Accorata invettiva contro il Cattolicesimo rinunciatario e arrendevole
Se si ci si guarda attorno nella Chiesa del terzo millennio, dire che il sale della terra sia ormai tutto tramutato in zucchero sarebbe ingeneroso. Ma sarebbe ancor più fuorviante nascondersi che la radicale diversità del cattolicesimo, per sua natura antagonista al mondo, sia stata dilapidata da una gioiosa macchina di pace votata a un dolciastro laicizzare, a un mellifluo omologare. L’asprezza del dogma non piace più, la spigolosità della verità spaventa proprio chi dovrebbe amare la fatica della via stretta.
Ma non è colpa del mondo, che troppo spesso i cattolici rincorrono scriteriatamente, salvo poi imputargli la mondanizzazione del cattolicesimo. Nell’inedito tentativo di conquistare il consenso della modernità, invece che convertirla, il cattolicesimo di questi decenni ha annunciato l’avvento di un villaggio globale praticamente privo di dogmi: una sorta di “serenopoli” da spot pubblicitario su cui il Concilio Vaticano II ha appiccicato l’etichetta di “pastorale” e dove nulla più è urticante al punto da richiedere un “sì” o un “no”. Ma il mondo moderno aveva già una “serenopoli” siffatta e si è ben guardato dal comprare l’imitazione cattolica. Così, gli unici a invaghirsi della “serenopoli” cattolica a dogma variabile sono stati i cattolici stessi. Solo loro, abitanti della cittadella del rigore dogmatico, potevano percepire, tra il proprio universo e quello libero da vincoli proposto dal nuovo corso, una differenza tale da provarne un desiderio incontrollabile.
Ma senza dogma non c’è rigore, senza rigore non c’è obbedienza, senza obbedienza non c’è unità e senza unità non c’è forza. Così oggi, quando va bene, la Chiesa balbetta là dove dovrebbe urlare in faccia al mondo che le logiche democratiche le lascia volentieri alle democrazie mondane.
Per farlo, però, non basta l’impeto fugace di reazioni anche meritorie. Bisogna andare alla radice del problema, a quella deriva luterana che ha conquistato vasti settori della Chiesa. Pur con tutte le dichiarazioni congiunte possibili, non si può essere cattolici e anche filo luterani, cattolici e anche anticattolici, romani e anche antiromani: lo chiede la ragione prima che la fede.
Però è innegabile che Lutero, il monaco agostiniano che non comprese Agostino, eserciti un fascino prepotente nella cittadella del dogma, minata a suo tempo da tomisti che non compresero Tommaso. Quel geniaccio tedesco è riuscito là dove schiere di eretici avevano fallito. Il motivo lo ha spiegato nel XIX secolo dom Prosper Guéranger, abate benedettino di Solesmes in uno scritto che si intitola L’eresia antiliturgica e la riforma protestante: “Lutero (…) non disse nulla che i suoi precursori non avessero detto prima di lui, ma pretese di liberare l’uomo, nello stesso tempo, dalla schiavitù del pensiero rispetto al potere docente, e dalla schiavitù del corpo rispetto al potere liturgico”.
Proclamando la liberazione della ragione e del corpo, Lutero ha conquistato l’individuo illudendolo di poter essere maestro, sovrano e sacerdote a se stesso. Ma, di fatto, lo ha condannato alla dissoluzione. Che il cattolicesimo oggi sia su questa china lo si scopre osservando che i risultati della riforma luterana, lucidamente enunciati nella sua opera da Guéranger nell’Ottocento, sono gli stessi che flagellano la Chiesa cattolica dagli Anni Sessanta del Novecento: “Odio della Tradizione nelle formule del culto”, “Sostituzione delle formule ecclesiastiche con letture della Sacra Scrittura”, “Introduzione di formule erronee”, “Eliminazione delle cerimonie e delle formule che esprimono i misteri”, “Uso del volgare nel servizio divino”, “Odio verso Roma e le sue leggi”, “Distruzione del sacerdozio, “Il principe capo della religione”.
Un elenco terribile e attuale su cui urge riflettere.
"Il Foglio"- 29 luglio 2011
Alessandro Gnocchi – Mario Palmaro
"Quidquid verae Theologiae in Scolastica S. Thomae continetur, usque ad ipsorum articulorum fundamenta, ex Augustino ita mutuatum est, ut quemadmodum Novum Testamentum nihil est aliud nisi Vetus revelatum, et Augustini de Gratia Dei doctrina, nihil praeter Fidei principia, in suas deducta conclusiones: ita S. Thomae Summa, ubi Theologiam tractat, pro magna parte nihil sit aliud, nisi Augustinus contractus, certaque proportione naturalibus principiis alligatus" (C. Jansenii, Augustinus,Rothomagi 1652, vol. II, lib. 2 Proaemiali de ratione et auctoritate cap. 22).
RispondiEliminaBell'articolo degli ottimi Gnocchi e Palmaro che pur nella brevità tratteggiano il nodo gordiano della crisi nella Chiesa. E' necessario tornare ai fondamenti del cattolicesimo, anche in modo visibile, come suggerisce il servo di Dio dom Prosper Guéranger.
Durante la Santa Messa non viene piú recitato il Confiteor. Qualcuno mi sa dire il perché? Al suo posto vengono lette da un paio di bambini delle banalitá che io nemmeno ascolto.
RispondiEliminaConcordo con Salvianus. Gran bell'articolo. Poche sentite chiare parole. Il nodo è Lutero. Se la Chiesa Cattolica lo seguirà non sarà più cattolica e romana. E la Chiesa di Cristo sarà qualcosaltro. Mater Ecclesiae. Ora pro Nobis.
RispondiElimina<span>Qualcuno mi sa dire il perché?</span>
RispondiEliminaSe avviene regolarmente è perché il sig. Presidente dell'Assemblea ha ritenuto giusto effettuare questa variazione.
Nelle celebrazioni del NOM è possibile questo e altro.
Le ho chiesto se avviene regolarmente perchè un giorno, assistevo eccezionalmente a una di queste funzioni, dopo la lettura del Vangelo il Presidente è tornato al microfono mentre stava iniziando la liturgi eucaristica dicendo: "Un momento... ci siamo scordati il Credo'...
<span>NON è vero che: "Nelle celebrazioni del NOM è possibile questo e altro".
RispondiElimina<span>Si tratta di abusi;</span> per convincersene basta leggere il Messale NOM e, se non fosse sufficiente, i Praenotanda (avvertimenti previ) posti all'inizio di ogni Messale.
Quanto detto ad onor del vero!</span>
In teoria.
RispondiEliminaIn pratica ogni abuso non adeguatamente ripreso da chi avrebbe l'obbligo di farlo (e quindi non ritenuto abuso), diventa... uso.
E' difficile assistere a celebrazioni del NOM identiche, non soltanto tra diverse nazioni o diocesi ma anche tra diverse parrocchie.
Con la S.Messa DI SEMPRE ciò è IMPOSSIBILE.
a Sacerdote.
RispondiEliminaCaro confratello, ti sbagli perché all'atto penitenziale si hanno a disposizione quattro alternative:
1. Il Confesso
2. Pietà di noi Signore...
3. Uno schema con tropi, in cui si danno alcuni esempi, ma che si lascia libero: "Il sacersote o un altro ministro idoneo, canta o recita le seguenti invocazioni o altre simili"
4. Omettere totalmente l'atto penitenziale, quando si adotta l'aspersione all'inizio della Messa.
Non c'è nessun obbligo in nessun caso a privilegiare il Confesso o un'altra formula codificata.
Ha pienamente ragione Cesare
In effetti questo è uno dei grandissimi punti interrogativi del Novus Ordo, che accettiamo per pura Fede, perché la raggione ci direbbe il contrario.
RispondiEliminaPotrebbe fare un moderato sforzo per uscire dalla banalità, dal luogocomunismo, dalla superficialità? "Modernità" è, da un ponto di vista storico e sociologico, un tema complesso. Certo è che, se per modernità s'intende l'Illuminismo, il Razionalismo, il Liberalismo e tutte gli idoli da questi discendenti, la condanna di un cattolico non può che essere totale e incondizionata.
RispondiEliminaOspite, addirittura le donne che frequentano la FSSPX non si truccano? Ah! Ecco perchè ho faticato ad entrare in cappella domenica scorsa, a causa dei peli delle gambe delle donne della Fraternità, perchè oltre a non truccarsi si tengono pure i peli, i baffi e la barba.
RispondiEliminaIl televisore sarebbe bene non averlo, ma almeno usarlo con parsimonia , prediligendo film in DVD, buoni e qualcuno ce ne, tanto che a volte si va pure al cinema.
La musica buona è quella classica, ma anche le canzoni napoletane non sono male. Il rock è pieno di messaggi subliminali ed inni a Satana, perciò meglio lasciarlo ai satanisti.
Le spiagge meglio frequentarle a giugno o settembre quando sono piene di nonne e bambini. La montagna rilassa ed eleva lo spirito per la belezza di laghi, cime, cielo, prati, foreste.
Le discoteche sono per le scimmie urlatrici, che non hanno nulla da dire ai propri amici, visto che la musica è così alta da non poter comunicare, meglio una cena tra amici.
I cosiddetti "abusi", in realtà non sono tali, sono la necessaria, logica conseguenza del cvii e dell'ineffabile spirito conciliare. Se si assume il cvii come vero e valido, gi "abusi" sono perfettamente ortodossi. Se si accetta il cvii, è quanto meno imprudente definirli abusi (anche i più estremi). Quindi si scelga: o con il cvii e quindi con gli "abusi", oppure....
RispondiElimina<span>Ospite, addirittura le donne che frequentano la FSSPX non si truccano? Ah! Ecco perchè ho faticato ad entrare in cappella domenica scorsa, a causa dei peli delle gambe delle donne della Fraternità, perchè oltre a non truccarsi si tengono pure i peli, i baffi e la barba. </span>
RispondiEliminaL'ho sempre detto io che la dismissione del burqa è stato un errore gravissimo!...
io frequento la fsspx e mi trucco...meno male che qualche pio fedele esterno mi ha detto che finirò all'inferno o purgatorio se mi pento per tempo, grazie, dato che nessun sacerdote della fraternità me lo aveva mai fatto presente °__° (anzi, ho sempre sentito che, in particolare se si vuole sposarsi è più che giusto tenersi curate e carine, conosco varie ragazze della fraternità: ci sono le sciatte ma anche quelle impeccabili, come dovunque).
RispondiEliminap.s. scherzi a parte: il vero cattolico tiene per regola generale l'equilibrio e il buon senso. truccarsi non vuol dire uscire col mascherone eh, io spesso passo per acqua e sapone quando comunque non esco quasi mai senza niente, solo che è talmente leggero che si nota pochissimo. Così come in altre cose: le discoteche sono da evitare secondo me, ma non vedo il problema con un pub tranquillo. Sulla musica ascolto volentieri di tutto, purchè sia di qualità ma comunque a parte evitare cos esplicitamente risapute per essere immorali o con messaggi subliminali non mi faccio troppi problemi. Suvvia, non siamo mica come i nostri fratelli (coltelli) maggiori che ogni minima cosa chiedono il bollino blu kosher al rabbino di turno.....
RispondiElimina<span>Sono un lefebvriano e non mi ero accorto!!!</span>
RispondiEliminaGiusto, la regola è il buon gusto e il buon senso. Bisogna farsi sante, senza però schifare il prossimo, specialmente il marito. Niente maschere, ma se possibile almeno i baffi facciamoceli! ;)
RispondiEliminaSappiamo tutti, da quasi trent'anni, che sono quattro e non 'infinite' le opzioni per articolare l'atto penitenziale. Se le parole del Messale poi hanno un significato, i tropi, dovendo essere simili agli esempi, non possono essere 'banalità'
RispondiEliminaEcco! Si fa un elenco dei difetti Luterani che hanno affascinato gli uomini di Chiesa dagli anni 60 e dunque mi chiedo: e l'ermeneutica della continuità dove è finita? E l'interpretazione buona del Concilio Vaticano II dove la ficchiamo? Si perchè, se dagli anni 60 i cattolici hanno preso su tutti quei diffettucci Luterani, mi chiedo se può centrare un certo Concilio iniziato e finito proprio in quegli anni, o se tutti i cattolici di botto si sono messi a leggere la biografia e i pensieri di Lutero e ne sono stati folgorati. Mah! Forse! Chissà!
RispondiElimina<span><span>Be direi che semplicemente l'ermeneutica della continuità è quella che non c'è stata dagli anni sessanta in qua...</span></span>
RispondiElimina<span><span>
</span></span>
<span><span>Che mi sembra un ottimo criterio per riconoscerla</span></span>
RispondiEliminaE già, ma chi glielo dice a quelli che ci credono tanto? E un giorno si e l'altro pure, qualsiasi discorso tu faccia ti dicono: "si ma l'ermeneutica della continuità!" ( e tu ti chiedi, ma che cavolo vuol dire sta parola?).
RispondiEliminaUna volta sono entrato in una chiesa vicino a casa mia non sapendo che si stava celebrando la Messa........le donne stavano su una navata,gli uomini su quella opposta......sono rimasto a bocca aperta...altro che gambe depilate!!!
RispondiEliminaCome si dice dalle mie parti..."il troppo stroppia" 8-)
Anche la spiaggia ed il mare, quando è pulito, eleva lo spirito. Sono tutte bellezze naturali create dal Buon Dio. Certo è che il poco rispetto del pudore talvolta nelle spiagge deve portare il cristiano ad essere più attento di fronte ai pericoli spirituali.
RispondiEliminanon solo per sposarsi, anche per far durare il matrimonio!
RispondiEliminaOggi ho pregato solo per la Chiesa. Volevo che tutte le mie energie fossero solo per lei.
RispondiEliminaIo la amo, amo la sua dottrina, amo Cristo.
Ma la vedo percorsa da questi vecchi sciacalli che la vogliono distruggere... e mi sale una rabbia e un certo senso di impotenza. Come possiamo soltanto tacere e pregare?
Se qualche falso prete alla don de capitani vuole fare uno scisma, che lo faccia pure. Essi risponderanno dinnanzi a Dio stesso e la Chiesa non farà altro che purificarsi e ritrovare slancio e vitalità.
Davvero, secondo me, si avvicinano gli ultimi tempi, i tempi degli apostoli.
E tuttavia:
RispondiElimina1. "Da molti anni la Chiesa cattolica e la Federazione Luterana Mondiale mantengono stretti contatti e partecipano a un intenso dialogo ecumenico. Questo scambio di idee è stato estremamente fecondo e promettente. Infatti, uno dei risultati di questo dialogo fecondo è stata la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione, che costituisce una pietra miliare importante del nostro cammino comune verso la piena unità visibile. È un risultato importante" (Benedetto XVI, 7 novembre 2005)
2. "Lo scorso anno è stato celebrato il decimo anniversario della firma della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, che si è dimostrata un passo importante lungo il difficile cammino verso il ripristino della piena unità fra cristiani e uno stimolo a un ulteriore dibattito ecumenico. In questi anni che portano al cinquecentesimo anniversario degli eventi del 1517, cattolici e luterani sono chiamati a riflettere di nuovo su dove il nostro cammino verso l'unità ci ha condotto e a implorare la guida e l'aiuto del Signore per il futuro. Sono lieto di osservare che, per l'occasione, la Commissione internazionale luterano-cattolica per l'unità sta preparando un testo congiunto che documenterà che cosa i luterani e i cattolici, a questo punto, sono in grado di affermare insieme a proposito delle loro relazioni più strette dopo quasi cinque secoli di separazione" (Benedetto XVI, 16.12.2010)
3. "Sebbene non abbiamo ancora raggiunto l'obiettivo del movimento ecumenico, ovvero la piena unità di fede, nel dialogo sono maturati molti elementi di accordo e di avvicinamento, che ci rafforzano nel nostro desiderio generale di compiere la volontà di nostro Signore Gesù Cristo "perché tutti siano una sola cosa" (Gv 17, 21). Un risultato degno di attenzione, raggiunto di recente, è stato il rapporto conclusivo sul tema della giustificazione nella vita della Chiesa. Questo rapporto è stato redatto dal gruppo di dialogo cattolico-luterano nordico in Finlandia e in Svezia, i cui membri si sono potuti incontrare lo scorso anno. Nella teologia e nella fede tutto è collegato e quindi una più profonda comprensione comune della giustificazione ci aiuterà anche a comprendere meglio insieme la natura della Chiesa" (Benedetto XVI, 15 gennaio 2011)
La domanda a Gnocchi e Palmaro & C. è sempre la stessa: se la pensate diversamente dal Papa perché non lo dite chiaramente anziché scrivere libri che si chiamano "Viva il Papa"?
Quanto alla Fraternità San Pio X questo eccellente blog ha documentato con l'intervista a don Pagliarani che i colloqui dottrinali sono come la campagna acquisti del Cagliari di quest'anno: molto burdellu ma poi di concreto nienti
Ma no, caro Silente, sai bene che quegli abusi vari che non smettono di prodursi, c`è anche chi ancora oggi rifiuta di definirli abusi, non sono l`opera del Vaticano II ma delle sue errate applicazioni e interpretazioni, che poi quelle errate-libere-estensive-allargate-ampiate interpretazioni, siano cominciate già nel Consilium, che Paolo VI le abbia validate, già con la prima versione del Messale Romano del 1969, e la sua definizione della Santa Messa ridotta ad una cena protestante, che da subito siano stati lasciati andare senza briglie i cavalli impazziti, che da subito siano stati tollerati e anche lodati abusi manifesti, dovrebbe mostrare, se c`è una logica, che quello era lo spirito che ha ispirato e condotto i riformatori del Consilium, che quel che è venuto subito dopo il Vaticano II era in diretta e coerente linea con quel che i membri del Consilum hanno voluto, dunque nessuna correzione, nessuna punizione, anzi lodi e esultazioni.
RispondiEliminaBisogna aspettare il 2004 e la Redemptionis Sacramentum per vedere almeno menzionati i vari abusi liturgici....risultato? Zero! Lettera morta, finita nei cestini, anche curiali.
La continuità, se era presente nella Sacrosanctum Concilium, si è rotta già nel Consilium e già con ciò che ha voluto la Costituzione conciliare.
come al solito: G e P poche parole chiare e quindi bravi
RispondiEliminarombo di tuono ma che stai a dì?
RispondiElimina<span>Direi che il 'molto burdellu' l'hanno fatto i soliti noti vaticanisti...</span><span> </span>
RispondiElimina<span>Caro "Rombo" La Dichiarazione che tu citi suscitò molte perplessità, non già nei tradizionalisti ma in una Risposta alla Dichiarazione Comune, elaborata in collaborazione da Cassidy e Ratzinger. Tale Risposta è una bocciatura solenne, i cardinali Cassidy e Ratzinger scrissero a riguardo del n. 29 della Dichiarazione, “La dottrina del n. 29 non è accettabile. In effetti, questa affermazione [l’uomo giustificato è simultaneamente giusto e peccatore] non è compatibile con il rinnovamento e la santificazione dell’uomo interiore di cui parla il Concilio di Trento (D. S. 1528, 1561)”. Sempre Cassidy definisce “equivoca” la dottrina espressa ai numeri 28-30 e “ambigua” quella del n. 22, per concludere: “Per tutte queste ragioni, è pertanto difficile vedere come si possa affermare che questa dottrina sul ‘simul iustus et peccator’, nello stato attuale della presentazione che se ne fa nella Dichiarazione comune, non cada sotto gli anatemi dei decreti di Trento sul peccato originale e la giustificazione” (DC, n. 1, p. 714). La Risposta prosegue citando altri casi nei quali la Dichiarazione comune parla, a torto, di consenso raggiunto tra cattolici e luterani. Essa dimostra che la ‘Dichiarazione ha </span><span>prodotto un testo equivoco, passibile di condanna in base ai canoni del Concilio di Trento, e ciò in base al giudizio del superiore stesso dei teologi cattolici che hanno collaborato alla stesura del testo.</span><span> </span>
RispondiElimina@ Rombo
RispondiEliminaP.S. Se a te i risultati dei colloqui sembrano la campagna acquisti del Cagliari a me questi risultati ecumenici sembrano gli scudetti dell'Inter negli ultimi anni: luccicano sì, ma sono oro?
Rombo: i documenti che lei cita sono dogmatici? e se sì, come viene risolto il conflitto con innumerevoli dichiarazioni, pronunciamenti e anatemi precedenti? e se no, perchè dovremmo prestar loro fede?
RispondiEliminagentile "ospite".... intanto mi spieghi questa sua frase:
RispondiElimina- Coloro che fanno parte della FSSPX o sono molto tradizionali è vero che:
??
è senza senso, non è domanda, non è affermazione....non si capisce alcun chè....
poi, mi perdoni....la riflessione proposta dalla Redazione comincia con un dato oggettivo che non riguarda solo la FSSPX, MA RIGUARDA TUTTO IL CATTOLICESIMO ECCLESIALE e dice chiaramente:
Se si ci si guarda attorno nella Chiesa del terzo millennio, dire che il sale della terra sia ormai tutto tramutato in zucchero sarebbe ingeneroso. Ma sarebbe ancor più fuorviante nascondersi che la radicale diversità del cattolicesimo, per sua natura antagonista al mondo, sia stata dilapidata da una gioiosa macchina di pace votata a un dolciastro laicizzare, a un mellifluo omologare. L’asprezza del dogma non piace più, la spigolosità della verità spaventa proprio chi dovrebbe amare la fatica della via stretta.
ergo... che c'azzeccano quei riferimenti esclusivamente gettati addosso alla FSSPX paragonandoli perfino ai T.diG. ?
sa esplicare OGGETTIVAMENTE se il dato proposto alla riflessione di tutti corrisponde al vero? se è si, perchè? se è no perchè?
Infine è davvero da confessione quanto da lei riportato, ma per aver lei fatto FALSA TESTIMONIANZA....
io sono sposata da 28 anni, non vado in discoteca, non vado al cinema (tranne qualche divertente cartone animato), evito la televisione ma mi aggiorno attraverso internet direttamente alle fonti.... in Chiesa porto il velo, ogni giorno prego la Vergine che mi aiuti a vivere NEL SENSO DEL PUDORE E DELLA DECENZA anche nel vestire.... se posso vesto in lungo, mai in minigonna, lo trovo offensivo per chi mi dovesse guardare :-D non mi trucco anche perchè quando lo facevo ho avuto una allergia agli occhi che da allora non è più andata via....
ho ospitato in casa e preparato un buon pasto a degli amici della FSSPX.... ora che mi sovviene anche il Papa ha avuto in udienza particolare mons. Fellay....non è che io e il Papa siamo stati scomunicati dai cattolici conciliaristi? :-D :-D
Insomma.... si è lefebvriani per tutto ciò?
ma perchè intervenire sempre con punte avvelenate contro di loro?
ma sapete collegare il cervello alla tastiera prima di scrivere?
se poi ho capito male io quell'intervento, sarò felicissima di porgere le mie scuse....
Disse Benedetto XVI ai Vescovi austriaci appena eletto Papa che il cattolicesimo AVEVA PERDUTO LA SUA IDENTITA'.... e che in ogni pastorale andava riaffermata questa identità RIPARLANDO DELLO STILE DI VITA DEL CATTOLICO , RIPROPONENDO LO STILE DI VITA CHE FACEVA DEL CATTOLICO L'AUTENTICO TESTIMONE, CREDIBILE, DELLA DOTTRINA CHE PREDICAVA....
la Chiesa è in crisi perchè abbiamo offuscato questa identità....e se la FSSPX sortisce da parte vostra tanto dileggio, significa che lo stile cattolico lo mantiene saldo e a molti questo da fastidio....
;)
30 anni fa nella mi parrocchi era cosi' donne a sx uomini a dx
RispondiEliminaP.S.
RispondiEliminaNel Primo Secolo abbiamo ereditato una significativa LETTERA A DIOGNETO... qualcuno aveva scritto che cosa erano questi Cristiani e parla della loro fede come ad un MISTERO... e ci ha lasciato questa descrizione interessante:
Il mistero cristiano
V. 1. I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini.
2. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale.
3. La loro dottrina non è nella scoperta del pensiero di uomini multiformi, né essi aderiscono ad una corrente filosofica umana, come fanno gli altri.
4. Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale.
5. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera.
6. Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati.
7. Mettono in comune la mensa, ma non il letto.
8. Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne.
9. Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo.
10. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi.
11. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati.
12. Non sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere.
13. Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano.
14. Sono disprezzati, e nei disprezzi hanno gloria. Sono oltraggiati e proclamati giusti.
15. Sono ingiuriati e benedicono; sono maltrattati ed onorano.
16. Facendo del bene vengono puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita.
17. Dai giudei sono combattuti come stranieri, e dai greci perseguitati, e coloro che li odiano non saprebbero dire il motivo dell'odio.
certo.... molte cose sono cambiate e pochi Cristiani oggi danno questa Testimonianza, ma l'essenza è rimasta la stessa, questo ancora predica la Chiesa oggi... o almeno dovrebbe....mi pare che a questo punto la FSSPX così tanto disprezzata da molti, ci testimonia invece come oggi sia ancora possibile essere TESTIMONI DI CRISTO=VERITA' e non solo testimoni DI UNA SUA IMMAGINE modellata alla mentalità di oggi....
La nostra FEDE E' UNO STILE DI VITA che o la si vive o si offusca Colui che per primo ha testimoniato di essere LA VIA, LA VERITA' E LA VITA ... dice infatti san Paolo: se Cristo non fosse risorto, VANA SAREBBE LA NOSTRA FEDE, sarebbe illusione, utopia, sarebbe semplice opportunismo, sarebbe ASSISTENZA SOCIALE....
<span>La fede in pericolo ? </span>
RispondiEliminaO, la fede in pericolo.
La diocesi di Clermont ha prestato durante tre anni una cappella ai musulmani che, avendo oramai la loro moschea, hanno restituito le chiavi durante una cerimonia in presenza di mons. Simon e di....mons. Fonlupt il tutto a lode e gloria del Vaticano II, bien entendu !
Non ci resta che domandarci se la cappella sarà riconsacrata, ma forse quei grandi vescovi non lo riterranno opportuno dal momento che si è pregato lo stesso e unico Dio.
http://www.chretiente.info/201107112930/le-diocese-de-clermont-avait-prete-une-chapelle-aux-musulmans-depuis-30-ans/
E qui potete leggere gli auguri per una buona festa dell`Aïd ai musulmani della diocesi di Nanterre.
http://www.perepiscopus.org/islam/le-diocese-de-nanterre-se-met-a-lheure-de-laid
Mi dispiace per la sua allergia agli occhi. Il mio post riguardava una categoria di persone e dei loro comportamenti. Era una domanda, non capisco dove è la freccia avvelenata. Scusi, lei cosa pensa dell'articolo di quel prete contro le vacanze al mare?
RispondiEliminaSchifosissimo sincretismo religioso. Non reciterò mai nulla del Corano, neanche se me lo dicesse un vescovo.
RispondiEliminaOspite.... le "vacanze" nascono nel secolo scorso..... per migliaia di anni l'uomo è vissuto ugualmente.... io non faccio vacanze da sempre....mio marito si rilassa a casa, a passeggiare, magari si va al mare qualche giorno se lo abbiamo a portata di mano....NON ABBIAMO MAI AVUTO TANTI SOLDI da poterci permettere LA VACANZA..... con due figli e un solo stipendio non abbiamo mai fatto mancare il mare ai figli avendo la fortuna di abitare in zone che con mezz'ora di macchina si faceva andata e ritorno in giornata....
RispondiEliminaCerto, è faticoso, ma non ci è mancato mai nulla e per me, mi sono concessa giornate di RITIRO....
Con questo non voglio giudicare chi va in vacanza al mare o in montagna o alle Maldive....ognuno spende il proprio tempo come meglio crede....certo è che che OGGI, la vacanza in sè (e naturalmente non generalizzando mai) produce MALCOSTUME, INQUIETUDINE, MALCONTENTO....vedo amici che di ritorno dalle vacanze sono più stressati di quanto sono partiti....e vedo amici, sposati, fare le vacanze SEPARATE....un controsenso, un paradosso....
Infine, che la vacanza in sè abbia SOPPIANTATO quelle poche giornate da poter passare PER ALIMENTARE LO SPIRITO è un dato oggettivo.... la vacanza NON prevede RIGENERARE L'ANIMA....ma spesse volte la fa deperire... è un dato oggettivo, poi ognuno si faccia il suo esame e valuti come passare queste vacanze, ma quell'articolo non ha tutti i torti.... ;)
Meteo Ottobre 2011 - Si profilano nubi sempre più dense all'orizzonte Assisi3.
RispondiEliminaE' il concilio, bellezza. E se vi lamentate, siete tradiprotestanti.....
RispondiEliminaPiù di cinquant'anni fa, ragazzino, notai che la maggior parte degli uomini stava in fondo alla chiesa, vicino alle porte, molti uscivano al momento della 'predica', fumavano una sigaretta e poi rientravano.
RispondiEliminaRicordo anche che c'era allora molto meno clericalismo di oggi.
Che dire Bravi! Analisi davvero stupenda che analizza il male alla radice ...rimane il rammarico :saranno capaci Il Vaticano e i nostri vescovi di fermare la deriva?
RispondiEliminaHo paura che quando si muoveranno sarà troppo tardi.
Apostasia,sincretismo ecco i grandi nemici della chiesa ...
ahi quel concilio di quanto mal fu madre!
Se volete ascoltare un cardinale di Santa Romana Chiesa recitare in arabo la chahâda musulmana andate al minuto o, piuttosto, all`ora 01:20:30.
RispondiEliminaNon tre anni, ma 30 anni.
RispondiElimina<span> Il rock è pieno di messaggi subliminali ed inni a Satana, perciò meglio lasciarlo ai satanisti.</span>
RispondiEliminaIn certi casi il satanismo nel Rock è esplicito e quindi il problema non si pone. Per quanto riguarda invece i messaggi subliminali ho qualche perplessità in merito al fatto che Nostro Signore lasci in mano al demonio un mezzo per scavalcare le coscienze. Il contraddittorio è bene accetto.
P.S.: fermi restando tutti i problemi del genere Rock relativi a sensualità, idolatria, ecc...
RispondiElimina@ sacerdote
RispondiEliminaE chi stabilisce dove finisce la retta creatività e incomincia la banalità? Lo si può fare a posteriori, è quindi molto difficile definire che cosa è abuso e che cosa no. Il peccato originale del NOM è aver codificato la creatività come cifra della liturgia, sostituendola alla rubrica. Così siamo passato dal rubricismo esasperato alla creatività banalizzante.
Mi dà gentilmente la fonte? Perché siccome il card. Ratzinger e Benedetto XVI hanno parlato bene tante volte della dichiarazione congiunta cd di Augsburg mi viene il dubbio che qui si parli di un'altra dichiarazione ovvero della bozza e non della versione definitiva
RispondiEliminaQualcuno legge i praenotanda?
RispondiEliminaCaro Silente, dubito che le persone che hanno ascoltato il card. Barbarin, vedi video qui sotto, siano uscite da quella conferenza con la convinzione che il cristianesimo è la sola via di salvezza ma piuttosto che, benchè come cattolici riconosciamo in Gesù l`unico Salvatore, con la convinzione che le altre religioni hanno pari dignità, da qui la recita della chahâda.
RispondiEliminaMancano tutte le premesse per comprendere le motivazioni che portano Kung a porre questi "INTERROGATIVI PER IL FUTURO", ma dopo aver letto questi commenti mi sono sovvenuti. Ve li trascrivo:
RispondiEliminaPer i cristiani:
i cristiani possono continuare a rifarsi con leggerezza all'elevata cristologia dei concili ellenistici e renderla la norma unica per tutti i "figli di Abramo" per quanto riguarda la fede in Gesù in quanto inviato di Dio? Quale importanza danni essi all'essere ebreo di Gesù di Nazaret, quale valore gli attribuiscono per la loro fede? Fino a che punto sono essi disposto a prendere sul serio la molto più originalria cristologia dei discepoli ebrei di Gesù e delle prime comunitù giudaico-cristiana, nquale si riflette anche nel Corano?"
Ebrei:
gli ebrei possono ancora oggi emarginare in maniera semplicemente polemica e ignorare l'importanza della figura di Gesù per la vita di fede ebraica? Quale importanza spetta oggi a Gesù anche per la fede degli ebrei, se lo si prende sul serio quale ultimo grande profeta del popolo ebraico con permanenti tratti ebraici come fa il Corano?
Musulmani:
I musulmani possono accontentarsi ancora oggi della critica alla cristologia ellenistica (che si presume minacci il monoteismo)? Che disponibilità c'è in essi a considerare il significato religioso di Gesù nella prospettiva del Nuovo Testamento per comprendere così in maniera più ampia la figura autentica di Gesù ed evitare le grettezze e le unilateralità?
"Cristianesimo" di Hans Kung, BUR, pag. 118
un gigante della chiesa cattolica, ora questo gigante o questi giganti sono coloro che lottano affinchè il fumo di Satana ( attraverso musiche oscene, riti inventati o interpretati personalemente dal clero, abiti un pò stravaganti) non offuschi completamente le splendore della chiesa e della sua SACRA LITURGIA!!!, sono STUFO DI ANDARE IN CHIESA E NON CAPIRE DOVE SONO , BASTA ABBIMAO BISOGNO DI SACRALITA' perchè la Santa Messa è la vera ragione della vita di un cristiano.
RispondiEliminaMa durante il periodo del primo cristianesimo romano, dove l'eucarestia veniva celebrata nelle case private e solo in un secondo tempo nelle catacombe, - fatemi capire -anche loro erano offuscati dal fumo di Satana? Non c'era sacralità?
RispondiEliminaPer questo continuo a dire che in fondo il termine "tradizione" è francamente relativista o quanto meno antropologicamente caratterizzato (so di provocare eh). Quale tradizione? Trento? E perché quello e non il primo cristianesimo romano? O il cristianesimo antichissimo giudeo-cristiano?
Mai fatta una messa in mezzo ad un prato con un pezzo di pane come particola e un massiccio montano strepitoso come altare? Lo consiglio, a costo di venir tacciato per shintoista sincretico. ;)
Mi sembra che tu stia confondendo la Tradizione con l'archeologismo.
RispondiEliminaE' probabile assolutamente. Mi faccia capire. :)
RispondiEliminaCiao, apprezzo il tuo blog creativo. Sappiamo tutti, noi siamo la forza creativa della nostra vita, e attraverso le nostre decisioni, piuttosto che le nostre condizioni, se ben si impara a fare certe cose, siamo in grado di raggiungere questi obiettivi. grazie!
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