Mi rivolgo ad un simpatico Parroco dell'alto maceratese nella sua stessa lingua veneta grazie al prezioso aiuto di un mio amico veneziano.
Il Parroco saprà apprezzare questo saluto nella sua lingua d'origine!
"No 'l staga darse pisièro par i xóveni unbro-marchexani, caro Reverèndo Pàroco, a cui me indriso co' sinpatìa e stima in lengua vèneta. I xóveni, anca cueƚi pì cèi, ansi ƚori par primi, i gà capìo che ƚa sità de Visso e el Santuario de Macereto inte 'l mexe de agosto i sarà strapieni de turisti e destinasion de divòti e continui peƚegrinaxi.
El Divin Redentor el gà dito "... partive da cheƚa caxa o da cheƚa sità, e sgorleve ƚa pólvare da i pìe" - xé xusto, e ghe fà ben anca a ƚa prosperità conòmica de ƚa comunità, risévar el pì gran nùmaro de turisti e peƚegrini che se pol.
Tanti cari saƚudi e bon laoro estivo!"
Andrea Carradori
Bel saluto.
RispondiEliminaIl vescovo di Conversano e Delegato Ap. per il Carnevale di Putignano sostiene che bisogna celebrare la Messa in dialetto, per mettere a suo agio il Padre Eterno, scocciato dei troppi formalismi delle Messe in Latino.
ho ragione io la crisi nella chiesa e nel clero comincia dalle zucchette rosse e viola , mi fa ribrezzo leggere che un prelato sostenga cio.
RispondiEliminapreghiamo affinchè tutta la chiesa ritrovi la sua unità .
Certo e magari ci mettiamo una bella polenta al posto dell'Ostia....con gli osei. Poiche' cio' non annoierebbe Dio , e se lo dice il benemerito vescovo che conosce i Suoi gusti, per metterlo a suo agio naturalmente....una bella birra e un grappino.......!
RispondiEliminaCerto e magari ci mettiamo una bella polenta al posto dell'Ostia....con gli osei. Poiche' cio' non annoierebbe Dio , e se lo dice il benemerito vescovo che conosce i Suoi gusti, per metterlo a suo agio naturalmente....una bella birra e un grappino.......!
RispondiEliminaCerto e magari ci mettiamo una bella polenta al posto dell'Ostia....con gli osei. Poiche' cio' non annoierebbe Dio , e se lo dice il benemerito vescovo che conosce i Suoi gusti, per metterlo a suo agio naturalmente....una bella birra e un grappino.......!
RispondiEliminaLe sempre belo vedar che ghe gente che scrive en lengua veneta!
RispondiEliminaSaluti
El Berto da Heidelberg (amirator de sto' sito)
Il presule in questione avrebbe detto che l'Universae Ecclesiae riguarda i paesi esteri e non l'Italia!!!!
RispondiEliminaIl Vescovo di Conversano
RispondiEliminaNon ho capito caro Andrea se al Santuario di Macereto verra' celebrata in agosto anche la S.Messa in latino. Se e' cosi' potresti darci gli orari?? Quanto al "noto" parroco di veneta origine "non ti curar di lui ma guarda e passa"!!
RispondiEliminaDa quello che ho sentito dai ragazzi non c'è l'opportunità di fare pellegrinaggi, con liturgie specifiche, nel Santuario perchè i giovani sono arrivati troppo tardi per prenotare : non c'è posto.
RispondiEliminaMi rallegro siceramentye perchè il Santuario è meta di pellegrinaggi, quindi è valorizzato per l'unco scopo per cui è stato edificato : per la lode al Signore e alla Madonna Santissima !
Pensate come, nei difficili anni del Pontificato di Sisto V, abbiano potuto sfidare le forze della natura nell'edificare questa meraviglia che si giustifica solo con due parole : fede e devozione.
Guardate e stupitevi anche voi : http://www.santuariomacereto.it/
Potrebbero provare a chiedere al "parroco veneto" se concede loro una tantum l'antica chiesa di san Francesco a Visso. Perfettamente restaurata dopo il terremoto degli anni '90 viene utilizzata solo x concerti serali perche', per motivi imperscrutabili, il "parroco veneto" si rifiuta di celebrarvi. E comunque ci sono talmente tante belle chiese nell'Alto Maceratese che potrebbero degnamente accogliere la Santa Messa di sempre! Sarebbe una grande gioia sia gli abitanti che per i turisti!!
RispondiElimina<span><span>Da quello che ho sentito dai ragazzi non c'è l'opportunità di fare pellegrinaggi, con liturgie specifiche, nel Santuario perchè i giovani sono arrivati troppo tardi per dare conferma della data prescelta : non c'è posto.
RispondiEliminaMi rallegro siceramente perchè il Santuario è méta di pellegrinaggi continui; in questo modo il bellissimo Santuario è valorizzato per l'unico scopo per cui è stato ecostruito : per la lode divina !</span></span>
<span><span></span><span>I ragazzi non potevano sapere che il Santuario fosse così tanto frequentato nel periodo estivo ( meno male !) così fra un'ipotesi e l'altra prospettata dal Parroco-Rettore quando han deciso ... la chiesa non era più disponibile.</span>
<span>Peccato che anche nella cittadina di Visso il flusso continuo dei turisti renda impossibile la celebrazione nella meravigliosa Collegiata.</span>
<span>I nostri ragazzi dovrebbero svegliarsi : meno preghiere, meno incenso nelle Messe nell'antico rito, che abbassa la pressione, e più efficentismo e decisionismo ! Dovrebbero immetersi in una visione più moderna della Chiesa : i tempi sono cambiati ! Sveglia !!!</span> </span>
<span>Soprattutto non facciano gli stessi errori che ho fatto io per tutta la vita : fidarsi troppo delle parole !!
<span>A noi non resta che lo stupore : come, nei difficili anni del Pontificato di Sisto V, abbiano potuto sfidare le forze della natura edificando questa meraviglia che ha il fondamento solo in due parole : fede e devozione.
Guardate e stupitevi anche voi : <span><span>http://www.santuariomacereto.it/</span></span></span></span>
Il provvido amico che ci fornisce le foto, mostra come sia talmente indigente e pauperista il detto presule che la pellegrina - usata forse per il c.d. Pontificale al carro nel rito di Putignano - non l'ha indossata nemmeno coram Ss.mo.
RispondiEliminaO forse è un privilegio del rito di Putignano, di cui è capo....... cujus imperium super humerum......
No, no.
RispondiEliminaLa polenta con gli osei è roba del nord: il nostro monsignore opterebbe volentieri per una canestra di cozze crude e di polipi arricciati di fresco, innaffiati da una bottiglia di bianco Locorotondo ben fredda....
I ragazzi non sono a corrente di questa opportunità poichè non conoscono la città ...
RispondiEliminaOra manderò un sms al "capo-gruppo" che è piuttosto avvilito ... povero ragazzo non se l'aspettava ...
Se dipendesse da me potremmo andare da un degnissimo e santo Sacerdote poco distante !
( PS nella Chiesa di San Francesco c'è l'altare coram Deo ??? )
che qui in veneto si faccia fatica a trovare una messa antica ( in orari decenti) è noto, ma pensavo fosse l'aria veneta, invece vedo che è proprio un tratto dei preti veneti! al tradutor xeo un venxian de tera??
RispondiEliminaScusa "veneta"
RispondiElimina" tradutor xeo un venxian de tera?? " Io so che è un intellettuale di Venezia .
Mi spiegate che ci fa un prete veneto nelle Marche? è in terra di missione? Siamo a questo punto?
RispondiEliminaChe c'è di strano ???
RispondiEliminaPerchè non ci può essere un prete marchigiano in Veneto ??? Tuttosommato l'Italia è unita... da 150 anni ...
Provveduto. Ma x cortesia tienici informati se ci sono sviluppi.
RispondiEliminami sfuggirà qualcosa, ma non ho capito
RispondiEliminaIl Leone xè una bestia. Lu !
RispondiEliminaMi domando come mai in una chiesa che si autodefinisce amica della gioventù alcuni ragazzi (come me), forse troppo pochi numericamente, non hanno trovato posto per celebrare la Messa in latino a conclusione di un pellegrinaggio di preghiera. Questo sarebbe l'amore nei confronti dei giovani ? Con tutte le chiese che ci sono nei comuni dell'Italia centrale, non se n'è trovata una per un pellegrinaggio di ragazzi ? Oppure per essere accettati in un paese bisogna essere a centinaia e appartenere ai grandi gruppi ecclesiali come, ad esempio, i NC, i focolarini o il RNS ? Questi eredi dei sessantottini , nella mia diocesi ce ne sono molti ..., farebbero meglio a pregare di più ed a imparare a donare generosamente specie ai più giovani. Comunque i ragazzi con questi atteggiamenti di rifiuto possono uniformarsi meglio a Gesù che nacque in una mangiatoia "perché non c'era posto per loro nell'albergo"(Lc 2,6-7) !
RispondiEliminaIo spero che il "Leone" Benedetto XVI abbia ruggito come si deve e presto si vedranno gli effetti presso le pecorelle di Quel Pastore che giustamente ha tanta familiarità col Padre Celeste. Adios.
RispondiEliminaSapevo che è un rito antichissimo e particolare che si osserva a Putignano e in alcune parrocchie della diocesi, legate alla chiesa matrice, ex quasi cattedrale nullius. Fu salvato dal concilio di Trento e deve essere rimasto qualcosa, anche dopo il mitico CVII. I riti principali coicidono con il periodo di Carnevale, in aprile e in novembre, credo. E anche per il patrono principale S. Stefano.
RispondiEliminaBisognerebbe che ci rispondesse meglio qualcuno della diocesi di Conversano, o meglio di Putignano città.
Dimenticavo: il clero dovrebbe avere dei privilegi liturgici in quel rito e il capo-rito, almeno nella forma antica (ora non so), mi sembra potesse pontificare in forme alquanto dissimili dal rito romano.
RispondiEliminaBravissima Stella!
RispondiElimina"Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime" ha detto il Signore. Figuriamoci se non possiamo ottenre quello che è giusto ('secundum ius' = secondo legge universale della Chiesa) ottenere e doveroso non ostacolare da parte di uomini e donne di Chiesa. Dico 'non ostacolare' e non 'concedere' perché non c'è alcun bisogno di concedere: è un diritto sancito dall'Autorità massima della Chiesa! Tutt'al più si possono frapporre capziosi ostacoli: dispettucci... come i bambini capricciosi. Che pena constatare come esistano uomini e donne di Chiesa che, appena giungono in posizioni di potere, si comportano come ducetti... che dico? pensano di essere superiori allo stesso Sommo Pontefice... quasi degli autoproclamatisi 'dio'!
Carissimo sacerdote (e spero che lo sia veramente:magari io avessi un sacerdote come lei qui!), apprezzo molto quello che mi ha detto e concordo con lei. Purtroppo, come lei dice è verissimo che alcuni uomini e donne di Chiesa, appena giungono in posizioni di potere ne abusano di quel potere, infatti io li chiamo i "papetti" del Papa, perchè vogliono essere innalzati al di sopra di lui. E' vero anche, come lei dice di non ostacolare, perchè è un nostro diritto sancito dall' Autorità massima della Chiesa, mentre invece non accade sempre così e molte volte, questi uomini di Chiesa se ne approfittano, sempre in nome dell'obbedienza (sì, ma alla loro, non a quella del Vangelo, però!) e guai se non obbedisci!!!!!
RispondiEliminaCara signora Stella, scrivendo frasi come "magari io avessi un sacerdote come lei qui" si attirerà sicuramente le "attenzioni" di Augustus !
RispondiEliminaSi prepari alla solita litania di Augustus ...
Una foto del presbiterio della Chiesa di Visso in questione, e siamo in piena quaresima... spero riusciate a vedere i dettagli...
RispondiElimina<span>Per anni abbiamo fatto " il tifo", laici e consacrati, per l'altar maggiore della Chiesa di Visso : l'unico ad essere rimasto come Dio l'ha fatto !!!
RispondiEliminaPer anni abbiamo fatto il tifo per l'anzianissimo ( ormai ex) parroco che, Dio lo ricompensi, ha lasciato intatto l'altare su cui hanno dovuto, <span>in piena era conciliovaticanosecondista</span>, obtorto collo, cellebrare Arcivescovi, vescovi e preti di ogni condizione ...
Partivamo da Macerata per andare a Visso e vedere ... una specie di scommessa con il Padreeterno ... di cui, ervamo in piena persecuzione postconciliare, riferivamo a coloro che , anche deltro le sacre mura, ancora pregavano con il cuore affranto ..
Il pensionamento dell' anziano parroco, sempre in talare, è stato fatale, come volevasi dimostrare, per l'altare !!!
Il primo parroco, tuttavia, dopo l'anziano e benemerito pensionato, <span>NON E' STATO</span> IL SIMPATICO ED INTELLIGENTE PARROCO VENETO ATTUALE, Voglio ricordare un episodio relativo al primo parroco che ha celebrato verso il popolo abbandonando l'antico altare.</span>
<span>Ritornando da Norcia un marchigiano è quasi obbligato a fermarsi per contemplare la bellezza di Visso.
Così feci io la sera della festa estiva di San Benedetto da Norcia e volli visitare la Collegiata di Visso, ormai adeguata liturgicamente con i compiacewnti sorrisoni degli esperti di liturgia, dal nuovo parroco che era subentrato all'anziano e benemerito prete.
Era in corso un funerale.
Il parroco, sempre con il microfono in mano, <span>urlava</span> gli slogan della sua liturgia : " non dovete esserre tristi perchè il Signore è buono ... bla bla bla" alternado quelle banalità, che neppure i miei alunni di scuola media vogliono ascoltare, con gli alleluja della situazione . </span>
<span>Ricordo che era insopportabile perchè il prete urlava.
Mentre visitavo la navata ho chiamaramente ascoltato un anziano in un banco che diceva ad altro signore coevo " Che vada a ............ questo ..... di parroco nuovo".
Per l'amor del cielo : è deprecabilissimo ascoltare le brutte parole in Chiesa, durante la Santa Messa, anche se il parroco urlatore se l'è potute meritare appieno ...
( kyrieeleison . il tavolinetto si può togliere vero ? )</span>
Non preoccuparti Andrea, scrivendo quella frase anche io, ho pensato la stessa cosa che hai pensato tu, ma poco m'importa! Se Augustus dovesse intervenire, visto che ha sempre in bocca la parola PREGHI, possiamo sicuramente fargli recitare le litanie, ma non le sue, quelle che si recitano dopo il S. Rosario, almeno farà anche lui ammenda!
RispondiElimina...Ora mi spiego del perché sorvolando le lussureggianti vette dei monti sibillini in cerca di refrigerio mi scontrai faccia a faccia con la Madonna lignea, protettrice del santuario testé menzionato la quale, gambe lunghe e ben distese fuggiva come una scalmanata da quel luogo "reso invivibile dalla presenza a dir poco singolare di un parroco venezian", mi disse disperata mentre scavalcava a piè pari l'imponente muraglia oltre la ‘turris S. Johannis" . Abbandonava quel luogo disonorato, la poverina, portando seco la base dei suoi onoratissimi piedi sotto un braccio, e nell'altro, abbarbicato aggrappato come un Koala al manto, il bambinello con la faccetta più simile ad un patrizio romano che a un tenero fanciullino [eh già, ahilui !! Sic lo immortalarono il bambinello, per far sfregio all'imperatore che se la tirava comandando sul papato] e il poverino, bruttino assai a ad onor del vero, urlava a gola spiegata: "fuggiamo da questo luogo irriverente o madre, fuggiamo fuggiamo..."! Mi confidarono, in un momento di pausa, che mai , neppure in quel tragico lontano 1359 in piena cattività Avignonese, con antipapi all'attivo e non poche tragedia di ogni genere la storica cattedrale aveva registrato una tale ignoranza liturgica!
RispondiElimina-"Meglio il rito di Putignano", mi dissero prima di congedarsi da me, Medea di Euripide. Eh si! W il rito di Putignano!!
Caro Andrea,
RispondiEliminail tavolinetto si può togliere, mi pare. Anche io ero passata per Norcia-Castelluccio e, per tornare a Spoleto, dove spesso mi fermo,ho fatto una bellissima sosta a Visso. I dettagli a cui mi riferivo erano però i "segni" delle domeniche quaresimali precedenti: l'anfora con l'asciugamano stile giudeo, la cassetta con la sabbia e i sandali (forse quelli non si vedono nella foto), la croce col nastro bianco e il lezionario aperto verso la navata... tuttavia ho potuto notare un prete (mi pare non fosse troppo giovane però) seduto su un lato della navata, con inginocchiatoio vicino, in attesa di penitenti, e mancava circa un'ora alla Messa. Questo mi ha confortato...
Nella collegiata di Visso sono stato battezzato tanti e tanti anni fa proprio da quel vecchio parroco che x anni ha tenuto duro contro il "nuovo che avanza"... Oggi l'anziano sacerdote ha ampiamente superato i 90 anni ma continua imperterrito a girare x il paese in talare e con il breviario in mano. Dio lo protegga!
RispondiElimina<span>Meglio, assai meglio Putignano, col suo rito, le sue usanze, il calendario, i privilegi liturgici, le devozioni....
RispondiEliminaL'inginocchiatoio, cosa significa un inginocchiatoio? significa proprio nulla, il nulla assoluto! Posa esteriore che non aggiunge nulla, e non giustifica l'ignoranza liturgica, la scialba omiletica, la squallida corale dove si incoraggiano inqualificabili filastrocche alla Gen verde e Gen rosso! Un parroco che in una siffatta antica cattedrale che conserva tra le pieghe delle vetuste mura segni anneriti di candele votive ardenti senza requie, dove risuonano, dies a quo ab aeterno, echi lontani di suggestivi riti, fumi di incensi odorosi, salmodie di gregoriana memoria, preghiere, sospiri di anime anelantii non può avere in obbrobrio la tradizione, la sacra liturgia latina, e preferirla agli insipidi siparietti: questo non è ammissibile !</span>
Rileggendo la storia della Chiesa :
RispondiElimina"
<p><span><span>HUGH ROSS WILLIAMSON</span><span> : Breve cenno storico sulla instaurazione del protestantesimo in Inghilterra</span></span>
</p><p><span>L’anno seguente l’ascensione di Cranmer all’apogeo del potere ecclesiastico, uno dei protestanti stranieri in Inghilterra, scrisse trionfante a Bullinger, successore di Zwingli a Zurigo: «Aræ factæ sunt haræ» («Gli altari sono divenuti porcili»). Questo non era ancora del tutto vero perché, in vari luoghi, gli altari furono conservati da sacerdoti e da comunità devote. Ma nel novembre del 1550, Cranmer fece pubblicare dal Consiglio privato un editto che stabiliva la distruzione di tutti gli altari nel regno </span>
</p><p><span></span><span><span>Uno dei Vescovi <span> </span>che si era rifiutato di togliere gli altari nella sua diocesi, venne imprigionato e destituito. Si trattava di Georges Day , Vescovo di <span> </span>Chichester. ( Pag.11 )</span></span>
</p><p><span><span>http://unafides33.blogspot.com/2010/09/la-santa-favola.html</span></span>
</p>
Quanti marchigiani trovo qua ( anche se , ovviamente, non vi conosco, NON VOLER SAPERE CHI L'HA DETTO MA PONI MENTE A CIO' CH'E' DETTO _ imitat.Christi _ )
RispondiEliminaio che pensavo di esser quasi l'unico !!!
Grazie anche alle amiche dell'Umbria ( o del Lazio ? )
La statua che attualmente si trova nel Santuario di Macereto è, per fortuna, una fedele e bella copia dell'orginale che è conservata al sicuro ...
RispondiEliminaI tempi son cambiati e bisogna stare attenti !
E questa è la Collegiata da fuori
RispondiEliminaLa Città di Visso è un vero capolavoro di architettura medioevale !
RispondiEliminaChe dire poi della Chiesa di Sant'Agostino che si affaccia nella stessa piazza ?
Visso è stato territorio , fino agli anni '80, se non erro, della Diocesi di Norcia.
Infatti. E per assistere ad una stupenda messa nella forma extra-ordinaria si puo' raggiungere Norcia (una ventina di chilometri) per la S.Messa domenicale delle 11.45 celebrata dai Benedettini. Un'esperienza che consiglio vivamente a tutti coloro che dovessero passare da quelle parti
RispondiEliminaAlmeno nel rito di Putignano il Delegato Apostolico dovrebbe ancora poter indossare i calzari pontificali e le chiroteche.
RispondiEliminaMi pare che però i colori liturgici non coincidano con quelli del rito romano.......
<span><span><span>"I nostri ragazzi dovrebbero svegliarsi : meno preghiere, meno incenso nelle Messe nell'antico rito, che abbassa la pressione, e più efficentismo e decisionismo ! Dovrebbero immetersi in una visione più moderna della Chiesa : i tempi sono cambiati ! Sveglia!!!"</span></span></span>
RispondiEliminaScusi Andrea, non ho capito, senza dubbio un mio limite, se la sua è ironia o se lo pensa veramente!
<span>Eh no! Reverendo Brindisi, i colori liturgici sono assai diversi rispetto al rito Romano! Oh, assai, assai diversi: più brillanti, e che dire del suggestivo, solenne intercalare delle tradizionali feste patronali di Putignano? Impareggiabili per solennità! Con quanta SOBRIETA', e quanta mestizia poi ci si dispone a seguire per viuzze strette e anfose le grandi celebrazioni. Con quanta devota partecipazione si cantano le antifone che preludono ad accorate preci nell'approssimarsi di eventi importanti! Tra canti e squilli di trombe ci si dispone, compatti , devoti, fedeli, per termire dinnanzi alla grande campana in assoluto silenzio, parchi di cibo, diafani e digiuni da tutto. Che dire, poi del il rito della purificazione dove tutti si è chiamati a bruciare il materialismo in favore della spiritualità, ad innalzare pensieri e progetti verso il cielo!?Caro Brindisi la liturgia Putignanense non ha eguali!</span>
RispondiEliminaPrego, Maestro!
RispondiElimina(una laziale a volte umbra...)
Ho una proposta per la prossima occasione.
RispondiEliminaIl gruppo di pellegrini con il proprio sacerdote si presenta come gruppo straniero al parroco o rettore del luogo designato, e chiede di celebrare la propria messa in una qualche lingua esotica, che so, il cinese, o il gujarati o quello che vi salta in mente. Ottenuto certamente il permesso , celebrate tranquillamente in latino. Pensate forse che il rettore si accorgerà della differenza ?
forse l'inginocchiatoio non significa nulla come mobilio... ma il prete era lì per confessare, questo qualcosa deve pur dirla...
RispondiEliminaSignora Luisa, semmai lo avessi pensato veramente, " una botta de matto puo' venire a chiunque" dicevano i nostri vecchi, sarei stato così ingenuo di scriverlo proprio su un blog tradizionalista ??? :-D
RispondiElimina<span></span><span>Ed eccomi rassicurata! :-D </span>
RispondiElimina<span>Mi dispiace comunque, e lì non credo sia stato ironico, che la sua fiducia nella parola, e nelle parole, delle persone sia stata così sovente occasione di delusione e forse amarezza nella sua vita.
</span>
<p>Un mio amico di Putignano mi dice che la chiesa Matrice è sempre parata a festa dal 26 dicembre fino al giovedì dopo le Ceneri per cui ritengo sia un privilegio del rito.
RispondiElimina</p><p>è una parrocchia molto attiva. Ha un suo carro, molto ben addobbato, che sfila al carnevale. Mi sembra che anche il Capitolo esca in processione.</p>
Questo lo sapevo anch'io.
RispondiEliminaUn amico stamattina che vive a Putignano mi ha detto per telefono che ogni anno il vescovo presiede una solenne cerimonia nella chiesa matrice la mattina del 1° aprile.
La parrocchia organizza in quel caso un'agape fraterna.
Questo non è certo un privilegio del rito di Putignano.
Sì ci sono dei privilegi liturgici sicuramente.
RispondiEliminaUna volta un anziano prete che era di Putignano, in una processione al mio paese, inforcò un cappello di foggia diversa dal nostro comune "tricorno".
Mi spiegò che era la berretta che indossavano i capitolari putignanensi.
Certo W il rito di Putignano, tanto ormai è tutto un continuo e perpetuo carnevale nelle liturgie romane: lì almeno si tratta di antica tradizione liturgica.
RispondiEliminaL'agape fraterna.......
RispondiEliminaFritto misto alla marinara, orecchiette mare e monti, caciocavallo di Noci, il tutto annaffiato con una bella lottiglia di rosato freschissimo Rivera......
W mons. Padovano......
Qualcuno sa spiegarmi bene in cosa consiste questo Rito di Putignano? Mi avete incuriosito molto e ho fatto anche riceche su Internet ma non ho trovato grandi notizie. O devo rivolgermi all'Uffilio Liturgico della diocesi di Putignano?
RispondiEliminaA quanti come lei , egregio Ferdinando, fossero interessati ai sacri riti di Putignano, ad approfondirne le liturgie solenni, consiglio caldamente - anzi sarebbe duopo ed auspicabile - consultare l'Ufficio Liturgico di Conversano, onde poter trovare maggiori ragguagli e tutto quanto concerne le suggestive antiche <span>funzioni : echi di un lontano passato che risuonano</span><span> attraverso il tempo e lo spazio...</span>
RispondiEliminaFantastico!!
RispondiEliminaL'ufficio liturgico di Conversano e non di Putignano.
RispondiEliminaPutignano in sè non è diocesi autonoma, ma conserva solo delle prerogative.