Sabato 2 luglio 2011 a Fontgombault, Mons. Schneider, vescovo ausiliare di Karaganda, ha ordinato sacerdoti quattro fratelli della Società di San Vincenzo Ferrier Chéméré-le-Roi, una comunità fondata da padre Louis-Marie de Blignières.
D'ispirazione e di tradizione domenicana, la Società di San Vincenzo Ferrer ha quattro nuovi sacerdoti che aumenteranno il suo apostolato: padre: Jordan Groetz, padre Ceslas d'Eysmond, p. Bertrand Guillaume e p. Agostino Aubry. Alcuni di loro proseguiranno gli studi in Francia e Roma per ottenere una laurea in Teologia, in Esegesi, e in Diritto Canonico.
Lo stesso Mons. Schneider, oggi, 6 luglio 2011, darà il sub-diaconato e il diaconato ad undici seminaristi dell'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote (ICRSP).
fonte: SummorumPontificum.fr
D'ispirazione e di tradizione domenicana, la Società di San Vincenzo Ferrer ha quattro nuovi sacerdoti che aumenteranno il suo apostolato: padre: Jordan Groetz, padre Ceslas d'Eysmond, p. Bertrand Guillaume e p. Agostino Aubry. Alcuni di loro proseguiranno gli studi in Francia e Roma per ottenere una laurea in Teologia, in Esegesi, e in Diritto Canonico.
Lo stesso Mons. Schneider, oggi, 6 luglio 2011, darà il sub-diaconato e il diaconato ad undici seminaristi dell'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote (ICRSP).
fonte: SummorumPontificum.fr
Schneider intanto però continua ad essere solo un ausiliare...nonostante il suo spessore e la sua preparazione... mi ricorda tanto Negri relegato a San Marino. RIDICOLO!! E intanto si continua a promuovere i mediocri. Mons. Schneider meriterebbe di essere segretario della congregazione del Riti, o avere un prestigioso incarico di curia.
RispondiEliminaDallo stesso sito "SummorumPontificum" questo è quanto scrive un sacerdote di Brighton:
RispondiEliminaJe suis enchanté d’offrir l’hospitalité à tout prêtre de passage. <span>La chose curieuse, c’est que les prêtres les plus âgés, quand ils viennent à Brighton, ont tendance à s’asseoir parmi l’assemblée et portent des vêtements civils. Les prêtres d’âge moyen veulent concélébrer. Mais les plus jeunes se comportent très différemment : ils veulent célébrer eux-mêmes leur messe et, de manière non inhabituelle, selon la Forme extraordinaire ou, à tout le moins, en latin. Il y a là quelque chose de générationnel, et cela illustre aussi un changement dans l’Église. </span>
<span>Dallo stesso sito "SummorumPontificum" questo è quanto scrive un sacerdote di Brighton:
RispondiEliminaJe suis enchanté d’offrir l’hospitalité à tout prêtre de passage. La chose curieuse, c’est que les prêtres les plus âgés, quand ils viennent à Brighton, ont tendance à s’asseoir parmi l’assemblée et portent des vêtements civils. Les prêtres d’âge moyen veulent concélébrer. Mais les plus jeunes se comportent très différemment : ils veulent célébrer eux-mêmes leur messe et, de manière non inhabituelle, selon la Forme extraordinaire ou, à tout le moins, en latin. Il y a là quelque chose de générationnel, et cela illustre aussi un changement dans l’Église.
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Traduzione ""casalinga": Sono felice di ospitare ogni sacerdote di passaggio. La cosa curiosa è che i sacerdoti più anziani, quando vengono a Brighton, hanno la tendenza a sedersi fra i fedeli e vestono in borghese. I sacerdoti di età media vogliono concelebrare. Ma i più giovani si comportano in modo assai diverso: vogliono celebrare loro stessi le proprie Messe, e non di rado, secono il Rito Extra-ordinario o, quanto meno, in latino. C'è qualcosa di generazionale che indica anche un cambiamento nella Chiesa.
Ho ragione di sperare che lo avrà...
RispondiElimina"... la speranza divampa..."
RispondiEliminaPer amor di precisione, che qui non parrà fuori luogo, in italiano è San Vincenzo Ferr<span>e</span>r, non Ferr<span>ie</span>r che è la forma gallica. O si scrive "San Vincenzo Ferrer" o si scrive "Saint Vincent Ferrier". Spero di non essere stato "troppo lungo" nella spiegazione.... ;)
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=rWNEnUyHtHk&feature=feedlik
RispondiEliminaAuguri agli ordinandi! Speriamo che questo e altri Istituto, sani e santi, possano fondare qualche convento in Italia.
RispondiEliminaEcco il futuro della Chiesa in marcia nel solco della Tradizione, in piena coerenza col Magistero della Chiesa, nella Santa Obbedienza: sia lodato Gesù Cristo. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.
RispondiEliminaAllora dovremmo dire anche "san Giovanni Maria Viannei"??? Faccio presente che l'uso comune italiano, e lo si vede soprattutto nei nomi di santi, è tradurre il nome e lasciare tale e quale il cognome. La traduzione di entrambi è in disuso da cento e più anni, se si esclude la parentesi del ventennio, tranne per quei nomi che si siano ormai consolidati, come "Francesco Bacone" et similia.... Così infatti oggi si dice, per esempio, Nicola Romanov, Massimiliano Kolbe, Diana(e Non DAIANA) Spencer...
RispondiEliminaE io vorrei aver ragione di sperare che mandino Negri a Venezia...
RispondiElimina@REDAZIONE: Schneider non è più ausiliare di Karaganda, da un po' di tempo è stato spostato sempre come ausiliare alla sede di Astana. (sempre in linea con quanto dicevo sopra, sigh!!)
RispondiEliminaTra i nomi consolidati c'è proprio "San Vincenzo Ferrer", al quale, nella grafia indicata (o, addirittura, in quella di "San Vincenzo Ferreri"), sono dedicate numerosissime chiese e parrocchie in tutta Italia.
RispondiEliminaNe ero ignaro.
RispondiElimina<span> "Francesco Bacone"</span>
RispondiEliminaCiccio Pancetta per gli amici.
Schneider è un santo vescovo, ho avuto la fortuna di conoscerlo.......chissà....mah! speriamo che in futuro diventi......speriamo!
RispondiEliminaSu Negri a Venezia non ho notizie, su Schneider a Roma sì...
RispondiEliminaSchneider comunque ha solo 50 compiuti quest'anno...un vescovo classe '61 ha tutto il tempo di arrivare a Roma, Iddio piacendo;)
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