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martedì 27 settembre 2011

il Card. Bartolucci prende possesso del titolo della diaconia

L'ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice
e
La "Fondazione Domenic0 Bartolucci"
desiderano informare che
MERCOLEDI' 28 settembre 2011 - ore 18:00
L'Em.mo Sig. Cardinale
DOMENICO BARTOLUCCI
già Maestro Direttore in perpetuo della Cappella Musicale Pontificia
PRENDERA' POSSESSO
della Diaconia dei SS. Nomi di Gesù e Maria via del Corso 45
***
Il coro della Fondazione eseguirà alcuni mottetti dello stesso maestro Bartolucci.

18 commenti:

  1. Spero per lui che lo facciano solo assistere alla Messa, e non clebrarla. A meno che non si tratti di un vespero.

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  2. Mi chiedo perchè non farlo di domenica alle 10.00 quando viene regolarmente celebrata la Santa Messa nella forma extra-ordinaria 

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  3. non ci sarà messa.................

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  4. Perché "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole". La Messa in forma straordinaria (sebbene, come sappiamo, fortemente gradita al Cardinale - rectius, forse PROPRIO perchè notoriamente gradita al Cardinale)  è stata, come sempre sommessamente e implicitamente, ma come sempre fortemente e irrevocabilmente, EVITATA. Il sommo poeta chiosava "e più non dimandare".

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  5. Mah, se avrà la forza - è molto anziano e ha bisogno di aiuto per gradini etc - e voglia, una volta preso possesso della diaconia avrà tutte le occasioni che vorrà per celebrare a Gesù e Maria o anche solo assistere. Non vedrei troppi complotti. E considerando come in occasione della splendida S. Messa da lui celebrata alla SS. Trinità de' Pellegrini si siano lette cataste di assurdità offensive anche contro di lui - ovviamente da parte delle solite comari <span>pseudo</span>tradizionaliste che passano il tempo a fare l'esame di liturgia al prossimo pur capendone meno di zero - pare che l'anziano prelato non abbia nemici solo in Curia o al vicariato...

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  6. potrebbe assistere in cappamagna... 8-)

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  7. Con questo caldo e alla sua età ???
    Vogliamogli bene !

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  8. Caro amico, è indubbio che Sua Eminenza potrà celebrare o assistere quando vorrà. Tuttavia, te lo dico con la massima serenità, non è che "vedo" complotti: piuttosto conosco con certezza (avendo contribuito direttamente all'organizzazione di ciò che ...non è stato possibile organizzare) ciò che volevamo fosse fatto, ciò che non ci è stato fatto fare, chi e come e soprattutto perché ha organizzato questa presa di possesso "minore". Ti prego, "più non dimandare", come dicevo.

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  9. non dubito di quanto dici, Lorenzo, ma mi sembra più una di quelle solite reazioni del clericume anti-tradizionale alle quali siamo tristemente abituati. Ma a parte queste sterili ripicche da gente davvero infima in tutti i sensi, più passa il tempo e più agiscono per la rabbia della loro impotenza a fermare la lenta - ahimè troppo lenta! - ma tuttavia inarrestabile andatura della realtà: loro si fanno vecchi e non riescono a tappare tutti le falle che si stanno aprendo nella loro muraglia cinese (anche nel senso di maoista, a volte!).

    Sono d'accordo con te sul "più non dimandare". Fare resistenza, impuntarsi su questo episodio significa dare più potere e soddisfazioni a chi campa di pugnalate alle spalle. Fatelo insediare, e poi ne riparliamo. Saranno loro a dover giocare di rimessa. E il tempo passa... Personalmente un'aspetto di quelli che più mi consolano degli ultimi anni, è vedere tanti seminaristi e giovani preti che vengono alle S. Messe tradizionali. Alcuni di questi, chiaramente non da ambienti "tridentini", ma assetati di qualcosa che non può non parlare al cuore di chi abbia ricevuto il carattere sacerdotale e abbia ancora un cervello e una coscienza. E sono sempre di più. Un giorno chissà, saranno parroci, insegnanti, magari qualcuno pure vescovo.

    Tante cose sono cambiate per il meglio - mai abbastanza, certo - ma con l'aiuto di Dio chiuderemo gli occhi su una situazione almeno un pò diversa da quella che abbiamo subito per decenni, e queste cattiverie miserabili ci faranno sorridere, vedendo il 90enne progressista osservare stupefatto il parroco ventenne intonare l'Asperges alla S. Messa solenne parrocchiale. E magari perdoneremo tutto il male subito ancora più facilmente...

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  10. Ringrazio Lorenzo per il chiarimento. Ero io l'ospite delle 12.45 (ho avuto problemi con il computer...) che si interrogava sui motivi che non hanno consentito di collegare la presa di possesso con la Santa Messa delle 10.00.
    Tuttavia, ferme restando le difficoltà segnalate da Lorenzo ed il fatto che nella Chiesa di Gesù e Maria si celebra prevalentemente NO, auspicherei che sia consentito al Cardinale di poter celebrare nella SUA Chiesa almeno una volta nella forma extra-ordinaria così come avvenuto alla SS. Trinità. Magari quando farà più fresco e la cappamagna servirà a ripararlo dal freddo invernale delle antiche chiese romane....

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  11. l'ermellino non si usa ancora Carradori, i Cardinali lo mettono il 25 novembre a Roma

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  12. dalla Torre di S.Giovanni27 settembre 2011 alle ore 15:46

    http://www.organo.info/paradell/index.html

    a fine anno la nomina ufficiale!!!!

    ...il Sommo Maestro presto vi stupirà con effetti speciali..........

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  13. Mi pare che l'ermellino sia stato abolito da tempo.
    Ermellino o no fa caldo specie a Roma.
    Vogliamogli bene !

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  14. Il card. Burke mi pare l'abbia usato senza difficoltà nelle celebrazioni organizzate dall'ICRSS.

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  15. i il card Burke il diritto lo conosce... o volgiamo insegnarglielo?
    Poi leggetevi cosa dice l'istruzione sul motu proprio circa le norme complementari al Messale...

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  16. Chi si rivede?!? La Torre di S Giovanni.
    Allora il Palomba se lo prende a S. Pietro?
    Altra pugnalata a Miserachs..... ma alla fine dovrà lasciare la Liberiana, o Paradell è pure Para ......?

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  17. La questione dell'ermellino m'ha creato una suspence insostenibile. Accertiamocene al più presto.

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  18. Che io sappia, la cappa magna di cardinali, secondo le attuali norme, non dovrebbe più contemplare l'ermellino, privilegio riservato al Papa. Tuttavia, dal momento che, complessivamente, i cardinali che adoperano la cappa magna sono, sì e no, 4 o 5 (gli stessi che celebrano in forma straordinaria), qualche piccolo vezzo personale possiamo pure concederglielo. Ammiriamo, piuttosto, il loro sforzo di venire incontro al risveglio liturgico benedettiano e agli sforzi che il Santo Padre compie per ridare dignità alla liturgia, compresa la diffusione capillare della forma straordinaria.

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