L'autore di questo breve, ma sconclusionato testo, si chiama Roberto Trevisiol ed è parroco a Chirignago, cittadina della diocesi di Venezia. Questo articolo è apparso qualche anno fa sul bollettino parrocchiale (giornaletto fra l'altro pieno di parolacce). Ci era sfuggito. Lo segnaliamo per dimostrare l'intolleranza dei "tolleranti", l'autoritarismo dei "democratici" figli del Concilio, l'insubordinazione verso il cardinale patriarca Scola e verso il Papa. Mentre ai cattolici, diciamo tradizionalisti, si fa l'esame del sangue per verificarne il tasso di obbedienza al Papa ecc, su questi preti si preferisce tacere. Leggere per credere. Commentate, gente, commentate.
***
In questi giorni TV e giornali non hanno risparmiato spazio e parole per commentare il “motu proprio” del Papa sulla Messa in latino. Come sempre i giornalisti si buttano a pesce sugli argomenti che ritengono più curiosi o più stuzzicanti, nulla importandogli della sostanza delle cose. Sull’argomento ho già detto qualcosa qualche giorno fa. Ci ritorno per dire che il provvedimento del Papa non avrà nessun seguito sul piano pratico, a nessuno interessando una celebrazione in una lingua sconosciuta e con un cerimoniale che sa di museo. Sono anche persuaso che il 99,9 per cento dei preti si rifiuterà di tornare all’ introibo ad altare Dei per il semplice fatto che chiunque abbia a cuore il bene delle anime e sia illuminato da un minimo di senso pastorale sa quale battaglia occorra combattere perché il 10 / 20 per cento della popolazione partecipi con qualche regolarità alla S. Messa della Domenica. Questa percentuale franerebbe a cifre da prefisso telefonico (04 –03 – 02 …) se si passasse ad un rito lontano, incomprensibile, avulso dalla vita e dai sentimenti di coloro che entrano in chiesa. Chi vuole il silenzio per la sua preghiera lo ha per tutta la settimana. Non ha bisogno dei 40 minuti di Messa per gustarlo. E chi ha della liturgia un’idea del tutto individualistica, quasi che essa riguardi solo il singolo e Dio, si rilegga il Vangelo, soprattutto i brani che parlano dell’Ultima Cena e i passi delle lettere Paoline che la riguardano. Chi ha nostalgia dell’altare rivolto verso la parete si chieda come la Chiesa abbia celebrato la Cena del Signore nei tre secoli di persecuzione, quando non c’erano chiese. Chi vorrebbe i paramenti tridentini ricordi che Gesù non ha voluto né abiti, né riti e neanche luoghi “particolari”. “In Spirito e Verità”: questa è stata la sua consegna per la preghiera. Se il Papa voleva con questo provvedimento chiarire che la Messa precedente era una Messa legittima e se intendeva così facilitare il ritorno degli “eretici e scismatici” Lefebvriani, sono d’accordo con lui. Se, come non credo, intendesse che nella chiesa latina ci debbano essere due liturgie parallele, non sarei più d’accordo. E siccome non si tratta di dogma, mi terrei la mia opinione con tutta tranquillità. Infine: se qualcuno a Chirignago spera in una messa in latino con il messale di Pio V°, finché io sarò parroco, se la scordi. Avevo 12 anni quando iniziò il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo. A quella scuola sono cresciuto. Lo ritengo un dono inimmaginabile dello Spirito Santo che ci ha attrezzati per affrontare le procelle attuali. Non sono una banderuola che si muove con il cambiar dei venti, siano essi anche papali. Perciò…. d.R.T.
Alla fine l'errore di base di questi sacerdote mi pare così basilare che mi chiedo come abbia fatto a non accorgersene: il fatto è che non è che se la liturgia post concilio è giusta e pienamente cristiana (chiaramente si intende quella priva di abusi) quella precedente cessi di esserlo... proprio perchè i cristiani hanno celebrato per secoli in tutt'altre condizioni, andavano bene quei modi come quelli pre-conciliari come i post conciliari, per pregare il Signore, e se uno preferisce uno "passato", non capisco come si faccia a vederci un problema. Perchè di sicuro il Concilio non ha stabilito che la Chiesa precedente non sapeva pregare...
RispondiEliminaAlcune volte sono entrata alla chiesa di Chirignago per una preghiera. Una chiesa bella ed adatta alla celebrazione della Santa Messa V.O. Non ho mai visto il parroco sapendo perfettamente di chi si trattava. Non ho nemmeno rischiato di partecipare ad una Messa celebrata da lui anche se, tante volte, nella mia ricerca di una chiesa dove si celebrasse degnamente, quella chiesa era nella mia mente. Ricordo il tempo perso leggendo i suoi commenti al Vangelo della domenica su Gente Veneta, commenti poco adatti alla meditazione, alla consolazione spirituale... Cosa volete? Lui forse preferisce avere la sua chiesa piena al 20 % E parla del bene delle anime? La Santa Messa V.O. può nuocere al bene delle anime? Vedete, la prendo come da uno che ha fatto della polemica e della contestazione uno stile di vita!
RispondiEliminaAlcune volte sono entrata nella chiesa di Chirignago per una preghiera. Una chiesa bella ed adatta alla celebrazione della Santa Messa V.O. Non ho mai visto il parroco sapendo perfettamente di chi si trattava. Non ho nemmeno rischiato di partecipare ad una Messa celebrata da lui anche se, tante volte, nella mia ricerca di una chiesa dove si celebrasse degnamente, quella chiesa era nella mia mente. Ricordo il tempo perso leggendo i suoi commenti al Vangelo della domenica su Gente Veneta, commenti poco adatti alla meditazione, alla consolazione spirituale... Cosa volete? Lui forse preferisce avere la sua chiesa piena al 20 % E parla del bene delle anime? La Santa Messa V.O. può nuocere al bene delle anime? Vedete, la prendo come da uno che ha fatto della polemica e della contestazione uno stile di vita!
RispondiEliminaAnche se trattasi di altro, mi sembra importante segnalare quanto segue. Giorni fa hpoirot ha scritto di una esposizione fotografica in Francia, con un crocifisso immerso nell'urina. Andato sul sito indicato "http//www.defendonslecrucifix.org"ho firmato la petizione per toglierlo. Ho ricevuto risposta e richiesta di firme per arrivare a 100.000 ( ora sono a 35.000), perche' ottenuta la chiusura per l'weekend, riapriranno e , come affermato nel messaggio ricevuto, "ils ont parie' sur notre lassitude" ,hanno scommesso sulla nostra stanchezza.
RispondiEliminaIl problema è che articoli del genere si scrivano e si pubblicano come se niente fosse.
RispondiEliminaE' pieno di luoghi comuni triti e ritriti.......
Questi stessi luoghi comuni girano in forma più vellutata ed ipocritamente mascherata in certe curie, in certi uffici liturgici, in certi articoli di pseudo liturgisti ed insegnanti in vari istituti e seminari.... hanno un ODIO per la liturgia antecedente al Concilio, hanno un ODIO per la lingua latina, un ODIO SATANICO, un odio che acceca ed impedisce loro di ragionare. Si contorcono le budella quando vedono un altare tradizionale, un manipolo, una pianeta...... fremono e dignignano i denti difronte ad un sacerdote in talare, con la corona del rosario in mano, poveretti in fondo mi fanno tanta pena perchè hanno perso la fede....
Non è tanto questione di liturgia e rito, è questione di teologia, di dogma e di FEDE.
Per dare una scossa a questa situazione basterebbe che il Santo Padre celebrasse almeno una tantum nella liturgia preconciliare, o almeno presenziasse ad una tale celebrazione...... i MITI si possono sfatare solo con GESTI pubblici.......
Comunque lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti. Chi è con la Tradizione è nella verità, è in una botte di ferro: solo la Tradizione sopravviverà alla grande tribolazione finale della Chiesa, il Concilio madre di tutte queste eresie dovrà essere riscritto e chiarito nei passaggi ambigui, e comunque sarà DIMENTICATO come un'inutile esercitazione retorica..... un aver voluto tentare Dio.....
I terremoti e le guerre, le persecuzioni dei veri cattolici, i tunisini e i nordafricani che ci invadono ci stanno aiutando a scendere con i piedi per terra, altro che dialogo, altro che fratelli maggiori e grandi religioni e Assisi, altro che fraternità europea..... sveglia la ricreazione è finita........
don Bernardo
..............se qualcuno a Chirignago spera in una messa in latino con il messale di PIO V°, finché io sarò parroco, se la scordi........... Se questo parroco ragiona sempre così avrà sempre la chiesa vuota alle sue funzioni e predicherà solo ai muri. La colpa non è sua, ma gli errori sono stati compiuti subito dopo il Concilio Vaticano II. Vorrei sapere da questo prete il motivo di cotanto odio verso la Messa di S.PIO V°. Ormai siamo allo scisma all'interno dei Cattolici, questi preti modernisti vanno più d'accordo con protestanyi, ortodossi, mussulmani e via dicendo che con i cattolici che ascoltano la S.Messa Tridentina. Questo odio misto a veleno mi fa paura, poveri preti che hanno pure paura a vestirsi da prete, anzi vestono pure abiti griffati. Signori Vescovi svegliatevi.
RispondiEliminaMa a quell'articolo non ci fu nessuna reazione? Adesso cosa fa il sacerdote?
RispondiEliminaquanti luoghi cmuni! quante parole trite e ritrite! QUANTA AUTOSUFFICIENZA!!(Come ebbe a dire benny XVI quando era ancora caedinale, a quella memorabile Via Crucis) Non è neanche e il caso di smentire punto per punto le sue affermazioni, tempo sprecato.
RispondiElimina.....Gesu'.....a questo sacerdote....lo invita all' umilta'!!!!! E la Chiesa non e' nata dopo il concilio vaticano secondo...mio caro reverendo!
RispondiElimina?arroco di Chirignagoooo... PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
RispondiElimina<span>Parroco di Chirignagoooo... PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR</span>
RispondiEliminaProbabilmente lo promuoveranno vescovo.
RispondiEliminaComunque ha perfettamente ragione nel dire che non si può seguire il papa se pretende di insegnare che esistano contemporaneamente due forme di un unico rito, quella della High Church e quella della Low Church. E' stata una trovata per salvare capre e cavoli (ossia ripristinare la vecchia liturgia abrogata e sostituita da quella nuova, senza nulla dire nè dover prendere posizione alcuna sulla riforma, nemmeno per dire che "non è stata capace di abrogare l'altra"). Tuttavia non ha alcun senso, ed è destinata a fare emergere tutte le contraddizioni, quali ad esempio il fatto che tutto il diritto canonico è strutturato sul rito riformato e non è compatibile con quello tradizionale. Cosa bizzarra che genera mostruosità. Il suddiacono c'è? Deve essere un prete? Deve essere un laico (il diritto canonico parla di status clericale dal diaconato. Un suddiacono regolarmente ordinato da un vescovo, magari Canizares, magari alla san Pietro, quindi per il diritto canonico sarebbe un laico, e quindi non potrebbe fare il...suddiacono, stando alle vecchie norme)? Il digiuno è di un'ora, oppure come ho letto su un comunicato di una messa in liguria, se la messa è antica, allora il digiuno deve essere di 3 ore (l'ostia tradizionale sarà più pesante).
Applicare la legge nuova al rito vecchio, che suppone una legge vecchia, che in NESSUN CASO viene a tornare nuovamente in vigore, genera mostruosità, e le maggiori mostruosità sono soprattutto quelle degli stessi tradizionalisti, che autolegiferano. Di fatto ognuno fa come vuole, perchè, essendoci norme contrastanti e contraddittorie (perchè nessuno fino a Ratzinger ha mai presunto che si dovesse ancora tenere in piedi la vecchia liturgia, se non con indulti), non esiste una soluzione. Quindi comunque si faccia, si fa qualcosa di sbagliato.
Per questo il reverendo progressista ha ragione nel dire che non si può seguire il papa se egli afferma che ci sono due forme dello stesso rito. Solo apparentemente questa "soluzione" sistema tutti i problemi.
Circa quanto affermato da quel prete, mi pare: 1)ignori il notevole aumento delle messe VO- e non solo in Italia- e come , basta andare a vedere, circa il 20% dei partecipanti e' costituito da anziani mentre il restante e' nato dopo il concilio. La lingua sconosciuta sara' tale per lui; da ragazzo il messalino era bilingue e dopo un po' cio' che si recitava in latino si comprendeva ; $) se a quella scuola e' cresciuto... e quelli cresciuti alla precedente? che specie di logica e' questa? 4) non e' una banderuola... e prima non si e' cambiato? 5) Ma conosce il motu proprio ed anche il concilio per fare certe affermazioni? 6) L'idea individualistica... ma senza togliere nulla ad altri aspetti... al termine il giudizio non e' individuale? 7) Per 2000 anni la chiesa non e' stata cristiana, ha sbagliato tutto ed e' nata nella seconda meta' del XX secolo: questa sembra la conclusione di quel modo di ragionare; 8) LE chiese orientali non sono le piu' antiche? E il prete lo sa che le loro liturgie risalgono al Crisostomo e a S. Basilio - abbastanza antiquati? e l'iconostasi e le tende chiuse al momento della consacrazione? E lui tira fuori quandi i cristiani dovevano nascondersi, ignorando che poi, si affrettarono ad edificare ...9) e pare ignorare cio' che scriveva Tertulliano, rispondendo ai pagani che pensavano che i cristiani adorassero il sole e cioe' che si', ci volgiamo pregando ad oriente - affermava - perche'... e il prete tira fuori l'altare staccato dalla parete dimenticando quei richiami dianzi fatti e ... dove sta scritto nei testi del concilio di ribaltare gli altari? 10) Il cerimoniale che sa di museo...e gli abiti---; ma quelli nuovi, sgargianti e a colori esagerati, col collo rialzato... e alcuni nuovi " cerimoniali " - tutto cio' lo ignora? mi pare che il bue dica cornuto all'asino et de hoc sartis.
RispondiEliminaEra inevitabile che il cinematografaro col fiaschetto di bile desse - semmai fosse neccessaria - ulteriore dimostrazione di come gli ignoranti modernisti come questo prete sciagurato e gli ignoranti sevacantisti/gallican-giansenisti e odiatori della Chiesa in genere siano, in definitiva, sulle stesse posizioni. Nemici del Papa e del futuro della liturgia romana tutti e due. Il primo per ostilità ideologica, superbia e ignoranza, Il secondo per ignoranza, superbia e poi ancora ignoranza e superbia.
RispondiEliminacara redazione quest articolo è tratto da http://sacrissolemniis.blogspot.com/2011/04/la-messa-in-latino-scordatevela-parola.html
RispondiEliminahttp://sacrissolemniis.blogspot.com/2011/04/la-messa-in-latino-scordatevela-parola.html c è anche qui
RispondiElimina"NUMQUAM ABROGATUM"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/04/12/in-italia-youcat-dice-si-al-preservativo-nel-resto-del-mondo-no/ vi segnalo quest articolo
RispondiEliminaAlmeno parla chiaro.
RispondiEliminaMeglio di tanto untuoso clericalismo verbale che vuol dire ed il contrario di tutto così untuoso da sembrare il pavimento di un'officina ...
<span>Almeno parla chiaro.
RispondiEliminaMeglio di tanto untuoso clericalismo verbale che vuol dire tutto ed il contrario di tutto così untuoso da sembrare il pavimento di un'officina ...</span>
Ciò che mi ha colpito di più dell'articolo sono le seguenti parole: "un rito lontano, incomprensibile, avulso dalla vita e dai sentimenti di coloro che entrano in chiesa." Mostrano meglio di qualsiasi altra espressione l'idea che costui ha della religione: una protesi (spirituale o spiritualistica) della vita terrena, un ristoro domenicale. Tempo fa leggevo un'intervista a Mosebach in cui lo scrittore affermava, più o meno, che la prima sensazione che si deve avere al contatto con la religione è di fastidio, un qualcosa che ti fa alzare dalla sedia nonostante la tua volontà. Questo mi pare veramente consono all'idea stessa di religione, cioè un messaggio trascendente che ti invita ad essere perfetto come Dio, mentre il peggior nemico della religione è la spiritualità-bricolage che va di moda oggi.
RispondiEliminaInfine un'ultima considerazione. Mi capita di meditare ultimamente su alcune parole del grande giurista (cattolico) Carl Schmitt: “Se la Chiesa avesse accettato di non essere niente più che il polo ‘animato’ contrapposto alla mancanza d’anima sarebbe stata dimentica di se stessa: sarebbe diventata infatti solo un piacevole complemento del capitalismo, un istituto sanitario per curare i dolori della libera concorrenza, la gita domenicale o la vacanza estiva, dell’uomo metropolitano”.
Sono parole di un secolo fa (quasi). Tralasciando il riferimento al capitalismo (sostituibile con tante delle ideologie laiche odierne), mi chiedo quanta verità ci sia in queste parole, che ci farebbero forse comprendere perché solo il 10-20 % frequenta la messa.
Mi colpisce l'odio che emanano queste parole. Si può essere più o meno d'accordo con tutte le posizioni. Qui colpisce l'odio.
RispondiEliminai preti hanno paura del vecchio rito perchè non sanno il latino
RispondiEliminasuca
RispondiEliminaUna spremuta di limone forse era meno acida di queste parole. Non si addicono tanto al fare di uno che è stato ordinato per essere immagine viva di Cristo Buon Pastore. Comunque sull'espressione " ... e neanche luoghi “particolari” ", vorrei ribattere al caro don in questione con le parole del Vangelo di S. Luca.
RispondiElimina<p><span>"</span><span>Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare». Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?». Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: <span>Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate».</span> Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua." (Lc 22, 7-13). </span>
</p><p><span></span></p>
Quanta saccenza..e sarebbe un bollettino parrocchiale?!
RispondiEliminaDa come scrive già mi immagino come dev'esser conciato il presbiterio di quella chiesa, che mi sembrerebbe molto bella...la vedo in treno andando da Padova a Venezia.
Ma perché vi scandalizzate di questo pretino? La maggioranza disobbedisce al Papa così. Bisogna vedere chi ha insegnato ai preti queste idee. Qualcuno dice: - Perché i vescovi non li sgridano? Ma veramente una buona metà dei vescovi disobbedisce così. Bisogna vedere chi li ha nominati vescovi. Ma naturalmente qui lo dico e qui lo nego.
RispondiEliminaCaro Trevisiol, perché tanto livore verso coloro che amano pregare in silenzio, in raccoglimento secondo il M.P. Summorum Pontificum e detestano il chiasso delle tue para-liturgie? Nessuno ti obbliga a celebrare la messa V.O., anzi tieniti alla larga, rischieresti di violentarla come violenti le tue messe N.O, alle quali ho qualche volta partecipato sconcertato. Una domanda: riservi lo stesso livore verso gli eretici protestanti o gli eterodossi, oppure quelli sono tuoi fratelli in Cristo, a differenza dei Cattolici della Tradizione che senti come nemici da odiare?
RispondiEliminaRicordate Roberto, che i Trevisioi par nostra fortuna i passa, ma a Messa de san Pio V a resta, me despiase par ti che te a odia tant, ma te fa fadiga a metarte contro el Papa e le so decision de tegnerla ancora in pie.
Basterebbe al nostro caro parroco andarsi a rileggere S. Francesco.
RispondiElimina'mbè?
RispondiEliminaSono d'accordo con lei, credo che preti come questi faranno meno purgatorio di gente come il Card. Bertone...(scusate m'è sfuggito!)
RispondiEliminaSenza giudicare i cuori, ma questo prete non ha forse espresso quel che pensano i vari Card. Bertone, Tettamanzi, Kasper e compagnia ?
Con la differenza che lui lo dice senza aspettare che il Papa sia morto, come quelli qui sopra.....Tanto, presto o tardi ci sarà una resa dei conti e quegli uomini di Chiesa non più cattolici, non resteranno a guardare e ci tireranno fuori frasi come quelle qui sopra, non facciamoci illusioni.
Altro che "rito straordinario"...."ermeneutica della continuità"...."svolta condivisa"....
é in pensione...
RispondiEliminaDa quattro anni mi piacerebbe leggere (o ascoltare) dagli avversari della messa antica qualche motivo plausibile per il quale dovrebbe essere all'indice. Da quattro anni aspetto invano. Anche in questa lettera motivazioni reali non ne trovo. Quel vago accenno alla liturgia delle origini è penoso e denuncia solo una tragica ignoranza: per sapere come fosse la liturgia dei primi cristiani ci vorrebbe una macchina del tempo. Se lo scopo è avvicinarsi il più possibile alla liturgia protocristiana è vero anzi che non c'è mezzo migliore di una liturgia formatasi nel III-IV secolo. Una liturgia inventata nel 1969 francamente mi pare molto meno adatta. Che la messa antica svuoti le chiese è un'altra affermazione gratuita: questo prete che lotta per il 20% sa che quando si celebrava in latino a messa tutte le domaniche andava il 50-60%? Che il crollo c'è stato con la messa in italiano? Finché ragioneranno come il Ministero della Verità di Orwell i preti non andranno lontano...
RispondiEliminaNo il Presbiterio non è stato toccato più di tanto!
RispondiEliminaPagliaccio!
RispondiEliminaVuoi il sonaglino?
RispondiEliminaMolto pacato. Molto ragionevole.
RispondiEliminaNon mi sento di dir nulla a questo prete.
Ha espresso la sua opinione.
Sarà, ma a me sembra la <span>piena conferma</span> delle parole di Padre Cavalcoli:
RispondiElimina- in fatto di disubbidienza e ribellione al Santo Padre (aperta o più o meno strisciante);
- in merito ai farneticanti e faticosi distinguo teologici degli scismatici lefevbriani pur di non sottomettersi all'Autorità (il non serviam non è solo progressista...)
<span>GLI ESTREMI SI TOCCANO!</span>
Concordo con vigore!!!!! Io sinceramente come ho già scritto non posso lamentarmi troppo della mia parrocchia, ma sono sinceramente stanca di vedere il SS. Corpo di N. S. ricevuto come una caramella, nessuno che ringrazia dopo la S. Messa ignati dell'immenso dono ricevuto, si trovare la domenica la Chiesa chiusa fino a mezz'ora prima della Messa quando potrei starmene in silenzio ad adorare il Signore ...
RispondiEliminaCerto per i tanti cattolici che oggi hanno una fede intorpidita e indifferente va sicuramente meglio così, meno disturbo, ma per chi ha veramente sete di Dio, la situazione è veramente tragica.
Allora ho fatto bene di tenermi alla larga da quelle Messe del Trevisiol!
RispondiEliminaMi unisco ovviamente al coro di chi si stupisce di cotanto livore e aggiungo un paio di piccoli appunto: il Trevisiol parla di "lingua sconosciuta" e "cerimoniale che sa di museo". Ora a parte il fatto che affermazioni di questo genere sono tutte da dimostrare, mi chiedo: che differenza corre tra un cerimoniale in una lingua "sconosciuta" e uno in una lingua conosciuta (o più familiare) ma (quasi) totalmente asettico? Non diventa esso stesso "sconosciuto" all'anima del fedele? E ancora, al "cerimoniale che sa di museo" è veramente da preferirne uno che, al suo cospetto, sa di plastica Moplan anni '60?
RispondiEliminaQuesta genia di sacerdoti reagisce in questo modo perché avverte chiaramente il pericolo che Qualcuno pian piano si riappropri dello spazio che gli spetta... Nessuno rinuncia tanto facilmente al posto di prim'attore (o prima donna).
Mi unisco ovviamente al coro di chi si stupisce (ma poi neanche tanto) di cotanto livore e aggiungo un paio di piccoli appunti: il Trevisiol parla di "lingua sconosciuta" e "cerimoniale che sa di museo". Ora a parte il fatto che affermazioni di questo genere sono tutte da dimostrare, mi chiedo: che differenza corre tra un cerimoniale in una lingua "sconosciuta" e uno in una lingua conosciuta (o più familiare) ma (quasi) totalmente asettico? Non diventa esso stesso "sconosciuto" all'anima del fedele e ancor più a Dio? Forse una piccola risposta la si troverebbe rileggendo i passi della Genesi che descrivono le differenti offerte di Caino e Abele.
RispondiEliminaE ancora, al "cerimoniale che sa di museo" è veramente da preferirne uno che, al suo cospetto, sa di plastica Moplan anni '60?
Questa genia di sacerdoti reagisce in questo modo perché avverte chiaramente il pericolo che Qualcuno pian piano si riappropri dello spazio che gli spetta... Nessuno rinuncia tanto facilmente al posto di prim'attore (o prima donna).
"....l'altare rivolto verso la parete" ?????? Ma non lo sa quel sacerdote che l'altare era rivolto verso il Crocifisso e il tabernacolo e non verso la parete? Per tenersi stretto il 10 % di fedeli che partecipano alla Messa domenicale cosa si farebbe...pure il circo!
RispondiEliminaComunque come dargli torto quando storce il naso sul fatto che ci siano 2 liturgie parallele nella Chiesa? infatti due parallele non si incontrano mai!
allora dovrebbero avere paura del NO, visto che non sanno neppure l´italiano a sentire le loro prediche!
RispondiEliminaIn terra veneziana, purtroppo, il tenore dei preti è, più o meno, questo: al 90 per cento impregnati di ideologia sinistroide o catto-comunista, completamente avulsa dal sacro, dal bello e dal profondo (liturgicamente parlando): la messa in latino è vista come il fumo negli occhi. Chirignago (una frazione di Mestre) si trova lungo la Via Miranese (la provinciale che da Mestre conduce a Padova), a circa 8 km da Mirano, dove, dal mese di gennaio, siamo in lotta col parroco di S. Leopoldo Mandic per ottenere la celebrazione regolare della Messa Tridentina per la quale erano state raccolte oltre 50 firme. Dopo una prima Messa cantata in rito romano antico lo scorso 27 novembre (a cui parteciparono centinaia di fedeli), il parroco locale (don Egidio Baldassa) rifiutò ulteriori celebrazioni e ci costrinse ad appellarci al Vescovo di Treviso, il quale non ci ha ancora risposto. Non appena verranno pubblicate le note attuative del Motu Proprio, torneremo dal parroco e ci imporremo "con la forza", che gli piaccia o meno.
RispondiEliminaPURTROPPO SONO TROPPI CHE RAGIONANO COSI
RispondiElimina..... il mio parroco la pensa esattamente come questo prete anzi lui afferma che fra 50 anni il clero non esisterà piu' ...Lutero vincerà anche su questo aspetto....non piu' casta sacerdotale ......ma sacerdozio dei battezzati......il concilio vaticano II dopo 4 secoli ha dato ragione a lutero introducendo la lingua volgare ec ecc.....................
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=6t0tEZ8l9mM
RispondiEliminaMi spiace contraddire Pietro che dice che questo parroco avròà sempre la chiesa vuota, conoscendo bene la realtà ed il parroco posso assicurare che la chiesa di Chirignago è piena di giovani ed è molto attiva - (Don Roberto è stato mio cappellano per anni, non sono stato sempre d'accordo con la sua visione delle cose, ma posso asssicurare che la sua chiesa è piena). Su quello che dice sono perfettamente d'accordo. Per quanto riguarda il silenzio e la meditazione posso dire una cosa, non so in che altre parrocchie un gruppo di giovani si trova alla mattina alle 5 per fare raccoglimento come so succedeva a Chirignago.
RispondiEliminaVorrei tanto che il confratello veneziano leggesse questi commenti e - mi perdoni se appaio presuntuoso - vorrei tanto che leggesse questo mio.
RispondiEliminaCaro don Roberto,
innanzi tutto vorrei precisarTi - ma sono sicuro che già lo sai - che l'altare addossato al muro (ma non sempre era così: ci basti vedere S. Pietro e le altre Basiliche) aveva - ed ha - l'unico scopo (e non so se è poco!!!) di dirigere l'attenzione del celebrante e dei fedeli verso il Cristo "sole che sorge", motivo per il quale un tempo tutti gli altari (o quasi) venivano costruiti in modo che guardassero ad Oriente...
Accenni, poi, a una durata di 40 minuti... - spero di aver capito male! - ma ti domando: nei giorni festivi (canti, 3 letture, Omelia, Credo, preghiera dei fedeli, eventuale offertorio, qualche minutino di sacro silenzio) riesci a contenere la S. Messa in soli 40 minuti? Io non riesco a scendere sotto i 45 minuti (ma confesso che sono costretto a correre un po' poichè ho tre messe di seguito e cerco di guadagnare tempo per le confessioni!).
Volendo dare per buono tutto il tuo discorso, domando: perchè noi che siamo disponibili con tutti i gruppi e i movimenti (anche talvolta i più bizzarri...) non dovremmo essere disponibili con i cosiddetti "tradizionalisti"? Noi che nelle nostre chiese accogliamo un poco tutti... persino chi adora un altro Dio... non dovremmo accogliere anche questi nostri fratelli CATTOLICI come noi?
Il Papa nel Motu Proprio in oggetto afferma che il suo cuore di padre non può restare indifferente dinanzi a un consistente gruppo di fedeli (saranno un migliaio?): con le debite proporzioni (Papa-intera Chiesa cattolica; noi parroci - le nostre parrocchie) non dovremmo avere anche noi premura per tali fedeli.
E' sbagliato il ragionamento di Francesco B (delle 9.54): "otterremo con la forza... che gli piaccia o meno"... ma consentimi - e scusami - è sbagliato anche il tuo! Se la liturgia secondo il Rito Straordinario ti crea davvero così tanti problemi, ma se nella tua parrocchia ci fosse un buon gruppo desideroso di essere assistito secondo questo rito, hai il DOVERE di non far mancare loro ciò di cui hanno bisogno... e magari potresti chiamare un confratello disponibile a farlo! San Francesco di Sales diceva che anche una SOLA anima è una diocesi... anche un sola anima - gli facciamo eco - è una parrocchia!
Ti ho parlato da fratello e spero che tu mi accolga come tale.
Tra cinquant'anni? Molto meno. Entro 10/20 ci sarà il collasso totale e rimarranno pochissimi battezzati.
RispondiEliminaUno non è prete per dir la sua opinione, ma per esser voce ben più alta.
RispondiEliminaE comunque, nel caso in ispecie, l'opinione di questo soggetto è sbagliata, non cristiana, non caritatevole, irragionevole e provocatoria, altro che pacata!
Allucinante!
RispondiEliminaSignor Conte di Cinecittà, sempre forbito! Dagli spaghetti western ai pornazzi? Anche qui, perfetta illustrazione di cosa vi animi...
RispondiElimina...ci si può raccogliere anche alle tre di notte: il problema è se le anime si salvano.
RispondiEliminaSi possono riempire le chiese, eccòme!! Ma il problema è se le anime si salvano.
Il problema è la Dottrina, la comunione col Papa e col Magistero ininterrotto della Santa Madre Chiesa, la Carità, la Santità.
L'articolo di quel "presbitero" non appare saldo nella Dottrina, né in comunione col Papa né tantomeno rispettoso dell'ininterrotto magistero né ispirato a Carità, né tendente alla Santità. Questo se proprio si vuol esser chiari.
Se poi si crede che la salus animarum si raggiunga altrimenti, si pratica purtroppo un'altra religione.
...mi dici il minutaggio del passaggio interessante, perché non reggo a lungo la visione di questo squallido essere.
RispondiElimina"Chi ha nostalgia dell’altare rivolto verso la parete si chieda come la Chiesa abbia celebrato nei primi secoli"
RispondiEliminaEcco unaltro pensiero alla de Lubac. Ma quando capiremo che questi preti ragionano secondo le eresie dei pochi teologi che hanno fatto il CVII (da Rahner a von Baltazar) e che furono duramente condannati dai papi da SPioX a PioXII.
Chi era Henri De Lubac (1896 - 1991)? Uno dei maggiori teologi cattolici del '900, e uno dei più significativi ispiratori del Concilio Vaticano II. Conosciuto personalmente e apprezzato sia da Paolo VI che da Giovanni Paolo II, che lo elevò a cardinale, dovette subire condanne e critiche sotto il pontificato di Pio XII, affrontando soprattutto l'opposizione di teologi che si rifacevano al neotomismo.
Centrale nel suo pensiero è l'attenzione alla Tradizione, in particolare ai Padri della Chiesa.
"Tornare alle fonti" é lo slogan che riassume il suo intento: (<span>leggere bypassare il Concilio di Trento e la cristianità medievale</span>)
Nelle fonti della tradizione patristica egli riscoprì soprattutto
a) la centralità del soprannaturale (il suo libro Surnaturel fu vietato e condannato sotto PioXII perché negava la distinzione tra ordine naturale e soprannaturale)
b) la chiesa come mistero di unità (vi lascio immaginare da dove viene l'ossessione dell'unità della chiesa post-CVII)
c) il valore dell'uomo dinnanzi a Dio (de Lubac ha ridotto notevolmentele distanza Uomo-Dio deificandolo in un certo senso per via della sua dignità immanente)
d) la Bibbia come ricchezza vivente di significati simbolici, raccordati al Verbo incarnato.
per conoscere de Lubac http://la.revue.item.free.fr/tradition_vivante.htm
Tanto più che è molto facile fare un uso "improprio" di un qualche modo di fare "carismatico" o di un effettivo carisma per attirare giovani a qualsiasi ora del giorno.
RispondiEliminaLuis dice bene: il problema è se le anime si salvano.
<span>Luis Moscardò dice :"...mi dici il minutaggio del passaggio interessante, perché non " mi piace Don Gallo.</span>
RispondiEliminaSebastiano P.
Come potrebbe essere altrimenti ? é quello che hanno inseganto loro per 50 anni ! Trevisol é il figlio naturale della della nouvelle teologie duramente condannata fino a PioII.
RispondiEliminaLa nuova teologia nasce presso i gesuiti francesi tra il 1945 e il 1950. Gli esponentio sono de Lubac, Daniélou, Von Balthasar, Bouillard, Fessard, ... tutti della scola gesuita di Fourvière a Lione.
Nel 1946, nella loro rivista Etudes, Daniélou (che papa Montini farà cardinale) illustra il programma della « nouvelle théologie »,
in un famoso (<span>ma mai abbastanza letto!</span>) articolo dal titolo : « Le attuali orientazioni del pensiero religioso »
- rinnegare la « vieille théologie » (cioé teologia tomista-medievale e la messa sPioV che la riassume) accusata si essere avulsa alla vita
- elaborazione di una nuova teologia che corrsponde alle aspirazione della coscienza moderna che vuole più storia che teorie, più adesione all'esistenza concreta che astrazioni più psicologia che metafisica
- ritorno alle sorgenti, cioé alla Santa Scrittura e ai Padri (con i quali la Scolastique di San Tommaso avrebbe perso i contatti)
- ritorno alla liturgia dei primi secoli: tutto sarà allora più vero e moderno per via del senso storico, del contatto con la vita, delle tendenze comunitarie e sociali del tutto sconosciute - affermano - dagli Scolastici (san Tommaso compreso)
- rifiuto del carattere ellenistico della teologia che gli scolastici fissavano allo staticismo del pensiero greco, assimilazione nella dottrina delle correnti filosofiche moderne (marxismo e esistenzialismo compresi) Cioé fuori a calci Aristotele e San Tommaso, dentro Kant Hegel e Marx...
APRIAMO GLI OCCHI : il CVII é stato imposto dai sotterfugi di poca gente eretica che aveva un odio feroce per san Tommaso d'Aquino!
Questa gente oggi ci accusa di rifiutare la continuità di un concilio controverso e dai frutti catastrofici su 50 anni
mentre loro hanno ripudiato la continuità del Concilio di Trento e di 500 anni di cristianità !
... il "tradizionalista" (cattolico e battezzato), respinto alle frontiere delle parrocchie, etichettato come impuro, irriso e deriso come rozzo non evoluto, dottrinalmente lebbroso, decontestualizzato come un Samaritano, calunniato e bistrattato dai potenti NON E' IL PROSSIMO. E' inutile insistere, caro don, questo, grazie a un certo concilio, i donroberti non lo rinnegheranno mai.
RispondiElimina<span>Come potrebbe essere altrimenti ? é quello che hanno inseganto loro per 50 anni ! Trevisol é il figlio naturale della della nouvelle teologie duramente condannata fino a PioII.
RispondiEliminaLa nuova teologia nasce presso i gesuiti francesi tra il 1945 e il 1950. Gli esponentio sono de Lubac, Daniélou, Von Balthasar, Bouillard, Fessard, ... tutti della scola gesuita di Fourvière a Lione.
Nel 1946, nella loro rivista Etudes, Daniélou (che papa Montini farà cardinale) illustra il programma della « nouvelle théologie »,
in un famoso (<span>ma mai abbastanza letto!</span>) articolo dal titolo : « Le attuali orientazioni del pensiero religioso »
1) rinnegare la « vieille théologie » (cioé teologia tomista-medievale e la messa sPioV che la riassume) accusata si essere avulsa alla vita
2) elaborazione di una nuova teologia che corrsponde alle aspirazione della coscienza moderna che vuole più storia che teorie, più adesione all'esistenza concreta che astrazioni più psicologia che metafisica
3) ritorno alle sorgenti, cioé alla Santa Scrittura e ai Padri (con i quali la Scolastique di San Tommaso avrebbe perso i contatti)
4) ritorno alla liturgia dei primi secoli: tutto sarà allora più vero e moderno per via del senso storico, del contatto con la vita, delle tendenze comunitarie e sociali del tutto sconosciute - affermano - dagli Scolastici (san Tommaso compreso)
5) rifiuto del carattere ellenistico della teologia che gli scolastici fissavano allo staticismo del pensiero greco, assimilazione nella dottrina delle correnti filosofiche moderne (marxismo e esistenzialismo compresi) Cioé fuori a calci Aristotele e San Tommaso, dentro Kant Hegel e Marx...
APRIAMO GLI OCCHI : il CVII é stato inquinato e imposto dai sotterfugi di poca gente eretica che aveva un odio feroce per san Tommaso d'Aquino!
Questa gente oggi ci accusa di rifiutare la continuità di un concilio controverso e dai frutti catastrofici su 50 anni
mentre loro hanno ripudiato la continuità del Concilio di Trento e di 500 anni di cristianità !</span>
non bisognerebbe tanto prendersela con quel prete, ma con chi lo ha formato in questo modo; il che riguarda non solo lui ma due generazioni di preti (e di fedeli)
RispondiEliminaSì, il senso, grosso modo, era quello.
RispondiElimina<span>Sì, il senso, grosso modo, era quello. ;) Son scivolato inavvedutamente sul personalmente offensivo? Chiederei venia.</span>
RispondiEliminaIn Francia in tanti posti le cappelle della fsspx, frat SPietro e Cristo Re sono piccole e occorre fare 5 messe a domenica (ovviamente non esiste che si vada alla messa prefestiva!)
RispondiEliminaDue di esse (quelle centrali della domanica mattina) durano entrambe come minomo sempre 80 minuti.
E' o non é il momento più importante della settimana ?
<span>In Francia in tanti posti le cappelle della frat SPietro, Cristo Re e (soprattutto) FSSPX sono piccole: occorre fare 5 messe a domenica (ovviamente non esiste che si vada alla messa prefestiva!)
RispondiEliminaDue di esse (quelle centrali della domanica mattina) durano come minimo sempre 80 minuti. E' o non é il momento più importante della settimana ?</span>
<span>Non so voi ma per me la messa domenicale é sempre stata di questo tipo...</span>
...vorrei porre una domanda se la messa INCRIMINATA è da museo allora lo sono anche i SANTI che con questa Messa si sono formati ???
RispondiEliminaCaro Luis Moscardò,
RispondiEliminaconcordo pienamente con quanto hai affermato, eccetto nel fatto che tale comportamento sia da attribuirsi ai documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II, è giusto dire: a una errata interpretazione dei documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II.
No, non è in pensione (ha 61 anni). Forse ti confondi col fratello don Armando Trevisiol (che ha 82 anni).
RispondiElimina<span>No, non è in pensione (ha 61 anni). Forse ti confondi col fratello don Armando Trevisiol (che ha 82 anni), già parroco di Carpenedo.</span>
RispondiEliminaBalaustrata del presbiterio demolita perché ritenuta inutile. Costruito altare quadrato versus populum. Presbiterio riempito di panche ad ogni celebrazione. Altare coram Deo usato come tribuna per i cori (con il Santissimo conservato nel tabernacolo). Può bastare?
RispondiEliminaLe scellerate parole pronunciate da questo prete riflettono benissimo il clima da guerra civile che e' in atto nella Chiesa Cattolica da qualche decennio.E mi convinco sempre di piu' che ci sia veramente lo zampino del Diavolo che,come dice il nome,tenta di causare opera di divisione e di lacerazione interna.Questo individuo sputa sulla Chiesa dei suoi padri,sui loro sentimenti,sulla Tradizione,in odio ad essa,come se fosse una entita' negativa da combattere in nome della Nuova Chiesa.Cio' e',ragionevolmente,una aberrazione...Ma i pasdaran della Nuova Chiesa Cattolica sono proprio questo:un elemento di divisione,di frammentazione,generatore di rivalita' ed odii contro chi non e' come loro.Usque tandem Domine?
RispondiElimina<span>Balaustrata del presbiterio demolita perché ritenuta inutile e limitante i movimenti. Costruito altare (quadrato) versus populum. Presbiterio riempito di panche ad ogni celebrazione. Altare coram Deo usato come tribuna per i cori (con il Santissimo conservato nel tabernacolo). Può bastare?</span>
RispondiEliminala responsabilità è di chi li ha 'formati' in questo modo, lui e gli altri sacerdoti e fedeli delle ultime generazioni
RispondiElimina...quello intendevo per "un certo concilio" (=una certa visione del Concilio)! ;)
RispondiEliminal’Istituto Paolo VI Sorto all’indomani della morte di papa Montini, è un Centro di studi sul magistero di Paolo VI, che rilascia ogni tanto un premio per meriti speciali.
RispondiEliminaNel 1984 il premio ed è andato al Prof. Hans Urs von Balthasar (100% ERETICO) per gli studi teologici. Nella motivazione si legge: "...la multilateralità e l'ampiezza della sua opera, l'originalità e l'audacia <span>(sosteneva che l'inferno fosse vuoto)</span> delle sue concezioni hanno oggettivamente meritato al teologo svizzero von Balthasar un ruolo di preminente rilievo nella teologia di questo secolo. Il pensiero di von Balthasar è certo destinato a <span>diventare un ‘classico’ della tradizione teologica</span>. Egli è di fatto l'unico teologo cattolico contemporaneo di rilievo che abbia osato – da solo – la formidabile impresa di una ‘summa’ teologica".
Il Premio del 1993 è stato assegnata al luterano Oscar Cullmann e consegnato dal card.Martini nel corso di una suggestiva cerimonia. Motivazione: "si intende onorare un eminente testimone di quell'ecumenismo della verità, che si fonda sulla Parola di Dio e sulla fede nell'azione dello Spirito Santo". Eppure nel suo scritto Einheit durch Vielfalt (L'unità attraverso la diversità) Cullmann dice: la diversità delle chiese è vista come dono dello Spirito da non disperdere in una generale unificazione che finirebbe per annullare quella ricchezza spirituale. Tutte le chiese cristiane sono concepite come diversi pianeti che ruotano intorno a Cristo, qui visto come «sole dal quale ricevono la luce». Un esempio di vicinanza e, insieme, di diversità tra le confessioni protestanti e quella cattolica è presentato da Cullmann nella figura dell'apostolo Pietro che sarebbe stato realmente il capo di tutta la chiesa cristiana ma il cui primato, a lui storicamente assegnato, non potrebbe essere trasmesso a nessun successore.
Nel 2003 al pensatore Paul Ricoeur il premio per la filosofia. La quinta edizione del Premio è stata attribuita nel 2003 al Prof. Ricoeur. Motivazione: "è riconosciuto come uno dei più importanti filosofi del nostro tempo, un pensatore sempre attento alle tendenze più significative della cultura contemporanea". Questa scelta ha voluto onorare, oltre il grande filosofo del linguaggio, "un uomo di fede impegnato" e il suo peculiare "contributo, di confessione riformata, al dialogo ecumenico". Il Premio è stato consegnato da Giovanni PaoloII.
RispondiEliminaEppure qui http://editrice.cittanuova.it/FILE/PDF/articolo22181.pdf Ricoeur dice: penso in particolare ai giovani,<span> essi non sono interessati alla forma ecclesiale, anzi penso che non ne siano interessati per niente;</span> <span>invece si aprono con grande facilità alla differenza</span>. I giovani sono interessati ai pellegrinaggi, ad incontri come quello di Taizé dove mi piace molto andare o ad incontri come quelli del Movimento dei Focolari <span>perché lì si esce, mi permetta la frase un po’ forte, dalla routine ecclesiale</span>. Attualmente le Chiese devono stare molto attenta a questo dialogo interno. <span>Non ci si può più chiedere chi fa parte della Chiesa e chi no.</span>
<span>In altri tempi conoscevamo la porta d’entrata e si forzavano le persone ad entrare o ad uscire, dipendeva dai casi, oggi invece non ci sono più porte, non ci sono più zone delimitate. </span>
Per esempio io ho la mia parrocchia protestante, alla quale appartengo, che è vicinissima alla parrocchia cattolica. Abbiamo celebrato insieme la settimana santa...
Alla collana "Sources Chrétiennes" il premio per l’educazione La sesta edizione, indetta nel 2009 per l’ambito educativo, è stata assegnata alla collana di fonti patristiche "Sources Chrétiennes". Il Premio fu conferito in una solenne cerimonia da Sua Santità Benedetto XVI – lui stesso grande estimatore di questa impresa editoriale – al direttore della Collezione Bernard Meunier. La coraggiosa impresa editoriale, avviata nel 1942 da Henri De Lubac e Jean Daniélou, come recita la motivazione, ha assunto "un importante significato culturale, oltre che teologico ed ecclesiale", perché favorisce la "ricerca storica documentando momenti essenziali dello sviluppo del pensiero e contribuisce a illuminare l’incontro fecondo realizzato tra il messaggio cristiano e la cultura antica". Gli scritti dei padri e degli autori medievali sono dunque proposti ai credenti desiderosi di una spiritualità dalle solide radici teologiche e inserita organicamente nella visione cattolica del mondo.
Nemo putei, il vero problema NON xé el Trevisol. E' piuttosto che la Chiesa di oggi é (e vuole essere) come il vestito arlecchino: un po' di tutto anche se glie elementi sono eterogeni e in contraddizione tra loro!
Tutte queste persone premiate solennemente SAREBBERO STATRE D'ACCORDO con don TREVISOL !!!
RispondiEliminadon Trevisol dice: io ho ragione perché hanno premiato tante persone che la pensavano come me
RispondiEliminaKiko dice: io ho ragione perché mi hanno approvato il rito e il catechismo
i focolarini dicono: : io ho ragione perché a Chiara Lubich hanno dato un dottorato in teologia honoris causa
Sant'Egidio dice : io ho ragione perché i vero Assisi sono quelli di GPII che hanno beatificato
MessaInLatino dice : io ho ragione perché ci hanno approvato il MotuProprio
mi sa tanto che gli unici lucidi siano ancora quelli della FSSPX che dicono: abbiamo ragione a essere "fuori" perché é impossibile che cosi' tanta gente abbia ragione dentro...
Sicuro? Credo che tu ti confonda con un'altra chiesa...
RispondiEliminaIdentiche a tutte le opinioni dei signori commentatori qui insomma. :-D
RispondiEliminasenso di sconforto totale.. come vedete per quanto il Papa possa emanare motu prorpio e quant'altro ormai come si dice a roma "la frittata è fatta". i preti che ci sono oggi sono tutti figli del concilio vaticano II e per loro quella è la vera tradizione. il fatto che una parrocchia su un milione una tantum celebri la messa in latino non ci salverà dal modernismo imperante. L'unico debole bagliore di luce è rappresentato dal fatto che il Papa abbia voluto erigere a Roma una parrocchia personale adibita ESCLUSIVAMENTE alla celbrazione della messa secondo il rito tridentino in qualsiasi giorno, ovverro la SS.Trinità dei Pellegrini, cosa che però dovrebbe fare in ogni città, per lo meno nelle città più importanti in modo da consentire a chiunque o quasi di poter assistere a tale rito e non soltanto ai romani di cui faccio parte fortunatamente.
RispondiElimina<span>don Trevisol dice: io ho ragione perché hanno premiato tante persone che la pensavano come me
RispondiEliminaKiko dice: io ho ragione perché mi hanno approvato il rito e il catechismo
i focolarini dicono: : io ho ragione perché a Chiara Lubich hanno dato un dottorato in teologia honoris causa
Sant'Egidio dice : io ho ragione perché i vero Assisi sono quelli di GPII che hanno beatificato
MessaInLatino dice : io ho ragione perché ci hanno approvato il MotuProprio
mi sa tanto che gli unici lucidi siano ancora quelli della FSSPX che dicono:
abbiamo ragione a stare a guardare da "fuori" perché é impossibile che cosi' tanta gente abbia ragione da dentro...</span>
Sicuro Federico? Forse ti confondi con un'altra chiesa...
RispondiEliminaSullo stesso tenore del Vescovo di Treviso, Agostino Gardin che, non rispondendo alla richiesta di celebrare a San Leopoldo Mandic la Messa V.O. implicitamente la nega, è il suo Vicario Generale Mons. Rizzo, fiero oppositore della Tradizione. Il Rizzo fa parte di quella genìa che ama ripetere lo slogan stantio: "Indietro non si torna"! dimenticandosi che un passo indietro non significa sempre regresso, mentre grazie ai loro passi in avanti, sempre più in avanti, siamo passati dall'80% di frequenza religiosa in diocesi di Treviso prima del Concilio, siamo "saliti" all'attuale 15-20%, dipende da parrocchia a parrocchia: Questi vegliardi Sessantottardi, pur di magnificare l"Nuova Pentecoste" negano persino l'evidenza delle statistiche, da loro stessi rilevate nelle visite pastoralli.
RispondiElimina<span>Sullo stesso tenore del Vescovo di Treviso, Agostino Gardin (che con la non risposta alla richiesta di celebrare a San Leopoldo Mandic la Messa V.O. implicitamente la nega), è il suo Vicario Generale Mons. Rizzo, fiero oppositore della Tradizione. Il Rizzo fa parte di quella genìa che ama ripetere lo slogan stantio: "Indietro non si torna"! dimenticandosi che un passo indietro non significa sempre regresso, mentre grazie ai loro passi in avanti, sempre più in avanti, dall'80% di frequenza religiosa in diocesi di Treviso prima del Concilio, siamo "saliti" all'attuale 15-20%, dipende da parrocchia a parrocchia. Questi vegliardi Sessantottardi, pur di magnificare la loro "Nuova Pentecoste" negano persino l'evidenza delle statistiche, da loro stessi rilevate nelle visite pastoralli.</span>
RispondiEliminaegregiaa redazione potete rispondermi ?vi ringrazio
RispondiEliminaDirei che il minutaggio del passaggio "interessante" :'( è........ da 0 a 28.38.
RispondiEliminaOremus
La situazione della Chiesa è drammatica. Le parole del sacerdote postconciliare lo dimostrano ancora una volta. Prepariamoci perchè mi sa proprio che la grande apostasia sta arrivando.
RispondiEliminaAnnoto e comunico la proposta al caporedattore.
RispondiEliminaSebastiano P.
<span>Scusa, solo una domanda: perché presbitero fra virgolette ?
RispondiElimina</span>
Penso che quel 'prete' (chiedo scusa ai veri Ministri di Dio), abbia un urgente bisogno di un esorcismo per liberarsi delle influenze sataniche che lo portano alla ribellione, alla suberbia, alla mancanza di carita', all'apostasia e all'eresia. Dopo l'esorcismo, si faccia una buona Confessione da un vero prete (in comunione con la Chiesa e con il Papa), e quindi, lasciata la parrocchia indegnamente tenuta vada in terra di missioni per cercare di riparare le proprie iniquita'. Se non ci si decidesse da solo, sarebbe opportuno che ce lo spingesse il suo Ordinario, convinto che e' meglio avere un prete in meno, piuttosto che una parrocchia affidata a un luterano.
RispondiEliminaè già iniziata da un pezzo, caro ospite, ....non se n'è accorto ?
RispondiEliminaHai ragione... Beh comunque a lui preferisco certi suoi parrocchiani!
RispondiEliminaé sempre il solito errore ;-)
RispondiEliminain tutta logica dovrebbero promuoverlo a qualche carica importante...
RispondiEliminaRenzo, fidati che Gardin è peggio di Rizzo...è che ancora si è fatto vedere poco...
RispondiEliminaDefinire Von Balthazaar "100% Eretico" significa solo essere due cose: stupidi e ignoranti.
RispondiEliminasi faccia una buona Confessione da un vero prete ....
RispondiEliminaun vero prete ?, oh.... attendo buone nuove !
......se qui mi è consentito inserire una richiesta, nel caso fortunato in cui egli lo trovasse, pregherei il don in questione di informare anche me sul nome e l'ubicazione di questo "vero prete" che per buona ventura avesse scovato, così potrei andare anch'io con grande gioia a fare una buona e autentica "Confessione" da lui, prima della Santa Pasqua, come quelle di una volta, che non erano conversazioni liberatorie alla "grande fratello" o scambi di opinioni personali sul "vissuto soggettivo ed esistenziale" del credente ....
.....io lo sto cercando per ogni dove....ma sapete, di questi tempi, sono tutti super-impegnati con le mense della caritas, e non hanno tempo da perdere a elargire le sante confessioni: dalle mie parti si fanno "grandi adunate di preti, che incontrano i fedeli per una piacevole serata di riconciliazione", come intermezzo della passeggiata cittadina serale.....
come insegna il magno CVII La Chiesa non rigetta nulla di ciò che c'è di vero e santo nelle altre religioni (Nostra Aetate n°2)
RispondiEliminafiguriamoci se rigetta qualcosa che é <span>nella</span> nostra religione. E allora porte aperte a TUTTI e CHIUNQUE voglia dirsi (almeno un po' e a modo suo) cristiano.
notare che non solo il Magistero non dice più chiaramente qual'é la sola via da seguire, ma non condanna nemmero l'eresia più dannosa e evidente
se si dicesse almeno che i progressisti sono nell'errore ... ma neanche quello! Kasper e Konrad hanno entrambi ragione ! Uno vuole il CV3 l'altro la messa VO, ma fa' niente... saranno dettagli...
ragazzi, il Magistero ci ha abbandonato, che ciascuno vada avanti secondo il proprio sensum-fidei e ...si salvi (dalla dannazione eterna) chi puo'.
Ha ragione in realtà la definizione di un eretico é binaria : basta essere eretici all'1% per esserlo al 100%. E' forse per questo che non ci capiamo?
RispondiEliminaOra che % di eresia dare a uno che nega l'inferno e prona la salvezza universale ?
Il Papa che celebra in Vetus Ordo? Non lo fara', non ne avra' il coraggio, si provocherebbe uno scisma. Forse non arriverebbe al giorno della celebrazione a causa di un caffe' .... corretto, metodo gia' sperimentato con successo tempi addietro...
RispondiEliminaMa occorrera' un Papa martire affinche' la Verita' venga riaffermata, e non lo sara' sicuramente l'attuale Pontefice regnante.
Questa acrimonia verso la Messa VO e' spesso sproporzionata! Quindi sorgono spontanee due domande: hanno paura di questa Messa, che sanno benissimo essere Santa, o obbediscono ciecamente agli "ordini di scuderia" postconciliari (distruggete Altari e balaustre, ecc. ecc.) senza aver una seppur minima idea di cosa sia la Messa Antica?
RispondiEliminaE' il liberalismo il vero problema che oggi affligge la Chiesa e il mondo!
RispondiEliminahttp://lalbaditutto.blogspot.com/
<p><span>PREGHIERA DI YOUCAT (TU GATTO): LIBERACI, SIGNORE, DAL GIOVANILISMO ECCLESIASTICO!</span><span></span>
RispondiElimina</p><p><span>di Francesco Colafemmina</span><span></span>
</p><p><span> </span>
</p><p><span>Quando ho sentito nominare per la prima volta "Youcat" mi sono chiesto se non si trattasse di una specie di canale televisivo sul web dedicato ai gatti! Poi ho letto che c'entrava qualcosa con la Chiesa Cattolica e ho pensato che si trattasse di una sorta di libro a fumetti su Chico, il gatto del Papa. Mai, dico mai, avrei immaginato che "Youcat" stesse per "Youth Cathechism" (catechismo dei giovani o della gioventù). E già il titolo è rivelatore di quel giovanilismo ridicolo e un po' infantile che troppo spesso s'impossessa dei sacerdoti... Giovanilismo che è come un travestimento per mostrare ai giovani (categoria vasta e indefinibile come non mai!) che la Chiesa non è lontana, ma è vicina... vicina alle istanze, ai dubbi, alla confusione, ai turbamenti dei giovani....</span><span></span>
</p><p><span>-------</span><span></span>
</p><p><span>(troppo forte, Colafemmina: imapreggiabile....)</span><span></span>
</p><p><span>segue:</span><span></span>
</p><p><span>N POOL PER YOU CAT E I SUOI ERRORI di Paolo Rodari</span>
</p><p><span></span><span>...ma ancora, a 43 anni dal '68, quando gli passa questa mania dell'essere dalla parte dei 'ggiovani (così credono loro) ai preti e vescovi fans della "fantasia al potere" e del "nuovo sempre migliore" ?</span>
</p><p><span> </span></p>
<span>PREGHIERA DI YOUCAT (TU GATTO): LIBERACI, SIGNORE, DAL GIOVANILISMO ECCLESIASTICO!</span><span></span>
RispondiElimina<span>di Francesco Colafemmina</span><span></span>
<span>Quando ho sentito nominare per la prima volta "Youcat" mi sono chiesto se non si trattasse di una specie di canale televisivo sul web dedicato ai gatti! Poi ho letto che c'entrava qualcosa con la Chiesa Cattolica e ho pensato che si trattasse di una sorta di libro a fumetti su Chico, il gatto del Papa. Mai, dico mai, avrei immaginato che "Youcat" stesse per "Youth Cathechism" (catechismo dei giovani o della gioventù). E già il titolo è rivelatore di quel giovanilismo ridicolo e un po' infantile che troppo spesso s'impossessa dei sacerdoti... Giovanilismo che è come un travestimento per mostrare ai giovani (categoria vasta e indefinibile come non mai!) che la Chiesa non è lontana, ma è vicina... vicina alle istanze, ai dubbi, alla confusione, ai turbamenti dei giovani....</span><span></span>
<span>-------</span><span></span>
<span>(troppo forte, Colafemmina: impareggiabile....)</span><span></span>
<span>segue:</span><span></span>
<span>UN POOL PER YOU CAT E I SUOI ERRORI di Paolo Rodari</span>
------------------
ma vorremmo sapere...<span> ancora, a 43 anni dal '68, quando gli passa questa mania dell'essere dalla parte dei 'ggiovani (così credono loro) ai preti e vescovi fans della "fantasia al potere" e del "nuovo sempre migliore" ?</span>
<span>".....E se la nostra società vede una progressiva riduzione della pratica religiosa a livello familiare, è opportuno concentrare la propria attenzione pastorale sulle complesse interazioni fra genitori e figli. Se una famiglia è autenticamente cattolica, genererà (si presume) figli altrettanto cattolici. Di conseguenza la Chiesa invece di consegnare inutili libretti con traduzioni erronee e con in copertina una Y al posto della Croce... (perché la Y come il segno di vittoria che si fa con l'indice e il medio è molto cool, fa figo... ma è anche molto antiquato!) al posto di queste corbellerie, la Chiesa dovrebbe invitare i genitori ad educare cristianamente i propri figli.Grazie infinite, Francesco Colafemmina: don Trevisiol dovrebbe imparare molto da lei..Queste verità di sempre, che lei ci ricorda, il mitico concilio non le ha insegnate, anzi, seminando solo confusione e illusioni "primaverili", ha portato tempesta , dubbi, ribellione tra giovani e famiglie, scuola e società, e APOSTASIA nelle coscienze cattoliche: col suo relativismo, generato dall'ambiguità permissiva di tutto e del suo contrario, ci ha fatto dimenticare i principi più importanti della Dottrina e vita cristiana autentica, e il senso stesso della vita soprannaturale ed eterna e della<span> santità</span>, che viene donata solo da Cristo, non dalle ideologie superbe, menzognere e caduche dell'uomo di ogni tempo.</span>
RispondiElimina<span>".....E se la nostra società vede una progressiva riduzione della pratica religiosa a livello familiare, è opportuno concentrare la propria attenzione pastorale sulle complesse interazioni fra genitori e figli. Se una famiglia è autenticamente cattolica, genererà (si presume) figli altrettanto cattolici. Di conseguenza la Chiesa invece di consegnare inutili libretti con traduzioni erronee e con in copertina una Y al posto della Croce... (perché la Y come il segno di vittoria che si fa con l'indice e il medio è molto cool, fa figo... ma è anche molto antiquato!) al posto di queste corbellerie, la Chiesa dovrebbe invitare i genitori ad educare cristianamente i propri figli."</span>
RispondiElimina<span>Grazie infinite, Francesco Colafemmina, per queste parole ammonitrici di semplice sapienza cristiana: don Trevisiol dovrebbe imparare molto da lei..</span>
<span>Queste verità di sempre, che lei ci ricorda, il mitico concilio non le ha insegnate, anzi, seminando solo confusione e illusioni "primaverili", ha portato tempesta , dubbi, ribellione tra giovani e famiglie, scuola e società, e APOSTASIA nelle coscienze cattoliche: col suo relativismo, generato dall'ambiguità permissiva di tutto e del suo contrario, ci ha fatto dimenticare i principi più importanti della Dottrina e vita cristiana autentica, e il senso stesso della vita soprannaturale ed eterna e della<span> santità</span>, che viene donata solo da Cristo, non dalle ideologie superbe, menzognere e caduche dell'uomo di ogni tempo.</span>
Il Veneto regione di cattolici si è ridotto così? Dunque è meglio qui in Emilia Romagna dove a causa del comunismo imperante i pochi sacerdoti sopravissuti alle epurazioni si sono fatti tosti? :) Beh! non esageriamo! Le pecorelle smarrite ci sono pure qui!
RispondiEliminaquesto prete, come molti altri non ha capito che se la partecipazione alla messa diminuisce, se solo una piccola percentuale di cristiani battezzati continua ad essere cristiani praticanti, è proprio perchè si è abbandonta la tradizione, si è inbruttutita ed involgarita la liturgia, ci si è disfatti del sacro, del mistero, e anche della magnificemza del rito, tutte cose affascinanti , per approdare al" dialogo", alla "pastorale,
RispondiEliminaalla morale moralistica, tutte cose terribilmente noiose per chiunque non sia un fariseo..
L areligione come la propongono oggi gente come questo parrocp è una cosa terribilmente INSULSA,.
se solo il 20 per cento va alla messa è proprio colpa di questa noisaggine ed insulsaggine e melensaggine che è lo stile della religione odierna.
bisognerebbe far capire a questo parroco (ma sarebbe fatica sprecata) che proprio una proposta forte
alternativa, spirituale,legata al sacro attirerebbe forse molti più fedeli.
ma questi parroci semplicmente non hanno spiritualità e non hanno il senso del Sacro, non hanno amore per la bellezza, non hanno nostalgia dell'Infinito..
hanno sbagliato mestiere dovevano fare gli assistenti sociali o gli impiegati delle Poste.
Non so se sia vero, ma tempo fa mi giunse notizia che in una diocesi veneta, mi pare Treviso, è stato inviato un vescovo francescano, il quale per provare a mettere un minimo d'ordine ha dovuto spostare o rimuovere una quantità ingente di parroci, tutti bislacchi e renitenti di fronte alle indicazioni del papa.
RispondiEliminaquesto confratello come tanti ma tanti vivono un momento di grande confusione, penso che se la Chiesa cattolica romana non faccia una volta per tutte un serio same di questi 50 anni rischia una implosione senza precedenti.
RispondiEliminaanch'io ogni giorno vivo con dolore questa situazione ma mi rassereno pensando che la bimillenaria storia della chiesa con il suo rito latino, il suo canto gregoriano vera esegesi e non le canzonette profane di oggi hanno un valore incancellabile confronto al devastante post concilio, teniamo anche conto che i preti oggi hanno 60, 70 sono figli di quel disastro 1968.
ma le radici del disastro stavano già nel concilio ! ed ancora si ha puara di aprire gli occhi..... non si vuol toccare la causa profonda della piaga che è esplosa nei decenni seguenti: perchè si dovrebbe ammettere la cruda realtà, che cioè fu<span> dentro</span> il concilio che avvenne la rivoluzione, la presa del potere con violenza, della fazione modernista (basta andare a rileggere le cronache di quell'assise, ma con occhi DISINCANTATI, intellettualmente onesti, senza paura della verità dei fatti lì accaduti) ; un 1789 ecclesiale, che fu madre di tutte le rivoluzioni successive, specialmente la PIù DEVASTANTE, QUELLA RIFORMA (ispirata sciaguratamente a Lutero), impensabile da S. Pio V in poi, che ha deformato e stravolto la Santa Messa !
RispondiEliminaTutto lo sfacelo avvenuto in seguito al grande "evento che aprì le porte al mondo moderno", degrado e inquinamento/dispersione di Fede, Dottrina Liturgia e morale cristiana, non è altro che la logica sequenza, progressiva e più che naturale, di un sovvertimento avvenuto A MONTE DI questi 50 anni di frana inarrestabile...
Ormai i puntelli appaiono sempre più come "pannicelli caldi" su una malattia incurabile (salvo miracoli.....)
il Concilio é la malattia della Chiesa, bisogna operare al più presto e asportare la parte infetta...
RispondiEliminainvece ce lo presentano come medicina ! che basta prendere alle dosi prescritte (senza eccessi)
il CVII (quello senza eccessi) é stato (e lo sarà sempre più se non si interviene) la rovina della Chiesa
<span>il Concilio é la malattia della Chiesa, bisogna operare al più presto e asportare la parte infetta...
RispondiEliminainvece ce lo presentano come medicina ! che basta prendere alle dosi prescritte (senza eccessi)
il CVII (quello senza eccessi) é stato (e lo sarà sempre più se non si interviene) la rovina della Chiesa</span>
hpoirot non è la malattia della chiesa il concilio , ma gli uomini !!!! se ci crediamo lo spirito ha agito e sono gli uomini che hanno devastato il tutto.............. comunque sono preoccupato perchè il senso della soglia non esiste piu' il fuori è entrato nel sacro tempio e tutto è stato profanato..............
RispondiElimina<span>angelo ti invito a rileggere il mio intervento delle 14.08 : </span>Nel 2003 il Vaticano (nella sua più alta autorità GPII) premiava il filosofo Paul Ricoeur come stimato "un uomo di fede impegnato"
RispondiEliminaLa sua posizione sulla Chiesa é questa "Oggi non ci si può più chiedere chi fa parte della Chiesa e chi no. In altri tempi conoscevamo la porta d’entrata e si forzavano le persone ad entrare o ad uscire, dipendeva dai casi, oggi invece non ci sono più porte, non ci sono più zone delimitate. "
Il messaggio é chiaro : <span>per essere oggi "un uomo di fede" si devono sposare queste eresie! </span>
Poi la menano alla FSSPX dicendo che non interpreta bene il subsisit-in !!!! E' chiaro come il sole come va interpretato : NON CI SONO PIU' PORTE NELLA CHIESA ENTRA E ESCE CHI VUOLE
ce l'abbiamo sotto gli occhi da 50 anni...
scusatemi... a parte qualche parere che puo' essere azzardato, in linea di massima mi chiedo come possa essere rimproverato questo sacerdote, che - come dice lui stesso - non discute su dogmi o verità, ma su un semplice atto del Papa, da parte di persone che non sono molto più cortesi con il Papa riguardo a certi suoi atti (vedi beatificazione di Giovanni Paolo II o altre osservazioni con un linguaggio un poco saccente e sgarbato),
RispondiEliminachiedo poi di smetterla di insegnare al Papa il suo mestiere. fa quello che ritiene opportuno: non c'è bisogno di essere tragici chiedendone il martirio o robe simili
Beh! in realtà daniele bisognerebbe non fare ciò che è opportuno, ma quello che è giusto ,perchè l'opportunismo solitamente accondiscende alla nostra volontà al nostro tornaconto, non alla volontà di Dio. E senza essere tragici, non solo il Papa, ma tutti noi dovremmo essere pronti a servire Gesù fino ad un'evventuale martirio, che spesso è un martirio dell'anima e non del corpo, un rinunciare a se stessi e al mondo per Lui.
RispondiElimina<span><span>hpoirot , CHE POSTO ti sei prenotato all'inferno? così quando ci andrò (mai voglia Dio), andrò a salutarti...</span><span></span><span></span></span><span></span><span></span><span> </span>
RispondiEliminaangelo, no dai hpoirot ne sa molto più del Papa. quello che dice lui ti fa guadagnare il Paradiso!
RispondiEliminaamen
RispondiEliminaMi piacerebbe tanto sapere che cosa ci sia "di vero e santo" nell'islam.
RispondiElimina.... ho sempre ritenuto questo blog fonte di crescita , di aiuto , di spiritualità ma ultimamente ( non giudico.... dico questo perchè provo disagio) vi siete tutti fatti giudici, condannate , addirittura puntate il dito contro il Papa, ma non è che anche voi state facendo il gioco di Satana??..... forse sarebbe opportuno fare un pò di discernimento e soprattutto non discutere alla pari con Dio, con il Papa ...perchè se facciamo ciò siamo esattamente come gli atei gli eretici.....mi sembra che si stia prendendo una strada pericolosa..... mi scuso se con questo scritto ho offeso qualcuno..... buona settimana santa ( è la cosa piu' importante!!!! )
RispondiEliminail Papa non è Dio, caro amico,
RispondiEliminama precisamente il Vicario di Cristo, ed ha il sacro compito di custodire il Depositum fidei inalterato, e di riaffermare la Verità eterna, secondo Magistero perenne, senza variazioni nè contraddizioni con i papi precedenti, iniziando da Pietro, fino alla fine del mondo: RICONFERMARE i fratelli nella vera Fede, senza confusioni, ambiguità e contraddizioni. Il che non è piccola responsabilità, sempre da verificare.
<span>il Papa non è Dio, caro amico,
RispondiEliminama precisamente il Vicario di Cristo, ed ha il sacro compito di custodire il Depositum fidei inalterato, e di riaffermare la Verità eterna, secondo Magistero perenne, senza variazioni nè contraddizioni con i papi precedenti, iniziando da Pietro, fino alla fine del mondo: RICONFERMARE i fratelli nella vera Fede, senza confusioni, ambiguità e contraddizioni con la Dottrina di Cristo, consegnata a Pietro. Il che non è piccola responsabilità, sempre da verificare, alla luce di fatti e parole.</span>
.... questo prete è sacerdote per sempre...come cita il salmo.....voi solo comare da ballatoio.....siete la rovina della chiesa con i vostri assurdi discorsi di una mentalità retrograda e perversa....voi che amate il superfluo ...viva nanni moretti .......
RispondiEliminaammettere il martirio come possibilità è un conto. ricercarlo volutamente è un altro.
RispondiEliminaSan Giovanni Bosco non si permise mai di criticare Pio IX, dicendo di non averne l'autorità. mi chiedo come facciate a ritenervi più importanti non solo di colui al quale il Signore ha affidato il compito di "legare e di sciogliere", ma anche dei Santi, e in un modo così saccente (vedi fraternità pio x)
RispondiEliminahpoirot é un ignorantone, proprio per questo si attiene al magistero di sempre... e non ha idee <span>sue</span>
RispondiEliminaPERCIO'... CARO, CARO DAI LE DIMISSIONI E TI RITIRI A VITA PRIVATA A PASCERE LE PECORELLE DELLA 'TUA' CHIESA
RispondiEliminaCerto, il Papa non è Dio, ma non prendiamoci in giro! A Pietro, eai suoi successori, qundi anche all'attuale Papa, Gesù stesso ha dato un potere che nessun altro ha! d.a.
RispondiEliminaChi è moretti?
RispondiElimina<span>PERCIO'... CARO, CARO DAI LE DIMISSIONI E TI RITIRI A VITA PRIVATA A PASCERE LE PECORELLE DELLA 'TUA' CHIESA</span>
RispondiElimina<span>San Giovanni Bosco non aveva visto Assisi1 (e 1000 altrei scempi) altrimenti avrebbe avuto la stessa reazione di Mgr Lefebvre</span>
RispondiElimina..ci stanno massacrando guardate cosa mi hanno inviato....
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=Mr8O687r-60&NR=1&feature=fvwp
con i se e i ma la storia non si fa.
RispondiEliminaresta il fatto che qui dentro nessuno ha la stessa autorità di criticare il Papa, fintantochè non vada palesemente contro qualche dogma. e siccome la messa con il messale di Giovanni XXIII non è un dogma, nè lo è il fatto di pregare con esponenti di altre religioni (avendo peraltro precisato più volte che non vi è alcuna intenzione di sincretismo), non vedo come si possa scimmiottare un'autorità che non si ha.
non dimentichiamo che Lefebvre è esattamente come Lutero, ossia scomunicato, prima di farne un martire della dottrina cattolica.
Chi è moretti nanni?
RispondiEliminaMi scusi daniele, ma forse non ha letto con attenzione il testo di questo don Trevisiol. Si legge "Non sono una banderuola che si muove con il cambiar dei venti, siano essi anche papali. Perciò…. " Firmato don Trevisiol. Mi spiega chi è contro il papa?
RispondiEliminainfatti non lo scuso. anche a me dispiace questa ostilità verso un Rito a cui non mi è concesso di partecipare, almeno per ora. io dico solo che mi pare ridicolo pretendere l'obbedienza al Papa da parte di chi non obbedisce e lo critica in maniera abbastanza forte (vedi commenti sotto). buona settimana Santa!
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