Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

sabato 9 luglio 2011

Omelia di Monsignor Alfonso de Galarreta




Pubblichiamo, integralmente, la traduzione dell'omelia che Monsignor Alfonso de Galarreta ha tenuto il 29 giugno 2011 ad Ecône, in occasione delle ordinazioni sacerdotali e del conferimento del diaconato, di cui tutti i cattolici sinceri non possono che rimanere edificati, poiché vi viene magistralmente espresso il connubio vincolante fra la Fede e la Carità.
La conclusione dell'omelia è stata dedicata a Lei, alla Madre di Dio, di Cristo, della Chiesa, la Santissima Vergine Maria, colei che indica proprio in Gesù, Sacerdote e Re, il rimedio. La Regina del Cielo e della terra sa sempre, con dolcezza, amore materno e pazienza, piegare anche i cuori più induriti con il suo Cuore Immacolato, insegnandoci ad "amare con forza".

Non si deve scegliere tra la fede e la carità, bisogna abbracciarle entrambe!

Eccellenze,
cari Confratelli,
cari Ordinandi,
miei carissimi Fratelli,
Eccoci riuniti, un anno ancora, nel seminario di Ecône, la Casa Madre della Fraternità Sacerdotale San Pio X, allo scopo di conferire il diaconato e il sacerdozio, allo scopo di compiere così ciò che costituisce la vocazione e la missione della Fraternità. Si tratta di trasmettere, conservare, vivere il sacerdozio cattolico al fine di assicurare la perennità della Fede e della Chiesa cattolica.

Il sacerdote è un alter Christus, un altro Cristo. Egli agisce in persona Christi, in persona di Cristo. Si tratta quindi veramente del sacerdozio di Cristo in mezzo a noi. Della presenza di Cristo in mezzo a noi. Il sacerdote assicura la continuità dei benefici dell’Incarnazione di Nostro Signore, della sua vita, del suo insegnamento, della sua grazia, della sua Redenzione. Ed è veramente questo l’essenziale. In mezzo a questa crisi – crisi della fede, crisi della Chiesa – è evidente che noi non possiamo astrarcene, ignorare la situazione in cui ci troviamo e soprattutto la situazione della Santa Chiesa. A dire il vero, per l’essenziale non cambia nulla. Per l’essenziale non v’è nulla di cambiato.

Il liberalismo tenta di conciliare il cattolicesimo e il pensiero nato dal 1789

Mons. Lefebvre aveva visto e definito bene qual è il male del nostro tempo, della società e soprattutto il male nella Chiesa. Questo male si chiama molto semplicemente liberalismo. È questa conciliazione, questo tentativo di conciliazione fra la Chiesa e il mondo, fra la fede cattolica e i principi liberali, fra la religione cattolica e il pensiero nato dal 1789. Sta tutto qua, tutto il problema sta qua. Tutto il resto è fatto di giustificazioni teoriche, sottili, sofisticate della teologia modernista per giustificare questo adattamento fatto dal Concilio Vaticano II e dalle autorità nei confronti del mondo uscito dalla rivoluzione, del mondo liberale.
E voglio citarvi alcune frasi di quello che era allora il Cardinale Ratzinger, nelle quali egli afferma con semplicità e chiarezza proprio questo.
Per essere fedele e preciso ve le leggo. Sono molto brevi.

«Il Vaticano II aveva ragione di auspicare una revisione dei rapporti tra Chiesa e mondo. Ci sono infatti dei valori che, anche se sono nati fuori dalla Chiesa, possono trovare il loro posto - purché vagliati e corretti – nella sua visione» (Rapporto sulla fede. Vittorio Messori a colloquio con Joseph Ratzinger, 1985, Ed. Paoline, p. 34).
«Il problema degli anni sessanta era di acquisire i migliori valori espressi da due secoli di cultura liberale» (Intervista a cura di Vittorio Messori, in "Jesus", novembre1984, p. 72).

Il Papa attuale, Benedetto XVI, all’epoca cardinale Ratzinger, mostra anche come la costituzione Gaudium et spes sia il «testamento del Concilio», egli ne indica le intenzioni e definisce la sua fisonomia in questi termini:
«Se si cerca una diagnosi globale del testo [della Gaudium et Spes] si potrebbe dire che esso è, insieme con i testi sulla libertà religiosa e sulle religioni del mondo, una revisione del Syllabus di Pio IX, una sorta di contro-Sillabo. Il testo svolge il ruolo di un contro-sillabo nella misura in cui rappresenta un tentativo per una riconciliazione ufficiale della Chiesa col mondo come era divenuto a partire dal 1789» (Les principes de la théologie catholique, cardinal Joseph Ratzinger, 1982, Téqui, p. 427) .
Ecco dei testi e delle affermazioni molto chiare. Si tratta di una confessione di capitale importanza, autorevole e che ci dispensa dal provare queste affermazioni. Se loro stessi confessano che è così non c’è più bisogno che noi lo proviamo. Il Vaticano II è stato esattamente una conciliazione della religione cattolica, della fede della Chiesa col liberalismo, con la rivoluzione e i principi della Rivoluzione francese, e perfino – come dice il Papa altrove – del pensiero della fede col pensiero dei Lumi. Queste affermazioni inducono a diverse riflessioni e richiedono diverse osservazioni.

Poiché, per prima cosa, com’è possibile che vi siano dei valori che toccano in modo così essenziale l’ordine naturale e quello soprannaturale – per convincersene basta guardare alla Chiesa di prima e di dopo il Concilio! - e che possano nascere, tali valori, al di fuori della Chiesa?
Non è dunque la Chiesa la depositaria della Verità?
La Chiesa cattolica non è la vera Chiesa?
E la Verità evolve dunque in base alla storia e al tempo, alle culture e ai luoghi? Non è vero affermare che questi sono valori nati al di fuori della Chiesa.
Già un autore come Chesterton diceva che le idee della Rivoluzione francese sono delle idee cattoliche divenute folli. E noi potremmo dire con più esattezza: sono delle verità cattoliche indebitamente trasposte nell’ordine naturale, delle idee che sono vere nell’ordine soprannaturale, con dei limiti, ma che sono state trasposte direttamente nell’ordine naturale.

Se veramente il Concilio Vaticano II avesse preso i valori liberali e li avesse corretti, purificati ed emendati, allora si sarebbe ritrovata molto semplicemente la verità cattolica di sempre, poiché si tratta di verità cristiane deformate. Voglio dire che il liberalismo è un’eresia cristiana, cattolica, fin dalla sua origine.

D’altra parte, era quanto meno temerario volere questa conciliazione, quando il magistero costante dei papi, per due secoli e mezzo, aveva condannato questi supposti valori: essi sono stati condannati in blocco e in dettaglio. Era stata condannata, non solo la possibilità di una tale conciliazione, ma anche la necessità di affermare una tale conciliazione. È il Syllabus, è Pio IX.

Siamo di fronte ad uno dei peccati originali del Concilio. Molto spesso ci mettono sotto gli occhi il magistero e l’autorità. Spesso è il solo argomento che essi hanno. Quando sono proprio loro che hanno incominciato a sbarazzarsi di un magistero di due secoli e mezzo e proprio per fare esattamente ciò che i papi avevano già condannato.
Questo è più che temerario.

E poi, si cerca una conciliazione col mondo, con un mondo lontano da Dio e opposto a Dio. Guardate il mondo, basta guardarsi attorno per comprendere di che mondo si tratta.
Ora, la Scrittura è molto chiara. San Giovanni ci dice: «Tutto ciò che viene dal mondo è concupiscenza della carne, concupiscenza degli occhi e superbia della vita» (Cfr. I Gv. 2, 16). E l’Apostolo San Giacomo diceva ai cristiani: «Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio» (Gc. 4, 4).

Lo spirito di indipendenza conduce alla deificazione dell’uomo

Poiché in definitiva qual è l’essenza, la sostanza, il nocciolo di questo pensiero liberale?
I papi e i grandi autori del XIX e del XX secolo hanno già detto tutto. È innanzi tutto il naturalismo, è la negazione dell’ordine soprannaturale, della Rivelazione, della grazia, e di conseguenza e in questo ordine la negazione della Chiesa, di Cristo, di Dio. Il naturalismo coerente sfocia nell’ateismo. E il comunismo è là per ricordarcelo: non s’era mai visto un orrore simile nella storia dell’umanità.
In secondo luogo è lo spirito di indipendenza e di ribellione. Indipendenza nei confronti di tutto: indipendenza dell’intelligenza nei confronti del Vero, della volontà nei confronti del Bene, dell’uomo nei confronti di Dio, nei confronti dell’autorità.
E in terzo luogo è la deificazione dell’uomo. Già San Pio X lo indicava: l’uomo si sostituisce a Dio, si fa dio e ordina la gloria a se stesso e la creazione a se stesso.

Dunque si è tentata, si è provata una conciliazione con tali idee sostanzialmente e radicalmente contrarie alla Fede cattolica e molto semplicemente contrarie all’ordine naturale, alla realtà. Certo, trattandosi di un tentativo di conciliazione, essi non hanno riaffermato questi principi tali e quali. Non hanno negato l’ordine soprannaturale, ma l’hanno ridotto e incluso nella natura. Non hanno negato la Chiesa, ma hanno messo la Chiesa al servizio del mondo, il regno dei cieli sulla terra, al servizio del mondo e al servizio di quell’impresa umanista dell’unità del genere umano e della pace, sempre nell’ordine naturale. Guardate ad Assisi, per esempio, ad Assisi III che è presentato così.

Essi non hanno negato Cristo, ma hanno messo Cristo a servizio dell’uomo. Cristo è unito a tutti gli uomini, egli rivela l’uomo all’uomo e, con la sua grazia fa che l’uomo sia un uomo perfetto. Ecco la loro dottrina.
Non hanno affermato l’indipendenza assoluta dell’uomo nei confronti di Dio, ma sono passati dall’ordine oggettivo ad un ordine soggettivo.
Oggettivamente parlando, sì, vi è un Dio, vi è una vera religione, vi è una verità. Quindi l’uomo avrebbe l’obbligo morale di aderirvi. Ma in ogni caso, qualunque cosa accada, l’uomo si salva seguendo la sua coscienza, la sua verità, e soprattutto esercitando la sua libertà. Poiché sta lì la dignità ontologica e sacra dell’uomo.
L’esercizio della libertà, non nel senso tradizionale – la libertà di muoversi nel bene – ma il semplice fatto di scegliere tra il bene e il male, è lì che l’uomo trova la sua perfezione e la sua salvezza.

Essi non hanno affermato la divinità dell’uomo, ma hanno operato un ritorno antropologico col personalismo, che ha messo il bene comune, e ogni bene comune, al servizio dell’uomo individualmente, della persona. E in ultima analisi si mette al servizio della persona il bene comune divino, universale, supremo, che è Dio. Poiché Dio è il bene comune supremo.
È per questo che il Concilio afferma che l’uomo è la sola creatura che Dio ama per se stessa. Che Dio ama per se stessa!
E Dio trova la sua gloria nella gloria dell’uomo, non nella gloria che l’uomo rende a Dio, ma nella glorificazione dell’uomo.

E dunque abbiamo il medesimo scopo dei liberali, degli umanisti, dei rivoluzionari. Nessun problema!
Cerchiamo tutta la glorificazione dell’uomo e con essa otterremo anche la gloria di Dio. Così il loro dio è finito e perfezionato dalla gloria dell’uomo.
Niente di meno!

Restaurare tutto in Cristo per rimediare al male presente

Vedete com’è impossibile questa conciliazione. Ed essi ne hanno applicato rigorosamente tutte le conseguenze. Mons. Lefebvre ci diceva: L’hanno detronizzato. Sì, hanno disconosciuto sistematicamente il primato e la regalità di Nostro Signore, i suoi diritti, i diritti di Dio.
Si è per i diritti dell’uomo. Negazione dei diritti di Dio con la dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Essi hanno detronizzato nostro Signore in Se stesso nei suoi diritti, con la libertà di coscienza, con la libertà di pensiero, con la libertà dal peccato, con la libertà di culto, con la libertà religiosa. Egli è stato detronizzato veramente.
Ma essi hanno detronizzato nostro Signore anche nella sua Chiesa, con l’ecumenismo, poiché se Cristo è Re la Chiesa è regina.
E hanno detronizzato nostro Signore nel suo Vicario e nei suoi vescovi, con la collegialità e in ultima analisi con la demolizione di ogni autorità.

Ecco il pensiero con cui il Concilio ha tentato la conciliazione.
E allora, certo, oggi c’è la conciliazione della conciliazione, cioè l’ermeneutica della continuità.
E vi sono perfino di quelli che ci sono vicini o che erano dei nostri, e non sono più dei nostri, che tentano la conciliazione della conciliazione della conciliazione. Tempo perso, la loro impresa è votata da subito allo scacco: bonum ex integra causa, malum ex quocumque defectu. Il bene procede da una causa totalmente buona, integra, il male da qualunque difetto nella causa.

Ma qui si tratta di un difetto essenziale, poiché è l’essenziale del pensiero liberale che è totalmente e radicalmente contrario alla fede cattolica. È la cosa stessa che si cerca di conciliare che è contraria. Non si può fare un cerchio quadrato. È impossibile. Non si può neanche concepirlo. È una questione di buon senso. Si può chiedere a qualcuno di Martigny se si può andare contemporaneamente a Roma, la città eterna, e a Parigi, la città dei Lumi? Chiedetegli se si può prendere la stessa strada per giungere a queste due mete! In Spagna si dice che questo significa accendere un cero a Dio e un altro cero al diavolo. Già l’Apostolo San Paolo l’aveva detto più o meno in questi termini: «Non legatevi con gli infedeli allo stesso giogo» (Cfr. II Cor. 6, 14). Perché quale associazione può esserci tra la giustizia e l’iniquità? Quale conciliazione fra la luce e le tenebre? Quale accordo fra Cristo e il diavolo? Fra il fedele e l’infedele? Fra il tempio di Dio e il tempio degli idoli? Ora, dice San Paolo, il tempio di Dio è la Chiesa. E allora quale conciliazione può esserci? Nessuna.

Se Mons. Lefebvre ci ha indicato con precisione il male, con altrettanta precisione e chiaroveggenza ci ha indicato il rimedio. Ci ha additato il rimedio: Nostro Signore Gesù Cristo. E più precisamente Cristo Sacerdote e Cristo Re. Non v’è salvezza né redenzione possibile, né per gli individui né per le società, al di fuori del sacerdozio e della regalità di nostro Signore Gesù Cristo. Poiché egli ha compiuto la sua missione e col suo sacerdozio e con la sua regalità. «Nessuno può porre altro fondamento che quello che è stato posto dalla mano di Dio, Cristo Gesù», afferma San Paolo (Cfr. Cor. 3, 11). E San Pietro dice nello stesso senso: la pietra che è stata rigettata dagli architetti, è divenuta testata d’angolo per i costruttori. Poiché non v’è salvezza in altro modo, in altra persona se non in Nostro Signore Gesù Cristo. E non v’è altro nome sotto i cieli per il quale gli uomini possano essere salvati se non il nome di Nostro Signore Gesù Cristo. (Cfr. Atti, 4 11-12).

Quando San Paolo, nella lettera agli Efesini, vuol fondare con forza la nostra speranza, ci ricorda come Dio Padre ha dispiegato la sua potenza e la potenza della sua forza risuscitando Nostro Signore dai morti, facendolo sedere alla sua destra e ponendo sotto la sua autorità ogni principato, ogni autorità, ogni dominazione, ogni trono. Al pari di tutto ciò che si può nominare in questo secolo e nel secolo a venire. Dio gli ha sottomesso tutto in questo secolo e nel secolo a venire. Egli l’ha costituito Capo della Chiesa, che è il suo corpo. La Chiesa è la pienezza di Colui che è tutto in tutti. Cristo è tutto in tutti nella Chiesa. E Dio gli ha sottomesso tutto (Cfr. Ef. 1, 20-23).

Nell’epistola ai Corinzi, l’Apostolo è ancora più chiaro dicendo che gli ha sottomesso tutto, che non ha lasciato alcunché che non gli fosse sottomesso. Non ha lasciato alcunché al di fuori del suo imperio, della sua regalità, e dunque oportet illum regnare, bisogna che Egli regni (Cfr. I Cor. 15, 25). È qui che sta l’ideale del sacerdote, del sacerdozio: fondare tutto in Nostro Signore Gesù Cristo, instaurare tutto, restaurare tutto in Cristo, ma anche riunire tutto, ricapitolare tutto, ordinare tutto a Nostro Signore Gesù Cristo.

Tutto sta a voi, voi siete per Cristo e Cristo è per Dio. Ecco il disegno di Dio da tutta l’eternità: restaurare tutto, riunire tutto in Cristo. E al di fuori del suo sacerdozio e della sua regalità la vita dell’uomo è un incubo senza fine. Lo vediamo bene nella società in cui viviamo, non v’è né verità né virtù e, ahimé, non vi è né salvezza, né redenzione, né giustizia. Tutte queste cose ci vengono da Nostro Signore, dal suo sacerdozio dalla sua regalità: Io sono la via, la verità e la vita (Gv. 14, 6).

E dunque, cari confratelli, cari ordinandi, la vita del sacerdote consiste appunto nel sottomettere ogni intelligenza a Nostro Signor Gesù Cristo che è la verità, ogni volontà a Nostro Signore Gesù Cristo che è la vita, e nell’offrire a tutti gli uomini la sola via di salvezza che è Nostro Signore Gesù Cristo.

Perché andare a Roma

Se le cose stanno così, qualcuno potrebbe dirmi: ma allora perché avere contatti con questa gente, perché andare a Roma? Sembrerebbe che per principio non si dovrebbero avere dei contatti, alcun contatto con costoro.
Ebbene! È tutto il contrario: per principio bisogna che noi abbiamo dei contatti e per principio bisogna che andiamo a Roma. Poi evidentemente sarà la prudenza che valuterà le circostanze e ciò che bisognerà fare veramente in un caso concreto. Ma per principio occorre innanzi tutto andare perché siamo cattolici, apostolici e romani. Poi perché se Roma è la testa e il cuore della Chiesa cattolica, noi sappiamo che necessariamente la crisi troverà la sua soluzione, la crisi si risolverà a Roma e per Roma. Di conseguenza, il poco di bene che noi faremo a Roma è molto più grande del tanto bene che faremo altrove.

D’altra parte, caritas Christi urget nos, la carità di Cristo ci spinge (II Cor. 5, 14). Bisogna comprendere quant’è difficile abbandonare l’errore quando si è vissuta tutta la vita nell’errore. È estremamente difficile avere la chiarezza e la forza per rompere con tutta una serie di legami di ordine naturale, con tutta una vita votata a questo, con tutto un insegnamento avallato dall’autorità e le conseguenze che ne derivano. Riconosciamo che la cosa non è facile, ed abbiamo pietà. Poiché in definitiva essi hanno bisogno molto semplicemente di ciò che noi abbiamo già ricevuto gratuitamente, la luce e la grazia. Perché cos’è che abbiamo che non abbiamo ricevuto? (I Cor. 4, 7). Ebbene! Molto semplicemente, essi hanno bisogno di ricevere ciò che noi abbiamo avuto la grazia di ricevere dalla misericordia e dalla munificenza di Dio. La carità ce ne fa un dovere.

Coloro che si oppongono ferocemente e per principio ad ogni contatto con i modernisti mi fanno venire in mente un passo del Vangelo. Quando Nostro Signore non fu accolto in una città, Giacomo e Giovanni – i figli del tuono – gli proposero, se lo voleva, di far cadere il fuoco dal cielo per distruggere quella città. E Nostro Signore, indulgente, passa su questo orgoglio monumentale ma ingenuo degli Apostoli – come se Nostro Signore avesse avuto bisogno di loro per risolvere i problemi! – e risponde loro: Non sapete di quale spirito siete. (Cfr. Lc. 9, 51-56). Sì, non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo che diffonde la carità nei cuori e non sapevano di che spirito erano. Erano caduti nello zelo amaro.


Noi abbiamo creduto alla carità

E qual è questo spirito?
È lo spirito di Nostro Signore Gesù Cristo. Non è troppo complicato, basta guardare a come Nostro Signore ha fronteggiato i suoi nemici, i suoi avversari. Sia San Giovanni che San Paolo ci dicono: è in questo che abbiamo veramente conosciuto l’amore di Dio, che il Padre ci ha amati e Cristo ha dato la sua vita per noi, mentre noi eravamo dei peccatori, mentre eravamo suoi nemici. Ed è soprattutto in questo che si manifesta la carità di Dio, e noi abbiamo creduto a questa carità. Allora, dobbiamo fare lo stesso. (Cfr. Gv. 4, 9-16 e Ef. 2).

Come si è manifestato quest’amore di Nostro Signore? Con la guerra, gli anatemi, le condanne o facendo scendere il fuoco dal cielo? No!
Quest’opera d’amore si è compiuta con l’umiltà, con l’umiliazione, con l’obbedienza, con la pazienza, con la sofferenza, con la morte e ancora perdonando ai suoi nemici sulla Croce. Lungo tutto il corso della sua vita Nostro Signore ha dispiegato tutti i mezzi possibili e ragionevoli per fare ammettere la verità ai farisei e per offrire loro la salvezza e il perdono.
Ecco molto semplicemente ciò che dobbiamo seguire.

Io non vedo come la fermezza dottrinale sarebbe contraria alla docilità, all’ingegnosità e perfino all’arditezza della carità. Non lo vedo.
Non so in che l’intransigenza dottrinale sarebbe contraria all’intimo della misericordia, allo zelo missionario e apostolico della carità.
Non si deve scegliere: o la fede o la carità, si devono abbracciare entrambe.
E ancora, senza la carità sono niente, anche se ho una fede da spostare le montagne. Se non ho la carità sono niente. Se do la mia vita per i poveri e non ho la carità, sono niente (Cfr. I Cor. 13, 3).

Rileggete l’elogio della carità di San paolo nella sua lettera ai Corinti (Cfr. I Cor. 13), applicatelo alla vita di Nostro Signore e saprete senza confusione possibile qual è lo spirito cattolico.
La carità è paziente, la carità è buona, non è invidiosa, la carità non cerca il suo interesse, non tiene conto del male, essa rende il bene per il male, la carità scusa tutto, crede tutto, spera tutto, soffre tutto.
Ecco come noi potremo veramente cooperare alla restaurazione della fede, a questa restaurazione di tutte le cose in Cristo.
E se il rimedio è in Cristo, il sacerdozio e la regalità di Cristo, questo rimedio passa necessariamente per il cuore di nostra madre, la Santissima Vergine Maria.

Nostro Signore è stato e sarà sempre esclusivamente il frutto della Vergine Maria, del cuore di Maria. È lei che è la Madre di Cristo, la madre di Dio, la madre di tutti gli uomini, la corredentrice del genere umano, la mediatrice di tutte le grazie. Colei che distribuisce e dà tutte le grazie. Ella è veramente la regina di tutta la creazione, regina del cielo e della terra. Come dice San Bernardo, noi abbiamo ottenuto tutto tramite la Vergine Maria, dobbiamo dunque andar con fervore, devozione e costanza al Cuore di Maria, al fine di ottenere le grazie che ci sono necessarie, e soprattutto quella vita forte nella fede, nella speranza e nella carità. Poiché dobbiamo amare con forza.

Andiamo quindi veramente e sovente, con una devozione vera e interiore, al Cuore di Maria, a questo Trono della grazia, al fine di ottenere gli aiuti necessari nel tempo opportuno, così da essere in definitiva dei veri cristiani e dei veri sacerdoti di Nostro Signore Gesù Cristo.

Così sia.

195 commenti:

  1. :-[ ...e.... Così sia!!!

    ho letto e riletto l'Omelia in questione anche perchè mi sono sentita spiritualmente unita ai nuovi Presbiteri Ordinati fra i quali un italiano di grande spessore sacerdotale, santamente promettente....
    Tante sono le considerazioni in me scaturite e per molte delle quali non ho risposte adeguate, ergo, metto i tanti dubbi nella Corna del Rosario e spero....
    Tuttavia è innegabile che la Missione della Chiesa, con il Concilio Vaticano II, ha subito una NUOVA CONSIDERAZIONE.... lo spiega anche bene Padre Cavalcoli O.P. per quanto si possa non essere d'accordo con le sue considerazioni che trovate qui in elenco....
    Ora il punto è: :-[ fino a che punto queste NUOVE "considerazioni" possono essere lecite, legittime, a fronte DEL MANDATO DI CRISTO IN QUEL "ANDATE ED EVANGELIZZATE E BATTEZZATE...." con il NUOVO mandato del Concilio che cerca invece COMPROMESSI CON IL MONDO ed ha innalzato l'Uomo contribuendo ad offuscare la divinità di Cristo RE, SACERDOTE E DIO STESSO?

    Gesù non ha fondato la Chiesa per fare compromessi con il mondo, per innalzare l'Uomo, per trovare LUI NEL MONDO.... Gesù fonda la Chiesa quale SEGNO DI CONTRADDIZIONE NEL MONDO....ora, se la Chiesa con un Concilio, inverte la rotta e dice: "basta essere segno di contraddizione, cerchiamo di FARCI AMICO IL MONDO" non sta forse tradendo il mandato di Cristo? :'(
    L'uomo si innalza se E' INNALZATO DIO, e questo lo spiegava l'allora cardinale Ratzinger e lo ridice oggi da Pontefice....senza dubbio che il Concilio non ha mai inteso mettere da parte Dio, la stessa Sacrosanctum Concilium cita il concilio di Trento per ben 5 volte....e a riguardo dell'umanesimo cita san Tommaso d'Aquino e lo pone come  MAESTRO INDISCUSSO..... va da se allora che certe aperture avvenute con il Concilio non possono che essere applicate IN CONTINUITA' CON IL MAGISTERO BIMILLENARIO DELLA CHIESA, e laddove avviene la rottura, è causa di un linguaggio AMBIGUO E PRIVO DI CORREZIONI....

    Confesso che non so come ne usciremo fuori.... :-[  certi mutamenti oramai sono diventati TESSUTO ecclesiale, e "indietro non si torna", ma senza dubbio che Benedetto XVI sta facendo molto lavoro e molti sforzi per ritrovare un equilibrio atto a risanare, intanto e per prima, una frattura che non era affatto nelle intenzioni del Concilio.... giusto o sbagliato che sia io credo che la FSSPX stia davvero AIUTANDO LA CHIESA a ritrovare sè stessa.... Prendete il SUSSIDIO PER I CONFESSORI.... ma ci rendiamo conto della gravità del Documento in se? :-[  fino ad oggi, mi chiedo, cosa credevano che fosse il SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE i Seminaristi e i neo Presbiteri? il Sussidio è davvero ELEMENTARE.... è la base che, fatta a Sussidio, ci fa comprendere in quale stato di gravità vive il Clero il quale NON conosce assolutamente (senza generalizzare mi raccomando ) neppure le basi del proprio MINISTERO....
    ma evviva Iddio se la Santa Sede è giunta a emanare questo Sussidio!! un ripasso non fa male a nessuno, anche per i Laici che spesso PRETENDONO dal Clero le assoluzioni facili....
    La Tradizione sta riguadagnando il terreno perduto.... aiutiamola....TUTTI!!

    RispondiElimina
  2. peccato che molti dei commentatori non leggeranno neanche e si scaglieranno con i soliti argomenti contro questi Sacerdoti senza entrare nel merito.

    RispondiElimina
  3. <span> :-[ ...e.... Così sia!!!  
     
    ho letto e riletto l'Omelia in questione anche perchè mi sono sentita spiritualmente unita ai nuovi Presbiteri Ordinati fra i quali un italiano di grande spessore sacerdotale, santamente promettente....  
    Tante sono le considerazioni in me scaturite e per molte delle quali non ho risposte adeguate, ergo, metto i tanti dubbi nella Corona del Rosario e spero....  
    Tuttavia è innegabile che la Missione della Chiesa, con il Concilio Vaticano II, ha subito una NUOVA CONSIDERAZIONE.... lo spiega anche bene Padre Cavalcoli O.P. per quanto si possa non essere d'accordo con le<span> sue considerazioni che trovate qui in elenco</span>....  
    Ora il punto è: :-[ fino a che punto queste NUOVE "considerazioni" possono essere lecite, legittime, a fronte DEL MANDATO DI CRISTO IN QUEL "ANDATE ED EVANGELIZZATE E BATTEZZATE...." con il NUOVO mandato del Concilio che cerca invece COMPROMESSI CON IL MONDO ed ha innalzato l'Uomo contribuendo ad offuscare la divinità di Cristo RE, SACERDOTE E DIO STESSO?  
     
    Gesù non ha fondato la Chiesa per fare compromessi con il mondo, per innalzare l'Uomo, per trovare LUI NEL MONDO.... Gesù fonda la Chiesa quale SEGNO DI CONTRADDIZIONE NEL MONDO....ora, se la Chiesa con un Concilio, inverte la rotta e dice: "basta essere segno di contraddizione, cerchiamo di FARCI AMICO IL MONDO" non sta forse tradendo il mandato di Cristo? :'(  
    L'uomo si innalza se E' INNALZATO DIO, e questo lo spiegava l'allora cardinale Ratzinger e lo ridice oggi da Pontefice....senza dubbio che il Concilio non ha mai inteso mettere da parte Dio, la stessa Sacrosanctum Concilium cita il concilio di Trento per ben 5 volte....e a riguardo dell'umanesimo cita san Tommaso d'Aquino e lo pone come  MAESTRO INDISCUSSO..... va da se allora che certe aperture avvenute con il Concilio non possono che essere applicate IN CONTINUITA' CON IL MAGISTERO BIMILLENARIO DELLA CHIESA, e laddove avviene la rottura, è causa di un linguaggio AMBIGUO E PRIVO DI CORREZIONI....  
     
    Confesso che non so come ne usciremo fuori.... :-[  certi mutamenti oramai sono diventati TESSUTO ecclesiale, e "indietro non si torna", ma senza dubbio che Benedetto XVI sta facendo molto lavoro e molti sforzi per ritrovare un equilibrio atto a risanare, intanto e per prima, una frattura che non era affatto nelle intenzioni del Concilio.... giusto o sbagliato che sia io credo che la FSSPX stia davvero AIUTANDO LA CHIESA a ritrovare sè stessa....</span>
    <span> <span>Prendete il SUSSIDIO PER I CONFESSORI</span>.... ma ci rendiamo conto della gravità del Documento in se? :-[  fino ad oggi, mi chiedo, cosa credevano che fosse il SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE i Seminaristi e i neo Presbiteri? il Sussidio è davvero ELEMENTARE.... è la base che, fatta a Sussidio, ci fa comprendere in quale stato di gravità vive il Clero il quale NON conosce assolutamente (senza generalizzare mi raccomando ) neppure le basi del proprio MINISTERO....  
    ma evviva Iddio se la Santa Sede è giunta a emanare questo Sussidio!! un ripasso non fa male a nessuno, anche per i Laici che spesso PRETENDONO dal Clero le assoluzioni facili....  
    La Tradizione sta riguadagnando il terreno perduto.... aiutiamola....TUTTI!!</span>

    RispondiElimina
  4. P.S. ;)
    <span>In questo breve video
    </span><span>www.gloria.tv/?media=173585</span><span>
    vi diamo un sunto che ci appare interessante non solo per i Sacerdoti, ma anche per noi Laici, onde evitare di pretendere da loro le "assoluzioni" facili.....
    Vi invitiamo così a prendere tutto il Sussidio integralmente, leggerlo e meditarlo, farlo proprio e farne anche dono ai nostri Parroci.... </span>

    RispondiElimina
  5. Già l’Apostolo San Paolo l’aveva detto più o meno in questi termini: «Non legatevi con gli infedeli allo stesso giogo» (Cfr. II Cor. 6, 14).
    * Perché quale associazione può esserci tra la giustizia e l’iniquità? Quale conciliazione fra la luce e le tenebre?
    * Quale accordo fra Cristo e il diavolo? Fra il fedele e l’infedele? Fra il tempio di Dio e il tempio degli idoli?
    * Ora, dice San Paolo, il tempio di Dio è la Chiesa. E allora quale conciliazione può esserci? Nessuna.

    --------------------
    E allora, <span>quale conciliazione</span> può esserci tra il Magistero perenne, ricevuto da Cristo Signore, trasmesso da s. Pietro in poi (anno 33) e         l'evento-spirito-ASSISI1-2-3-n, iniziato nel 1986............... ?

    RispondiElimina
  6. ......"D’altra parte, caritas Christi urget nos, la carità di Cristo ci spinge (II Cor. 5, 14). Bisogna comprendere quant’è difficile abbandonare l’errore quando si è vissuta tutta la vita nell’errore. È estremamente difficile avere la chiarezza e la forza per rompere con tutta una serie di legami di ordine naturale, con tutta una vita votata a questo, con tutto un insegnamento avallato dall’autorità e le conseguenze che ne derivano. Riconosciamo che la cosa non è facile, ed abbiamo pietà. Poiché in definitiva essi hanno bisogno molto semplicemente di ciò che noi abbiamo già ricevuto gratuitamente, la luce e la grazia. Perché cos’è che abbiamo che non abbiamo ricevuto? (I Cor. 4, 7). Ebbene! Molto semplicemente, essi hanno bisogno di ricevere ciò che noi abbiamo avuto la grazia di ricevere dalla misericordia e dalla munificenza di Dio. La carità ce ne fa un dovere."......
    Trovo questo passo dell'omelia di Sua Eccellenza De Gallareta un pochino presuntuosa...senza nulla togliere alle tante cose giuste per le quali il fondatore della Fraternità stessa si era sempre battuto finchè fu in vita.
    Questo grande Papa sta cercando in tutti i modi di "aprire le porte alla FSSPX" con tanta carità e umiltà:lo attesta,alla "piena luce del Sole",il fatto che si può benissimo stare dentro la Chiesa,in comunione con lei,abbracciando,consentitemi questo termine,una certa ortodossia(anche liturgica,ma non solo...),come fanno i Francescani dell'Immacolata,la FSSP,l'ICRSS,la FSSGMV,la FSSVF ecc ecc...(basta partecipare alle Sante Messe da loro celebrate e ascoltare le omelie per capire "al volo" quello che intendo dire e quello che intendono trasmettere essi stessi ai fedeli)
    Siccome non mi risulta che il Sommo Pontefice stia ad Econe,vorrei suggerire a Loro Eccellenze di essere un po più umili,se non altro perchè,se giustamente si criticano i progressisti spinti dal famoso vento dello Spirito del Concilio(non ancora,a distanza di 40 anni,ben chiaro e definito...),si sia,per contro,capaci anche di fare un po di sana autocritica.SEMPRE CHE PER LORO IL CONCLAVE SIA STATO VALIDO... O:-)
    P.S. per l'Ospite del primo post...io non ho niente contro quei sacerdoti e diaconi ordinati ad Econe,spero che anche loro non abbiano nulla contro di me solo perchè,come chiede il Papa Benedetto XVI,frequento la Forma Ordinaria e la Forma Extra Ordinaria del Rito Romano,con lo stessa fede che la Transustanziazione e il valore salvifico di entrambe le forme sia identico.
    Anche se a ragion del vero la Forma Extra Ordinaria ha una sacralità e una una capacità di elevare le anime che la Forma Ordinaria non possiede.

    RispondiElimina
  7. "Mons. Lefebvre aveva visto e definito bene qual è il male del nostro tempo, della società e soprattutto il male nella Chiesa. Questo male si chiama molto semplicemente liberalismo. È questa conciliazione, questo tentativo di conciliazione fra la Chiesa e il mondo, fra la fede cattolica e i principi liberali, fra la religione cattolica e il pensiero nato dal 1789." Preciso e puntuale, Monsignor de Galarreta illumina esattamente la frattura creata dal cvii rispetto alla Dottrina di sempre: nessun compromesso è possibile con la menzogna metafisica, dottrinale, storica e politica dei "principi dell' '89". E  l'auspicabile ricomposizione dovrà avvenire sulla base della verità, corroborata dalla carità e dalla misericordia, non dell'ambiguità.  

    RispondiElimina
  8. E nella FSSPX, secondo i visitatori romani del 1988, non ci sarebbero stati profili episcopali? Ne conosco pochi di vescovi di questa pasta in "piena" comunione colla S.Sede.

    RispondiElimina
  9. Ringrazio la Redazione per ripostare questo soggetto già proposto il 30 giugno, ma qui ripreso con tutto il dettaglio del famoso sermone, il che ci permette, oramai, di fare commenti in vera conoscenza di causa e non con informazioni di terza mano.
    <span>(A) Il nostro caro Gallareta mostra qui la leggerezza colla quale fa l'esegesi dei testi del teologo J. Ratzinger, mostrando purtroppo così assenza certa di onestà intellettuale: </span><span>voler che J. Ratzinger difenda l'idea del Concilio in quanto Anti-Syllabus è ancora una volta un'offesa alla verità e, quindi, un'ulteriore calunnia e uno sputo alla faccia del Santo Padre.  </span>
    <span>Ho qui sotto mano la traduzione francese "Les principes de la théologie catholique"  di J. Ratzinger, da dove Gallareta desidera fargli dire quel che non ha detto telescopando frasi del testo in modo indovuto e disonesto colla volontà di deformarne il significato originale. Leggendo il testo in questione, che è molto lungo, si vede benissimo che J. Ratzinger analizza i differenti punti di vista possibili confrontandoli , confutendoli e arrivando a una conclusione finale (così come si pratica in qualunque analisi filosofica fin dal primo anno di liceo...).
    In effetti, J. Ratzinger incominica per presentare al condizionale ipotetico l'ipostesi che il Concilio sia un Anti-Syllabus ("Si  l'on cherche un diagnostique global du texte, on pourrait dire qu'il est.... une révision du Syllabus de Pie IX, une sorte de contre-syllabus"); il testo continua analizzando gli argomenti a favore di questa plausibile ipotesi durante un paio di paragrafi; passa poi alla contranalisi per un lunghissimo paragrafo ("En réalité...") ; e conclude infirmando che si possa considerarlo come un anti-syllabus, affermando che questo lo si possa solo intendere in un senso solo molto lato e limitato ( "Contentons-nous ici de constater que le texte joue ici un rôle de contre-syllabus dans la mesure où il represente une tentative de réconciliation de l'Eglis eavec le monde tel qu'il était devenu depuis 1798") quindi eliminando tutte la possibilità di contraddizioni sul piano magisteriale o su quello teologico.  
    </span>
    <span>Questo di J.Ratzinger è quindi un bel pezzo di ermeneutica della continuità ante litteram e non è per caso che Gallareta, il quale  prona l'ermeneuitica della rottura alla stessa stergua dei modernisti, cerchi di fargli dire quel che non ha detto sforzandone il significato:  </span><span>certo utilizzare l'espressione "contro-sillabo" usata dal teologo Ratzinger, fuori contesto, e deformandone completamente il senso  nel quale era utilizzato equivale a voler calunniare, non tanto subdolamente, il pensiero di colui che è oggi il Vicario di N.S. Gesù Cristo su terra.</span>
    Ciò dimostra, a chi è intellettualmente onesto, che la dimostrazione iniziale stessa del Gallareta cade quindi di per sè stessa in buona logica aristotelica e che tutto il resto del suo discorso appare chiaramente per quello che è: una serie di affermazioni ballonistiche sul Sacro Santo Concilio e la Santa Chiesa di Cristo. Il seguito è la solita tiritera anti-Chiesa che leggiamo anche presso i nostri amici bloggisti che sono contro la Santa Chiesa in questo stesso blog e che farebbe dormire anche un uomo che corre a tutto spiano.
    Tutta la prima parte del sermone è quindi una perdita di tempo intellettuale e spirituale. (cont.)

    RispondiElimina
  10. <p>(Cont.)
    </p><p><span>(B) Leggo con piacere nel testo di Gallareta parafrasato da Enrico: "</span><span>Come si è manifestato quest’amore di Nostro Signore? Con la guerra, gli anatemi, le condanne o facendo scendere il fuoco dal cielo? No! </span><span>Quest’opera d’amore si è compiuta con l’umiltà, con l’umiliazione, con l’obbedienza, con la pazienza, con la sofferenza, con la morte e ancora perdonando ai suoi nemici sulla Croce. Lungo tutto il corso della sua vita Nostro Signore ha dispiegato tutti i mezzi possibili e ragionevoli per fare ammettere la verità ai farisei e per offrire loro la salvezza e il perdono. </span><span>Ecco molto semplicemente ciò che dobbiamo seguire"s</span><span><span>embrerebbe leggere un riassunto del S.S. Concilio Vaticano II per il dialogo ecumenico o interreligioso! </span></span>
    </p><p><span>(C) Conclusione: appare chiaro, al contrario di ciò che affermava Enrico il 30 giugno, che anche Gallareta si allinea sul Fellay e ci manda un messaggio chiaro che le dottrine della FSSPX non sono state riconosciute come cattoliche dall'ex-Sant'Uffizio e, ovviamente, ne mette tutta la colpa su un'immaginato "modernismo" del S.S. Concilio e della Chiesa Docente, alla barba delle promesse di Cristo.</span>
    </p><p><span>Purtroppo sembrerebbe che la novena chiesta da Enrico e tutte le preghiere cha abbiamo fatto per la conversione dei membri della FSSPX alla piena luce della Verità e all'Obbedienza senza se e senza al Vicario di Cristo e all'inerrabile Chiesa Docente non abbia ancora cominciato a dare dei frutti già  umanamente tangibili. Però, che questo non ci dissuadi di continuare di chiedere alla Santa Vergine la Sua speciale intercessione presso lo Spirito Santo, affinchè Questi accelleri la loro conversione. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.</span></p>

    RispondiElimina
  11. <span>

    Cont.)
    <span>(B) Leggo con piacere nel testo di Gallareta: "</span><span>Come si è manifestato quest’amore di Nostro Signore? Con la guerra, gli anatemi, le condanne o facendo scendere il fuoco dal cielo? No! </span><span>Quest’opera d’amore si è compiuta con l’umiltà, con l’umiliazione, con l’obbedienza, con la pazienza, con la sofferenza, con la morte e ancora perdonando ai suoi nemici sulla Croce. Lungo tutto il corso della sua vita Nostro Signore ha dispiegato tutti i mezzi possibili e ragionevoli per fare ammettere la verità ai farisei e per offrire loro la salvezza e il perdono. </span><span>Ecco molto semplicemente ciò che dobbiamo seguire"s</span><span><span>embrerebbe leggere un riassunto del S.S. Concilio Vaticano II per il dialogo ecumenico o interreligioso! </span></span>
    <span>(C) Conclusione: appare chiaro, al contrario di ciò che affermava Enrico il 30 giugno, che anche Gallareta si allinea sul Fellay e ci manda un messaggio chiaro che le dottrine della FSSPX non sono state riconosciute come cattoliche dall'ex-Sant'Uffizio e, ovviamente, ne mette tutta la colpa su un'immaginato "modernismo" del S.S. Concilio e della Chiesa Docente, alla barba delle promesse di Cristo.</span>
    <span>Purtroppo sembrerebbe che la novena chiesta da Enrico e tutte le preghiere cha abbiamo fatto per la conversione dei membri della FSSPX alla piena luce della Verità e all'Obbedienza senza se e senza al Vicario di Cristo e all'inerrabile Chiesa Docente non abbia ancora cominciato a dare dei frutti già  umanamente tangibili. Però, che questo non ci dissuadi di continuare di chiedere alla Santa Vergine la Sua speciale intercessione presso lo Spirito Santo, affinchè Questi accelleri la loro conversione. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.</span>
    </span>

    RispondiElimina
  12. Cara Caterina,sono pienamente d'accordo con te,ma spero che si sia allo stesso modo d'accordo sul fatto che va aiutato anche il Santo Padre,questo stupendo Papa che presiede su mandato del Signore stesso alla Carità della Chiesa e che sta cercando in tutti i modi di chiamare tutti ad unirsi per combattere la "battaglia finale" contro le potenze dell'inferno e i suoi "apostoli".
    Credo che il Papa,con i carismi spirituali tipici del successore di Pietro,senta "stringere il tempo"e voglia fare di tutto per avere di nuovo nella Chiesa chi,paradossalmente,c'è sempre stato.Se guardiamo ai risultati di Benedetto XVI in questo campo,possiamo tranquillamente essere d'accordo che ha ottenuto più risultati lui il 6 anni che gli altri Pontefici in 40 anni!
    E' giusto pregare per la FSSPX(e lo faccio anche io affidando la mia preghiera al Santo Rosario),perchè rientri pienamente nella Chiesa,ma lo Spirito Santo va anche aiutato......dal proprio "si" alla mano tesa del Papa.

    RispondiElimina
  13. Della logorroica esposizione, conoscendone l'autore, ho letto solo la conclusione. Ma tanto mi basta. Costui continua a parlare di "conversione"? Chi o a cosa? Forse al dio concilio?

    RispondiElimina
  14. Della logorroica sposizione, conoscendone l'autore, ho letto solo la conclusione. E tanto mi basta.
    Costui insiste a parlare di "conversione". Conversione a chi o a cosa? Forse al dio concilio?

    RispondiElimina
  15. <span>Della logorroica esposizione, conoscendone l'autore, ho letto solo la conclusione. E tanto mi basta.  Costui insiste a parlare di "conversione". Conversione a chi o a cosa? Forse al dio concilio?</span>

    RispondiElimina
  16. <span>Della logorroica esposizione, conoscendone l'autore, ho letto solo la conclusione. E tanto mi basta.  Costui insiste a parlare di "conversione". Conversione a chi o a cosa? Forse al dio concilio?</span>

    RispondiElimina
  17. ...e questo liberalismo ci ha privato della Santa Chiesa dei doveri (dove i membri volevano sacrificarsi per essa) lasciandoci con la Nuova Chiesa dei diritti (dove i membri si chiedono prima di tutto quali benefici poter tirare dalla situazione, carriera, vantaggi... fino al Tettamanzi che disse al papa qui a Milano comando io... )

    Cosi' nel Vaticano della collegialità e del diritto inalienabile di fare cio' che si vuole in quasi tutte le parrocchie non si riesce più a far dire ai preti una sola messa decente nell'anno

    Ho parlato ieri con un sacerdote della FSSPX (a Ecône c'é ancorea la chiesa del doveri) che potrebbe partire in Argentina, Gabon, Filippine... dovendo imparare una nuova lingua e lasciando tutto
    In tutta tranquillità mi ha detto andro' dove mi mandano senza fiatare perché questa é la volontà di Dio.

    Coltivano proprio una bella specie di dosobbedienti a Ecône, n'est-ce pas ... gente pronta a cambiare continente per ubbidire!
    Menomale che da trent'anni siamo considerati in più ribelli e disubbidienti di tutti...

    RispondiElimina
  18. <span>...e questo liberalismo ci ha privato della Santa Chiesa dei doveri (dove i membri volevano sacrificarsi per essa) lasciandoci con la Nuova Chiesa dei diritti (dove i membri si chiedono prima di tutto quali benefici poter tirare dalla situazione, carriera, vantaggi... fino al Tettamanzi che disse al papa qui a Milano comando io... )  
     
    Cosi' nel Vaticano della collegialità e del diritto inalienabile di fare cio' che si vuole in quasi tutte le parrocchie non si riesce più a far dire ai preti una sola messa decente nell'anno  
     
    Ho parlato ieri con un sacerdote della FSSPX (a Ecône c'é ancorea la chiesa del doveri) che potrebbe partire in Argentina, Gabon, Filippine... dovendo imparare una nuova lingua e lasciando tutto  
    In tutta tranquillità mi ha detto andro' dove mi mandano senza fiatare perché questa é la volontà di Dio.  
     
    Coltivano proprio una bella specie di dosobbedienti a Ecône, n'est-ce pas ... gente pronta a cambiare continente per ubbidire!  
    Menomale che da trent'anni siamo considerati in più ribelli e disubbidienti di tutti...</span>

    RispondiElimina
  19. perchè presuntuosa?la Chiesa sta cercando di conciliare l'incociliabile si o no?
    il liberalismo è uno dei problemi della Chiesa?se si cosa c'è di male nel riconoscerlo e cercare su questo punto di essere d'aiuto con umiltà e carità?senza sottrarsi ai colloqui con Roma?
    cioè a mio parere il discorso importante che viene fatto in quest'omelia è quello della prima parte dove viene analizzato uno dei problemi della Chiesa anzi il problema...se questa tesi non viene contestata tutto il discorso fila liscio

    RispondiElimina
  20. @Simon mi dispiace ma non sei convincente, mi pare che fai grandi giri di parole e cerchi di ubriacare tutti ma alla fine nella sostanza...

    RispondiElimina
  21. :-D  SEMPRE CON IL PAPA, Cristiano.... ma alla maniera di Santa Caterina da Siena...non al modo  di certi gruppi o singoli cattolici che dicono di stare con il Papa salvo poi SCHERNIRLO E DISOBBEDIRE, per esempio, sulla Riforma Liturgica o sulla Messa Antica.....e disobbedirlo sulla CORREZIONE CONTRO LE FALSE INTERPRETAZIONI date al Concilio... ;)
    la FSSPX lo fa a modo suo che a me non dispiace....al contrario, leggere e approfondire mons. Lefebvre a me ha aiutato ad amare ancora di più la Chiesa, a non scoraggiarmi e a obbedire davvero al Papa.....
    noi lo facciamo a modo nostro cercando di aiutare il Papa dove e come possiamo....

    RispondiElimina
  22. Hai letto un  suo commento sulla FSPPX li hai letti tutti, si può fare ampiamente l`economia di leggere i seguenti, tutti fotocopia gli uni degli altri, tutti copia-incolla, tutti zeppi di quell`astio e di quel livore che spingono a scrivere menzogne e frasi semplicemente ridicole, risibili.

    RispondiElimina
  23. le virtù cristiane teologali    FEDE     e    CARITA'
    vanno sempre coltivate insieme dal vero cattolico (includendo la Speranza, naturalmente).

    Continuo dunque a chiedermi/vi:
         quale     FEDE    si manifesta nell'evento Assisi1-2-3-n....?
         quale    CARITA'     "                      "             "............?
       e quale   SPERANZA    (SPERANZA   riposta  in CHI...........?

    RispondiElimina
  24. <span>le virtù cristiane teologali    FEDE     e    CARITA'  
    vanno sempre coltivate insieme dal vero cattolico (includendo la Speranza, naturalmente).  
     
    Continuo dunque a chiedermi/vi:  
         quale     FEDE    si manifesta nell'evento Assisi1-2-3-n....?  
         quale    CARITA'     "                      "             "............?  
       e quale   SPERANZA    (SPERANZA   riposta  in CHI...........? ...)</span>

    RispondiElimina
  25. Aggiungo che quel signore si prende "à lui tout seul" per la CdF, attribuendole pensieri e gesti che esistono solo nella sua fantasia, lui pensa che così è e poi  proietta il suo pensiero sulla CdF, ad es: "<span><span><span>anche Gallareta si allinea sul Fellay e ci manda un messaggio chiaro che le dottrine della FSSPX non sono state riconosciute come cattoliche dall'ex-Sant'Uffizio"...</span></span></span>finisce così per far dire alla CdF quel che, in realtà, è solo e unicamente il suo pensiero fisso.
    Forse che la CdF o il Papa hanno mai parlato di scrutini? NO!
    Forse che la CdF o il Papa hanno mai detto che la FSSPX non è cattolica e deve convertirsi? NO!
    Forse che la CdF o il Papa hanno detto che la FSSPX è eretica, che "le sue dottrine(!!)" non sono cattoliche? NO!
    Ci sono problemi dottrinali NON perchè la FSSPX professi un`altra dottrina, una dottrina non cattolica, ma perchè la FSSPX, fedelissima alla Dottrina cattolica, ritiene che SU CERTI PUNTI, che conosciamo, alcuni documenti del Vaticano II, si sono allontanati dalla Dottrina, sono in rottura con la Tradizione immutabile della Chiesa.

    RispondiElimina
  26. non comprendo perché questo blog sponsorizzi tanto la FSSPX

    RispondiElimina
  27. non comprendo perché questo blog sponsorizzi così poco la FSSPX

    RispondiElimina
  28. Simon....rispondi come risponde il Papa nella Lettera ai Vescovi, e citando le tante indicazioni in cui denuncia le false interpretazioni del Concilio.... e ti accorgerai che non la pensa come te.... ;)
    diverso è ciò che dice mons. Alfonso Galarreta, è una disamina dei fatti molto interessante che seppur non si può condividere in tutto, di certo non dice falsità, se non altro non è falso che da dopo il Concilio la dottrina sull'Uomo ha prevalso su quella del Cristo, distaccandosi.... lo dice lo stesso Ratzinger...ergo aiutiamo così la FSSPX a capire invece che ciò che essi denunciano, in parte lo sta facendo il Papa da tempo, quindi IN PARTE LE DENUNCIE SONO LE MEDESIME.... se le conclusioni sono diverse, non significa essere "contro" il Papa, questo è quanto si evince dal testo e non altro...
    caro Simon, anche in questi dialoghi il Papa chiede ERMENEUTICA DELLA CONTINUITA' e non spetta a lei confondere i lettori o i fedeli, imponendo una rottura..... se tu "stai con" il Papa, non puoi imporre una immagine distorta della FSSPX....

    RispondiElimina
  29. evidentemente perchè la FSSPX ha difeso e custodito in questo ultimo mezzo secolo strenuamente, SENZA SE E SENZA MA, il Depositum Fidei, la Dottrina perenne, la Santa Messa  di sempre, il sacerdozio cattolico e la Tradizione, dunque la Santa Fede Cattolica, senza commistioni ecumeni-sincretiste  con le "divese credenze" di ogni specie e provenienza mondana-eretica-idolatrica, senza cedere al   buonismo dialoghista spacciato, grazie al rinnovamento conciliare,  per nuova forma di carità.
         O NO ?

    RispondiElimina
  30. Mi sembra che l'intervento di Simon sia molto interessante, specialmente nel punto a). I grandi meriti che si devono riconoscere alla FSSPX non devono però portare ad occultarne anche i grandi limiti. Non è la prima volta (e, temo, nemmeno l'ultima) che esponenti di spicco della Fraternità danno delle interpretazioni di testi molto "personali" e quando viene loro fatto notare, rispondono solitamente con grande disprezzo e supponenza. Ne ho fatto l'esperienza ed ho visto molti altri trattati allo stesso modo. Mi dispiacciono molto anche alcuni commenti qui presenti, che liquidano ogni intervento di Simon con tanta leggerezza...
    Credo che così non si vada da nessuna parte: si ripete nel piccolo un muro contro muro che ha condotto il mondo della Tradizione alla frammetazione ed al caos.

    RispondiElimina
  31. per le visrtu' cardinali vale la regola "in medio stat virtus". Per la temperanza non devo mangiare troppo ma se mangiando troppo poco metto in pericolo la salute posso fare un peccato
    anche per la virtu' di pietà vale questo detto: se dico 50 rosari al giorno ma non faccio il mio dovere di padre sbaglio

    La FEDE SPERANZA CARITA' sono invece virtu' TEOLOGALI per cui NON si deve cercare la moderazione tra due estremi. Nessun santo canonizazto puo' dire basta ho già abbastanza fede, anzi più sale in perfezione più si rende conto dell'insufficienza del suo essere. Anche se avessimo la stessa fede dell'Ancangelo Michele non basterebbe a colmare la distanza tréa noi e Dio...

    Quando si medita  e si capisce la carità sotto questo punto di vista (c'é un famoso CD in francese di Mgr Lefebvre che é una raccolta delle sue prediche sulla FEDE) si capisce che NON PUO4 ESISTERE NESSUN ASSISI BUONO? anzi anche solo immaginare una riunione di questo tipo é in quelche modo contrario alla fede (come infatti dicono diverse encicliche ante CVII)

    RispondiElimina
  32. <span>per le virtu' cardinali vale la regola "in medio stat virtus". Per la temperanza per es. non devo mangiare troppo ma se mangiando troppo poco metto in pericolo la salute posso fare lo stesso un peccato  
    anche per la pietà vale questo: se dico 50 rosari al giorno ma non faccio il mio dovere di padre sbaglio. 
     
    FEDE SPERANZA e CARITA' sono invece virtu' TEOLOGALI per cui NON si deve cercare una moderazione tra due estremi. Nessun santo canonizzato puo' dire "basta cosi' ho già abbastanza fede" anzi più sale in perfezione più si rende conto dell'insufficienza del suo essere. Anche se avessimo la stessa fede dell'Ancangelo Michele non basterebbe a colmare la distanza tra noi e Dio...  
     
    Quando si medita e si capisce la virtu' di fede sotto questo punto di vista (c'é un famoso CD in francese di Mgr Lefebvre che é una raccolta delle sue prediche sulla FEDE) si capisce che NON PUO' ESISTERE NESSUN ASSISI BUONO. Anzi, anche solo immaginare una riunione di questo tipo é in quelche modo contrario alla fede (come infatti dicono diverse encicliche ante CVII)</span>

    RispondiElimina
  33. <span><span>per le virtu' cardinali vale la regola "in medio stat virtus". Per la temperanza per es. non devo mangiare troppo ma se mangiando troppo poco metto in pericolo la salute posso fare lo stesso un peccato    
    anche per la pietà vale questo: se dico 50 rosari al giorno ma non faccio il mio dovere di padre sbaglio.   
       
    FEDE SPERANZA e CARITA' sono invece virtu' TEOLOGALI per cui NON si deve cercare una moderazione tra due estremi. Nessun santo canonizzato puo' dire "basta cosi' ho già abbastanza fede" anzi più sale in perfezione più si rende conto dell'insufficienza del suo essere. Anche se avessimo la stessa fede dell'Ancangelo Michele non basterebbe a fermarsi li'...
       
    Quando si medita e si capisce la virtu' di fede sotto questo punto di vista (c'é un famoso CD in francese di Mgr Lefebvre che é una raccolta delle sue prediche sulla FEDE) si capisce che NON PUO' ESISTERE NESSUN ASSISI BUONO. Anzi, anche solo immaginare una riunione di questo tipo é in quelche modo contrario alla fede (come infatti dicono diverse encicliche ante CVII)</span></span>

    RispondiElimina
  34. il problema é che come diceva Mgr.Lefebvre tra quello che possiamo capire della fede con la sola ragione e quello che capiamo grazie alla virtu' soprannaturale che Dio ci dona, c'é la stesa distanza che esiste tra Dio e la creatura. Tuto torna: siccome molti prelati hanno perso la fede ci troviamo dinnanzi al un terzo Asissi. Una riunione umana tra creature, che non ha niente di soprannaturale

    RispondiElimina
  35. <span><span><span>"s</span><span><span>embrerebbe leggere un riassunto del S.S. Concilio Vaticano II per il dialogo ecumenico o interreligioso"</span></span></span></span>

    Nel dialogo interreligioso inaugurato dal Concilio Vaticano II vedo invece un grave mancanza di carità.

    RispondiElimina
  36. E poi, si cerca una conciliazione col mondo, con un mondo lontano da Dio e opposto a Dio. Guardate il mondo, basta guardarsi attorno per comprendere di che mondo si tratta.
    Ora, la Scrittura è molto chiara. San Giovanni ci dice:

    «Tutto ciò che viene dal mondo è concupiscenza della carne, concupiscenza degli occhi e superbia della vita» (Cfr. I Gv. 2, 16). E l’Apostolo San Giacomo diceva ai cristiani:
    «Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio».
    -----------------------
    proviamo a ripensare a Paolo VI e la sua "immensa simpatia per il mondo moderno", dichiarata a onore ed esegesi del concilioV2 ....
    e si capirà l'opera inestimabile svolta dalla FSSPX:  TESTIMONIANZA DELLA FEDE IN CRISTO, necessità di restaurare TUTTO IN CRISTO:
    Se Mons. Lefebvre ci ha indicato con precisione il male, con altrettanta precisione e chiaroveggenza ci ha indicato il rimedio. Ci ha additato il rimedio: Nostro Signore Gesù Cristo. E più precisamente Cristo Sacerdote e Cristo Re.
    Non v’è salvezza né redenzione possibile, né per gli individui né per le società, al di fuori del sacerdozio e della regalità di nostro Signore Gesù Cristo.
    Essi [i liberali e modernisti ] non hanno negato Cristo, ma hanno messo Cristo a servizio dell’uomo. Cristo è unito a tutti gli uomini, egli rivela l’uomo all’uomo e, con la sua grazia fa che l’uomo sia un uomo perfetto. Ecco la loro dottrina.

    RispondiElimina
  37. <span>Restaurare tutto in Cristo per rimediare al male presente</span>

    Vedete com’è impossibile questa conciliazione. Ed essi ne hanno applicato rigorosamente tutte le conseguenze. Mons. Lefebvre ci diceva: <span>L’hanno detronizzato</span>. Sì, hanno disconosciuto sistematicamente il primato e la regalità di Nostro Signore, i suoi diritti, i diritti di Dio.
    ---------------------------

    <span>Assisi1 etc. </span>non è altro che l'estrema aberrante manifestazione dei "diritti dell'uomo", di ogni e qualsivoglia umano pensare/credere/non-credere (sono invitati anche gli atei!.....<span>); diritti umani messi al di sopra dei diritti di Dio</span>, che vengono obliati e misconosciuti, SILENZIATI., CON LA SCUSA  DI CERCARE UNA "PACE COMUNE", UN DIO COMUNE, UN BENE COMUNE, come sta spiegando qui mons. De Galarreta a proposito del personalismo.
    Siamo giunti all'ONU delle religioni, ad Assisi1986, in omaggio all'uomo e alla sua libertà assoluta da ogni vincolo con la Verità rivelata in Gesù Cristo  !
    Dov'è la conclamata "continuità" con la Chiesa di sempre e con la Tradizione ?
    Solo la FSSPX ha svolto il ruolo di guardiana indefettibile dellea Regalità di Nostro Signore.
    Dopo il concilio Egli è stato detronizzato: questa tremenda realtà di rovesciamento di Gesù Cristo dal suo Trono di RE universale, permessa dal concilioV2 (come naturale conseguenza del CULTO DELL'UOMO, proclamato da PaoloVI) , io non l'avevo mai sentita nominare -da 45 anni-  fino a che non avevo letto questo ed altri testi della FSSPX.

    RispondiElimina


  38. In nome della libertà.......idolatrata, messa al di sopra di Dio, CONTRO Dio e le sue Sante Leggi.....:


    Essi hanno detronizzato nostro Signore in Se stesso nei suoi diritti,
    con la libertà di coscienza,
    con la libertà di pensiero,
    con la libertà dal peccato,  [io direi <span>"di peccato"</span>, vedendo l'andazzo edonista di gran parte della gioventù odierna sorda ad ogni richiamo e ammonimento circa la gravità dei peccati  contro la purezza. e la leggerezza avallata dal buonismo dei genitori e pastori divenuti ciechi e lassisti......]

    con la libertà di culto,
    con la libertà religiosa.
    Egli è stato detronizzato veramente.

    RispondiElimina
  39. <span></span><span> In nome della libertà.......idolatrata, messa al di sopra di Dio, CONTRO Dio e le sue Sante Leggi.....:  
     
     
    Essi hanno detronizzato Nostro Signore in Se stesso nei suoi diritti,  
    con la libertà di coscienza,  
    con la libertà di pensiero,  
    con la libertà dal peccato,  [io direi <span>"di peccato"</span>, vedendo l'andazzo edonista di gran parte della gioventù odierna sorda ad ogni richiamo e ammonimento circa la gravità dei peccati  contro la purezza. e la leggerezza avallata dal buonismo dei genitori e pastori divenuti ciechi e lassisti......]  
     
    con la libertà di culto,  
    con la libertà religiosa.  
    Egli è stato detronizzato veramente.</span>

    RispondiElimina
  40. aggiungo che se il papa non sa forse ancora perché vuole (o deve sotto pressione) fare Assisi3, il demonio lui lo sa bene che attaccare insieme il primo comandamento e la virtu' di fede é il modo più diretto e efficace per affondare la Chiesa.

    RispondiElimina
  41. aggiungo che se il papa non sa forse ancora perché vuole (o deve) fare Assisi3, il demonio lui lo sa bene che attaccare insieme il primo comandamento e la virtu' di fede é il modo più diretto e efficace per affondare la Chiesa. Lui la gerarchia delle virtu' l'ha capita bene, mica é scemo, mica perde tempo a attaccare la temperanza, per primo attacca la fede...

    RispondiElimina
  42. <span>aggiungo che se il papa non sa forse ancora perché vuole (o deve) fare Assisi3, il demonio lui lo sa bene che attaccare insieme il primo comandamento e la virtu' di fede é il modo più diretto e efficace per affondare la Chiesa. Lui la gerarchia delle virtu' l'ha capita bene, mica é scemo, mica perde tempo a attaccare la temperanza, se appena puo' per primo attacca la fede...</span>

    RispondiElimina
  43. Mons de Gallareta

    .... M.C.T.S.I.

    RispondiElimina
  44. Strano ho lo stesso testo francese sotto gli occhi e non leggo ciò che vi legge il grande amico della Fraternità.
    Per chi è interessato ho tradotto alcuni passaggi  del libro dell`allora card. Ratzinger  "Les Principes de la Théologie catholique" (pagine 423-427)

    Nel capitolo " <span>La Chiesa e il mondo. A proposito della questione della ricezione del  Concilio Vaticano II</span>",  l`allora card. Ratzinger esamina la costituzione pastorale<span> Gaudium et Spes </span>, ammettendo che è stata, con la costituzione sulla Liturgia e il decreto sull`ecumenismo, il testo più ricco in conseguenze, Ratzinger continua dicendo che a causa della sua forma e della direzione delle sue dichiarazioni si scosta (si allontana)in una larga misura dalla linea della storia dei concili e permette più di tutti gli altri testi di intravedere la fisonomia speciale dell`ultimo Concilio, spiegando che la Gaudium et Spes è considerata come il vero testamento del Vaticano II.
    In seguito si pone la domanda se bisogna leggere la dogmatica come il filo conduttore della pastorale o se è  l`orientazione pastorale che impegna anche la dogmatica in una nuova direzione e poi parte in una diagnosi del testo e delle sue tendenze, concentrandosi sull" avant-propos" e sull`ambiguità dello spirito  di questo avant-propos che ha infuenzato la storia dell`influenza del documento.
    Segue un`analisi del concetto "<span>mondo</span>" come  è utilizzato nella Gaudium et Spes. Descrive l`euforia e la frustrazione dei Padri conciliari che volevano fare per l`umanità qualcosa di tangibile, concreto e visibile, euforia perchè il Concilio aveva avuto la forza di sloggiare le concezioni radicate da secoli.
    Descrive l`ottimismo sorprendente che respira il testo, se l`umanità e la Chiesa cooperavano più niente sarebbe impossibile. La solidarietà con l`oggi sembrava essere la garanzia di un domani rinnovato. La Chiesa collabora con il mondo per la costruzione della società. L`impegno sociale nel dialogo con il mondo appare come il comando immediato del Vangelo .
    Ed è qui che appare la frase :
    «<span>Se si cerca una diagnosi globale del testo [della Gaudium et Spes] si potrebbe dire che esso è, insieme con i testi sulla libertà religiosa e sulle religioni del mondo, una revisione del Syllabus di Pio IX, una sorta di contro-Sillabo.</span>" Segue un passaggio su Harnack e l`ammissione che il Syllabus ha tracciato una linea di separazione davanti le forze deterministe del XIX secolo.
    Viene poi  la descrizione dell`evoluzione,  delle aperture, e prosegue dicendo che <span>solo una ricerca minuziosa dei modi diversi con cui le differenti parti della Chiesa hanno compiuto la loro accoglienza del mondo moderno potrebbe sbrogliare il la rete complicata di cause che hanno contribuito a dare la sua forma alla costituzione pastorale Gaudium et Spes  ed è solo così che potrebbe diventare chiaro il dramma della storia della sua influenza.</span>
    Ed è qui che Ratzinger dice: <span>"Contentiamoci qui di constatare che la Gaudium et Spes gioca il ruolo di un contra-syllabus nella misura in cui rappresenta un tentativo per una riconcilizione ufficiale della Chiesa con il mondo così come era diventato dal 1789.</span>"
    Aggiungendo che solo questo modo di vedere chiarisce il complesso di ghetto e di capire il senso di quello strano faccia a faccia della Chiesa e del mondo,  per mondo dovendosi intendere lo spirito dei tempi moderni di fronte al quale la coscienza di gruppo nella Chiesa si sentiva come un soggetto separato che ricercava il dialogo e la cooperazione.

    RispondiElimina
  45. Loquor, perdoni, ma perchè secondo lei quelli che dicono di "stare con il Papa" e poi lo intralciano nella Riforma Liturgica, non lo imitano nel dire la Messa NOM, fanno andare la Chiesa da qualche parte? ;)
    Lo stallo c'è eccome, la FSSPX non è altro che lo specchio della situazione che viviamo nella Chiesa e questa ANOMALIA della FSSPX resterà fino a quando non si sarà ricomposta la rottura, quella predicata da Benedetto XVI, ossia L'INTERPRETAZIONE DEL CONCILIO IN ROTTURA CON LA TRADIZIONE....
    Loro danno sempre la stessa e medesima interpretazione cominciata con mons. Lefebvre.... e fino a prova contraria è LA CHIESA CHE HA FATTO DEI PASSI INDIETRO in tal senso, e questo lo ha detto Enzo Bianchi, non certo un tradizionalista.... ;)

    RispondiElimina
  46. <span>Loquor, perdoni, ma perchè secondo lei quelli che dicono di "stare con il Papa" e poi lo intralciano nella Riforma Liturgica, non lo imitano nel dire la Messa NOM, fanno andare la Chiesa da qualche parte? ;)  
    Lo stallo c'è eccome, la FSSPX non è altro che lo specchio della situazione che viviamo nella Chiesa e questa ANOMALIA della FSSPX resterà fino a quando non si sarà ricomposta la rottura, quella predicata da Benedetto XVI, ossia L'INTERPRETAZIONE DEL CONCILIO IN ROTTURA CON LA TRADIZIONE....  
    Loro danno sempre la stessa e medesima interpretazione cominciata con mons. Lefebvre.... e fino a prova contraria è LA CHIESA CHE HA FATTO DEI PASSI INDIETRO in tal senso, e questo lo ha detto Enzo Bianchi, non certo un tradizionalista.... e non è il mondo tradizionalista che ha generato il caos..... Ratzinger lo spiega bene in molti incontri passati: il caos è stato generato da chi ha usato il Concilio PER CREARE UNA NUOVA CHIESA....il mondo Tradizionale che, spiega Ratzinger, in un primo momento aveva OPTATO CON RAGIONE IN DIFESA DEL MAGISTERO BIMILLENARIO DELLA CHIESA, ha finito tuttavia per ergersi anche al di sopra del Papa interpretandolo come un nemico della Tradizione..... e lo spiega anche nel Summorum Pontificum, chiedendo ai Vescovi se effettivamente per quella spaccatura con mons. Lefebvre, sia stato fatto davvero tutto per evitarlo..... Ratzinger sostiene che gran responsabilità l'ebbero i Vescovi disobbedienti all'autentico Magistero.....</span>
    <span>Non si andrà da nessuna parte fino a quando non si metterà in pratica la Riforma di Benedetto XVI e troppi sono i Vescovi che ancora NON gli obbediscono....</span>
    <span></span>

    RispondiElimina
  47. mi scusi ma il simon, che in altri commenti si è spinto a paragonare la fsspx al demonio, nel suo lungo intervento a solo confermato che ratzinger a parlato in questi termini ma a parer suo usava quell'espressione in senso lato.......

    RispondiElimina
  48. Che omelia.....e le parole del Vangelo, degli Apostoli,di Gesu'....che c'azzeccano con i pensieri moderni? E poi Simone il Cirenaico , alla seconda riga mi e' venuto sonno! "Che le vostre parole siano si si no no..il resto vien dal maligno..dise il nostro Signore Gesu'"........quando io sento il mellifluo prolungato  andante moscetto prolisso, recito la preghiera esorcistica di San Benedetto.

    Ma caro Simone...ma se tu dici che il rito tridentino e' meglio per assaporare il magistero conciliare! Che ti devo dire, credo che Pietro la pensasse diversamente.....Ubi Petrus? Neache lo sai dove e' Pietro! Dove e' la Chiesa....neanche quello sai!

    Ecco cosa ti dice Padre Pio da Pietralcina, le sue Sante parole, semplici, devastanti..le parole di un Santo :


    <span><span>

    "tutti i sacerdoti che sostengono la possibilit
    </span>


    </span>

    <span><span><span>à di un dialogo coi negatori di Dio e coi poteri luciferi del mondo, sono ammattiti, hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo!"</span></span></span>

    RispondiElimina
  49. Se veramente il Card. Ratzinger ha affermato: "une tentative de réconciliation de l'Eglis eavec le monde tel qu'il était devenu depuis 1798", legittimando in questo modo, sia pure indirettamente, il demoniaco spirito rivoluzionario, questo non è grave, è gravissimo. Nessuna riconciliazione con questo spirito è possibile. Il liberalismo è peccato. E' il mondo che deve adattarsi alla Dottrina Perenne e non viceversa. Ogni affermazione contraria è in confltto con la Tradizione di sempre e quindi erronea. So di essere radicale, ma occorre esserlo, sulle questioni di fondo, in nome del principio del sì, sì, no, no. Si contestino le limpide parole di de Galarreta sul piano della Dottrina, non dei desiderata personali.

    RispondiElimina
  50. meno male che c'è Loquor allora che sa tutto quasi come Simon

    RispondiElimina
  51. <span>“Causa l’ingiustizia dilagante e l’abuso di potere, siamo giunti al compromesso col materialismo ateo, negatore dei diritti di Dio.</span>
    <span> Questo è il castigo preannunciato a Fatima […] tutti i sacerdoti che sostengono la possibilità di un dialogo coi negatori di Dio e coi poteri luciferi del mondo,</span><span> </span><span><span>sono ammattiti, hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo!</span> </span><span></span>
    <span>Così facendo tradiscono la parola di Dio, perché Cristo venne a portare sulla terra perpetua alleanza solamente agli uomini di cuore, ma non si alleò cogli uomini assetati di potere e di dominio sui fratelli […] il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo. Tutte le forme di potere fatte sorde al volere dell’autorità di Dio sono lupi rapaci che rinnovano la Passione di Cristo e fanno versare Lacrime alla Madonna”.</span>
    Queste parole, colme di amarezza e dolore per le sorti della Chiesa "rinnovata" dall'abbraccio conciliare al mondo moderno, furono pronunciate  da San Pio da Pietrelcina davanti ai suoi figli spirituali, in riferimento alle lacrime di Maria, nel 1963.
    Il Santo aveva già cominciato a vedere nella Chiesa (clero prima dei laici) i nefasti effetti del liberalismo massonico e neomodernismo che ispiravano  la grande illusoria conciliare : quei venti di presunta primavera, che portarono<span> buio, tempesta, incertezza e crollo della Fede</span>, come ammise poi Paolo VI !...(quando i danni apprarivano irreparabili ed in progressiva espansione..,.)
    ------------------------
    <span> il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo. </span>

    RispondiElimina
  52. <span><span>“Causa l’ingiustizia dilagante e l’abuso di potere, siamo giunti al compromesso col materialismo ateo, negatore dei diritti di Dio.</span>  
    <span> Questo è il castigo preannunciato a Fatima […] tutti i sacerdoti che sostengono la possibilità di un dialogo coi negatori di Dio e coi poteri luciferi del mondo,</span><span> </span><span><span>sono ammattiti, hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo!</span> </span><span></span>  
    <span>Così facendo tradiscono la parola di Dio, perché Cristo venne a portare sulla terra perpetua alleanza solamente agli uomini di cuore, ma non si alleò cogli uomini assetati di potere e di dominio sui fratelli […] il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo. Tutte le forme di potere fatte sorde al volere dell’autorità di Dio sono lupi rapaci che rinnovano la Passione di Cristo e fanno versare Lacrime alla Madonna”.</span>  
    Queste parole, colme di amarezza e dolore per le sorti della Chiesa "rinnovata" dall'abbraccio conciliare al mondo moderno, furono pronunciate  da San Pio da Pietrelcina davanti ai suoi figli spirituali, in riferimento alle lacrime di Maria, nel 1963.  
    Il Santo aveva già cominciato a vedere nella Chiesa (clero prima dei laici) i nefasti effetti del liberalismo massonico e neomodernismo che ispiravano  la grande illusione conciliare : quei venti di presunta primavera, che portarono<span> buio, tempesta, incertezza e crollo della Fede</span>, come ammise poi Paolo VI !...(quando i danni apprarivano irreparabili ed in progressiva espansione.....)  
    ------------------------  
    <span> il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo.</span></span>

    RispondiElimina
  53. <span><span>“Causa l’ingiustizia dilagante e l’abuso di potere, siamo giunti al compromesso col materialismo ateo, negatore dei diritti di Dio.</span>  
    <span> Questo è il castigo preannunciato a Fatima […] tutti i sacerdoti che sostengono la possibilità di un dialogo coi negatori di Dio e coi poteri luciferi del mondo,</span><span> </span><span><span>sono ammattiti, hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo!</span> </span><span></span>  
    <span>Così facendo tradiscono la parola di Dio, perché Cristo venne a portare sulla terra perpetua alleanza solamente agli uomini di cuore, ma non si alleò cogli uomini assetati di potere e di dominio sui fratelli […] il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo. Tutte le forme di potere fatte sorde al volere dell’autorità di Dio sono lupi rapaci che rinnovano la Passione di Cristo e fanno versare Lacrime alla Madonna”.</span>  
    Queste parole, colme di amarezza e dolore per le sorti della Chiesa "rinnovata" dall'abbraccio conciliare al mondo moderno, furono pronunciate  da San Pio da Pietrelcina davanti ai suoi figli spirituali, in riferimento alle lacrime di Maria, nel 1963.  
    Il Santo aveva già cominciato a vedere nella Chiesa (clero prima dei laici) i nefasti effetti del liberalismo massonico e neomodernismo che ispiravano  la grande illusoria conciliare : quei venti di presunta primavera, che portarono<span> buio, tempesta, incertezza e crollo della Fede</span>, come ammise poi Paolo VI !...(quando i danni maggiori erano ormai compiuti e apparivano irreparabili ed in progressiva espansione..,.)  
    ------------------------  
    <span> il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo.</span></span>

    RispondiElimina
  54. <span><span><span>“Causa l’ingiustizia dilagante e l’abuso di potere, siamo giunti al compromesso col materialismo ateo, negatore dei diritti di Dio.</span>    
    <span> Questo è il castigo preannunciato a Fatima […] tutti i sacerdoti che sostengono la possibilità di un dialogo coi negatori di Dio e coi poteri luciferi del mondo,</span><span> </span><span><span>sono ammattiti, hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo!</span> </span><span></span>    
    <span>Così facendo tradiscono la parola di Dio, perché Cristo venne a portare sulla terra perpetua alleanza solamente agli uomini di cuore, ma non si alleò cogli uomini assetati di potere e di dominio sui fratelli […] il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo. Tutte le forme di potere fatte sorde al volere dell’autorità di Dio sono lupi rapaci che rinnovano la Passione di Cristo e fanno versare Lacrime alla Madonna”.</span>    
    Queste parole, colme di amarezza e dolore per le sorti della Chiesa "rinnovata" dall'abbraccio conciliare al mondo moderno, furono pronunciate  da San Pio da Pietrelcina davanti ai suoi figli spirituali, in riferimento alle lacrime di Maria, nel 1963.    
    Il Santo aveva già cominciato a vedere nella Chiesa (clero prima dei laici) i nefasti effetti del liberalismo massonico e neomodernismo che ispiravano  la grande illusione conciliare : quei venti di presunta primavera, che portarono<span> buio, tempesta, incertezza e crollo della Fede</span>, come ammise poi Paolo VI !...(quando i danni maggiori erano ormai compiuti e apparivano irreparabili ed in progressiva espansione..,.)    
    ------------------------    
    <span> il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo.</span></span></span>

    RispondiElimina
  55. No, il Pontefice non e' mai stato ad Econe e non so se ci andra'... in compenso il Pontefice regnante ed il suo predecessore hanno frequentato moschee, sinagoghe, tende di sciamani sioux, ecc. ecc. :'( :'( :'( :'(

    RispondiElimina
  56. copio pari pari da una certa Novara-Biagini:


    Il pastore confidava nell’uomo, cioè in sè stesso, e aveva deciso: basta con le discriminazioni, basta con gli steccati, siamo tutti fratelli, perbacco. Prese quindi la parola al concilio del gregge e parlò di pace e di fratellanza:
    — Fratelli, un’ora nuova si annuncia per il nostro gregge. Qui fuori ci sono tanti poveri lupi macilenti che vagano affamati. Non dobbiamo forse noi, in spirito di fratellanza, pensare anche a loro? Non dobbiamo noi amarli ed assisterli come nostro prossimo? Non dobbiamo calarci in uno spirito diverso da quello che ci ha finora animato: uno spirito più buono ed aperto? Dobbiamo aprirci alla cultura dell’accoglienza, al rispetto del diverso, alla pace con tutti, pace, paace, paaace, paaaaace ……. —
    Le pecore si guardarono sgomente; una osò belare:
    — Beeeee, ma pastore, i lupi sono sempre stati nostri nemici; divoreranno noi e i nostri agnelli. Hanno zanne aguzze e mangiano carne, noi mangiamo l’erba. Non sarebbe il caso piuttosto di andare a cercare quelle di noi che si sono smarrite fuori dell’ovile, prima che quelli se le mangino? Se apriamo gli steccati sarà la nostra fine, altro che salvare quelle che stanno fuori. —
    Anche i cani protestarono abbaiando:
    — Arf, arf, arf, quelle belve le abbiamo sempre combattute e loro ci hanno sempre combattuto. Cos’è questa nuova dottrina? Significa forse che tanti dei nostri, morti per difendere le pecore e gli agnelli, si sono sacrificati invano? Significa che il sangue dei martiri non conta più nulla? —
    — Ma — ribatté il pastore, per nulla impressionato dalle proteste — voi cani siete dello stesso ceppo dei lupi: sono vostri fratelli e dovete accettarli. Non vogliamo mica continuare con gli steccati e le divisioni, vero? —
    Qualche lupo infiltrato, che era già dentro, si incaricò, sottovoce, di persuadere i cani:
    — Il pastore ha ragione — sussurrava uno.
    — Finalmente è uno che confida nell’uomo, nelle sue capacità, nel suo discernimento — mormorava un altro nell’orecchio del cane più vicino.
    — Basta col vecchiume del passato; — aggiungeva un terzo — forse andava bene prima, ma i tempi sono cambiati. —
    — I tempi — insinuava un quarto — sono maturi per un nuovo spirito di fratellanza.
    — Vedrei che non succederà nulla, — prometteva un quinto al cane più vicino — e vivremo tutti felici e contenti. —
    Ma quello era un cane refrattario alle chiacchiere: rispose con un ringhio e si mise a guardarsi intorno per vedere se c’erano altri cani che la pensavano come lui.
    — Il sole risplende su tutti, la pioggia bagna tutti, siamo tutti fratelli; — insisteva il pastore — è tempo di usare la medicina della misericordia, non l’arma della severità. —
    Era tanto buono il pastore, tanto persuasivo. Non c’era mai stato un pastore così buono. Finirono per credergli, non tutti ma quasi tutti. Abbattuti gli steccati, venne costruito un ponticello per superare il fiumiciattolo che difendeva l’ovile arroccato sulla riva sinistra.
    I lupi non credevano ai propri occhi. Entrarono in massa e dapprima non riuscirono a persuadersi della propria fortuna. Poi si misero alacremente a sbranare e a divorare le pecore e gli agnelli. Anche molti cani, vista la piega degli avvenimenti, si unirono al massacro.
    — Ma fratelli, non è questo che intendevo, — protestava debolmente il pastore, — non sono stato capito. —
    Mentre la strage procedeva e il sangue scorreva a fiumi, i lupi circondarono il pastore, che si lamentava:
    — Ohimè, credevo che il gregge non avesse più nemici. Credevo che spuntasse un’alba radiosa, e invece è venuta una giornata carica di tempesta. Ahi, ahi, ahi, ahi — concluse mentre un lupo gli [...]

    RispondiElimina
  57. la prossima volta copi senza mettere tutto in grassetto!! Ormai dilaga il vizio di alzare la voce (grassetti, sottolineature, maiuscole...)

    RispondiElimina
  58. copio quasi pari pari da una certa Novara_Biagini:


    Il pastore confidava nell’uomo, cioè in sè stesso, e aveva deciso: basta con le discriminazioni, basta con gli steccati, siamo tutti fratelli, perbacco. Prese quindi la parola al concilio del gregge e parlò di pace e di fratellanza:
    — Fratelli, un’ora nuova si annuncia per il nostro gregge. Qui fuori ci sono tanti poveri lupi macilenti che vagano affamati. Non dobbiamo forse noi, in spirito di fratellanza, pensare anche a loro? Non dobbiamo noi amarli ed assisterli come nostro prossimo? Non dobbiamo calarci in uno spirito diverso da quello che ci ha finora animato: uno spirito più buono ed aperto? Dobbiamo aprirci alla cultura dell’accoglienza, al rispetto del diverso, alla pace con tutti, pace, paace, paaace, paaaaace ……. —
    Le pecore si guardarono sgomente; una osò belare:
    — Beeeee, ma pastore, i lupi sono sempre stati nostri nemici; divoreranno noi e i nostri agnelli. Hanno zanne aguzze e mangiano carne, noi mangiamo l’erba. Non sarebbe il caso piuttosto di andare a cercare quelle di noi che si sono smarrite fuori dell’ovile, prima che quelli se le mangino? Se apriamo gli steccati sarà la nostra fine, altro che salvare quelle che stanno fuori. —
    Anche i cani protestarono abbaiando:
    — Arf, arf, arf, quelle belve le abbiamo sempre combattute e loro ci hanno sempre combattuto. Cos’è questa nuova dottrina? Significa forse che tanti dei nostri, morti per difendere le pecore e gli agnelli, si sono sacrificati invano? Significa che il sangue dei martiri non conta più nulla? —
    — Ma — ribatté il pastore, per nulla impressionato dalle proteste — voi cani siete dello stesso ceppo dei lupi: sono vostri fratelli e dovete accettarli. Non vogliamo mica continuare con gli steccati e le divisioni, vero? —
    Qualche lupo infiltrato, che era già dentro, si incaricò, sottovoce, di persuadere i cani:
    — Il pastore ha ragione — sussurrava uno,chiamato Kikken
    — Finalmente è uno che confida nell’uomo, nelle sue capacità, nel suo discernimento — mormorava un altro,chiamato Neowolf, nell’orecchio del cane più vicino.
    — Basta col vecchiume del passato; — aggiungeva un terzo chiamato Trippa per la sua panza — forse andava bene prima, ma i tempi sono cambiati. —
    — I tempi — insinuava un quarto detto Simoneo— sono maturi per un nuovo spirito di fratellanza.
    — Vedrei che non succederà nulla, — prometteva un quinto,nominato Sinclario, al cane più vicino — e vivremo tutti felici e contenti. —
    Ma quello era un cane refrattario alle chiacchiere: rispose con un ringhio e si mise a guardarsi intorno per vedere se c’erano altri cani che la pensavano come lui.
    — Il sole risplende su tutti, la pioggia bagna tutti, siamo tutti fratelli; — insisteva il pastore — è tempo di usare la medicina della misericordia, non l’arma della severità. —
    Era tanto buono il pastore, tanto persuasivo. Non c’era mai stato un pastore così buono. Finirono per credergli, non tutti ma quasi tutti. Abbattuti gli steccati, venne costruito un ponticello per superare il fiumiciattolo che difendeva l’ovile arroccato sulla riva sinistra.
    I lupi non credevano ai propri occhi. Entrarono in massa e dapprima non riuscirono a persuadersi della propria fortuna. Poi si misero alacremente a sbranare e a divorare le pecore e gli agnelli. Anche molti cani, vista la piega degli avvenimenti, si unirono al massacro.
    — Ma fratelli, non è questo che intendevo, — protestava debolmente il pastore, — non sono stato capito. —
    Mentre la strage procedeva e il sangue scorreva a fiumi, i lupi circondarono il pastore, che si lamentava:
    — Ohimè, credevo che il gregge non avesse più nemici. Credevo che spuntasse [...]

    RispondiElimina
  59. <span> il Card. Ratzinger ne ha dette di molto peggio. Per gli increduli, prego leggere il suo libro "Introduzione al Cristianesimo"</span>
    é pieno di eresie, per un cattolico é da brivido, si direbbbe lo abbia scritto Dario Argento...

    RispondiElimina
  60. CHE Il Signore abbia pietà di questo Monsignore e gli apra gli occhi e la mente per vedere con gli occhi della fede.
    questo sta distruggendo Papi e Magistero in nome di non si sa bene cosa...
    Se questo è amare la Chiesa Liberanos Domine de morte aeterna!

    RispondiElimina
  61. sei proprio diabolico hpoirot, nel senso che ne sai una più del diaviolo. ma nopn è che siete amici e ti dice ciò che fa?

    RispondiElimina
  62. un giorno eleveremo te al soglio petrino. Hpoirot I

    RispondiElimina
  63. <span>Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. </span>
    (Rm 8,18)

    RispondiElimina
  64. <span>“Udrete, sì, ma non comprenderete,
    guarderete, sì, ma non vedrete.
    Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
    sono diventati duri di orecchi
    e hanno chiuso gli occhi,
    perché non vedano con gli occhi,
    non ascoltino con gli orecchi
    e non comprendano con il cuore
    e non si convertano e io li guarisca!”.
    Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!</span>
    (Mt 13)

    RispondiElimina
  65. :-[ non è vero hpoirot....non sono "eresie".... l'eresia è l'affermare una dottrina CONTRARIA, Ratzinger non fa questo e dubito che tu abbia letto il libro INTEGRALMENTE quanto piuttosto ti sei soffermato sui BREVI STRALCI..ESTRAPOLATI E SPIEGATI DA ALTRI rischiando così di avere UNA SOLA interpretazione di quel testo..... quel testo come tanti altri di Ratzinger, provengono da molte affermazioni DEI PADRI DELLA CHIESA soprattutto ai tempi di sant'Agostino, e per le quali Ratzinger cerca di dargli UN SENSO COMPIUTO, DI COMPIUTEZZA, SEGNI PROFETICI CHE STIAMO VIVENDO.... Ratzinger semmai AFFRONTA in quella INTRODUZIOONE AL CRISTIANESIMO E NELL'INTEGRITA' DI TUTTO IL TESTO, anche le voci più contrarie tentando di ARMONIZZARLE NEGLI INSEGNAMENTI PATRISTICI....
    se vuoi una riprova dell'ortodossia di Ratzinger, leggiti il libro, ma INTEGRALMENTE, DI MARIA MADRE DELLA CHIESA...del 1997... il senso è lo stesso dell'Introduzione al Cristianesimo perchè senza Maria non ci sarebbe neppure la Chiesa....
    http://www.gloria.tv/?media=163782 

    ;)

    RispondiElimina
  66. Esegesi trad.di Luca XIII,1-910 luglio 2011 alle ore 09:26

    <span> e *senza* al Vicario di Cristo </span>
    <span>Urg! Un lapsus freudiano bello e buono, signor tomista (di Tomi, località sul Mar d'Azov)</span>

    RispondiElimina
  67. Caterina, riporto tale e quale dei passaggi di "Introduzione al Cristianesimo" per esempio quando Ratzinger NEGAVA il concetto di croce come sacrificio !!!

    "Da S.Anselmo (1033-1109) la pietà cristiana vede nella croce un sacrificio espiatorio. Ma é una pietà dolorista ... <span>Che Dio esiga da suo figlio un sacrificio umano é una crudeltà non conforme al messaggio d'amore del Vangelo</span>. Se certi testi di devozione sembrano suggerire che la Croce rappresenta un Dio dalla giustizia inesorabile che chiede il sacrificio umano di suo figlio ... nel Nuovo Testamento la Croce appare invece come un movimento dall'alto verso il basso. La Croce non é l'opera di riconciliazione che l'umanità offre a un Dio in collera, ma l'espressione dell'amore di Dio che si dona a noi ... Partendo da questa RIVOLUZIONE del senso di espiazione, che si situa nell'asse stessa della realtà religiosa, il culto cristiano (CIOE' LA S.MESSA) riceve una nuova orientazione ... in questo culto non sono le azioni umane che vengono offerte a Dio, il culto consiste piuttosto nel fatto che ci lasciamo colmare da Lui. Non si glorifica Dio apportandogli del nostro, ma accettando i suoi doni e riconoscendolo cosi' come l'unico Signore." [pag 198-199]

    In sostanza il papa conclude che sulla croce Gesu' si é sostituito a noi <span>non per pagare un debito</span>, ma per amare per noi.

    Cioé adieu all'idea di sacrificio nel culto cristiano... e benvenuto di cuore alla nuvoa religione di Idelbrando! Papa dixit.

    RispondiElimina
  68. <span>Caterina, riporto tale e quale dei passaggi di "Introduzione al Cristianesimo" per esempio quando Ratzinger NEGAVA il concetto di croce come sacrificio !!!  
     
    "Da S.Anselmo (1033-1109) la pietà cristiana vede nella croce un sacrificio espiatorio. Ma é una pietà dolorista ... <span>Che Dio esiga da suo figlio un sacrificio umano é una crudeltà non conforme al messaggio d'amore del Vangelo</span>. Se certi testi di devozione sembrano suggerire che la Croce rappresenta un Dio dalla giustizia inesorabile che chiede il sacrificio umano di suo figlio ... nel Nuovo Testamento la Croce appare invece come un movimento dall'alto verso il basso. La Croce non é l'opera di riconciliazione che l'umanità offre a un Dio in collera, ma l'espressione dell'amore di Dio che si dona a noi ... Partendo da questa RIVOLUZIONE del senso di espiazione, che si situa nell'asse stessa della realtà religiosa, il culto cristiano (CIOE' LA S.MESSA) riceve una nuova orientazione ... in questo culto non sono le azioni umane che vengono offerte a Dio, il culto consiste piuttosto nel fatto che ci lasciamo colmare da Lui. Non si glorifica Dio apportandogli del nostro, ma accettando i suoi doni e riconoscendolo cosi' come l'unico Signore." [pag 198-199]  
     
    In sostanza il papa conclude che sulla croce Gesu' si é sostituito a noi <span>non per pagare un debito</span>, ma per amare per noi.  
     
    Cioé adieu all'idea di sacrificio espiatorio nel culto cristiano... e benvenuto di cuore alla nuova religione! Papa dixit. 
    </span>

    RispondiElimina
  69. Esegesi trad.di Luca XIII,1-910 luglio 2011 alle ore 09:30

    Amiuco, all'altro mondo, ci scommetto che le sorprese che troverai, saranno ben più grandi di quelle che troverò io.

    RispondiElimina
  70. Per un gran numero di cattolici soprattutto coloro che conoscono poco la fede, la croce si situerebbe in un meccanismo di giustizia prima lesa (col peccato originale) e poi ristabilita (con la Passione). Sarebbe il modo in cui la giustizia divina infinitamente offesa verrebbe nuovamente riconciliata grazia a una soddisfazione infinita. Cosi' la croce sembra presentarci un Dio che esige un'equivalentza rigorosa sulla bilancia dei diritti e dei doveri ... La soddisfazione infinita che Dio sembra esigere (da suo Figlio) assume cosi' un aspetto inquietante ..." [pag 197]

    "Se la scrittura afferma che Gesu ci ha riconciliati tramite il suo sangue, cio' non va compreso come un dono materiale, come un mezzo di espiazione misurato quantitativamente... L'essenza del culto cristiano é non sta nell'offrire qualcosa... Tale culto consiste in una nuova forma di sostituzione, inclusa in questo amore: cioé che il Cristo ha amato per noi e che noi ci lasciamo cogliere da Lui. Questo culto significa dunque che noi lasciamo da parte i nostri tentativi di giustificazione" [pag 202]

    Lutero non avrebbe saputo esprimere meglio le sue idee protestanti ...

    RispondiElimina
  71. Caterina norterai al passaggio che cio' assomiglia molto alla posizione di KIKO sul sacrificio della messa...

    RispondiElimina
  72. :-[ Hpoirot....stai facendo una enorme confusione.....
    Ratinger non sta negando la Croce come sacrificio, e te lo dimostra il fatto che vuole che esso RITORNI SULL'ALTARE.... ;)
    Quando Ratzinger dice: riceve una nuova orientazione ...  sei TU che lo lo collochi ALL'OGGI, dandogli un senso del tutto NUOVO, cambiato e contro Trento... mentre Ratzinger lo sta collocando AGLI INIZI DELLA CHIESA.... ne è riprova del fattyo che Ratzinger stesso in altro luogo specifica, proprio a fronte degli errori di Lutero:
    "...Il Concilio di Trento non si sbagliava... (...) La nuova Pasqua cristiana è così espressamente interpretata nei racconti della Cena come un avvenimento sacrificante e, sulla base delle parole della Cena, la Chiesa nascente sapeva che la croce era un sacrifico, poiché la Cena sarebbe stata un gesto vuoto senza la realtà della croce e della Resurrezione, che vi è anticipata e resa accessibile per tutti i tempi nel suo contenuto interno"..(...)
    ...Così la crisi della liturgia ha per base delle concezioni centrali sull’uomo. Per superarla, non è sufficiente banalizzare la liturgia e trasformarla in una semplice riunione o in un pasto fraterno.
    Ma come uscire da questi disorientamenti?
    Come ritrovare il senso di questa realtà immensa che è nel cuore del messaggio della Croce e della Resurrezione?
    In ultima istanza, certamente non attraverso delle teorie e delle riflessioni erudite, ma solo per mezzo della conversione, per mezzo di un radicale cambiamento di vita.
    .

    ******************

    e questo da non dissociare dal suo intervento da Papa all'Istituto sant'Anselmo proprio di recente, dove ha detto:
    La Liturgia della Chiesa va al di là della stessa "riforma conciliare" (cfr Sacrosanctum Concilium, 1), il cui scopo, infatti, non era stato principalmente quello di cambiare i riti e i testi, quanto invece quello di rinnovare la mentalità e porre al centro della vita cristiana e della pastorale la celebrazione del Mistero Pasquale di Cristo. Purtroppo, forse, anche da noi Pastori ed esperti, la Liturgia è stata colta più come un oggetto da riformare che non come soggetto capace di rinnovare la vita cristiana, dal momento in cui "esiste un legame strettissimo e organico tra il rinnovamento della Liturgia e il rinnovamento di tutta la vita della Chiesa.

    ;)  dove stanno queste eresie?

    RispondiElimina
  73. Eh già!Anche l'Apostolo predicava il Vangelo nelle Sinagoghe...cfr At 17,17-21...devo trascrivere tutta questa parte della Sacra Scrittura o vorresti rileggerla tu? :-D
    Hai visto mai che anche questi..."Ateniesi"...non passeranno tempo più gradito che parlare e sentir parlare?... ;)
    Non è la FSSPX che ha bisogno di convertirsi:con la San Pio X è PIU' CHE D'OBBLIGO per la Chiesa dialogare in seno a questioni che,SE VERAMENTE LO SI VUOLE,possono essere superate..."non è il sano che ha bisogno del medico,ma il malato"...

    RispondiElimina
  74. P.S. Non rimango di certo nell'anonimato..."dell'Ospite"...
    Cristiano Scandali

    RispondiElimina
  75. gentile ospite, non è odiando o non sponsorizzando la FSSPX che si risponde ai tanti dubbi delle false interpretazioni ecumeniche e conciliariste per le quali la Chiesa è entrata in una tremenda crisi DOTTRINALE..... provi ad ARGOMENTARE piuttosto, DIALOGHI, RISPONDA, è anche questo che il Papa chiede, ma non si ascolta.....

    RispondiElimina
  76. A me perplime l'indicazione di un terminus a quo, la persuazione che prima d'allora tutto fosse in ordine e che da allora tutto si sia corrotto. La Francia è inguaribilmente gallocentrica e tende a ricondurre il bene e il male del mondo agli eventi di casa sua. Un corso accelerato di storia farebbe un gran bene a quel povero popolo di bavards.

    RispondiElimina
  77. <span>Che Il Signore abbia pietà di BXVII e dell'anima di GPII che hanno contribuito a applicare il Concilio in tutti i suoi orrori...
    </span>

    RispondiElimina
  78. <span>"Io sono il buon pastore. Il buon Pastore offre la sua vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale </span>
    <span>non appartengonole pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde: </span>
    <span>egli è un mercenario e non gli importa delle pecore" </span>

    <span>(Gv 10, 11-18). </span>

    RispondiElimina
  79. <span><span>"Io sono il buon pastore. Il buon Pastore offre la sua vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale </span>  
    <span>non appartengonole pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde: </span>  
    <span>egli è un mercenario e non gli importa delle pecore"     </span> <span>(Gv 10, 11-18). </span></span>

    Visto dov'é il colpo da maestro di Satana ? Sono i vicari del pastore che hanno aperto la porta ai lupi ...
    in barba alle atroci sofferenze costate al pastore per difendere il gregge dai lupi

    RispondiElimina
  80. criticando asperrimamente la S. Sede...come un certo Lutero...

    RispondiElimina
  81. <span>Il Concilio ha aperto al dialogo, ha negato il Vangelo, ha negato che ci potessero essere dei Lupi tra gli uomini...</span>

    <span>e per restare in tema questa é ancora un'idea della Rivoluzione Francese: era infatti la famosa posizione di Rousseau l'uomo nasce buono</span>

    RispondiElimina
  82. Tesi, antitesi, sintesi, conclusione...è vero che leggendo certi passaggi di alcuni libri dell`allora card. Ratzinger si resta stupiti e si potrebbe perfino gridare allo scandalo se non si facesse lo sforzo di proseguire la lettura perchè qualche riga più sotto si trova l`affermazione contraria o la precisazione,  scrittura tutta in finezza, sfumature, tentativo di conciliare, di moderare, senza compromessi con la realtà descritta con lucidità d alcuni definita pessimismo.
    Per ritornare al libro citato da Mons. de Galarreta,  "Les principes de la Théologie catholique"  è del 1982, purtroppo non credo sia stato tradotto in italiano.
    L`allora card. Joseph Ratzinger nell`epilogo fa il bilancio dell`epoca post-conciliare, inserendo il Vaticano II nel contesto storico, un`analisi lucida e realista che riconosce la crisi postconciliare, chiese, seminari che si svuotano, clima della Chiesa diventato gelido, astioso, descrive l`<span>ottimismo ingenuo </span>che ha soffiato sul Concilio, descrive i vantaggi e gli inconvenienti della <span>collegialità,</span> passa ad un altro tema fondamentale del Concili, la <span>semplicità</span> riferendosi alla costituzione sulla liturgia, concepita come trasparenza e apertura alla comprensione degli uomini, descrive l`idea direttrice del Concilio, l<span>a razionalità ben capita</span> e ammette che anche in questo campo ha operato l`apertura allo spirito del mondo con le sue conseguenze e i suoi eccessi,   esamina la parte che ha avuto la Gaudium et Spes  e<span> parlando della situazione nell`America Latina riprende per la Gaudium et Spes il termine di contra-Syllabus.</span>
    Alla pagina 428, aggiunge che il clima di quegli anni era marcato in modo decisivo dalla Gaudium et Spes, dal sentimento che non doveva più esserci un muro fra la Chiesa e il mondo, rifiuto di ogni" dualismo" che sembrava essere stato canonizzato dalle parole del testo conciliare, Ratzinger parla di "<span>sbornia di adattamento".</span>
    <span>Ripete che l`orientamento della Gaudium et Spes è concepito come la riconciliazione con lo spirito moderno , come l`uscita dal ghetto.</span>
    Descrive il processus complesso che parte dall`euforia per arrivare alla desillusione e alla crisi. Ricorda Hans Urs von Balthasar considerato uno che non aveva ancora afferrato i segni dei tempi  da chi credeva che bastava acconsentire alla novità e rifiutare l`antico per trovarsi dalla buona parte.
    Alla pag. 436 <span>Ratzinger scrive che ciò che è stato presentato come il Concilio era in una larga misura l`espressione di un`attitudine che non poteva essere giustificata dalle dichiarazioni stesse del testo, ma che è tuttavia riconoscibile come tendenza nella sua elaborazione e in certe sue formulazioni.</span>
    A proposito di ciò che è veramente lo spirito del Concilio, l`allora card. Ratzinger, dice che bisogna leggere il Vaticano II interamente orientando lo sguardo nel senso dei testi teologici centrali e non il contrario, questa riflessione potrebbe così aiutare alla stabilizzazione in una <span>riforma sana</span> . Non è, continua ancora, la Costituzione pastorale  che misura la Costituzione sulla Chiesa , ancor meno  l`intenzione dell`avant-propos (nota praevia) presa isolatamente, ma è il contrario: solo l`insieme, preso attorno al centro , è veramente  lo <span>spirito  del Concilio.</span>
    <span>Dunque, nel 1982,  secondo l`allora card. Ratzinger il dovere non è la soppressione del Concilio ma la scoperta del Concilio reale e l`approfondimento della sua vera volontà, alla [...]

    RispondiElimina
  83. <span><span>Il Concilio ha aperto al dialogo, ha negato il Vangelo, ha negato che ci potessero essere dei Lupi tra gli uomini...</span>  
     
    <span>e per restare in tema questa é ancora un'idea della Rivoluzione Francese: </span></span>
    <span><span>era infatti la famosa posizione del filosofo francese Rousseau l'uomo nasce buono</span></span>

    l'uomo é tralmente buono che Rousseau abbandono i suoi numerosi figli ancora piccoli !!!
    ma la Chiesa conciliare ha pensato bene di integrare queste grandi idee anche se cozzavano col Vangelo
    e con l'idea pazzerella che esiste ... il peccato originale!

    RispondiElimina
  84. <span>Sono i vicari del pastore che hanno aperto la porta ai lupi ...  </span>
    Ben detto, hpoirot!!!!!!!

    RispondiElimina
  85. @LDCaternia ma non c'era nessun bisogno di rinnovare la vita della Chiesa! E' da quando si é voluto a tutti i costi (r)innovare che le cose sono andate male.

    Dove sono le eresie? una ce l'hai sotto gli occhi: il fatto che Ratzinger  (da cardinale e da papa) ha sempe desiderato integrare le idee della corrente filosofica propria alla Rivoluzione Francese nella chiesa, infatti come dice lui esse possono trovare il loro posto - purché vagliati e corretti –NO ! non é affatto vero


    Cio' significa che Ratzinger (il teologo) non ha ben chiaro cosa é la fede : la fede é una cosa 100% celeste già su questa terra, é un anticipazione della visione beatifica ed é il CENTRO della dottrina della chiesa.

    Qual'é la prima cosa che l'uomo chiede (ancora in fasce) alla chiesa ? La fede
    E cosa ti da la fede ? La vita eterna rispondono i padrini...

    Pensare che l'oggetto principale della dottrina della Chiesa possa guadagnare qualcosa dall'integrazione di idee 100% umane emesse da parte di noti peccatori pubblici (come Voltaire , Rousseau...) é già un eresia, perché é IMPOSSIBILE che qualcosa che sta in cielo

    Significa che Ratzinger ha sempre pensato che la fede che la Chiesa ha proposto per 2000 anni é in qualche modo incompleta, é un'ERESIA con la E maiuscola
    anche se avesse pensato che mancava una parte di rivelazione DIVINA alla fede sarebbe stata  un'eresia
    ma lui va oltre : dice che é il pensiero dell'uomo nel momento in cui più si é opposto alla Chiesa in Occidente (durante la Rivoluzione Francese) che puo' colmare le lacune !!!!!

    ma stiamo impazzendo tutti o vedete ancora cosa succede attorno a voi?

    RispondiElimina
  86. Sempre offensive e vitrioliche, le fanciulle.

    RispondiElimina
  87. Direi piuttosto, che sono i "papetti" del Papa ad avere aperto la porta ai lupi e il guaio è che il "bastone" non viene usato su di loro, ma su di noi!!!!!!

    RispondiElimina
  88. <span>@LDCaternia ma non c'era nessun bisogno di rinnovare la vita della Chiesa! E' da quando si é voluto a tutti i costi (r)innovare che le cose sono andate male.  
     
    Dove sono le eresie? una ce l'hai sotto gli occhi: il fatto che Ratzinger  (da cardinale e da papa) ha sempe desiderato integrare le idee della corrente filosofica propria alla Rivoluzione Francese nella chiesa, infatti come dice lui esse possono trovare il loro posto - purché vagliati e corretti –NO ! non é affatto vero  
     
     
    Cio' significa che Ratzinger (il teologo) non ha ben chiaro cosa é la fede : la fede é una cosa 100% celeste già su questa terra, é un anticipazione della visione beatifica ed é il CENTRO della dottrina della chiesa.  
     
    Qual'é la prima cosa che l'uomo chiede (ancora in fasce) alla chiesa ? La fede  
    E cosa ti da la fede ? La vita eterna rispondono i padrini...  
     
    Pensare che l'oggetto principale della dottrina della Chiesa possa guadagnare qualcosa dall'integrazione di idee 100% umane emesse da parte di noti peccatori pubblici (come Voltaire , Rousseau...) é già un eresia, perché é IMPOSSIBILE che qualcosa che sta in cielo sia tributario di un'intuizione umana (per geniale che sia)
     
    Significa che Ratzinger ha sempre pensato che la fede che la Chiesa ha proposto per 2000 anni é in qualche modo incompleta, é un'ERESIA con la E maiuscola  
    anche se avesse pensato che mancava una parte di rivelazione DIVINA alla fede sarebbe stata  un'eresia  
    ma lui va oltre : dice che é il pensiero dell'uomo nel momento in cui più si é opposto alla Chiesa in Occidente (durante la Rivoluzione Francese) che puo' colmare le lacune !!!!!  
     
    ma stiamo impazzendo tutti o vedete ancora cosa succede attorno a voi?</span>

    RispondiElimina
  89. <span><span>@LDCaternia ma non c'era nessun bisogno di rinnovare la vita della Chiesa! E' da quando si é voluto a tutti i costi (r)innovare che le cose sono andate male.    
       
    Dove sono le eresie? una ce l'hai sotto gli occhi: il fatto che Ratzinger  (da cardinale e da papa) ha sempe desiderato integrare le idee della corrente filosofica propria alla Rivoluzione Francese nella chiesa, infatti come dice lui esse possono trovare il loro posto - purché vagliati e corretti –NO ! non é affatto vero    
       
       
    Cio' significa che Ratzinger (il teologo) non ha ben chiaro cosa é la fede : la fede é una cosa 100% celeste già su questa terra, é un anticipazione della visione beatifica ed é il CENTRO della dottrina della chiesa.    
       
    Qual'é la prima cosa che l'uomo chiede (ancora in fasce) alla chiesa ? La fede    
    E cosa ti da la fede ? La vita eterna rispondono i padrini...    
       
    Pensare che l'oggetto principale della dottrina della Chiesa possa guadagnare qualcosa dall'integrazione di idee 100% umane emesse da parte di noti peccatori pubblici (come Voltaire , Rousseau...) é già un eresia, perché é IMPOSSIBILE che qualcosa che sta in cielo sia tributario di un'intuizione umana (per geniale che sia)  
       
    Significa che Ratzinger (da buon evoluzionista del dogma) ha sempre pensato che la fede che la Chiesa ha proposto per 2000 anni é in qualche modo incompleta, é un'ERESIA con la E maiuscola    
    anche se avesse pensato che mancava una parte di rivelazione DIVINA alla fede sarebbe stata  un'eresia    
    ma lui va oltre : dice che é il pensiero dell'uomo nel momento in cui più si é opposto alla Chiesa in Occidente (durante la Rivoluzione Francese) che puo' colmare le lacune !!!!!    
       
    ma stiamo impazzendo tutti o vedete ancora cosa succede attorno a voi?</span></span>

    RispondiElimina
  90. Sul valore storico del Vaticano II, ecco cosa scrive l`allora card. Ratzinger, nel 1982, sempre nello stesso libro:

    "La decisione definitiva, per quel che riguarda il valore storico del Vaticano II, dipende dall`esistenza di uomini che riusciranno in loro stessi il dramma della separazione del buon grano dalla zizzania e daranno così all`insieme quella chiarezza di senso che non si potrebbe trarre dalla sola lettera.
    Quel che possiamo dire fino ad oggi (1982) è che da una parte il Concilio ha aperto delle vie che, con ogni sorta di bifurcazioni e sensi unici, conducono veramente al cuore del cristianesimo.

    Ma, da un`altra parte, dobbiamo fare abbastanza autocritica per riconoscere che l`ottimismo ingenuo del Concilio, e la sovrastima di loro stessi di molti dei suoi supporters e dei suoi propagandisti , giustificano in modo inquitante le oscure diagnosi delle personalità della Chiesa antica sui pericoli del Concilio.
    Tutti i concili validi non sono stati fruttuosi dal punto di vista della storia della Chiesa ; per alcuni non resta più in fin dei conti che una grande costatazione di inutiità.
    Per quel che riguarda la dimensione storica del Vaticano II l`ultima parola non è ancora stata detta, malgrado tutto il bene contenuto nei suoi testi.
    Il fatto di sapere se, in ultima analisi, sarà annoverato fra i punti luminosi della storia della Chiesa, dipende dagli uomini che trasformeranno la parola in vita."

    RispondiElimina
  91. "Sì, non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo che diffonde la carità nei cuori e non sapevano di che spirito erano. Erano caduti nello zelo amaro." Così dice il Vescovo ordinante a Econe.... sembra molto adatta questa considerazione proprio per i seguaci di Mons. Lefebvre!

    RispondiElimina
  92. essendo una virtu' teologale la FEDE é un riflesso dell'immutabilità eterna di Dio.

    In Paradiso c'é la FEDE ? SI! La notra fede terrena sarà mutata in visione beatifica, le due cose essendo strettamente legate.
    La fede umana ha già un piede nell'eternità ed é integra, completa altro che in evoluzione...

    allora diciamo le cose come stanno: pensare che un santo o un angelo nel futuro verrà a dirci delle nozioni che perfezioneranno la Chiesa sarebbe un'eresia da scomunica
    tirate voi le conclusioni del caso...

    RispondiElimina
  93. <span>essendo una virtu' teologale la FEDE é un riflesso dell'immutabilità eterna di Dio.  
     
    In Paradiso c'é la FEDE ? SI! La notra fede terrena sarà mutata in visione beatifica, le due cose essendo strettamente legate.  
    La fede umana ha già un piede nell'eternità ed é integra, completa altro che in evoluzione...  
     
    allora diciamo le cose come stanno: pensare che un santo o un angelo nel futuro verrà a dirci delle nozioni che miglioreranno la nostra FEDE sarebbe un'eresia da scomunica  </span><span></span>

    <span>tirate quindi voi le conclusioni del caso...</span>

    RispondiElimina
  94. le preghiere possono evolvere se la Chiesa lo vuole
    la più bella e efficace tra le preghiere (il Rosario) puo' evolvere
    la dottrina puo' evolvere (in un certo senso e sempre in meglio) perché si capiscono meglio certe cose
    anche i comandamenti possono cambiare se é Dio che li cambia (vi lascio un comandamento nuovo)

    quello che non puo' assolutamente cambiare é la FEDE perché questa é una proprietà divina

    RispondiElimina
  95. ora posto che la FEDE é statica e immutabile, io conto almeno 5 dottrine diverse nella Chiesa post-CVII,

    1) FSSPX,
    2) SanPietro Francescani Immacolata,
    3) Cavalcoli,
    4) KIKO Arguello,
    5) i Peggiori Progressisti (da Taizé ai Tettamanzi)

    quindi 5 concetti di fede diversa poiché la dottrina serve solo a definire e conservare la FEDE nei fedeli

    RispondiElimina
  96. si vede che si sente più a casa sua nelle sinagoghe che dove si parla di encicliche e magistero tradizionali

    RispondiElimina
  97. <span>si vede che si sente più a casa sua nelle sinagoghe che dove si parla di encicliche e magistero tradizionali</span>

    RispondiElimina
  98. la fede é la punta dell'iceberg (punta che sta GIA' ADESSO in cielo)
    subito sotto c 'é la dotttrina perché questa serve SOLO a dire cosa é di fede e cosa non lo é
    poi tutto deriva di conseguenza ...

    quindi se ci sono almeno 5 dottrine ci saranno anche almeno
    5 intepretazioni delle messe NO e VO
    5 intepretazioni di Assisi
    5 intepretazioni del Concilio

    infatti é esattamente quello che vediamo oggi!

    Dovrebbe essere la primissima rpeoccupaeione del papa di assicurarsi che la dottrina sia perfettamente consona all'unica fede

    RispondiElimina
  99. <span>la fede é la punta dell'iceberg (punta che sta GIA' ADESSO in cielo)  
    subito sotto c 'é la dotttrina perché questa serve SOLO a dire cosa é di fede e cosa non lo é  
    poi tutto deriva di conseguenza ...  
     
    quindi se ci sono almeno 5 dottrine ci saranno anche almeno  
    * 5 intepretazioni delle messe NO e VO  
    * 5 intepretazioni di Assisi 
    * 5 intepretazioni del Concilio...
     
    E' esattamente quello che vediamo oggi!  Dovrebbe essere la primissima preoccupaeione del papa di assicurarsi che la dottrina sia perfettamente consona all'unica fede</span>
    Se il papa avesse la stessa nozione di fede che ha trasmesso Mgr Lefebvre avrebbe oggi SOLO questa preoccupazione perché é la più importante e tutto deriva da essa
    Anche la questione della messa viene dopo...

    RispondiElimina
  100. <span><span>a fede é la punta dell'iceberg (punta che sta GIA' ADESSO in cielo)    
    subito sotto c 'é la dotttrina perché questa serve SOLO a dire cosa é di fede e cosa non lo é    
    poi tutto deriva di conseguenza ...    
       
    quindi se ci sono almeno 5 dottrine ci saranno anche almeno    
    * 5 intepretazioni delle messe NO e VO    
    * 5 intepretazioni di Assisi   
    * 5 intepretazioni del Concilio...  
       
    E' esattamente quello che vediamo oggi!  Dovrebbe essere la primissima preoccupaeione del papa di assicurarsi che la dottrina sia perfettamente consona all'unica fede</span>  
    Se il papa avesse la stessa nozione di fede che ha trasmesso Mgr Lefebvre avrebbe oggi SOLO questa preoccupazione perché é la più importante e tutto deriva da essa  
    </span>

    <span>Anche la questione della messa viene dopo.. Per questo non ha senso elargire il VO mantenendo KIKO, perché rispetto alla FEDE non cambia niente: </span>
    <span>siamo sempre nella chiesa bi-tri-quadri... cefala.

    Poco importa che una delle teste sia quella giusta, la sola soluzione é che deve esserci UNA SOLA TESTA</span>

    RispondiElimina
  101. Ecco dei testi e delle affermazioni molto chiare. Si tratta di una confessione di capitale importanza, autorevole e che ci dispensa dal provare queste affermazioni. Se loro stessi confessano che è così non c’è più bisogno che noi lo proviamo.”

    Ho già sentito queste parole:

    “Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!». Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano…<span>  </span>(Mt. 26, 57-66)

    Che peccato per questa durezza di cuore! Che il Signore li illumini!

    RispondiElimina
  102. (a) Vorrei congratularmi con Luisa per lo sforzo che ha fatto con questa sua recensione del libro di J. Ratzinger in particolare nel suo post delle 13:05 sforzo, che riconosco ha compiuto con onestà.
    Giusto un paio di commenti: tesi, antitesi e sintesi sono il metodo per eccellenza della filosofia dai tempi i più antichi e du portato al massimo da San Tommaso d'Aquino. Questo da non confondersi con la concezione della storia hegeliana, il quale ha ripreso un metodo di analisi intellettuale per trasformarlo in una dinamica dell'universo stesso.
    (b) Dalla stessa recensione di Luisa si evince immediatamente quanto lontano sia lo spirito del teologo J. Ratzinger dal senso che ha voluto darne il Gallareta nel suo sermone, sincopandone indebitamente le frasi per far dire al testo quel che non voleva dire al fine della sua dimostrazione che, quindi rimane completamente da fare. 
    Rimane così all'amico Gallareta un'opportunità persa di tacersi: meglio avrebbero fatto di partecipare alle 60 ore di adorazione eucaristica richieste dal card Piacenza per celebrare il 60° anniversario dell'ordinazione sacerdotale del Santo Padre.
    (c) Questo libro di J. Ratzinger mostra anche come si possa essere positivamente critici e capaci di analisi rispetto all'"evento Concilio" senza per forza essere nella disobbedienza e nella sola critica negativa.
    (d) I SacroSanti Concili Ecumenici lungo tutta la storia del cattolicesimo sono dei veri doni dello Spirito Santo dati alla Chiesa militante la quale poi ne farà quel che vuole, a mo' dei sacramenti che anche noi riceviamo per grazia Sua, ma che però utilizziamo , o no, a buon pro. Penso al Concilio di Firenze che segnò l'unione dei cattolici e degli ortodossi, immenso regalo di unità dello Spirito Santo ma ch ei nostri fratelli ortodossi non furono in grado di ricevere. Così ne va del S.S. Concilio Vaticano II: questo dono dello Spirito Santo è stato ricevuto solo parzialmente. D'altro canto è normale che il diabolos faccia di tutto alfin di vanificare l'opera di Dio.
    Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.

    RispondiElimina
  103. @Uno dei piccoli il tuo ragionamento é assurdo al limite del ridicolo perché nel tuo esempio parti da due domande diversissime:

    In un caso la domanda é Sei tu il Figlio di Dio?  e alla risposta si i<span>l sommo sacerdote si stracciò le vesti </span>

    Nell'altro é invece La Gaudium e Spes é un tentativo di riconciliare la Chiesa col mondo post rovoluzionario (1789) ?
    e Mgr deGalarreta dice solo che poiché il papa stesso lo dice non c'é più bisogno di provarlo senza stracciare nessuna veste ne condannare a morte
    la FSSPX vuoel salvare la Chiesa mica ammazzarla !

    RispondiElimina
  104. <span> Disse Pio XI:
    “Commetteremo l’iniquità di sopportare che la verità, la verità rivelata da Dio, sia fatta oggetto di compromesso? Perché invero si tratta di difendere la verità rivelata. Gesù Cristo inviò i Suoi Apostoli in tutto il mondo per annunciare la Fede del Vangelo a ogni nazione, e per salvarle dall’errore. Egli volle che lo Spirito Santo insegnasse loro dapprima tutta la verità. Forse che ciò è stato reso oscuro nella Chiesa della quale Dio stesso è Legislatore e Guardiano? Il nostro Redentore disse chiaramente che il Suo Vangelo era da intendersi non solo per l’età apostolica ma per tutti i tempi. Può, allora, l’oggetto della fede esser diventato nel corso del tempo così tenue ed incerto che oggi si debbano tollerare opinioni contradditorie? Se fosse così, allora dovremmo ammettere che la venuta dello Spirito Santo sugli Apostoli, il perpetuo dimorare del medesimo Spirito nella Chiesa, secondo la precisa predicazione di Gesù Cristo, avrebbero perso secoli fa la loro efficacia e valore. Affermare questo sarebbe una bestemmia.”</span>

    RispondiElimina
  105. COME MAI    oggi   coloro che difendono la Verità rivelata in Cristo, INTEGRALMENTE, senza cambiare uno iota del suo Vangelo,<span>  secondo Magistero di sempre,  che passa INALTERATO da un "Pietro" all'altro</span> lungo i secoli, vengono chiamati  "antipapali" e "anticattolici"  ?
       come si è potuta rovesciare la  logica delle cose  e delle parole in questa maniera così mostruosa  ?
       come e quando è accaduto questo   SOVVERTIMENTO inconcepibile  ?

    RispondiElimina
  106. Sono più che altro i commenti delle ultrà fsspx a sembrare volantini in fotocopia, sempre pieni di astio, odio, livore, foia e foga ingiustificati.

    RispondiElimina
  107. INTANTO................
      Padre Lombardi  dichiara  :
    <span>"Le ordinazioni di preti in seno alla Fraternità San Pio X dei lefebvriani per la Chiesa cattolica restano illegittime. Lo ha ribadito il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi.Di fronte alla recenti ordinazioni di preti compiute dalla Fraternità San Pio X, ha detto padre Lombardi, non si può che ribadire quanto ha detto il Papa nella sua Lettera ai vescovi cattolici il 10 marzo 2009: la Fraternità «non ha una posizione canonica nella Chiesa» e «i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi nella Chiesa».«Finchè le questioni concernenti la dottrina no sono chiarite – aveva scritto Benedetto XVI – la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa e i suoi ministri (..) non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa». «Le ordinazioni – ha concluso padre Lombardi – sono dunque da considerarsi tuttora illegittime».Tratto da Vatican Insider  5 luglio 2011</span>

    RispondiElimina
  108. Perchè, mentre i lefebvriani giudicano che il Papa attuale non veicola più il Magistero, la maggior parte della gente è di altro avviso e pensa che piuttosto sia la FSSPX a non attenersi ad esso.

    RispondiElimina
  109. Padre Lombardi allora dovrebbe spiegare     COME MAI    sono da considerarsi sotto ogni punto di vista  LEGITTIME le ORDINAZIONI dei sacerdoti formati in seno ai seminari Redemptoris Mater, appartenenti al CNC, che   NOTORIAMENTE   formano sacerdoti secondo le  arcinote prassi e dottrine ERETICHE  NEOCATECUMENALI .<span> </span>
         COME  SI PUO' spiegare  ai cattolici di tutto il mondo, piccoli e grandi, nella cultura e nella fede, questa mostruosa colossale   <span> contraddizione della Chiesa Cattolica del 3. millennio   ?</span>

    RispondiElimina
  110. la   MAGGIOR PARTE della gente   NON   segue e NON FA  LA VERITA':
       non è il numero a   FARE LA VERITA' !  tanto è vero che quando molti giudei, scandalizzati delle parole di Gesù, mormoravano contro di Lui dicendo: 
    "Questo discorso è troppo duro: chi lo può intendere?" 
    <span> Gv 6,60-69</span>
    <span>".... molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». 
    Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono»
    Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». 
    Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 
    Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».</span>
    ------------------------------------
    MOLTI   dei suoi discepoli tornarono indietro......

    RispondiElimina
  111. Tra dire che i ministri della FSSPX "non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa" e che "le ordinazioni della Fraternità sono da considerarsi illegittime" c'è una bella differenza. Padre Lombardi getta un cono d'ombra su un evento che dovrebbe piuttosto rallegrare tutta la Chiesa cattolica: l'ordinazione di tanti nuovi giovani sacerdoti! Che tristezza! Se il portavoce della S. Sede tratta come "criminali" dei novelli sacerdoti... siamo proprio alla frutta! :'(

    RispondiElimina
  112. cattolicesimo integrale10 luglio 2011 alle ore 17:55

    Caro Ospite, Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI sono andati in moschee, sinagoghe e altri luoghi di culto con lo stesso intento con cui il Salvatore frequentava le case di gente poco raccomandabile: dare una testimonianza.
    Anzichè andare a cercare la pagliuzza nell'occhio dei Pontefici i simpatizzanti di certi "istituti" scismatici farebbero bene a guardarsi in casa: in Largo Gemelli è attivo da 25 anni (alla faccia del fuori corso) un noto sedevacantista che organizza presso casa sua week-end di iniziazione al reiki e a altre demoniache dottrine.
    Molti giovani sani attratti dalla Liturgia Tradizionale finiscono spesso nelle mani di questi individui che con la scusa di una non meglio definita difesa della "Tradizione" li conducono al macello spirituale.

    RispondiElimina
  113. e se andassimo invece aesaminare le i_nfluenza di Tehilard deChardin + de Lubac sulla GAUDIUM et SPES ?

    Nel 1962 uscì "Il pensiero religioso di Pierre Teilhard de Chardin" del gesuita H. de Lubac, che mirava a mettere in evidenza la continuità di Teilhard con la tradizione della Chiesa. (??!!??) Del libro, benché forte dell'imprimatur del cardinale primate Francese, furono immediatamente sospese le traduzioni in italiano, tedesco e inglese... Nel 1962 Tehilard era ancora sospeso

    Papa Paolo VI in un discorso sui rapporti tra scienza e fede si riferì a Teilhard come ad uno scienziato che, proprio nello studio della materia, fosse riuscito a «trovare lo spirito», e come la sua spiegazione dell'universo manifestasse, anziché negare, «la presenza di Dio nell'universo quale Principio Intelligente e Creatore» ("Insegnamenti" IV, 1966, pp. 992-993) Con PaoloVI comincia la riabilitazione

    Malgrado ciò resta il fatto che quando nel 1981 il segretario di Stato Agostino Casaroli scrisse a monsignor Paul Paupard, allora rettore dell'Institut Catholique di Parigi, che l'«acuta percezione del dinamismo della creazione» del gesuita e la sua «ampia visione del divenire del mondo si coniugano con un incontestabile fervore religioso», L'Osservatore Romano si affrettò a precisare che tale esternazione non andasse comunque intesa come una "riabilitazione" di Teilhard.

    Il cardinal Ratzinger, poi papa Benedetto XVI, in Principi di Teologia cattolica del 1987 ammise che uno dei documenti principali del Concilio Vaticano II, la Gaudium et Spes era fortemente permeata dal pensiero del gesuita francese. Benedetto XVI inoltre ha affermato che quella di Teilhard fu una grande visione ovvero per cui alla fine avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia vivente: è la famosa idea Tehilardiana della noosfera. !!!!!!!!!!!!!!!!

    Cosa chiedere di piu ? 

    PS - per favore Luisa puoi trovare il passaggio nel libro?

    RispondiElimina
  114. ingiustificati è proprio la parola giusta! perché prendersela? è tutto così normale nella Chiesa...

    RispondiElimina
  115. perché notoriamente Mons. De Galarreta è francese.

    RispondiElimina
  116. <span>e quid  dell'influenza di Tehilard de Chardin sulla GAUDIUM et SPES ?  
     
    Il cardinal Ratzinger, poi papa Benedetto XVI, in "Principi di Teologia cattolica" del 1987 (il libro citato da Luisa)  ammise che uno dei documenti principali del Concilio Vaticano II, la Gaudium et Spes era fortemente permeata dal pensiero del gesuita francese </span><span>Tehilard de Chardin</span><span> . </span>

    <span>per favore Luisa puoi trovare il passaggio nel libro?</span>

    <span>Benedetto XVI inoltre ha affermato che quella di Teilhard fu una grande visione ovvero per cui alla fine avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia vivente: è la famosa idea Tehilardiana della noosfera. !!!!!!!!!!!!!!!!  vedere qui http://www.zenit.org/article-19086?l=italian</span>

    <span>Riporto un passaggio</span>

    "Al cap. 15 dove Paolo descrive l'apostolato come sacerdozio, la funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi “ostia vivente”, perché il mondo diventi liturgia. Che la liturgia non sia una cosa accanto alla realtà del mondo ma che il mondo stesso diventi “ostia vivente”, diventi liturgia. E' la grande visione che poi ha avuto anche Teilhard de Chardin che alla fine avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia vivente. Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad essere sacerdoti in questo senso, ad aiutare nella trasformazione del mondo in adorazione di Dio, cominciando da noi stessi. Che la nostra vita parli di Dio, che la nostra vita sia realmente liturgia, annuncio di Dio, porta attraverso la quale il Dio lontano diventa Dio vicino e realmente dono di noi stessi a Dio."
    <span>
    Cosa chiedere di piu ?   E' talmente eretico da essere quasi poetico !!!!!
     

    </span>

    RispondiElimina
  117. quid  dell'influenza di Tehilard de Chardin sulla GAUDIUM et SPES ?   
      
    Il cardinal Ratzinger, poi papa Benedetto XVI, in "Principi di Teologia cattolica" del 1987 (il libro citato da Luisa)  ammise che uno dei documenti principali del Concilio Vaticano II, la Gaudium et Spes era fortemente permeata dal pensiero del gesuita francese Tehilard de Chardin . 
     
    per favore Luisa puoi trovare il passaggio nel libro? 
     
    Benedetto XVI inoltre ha affermato che quella di Teilhard fu una grande visione ovvero per cui alla fine avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia vivente: è la famosa idea Tehilardiana della noosfera. !!!!!!!!!!!!!!!!  vedere qui http://www.zenit.org/article-19086?l=italian 
     
    Riporto un passaggio del papa (Omelia di Benedetto XVI per i Vespri nella Cattedrale di Aosta, 24/6/2009)
     
    "Al cap. 15 dove Paolo descrive l'apostolato come sacerdozio, la funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi “ostia vivente”, perché il mondo diventi liturgia. Che la liturgia non sia una cosa accanto alla realtà del mondo ma che il mondo stesso diventi “ostia vivente”, diventi liturgia. E' la grande visione che poi ha avuto anche Teilhard de Chardin che alla fine avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia vivente. Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad essere sacerdoti in questo senso, ad aiutare nella trasformazione del mondo in adorazione di Dio, cominciando da noi stessi. Che la nostra vita parli di Dio, che la nostra vita sia realmente liturgia, annuncio di Dio, porta attraverso la quale il Dio lontano diventa Dio vicino e realmente dono di noi stessi a Dio." 
     
    Cosa chiedere di piu ?   E' talmente eretico da essere quasi poetico !!!!! 

    RispondiElimina
  118. cattolicesimo integrale10 luglio 2011 alle ore 18:04

    Caro Ospite, Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI sono andati in luoghi di "culto" certo non gradito a Dio con lo stesso intento con cui il Salvatore frequentava le case di gente poco raccomandabile: dare una testimonianza.
    Anzichè andare a cercare la pagliuzza nell'occhio dei Romani Pontefici i simpatizzanti in buona fede (pochi per la verità) di certi "istituti" scismatici farebbero bene a guardarsi in casa: in Largo Gemelli è attivo da 26 anni (alla faccia dei bamboccioni) un noto sedevacantista che organizza presso casa sua fine settimana di iniziazione al reiki e a altre demoniache dottrine.
    Molti giovani sani attratti dalla Liturgia Tradizionale finiscono spesso nelle mani di questi sordidi individui che con la scusa di una non meglio definita difesa della "Tradizione" li conducono al macello spirituale.

    RispondiElimina
  119. "che Dio vi perdoni tutti!" grazie, o santo Ospite! baciamo il lembo della tua santa e "ignorante e supponente" veste! A proposito, tu cosa leggi? No giusto per capire come mai tu sai tutto e che referenze hai più di Galarreta, visto che la metti (tu) su quel piano

    RispondiElimina
  120. Non date retta a Simone che non è di Cirene è un trombone !!!!

    RispondiElimina
  121. Il Santo Curato D'Ars disse che "l'umiltà, in relazione alle altre virtù, è come il filo che tiene unito le perle della collana: esso, da solo, non vale niente; eppure, senza quel filo apparentemente insignificante, non esisterebbe la collana".

    Continuoando nell'analogia si potrebbe dire che l'OBBEDIENZA è il <span>nodo</span> che chiude la collana stessa.

    Senza l'obbedienza che orienta l'esercizio delle virtù nel'alveo della sana professione di fede cristiana ognuno professerebbe quello che gli pare, come i protestanti.

    Non ti scandalizzare per l'analogia con Caifa: esattamente come Econe, Caifa aveva la SUA idea di comunità ebraica, perciò non comprese Gesù (oltre che per ben più banali e rozzi motivi di potere).

    NON DEVONO DIRLO I LEFEVBRIANI CHE COSA E' CHIESA, NE' i PROGRESSISTI, NE' CHIUNQUE ALTRO.

    L'UNICO CUSTODE DELLA FEDE E' IL PAPA.

    Questa è la vera obbedienza.

    RispondiElimina
  122. ora io (che sono un altro ospite) posso approvare l'attacco al noto sedevacantista etc, ma la prima frase fino al punto fa ridere. Leggiti quello che hanno detto in quelle occasioni e resta nel reale.

    RispondiElimina
  123. il Papa (i Papi) da decenni rifiutano di fare atto di insegnamento, ergo prenditela con loro se c'è smarrimento. Se nessuno sa cosa bisogna credere all'interno della Chiesa, o meglio se ognuno con approvazioni papali crede lo stesso quello che gli pare, la colpa è delle autorità. Ora venga don Morselli a dire che non è possibile: è possibile, e ciò non tocca l'indefettibilità della Chiesa. La negligenza dei pastori (che Mons. de Galarreta chiama "liberalismo") fa parte della loro peccabilità, non coperta dall'indefettibilità o dall'infallibilità (a meno di nuove e mirabolanti teorie dei grandi teologi don Morselli, don Cantoni, Simon, Loquor o altri sapientissimi signori)

    RispondiElimina
  124. Non dico che l'opinione dei più faccia la verità, ma ciò che dico spiega esattamente perchè si dà dell'antipapale ai lefebvriani.

    RispondiElimina
  125. fracasso....che il Signore protegga la Chiesa da giudizi ed interpretazioni come la sua......il suo danno non è minore a quello che lei attribuisce a questo Vescovo....

    RispondiElimina
  126. bravissimo hpoirot !
    la fissa del "sempre nuovo sempre migliore" ha distrutto la Chiesa, depositaria della Verità eterna, che NON MUTA col volgere dei tempi....
    STAT VERITAS.

    RispondiElimina
  127. QUESTA è l'ennesima dimostrazione che i megafoni del regime modernista   fanno la loro brava PARTE nel'inculcare un'idea fissa nella  MASSA  IGNARA E   SPROVVEDUTA dei cattolici delle parrocchie, facendo credere loro che "quei" sacerdoti (=quei <span>sempre-reietti</span>) sono sempre irrimediabilmente  illeggittimi, ovvero non- affidabili:  TUTTO questo metodo  DI PERSUASIONE concorre alla  astuta   disinformatjia   di regime, come sempre dal 1962  (anno in cui fu fatto credere al popolo-bue, dal regime insediatosi con golpe silenzioso, ignorato dai mass-media, LA FAVOLA che il megalatticoncilio 21.mo stava regalando alla Chiesa  MAGNIFICHE SORTI PROGRESSIVE.....)

    RispondiElimina
  128. <span>QUESTA è l'ennesima dimostrazione che i megafoni del regime modernista   fanno la loro brava PARTE nel'inculcare un'idea fissa nella  MASSA  IGNARA E   SPROVVEDUTA dei cattolici delle parrocchie, facendo credere loro che "quei" sacerdoti (=quei <span>sempre-reietti</span>) sono sempre irrimediabilmente  illeggittimi, ovvero non- affidabili:  TUTTO questo metodo  DI PERSUASIONE concorre alla  astuta   disinformatjia   di regime, come sempre dal 1962  (anno in cui fu fatto credere al popolo-bue, dal regime insediatosi con golpe silenzioso, ignorato dai mass-media, LA FAVOLA che il megalatticoncilio 21.mo stava regalando alla Chiesa  MAGNIFICHE SORTI PROGRESSIVE.....)</span>

    Come dire:   cari cattolici di tutto l'orbe...........state ATTENTI A QUEI   FUORI-LEGGE   !
        tenetevi alla larga da loro !............

    RispondiElimina
  129. <span>L'UNICO CUSTODE DELLA FEDE E' IL PAPA.  </span>
    <span></span>esatto ! ALLORA...........
    torniamo dunque a CHIEDERCI    (senza ricevere  ancora  risposta....):
    <span><span> 
         quale     FEDE    si manifesta nell'evento Assisi1-2-3-n....?    
         quale    CARITA'     "                      "             "............?    
       e quale   SPERANZA    (SPERANZA   riposta  in CHI...........? ...)</span></span>


    COME VIENE CUSTODITA LA FEDE CATTOLICA, in una preghiera comune con vario-credenti-idolatri,
    dopo che S. Paolo ha detto:
    CHE COSA C'E' IN COMUNE TRA CRISTO E BELIAL?
     e dopo che il Papa Pio XI ha CONDANNATO le riunioni interreligiose con la   MORTALIUM ANIMOS  ?

    COME SI CUSTODISCE la fede,  PROMUOVENDO   I   MEETING SINCRETISTI TIPO-ASSISI
        O CONDANNANDOLI ?
    come si fa a dire che c'è IDENTITA' DI CUSTODIA E DI FEDDE ININTERROTTA tra questi due papi  ?? riguardo alla questiione

    RispondiElimina
  130. <span><span>L'UNICO CUSTODE DELLA FEDE E' IL PAPA.  </span>  
    <span></span>esatto ! ALLORA...........  
    torniamo dunque a CHIEDERCI    (senza ricevere  ancora  risposta....):  
    <span><span>   
         quale     FEDE    si manifesta nell'evento Assisi1-2-3-n....?      
         quale    CARITA'     "                      "             "............?      
       e quale   SPERANZA    (SPERANZA   riposta  in CHI...........? ...)</span></span>  
     
     
    COME VIENE CUSTODITA LA FEDE CATTOLICA, in una preghiera comune con vario-credenti-idolatri,  
    dopo che S. Paolo ha detto:  
    CHE COSA C'E' IN COMUNE TRA CRISTO E BELIAL?  
     e dopo che il Papa Pio XI ha CONDANNATO le riunioni interreligiose con la   MORTALIUM ANIMOS  ?  
     
    COME SI CUSTODISCE la fede,  PROMUOVENDO   I   MEETING SINCRETISTI TIPO-ASSISI  
        O CONDANNANDOLI ?  
    come si fa a dire che c'è IDENTITA' DI CUSTODIA E DI FEDE ININTERROTTA tra questi due papi  , riguardo alla questiione   proprio della     F E D E   nell'Unico Vero Dio ?
    </span>

    RispondiElimina
  131. <span><span>QUESTA è l'ennesima dimostrazione che i megafoni del regime modernista   fanno la loro brava PARTE nel'inculcare un'idea fissa nella  MASSA  IGNARA E   SPROVVEDUTA dei cattolici delle parrocchie, facendo credere loro che "quei" sacerdoti (=quei <span>sempre-reietti</span>) sono sempre irrimediabilmente  illegittimi, ovvero non-affidabili (pressoché non-cattolici, come vediamo sui blog, dove chi li odia li insulta chiamandoli luterani o demoniaci.....):  TUTTO questo metodo  DI PERSUASIONE concorre alla  astuta   disinformatjia   di regime, come sempre dal 1962  (anno in cui fu fatto credere al popolo-bue, dal regime insediatosi con golpe silenzioso, ignorato dai mass-media, LA FAVOLA che il megalatticoncilio 21.mo stava regalando alla Chiesa  MAGNIFICHE SORTI PROGRESSIVE.....)</span>  
     
    Come dire:   cari cattolici di tutto l'orbe...........state ATTENTI A QUEI   FUORI-LEGGE   !  
        tenetevi alla larga da loro !............</span>

    RispondiElimina
  132. Odio helvetico in atto10 luglio 2011 alle ore 19:14

    Ma il malfrancese è molto diffuso, vero ospite picio?

    RispondiElimina
  133. <span><span><span>L'UNICO CUSTODE DELLA FEDE E' IL PAPA.  </span>    
    <span></span>esatto ! ALLORA...........    
    torniamo dunque a CHIEDERCI    (senza ricevere  ancora  risposta....):    
    <span><span>     
         quale     FEDE    si manifesta nell'evento Assisi1-2-3-n....?        
         quale    CARITA'     "                      "             "............?        
       e quale   SPERANZA    (SPERANZA   riposta  in CHI...........? ...)</span></span>    
       
       
    COME VIENE CUSTODITA LA FEDE CATTOLICA, in una preghiera comune con vario-credenti-idolatri,    
    dopo che S. Paolo ha detto:    
    CHE COSA C'E' IN COMUNE TRA CRISTO E BELIAL?    
     e dopo che il Papa Pio XI ha CONDANNATO le riunioni interreligiose con la   MORTALIUM ANIMOS  ?    
       
    COME SI CUSTODISCE la fede,  PROMUOVENDO   I   MEETING SINCRETISTI TIPO-ASSISI    
        O CONDANNANDOLI ?    
    come si fa a dire che c'è IDENTITA' DI CUSTODIA E DI FEDE ININTERROTTA tra questi due papi  , (Pio XI e GPII ) riguardo alla questiione   proprio della     F E D E   nell'Unico Vero Dio ? 
    </span></span>

    RispondiElimina
  134.            OBBEDIENZA: appunto !   a CHI ?
    A CHI bisogna obbedire, al Papa Pio XI e al Magistero DI SEMPRE, che dice, in sostanza (fin da S. Paolo):
    "Rigettate le riunioni inter-religiose, perchè   atti di empietà!"
    oppure al Papa attuale, che sulla scia del predecessore le loda, promuovendo e reiterando come buone  opportune e venerabili (quanto il neo-beato iniziatore) quelle riunioni  ?

    RispondiElimina
  135. hercule, trovi il riferimento a Theilhard de Chardin nelle pagine che trattano del rapporto fede-cultura, (374-375) in cui l`allora card. Ratzinger parla del segnale dato da Theilhard e descrive la sua visione, definita ardita, in cui "inseriva il movimento storico del cristianesimo in un processus cosmico di evoluzione d`Alfa a Omega , l`evoluzione realizzandosi  oramai sotto la forma di uno sviluppo tecnico e scientifico nel quale finalmente la Materia e lo Spirito, l`individuo e la società costituiranno un tutto globalizzante, un mondo divino."
    Ratzinger continua dicendo che "la Costituzione conciliare sulla Chiesa nel mondo di questo tempo  ha preso il testimone, il motto di Theilard: " Cristianesimo vuol dire maggior progresso, maggior tecnica" ha dato l`impulso che ha permesso ai Padri conciliari dei paesi ricchi e poveri di ritrovarsi su una speranza concreta più facile da tradurre e diffondere che non lo fossero le discussioni complicate sulla collegialità dei vescovi e il primato dei Papi,l a Scrittura e la Tradizione, i preti e i laici."

    Ma, ripeto, non bisogna prendere una frase isolata perchè sempre si inserisce  in un ragionamento  sviluppato da seguire fino alla fine! E questo è ancor più vero quando si tratta dei libri di Joseph Ratzinger- Benedetto XVI. Con questo non voglio dire che il futuro Papa non abbia detto le frasi che gli sono attribuite ma che devono essere inserite nell`insieme del discorso e lette tenendo conto dello sviluppo di quel discorso.

    RispondiElimina
  136. <span><span><span><span>Il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo.</span></span></span></span>
    (S. Pio da Pietrelcina)

    RispondiElimina
  137. si vede proprio che te ne intendi di sifilide

    RispondiElimina
  138. L'unico custode della fede è il papa: sì ma quale Papa????
    Pio XII, San Pio X, Paolo VI?
    Pio IX? A quale Papa credere????
    E perchè il Papa a cui credi tu dovrebbe avere più ragione di tanti altri che sono venuti prima di lui????

    RispondiElimina
  139. grazie Luisa, per aver cercato ...

    RispondiElimina
  140. Veramente il Vaticano dovrebbe preoccuparsi piuttosto dello scisma latente che accade in Austria ed in altri paesi, piuttosto della F.S.S.P.X., ma come si nessuno ved la trave nel suo occhio.
    Le posizioni che Benedetto ha intrapreso quest'anno sono lungi dal cercare un'unione con i tradizionalisti: beatificazione lampo di G.P. II, nuovo incontro ecumenico ad Assisi.
    Non dobbiamo pensare alle visite alle Sinagoghe (non per insegnare ai giudei il Vangelo, bensì per atto di puro ecumenismo), la visita alla Moschea Blu a Costantinopoli inchinandosi verso la Mecca, l'approvazione dei carismatici di Kiko ecc.
    Sarà pur vero che Bendetto XVI è circondato dai nemici, ma è lui che vuole circondarsi di tali persone, senza contare la filosofia kantiana ed Hegeliana che pervade il suo pensiero filosofico.
    Quindi mi pare che i colloqui con il Vaticano siano ad un punto morto, la F.S.S.P.X. parla di dottrina loro solo di pastorale ed aggiustamenti, due lingue diverse. 

    RispondiElimina
  141. <span>Veramente il Vaticano dovrebbe preoccuparsi piuttosto dello scisma latente che accade in Austria ed in altri paesi, piuttosto della F.S.S.P.X., ma come si sa nessuno vede la trave nel suo occhio!  
    Le posizioni che Benedetto XVI ha intrapreso quest'anno sono lungi dal cercare un'unione con i tradizionalisti: beatificazione lampo di G.P. II, nuovo incontro ecumenico ad Assisi.  
    Non dobbiamo dimenticare alle visite alle Sinagoghe (non per insegnare ai giudei il Vangelo, come dicono alcuni blogghisti, bensì per atto di puro ecumenismo), la visita alla Moschea Blu a Costantinopoli dove si inchinò verso la Mecca, l'approvazione dei carismatici di Kiko, varie dichiaraziono della CEI sul diritto al luogo di culto per i mussulmani.  
    Sarà pur vero che Bendetto XVI è circondato anche dai nemici, ma è lui che vuole circondarsi di tali persone, senza contare la filosofia kantiana ed Hegeliana che pervade il suo pensiero filosofico.  
    Mi  pare, quindi, che i colloqui con il Vaticano siano ad un punto morto, la F.S.S.P.X. parla di dottrina e Magistero preconcilare, mentre loro solo di pastorale ed aggiustamenti, due lingue diverse. </span>

    RispondiElimina
  142. Poi questo signore non rappresenta il sedevacantismo, che cerca invece di difendere l'infalliblità pontificia, magari esagerando non sicuramente contro la Chiesa di sempre.

    RispondiElimina
  143. Al tempo del Santo Curato d'Ars non c'erano papi che provengono dal modernismo e dal liberalismo. anzi scomunicavano i loberali e finivano in eslio!!!

    RispondiElimina
  144. comunque lo rimetto in colore prché
    <span>" ...la funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi “ostia vivente”, perché il mondo diventi liturgia. <span>Che la liturgia non sia una cosa accanto alla realtà del mondo ma che il mondo stesso diventi “ostia vivente”, diventi liturgia. E' la grande visione che poi ha avuto anche Teilhard de Chardin: che alla fine avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia vivente</span>. Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad essere sacerdoti in questo senso..." </span>
    <span>Sapete vero chi era Tehilard de Chardin? Teologo eretico allontanato in malomodo da PioXI che gli vieto' di inseganre, poi riabilitato da ...PaoloVI.
    Fu maestro spirituale del gesuita Henry de Lubac (fatto cardinale ad-honorem da GPII), che ha formato gli studi giovanili di Ratzinger... </span>

    RispondiElimina
  145. <span>comunque lo rimetto in perché  sembra che non abbiate capito. 

    Omelia del papa nel Luglio 2009 a Aosta ...</span><span><span>  

    " ...la funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi “ostia vivente”, perché il mondo diventi liturgia. <span>Che la liturgia non sia una cosa accanto alla realtà del mondo ma che il mondo stesso diventi “ostia vivente”, diventi liturgia. E' la grande visione che poi ha avuto anche Teilhard de Chardin: che alla fine avremo una vera liturgia cosmica, e il cosmo diventerà ostia vivente</span>. Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad essere sacerdoti in questo senso..." </span>  </span>
    <span>
    <span>Sapete vero chi era Tehilard de Chardin? Teologo eretico allontanato in malomodo da PioXI che gli vieto' di inseganre, poi riabilitato da ...PaoloVI.  
    Fu maestro spirituale del gesuita Henry de Lubac (fatto cardinale ad-honorem da GPII), che ha formato gli studi giovanili di Ratzinger... </span></span>

    RispondiElimina
  146. <span>qualche pensiero di Theilhard de Chardin</span>

    -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ...rispetto ai nostri avi, l'uomo di oggi (anni 50 - ndr) può agevolmente farsi cosciente dei legami con i suoi simili e con la natura, e la sua coscientizzazione allarga la sua stessa personalità e il suo corpo reale: " i nostri padri si consideravano come interamente contenuti nei limiti dei loro anni terrestri e del loro corpo. Noi abbiamo fatto esplodere queste dimensioni ristrette e queste pretese. Umiliati e ingranditi dalle nostre scoperte, noi ci accorgiamo, a poco a poco, di essere avvolti in prolungamenti immensi; e, come risvegliati da un sogno, ci rendiamo conto che la nostra regalità sta nel servire, quali atomi intelligenti, l'opera in corso nell'universo ".

    La materia, secondo Teilhard, porta fin dalla sua origine la "coscienza" come principio organizzativo sicché l'evoluzione non è processo deterministico, ma anche teleologico.
    L'evoluzione dalla pre-vita (mondo inorganico) alla vita ("biosfera") tende alla produzione del mondo dell'uomo e del pensiero ("noosfera") , come al suo culmine.

    L'uomo non è però il punto finale: l'universo e l'uomo tendono a un punto Omega: il Cristo cosmico, punto di aggregazione di tutta l'umanità. " Sarà l'opzione finale: un mondo che si ribella o un mondo che adora. Allora, su un atto che compendierà il lavoro dei secoli, su un atto (finalmente e per la prima volta totalmente umano), la giustizia passerà e tutte le cose saranno rinnovate ".
    -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    RispondiElimina
  147. Beati Giacinta e Francisco Marto pregate per noi

    RispondiElimina
  148. Il Sovrano Pontefice è stato a Econe da Cardinale e come prefetto della dottrina della fede esattamente nel nel 1988 e ebbe dei colloqui con mons.marcel Lefebvre di venerata memoria

    RispondiElimina
  149. se avessero chiesto al <span>Santo Curato d'Ars di concelebrare una messa con KIKO pensi che avrebbe ubbidito ?
    </span>

    RispondiElimina
  150. cara signora Caterina
    Per nostra fortuna il Signore protegge la Chiesa da giudizi ed interpretazioni come la sua, la mia e quella di questo monsignore... infatti la barca di Pietro resta a galla anche se qualcuno la vorrebbe vedere colata a picco...
    Si ricordi che la Chiesa è quella che c'è non quella che vorremmo, che le piaccia  o no! Ma semplicemente perchè è Cristo Signore che comanda non lei, nè io, nè ne monsignori vari...  e menomale che è così. Gesù Cristo resta il nocchiero... Lui sapeva che se avesse dato la Chiesa tutta in mano nostra avrebbe avuto poca vita... e invece nonostante tutto la Chiesa c'è! e possiamo dire (parafrasando un inno a lei caro) meno male che la Chiesa c'è!

    RispondiElimina
  151. <span><span>cara signora Caterina  
    Per nostra fortuna il Signore protegge la Chiesa da giudizi ed interpretazioni come la sua, la mia e quella di questo monsignore... infatti la barca di Pietro resta a galla anche se qualcuno la vorrebbe vedere colata a picco...  
    Si ricordi che la Chiesa è quella che c'è non quella che vorremmo, che le piaccia  o no! questa è la nostra Chiesa! Ma semplicemente perchè è Cristo Signore che comanda non lei, non io e neppure i monsignori vari...  e menomale che è così. Cara signora Gesù Cristo resta il nocchiero... Lui ci conosce e sapeva che se avesse dato la Chiesa tutta in mano nostra avrebbe avuto poca vita... per questo Lui resta con noi e per questo che possiamo affermare che, nonostante tutto, la Chiesa c'è! anzi mi consenta di dirle (parafrasando un inno a lei tanto caro) meno male che la Chiesa c'è!</span></span>

    RispondiElimina
  152. <span><span><span>cara signora Caterina    
    Per nostra fortuna il Signore protegge la Chiesa da giudizi ed interpretazioni come la sua, la mia e quella di questo monsignore... infatti la barca di Pietro resta a galla anche se qualcuno la vorrebbe vedere colata a picco...    (barcolla ma non molla).
    Si ricordi che la Chiesa è quella che c'è non quella che vorremmo, che le piaccia  o no! questa è la nostra Chiesa! Ma semplicemente perchè è Cristo Signore che comanda non lei, non io e neppure i monsignori vari...  e menomale che è così. Cara signora Gesù Cristo resta il nocchiero... Lui ci conosce e sapeva che se avesse dato la Chiesa tutta in mano nostra avrebbe avuto poca vita... per questo Lui resta con noi e per questo che possiamo affermare che, nonostante tutto, la Chiesa c'è! anzi mi consenta di dirle (parafrasando un inno a lei tanto caro) meno male che la Chiesa c'è!</span></span></span>

    RispondiElimina
  153. mo' cerchiamo i capri espiatori...

    RispondiElimina
  154. la FSSPX vuole salvare la Chiesa mica ammazzarla !
    si vorrebbe "salvare" la Chiesa a modo suo e magari governarla...
    mi faccia i piacere mi faccia

    RispondiElimina
  155. MOLTI   dei suoi discepoli tornarono indietro......
    lasciamo che tornino indietro, mica è obbligatorio seguire la Chiesa odierna. se a qualcuno non piace si accomodi pure, perchè insistere tanto per pretendere di entrare?

    RispondiElimina
  156. semplicemente perchè non riconoscono gli insegamenti del Papa e non lo ascoltano

    RispondiElimina
  157. ancora
    ora che hai detto questo si scateneranno i commenti controm il Santo Padre. Sentirai che il Papa non agisce bene e cose del genere...mah

    RispondiElimina
  158.  che paragone stupido

    RispondiElimina
  159. solo uno ispirato da cieca malafede può fare quest'affermazione: che la FSSPX voglia governare la Chiesa  !
    quando mai quei vescovi avrebbero espresso questa volontà ? si vada  a rileggere tutti i discorsi, in cui tutti hanno detto la stessa identica cosa:
    Il problema  (dell'apostasia e del caos dottrinale) sta a Roma e DA ROMA deve venire la soluzione, nonchè  la correzione urgente della rotta della Barca traviata dal concilio in poi !
    -> vedi qui sopra, <span> </span>TESTO  dell'omelia di mons. De Galarreta:
    <span>Poi perché se Roma è la testa e il cuore della Chiesa cattolica, noi sappiamo che necessariamente la crisi troverà la sua soluzione, la crisi si risolverà a Roma e per Roma. </span>
    -> vedi intervista a mons. Fellay circa l'incontro avuto col Papa nell'agosto 2005, in quella udienza storica (ai fini sia del MP sia della revoca della scoumnica) sul quale riferiva la FSSPX:
    <span>"La Fraternità San Pio X prega <span>affinché il Santo Padre possa trovare la forza di porre fine alla crisi della</span> Chiesa ‘instaurando tutte le cose in Cristo’”». </span>
    <span><span>FELLAY: Noi non vogliamo porre condizioni previe alla Santa Sede. Non è nostra intenzione imporre alcun </span><span>diktat</span><span>. Non è questa la nostra posizione. Diciamo solo che se vogliamo costruire un ponte, dobbiamo prima necessariamente <span>pensare ai piloni che devono sorreggerlo. </span></span></span>
    <span><span>Quando il cardinale Joseph Ratzinger è stato eletto Papa, lei non ha nascosto la sua soddisfazione perché in fondo si trattava del vostro “candidato preferito” tra i cosiddetti “papabili” del Sacro Collegio. </span>
    <span>FELLAY: È vero, e continuo a pensarlo anche dopo l’udienza. Ci sono molti punti che parlano in favore del Papa attuale. Lui conosce benissimo e fin dall’inizio il nostro caso, forse più di chiunque altro. Conosce benissimo anche la Curia romana, e questo è molto importante per il pontificato. Ha a cuore la sacralità della liturgia ed è cosciente dell’importanza della dottrina; anche questo gioca a suo favore. E finalmente <span>sembra che voglia governare la Curia, e ciò ci fa piacere.</span></span></span>
    >

    RispondiElimina
  160. <p>ncora  domande e risposte:
    </p><p><span><span>Monsignor Fellay, qual è il significato di questa udienza? </span>
    <span>BERNARD FELLAY: Si è trattato di un incontro che si è inserito, oserei dire normalmente, nell’ambito di un colloquio tra noi e Roma che è cominciato nel 2000 e che ha avuto uno sviluppo, forse lento, ma ben indirizzato verso quello che desideriamo sia noi sia la Santa Sede: <span>una relazione normale di Roma verso la sua Tradizione e di seguito della Fraternità verso Roma,</span> in modo tale che la Fraternità possa continuare il suo apostolato senza le ombre di oggi. </span>
    <span>D.Quali sono i motivi che vi hanno spinto a chiedere l’udienza? </span>
    <span>FELLAY: Anzitutto l’amore alla Chiesa. E poi il fatto che c’è un nuovo Pontefice, ed è stato naturale per noi chiedere un’udienza per <span>riverire e omaggiare il nuovo Successore di Pietro, il nostro Papa.</span></span></span>
    </p><p>-----------------------------
    </p><p>ha capito, FRACASTORO  ? e SE non ha ancora capito, vuole andare leggersi attentamente e onestamente questa intervista e le tante altre rilasciate da Mons. Fellay ? ecco la prima importante in ordine storico :
    http://www.30giorni.it/articoli_id_9297_l1.htm
    </p><p>se lei fosse intellettualmente onesto, leggerebbe dunque le reali parole DETTE IN TANTI ANNI, dalla FSSPX,
    </p><p>e rifletterebbe bene cento volte PRIMA di giudicare e lanciare ACCUSE  infondate, come i livorosi modernisti sono soliti fare, per odio viscerale e preconcetto verso la FSSPX, ma ANCHE VERSO LA VERITA' !
    </p>

    RispondiElimina
  161. <span>

    ancora  domande e risposte:
    <span><span>D. Monsignor Fellay, qual è il significato di questa udienza? </span>
    <span>BERNARD FELLAY: Si è trattato di un incontro che si è inserito, oserei dire normalmente, nell’ambito di un colloquio tra noi e Roma che è cominciato nel 2000 e che ha avuto uno sviluppo, forse lento, ma ben indirizzato verso quello che desideriamo sia noi sia la Santa Sede: <span>una relazione normale di Roma verso la sua Tradizione e di seguito della Fraternità verso Roma,</span> in modo tale che la Fraternità possa continuare il suo apostolato senza le ombre di oggi. </span>
    <span>D.Quali sono i motivi che vi hanno spinto a chiedere l’udienza? </span>
    <span>FELLAY: </span>Anzitutto l’amore alla Chiesa<span>. E poi il fatto che c’è un nuovo Pontefice, ed è stato naturale per noi chiedere un’udienza per <span>riverire e omaggiare il nuovo Successore di Pietro, il nostro Papa.</span></span></span>
    -----------------------------
    ha capito, FRACASTORO  ?
    <span><span><span>riverire e omaggiare il nuovo Successore di Pietro, il nostro Papa.</span></span></span>  !....
    ....e SE non ha ancora capito, vuole andare leggersi attentamente e onestamente questa intervista e le tante altre rilasciate da Mons. Fellay ? ecco la prima importante in ordine storico :  
    http://www.30giorni.it/articoli_id_9297_l1.htm
    se lei fosse intellettualmente onesto, leggerebbe dunque le reali parole DETTE IN TANTI ANNI, dalla FSSPX,
    e rifletterebbe bene cento volte PRIMA di giudicare e lanciare ACCUSE  infondate, come i livorosi modernisti sono soliti fare, per odio viscerale e preconcetto verso la FSSPX, ma ANCHE VERSO LA VERITA' !  
    </span>

    RispondiElimina
  162. se fate sforzetto per leggere in spagnolo (io non lo parlo ma é facile da capire...)

    Il papa BXVI elogia la visione cosmica di Theilhard de Chardin, autore della nooosfera, 
    http://pijamasurf.com/2009/07/papa-bendicto-xvi-elogia-vision-cosmica-de-teilhard-de-chardin-autor-de-la-noosfera/

    RispondiElimina
  163. <span>ANCORA, FRACASTORO </span>
    <span>  e vari odiatori della FSSPX , (per professione e preciso programma di regime ....)  LEGGA/no  le parole dette domenica 9 gennaio 2011, nel convegno di Parigi da Mgr Fellay , </span>
    <span>che ha ribadito  :</span>
    <span>"Il problema é a Roma, la soluzione deve venire da Roma.  Noi  dobbiamo restare umilmente al nostro posto, ognuno al proprio posto facendo il suo dovere."  </span>
    -----------------------
    ha letto, FRACASTORO ?    ha CAPITO BENE ciò che ha letto ?
    ....poi provi a ripetere il suo  diabolico ossessivo mantra che "la FSSPX vuole governare"....e così ALLORA si capirà da quale regno di tenebre vengono le sue  accuse, destituite di ogni fondamento, nelle quali prutroppo lei è in folta compagnia, in questa povera Chiesa  invasa e assediata dai principati e potestà che spingono tanti prevenuti (plagiati) e tantissimi  disonesti, calunniatori per partito preso, fautori del FUMO  INFORMATIVO E caos nella Chiesa, a parlare contro la FSSPX e contro la Verità, per alimentare l'odio di parte e la sfiducia nella riunificazione del Corpo ecclesiale:
    preciso lavoro di satana !

    RispondiElimina
  164. anche queste sono... frasi isolate ?
     
    Il papa BXVI elogia la visione cosmica di Theilhard de Chardin, autore della nooosfera,  
    http://pijamasurf.com/2009/07/papa-bendicto-xvi-elogia-vision-cosmica-de-teilhard-de-chardin-autor-de-la-noosfera/

    Il Papa verso la guarigione riabilita il «Darwin cattolico»
    http://archiviostorico.corriere.it/2009/luglio/26/Papa_verso_guarigione_riabilita_Darwin_co_8_090726025.shtml

    "Già in Principi di teologia cattolica, nel 1987, l' allora cardinale aveva riconosciuto l' influenza del pensiero di padre Teilhard de Chardin nella Gaudium et Spes ... Certo, da quando il Sant' Uffizio parlava di «ambiguità ed errori tanto gravi che offendono la dottrina cattolica», molta acqua è passata sotto i ponti. Come dice Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano: «Nessuno si sognerebbe ormai di dire che è un autore eterodosso e non va studiato!». Però, fa notare il teologo Gianni Gennari, «quel monitum del Sant' Uffizio non è mai stato ritirato: Teilhard de Chardin parlava di "materia divina" e per questo fu accusato pure di panteismo! È molto significativo che Benedetto XVI dica oggi le stesse cose che il giovane teologo progressista Ratzinger avrebbe detto nel 1960: con buona pace di chi vorrebbe far credere che la Chiesa stia seppellendo il Concilio e attacca anche Karl Rahner, maestro e collega di Ratzinger»."

    Lode a Teilhard. Ratzinger grazia il Darwin cattolico

    http://www.srmedia.org/News2009/NewsLuglio2009/LodeaTeilhardPapaRatzingergraziailDarwin/tabid/564/Default.aspx

    il cardinale Ottaviani, custode dell’ortodossia, aveva bandito l’«eretico» Teilhard dalle librerie cattoliche proprio per quella «liturgia cosmica» magnificata ora da Benedetto XVI.

    «Per concetti come quello di “santa materia” fu accusato di immanentismo e materialismo con una censura nettissima e mai revocata del Sant’Uffizio», spiega il teologo Gianni Gennari. «Il perito conciliare progressista Ratzinger lo studiava e ne discuteva entusiasticamente con Karl Rahner. Ora da Papa non ha paura a mostrare la stessa convinzione, senza domandarsi se sia prudente esprimere personale venerazione per quel fautore del dialogo con la cultura moderna avversato dalla scuola romana tradizionalista». Così, sottolinea Gennari, «il Pontefice testimonia a chiare lettere che l’identificazione tra creazione e ostia vivente non contrasta con il valore dei sacramenti», riabilitando «l’evoluzionismo non ateo di Teilhard, cioè la storia quale cammino dall’alfa del Cristo pre-incarnazione all’omega di Cristo risorto».

    RispondiElimina
  165. un immagine vale 1000 parole

    Unit of Energy = BIGBANG
    Unit of MAtter =  CREAZIONE per evoluzione darwiniana dell'ATMOSFERA
    Unit of Energy =  CREAZIONE della BIOSFERA
    Unit of Energy = CREAZIONE della NOOSFERA (pensiero umano e coscienza)
    Punto Omega = CRISTO COSMICO CHE ATTIRA TUTTO IL CREATO A SE

    Per Theilhard de Chardin l'evoluzione é regolata da un Punto Omega situato alla fine del tempo, nel quale si realizzerà la fusione dell'umanità con il Verbo di Dio.
    Questo punto di coscienza pura irradia (irradia cosa ? erengia ?) dall'eternità la sua spiritualità, come fosse un attrattore di Lorentz, acccentrando l'evoluzione e
    magnetizzando l'umianità alla fusione con la divinità...

    il papa "conservatore" ha detto nel 2009  <span><span><span></span></span></span>:

    <span><span><span>"...la funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi “ostia vivente”, perché il mondo diventi liturgia ...</span></span></span>
    <span><span><span> Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad essere sacerdoti in questo senso..."</span></span></span>

    RispondiElimina
  166. <span>un immagine vale 1000 parole  
     
    Unit of Energy     = BIGBANG  
    Unit of MAtter     =  CREAZIONE per evoluzione darwiniana dell'ATMOSFERA  
    Unit of Energy    =  CREAZIONE della BIOSFERA  
    Unit of Thought  = CREAZIONE della NOOSFERA (pensiero umano e coscienza)  
    Punto Omega     = CRISTO COSMICO CHE ATTIRERA' A SE  </span><span>TUTTO IL CREATO alla fine del tempo</span>
    <span>  
    Per Theilhard de Chardin l'evoluzione é regolata da un Punto Omega situato alla fine del tempo, nel quale si realizzerà la fusione dell'umanità con il Verbo di Dio.  
    Questo punto di coscienza pura irradia (irradia cosa ? erengia ?) dall'eternità la sua spiritualità, come fosse un attrattore di Lorentz, acccentrando l'evoluzione e  
    magnetizzando l'umianità alla fusione con la divinità...  
     
    il papa "conservatore" ha detto nel 2009  <span><span><span></span></span></span>:  
     
    <span><span><span>"...la funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi “ostia vivente”, perché il mondo diventi liturgia ...</span></span></span>  
    <span><span><span> Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad essere sacerdoti in questo senso..."</span></span></span></span>

    RispondiElimina
  167. <span><span>un immagine vale 1000 parole    
       
    Unit of Energy     = BIGBANG    
    Unit of MAtter     =  CREAZIONE per evoluzione darwiniana dell'ATMOSFERA    
    Unit of Energy    =  CREAZIONE della BIOSFERA    
    Unit of Thought  = CREAZIONE della NOOSFERA (pensiero umano e coscienza)    
    Punto Omega     = CRISTO COSMICO CHE ATTIRERA' A SE  </span><span>TUTTO IL CREATO alla fine del tempo</span>  
    <span>    
    Per Theilhard de Chardin l'evoluzione é regolata da un Punto Omega situato alla fine del tempo, nel quale si realizzerà la fusione dell'umanità con il Verbo di Dio.    
    Questo punto di coscienza pura irradia (irradia cosa ? erengia ?) dall'eternità la sua spiritualità, come fosse un attrattore di Lorentz, acccentrando l'evoluzione e    
    magnetizzando l'umianità alla fusione con la divinità...    
       
    il papa "conservatore" ha detto nel 2009  <span><span><span></span></span></span>:    
       
    <span><span><span>"...la funzione del sacerdozio è consacrare il mondo perché diventi “ostia vivente”, perché il mondo diventi liturgia ...</span></span></span> fu la GRANDE visione di Teilhard ...
    <span><span><span> Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad essere sacerdoti in questo senso..."</span></span></span></span></span>

    RispondiElimina
  168. notare che padre Lombardi portavoce del Vaticano é lo stesso che (vedere mio post sopra) che ha detto:
    <span>«Nessuno si sognerebbe ormai di dire che Teilhard de Chardin é un autore eterodosso e non va studiato!»</span>.

    RispondiElimina
  169. 1 volta in 30 anni e per bastonarci meglio, in sinagoga ci va ogni 3 per 2...

    RispondiElimina

  170. CITTA' DEL VATICANO, martedì, 5 luglio 2011 (ZENIT.org).- Le quattro ordinazioni sacerdotali realizzate lo scorso fine settimana nella località tedesca di Zaitzkofen da parte di uno dei Vescovi della Fraternità San Pio X, separata dalla comunione con Roma, sono illegittime, ha spiegato questo martedì il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi.

    Il direttore della Sala Stampa vaticana ha risposto alle domande di vari giornalisti su queste ordinazioni, compiute dal Vescovo Bernard Tissier di Mallerais, uno dei quattro presuli della Fraternità San Pio X.


    Di fronte alla situazione, ha affermato padre Lombardi, non resta che ribadire quanto già dichiarato in situazioni analoghe del passato, cioè rinviare a ciò che ha scritto il Santo Padre nella sua Lettera ai Vescovi della Chiesa cattolica del 10 marzo 2009.


    “Finché la Fraternità (San Pio X) non ha una posizione canonica nella Chiesa anche i suoi ministri non esercitano ministeri legittimi nella Chiesa”, ha sottolineato padre Lombardi.


    “Finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa”, e i suoi ministri “non esercitano in modo legittimo alcun ministero nella Chiesa”, ha aggiunto.


    Le ordinazioni sacerdotali sono dunque “illegittime”, ha concluso. Fino a questo momento, la Fraternità San Pio X ha realizzato quest'anno 20 ordinazioni sacerdotali.


    La cosa mi sembra chiara. Questi preti sono stati ordinati del tutto illegittimamente. Ed è il Papa che lo dice. Dovrebbero imparare ad obbedire per prima cosa.

    RispondiElimina
  171. Bella omelia, se la sognano i modernisti un'omelia così dai loro vescovi mondani!

    RispondiElimina
  172. i collloqui non si svolsero ad Econe ma a Roma. Ratzinger non fu mai a Econe nemmeno da Cardinale. I protocolli furono firmati ad Albano ma anche lì furono portati dall'allora segretario del Cardinale. Si vede che leggete le biografie della Siccardi voi...

    RispondiElimina
  173. <span>Mons. De Galarreta è ...spagnolo, non francese
    </span>

    RispondiElimina
  174. la cosa era già chiara a tutti. Lombardi non ha detto niente di nuovo. Quelle ordinazioni non sono lecite perché la posizione canonica dellam Fraternità è ancora sospesa, ma sono 'valide'. Ed è questo quello che conta.
    Come vi compiacete il 'portavoce' e voi, su quelli"illecite". Ma pensiamo piuttosto a quante cose illecite davanti agli uomini sono invece gradite a Dio e viceversa!

    RispondiElimina
  175. ancora puoi sblaterare quanto vuoi, la realtà è che quelli sono ancora non dico fuori della Chiesa ma in periferia...
    quando obbediranno in tutto al Papa ne riparleremo, ad iniziare dalal disubbedianza delle ordinazioni proibite dal Santo Padre...

    RispondiElimina
  176. Padre Lombardi non ti deve spiegare proprio nulla. LUi è il portavoce del Papa, punto!

    RispondiElimina
  177. altro che sogno! è un incubo intrecciato di calunnie e falsità

    RispondiElimina
  178. Ma che il liberalismo sia, in fondo, un'eresia cattolica non era una tesi dei primi modernisti? Poi sono arrivati i secondi, e sono andati molto oltre. Un tradizionalista non dovrebbe dire che il liberalismo non ha nulla di cattolico? La FSSPX non continua forse a vendere libri di Sarda y Salvani, Meinvielle ecc. i quali contestano la tesi dell'origine cattolica del liberalismo? L'omelia che contraddice il Papa su tutto qui lo supera a sinistra?

    RispondiElimina
  179. A condannare la Chiesa concliare non è Mons. Lefebvre o altri presuli che si sono ribellati alla rivoluzion nella Chiesa, bens' tutti i papi precedenti tutto il Magistero precedente. Sono il primo a sostenere Ubi Petrus ibi Ecclesia, ma quale "petrus" e quale "Ecclesia"? Non sicuramente la chiesa che approva e attinge dalla rivoluzione. Lo stesso cardinale Ottaviani, pregava durante il Concilio di morire, per morire da cattolico e non da protestante!!!

    RispondiElimina
  180. <span>Laissez ici votre commentaire en respectant les lois. Tout commentaire jugé inapproprié (agressif, raciste, diffamatoire, publicitaire, grossier, hors sujet…) sera supprimé</span>

    RispondiElimina
  181. <span>Laissez ici votre commentaire en respectant les lois. Tout commentaire jugé inapproprié (agressif, raciste, diffamatoire, publicitaire, grossier, hors sujet…) sera supprimé</span>

    RispondiElimina
  182. ordalia di scomunicati e sedevacantisti

    RispondiElimina
  183. questo non lo censurate?

    RispondiElimina
  184. ma va là modernista eretico liberale! (così si avanza molto nella comprensione vero? ma almeno ti controbilancio, ospite della malora)

    RispondiElimina
  185. <span>Se la sentono i neocatecumenali saranno contenti, così potranno applicare queste sue parole a quelle cose che lei ritiene illegittime. A meno che Lei non voglia applicare più pesi e più misure...
    </span>

    RispondiElimina
  186. Il mons è di Gallareta, tra Busta Arsizia e Sesta Calenda, vicino all'aeroporto di Malpenso.

    RispondiElimina
  187. <span>Anche se Milingo ordina preti, le ordinazioni sono valide. Ma che discorsi....
    </span>

    RispondiElimina
  188. branco di tradiprotestanti veri scismatici e eretici lefebvristi cattofobi

    RispondiElimina
  189. <span>Questo mi conferma quel che sospettavo: in realtà non è la FSSPX che deve chiedere perdono e tornare a Roma, ma è Roma che deve cospargersi il capo di cenere e tornare... a Econe. Mamma mia...!</span>

    RispondiElimina
  190. <span>Stai cercando di quadrare un cerchio: Poirot e tutti i suoi amici della FSSPX sono e pensano così. Dovresti arrenderti e decidere dove stare.
    </span>

    RispondiElimina
  191. <span>Andando, fra l'altro, contro l'ultimo documento di ED.
    </span>

    RispondiElimina
  192. Caro Ospite non meritiamo tutti questi complimenti, ci tenti contro l'umiltà!

    RispondiElimina