Un nostro attento lettore (e paziente, che legge ancora Famiglia Cristiana) ci segnala e invia questo articolo di don Silvano Sirboni intitolato “Quando si sta in piedi a Messa?” apparso sul n. 35, Anno LXXXI del 28 agosto 2011, pag. 11 di Famiglia Cristiana.
Si tratta della rubrica “Chiedi al teologo” in cui i lettori pongono domande, a cui teologi e liturgisti, più o meno competente, più o meno faziosi, danno risposta.
Questa volta una lettrice domandava "Quali sono i momenti in cui si deve stare in piedi a Messa?".
Don Silvano si cimenta in una dotta argomentazione che ha dell'incredibile (in difetto).
Nel rispondere, il liturgista si produce in tutta una serie di frasi (arcinote, arcibanali e a nostro dire, arcibizzarre ) che già nell'incipit fanno saltare sulla sedia per poi far cadere direttamente in terra se si scorre nel prosieguo del testo. In rosso, infratestuali, alcuni nostri commenti, che non siamo stati in grado di non inserire.
Si tratta della rubrica “Chiedi al teologo” in cui i lettori pongono domande, a cui teologi e liturgisti, più o meno competente, più o meno faziosi, danno risposta.
Questa volta una lettrice domandava "Quali sono i momenti in cui si deve stare in piedi a Messa?".
Don Silvano si cimenta in una dotta argomentazione che ha dell'incredibile (in difetto).
Nel rispondere, il liturgista si produce in tutta una serie di frasi (arcinote, arcibanali e a nostro dire, arcibizzarre ) che già nell'incipit fanno saltare sulla sedia per poi far cadere direttamente in terra se si scorre nel prosieguo del testo. In rosso, infratestuali, alcuni nostri commenti, che non siamo stati in grado di non inserire.
"La difficoltà di partecipare attivamente e consapevolmente alla Messa, soprattutto a causa della lingua, costrinse in passato ad "assistervi" sovrapponendo ad essa devozioni private [molto più pie, devote e partecipate di certi atteggiamenti annoiati e distratti di molti fedeli contemporanei durante le Messe di oggi] e assumento l'attengiamento più consono a questo tipo di preghiera, cioè in ginocchio [già, perché infatti il fedele che "per caso" si recava in chiesa la domenica alle 10.00, forse non sapendo cos'altro fare, faceva ragionamenti del seguente tenore: "Tò ma guarda, son in una chiesa, e stranamente si sta celebrando una Messa -di cui, io cattolico, non so proprio nulla-! Allora vediamo un po' in che posizione potrei mettermi... ma sì, dai, mettiamoci in ginocchio, sì, va"] quando invece l'originario atteggiamento dell'assemblea nella preghiera liturgica è in piedi. Infatti [tenetevi forte, perchè qui arriva la solita solfa] attraverso il Battesimo i cristiani sono diventati figli nel Figlio e come tali stanno in piedi davanti al Padre [ma stare in ginocchio, difronte al compiersi del Sacrificio che lo stesso Figlio offre allo stesso Padre è così strano?]
Eccettuati alcuni momenti in cui i fedeli stanno seduti o possono mettersi in ginocchio [si noti dice "possono"] nel rispetto di una prassi secolare [assurdo!! il rispetto dello stare inginocchiati sarebbe tributato alla prassi, e non al mistero sublime che si realizz sull'altare, alla Divina presenza di tutta la SS.ma Trinità nelle sacre specie, al sacrificio Eucaristico di Redenzione!!! Le vecchiette che ancora nonostante i dolori artosici si mettono in ginocchio, lo fanno solo per "abitudine" o antica usanza] durante le orazioni presidenziali [che orrendo termine!!] stanno in piedi poichè il sacerdote che presiede [e ridaiie!] non fa che prestare la sua voce al soggetto celebrante che è l'assemblea [qui il buon don Silvano è in odore di eresia, visto che omette di specificare che il vero, unico, indispensabile e solo "celebrante" è il Sacerdote-ministro, in persona Christi, mentre i fedeli non godono del "sacerdozio ministeriale!] corpo sacramentale di Cristo [qui forse l'eresia c'è veramente. Io sapevo che il corpo sacramentale di Cristo fossero solo e veramente l'Ostia e il Vino Consacrati. La Chiesa, o l'assemblea, sono, caso mai, il "corpo mistico" di Cristo. E c'è una bella differenza!!!!! ] "
Insomma la risposta di don Silvano è po' confuso e ingannevole. E l'autore sa di esserlo, perchè pur citando la preghiera "Pregate fratelli..." non continua la frase che, forse unica traccia dell'essenza vera della Messa Cattolica, indica il ruolo del sacerdote, la natura e lo scopo della stessa: "e sorelle, affinchè il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre Onnipotente" - E maggior mente omette la risposta, a cui allude solo di sfuggita: "Il Signore riceva dalla TUE MANI questo sacrificio a lode e gloria del suo santo nome, per il bene nostro e per tutta la Sua Santa Chiesa."
Eccettuati alcuni momenti in cui i fedeli stanno seduti o possono mettersi in ginocchio [si noti dice "possono"] nel rispetto di una prassi secolare [assurdo!! il rispetto dello stare inginocchiati sarebbe tributato alla prassi, e non al mistero sublime che si realizz sull'altare, alla Divina presenza di tutta la SS.ma Trinità nelle sacre specie, al sacrificio Eucaristico di Redenzione!!! Le vecchiette che ancora nonostante i dolori artosici si mettono in ginocchio, lo fanno solo per "abitudine" o antica usanza] durante le orazioni presidenziali [che orrendo termine!!] stanno in piedi poichè il sacerdote che presiede [e ridaiie!] non fa che prestare la sua voce al soggetto celebrante che è l'assemblea [qui il buon don Silvano è in odore di eresia, visto che omette di specificare che il vero, unico, indispensabile e solo "celebrante" è il Sacerdote-ministro, in persona Christi, mentre i fedeli non godono del "sacerdozio ministeriale!] corpo sacramentale di Cristo [qui forse l'eresia c'è veramente. Io sapevo che il corpo sacramentale di Cristo fossero solo e veramente l'Ostia e il Vino Consacrati. La Chiesa, o l'assemblea, sono, caso mai, il "corpo mistico" di Cristo. E c'è una bella differenza!!!!! ] "
Insomma la risposta di don Silvano è po' confuso e ingannevole. E l'autore sa di esserlo, perchè pur citando la preghiera "Pregate fratelli..." non continua la frase che, forse unica traccia dell'essenza vera della Messa Cattolica, indica il ruolo del sacerdote, la natura e lo scopo della stessa: "e sorelle, affinchè il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre Onnipotente" - E maggior mente omette la risposta, a cui allude solo di sfuggita: "Il Signore riceva dalla TUE MANI questo sacrificio a lode e gloria del suo santo nome, per il bene nostro e per tutta la Sua Santa Chiesa."
Su Sirboni: nomen omen (in sardo, dico).
RispondiEliminaSiamo dalle parti di Calvino: il prete è un portavoce, l'assemblea celebra ma non si sa bene più che cosa, perché un sacrificio non c'è più. In sostanza celebra se stessa come "corpo sacramentale" (?). A questo punto inginocchiarsi non ha effettivamente più senso (davanti a chi?). Ma ai poveri fedeli non si ha il coraggio di dire "Cristo non è più presente, la messa è solo un momento di socializzazione", questo lo si inculca subliminalmente e surrettiziamente eliminando pezzo per pezzo tutto ciò che può evocare l'idea di adorazione della presenza reale (inginocchiamento, comunione sulla lingua, tabernacolo ecc. ecc.).
RispondiEliminaE' esattamente quello che diceva Romano Amerio , sono perfettamente d' accordo .
RispondiEliminaMa a questo lettore che ancora legge Famiglia Cristiana bisogna dare un premio: è un eroe! ;)
RispondiEliminaMa perché nessuno ricorda mai che partecipare attivamente alla Santa Messa è innanzitutto essere IN STATO DI GRAZIA? Poi viene tutto il resto: seduti, inginocchiati, di traverso, cantando, restando muti, ecc.
RispondiEliminaNon èsolo Sirboni che la pensa così ma buona parte del clero formatosi nei seminari del posconcilio. Per rompere con il passato bisognava creare una nuova classe di preti. Sono questi che credono nella ermeneutica della rottura. D'altra parte il papa in Germania ha reso omaggio a Lutero che da eretico e scismatico è diventato RIFORMATORE. quindi di che cosa dovremmo stupirci. Serboni insegna la teologia e la liturgia della nuova chiesa. Meno male che un eretico e scismatico cui indirizzare tuttele contumelie c'è ancora: Mons Lefebvre. Non si vedrà mai il papa celebrare la Messa antica nonostante la sua summorum pontificum, come mai? credo che la risposta sorga spontanea!!!!
RispondiElimina... con tendenze masochiste. Scherzo, è sempre opportuno monitorare i malati gravi!
RispondiElimina<span>Sono questi che credono nella ermeneutica della rottura</span>
RispondiEliminaProprio così.
E sono instancabili, rompono i sirboni dalla mattina alla sera da cinquant'anni!
1) è FALSO dire che "soprattutto a causa della lingua" siano subentrate le difficoltà che lei ha sottointeso descrivere....conservo i Breviari con la Messa alcuni datati nel 1850, breviari e libretti PER IL POPOLO, in tutti vi è la traduzione a fianco della lingua del posto....inoltre, il fatto che uno nascendo frequentava fin da bambino la Liturgia, essendo sempre stata in latino, non faceva affatto i suoi calcoli con la lingua del posto....
RispondiElimina2) è FALSO dire che "soprattutto a causa della lingua" si siano SOVRAPPOSTE LE DEVOZIONI POPOLARI.... mi pare di leggervi un astio ed un rigetto verso LA DEVOZIONE DEL ROSARIO, l'unica vera devozione popolare che soprattutto gli anziani usavano dire durante la Messa... ma questo non giunse per la noia, ma perchè GLI ANZIANI FACEVA A GARA PER DIRE TUTTO IL ROSARIO INTEGRALMENTE e questo comportava che per sbrigarsi molti lo dicessero durante la Messa, ma non perchè si annoiassero o per la lingua, INFATTI LA DEVOZIONE VENIVA DETTA IN LATINO.... inoltre molti Confessori DAVANO PER PENITENZA IL ROSARIO di conseguenza moltissimi penitenti non potendosi trattenere dopo la Messa (sa, molti zappavano la terra, non stavano comodamente dietro una scrivania a scrivere corbellerie) APPROFITTAVANO DELLA MESSA PER UNIRVI LA PENITENZA: IL ROSARIO....
Le suggerisco di leggersi il libro sul Rosario e le Confraternite del beato Alano del Rupe (Rochè) che già dal 1500 le chiarisce come si sviluppò l'unire la DEVOZIONE DURANTE LA MESSA....
3) è FALSO descrivere la piegatura delle ginocchia nella Messa allo sviluppo delle devozioni o del perchè "non si sapeva che atteggiamento assumere" è ridicola la sua spiegazione!
L'atteggiamento, la postura dell'inginocchiarsi durante la Messa prende corpo con l'ufficialità della FESTA DEL CORPUS DOMINI e con la marcata SENSIBILITA' ACCRESCIUTA dei fedeli verso la Divina Presenza nel Tabernacolo e durante la Messa...
Santa Caterina da Siena prendeva la Messa IN GINOCCHIO DALL'INIZIO ALLA FINE..... e al suo tempo NON esistevano i banchi con gli inginocchiatoi, si stava sul nudo pavimento.... e le potrei citare molti altri santi e beati...
Giusto per dirle brevemente un sunto di storia: nelle grandi Basiliche o Duomi non c'erano neppure le panche per sedersi, NON C'ERA NULLA..solo la ricchezza del PRESBITERIO e la centralità del Tabernacolo.. si stava o in piedi o in ginocchio.... poi arrivarono le PANCHE e con la Riforma Protestante arrivarono LE PANCHE CON GLI INGINOCCHIATOI per far fronte al dileggio protestante che negava la Divina Presenza e negava la potenza salvifica della Messa e del sacerdozio.... da qui si svilupperà anche un crescente atteggiamento DI VENERAZIONE VERSO I SACERDOTI.... sottolineato per primo da san Francesco d'Assisi e poi dilagato nella Chiesa: l'atteggiamento di baciare con riverenza quelle mani E PERSINO DI INGINOCCHIARSI davanti a lui in quanto Alter Christi....
Caro Don Silvano...si deve essere davvero essere ALLERGICI ALLA RIFORMA TRIDENTINA per avanzare con le sue teorie distorte....attribuendo così, ma falsamente, all'ultimo Concilio la grazia di aver CANCELLATO IL RICORSO ALLA DEVOZIONE POPOLARE, LA LINGUA DELLA CHIESA, GLI INGINOCCHIATOI.....
Immagino quanto gli sia indigesto Benedetto XVI e il come stia dando la Santissima Eucaristia! n'è vero?
Complimento alla rivista, collaboratrice della SCRISTIANIZZAZIONE dei fedei e delle FAMIGLIE.... collaboratrice del qualunquismo e del sincretismo....
Non a caso le vendite di Famiglia (?) Cristiana (?) di anno in anno su riducono notevolmente !
RispondiEliminaPiù diventa un giornale Eretico e Progressita (?) che rinnega le sue origini più va allo sfascio.
E' la fotografia della crisi della Chiesa che serpeggia da quasi 50 anni a questa parte !
[...] 'al soggetto celebrante che è l'assemblea'.
RispondiEliminaSe non sbaglio, questo concetto viene ribadito nelle catechesi del Cammino Neocatecumenale.
un P.S. con una immagine che traggo dal video sulla Corona del Rosario spiegata agli UMILI....
RispondiEliminahttp://www.gloria.tv/?media=199180
la DEVOZIONE DURANTE LA MESSA, e specialmente quella del Rosario, per quanto Paolo VI nella Marialis Cultus spiega il perchè sarebbe meglio NON DIRLO durante la Messa, alla fine è sempre più raccomandabile a fronte dei tanti abusi e di certa CREATIVITA' liturgica o persino sempre meglio ALL'IMPOSIZIONE ARBITRARIA E DA SOVIET che certi preti impongono ai fedeli di un attivismo sfrenato e ridicolo DURANTE LA MESSA....
ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!! o Gesù Buono!! ecco chi era il commentatore che stava per farmi commettere un OMICIDIO col pensiero!!!! :-D :-D
RispondiEliminanel seguire la diretta da TV2000 avrei voluto averlo davanti per dirgli: MA CHE STA DICENDO???
e non ha detto solo quello! è TUTTO nell'insieme del commento che TENTAVA DI SMINUIRE LA RIFORMA DI BENEDETTO XVI, invocando invece un osanna alla riforma del Concilio ma senza Benedetto XVI....
ora si capiscono tante altre cose...
La Messa spiegata da TV2000 del Papa in Germania, faceva venire l'acqua alle ginocchia... ma non era lo stesso commentatore, almeno credo... c'è proprio alla base dei Media e RIVISTE CATTOLICHE quel danno profetato, denunciato e condannato da san Pio X....
Secondo me, l'unica cosa da fare è inondare Famiglia Cristiana di lettere di protesta.
RispondiEliminaVien detto testualmente "senza Assemblea non c'è eucaristia".
RispondiEliminail peccatore che assiste alla Messa può comunque impetrare il perdono della sue colpe e la grazia del pentimento, come dice il Tridentino
RispondiEliminaNon resta che... metterci in ginocchio... poverino
RispondiEliminaGrazie per l'ossigeno Caterina! :)
RispondiEliminaPosso aggiungere che per il sottoscritto il rosario è ancora oggi il migliore <span>complemento</span> per la Santa Messa: nelle pause di silenzio, nel procedere verso il sacerdote a ricevere il Corpo di Cristo, nell'attesa e nel ringraziamento, ecc... Certo, non ho la pretesa di completare tutti e cinque i misteri. Capita anche che i misteri 'cadano' al momento opportuno, come 'Gesà sale il monte Calvario' durante la consacrazione delle specie eucaristiche. Inoltre, tenere in mano la corona è come avere un'arma pronta a cacciare pensieri e distrazioni inopportune...
<span>Vien detto testualmente "senza Assemblea non c'è eucaristia"</span>
RispondiEliminaSe chi avrebbe il compito di correggere tace (e chi tace acconsente) è lecito a questo punto chiedersi: questa NUOVA e STRANISSIMA Chiesa ha ancora il diritto di definirsi cattolica?
Decisamente c'è qualcosa che non va. E più si va avanti più la situazione si aggrava.
<span><span>"...attraverso il Battesimo i cristiani sono diventati figli nel Figlio e come tali stanno in piedi davanti al Padre". L'affermazione è gratuita e faziosa. Si scomoda addirittura la figliolanza divina di Gesù per giustificare la postura del corpo da assumere durante la Messa. Non solo faziosa, ma addirittura falsa: perché in nessun passo biblico si parla del Figlio che, come tale, "sta in piedi davanti al Padre". Infatti del Figlio di Dio non si dice che siede "alla destra" del Padre? E Gesù non pregò "in ginocchio" (Lc 22,41) il Padre nell'orto degli ulivi? Il don "Silvano" (andar per boschi a raccogliere fragoline no?) non solo dimostra lacune di teologia liturgica, ma anche di cristologia! Poveri noi!</span></span>
RispondiEliminaGuarda, Caterina, che padre Barile ha avuto delle parole durissime contro il Summorum Pontificum. Ti ricordi?
RispondiEliminaEcco l'email del direttore di Famiglia Cristiana: direzionefc@stpauls.it
RispondiEliminail concetto di "assemlea celebrante" è presente nel "Catechismo della Chiesa cattolica" :(
RispondiEliminasecondo me l'unica cosa da fare è non comprare più Famiglia Cristiana.
RispondiEliminaIo infatti seguo e consiglio di seguire TELEPACE. Dell'ultimo viaggio di S.S. Benedetto XVI, tv2000 non ha nemmeno trasmesso in diretta la celebrazione dei vespri.
RispondiEliminaNon se ne puo piu con questo tipo di preti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaNoto nei vari commenti una forte opposizione alla postura in piedi, così fortemente difesa da don Sirboni. E' innegabile che in antico i fedeli pregassero in piedi; e che tale posizione richiamasse e ricordasse l'Incarnazione, la Redenzione e la Resurrezione. E anche tale atteggiamento orante si praticava durante la messa; i resti di tale atteggiamento si hanno nella posizione del celebrante, il quale appunto resta sempre in piedi, mai in ginocchio (tranne rare eccezioni). Le stesse genuflessioni sappiamo bene non essere esistite in antico, e si sa da che epoca si sono introdotte. Ma la sempre più approfondita comprensione di ciò che è l'Eucaristia e di ciò che si realizza durante la Messa, ha portato i fedeli a piegare le ginocchia. E' questo il gesto più naturale di supplica. Ma pure di adorazione. >Don Sirboni si richiama ad un antichissimo passato, come ad esso si richiama tutta la riforma liturgica. Ma non tutto ciò che si faceva in passato è necessariamente la cosa migliore oggettivamente. In passato siportava l'Eucaristia a casa, e la si conservava nell'armadio. Cosa oggi proibitissima. Insomma, il problema è sempre lo stesso: i progressisti vogliono annullare decine di secoli e tornare indietro ad una non meglio precisata epoca d'oro. Epoca d'oro sulla carta, perchè nella realtà era più confusa di quella odierna. Il problema dei progressisti è che non riescono a capire che rimettere in funzione oggi certe usanze di decine di secoli fa, non fa progredire nulla, ma fa anzi regredire tante cose. I progressisti fanno discorsi bellissimi in quanto a teoria ideale, ma tali discorsi calati nella realtà spesso producono un effetto cointrario a quanto pensato. Non sempre ciò che è ottimo in teoria lo è pure in pratica. Lo zucchero è cosa ottima, ma se lo dai ad un diabetico, puoi pure ucciderlo.
RispondiEliminaSì, ma solo in quanto membra del Corpo il cui Capo è Cristo, che è il vero Sommo Sacerdote della Nuova ed Eterna Alleanza...
RispondiElimina:) si che lo so cara Luisa... ma so anche come si stia ponendo in modo sempre più onesto nei confronti della "permissione"....
RispondiEliminae di come lui stesso celebra la Liturgia in modo corretto e di come sostiene la Riforma liturgica moderna del Papa....
Vedi Luisa, non mi fermo mai davanti alla critica di chi la espone, ma cerco sempre e pazientemente di vedere poi i suoi frutti.... e ti posso assicurare che i frutti di padre Barile sono tanti e buoni.... la sua ostilità nei confronti del Summorum Pontificum non è per la negazione della Liturgia antica, non dimenticare che lui è Provinciale a Bologna ed ha lasciato LIBERTA' di celebrazione con la Messa antica presso la Tomba di san Domenico... ;) ma è rivolta di più verso una attenzione a non confondere le Normative della Chiesa per una nostalgia verso "l'antico".... infatti egli, anche nel filmato 3, seppur provocatoriamente e quasi con vena ironica,tuttavia ELOGIA i giovani Domenicani che in america stanno riportando l'uso del Messale antico, specialmente domenicano.... ben spiegando che essendo TUTTI GIOVANI non può trattarsi di una "nostalgia" del passato dal momento che non l'hanno conosciuto... e pertanto reputa il loro interessamento ancor più genuino...
Insomma... seguendo da qualche anno padre Riccardo, lo confesso, mi sono ricreduta molto sul come la pensa, ed è fra i più rispettosi della Liturgia antica e moderna, di tanti altri che spingono esclusivamente all'alntico.... dileggiando la forma celebrata dal Papa... e lo dice infatti come riprende molto nei tre filmati sugli abusi commessi e ancora duri a morire... del resto lui è anche liturgista e nella sostanza sui tre file non c'è proprio nulla da ridire circa la ricostruzione storica.....
Poi posso anche non essere d'accordo su alcuni aspetti da lui difesi, ma noi lo sappiamo: san Domenico ci ha voluti liberi all'interno dell'Ordine, ma capaci di ascoltarci l'un con l'altro.... :-D
Per chi volesse "dilettarsi" nel leggere le parole del sacerdote Silvano Sirboni, consiglio la lettura del suo libro "BEATI GLI INVITATI ALLA CENA DELL'AGNELLO. Conoscere, celebrare e vivere la Messa" ed. Queriniana 2010. Mi è stato regalato da un diacono. Confesso; ho letto solo qualche pagina per non farmi venire l'ulcera. Un distillato di ermeneutica della rottura e di livore verso la forma extraordinaria dell'unico Rito romano. Occorre coraggio e molta calma nella lettura poichè il rischio, quasi certo, è quello di arrabbiarsi molto e rimanere schifati, leggendo un testo ben più ricco di scempiaggini che non l'articolo riportato in questo post. Che brutto sentire un sacerdote disprezzare ciò che "da sempre è sacro" cfr. Benedetto XVI Lettera di presentazione all'episcopato del Summorum Pontificum.
RispondiEliminaLeggo e riporto dalla quarta di copertina che il Sirboni è: parroco in diocesi di Alessandria e direttore dell'ufficio liturgico. Si è specializzato in liturgia presso l'Institut Catholique di Parigi. E' docente di liturgia presso il SIT di Alessandria, affiliato alla Facoltà teologica di Milano. E' condirettore di Rivista della pastorale liturgica, Famiglia Cristiana. Collabora con varie riviste Servizio della Parola, Vita Pastorale, La vita in Cristo e nella Chiesa. Reverendo che pedegree! Complimenti.
Peccato che però le sappia sostenere tesi e discorsi basandosi solo sulla dicotomia PRIMA/DOPO il Concilio Vaticano secondo LEI s'intende. Una domanda: conosce Benedetto XVI? Conosce il Suo Magistero? Perchè non cerca di aderire, da buon cattolico, alla 'mens' del Romano Pontefice invece di perdere tempo a contrastarlo?
Nei casi dubbi rimane sempre il Catechismo di S. Pio X. Chiaro come il sole. :)
RispondiEliminaE poi, andate a dire a un progressista che le donne devono coprirsi la testa in chiesa perché i primi cristiani facevano così, e del resto si è continuato a fare così fino al Vaticano II... Imbraccerà subito il fucile. Vanno a recuperare usanze paleocristiane (o quelle che si suppongono essere usanze paleocristiane, perché di testimonianze ce ne sono veramente poche) solo quando fanno comodo a loro.
RispondiEliminaSemplice, perché è un prete eretico!
RispondiEliminaMi stupisco che ci siano ancora cattolici che leggono famiglia cristiana, tempo perso, meglio leggersi Geronimo Stilton, è più serio.
RispondiEliminainfatti é arci-noto che durante le apparizioni di Lourdes e Fatima la Madonna disse ai bambini "...alzatevi i cristiani come tali stanno in piedi davanti al Padre"<span></span>
RispondiElimina<span>No! veramente ci sono preti eretici nella Chiesa ?? ma dai... e nessuno gli dice niente ? non gli fanno firmare un preambolo per stare dentro ?</span>
RispondiEliminaSapete perché non glielo fanno firmare? perché il casino dottrinale é tale che <span>non é per niente certo</span> che <span> il Sirboni quando scrive decine di castronerie </span>
<span>nel libro "BEATI GLI INVITATI ALLA CENA DELL'AGNELLO" sia in rottura con qualcosa ... lui non fa che seguire una delle piste CVII, quella che più lo sfagiola.
</span>
Perché la "donna velata" rappresenta, nella celebrazione, l'umanità sottomessa al Creatore. Credo che sia proprio il significato autentico dei segni che si è perso e andrebbe recuperato per quanto è possibile.
RispondiEliminaPer il resto quel che conta è celebrare e vivere il Santo Sacrificio come il Signore ce lo ha consegnato!
Il problema è che quella diretta (con le farneticazioni di questo padre) era su RAIUNO, non tanto su TVsat2000, che vedono in pochi!
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo: inondiamo di mail e lettere, pacate ma convincenti e ben argomentate, la redazione di questo giornale.
RispondiEliminaSu, dai! Armiamoci di buona volontà e coraggio e scriviamo a più non posso! Prima o poi si ricrederanno anche loro...
RispondiEliminaHo letto qualche giorno fa' l'articolo del sig.Sirboni su 'famiglia cristiana', non perche' acquisti quel famigerato giornaletto, ma per ingannare l'attesa in un laboratorio di analisi. Dire che ho provato sorpresa, e' poco, anche il termine sconcerto e' riduttivo. Quello che ho sentito e' un sentimento misto di nausea e schifo difficilmente definibile.
RispondiEliminaMi pongo alcune domande:
1- sirboni e' cattolico ?
2- se si', e' davvero un sacerdote regolarmente ordinato ?
3- se si', crede che durante la celebrazione (se celebra), la Particola viene trasformata nel Santo e Glorioso Corpo di Cristo, suo e nostro Salvatore ?
4- se crede anche questo (e io lo dubito), non sente il bisogno di adorarLo e glorificarLo con tutto se stesso? E qual miglior modo che inginocchiarsi per farsi piu'piccolo possibile davanti al Santissimo Corpo di Cristo presente fisicamente sull'altare nella medesima Gloria di quello morto, risorto e asceso al Cielo 2000 anni fa? (anche in ginocchio sento che la mia adorazione e' inadeguata, vorrei tanto adorare tantaDivina Maesta' abbassando la faccia fino al pavimento).
5- come si porra' il giorno che il Divino Giudice gli chedera' conto di tutte le empieta' ed eresie che ha praticato e insegnato ? Sara' seduto? Si degnera' di stare in piedi ? O gli raccontera' che ha seguito lo spirito del CV2 per una chiesa piu' umana e democratica, o che non c'e' messa senza assemblea? In ogni caso prevedo per lui un conto assai salato.
dicano quel che vogliono ma alla consacrazione e all'ecco l'Agnello di Dio .. io mi inginocchio perchè mi vergogno di stare in piedi daventi all'immensità di Cristo fatto carne di fronte a me.
RispondiEliminasirboni, sibròne, sibròni, nm: silvone, siprone, sirbone, sirvone porcu de sirba, areste o àvrinu: ca est arestosu meda si li assemizat s'ómine candho no est de cumpanzia / sirboni sulàrgiu = sa creze sarda de su porcrabu pocrabu, surbone sos posteris son avisatos dae sas gànnitas de sos canes apenas chi pesan a sirvone <span>¸</span> pro fàere essire is sibrones betaiat boghes e faiat degollu 2. si bortat che sirbone e nch'essit murmutandhe e iscracandhe sa gianna <span>¸</span> geo solu no apo cumpresu mancu sas trechetadas e su chimentu ’e s'iferru de su sirbone sannicanu! <span>¸</span> sindacaus e partidus oi funti andendi che sirboni fertu a balla 3. a s'ómini sirboni, fémina arrenconada! anar, sus scrofa meridionalis cinghiale sanglier wild boar Wildschwein.
RispondiEliminaPer codesti, il rosario si "biascica".
RispondiEliminaEccellente Sirboni ed eccellente Famiglia Cristiana!
RispondiEliminaNonostante tutto ciò che, in tema di liturgia, ciascuno può vedere, ascoltare, leggere ... ebbene riescono ancora a stupirci.
Un plauso ed un applauso al futuro Dottore della Chiesa ed alla rivista cattolica che ci insegnano, con questo piccolo gioiello di catechesi liturgica, che non bisogna mai adagiarsi nell'ignavia di coloro che pensano che nulla più possa sorprenderli.
Mi sia concesso, al contrario, criticare <span>CON FORZA</span> la Redazione di Messainlatino, la quale, con i propri superflui e non richiesti commenti, ha banalizzato ed annacquato la sublime bestialità dell'asinino ragionamento di questa ciabatta della teologia contemporanea.
Ma scusi, le pause non sono fatte per la meditazione? Non per il S.Rosario, inoltre la S.S. Messa dovrebbe essere completa e non aver "bisogno" di supporti e stampelle.
RispondiEliminaPerdoni la mia precisazione ma la struttura della celebrazione liturgica ha un suo profondo senso ed è per questo che occorre averne rispetto e darle il giusto decoro, evitando canti con le chitarre. Ma credo, forse mi sbaglio che il S. Rosario debba avere un'altra collocazione esterna alla S.S. Messa.
Saluti cordiali
Diciamo pure "il significato autentico dei simboli". Tocca uno dei nodi centrali, mic: la perdita della coscienza simbologica, che nel mondo antico era non solo viva e presente, ma attiva e dominante. Oggi il termine stesso "simbolo" (o "simbolico"), è stato degradato. Viene per lo più utilizzato come sinonimo di metaforico, privo di valore fattuale. Molti preti se ne servono per fare strame degli eventi prodigiosi di cui narrano le Scritture. Pietro cammina sulle acque? Sì, ma "simbolicamente", dice il prete à la page (la pagina 1968), cioè "per finta". A quel prete non passa nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea che per gli antichi i simboli erano, per così dire, più reali dei fatti, e che l'intera realtà aveva valore simbolico. L'acqua del lago di Tiberiade, quella reale, quella bagnata, era essa stessa un simbolo, qualcosa che rimandava all'Assoluto, a Dio, così come ogni aspetto del mondo creato (come il sole di Francesco d'Assisi, che "de Te, Altissimo, porta significatione"). Una visione del genere sopravvive ancora in alcune culture, come quella indiana (sbaglierebbe il cristiano superficiale a disprezzare il mondo orientale, che per questo aspetto ci ha conservato elementi validi e istruttivi).
RispondiEliminaSolo il Catechismo di S.Pio X e' chiaro, quell'altro aiuta solo a confondere e relativizzare le idee.
RispondiEliminaRicordo un mio amico luterano che ora e' Cattolico, leggeva il Catechismo di GPII per prepararsi all'abiura, gli dissi di utilizzarlo per accendere il camino e gli regalai quello di S.Pio X.
Mi ringrazio' scoprendo e lodando la chiarezza del Catechismo Tradizionale, mentre quell'altro oltre a non chiarirgli le idee gliele confondeva.
In quanto all'abiura l'ho aiutato a scriverla, la Curia l'ha accettata ma si sono lamentati del termine "abiura", troppo duro, antico....
Ma la stampano ancora "Famiglia S-cristiana" ??? Per sapere cosa trasmettono in TV c'è il televideo.
RispondiEliminaIn famiglia il noto settimanale viene chiamato "FANGHIGLIA CRISTIANA" per cui dieci anni fa circa non rinnovai più l'abbonamento che fra l'altro aveva già aperto a pubblicità semi-pornette di dubbio gusto.
RispondiEliminaper farlo dottore della chiesa, intanto cominciamo dal primo passo: speriamo che il Signore lo chiami presto.
RispondiElimina<span>"Infatti attraverso il Battesimo i cristiani sono diventati figli nel Figlio e come tali stanno in piedi davanti al Padre" </span>
RispondiEliminaCerto N.S.G.C non doveva averci capito niente, secondo don Sirboni, visto che "si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio[...]»" (Mt 26, 39)
Secondo me, e' un fachiro.
RispondiEliminaE poi, dopo 5 anni, 'santo subito', per il miracolo mi offro di testimoniare che per la sua intercessione ho vinto al superenalotto.
RispondiEliminaPer Carolus
RispondiEliminaIn effetti è come dice lei: recitare il rosario è per me la via più breve per transitare quei momenti (purtroppo molto brevi) in quella che lei giustamente definisce meditazione.
Sirboni, sarebbe bene che non si facesse vedere qui in Sardegna: la caccia é aperta! Se qualche anima pia mi volesse far avere il suo indirizzo, sarebbe di enorme aiuto per inviargLi una copia del Catechismo.
RispondiEliminacitare le fonti, per favore.
RispondiEliminaTratto dall'omelia di un vescovo
RispondiElimina... questo pane come può essere il suo corpo? E questo calice, o meglio ciò che è contenuto nel calice, come può essere il sangue suo? Queste cose, fratelli, si chiamano sacramenti proprio perché in esse si vede una realtà e se ne intende un’altra. Ciò che si vede ha un aspetto materiale, ciò che si intende produce un effetto spirituale. Se vuoi comprendere il mistero del corpo di Cristo, ascolta l’Apostolo che dice ai fedeli: Voi siete il corpo di Cristo e sue membra (1 Cor 12, 27). Se voi dunque siete il corpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore è deposto il mistero di voi: ricevete il mistero di voi. A ciò che siete rispondete: Amen e rispondendo lo sottoscrivete. Ti si dice infatti: Il Corpo di Cristo, e tu rispondi: Amen. Sii membro del corpo di Cristo, perché sia veritiero il tuo Amen. Perché dunque il corpo di Cristo nel pane? Non vogliamo qui portare niente di nostro; ascoltiamo sempre l’Apostolo il quale, parlando di questo sacramento, dice: Pur essendo molti formiamo un solo pane, un solo corpo (1 Cor 10, 17). Cercate di capire ed esultate. Unità, verità, pietà, carità. Un solo pane: chi è questo unico pane? Pur essendo molti, formiamo un solo corpo. Ricordate che il pane non è composto da un solo chicco di grano, ma da molti. Quando si facevano gli esorcismi su di voi venivate, per così dire, macinati; quando siete stati battezzati, siete stati, per così dire, impastati; quando avete ricevuto il fuoco dello Spirito Santo siete stati, per così dire, cotti. Siate ciò che vedete e ricevete ciò che siete. Questo disse l’Apostolo in riguardo al pane. E ciò che dobbiamo intendere del calice, anche se non è stato detto, ce l’ha fatto capire abbastanza. Come infatti perché ci sia la forma visibile del pane molti chicchi di grano vengono impastati fino a formare un’unica cosa — come se avvenisse quanto la sacra Scrittura dice dei fedeli: Avevano un’anima sola e un solo cuore protesi verso Dio (At 4, 32) — così è anche per il vino. Fratelli, pensate a come si fa il vino. Molti acini sono attaccati al grappolo, ma il succo degli acini si fonde in un tutt’uno. Cristo Signore ci ha simboleggiati in questo modo e ha voluto che noi facessimo parte di lui, consacrò sulla sua mensa il sacramento della nostra pace e unità. Chi riceve il sacramento dell’unità e non conserva il vincolo della pace riceve non un
sacramento a sua salvezza ma una prova a suo danno.
Saluti
Flavio
Caro Ospite,le tue parole sono semplici chiare e definitive,tu hai espresso la situazione reale. Inutile discutere se..ma..io..tu..però..ecc. come spesso si fa qui. Hai detto la verità, e chi è interessato ne tragga le conseguenze. Ormai l'unico cattolico è il papa, e probabilmente anche lui cerca di salvare il salvabile tenendo il timone con saggezza e cautela in modo che la barca trovi la via giusta e non si rovesci. Ma appunto e giustamente con cautela,perchè il mare è grosso.
RispondiElimina<span>CONFESSO. Sono io il lettore di FC che ha fatto questa segnalazione alla redazione MIL. In realtà leggo la rivista a casa di mia mamma, ma la leggo proprio con l'intento di scovarvi eresie. Non so perché, non faccio mai fatica a trovarne!
RispondiEliminaIn ogni caso, ho già scritto alla direzione della rivista, anche se sono sicuro che non mi risponderanno. Poi sto pensando anche di scrivere alla Congregazione per la Dottrina della Fede. A mio avviso è inaccetabile che un sacerdote cattolico (e teologo?) scrive che l'assemblea è il corpo sacramentale di Cristo. Qualcuno deve fare qualcosa. E non mi si venga a dire che si tratta di un refuso.</span>
Gentile Carolus... se lei parla di meditazione il Rosario è strumento di meditazione come hanno detto, ripetuto e dimostrato TUTTI i Pontefici....
RispondiEliminail problema è un altro: dare la colpa al Rosario per la distrazione dei fedeli, quasi che il Rosario fosse una distrazione... inoltre deve considerare che questi problemi, se tali si vogliono definirli, non c'erano "prima" essi sono scaturiti da una vera ALLERGIA AL ROSARIO maturata negli anni '70....
Ora, detto chiaramente che NESSUN Papa, neppure Paolo VI nella Marialis Cultus ha vietato il Rosario durante la Messa (e non potevano farlo visto che il Rosario è DONO DELLA MADRE DI DIO), va da se che "trovargli" un posto più consono è sempre stato un desiderio della Chiesa infatti il Rosario di norma viene detto PRIMA DELLA MESSA come momento di preparazione alla Liturgia o dopo la Messa come ringraziamento...
i Fedeli che lo dicono DURANTE la Messa non commettono nè un peccato, ne un abuso... ;) si presume piuttosto che molti potrebberlo farlo per motivi personali che non possiamo giudicare, altrimenti qui si arriva a vietare il Rosario nella Messa giudicando LE INTENZIONI DEL CUORE DEI FEDELI.... e questo si che sarebbe un gravissimo peccato....
Io lo confesso, non riesco a dirlo durante la Messa, specialmente quella antica.... ironia dei fatti ho cominciato a dirlo proprio durante la Messa moderna, perchè non riesco spesse volte a concentrarmi sul Rito specialmente quando c'è confusione di attivismo... e allora preferisco dire il Rosario per non rischiare di passare il tempo a giudicare lo scempio al quale sono OBBLIGATA E COSTRETTA per ricevere l'Eucarestia e soddisfare il precetto festivo...
conosco molti fedeli che dicono il Rosario nella Messa moderna porprio per evitare di fare attivismo durante il rito, ma nessuno si occupa delle necessità di questi fedeli che alla Messa vorrebbero andare PER PREGARE, ADORARE, GUSTARE IL SILENZIO CHE PARLA...
:-[
Don Silvano appartiene a quella, purtroppo, "schiera" di preti post conciliari e sessantottini che hanno dominato la scena ecclesiastica di questi ultimi quarant'anni. Ha ormai 73 anni e si avvede del fallimento. La cosa grave è che è TUTTORA il Direttore dell'Ufficio Liturgico Diocesano e docente di liturgia nello Studio Interdiocesano, nel Seminario e nell'Istituto Superiore di Scienze Religiose.
RispondiEliminaCosa avrà mai insegnato tal docente e cosa avranno mai imparato i suoi discenti?
Chi risponde?
é ironico
RispondiEliminaLa definizione " orazioni presidenziali " è forse un riconoscimento della Sovranità di Cristo? Sarebbe il momento in cui il Presidente della Repubblica ( o della provincia, regione, giunta comunale) prega per conto degli elettori? ;)
RispondiElimina@Caterina: hai giustamente specificato 'durante la Messa moderna'. Io non ho ancora - purtroppo - l'opportunità di partecipare alla Messa di San Pio V, ma sono certo che è come dici te, ovvero che non si presti molto ad essere 'affiancata' da altre forme di devozione, a differenza della Messa NO. Dopo la mia prima Messa in forma straordinaria avrò, credo, le idee più chiare. Speriamo arrivi presto...
RispondiEliminaP.S.: ringrazio Carolus per la garbatezza del suo intervento. Fossero tutti così...
La definizione " orazioni presidenziali " è forse un riconoscimento della Sovranità di Cristo? Sarebbe il momento in cui il Presidente della Repubblica ( o della provincia, regione, giunta comunale) prega per conto degli elettori? ;)
RispondiEliminaMa non si vergogna ad insultare in questo modo un Sacerdote ed un teologo? E' tutta lì la vostra Messa? Celebrante rivolto al muro, addobbi preziosi, popolo bue in ginocchio, comunione in bocca come gli omogeneizzati ai neonati.
RispondiEliminaMa la comunione vera è quella dell'assemblea dei credenti ed il sacerdozio vero è il sacerdozio comune del popolo di Dio, altro che i vostri riti medievali.
La Chiesa è cambiata per sempre, dovete capirlo una volta per tutte, dovete essere anche voi come gli altri oppure siete eretici e fuori dalla chiesa.
Questi modernisti non si smentiscono mai:
RispondiEliminaBRUNO FORTE: "Progressista, fedele ai valori"
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=5019&ID_sezione=524
la comunione vera è quella dell'assemblea?
RispondiEliminaCon chi?
<span>Qualche post più sopra era il Papa l'unico cattolico.... Adesso diventa un compagno di merende degli eretici e modernisti... Chi ci capisce più niente in quel che pensate...</span>
RispondiEliminaPer essere chiaro: Quel che dice Sirboni non mi piace per niente!
<span>Non c'è da aspettarsi di meglio dagli pseudotradicriptosedevacantisti!
RispondiElimina</span>
Oh, che bello!!! Un sano livore, il disprezzo del "popolo bue" che continua ad ingimnocchiarsi davanti al Sacrificio,, la pinzillacchera del "celebrante rivolto al muro", il disprezzo di quello che vuole il Papa (comunione in bocca come "omogeneizzato") e perfino la dichiarazione di eresia e l'anatema... Ottimi frutti di quella chiesa "cambiata una volta per tutte" (ma l'anatema non era roba tridentina?). Ma se la chiesa è cambiata veramente perché pensa che non cambierà ancora? Se in circa 1960 anni si sono sostenute idee e prassi oggi tanto deprecate, che cosa le fa pensare che tra poco anche la sua ecclesiologia (per non dire del resto) non sarà roba superata e travolta dai tempi? L'assistenza dello Spirito Santo? Ma se ha consentito 1960 anni di errori prima di illuminare la chiesa, perchè tra due o venti o duecento anni non potrebbe fare anche di più e di meglio? Ho il sospetto, caro ospite anonimo, che Lei sia molto più tradizionalista di noi e che abbia inviato un commento per irridere i "cattolici adulti", nel qual caso avrebbe mancato di carità e presentato una caricatura davvero troppo ridicola
RispondiEliminaogni rivista "cristiana" ha talvota dei difetti...per chi si scandalizza di questo tenga presente che anche Nova et Vetera talvolta di accettabile ha solo il sommario all'inizio...semmai cerchiamo di lavorare per migliorarle positivamente
RispondiEliminaValerio, non confondiamo il Nova et Vetera da lei citato con l'altro Nova et Vetera, l'ottimo bollettino del distretto italiano della FSSPX, che consiglio a tutti di scaricare ogni mese da internet!
RispondiEliminaA quale indirizzo rivolgere le nostre educate ma convinte proteste alla redazione di Famiglia Cristina?
RispondiEliminaSi è passato ogni limite, e da notare anche che sono alla paranoia, parlano sempre del vetus ordo anche quando non richiesto. La lettrice non chiedeva un confronto comportamentale tra i due riti; a domanda "quando stare in piedi?", una rsposta serena e sincera sarebbe dovuta essere:"Cara lettrice durante la Santa Messa si sta in piedi qui qui e qui". Sarebbe stata, però, un'occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire... e quindi con la bava alla bocca e lingua biforcuta il teologo (di quale religione mi chiedo a questo punto...) inizia l'articolo con una digressione sparando a zero su tutto e di più. Fa pena ma anche tanta rabbia...
Bravo Sirboni finalmente uno che non è carriesta e demagono come altri e dice le come stanno.Ah reazione guardi che non è vero che inginocchisrsi è una prassi secolare.Lo stare in piedi è più antica.Anzi il Concilio di Nicea canone 20 proibiva di inginocchaiarsi
RispondiEliminami sa che non ha mai letto neppure il vangelo:
RispondiEliminaEntrati nella casa, videro il Bambino con Maria, sua Madre, e prostratisi lo adorarono<span>.</span>
In realtà durante una Messa ben celebrata, includendo quella tridentina, non si dovrebbe fare altro che non sia la dovuta e rispettosa attenzione per quello che sta succedendo all'altare. Altrimenti che senso ha andare a Messa? Solo per adempiere il precetto domenicale? Però francamente quando si tratta di una Messa-circo-danzante o con il prete che dice delle imbecilità o delle eresie durante la predica allora sì ci si potrebbe "devotamente distrarre" con delle preghiere.
RispondiEliminaio leggo proprio quello...
RispondiEliminaBeh, perchè non lo inviti nella tua comunità? Magari potrebbe prendere il posto di uno dei vostri onnipotenti catechisti direttamente ispirati dallo Spirito Santo e potrete così condividere le vostre idee e prassi, che poi siano in odore di eresia è un dettaglio di assoluta secondaria importanza, dal momento che oggi nella Chiesa tutti ed ognuno possono dire e fare quel che vogliono senza che chi di dovere intervenga, anzi chi di dovere loda e legittima, tutti salvo evidentemente i tradizionalisti, per loro, solo libertà condizionata.
RispondiEliminaSicuramente, e si vede che quando prega il Breviario o celebra la S. Messa non impara nulla. Quante volte si legge in queste liturgie (lo scrivo in latino, ma lui lo legge o lo sente in italiano quindi...): ut in nomine Jesu <span>omne genu flectatur</span> celestium et <span>terrestrium</span> et infernorum et omnis lingua confiteatur: "Dominus Jesus Christus!".
RispondiEliminaCosì è spiegato il valore ed il senso teologico dell'inginocchiarsi.
Ma forse ci vuole un po' di umiltà...
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RispondiElimina"La Chiesa è cambiata per sempre, dovete capirlo una volta per tutte, dovete essere anche voi come gli altri oppure siete eretici e fuori dalla chiesa."</span>
Mi sembra di riconoscere il nostro fedelissimo lettore neocatecumenale, dunque a lui dico: è forse il tuo idolo, leader massimo, guida e maestro, già aureolato in vita, che ha cambiato la Chiesa? E l`avrebbe fatto con il suo progetto, le sue idee, concretizzati nelle sue prassi catechetiche e liturgiche che hanno rigettato quelle cattoliche?
Su una cosa ti do ragione, fedele lettore neocatecumenale, MAI quel che ha inventato il tuo maestro, sarebbe stato approvato prima del Vaticano II.
</span>
Ma vedi, anche se tu dovessi aver ragione, se la Chiesa fosse riuscita in un pò più di 40 anni a spazzare via e distruggere ciò che l`ha tenuta in vita durante 1965 anni, con altrettanta rapidità e violenza un`altra tempesta potrebbe annientare le costruzioni di questi ultimi decenni, non bisogna mai porre limiti alla potenza dello Spirito Santo, e non sarai tu a smentirmi, tu che, con i tuoi compagni, giustificate tutti i vostri arbitri invocando l`azione dello Spirito!
ahahahaha... :-D
RispondiEliminaio ho letto questa replireplica di sirboni su un altro giornale, forse si passano le e-mail oppure sirboni ha più testate da seguiree ci tiene a diffondere il suo pensiero. Detto questo, è importante leggere quante più riviste, senza comprarle ma consultandole in emeroteca o nei banchi stampa, e magari scrivere a loro. In primis per tenersi informati, in secondo perchè ci sono articoli inetressanti su santi, tradizioni, storie, ecc. Inoltre ho notato che scrivendo e venendo pubblicati, si trovaqualche altro lettroe della stessa opinione. Mi è capitato sotomano qualche numero recente di FC, e porprio dalle lettere si ricava che perdono i lettori più fedeli alla dottrina sana, e riguadagnao quei sostenitori delle riforme impossibili, che già leggono jesus o adista
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