Una forma liturgica, quella bugninista postconciliare, che sente la necessità di sbrigare le sue faccende su scrivanie e assi da stiro, quando avrebbe a disposizione inni alla fede come questi (e siano benedette le norme civili di tutela del patrimonio artistico - e l'abolizione del potere temporale dei vescovi - che qualcosa han preservato dal piccone iconoclasta), manifesta nel modo più evidente e clamoroso la sua insanabile bancarotta.
Fonte: Te igitur
Ehm, ammetto la mia ignoranza in materia, ma quale e' esattamente il problema?
RispondiEliminaIl problema è che il Mago Silvan non riesce a fare il suo numero di tagliare in due la valletta con tutto quell'inutile marmo intorno che lo distrae
RispondiEliminaQuesto e' sarcasmo... ma se non so riguardo a cosa non mi dice molto...
RispondiEliminaIl problema è che l'altare usato per la S.Messa è quello sulla sinistra; e quello sulla sinistra è un altare di fortuna, ricavato da un tavolaccio o da una scrivania. In fondo alla chiesa c'è invece un altare degnissimo Nostro Signore!
RispondiEliminaè come invitare il presidente della repubblica a casa tua e farlo sedere su uno sgabello di plastica in cucina, quando il salotto è perfettamente ammobiliato con mobili eleganti e sedie in stile Luigi XVI.
La tua, amico, non è una vera e sincera domanda, la risposta la conosci perfettamente.
RispondiEliminaSe poi il problema non ti salta agli occhi guardando quella foto, dopo averne viste molte altre du questo blog di cui sei un assiduo e attento lettore ed aver letto post e commenti, la tua non è più ignoranza ma al contrario condivisione e adesione a quelli che non possiamo che chiamare abusi, violazioni e devastazioni dello spazio liturgico e della Liturgia.
Boh, ma si sa dove e' questo luogo... in effetti una persona normalmente direbbe che quello sia un altare "provvisorio", per un qualche motivo.
RispondiEliminaPoi, pero', ecco, mi viene anche da pensare che anche se fosse quelo "definitivo, per quanto esso esteticamente faccia pena non sia poi questo grande scandalo... boh, ecco, mi viene da dire istintivamente che un altare vada bene anche se non supera un certo tot di migliaia di euro come valore artistico...
<span>Boh, ma si sa dove e' questo luogo... in effetti una persona normalmente direbbe che quello sia un altare "provvisorio", per un qualche motivo.
RispondiEliminaPoi, pero', ecco, mi viene anche da pensare che anche se fosse quelo "definitivo, per quanto esso esteticamente faccia pena non sia poi questo grande scandalo... boh, ecco, mi viene da dire istintivamente che un altare vada bene anche se non supera un certo tot di migliaia di euro come valore artistico...</span>
<span><span>"Boh, ma si sa dove e' questo luogo" sarebbe una domanda, pardon
RispondiElimina</span></span>
sei...proprio ignorante!
RispondiEliminama...c'e' un'altro problema.....nel presbiterio non ci possono essere due altari!!!
RispondiEliminaEcco, questa foto è un esempio di schifo indifendible e di stupidità assoluta. Da nessuna parte nel pur poverissimo Messale riformato c'è scritto di fare una cosa così palesemente idiota. Anzi, dalle rubriche si evince che anche quel Messale è stato pensato per essere celebrato ad orientem. E di sicuro nè la Costituzione Sacrosanctum Concilium nè il Messale prescrivono di abbruttire così n ostodel genere.
RispondiEliminaOra, in una di quelle orrende chiese-autorimessa-bowling già costruite per la liturgia "orizzontale" come la chiama il Papa uno può metterci i tavolacci che vuole tanto è difficile fare di peggio, ma in uno splendore del genere perchè essere così stupidi se non appunto per idiozia pura o cattiva volontà da modernisti liturgici?
<span>Ecco, questa foto è un esempio di schifo indifendible e di stupidità assoluta. Da nessuna parte nel pur poverissimo Messale riformato c'è scritto di fare una cosa così palesemente idiota. Anzi, dalle rubriche si evince che anche quel Messale è stato pensato per essere celebrato ad orientem. E di sicuro nè la Costituzione Sacrosanctum Concilium nè il Messale prescrivono di abbruttire così un posto del genere.
RispondiEliminaOra, in una di quelle orrende chiese-autorimessa-bowling già costruite per la liturgia "orizzontale" come la chiama il Papa uno può metterci i tavolacci che vuole tanto è difficile fare di peggio, ma in uno splendore del genere perchè essere così stupidi se non appunto per idiozia pura o cattiva volontà da modernisti liturgici?</span>
povera chiesa cattolica, quasi sempre più protestante delle chiese protestanti stesse..
RispondiEliminafilippo, non esageriamo. Questa foto non rappresenta quello che la CHiesa crede e insegna in materia di liturgia. Anche se la prassi attuale è molto spesso di questo tipo, essa è una aberrazione e non si potrà porvi rimedio se non quando ci saranno più sacerdoti e vescovi ben formati.
RispondiEliminaBAsti vedere cosa succede negli Stati Uniti dove una serie di nomine episcopali allora ritenute "minori" e "periferiche" ha consentito a Giovanni Paolo II prima e Benedtto adesso di avere dei centri di irradiazione potentissimi che stanno - lentamente, certo - cambiando quella conferenza episcopale. Il successo della liturgia antica da quelle parti era strepitoso già da prima del Motu proprio e adesso la crescita è esponenziale. Pazienza e fede, pazienza e fede.
Questa non e' nemmeno tra le cose piu' brutte da me viste (in quanto comunque amovibili) ma mi tornano alla mente le parole del profeta Daniele sull'abominio della desolazione nel luogo santo.
RispondiEliminaFdS
B'Rat, ma ci sei o ci fai?
RispondiEliminaInfatti c'é un altare e .... cosa é quell'altra cosa?
RispondiEliminaSperiamo di essere ri-cristianizzati da loro!
RispondiEliminaOggi vado contro corrente. Pagherei anche di mio quella specie di asse da stiro. Perchè? Perchè la si toglie in un attimo. Magari fosse dappertutto così. Da noi la distruzione degli altari coram Deo è stata scientifica e totale e fatta in modo che non possano essere ricostruiti. Purtroppo, da qualche anno è ripresa sugli "ultimi dimenticati". Per questo quella specie di cavalletto nella sua desolazione in fondo non riesce ad essermi antipatico.
RispondiEliminaun catafalco non addobbato?
RispondiEliminaHai ragione: meglio un catafalchetto rimovibile che un catafalcone inamovibile e imbarazzante.
RispondiEliminaSì è vero, ma è proprio inguardabile.....
RispondiEliminaIn S.Maria dei Monti ha Roma l'altarino è di plexiglass ...
RispondiEliminaHo l'impressione che il nostro B'Rat non abbia le idee molto chiare in proposito. Forse non è colpa sua. Forse è molto giovane. Forse non gli hanno dato la formazione giusta. Però, però... quel valutare l'altare solo come oggetto di mercato in migliaia di euro, anziché coi parametri della fede mi suona molto male. Il comunismo sarà pure scomparso, ma ha lasciato una bella devastazione nelle menti e nei cuori, con un materialismo pratico che impone anche a Dio solo il criterio dell'utile. In fondo anche Giuda ragionava così alla cena di Betania, quando disse, a proposito del nardo prezioso usato per profumare il corpo di Gesù: "Che spreco! Tutto il denaro costato lo si poteva dare ai poveri!". Naturalmente non mi riferisco all'innocente B'Rat (che il Signore lo illumini), ma ai committenti di quell'altare.
RispondiEliminaMi viene da piangere...Nelle Diocesi della mia Puglia, i nostri splendidi altari barocchi, segno della Fede dei nostri padri che non esitavano a dare la vita nel Martirio (vedi il caso di Otranto) sono stati in massima parte demoliti e rasi al suolo, addirittura se ne vendevano i pezzi ai rigattieri! Aveva ragione Pio X, maledetta eresia modernista!
RispondiEliminaConcordo con Mazzarino, magari fosse cosi' dappertutto! Altare Maggiore e balaustra preservata, e tavolino leggero e amovibile davanti! Quella roba li' si sposta con due calci, mentre in altre parti hanno sistemato "altari" in legno massiccio o in pietra...
RispondiEliminaDove vado a Messa io c'e' un pesantissimo "altare" di legno fuori dalla balaustra, che ricorda piu' un bancone da saloon, e spostarlo anche per il solo tempo della Messa ha suscitato i mugugni dei modernisti locali (visto che siamo ospiti maltollerati!).
Ecco "plasticamente" rappresentata l'ermeneutica della continuità.
RispondiEliminacarissimo, vedi di informarti.
RispondiEliminaRicorda poi che di cose di cui non si sa è bene non parlare!
caro ospite,
RispondiEliminase, in fatto di altare maggiore deturpato, vuoi vedere cose davvero idiote ti invito a fare un bel viaggio a Napoli, entrare nel Gesù Nuovo (la chiesa dove è sepolto s, Giovanni Moscati) e dare un'occhiata all'altare maggiore.... Un trionfo della fede di più di dieci metri d'altezza tutto in marmi preziosi, dove primeggia la malachite. LETTERALMENTE UNA BOMBA. Ma dove si celebra? Su un indecoroso attrezzo in plexiglass che ha solo il pregio di non nascondere cotanta belelzza (in questo BENEDETTA SIA LA SOPRINTENDENZA CHE HA PROIBITO UNO SCEMPIO e, allo stesso tempo, SIANO SVERGOGNATI I PP. GESUITI CHE OSPITANO UN TALE SCONCEZZA!!
Andate andate a vedere e poi mi direte! d.a.m.
<span>caro ospite,
RispondiEliminase, in fatto di altare maggiore deturpato, vuoi vedere cose davvero idiote ti invito a fare un bel viaggio a Napoli, entrare nel Gesù Nuovo (la chiesa dove è sepolto s, Giovanni Moscati) e dare un'occhiata all'altare maggiore.... Un trionfo della fede di più di dieci metri d'altezza tutto in marmi preziosi, dove primeggia la malachite. LETTERALMENTE UNA BOMBA. Ma dove si celebra? Su un indecoroso attrezzo in plexiglass che ha solo il pregio di non nascondere cotanta bellezza (in questo BENEDETTA SIA LA SOPRINTENDENZA CHE HA PROIBITO UNO SCEMPIO e, allo stesso tempo, SIANO SVERGOGNATI I poco reverendi PP. GESUITI DI NAPOLI CHE OSPITANO UN TALE SCONCEZZA!!
Andate andate a vedere e poi mi direte! d.a.m.</span>
carissimo ho avuto modo di relazionarmi con alcuni vescovi di Puglia: che pena mi fanno! Non faccio nomi, sarei tentato di fare cognomi....
RispondiEliminaQual'é il problema ? che non abbiamo più l'inquisizione per sbarazzarci di questi orrori...
RispondiEliminaah non é un'impalcatura? pensavo fosse una roba provvisoria. Che debbano verniciare ?
RispondiEliminain 40 anni abiamo protestantizzato tutto. La liturgia, 'li edifici, li canti, pure li mobili ... "amo tolto le statue (e pure quelle de la madonna) per sedurli mejo...
RispondiEliminaaoh ce fosse stata 'na conversione ! Avemo convertito 10 protestanti in tutta Europa ecce sono costati deci milioni de cattolici...
<span>in 40 anni avemo protestantizzato tutto. La liturgia, 'li edifici, li canti, pure li mobili ... amo tolto le statue (pure quelle de la madonna) per sedurli mejo...
RispondiEliminaaoh ce fosse stata 'na conversione ! Avemo convertito 10 protestanti in tutta Europa ecce sono costati deci milioni de cattolici...</span>
Se la Redazione non si offende, vorrei segnalare l'ultima pubblicazione fatta dagli amici di "Sacris Solemniis": è la lettera di un buon parroco conciliare pubblicata nel bollettino della sua parrocchia. Il Reverendo, tramite il suo scritto, ci aiuta a capire meglio quali siano i criteri liturgici e pastorali che ci fanno ammirare in tante chiese "capolavori" d'arte e di fede come quello riportato in foto.
RispondiEliminahttp://sacrissolemniis.blogspot.com/ titolo: La messa in latino? Scordatevela! Parola di curato.
San Giuseppe Moscati, non San Giovanni.
RispondiEliminaChe schifo!
RispondiEliminaA Catania è da poco stata restaurata e riaperta al culto la settecentesca chiesa rettoriale di S. Giuseppe al Transito, sede dell'omonima confraternita. Con sorpresa e gioia, il giorno dell'inaugurazione (lo scorso 18 marzo) ho osservato che è stato conservato l'antico altare alla parete e a nessuno è venuto in mente di aggiungere (immagino per obbedire ad un criterio filologico di restauro, curato dalla Sovrintendenza) il solito "trabicolo" postconciliare. La Messa, anche se NO, viene quindi sempre celebrata coram Deo.
RispondiEliminaUn Grazie alla Sovrintendenza e al parroco. Questa è la strada giusta.
Le parole del parroco riportate da sacrissolemnis sono emblematiche di un certo sentire.
RispondiEliminaNel richiamare l'esperienza dei primi secoli si dimentica di riferire che la celebrazione era comunque rivolta al Signore e che in quei tempi si celebrava come si poteva e non come si voleva. Quanto alle parole di Nostro Signore alla samaritana "in Spirito e Verita'" attiene all'essenza della celbrazione e non al rito, alla Verita' del Sacrificio redentivo di Cristo.
Ricordo quelo che scriveva S. Francesco al suo Ordine, Della riverenza verso il Coprpo del Signore:
"Pertanto scongiuro tutti voi, fratelli, baciandovi i piedi e con tutto l'amore di cui sono capace, che prestiate, per quanto potete, tutta la riverenza e tutto l'onore al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesu' Cristo, nel quale tutte le cose che sono in cielo e terra sono state pacificate e riconciliate a Dio onnipotente."
E ancora S. Alfonso Maria de' Liguori nelle meditazioni sulla Passione di N.S.G.C.:
"Voi a questo fine principalmente avete istituito il Santissimo Sacamento dell'altare, affinche' noi avessimo continua memoria della vostra santa Passione."
Tutto quanto precede era cosi' chiaro che a sua maggior gloria ed espressione si sono volti i maggiori talenti ed ingegni della nostra civilta', anche se tanto splendore era comunque ritenuto sempre indegno di tale Mistero.
FdS
....ma siccome
RispondiElimina-dirà il bravo parroco con migliaia di altri in coro- c'è stato il mitico concilio V2, quo maius cogitari non potest, seguiamo dunque gli adeguamenti liturgici fatti in suo nome (?), che dicono tutto e il contrario di tutto, ( = nulla vieta.....per amore dell'uomo moderno tutto è permesso) come una magica interfaccia tra vecchio e nuovo, all'insegna del "nuovo sempre migliore" di 68ina memoria.
Il vizio del NUOVO a tutti i costi: <span>rottura </span>è la parola magica, SINTESI di ogni nuova teologia e pastorale, e stile di arredo e celebrazione: come un apriti sesamo che deve tras-gredire OGNI BARRIERA, rovesciando e abbattenedo ogni limite posto all'umana fantasia, una parola liberatrice dal passato, sentito come prigione ! (v. "arte di rottura") ....e che vuoi che gl'importi a questa gente delle raccomandazioni dei santi come S. Francesco, S. Alfonso, ma fosse pure la Madonna in persona che parla ? Nulla, assolutamente nulla: i Santi sono persone "del passato" e i loro discorsi di SACRO E SANTITA' del culto, dell'adorazione a Dio e della celebrazione, erano validi per il passato, non per l'uomo moderno post-cv2 che, nella Chiesa nuova, figlia di quel concilio, ha rotto ogni barriera ed ogni tabù, di morale, di pudore, di sacro, di casto, di confine tra brutto e bello, tra vero e falso, tra elegante e goffo....tra sacro e profano : non ci sono più limiti, non più separazioni tra materiale e spirituale, tra mortale ed eterno, per l'uomo dissacratore che ha avuto il "coraggio" della rottura col passato e le sue rigide regole , che distinguevano bene la santità ineffabile di Dio dalla natura umana totalmente inquinata di peccato....
Un solo grande TABU' però gli rimane, assolutamente sacro e intoccabile: il concilio, o meglio, il concetto mitico che di esso appare nella frase-mantra: "In nome del concilio, abbattiamo tutte le vecchie barriere e usanze"; ovvero:
"IN nome del concilio, tutto è lecito fuorchè il passato": ma che questa affermazione sia degna di fede, rispondente al vero o no, giustificata o no, non importa affatto andare a verificarlo: quel che conta è servirsene, usarla come un grimaldello per scassinare il Depositum fidei bimillenario, ad ogni occasione che si presenti, dando a bere al popolo bue i cosiddetti "adeguamenti liturgici al concilio".
L'idea del concilio-liberatore dal passato è diventata più sacra di ogni cosa ritenuta sacra in 19 secoli e mezzo precedenti il CV2, compreso il SS.mo Sacramento dell'altare.
dice Cantore:
RispondiElimina<span>Il problema è che il Mago Silvan non riesce a fare il suo numero di tagliare in due la valletta con tutto quell'inutile marmo intorno che lo distrae.</span>
Ha ragione, Cantore ! è probabile che tra poco tempo un prestigiatore su quel tavolo così essenziale nelle sue semplici linee, riuscirà a farlo il numero con la valletta, appena lo chiameranno a partecipare actuosamente alla celebrazione assembleare.
Sta di fatto che è rimasta ormai indelebile nella memoria dei bloggers intenti al fervido dibattito sulle prestidigitazioni liturgiche e spettacoli annessi,
quella pagina storica del bravo Tornielli che propose - ben tre anni fa, nell'agosto 2008- ai suoi lettori di buona volontà e curiosità, disposti alla ricerca web sugli abusi liturgici postcv2, di compilare un catalogo delle messe-show; il titolo era
Messe show, facciamo un catalogo ?
http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2007/08/08/messe-show-facciamo-un-catalogo/
questo fu l'invito di Tornielli (lodevole senza dubbio, perchè cominciò ad aprire gli occhi a molti cattolici inorriditi da certe celebrazioni, di cui cominciavano a chiedersi ormai le remote cause....)
<span>".... Mi piacerebbe “censire” in qualche modo, con dovizia di documentazione (e un pizzico di ironia) gli abusi liturgici che vengono compiuti nelle nostre chiese. Una panoramica dettagliata – potrebbe essere un libro – credo aiuterebbe a capire perché ci sono persone che riscoprono l’antica liturgia. Allego una foto, che riprende un illusionista intento a fare un gioco (la sospensione della partner) quale “offertorio” durante una messa. Vi va di aiutarmi?</span>
...e l'immagine allegata era piuttosto rappresentativa di un costume ormai consolidato, già da anni nell'orbe cattolico, quello della messa-spettacolo, comprendente l'esibizione del prestigiatore, che si produsse in una performance con valletta in levitazione, proprio durante una Messa (l'evento era autentico, si disse, non foto-montaggio); eccola.
Dunque, caro Cantore, la realtà ha già ampiamente concretizzato e superato da tempo la sua gustosissima battuta !
<span></span>
<span><span>Il problema è che il Mago Silvan non riesce a fare il suo numero di tagliare in due la valletta con tutto quell'inutile marmo intorno che lo distrae.</span>
RispondiEliminaHa ragione, Cantore ! è probabile che tra poco tempo un prestigiatore su quel tavolo così essenziale nelle sue semplici linee, riuscirà a farlo il numero con la valletta, appena lo chiameranno a partecipare actuosamente alla celebrazione assembleare.
Sta di fatto che è rimasta ormai indelebile nella memoria dei bloggers intenti al fervido dibattito sulle prestidigitazioni liturgiche e spettacoli annessi,
quella pagina storica del bravo Tornielli che propose - ben quattro anni fa, nell'agosto 2007- ai suoi lettori di buona volontà e curiosità, disposti alla ricerca web sugli abusi liturgici postcv2, di compilare un catalogo delle messe-show; il titolo era
Messe show, facciamo un catalogo ?
http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2007/08/08/messe-show-facciamo-un-catalogo/
l'invito di Tornielli (lodevole senza dubbio, perchè cominciò ad aprire gli occhi a molti cattolici inorriditi da certe celebrazioni, di cui cominciavano a chiedersi ormai le remote cause....) fu così proposto :
<span>".... Mi piacerebbe “censire” in qualche modo, con dovizia di documentazione (e un pizzico di ironia) gli abusi liturgici che vengono compiuti nelle nostre chiese. Una panoramica dettagliata – potrebbe essere un libro – credo aiuterebbe a capire perché ci sono persone che riscoprono l’antica liturgia. Allego una foto, che riprende un illusionista intento a fare un gioco (la sospensione della partner) quale “offertorio” durante una messa. Vi va di aiutarmi?"</span>
...e l'immagine allegata era piuttosto rappresentativa di un costume ormai consolidato, già da anni nell'orbe cattolico, quello della messa-spettacolo, comprendente l'esibizione del prestigiatore, che si produsse in una performance con valletta in levitazione, proprio durante una Messa (l'evento era autentico, si disse, non foto-montaggio); eccola.
Dunque, caro Cantore, la realtà ha già ampiamente concretizzato da tempo la sua gustosissima battuta ! </span>
<span>(anche se l'altare qui sotto è più "decente" di quello del post odierno....)</span>
Ecco un commento idiota in cui è rappresentata perefettamente l'insensatezza ottusa dei nemici del Papa, che è 1) chi ha creato quell'espressione e 2) quello che ci spiega tutti giorni come fa da del resto da 50 anni come e perchè le aberrazioni come quella vista in foto NON sono in continuità con l'insegnamento perenne della Chiesa e non sono giustificabili alla luce dei libri liturgici e tantomeno del Concilio che non le prevedono ne' intesero mai prevederle.
RispondiEliminaBasta prendere l'annuario delle chiese pugliesi e leggere in ordine.
RispondiEliminaDi tutti se ne salveranno, sì e no, un paio.
Per l'Ospite del piano di sopra.
RispondiEliminaE allora come se li spiega questi fatti? Non sono casi isolati, ma ormai la norma, anche nelle cattedrali, anche nelle basiliche di Roma. Cosa hanno fatto le Autorità in questi 50 anni? Hanno scritto documenti contro se stesse? Dobbiamo obbedire alle Autorità o ai libri? Risponda, per favore, a noi, poveri idioti.
Scusate, ma quì il problema è anche la gente. Se davanti ad un orrore del genere, scuotendo i piedi se ne andasse lasciando solo il presbitero a celebrare da solo, vedi come queste innovazioni diminuirebbero. Personalmente ho smesso di andare in una chiesa di cappuccini per lo stesso problema, celebravano su un tavolo oltre a infarcire la liturgia di commenti propri.
RispondiEliminaRespingo al mittente l'insulto, vigliaccamente occultato dall'anonimato!
RispondiEliminaAmici,
RispondiEliminanon e' che dandomi dell'ignorante o similia mi aiutate molto....
Dicendomi poi di informarmi... mi si dica almeno in che ambito.
Il fatto e' che io pensavo che il problema con l'altare fosse, piu' che il fatto che per i piu' e' un pugno in un occhio, nella mancanza di un qualche segno liturgico, o, non so, nella presenza del telo nero. Se la questione non e' questa, ma, per esempio, l'estetica, beh, de gustibus, ma non mi parrebbe un gran problema.
Beh, ho esposto sopra i miei ulteriori dubbi, a cui spero qualcuno dia risposta (ed eventualmente serva al Signore per illuminarmi).
RispondiEliminaComunque voglio precisare che non intendevo assolutamente dire che un altare non possa essere legittimamente ricco (spero nessun cristiano si enta di irridere l'intenzione di dare al Signore il meglio che si ha), ma esprimere la mia (ingenua?) convinzione che non debba essere necessariamente tale.
La trovo contraddittore di se' stesso: in altro thread contro di me si appellava alla supremazia del magistero vivente; adesso invece la sorprendo ad appellarsi a documenti magisteriali opponentesi alla ignavia delle autorità vigenti: dunque il "vivente magistero" non è la regola ultima. Delle due l'una: o la vigente autorità approva in ermeneutica di continuità la corrispondenza delle teologie sottese ai due altari ( tesi che lei pure, con orrore, respinge) e allora non le è concesso di appellarsi a documenti precedenti contro di essa, oppure disapprova, e allora tacendo, non intervenendo, spingendo anzi alla moltiplicazione degli scempi (vulgo: adeguamento liturgico) è correa. Quale delle due? La invito alla logica e non alla gratuita contumelia.
RispondiEliminaPer gli ignari lettori: Il mio intervento soprastante era in replica a un intervento critico ed offensivo, ora scomparso, a me rivolto da un anonimo Ospite. Lo zelo dei moderatori ha cancellato insieme a quello anche il mio precedente che così diceva: "plastica rappresentazione dell'ermeneutica della continuità".
RispondiEliminaMa che pena queste censure. Ci fossero state bestemmie, scurrilità o gravi offese, lo capirei, ma idee diverse... Significa solo che si ha la coda di paglia. Questo non fa onore. Ormai in molti abbiamo capito come funziona la cosa... e la voce si sparge. Peggio per voi, per noi, per tutti. Davvero un bell'esempio di sana laicità. Complimenti alla Redazione.
RispondiEliminail semplice punto è: se hai un altare maggiore antico bellissimo prezioso, consacrato con la chiesa e nel suo stesso stile, perché metti un orrido tavolino metallico, se non per odio ideologico? hai capito?
RispondiEliminaMagari perchè qualcuno (de gustibus) trova più bello il minimalismo... non so. A me pareva d'aver capito che il motivo principale è che l'altare "barocco" fa parte della struttura dietro e staccarlo sarebbe stato fare un danno ancora maggiore...
RispondiElimina<span>Magari perchè qualcuno (de gustibus) trova più bello il minimalismo... non so. A me pareva d'aver capito che il motivo principale sia che l'altare "barocco" fa parte della struttura dietro e staccarlo sarebbe stato fare un danno ancora maggiore, anche qualora fosse permesso dalle Belle Arti...</span>
RispondiElimina<span></span><span><span> – </span>Edit</span><span><span> – </span>Moderate</span>