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martedì 30 agosto 2011

Castel Gandolfo, 31 agosto : omaggio musicale a Papa Benedetto XVI. Musiche del Cardinale Maestro Domenico Bartolucci




Grazie alla pagina Facebook dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana (FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana) abbiamo appreso, con immenso piacere, che : “Mercoledì 31 agosto, presso il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, invitato personalmente dal Cardinal Domenico Bartolucci, il Maestro Simone Baiocchi dirigerà alla presenza di Sua Santità Benedetto XVI un concerto di musiche per coro e orchestra offerto dal Cardinale in omaggio al Pontefice.
Diretta su Radio Vaticana a partire dalle ore 18 e trasmissione video a cura del Centro Televisivo Vaticano con diretta su Telepace e repliche su TV2000.
L'esecuzione audio e video sarà disponibile sul sito di Radio Vaticana nella sezione "on demand".

Programma :
Domenico Bartolucci
BAPTISMA
Enrica Fabbri, soprano
Lykke Anholm, soprano
Rossini Chamber Choir
Orchestra Filarmonica Marchigiana
Maestro Concertatore e Direttore d’Orchestra : Simone Baiocchi

Sarò molto felice di ascoltare in diretta su Radio Vaticana l’evento di Castel Gandolfo, cosa che consiglio anche agli amici lettori di MIL.
E' stato riservato un grande onore a diversi miei colleghi marchigiani che suoneranno e canteranno in onore e alla presenza del Santo Padre Benedetto XVI il "Papa-musicista".

Andrea Carradori

( Foto dalla pagina Facebook dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana )

52 commenti:

  1. Complimenti, qual è il programma?

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  2. C'è scritto :
    Domenico Bartolucci
    BAPTISMA
    Enrica Fabbri, soprano
    Lykke Anholm, soprano
    ecc ecc

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  3. Speriamo che qualcuno ci faccia un resoconto. Chissà se ci sarà Palombella?

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  4. Caro Maestro, in realtà ci sono anche altri pezzi in programma, anche se non sono scritti nell'articolo, ora mi ricordo solo "Christus circumdedit me" dal III Libro dei Mottetti (quello per i Pueri) che verrà cantato da coro femminile. 

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  5. Solo Bartolucci, unicamente Bartolucci...il repertorio è degno di quell'ego-maniaco del card. Bartolucci che sarà al settimo cielo! Ricordo a tutti che è grazie a lui al suo smodato egocentrinsmo che la Sistina è collassanta in questo modo penoso! 

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  6. L'unica nota positiva il Baiocchi!

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  7. Ops scusi, mi era sfuggito.

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  8. <span>Che la Sistina canti maluccio non da oggi è vero, ma xè dice questo di Bartolucci? in che senso?</span>

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  9. QUESTO Baiocchi bruciato dalla Palombella...............speriamo che le orecchie ascoltino la differenza...........W BARTOLUCCI unico vero compositore di qualità del dopo concilio!!!!!
    Per far cantare bene la Sistina bisognerebbe aprire un cantiere e scrivere " chiuso per restauro".........................

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  10. Ragazzi per essere Maestro della Pontificia Cappella Musicale Sistina bisogna essere Sacerdoti...
    Il Maestro Baiocchi, ottimo Maestro- Compositore, è un semplice laico ...

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  11. Vuol dire che l'eminentissimo è un toscanaccio che non l'ha mai mandata a dire a nessuno......

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  12. Egr. Prof. Carradori, dove è prevista tale norma? Può delucidarci. O si tratta solo di una prassi novecentesca.
    Nemmeno il Maestro della Cappella Putignanense è un sacerdote, eppure il capo rito mons. Padovano è un vescovo molto rigoroso.....

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  13. Mi mancava un post dove inveire contro il Palombella... Ma davvero non si riesce a trovare qualche volto eminente nel panorama musicale che demolisca l'odiato pennuto dalle colonne di qualche giornale?? Che non sia "Il Giornale" o "Libero", che sono troppo schierati dalla nostra parte e comunque non hanno risonanza se non nella borghesia destrorsa... Davvero, una bella polemica fa vendere sempre qualche copia in più... Un Muti, Un Abbado o che so anche un Morricone che tuonino un po', infondo la nomina di Palombella è stato un vero schiaffo alla tradizione musicale Italiana.

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  14. Maestro Placentinum so di provocare, con queste mie miserande parole, il suo mal di pancia.
    Me ne scuso anticipatamente.
    Dopo anni ed anni in cui nella Basilica Vaticana non si ascoltava più ( fin dai tempi del Maestro Bartolucci) neppure un verso del sublime Palestrina , di Allegri o di altri Poltifonisti della scuola romana, abbiamo " in tempore Palombellae" riascoltato il Tu es Petrus, la Missa Papae Marcelli, il Miserere di Allegri e persino la Marcia delle Trombe d'argento nel mio concittadino Domenico Silverj, che a me non piace affatto soprattutto per l'entrata Pontificale.
    Questo è un momento di delicatissima transizione.
    Non si potevano "bruciare" illustri candidature : il Papa è anziano... poi che fine avranno fatto ?
    Meglio consolidare una prassi, mettere dei paletti.
    Di solito la prassi ecclesiale insegna anche se lo volesse un nuovo Papa   per rispetto al suo predecessore non cerca di cambiare , almeno inizialmente, nulla delle belle e ponderate abitudini introdotte.
    Non è meglio ascoltare le meravigliose pagine dei polifonisti romani piuttosto che le lagne delle lunghe frasi , intercalate con i miagolii del coro di risposta ( grazie a Dio migliorato negli ultimi tempi ...) ?
    Lo schiaffo alla tradizione musicale italiana viene dato in quasi tutte le gloriose Cattedrali italiche in cui la musica sacra segue le indicazioni fatue della CEI ...

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  15. Non è una norma, illustre Signor Brindisi, è una consuetudine ... che mi auguro possa scomparire presto !

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  16. Perchè mi chiama "Maestro"? Guardi che comunque condivido in parte le sue riflessioni... certo però che chi abbia ascoltato la messa del 29 giugno non può non porsi serie domande su questo sedicente maestro di cappelle-pardòn, di cappella!- non trova? Palombella è un mediocre, e se si limita a cimentarsi in brani non eccessivamente difficoltosi può uscirne anche bene, glielo concedo. Per esempio ho apprezzato abbastanza la Messa del Corpus Domini. Il problema è quando la vuol fare fuori del vaso.... Ovviamente la colpa di tante indecenze non è solo sua, ci mancherebbe!! L'architectus maleficus, il gran burattinaio, sappiamo tutti chi è, e quanto danno cagionino i suoi protetti, che si sono insinuati fino nella scuola dei pueri sistini. Perchè, se da una parte il volatile non ci azzecca con i suoi gesticolii, dall'altra coloro che son preposti alla formazione dei pueri hanno la loro grama parte in queste losche vicende. Ma venedo al dilettevole: non trova che Palombella assomigli terribilmente al Salieri del film Amadeus???

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  17. Mi meraviglio di Lei, prof. Carradori!
    Palombella - nonostante le sue trovate - non ha la stoffa.
    c'erano altri candidati più seri di cui mesi fa abbondantemente dissero Snadro Magister, seriamente, e quel tal mons. Favella che, tra il serio e il faceto, le disse tutte quelle che si dovevano dire.
    Se si doveva sostituire Liberto, non certo Palombella doveva salire su quel podio.
    C'erano altre personalità musicali e, come dice Lei, sacerdoti, a cominciare da mons. Miserachs.
    Nell'elenco che qualche solerte lettore allegò, Palombella era indicato come il candidato per l'oratorio di Bovolone.

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  18. Ho trovato la scena, eccola, peccato che il sia in inglese.... Ma tra qualcje anno mi figuro Palombella-o frisina- così!

    http://www.youtube.com/v/68N0c6WaabE&feature" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140

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  19. Caro Placentinum,
    so che in passato ha condiviso molti giudizi sulla questione con il mio maestro (Don Magnifico), attualmente in ritiro per motivi di salute, ma gli riferirò presto di questi gustosi paragoni...... Complimenti!

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  20. Con tutto il rispetto per Salieri che fu un rispettabilissimo e non mediocre musicista!
    Ricorda la scena dove Mozart al piano-o era una spinetta?- imita i suoi musici contemporanei e Salieri? Potremmo chiedere al maestro Baiocchi al concerto per il Papa "FAI PALOMBELLA"!! Credo che la curia scoppierebbe in grasse risa...

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  21. Lei crede? tolto il S. Padre e altri due o tre, ormai quanti capiscono di musica nei sacri palazzi? Mi dicono che anche il benemerito Marini tiene sulla scrivania gli ignobili cd di Frizzina....

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  22. Marini è un MEDIOCRE, l'ho sempre sostenuto e sempre lo sosterrò. Posso ammirare il suo zelo e la sua devozione sincera ed esemplare, ma non certo il suo gusto, ammesso che lo abbia. Marini è una di quelle persone affascinate dal bello, ma che in concreto hanno ben poco senso estetico, in poche parole: non hanno stile... Rassomiglia tanto a quegli arricchiti che vorrebbero essere eleganti, ma non sanno riconoscere un abito di sartoria da uno confezionato in Taiwan. E gli abiti che egli stesso indossa, infatti, sono tagliati in modo pessimo; chi ha un po' di esperienza in questo campo sa benissimo cosa voglio dire senza che mi dilunghi su una spiegazione di come deve essere fatto un vero "colletto romano". Naturalmente, e l'ho già detto, non mi permetto di criticarlo come Cristiano, come Sacerdote o come persona-ritengo infatti che trasudi santità e sia un encomiabile lavoratore nella Vigna- ma in San Pietro a dirigere le cerimonie ci sta tanto bene quanto Palombella a dirigere la Sistina. Da  noi a Piacenza li chiameremmo "sbrodoloni" ... Spero non salti fuori il solito infiammato contro "coloro che glorificano la forma e non la sostanza" o cose simili, ritengo che il mio intervento sia stato molto compassato. E poi, anche l'eleganza ha il suo posto nella casa di Dio, dopotutto Gesù era sì povero, ma non sciatto.

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  23. <span>Non voglio certo difendere Palombella e concordo, ovviamente, sul fatto che l'ottimo mons. Miserachs sarebbe stato il giusto direttore della Sistina. Va però riconosciuto che la qualità della Cappella non ha subito un improvviso tracollo. I problemi c'erano da molto tempo, ma molto molto. Ora io nn ho l'opportunità di monitorarne sistematicamente le esibizioni, ma non mi sembra che cantino, tutto sommato, molto peggio di prima, per quel poco che ho sentito, sia chiaro, per di più in trasmissione televisiva. Quanto al repertorio, sicuramente è da salutare con favore il ritorno di alcuni "classici"; l'impressione complessiva è che stiano sperimentando varie soluzioni, forse c'è ancora bisogno di tempo. Certo il Credo della Papae Marcelli postato sopra è terribile... sarebbe interessante trovare registrazioni dello stesso pezzo cantate dalla Sistina con i maestri precedenti per fare un confronto.
    </span>

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  24. ci sono eccome, eccoli: BARTOLUCCI

    http://www.youtube.com/v/VNMTBApfLsU&feature" type="application/x-shockwave-flash" width="170" height="140

    Non ho trovato nullA in merito a Liberto, ma meglio così...

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  25. Bravo! Don Magnifico la vorrebbe certamente nella schola.....
    Peccato che Lei è così lontano!

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  26. Grazieeeeeee. Ora purtroppo nn ho tempo, ma nei proxx gg me li ascolto ben bene.

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  27. Signor Brindisi non ha letto il mio intervento di ieri ?

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  28. In molte parti del mondo e in italia nelle Cattedrali vi sono dei laici esempio Notre DAME A Parigi ( e che maestro..........), in Italia Fiesole ( Manganelli ...bravissimo...insegna anche al PIMS), Pisa, Genova ( il maestro laico è stato voluto proprio da Bertone e Marini),Palermo ( Visconti ...bravissimo...)...quindi si spera che un domani anche Roma provveda!
    Baiocchi è bravo NON si discute ma in Sistina vedrei tanto uno straniero ad esempio  ( Lionel Sow ).
    Quanto a Mons Marini è piu' che vero sui cd del Frisina e se fosse stato per lui ora alla sistina avremmo MARCO FRISINA!!!!!!

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  29. COME IL CURRICULUM DI PALOMBELLA ---UGUALE ----31 agosto 2011 alle ore 09:40

    <span>Simone Baiocchi ha studiato presso il Conservatorio “G. Rossini” diplomandosi in Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro, Organo e Composizione Organistica.
    </span><span>Ha partecipato a masterclass con docenti di fama internazionale quali Piero Bellugi per la direzione d’orchestra, Roberto Marini e Michael Radulescu per l’improvvisazione ed il repertorio organistico e Domenico Bartolucci – Maestro della Cappella Sistina – per la direzione di coro ed il repertorio palestriniano.
    </span><span>Dal 1990 al 2000 è stato organista e maestro del coro presso la Cattedrale di Pesaro.
    </span><span>Dal 2001 viene chiamato come maestro collaboratore nell’ambito del Rossini Opera Festival con incarichi di responsabilità nel corso di numerose produzioni del ROF, lavorando a fianco di direttori e registi di fama internazionale.
    </span><span>Nel 2008 ha preso parte come responsabile musicale di palcoscenico alla tournée in Giappone con le opere “Maometto II” e “Otello” svolgendo anche funzioni di maestro del coro.
    </span><span>Nell’edizione 2009 il direttore artistico del Festival M° Alberto Zedda, lo ha incaricato di seguire la preparazione del “Coro da Camera di Praga” per l’allestimento de “Le Comte Ory”: nell’ambito di queste mansioni ha svolto anche la concertazione delle prove alla guida del prestigioso complesso.</span>

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  30. Una consuetudine molto recente. Prima di Mons. Perosi il Maestro Direttore Perpetuo era il Comm. Mustafà, laico (e castrato).

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  31. Questa esecuzione è di un coro MISTO, e ha molte sbavature, non capisco cosa c'entri. Oltretutto mi ricorda tanto il modo anglosassone di cantare la Polifonia Romana, credo che la registrazione provenga proprio da quell'area, anche se potrei sbagliarmi. Bartolucci è un grandissimo interprete di questa Polifonia, e naturalmente faceva cantare i sistini al modo "romano", che ad un'orecchio inesperto o ingentilito da tali esecuzioni anglosassoni, può apparire strano. Ma la vera scuola romana canta così, con voci potenti, con una sonorità che può ricordare l'urlare, ma non lo è. Assolutamente non lo è. E' una bestemmia dire che le esecuzioni dei tre ultimi maestri si assomiglino, non potrebbero essere una più distante dall'altra: Quella di Bartolucci era l'autentica scuola romana, quella di liberto era una cappella che voleva imitare le voci angeliche tanto care alle cattedrali nordiche inframezzandole con un pessimo gusto moderno-italiano alla Frisina; Infine, quella di Palombella, è una pallida, incompetente e fallita scimmiottatura della scuola romana, e lì sì che i sistini urlano veramente!!

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  32. Ma piuttosto! avete ascoltato il discorso di Bartolucci? Oggi, pensatela come volete, si scrive un pezzo di storia della Chiesa...

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  33. No, l'ho perduto!! Ho ascoltato solo dal Christus circumdedit me... quando sarà la replica?????

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  34. Speriamo ci sia mons. Favella altrimenti nessuno ci dirà le cose come sono andate.......

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  35. Stasera, ore 22.30 su TV 2000, mi rispondo da solo. E' la prima volta che ascolto Baiocchi, vediamo se è all'altezza come si dice.

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  36. Quando ho acceso il PC ho visto solo i saluti finali al Papa che rientrando è inciampato e quasi caduto, per fortuna c'erano i suoi angeli custodi !

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  37. ..non riesco a postare il mio commento..riprovo.. *DONT_KNOW*

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  38. NEL BREVE DISCORSO INIZIALE AL SANTO PADRE IL CARDINALE BARTOLUCCI HA PARLATO DEI TANTI GIOVANI CHE SI AVVICINANO ALLA MESSA IN LATINO E CONSEGUENTEMENTE DELLA RISCOPERTA DELLA MUSICA SACRA !!! :) :) :) :) :)
    Si può vedere ora la registrazione del Concerto su Tele2000

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  39. Era proprio questo che intendevo dire nel mio commento di prima! è una giornata storica!!! nessuno mai avrebbe saputo e potuto parlare così prima d'ora! e il discorso del papa? veritiero e poetico, un ritratto di Bartolucci davvero calzante e bello, e molto importante!!

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  40. La parte migliore del discorso è stata quella dove dice: "E NEL '56 FUI NOMINATO DIRETTORE PERPETUO DA PAPA PACELLI, PIO DECIMOSECONDO. POI, PURTROPPO, I TEMPI CAMBIARONO...." Una frecciatina meravigliosa.

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  41. la crisi della musica sacra de dopo concilio vaticano II , è determinata da una situazione che possiamo definire ecclesiale - teologica.
    La musica sacra è finita sotto due macine teologiche contrapposte che però cooperano concordemente a logararla.
    Da un lato vi è un funzionalismo puritano di una liturgia concepita in maniera puramente pragmatica, l'evento liturgico dovrebbe venire come si dice DE - CULTIZZATO , e ricondotto al suo semplice punto di partenza : un pasto comunitario.
    Il Conc Vat II parla della "partecipatio actuosa" dove ha condotto il rinnovamento liturgico in una condizione paritaria di tutti i presenti alla liturgia.
    A ciò corrisponde un livellamento dei compiti piu' rilevanti, in questa idea la musica sacra solenne è segno di e considerata inadeguata in una concezione cultuale che non sembrerebbe conciliabile con l'attività generale.
    In tale visione la musica sacra può sussistere solo nella forma come canto dei fedeli.
    La seconda macina è definita funzionalismo dell'adeguamento.
    Un fenomeno strano e contradditorio che parallelamente all'abolozione dei cori e orcheste ecclesistiche , hanno promosso nuovi ensemble che eseguono musica religiosa ( non sacra , non liturgica) nella forma jazz o pop, e che nel loro effetto non sono per nulla meno elitarie dei " vecchi " ensemble ecclesiali, ma con la differenza che non incorrono nella stessa critica .
    questo atteggiamento come il primo si basa su un pensiero esclusivamente funzionalistico , questa idea non solo opera nella liturgia , ma nel mondo contemporaneo dove tutto è concepito in maniera totalmente funzionalistico, con questa concezione il legame con la storia si spezza , la stessa storia , al nostra identità viene risospinta nel passato peredendo ogni forma plasmatrice.

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  42. Disamina impeccabile. Alla quale si può aggiungere il problema della formulazione estremamente poco chiara dei paragrafi sulla musica della Sacrosacntum Concilium, che infatti sono citati dagli opposti "partiti" per sostenere opposte ragioni. E, in un certo modo, hanno ragione tutti e due, perché il testo si presta a interpretazioni plurime.

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  43. <span><span>Vorrei però tornare un attimo sulla discussione fra PLACENTINUM e LUCIANO a proposito delle interrpretazioni proposte. Sinceramente anch'io trovo che la Cappella non cantasse già da prima in maniera impeccabile. PLACENTINUM obietta che il video proposto da LUCIANO riflette uno stile di tipo anglosassone, mentre Bartolucci si rifaceva allo stile romano, caratterizzato dal canto spiegato e sonoro. Ora, io non sono un sostenitore dello stile anglossasone, che per esempio è stato deleterio nel caso della musica barocca, ma penso che ci sia da porsi alcuni interrogativi riguardo a come oggi interpretare Palestrina. La discussione che vede su fronti contrapposti Bartolucci e alcuni interpreti moderni di alto livello come Fasolis (che ha appena inciso l'integrale di Palestrina) verte su questo: Bartolucci sostiene che Palestrina va interpretato "necessariamente" secondo lo stile "alla romana", in quanto esso rappresenterebbe appunto l'autentica maniera romana trasmessasi nella Sistina per tradizione orale. Gli altri sostengono invece che la maniera romana così come la conosciamo noi sarebbe la maniera romana come si è evoluta nel tempo, influenzata dal mutare del gusto e della vocalità (specie nell'800; pensiamo come anche lo stile lirico-operistico sia mutato radicalmente nel corso dell'800 e solo nella seconda metà del '900 grazie a grandi interpreti quali Callas, Sutherland ecc. si è potuto ricuperare una vocalità e uno stile adatti a cantare adeguatamente rossini o donizetti). Premesso che nessuno può sapere veramente come si cantasse Palestrina al tempo di Palestrina, dal momento che nn esistono registrazioni sonore, pare effettivamente arduo pensare che non ci siano stati cambiamenti  e che lo stile della Sistina, ad esempio, negli anni '60 del '900 e negli anni '50 dell'800 fosse identico e identico a quello dei tempi palestriniani. Placentinum lamenta nella registrazione di Luciano l'uso delle donne al posto di quello dei pueri, ma anche l'uso dei pueri non è affatto antico: fino all'Ottocento i banbini non c'erano, le parti acute erano sostenute dai castrati, il cui timbro e sonorità sono certamente ben diversi da quelli dei fanciulli.  Sappiamo inoltre che anticamente si improvvisava molto, ornamentando in maniera più o meno ampia la linea melodica. In rari casi, come il citato Miserere di Allegri, abbiamo alcune versioni scritte delle ornamentazioni un tempo in uso (o meglio delle molteplici versioni variate succedutesi nel tempo, alcune delle quali miste fra loro), ma certamente non abbiamo modo di farci una reale idea in proposito: basta leggere le descrizioni di esecuzioni sistine lasciate da musicisti dell'ottocento che ascoltarono la cappella. Quindi la faccenda è molto complessa e difficile da districare. Non so se Luciano e Placentinum possono portare ulteriori contributi alla discussione.</span></span>

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  44. <span>Effettivamente è una discussione alquanto spinosa. Personalmente non disprezzo il modo di cantare anglosassone ,a anzi mi piace molto, come moltissimo mi piacciono improvvisazioni, ornamenti e barocchismi, se saputi fare con arte. Il cambio nel gusto musicale è un argomento troppo oscuro per poterlo approfondire, mancando qualsiasi riferimento SERIO su come si cantasse in passato. Il romanticismo e il lirismo poi sono stati punti di non ritorno. Per comprendere quanto sia arduo intraprendere una simile discussione, consiglio l'ascolto della registrazione dell'ultimo castrato, se non altro fa riflettere. Credo l'abbiate sentita tutti su youtube. In linea teorica non sarei contrario ai castrati, comunque.</span>

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  45. <span>Beh nn è che possiamo metterci a castrare il prossimo eheheh. Era per dire che era un mondo sonoro molto diverso già per questo. Su come si cantasse in passato appunto nn possiamo sapere con certezza. Il  massimo che possiamo fare oggi è appunto discutere fra uno stile vocale più "pulito" e quello cosiddetto alla romana. Però quando dico stile vocale più pulito nn mi riferisco al modello anglosassone nel senso deteriore, quello fatto di voci povere e inespressive. Intendo più pulito ma con voci solide e bei timbri, più contenute nell'emissione, moderate nel vibrato, espressive senza essere liricheggianti.</span>

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  46. Ah, quanto vorrei che ci fossero più cori con voci povere e inespressive in Italia!

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  47. Beh, mi sembra un'ottima testimonianza del fatto che la scuola romana sia emigrata altrove già da tempo! ;-)

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  48. Mi riferiscono che Bartolucci ha parlato con mons. Favella quella sera.....

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  49. ...eh si...parlarono a lungo...di cosa lo ignoro, ma possiamo intuirlo, non credeee!!!???

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  50. vescivo di verona zenti convoca sacerdote fraternita san pietro che celebra per noi la messa gregoriana per contestare la presenza di due pissidi nel tabernacolo.il prete gli ha risposto che una pisside contiene ostie consacrate nella messa in italiano e l altra le ostie consacrate nella messa in rito antico .il santo prete giustamente risponde che non vuole esporre le ostie da lui consacrate alla profanazione della comunione in mano.e terminando dicendo al presule di prendere i provvedimenti che vuole.povero zenti una settimana fa in moschea la puzza di piedi gli ha fatto girare la testa

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  51. bovolone parrocchia piu grande della diocesi di verona sta subendo un enorme emorragia di fedeli verso altre parrocchie assieme ad un impressionante calo della pratica religiosa.il mons che la guida progressista moderato ha avuto la brillante idea di sostituire i chierichetti con accoliti sostituendo di fatto il servizio all altare  degli altri 5 sacerdoti presenti e  propinando ai fedeli un abuso liturgico dopo l 'altro.dopo numerosi rimaneggiamenti del nous ordo operato da questo prete ho abbandonato inorridito la mia parrocchi e sn   approdato al rito antico dove ho trovato la vera fede.quanti preti e vescovi potrebbero andare a zappare la terra e pensare che questo mons corre persino a radio maria per la catechesi sulla famiglia il vescovo zenti non fa assolutamente niente
    .padre livio fa attenzione a chi parla da radio maria    sotto le semniane di pecora ci potre essere ....  

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