelle che ho letto e sentito ma anche visto nel film Centochiodi ) sono compatibili con il comportamento di San Francesco, come di qualsiasi altro Santo cattolico, non posso che arrendermi.
<span>Grazie per la lezione su San Francesco: ci ho fatto a suo tempo la tesi e lo conosco grazie.</span>
RispondiElimina<span></span>
<span>Conoscere non significa, ipso facto, comprendere.</span>
Meglio conoscere che niente intanto. Almeno non si scrive che un catechismo scritto cento anni fa vale più della Bibbia, del Vangelo e dei padri della Chiesa.
RispondiEliminaChe poi citate San Francesco ma lo sapete che il cantico delle creature è il primissimo testo in lingua volgare?? Ogni manuale di storia della letteratura italiana (non latina) si apre con questo testo.
RispondiEliminaUna domanda: se Ravasi è eretico, chi è che l'ha creato cardinale di Santa Romana Chiesa? Mi sembra che sia stato Papa Benedetto XVI. Ora nominare i Cardinali è un atto sovrano del Romano Ponteficie, per cui cui come minimo il Papa attuale non disapprova le opinioni di Ravasi, altrimenti l'avrebbe lasciato senza il titolo cardinalizio. sapendo poi che nel prossimo conclave lui voterà e potrebbe persino diventare il suo successore.....
RispondiEliminaQuanto riguarda la polemica circa i poveri e l'opinione che la Chiesa dopvrebbe attuare l'opera di giustizia sociale è una tentazione che si rivela che Cristo tutt'ora non è compreso dal Mondo. Del resto anche gli apostoli aspettavano, dopo la resurrezione (!) che Nostro Signore finalmente stabilisse il regno terrestre. Bisogna cercare il regno di Dio e la sua volontà, non il paradiso terrestre. I poveri servono a noi per poter mortificare noi stessi e staccare il nostro sguardo dalle cose di questo mondo. In questo senso ci aiuta di vedere Cristo nei poveri, non soggetti portatori di diritti. Altrimenti cadiamo nel peccato di Giuda che si scandalizza per lo spreco che attua la Maddalena, con la scusa che "si poteva vendere a 100 denari e darli a poveri..." Purtroppo oggigiorno siamo imbevuti di ideologia rivoluzionaria, giaccobina marxista moralista vaticanosecondista, per cui le verità fondamentali della fede cattolica ci sfuggono.
<span> "I poveri servono a noi per poter mortificare noi stessi e staccare il nostro sguardo dalle cose di questo mondo" ???????
RispondiElimina</span>
Esatto. Questo è la chiave di lettura cattolica del vangelo. Dare ai poveri dal nostro, non è una giustizia sociale, bensì imparare ad essere disposti a rinunciare alle cose di questo mondo. La stesso cosa vale per esempio quanto riguarda il digiuno. A che serve? Mortificare la nostra volontà, per poter essere disposti verso le cose di Dio. Ha ragione che non ne ha mai sentito parlare. Tutto l'insegnamento tradizionale circa la triplice concupiscenza e la necessaria mortificazione per combatterle si è completamente perso così come le pratiche di digiuno. Ora in vece il cristianesimo sarebbe in servizio dei poveri, dello sviluppo e della giustizia sociale la pace. Ideali della massoneria, non di Cristo.
RispondiEliminaI poveri e i deboli servono giusto perché voi impariate l'altruismo????
RispondiEliminaDal catechismo della Chiesa cattolica by Ratzinger:
1930 Il rispetto della persona umana implica il rispetto dei diritti che scaturiscono dalla sua dignità di creatura. Questi diritti sono anteriori alla società e ad essa si impongono. Essi sono il fondamento della legittimità morale di ogni autorità: una società che li irrida o rifiuti di riconoscerli nella propria legislazione positiva, mina la propria legittimità morale.<sup> 169</sup> Se manca tale rispetto, un'autorità non può che appoggiarsi sulla forza o sulla violenza per ottenere l'obbedienza dei propri sudditi. È compito della Chiesa richiamare alla memoria degli uomini di buona volontà questi diritti e distinguerli dalle rivendicazioni abusive o false.
1931 Il rispetto della persona umana non può assolutamente prescindere dal rispetto di questo principio: « I singoli » devono « considerare il prossimo, nessuno eccettuato, come "un altro se stesso", tenendo conto della sua vita e dei mezzi necessari per viverla degnamente ».<sup> 170</sup> Nessuna legislazione sarebbe in grado, da se stessa, di dissipare i timori, i pregiudizi, le tendenze all'orgoglio e all'egoismo, che ostacolano l'instaurarsi di società veramente fraterne. Simili comportamenti si superano solo con la carità, la quale vede in ogni uomo un « prossimo », un fratello.
1932 Il dovere di farsi il prossimo degli altri e di servirli attivamente diventa ancora più urgente quando costoro sono particolarmente bisognosi, sotto qualsiasi aspetto. « Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me » (Mt 25,40).
Giustissimo, caro Silente e visto che si cita <span>San Francesco, il porgere l’altra guancia e la pace, cari Ospite e interrogativo, guardate cosa ho trovato: <span> </span>Tuttavia,<span> </span>tra le fonti di parte cristiana, ne spicca una contenuta nella biografia di Francesco scritta da San Bonaventura alcuni decenni dopo e che riporta la testimonianza di frate Illuminato. Eccone un passo decisivo. Il sultano si sarebbe così rivolto al santo:” Il vostro Dio ha insegnato nei Suoi Vangeli<span> </span>che non si deve rendere male per male…<span> </span>Quanto più dunque i cristiani non devono invadere la nostra terra?”.<span> </span>Niente male: Al – Kamil<span> </span>usò il Vangelo come strumento per<span> </span>accusare i crociati di violenza e aggressione. Ma sentiamo la replica di Francesco:” Non sembra che abbiate letto per intero il Vangelo di Cristo Nostro Signore. Altrove, dice infatti:” Se un tuo occhio ti scandalizza, cavalo e gettalo lontano da te, che cerchi di toglierci dalla fede e dall’amore del nostro Dio. Per questo, i cristiani giustamente attaccano voi e la terra che avete occupato, perché bestemmiate il nome di Cristo e allontanate dal Suo culto quelli che potete. Se però, voleste conoscere il Creatore e Redentore, confessarlo e adorarlo, vi amerebbero come loro stessi”.</span>
RispondiEliminaRavasi è riconosciuto da Santa Romana Chiesa? O deve chiedere dei colloqui dottrinali per essere riconosciuto? C'è chi sta dentro, ma è fuori e chi sta fuori, ma è dentro. Che confusione!
RispondiEliminaRighe da applausi.
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