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sabato 16 aprile 2011

Lettera del P. Giovanni Cavalcoli O.P. alla F.S.S.P.X

Riportiamo, dal sito Riscossa Cristiana, una bella lettera del P. Giovanni Cavalcoli O.P. alla FSSPX. Tra i frutti del Motu Proprio c'è senz'altro un nuovo clima nelle discussioni con la stessa Fraternità: aumenta il rispetto da parte di chi discute con loro, e stanno diminuendo, da parte degli eredi spirituali di Mons. Lefebvre, quelle uscite pamplettistiche che il Pontefice ha definito "cose stonate – superbia e saccenteria, fissazione su unilateralismi ecc.", pur aggiungendo di "aver ricevuto anche una serie di testimonianze commoventi di gratitudine, nelle quali si rendeva percepibile un’apertura dei cuori" (Cf. Lettera ai Vescovi del 10 marzo 2009).


Cari Fratelli della Comunità S.Pio X,

Premetto che il titolo della vostra Fraternità – S.Pio X – mi incute profondo rispetto per questo grande Papa, nel quale vedo, sia pure in diverso contesto storico, un modello attualissimo anche per i Pontefici del nostro tempo.

In secondo luogo mi ha colpito la serietà dell’impegno che vi siete assunti nel vostro indirizzo nei miei confronti, elaborato con quello stile di controversia dignitosa ed argomentata, che si ritrova nella tradizione degli antichi Padri del mio Ordine e che io mi son sempre proposto a modello della discussione teologica, uno stile purtroppo spesso perduto nei dibattiti del nostro tempo, che tendono o a banalizzarsi sul piano degli argomenti ad hominem, o sono vittime della sofistica, per non parlare di quando si scade sul piano dell’insulto, della truffa o del sarcasmo.

Ho letto sul vostro sito la vostra risposta al mio articolo recentemente apparso su Riscossa Cristiana, nel quale formulo delle obiezioni al vostro modo di atteggiarvi nei confronti delle dottrine del Concilio Vaticano II, da voi giudicate non infallibili e quindi errate o quanto meno facoltative. Approfitto ancora una volta di Riscossa Cristiana, che gentilmente e generosamente ospita anche questo nostro dibattito, per replicare alle vostre posizioni.

Dico subito che non concordo su molti punti del vostro scritto, ma ciò non toglie la mia ammirazione per il tono dello scritto stesso. E forse questa è la cosa più importante, perché quando manca la carità a nulla serve la verità.

Rispondo, come si suole in questi casi, per partes. Comincio con la critica che voi fate al fatto che ho paragonato il vostro modo di usare la Tradizione nei confronti delle dottrine conciliari, al modo col quale i protestanti respingono il Magistero della Chiesa. Voi dite che il paragone non regge, perché voi, a differenza dei protestanti, accettate il Magistero della Chiesa, mentre essi lo respingono in blocco.

E’ vero, lo riconosco, sono stato esagerato, tanto più che so con quanto zelo voi respingete gli errori dei protestanti che purtroppo oggi rivivono nel modernismo postconciliare. Tuttavia, consentitemi di insistere su questo punto: voi accettate questo Magistero solo fino al Concilio escluso, perché ritenete che il Magistero del Concilio e del postconcilio non sia infallibile ed abbia insegnato delle falsità che rinnegano la Tradizione.

E fate questo non accogliendo docilmente e fiduciosamente quello sviluppo della Tradizione che è insegnato dal Concilio in continuità con la precedente fase della Tradizione, come sua esplicitazione e spiegazione, ma permettendovi di considerare la Tradizione direttamente, per conto vostro, senza usare la mediazione di essa che vi dona il Magistero del Vaticano II.

Non è questo lo stesso metodo che i protestanti usano per respingere il Magistero, con la sola differenza che mentre essi pretendono di basarsi sulla Bibbia, voi pretendete di basarvi sulla Tradizione? Convengo tuttavia che voi siete molto più vicini a Roma di loro, perché voi almeno accogliete la Tradizione e tutto il Magistero infallibile sino al Concilio, mentre loro respingono tutto questo.

Vi manca solo l’accettazione dello sviluppo della Tradizione operato dal Concilio, ossia quelle “dottrine del Concilio”, che il Santo Padre vi invita ad abbracciare per essere in piena comunione con la Chiesa Cattolica.

Quanto al nostro dovere di cattolici di stare al Magistero attuale della Chiesa pur conservando - “custodisci il deposito” - e venerando quello del passato, che comunque resta vero ed immutabile, non ci siamo intesi. Voi fate una questione di tempo, come se io usassi come criterio di verità il semplice tempo presente nel quale oggi il Magistero ci parla con la sua viva voce (Tradizione orale).

Ma io non faccio questione di tempo ma di verità, nel senso che il modo col quale oggi, grazie agli insegnamenti del Concilio, conosciamo la Parola di Dio, la Sacra Scrittura e la Sacra Tradizione, è migliore e più vero di quello del preconcilio. Conosciamo meglio e più a fondo la stessa immutabile verità di fede consegnata una volta per sempre da Cristo alla sua Chiesa. Esiste una crescita nella verità, verso la pienezza della verità, una conoscenza sempre migliore della stessa, identica ed immutabile verità.

Insegnamento attuale non vuol dire semplicemente un insegnamento pronunciato adesso, ma vuol dire esplicitazione o migliore conoscenza di un insegnamento passato, il quale conteneva implicite virtualiter ciò che adesso è stato esplicitato.

La categoria dell’attualità che ho usato non fa tanto riferimento al tempo, all’oggi, ma ad un atto conoscitivo o a un fatto epistemologico: si tratta di una conoscenza migliore di quella passata aventi entrambe per oggetto la medesima verità di fede eodem sensu eademque sententia.

Chi in questo senso resta fermo ed irrigidito nel passato e si rifiuta di progredire (ecco il sano progressimo), resiste allo Spirito Santo, che conduce alla pienezza della verità, e siccome per ipotesi si tratta di un progresso in materia di fede, ne viene la conseguenza che chi non vuol riconoscere questa nuova conoscenza, cade nell’eresia, se l’eresia è rifiuto di una verità di fede. Coloro per esempio che non hanno accettato il dogma calcedonese ma sono rimasti fermi a Nicea, hanno rifiutato la professione di fede di Calcedonia e con ciò stesso sono caduti nell’eresia. Piena ortodossia non è dunque una qualunque accettazione di una verità di fede, ma l’accettazione di questa verità nel grado di esplicitazione che è attuato dalla Chiesa del nostro tempo.

Non bisogna confondere la saldezza nella fede, la conservazione del deposito o la fedeltà al dato rivelato – doveri sacrosanti – con la rigidezza di chi non vuol avanzare, col rifiuto di camminare e di aprirsi a quanto la Chiesa ci fa conoscere di nuovo rispetto a quanto sapevamo prima, perché questo nuovo non è rottura con l’antico, ma è con esso in continuità, non è negazione o smentita, ma migliore comprensione di quanto già sapevamo, in se stesso immutabile perchè è Parola di Dio.

Voi mi direte: questa tesi della continuità è una semplice affermazione. Ma come la dimostri? Noi abbiamo la netta impressione del contrario. Ebbene, cari Fratelli, mi sto preparando, insieme con amici teologi, a scrivere un libro, se Dio me lo permetterà, nel quale voglio appunto dimostrare questa continuità relativamente ad alcuni punti importanti dibattuti ormai da cinquant’anni. Come cattolici dobbiamo credere ai Papi del postconcilio che ci ricordano questa continuità. Come teologi la dobbiamo dimostrare ai dubbiosi o a coloro ai quali sembra il contrario.

D’altra parte riconosco che in tanta quantità di documenti emanati dal Concilio e con un linguaggio non sempre preciso ed univoco, privo di canoni come sono sempre stati usati nei precedenti Concili, non è facile orientarsi per discernere dov’è che il Concilio tratta di quelle materie di fede o prossime alla fede circa le quali il Concilio non può errare né insegnarci il falso. Personalmente ritengo che siano poche le proposizioni presentanti un carattere di novità e da credersi per fede.

Il Papa vi ha invitati ad accogliere le “dottrine del Concilio”. Vi faccio una proposta: attraverso i vostri rappresentanti che stanno trattando con la S.Sede perché possiate essere riammessi, come certo desiderate e come il Papa desidera, alla piena comunione con Roma, chiedete al Santo Padre: Santità, Lei ci invita ad accogliere le dottrine del Concilio. Bene, siamo disposti. Ma ci dica quali.

Considerando d’altra parte che nel Concilio ci sono dottrine dogmatiche e dottrine pastorali, è chiaro a tutti che non tutte le dottrine del Concilio sono infallibili o di fede, ma non ci è impedito ritenere che certi provvedimenti o indicazioni pastorali siano sbagliati. Ed a ciò è da addebitarsi una delle cause della crisi attuale, non alle dottrine dogmatiche del Concilio, che sono salutari ed hanno fatto avanzare la conoscenza del dato rivelato della Scrittura e della Tradizione.

Quanto alla questione dell’infallibilità del Magistero della Chiesa e quindi del Concilio, voi citate quella forma di infallibilità che corrisponde al dogma solennemente definito. Ora è vero che nel Concilio non esistono proposizioni di questo genere; tuttavia ve ne sono, che toccano materia di fede o prossima alla fede, le quali sono anch’esse infallibili, benchè non siano dogmi definiti.

Per questo la vostra tesi, secondo cui “non tutte le proposizioni (anche a contenuto dogmatico) contenute negli atti di un Concilio Ecumenico godono dell’infallibilità, ma solo quelle per le quali risulti chiara e indubitabile la volontà di definire e obbligare la Chiesa Universale in materia di fede e costumi”, non corrisponde a verità. In realtà, come è insegnato nell’Istruzione Ad Tuendam Fidem che vi ho già citato, possono esistere dottrine in materia di fede o prossima alla fede che godono della qualifica dell’infallibilità, benchè non si tratti di dogmi definiti.

Infatti il suddetto documento aggiunge, nel can.750 del nuovo Codice di Diritto Canonico, al primo comma che tratta delle dottrine solennemente definite, un secondo comma che tratta ancora di verità di fede, ma senza intenzione di definire, e tuttavia, trattandosi di materia di fede, si parla ancora di dottrina “infallibili”.

Ebbene è questo genere di dottrine che è presente nel Concilio e non semplicemente come ripetizione di dottrina già insegnate, ma come insegnamenti nuovi nel senso di esplicitazione di dottrine già definite.

Per esempio, la famosa tesi che “la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica”, come ha già spiegato un recente documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, è un insegnamento nuovo, ma che non è da considerarsi falso o in contrasto con l’insegnamento tradizionale, per il quale la Chiesa di Cristo è la Chiesa cattolica.

Il Concilio si pone dal punto di vista dell’esistenza concreta della Chiesa e considera come elementi di Chiesa si trovino anche al di fuori dei suoi confini vivibili, cosa che non smentisce ma conferma il primato del cattolicesimo su tutte le altre religioni; mentre la definizione precedente considera l’essenza sovratemporale della Chiesa nella sua divina perfezione, a prescindere da altre formazioni religiose che in forme inferiori partecipano in qualche modo per somiglianza di quella divina perfezione.

Ed è possibile dimostrare la verità di questo assunto. Del resto, trattandosi qui di verità di fede tradizionale, è impensabile che un Concilio ecumenico, pronunciandosi su questa materia seppur in forma nuova, possa insegnarci il falso, portarci fuori strada o comunque insegnare qualcosa di non coerente con quanto ha insegnato in precedenza, perché vorrebbe dire che la Chiesa tradisce la sua missione e quindi quando Cristo le ha promesso di assisterla sino alla fine del mondo, la ha ingannata, cosa evidentemente assurda e blasfema per un cattolico al solo immaginarla.

Dice infatti l’Ad Tuendam Fidem a proposito dei due commi del can.750: “Il magistero della Chiesa insegna una dottrina da credere come divinamente rivelata (1° comma) o da ritenere in maniera definitiva (2°comma), con un atto definitorio oppure non definitorio. … Nel caso di un atto non definitorio viene insegnata infallibilmente una dottrina del magistero ordinario ed universale” (gli insegnamenti del Concilio). … “Tale dottrina può essere confermata o riaffermata dal Romano Pontefice, anche senza ricorrere ad una definizione solenne. … Di conseguenza, quando su una dottrina non esiste un giudizio nella forma solenne di una definizione, ma questa dottrina, appartenente al patrimonio del depositum fidei, è insegnata dal magistero ordinario ed universale” (come avviene oggi per gli insegnamenti del Concilio) … “essa allora è da intendersi come proposta infallibilmente”, n.9.

Non è vero che il Concilio non impone dottrine e non condanna errori; solo che fa ciò con un linguaggio semplicemente dichiarativo o espositivo, nella forma descritta dal secondo comma e non dal primo, per cui, in base al dettato del secondo comma, quegli insegnamenti del Concilio continuano a possedere la nota dell’infallibilità.

Voi ponete giustamente i requisiti per l’infallibilità delle definizioni solenni, ma trascurate o ignorate che tutti quei requisiti, come risulta dall’Ad Tuendam Fidem, non sono necessari per l’infallibilità delle dottrine dogmatiche di secondo grado o non definite, che comunque il documento chiama “definitive”, ma, per l’infallibilità di questo livello inferiore, è sufficiente che si tratti del Magistero della Chiesa, Pontificio o conciliare, che insegna o sviluppa temi contenuti nel deposito rivelato, si tratti di Scrittura o si tratti di Tradizione, si tratti o non si tratti di dogmi già definiti.

Voi invece fate un salto indebito: dal fatto che il Concilio non definisce nuovi dogmi (e ciò è vero), voi concludete che le nuove dottrine dogmatiche del Concilio non sono infallibili e quindi sono false per il solo fatto che non godono di quel tipo di infallibilità che è proprio delle dottrine definite o dogmi dichiarati come tali.

Invece perché ci sia dottrina infallibile, sempre da come risulta dall’Ad Tuendam Fidem, non è necessario che un Magistero conciliare abbia o manifesti esplicitamente l’intenzione di definire, ma è sufficiente che definisca di fatto anche senza dichiaralo formalmente: ciò che conta è che tratti materia di fede, ossia insegni verità di fede le quali chiariscono o esplicitano dogmi già definiti o testi della Scrittura o dati della Tradizione. Ed è esattamente quello che ha fatto il Concilio.

Per questo voi fate un salto assolutamente illegittimo allorchè, restringendo il concetto di infallibilità alle sole definizioni esplicite solenni, che avvengono rarissimamente, voi asserite che “gli insegnamenti del Papa e dei vescovi in materia di fede non sono sempre infallibili” e che “in linea di principio, seppure eccezionalmente e in epoche di crisi gravissima, non è impossibile che cadano in errore persino in materia di fede”.

E dite inoltre che “nessun insegnamento del Concilio Vaticano II può essere definito "infallibile" ("in sensu diviso"): né a titolo di una definizione solenne e straordinaria (mancando l’intenzione espressa), né a titolo del Magistero Universale Ordinario (perché nel caso di un Concilio la Chiesa docente non è "dispersa" in tutto il mondo, caratteristica specifica del MOU, e sopratutto le novità professate nel Concilio mancano dell’universalità verticale cioè temporale necessaria a un vero Magistero ordinario che non è altro che un’eco della Tradizione), e neanche nei punti in cui riprende gli insegnamenti degli altri Concili o della Tradizione (in questo caso gli insegnamenti sono "assolutamente e definitivamente veri", ma non "infallibili" se non "in sensu composito")”, e quindi che è possibile che “vi siano degli errori del genere nei testi del Concilio e nel "Magistero" successivo visto che non è stato esercitato il privilegio d’infallibilità non essendo presenti tutte le condizioni richieste”.

Noto che, sempre da quanto risulta dall’Ad Tuendam Fidem, il Magistero di secondo grado non è sic et simpliciter soltanto quello dei vescovi sparsi nel mondo, ma può essere anche quello dei vescovi in quanto, dopo un Concilio, benchè sparsi nel mondo, insegnano quello che il Concilio in forma straordinaria, ma non necessariamente con volontà di definire, ha insegnato in materia di fede, aggiungendo nuove visioni a quanto già si sapeva.

Dico allora che non vi accorgete che con la vostra interpretazione dell’infallibilità vi precludete l’acquisizione di un immenso patrimonio di dottrina sicura e di fede, che non si trova solo nel Vaticano II, ma in tutta la storia della Tradizione e di nuovo, forse senza accorgervene, tornate ad avvicinarvi ai protestanti, con la sola differenza che mentre essi dichiarano fallibile qualunque proposizione del Magistero, voi ritenete infallibili solo i dogmi definiti e non anche – come invece la Chiesa vi chiede di fare – le proposizioni semplicemente dichiarative prive dell’esplicita volontà definitoria.

Per sapere cosa è di fede e cosa non è di fede, non è necessaria la forma o il modo più o meno solenni o le dichiarazioni esplicite da parte della Chiesa, ma basta verificare che sia la Chiesa a parlare e che ci parli di ciò che Cristo ci insegna o di ciò che essa ha dedotto dogmaticamente dagli insegnamenti di Cristo valendosi della Scrittura e della Tradizione. Le definizioni solenni e straordinarie sono fatte per i duri d’orecchi o per contrastare l’opposizione degli eretici o per chiarire precedenti insegnamenti.

Non cambia il contenuto o la certezza di fede rispetto alle semplici dichiarazioni, ma semplicemente il modo di insegnarlo. Che la Madonna fosse Immacolata la Chiesa lo sapeva già da prima, solo che con la definizione dogmatica ha voluto proclamarlo col massimo della solennità e della pubblicità.

Ma per i discepoli del Signore, fiduciosi nella saggezza e nell’autorevolezza della Santa Madre Chiesa, non c’è bisogno che essa, quando espone la dottrina cattolica, alzi la voce, suoni la tromba o rafforzi il suo dire con speciale enfasi, ma basta che essa parli. Intelligenti pauca. L’importante è avere orecchi. Chi esige troppe condizioni per l’infallibilità mostra una diffidenza che non si addice alla santa semplicità del vero credente, una volta che egli ha compreso che si tratta di materia di fede o di Parola di Dio.

E per dirimere l’apparente contraddizione tra il prima e il poi, non deve fidarsi presuntuosamente del proprio giudizio, ma chiedere umilmente e fiduciosamente alla Madre che gli spieghi, al di là dell’apparente contraddizione, la continuità ed ai teologi che la dimostrino, per cui questi non devono oscurare ciò che è già oscuro o, peggio, essere a loro volta diffidenti. I teologi non devono creare o aggravare i dubbi, ma risolverli, altrimenti mettono in pericolo la fede del popolo di Dio e spingono alla disobbedienza al Magistero.

Il nuovo del Concilio non vi deve turbare o scandalizzare. La vostra Madre non vi ha tradito, ma, come fanno le mamme con i figlioletti che a volte si impuntano e non voglio camminare o per sfiducia nella mamma o per paura del nuovo, la vostra Madre nel Concilio vi chiede di procedere e, come dice il Signore, a guardare che “già le messi biondeggiano” (Gv 4,35).

Chi vi inganna e crea confusione e divisioni non è la Madre Santa, “colonna e fondamento della verità”, semper idem, come diceva il grande ed incompreso Card.Alfredo Ottaviani, ma sono certi figli degeneri, traditori, mestatori, ambiziosi, falsificatori e non interpreti del Concilio, ispirati dal diavolo, - quanto se ne rendono conto? - il cui nome è: modernisti. Chiamiamoli col loro nome.

Dirli “progressisti” è un favore che a loro facciamo, è uno scudo che a loro fa comodo e dietro al quale scorrettamente si riparano da quarant’anni, approfittando di un appellativo in sé lecito ed onesto. Dopotutto progredire è un dovere per tutti. E’ ora invece che gettino la maschera e che li manifestiamo per quello che sono. Preghiamo per la loro conversione e, come dice l’Apostolo, “chi crede di stare in piedi, stia attento a non cadere” (I Cor 10,12).

Con rispetto e cordialità fraterna


Padre Giovanni Cavalcoli, O.P.


Bologna, 9 aprile 2011

109 commenti:

  1. Un buon scritto, non cè dubbio.
    Io sarei stato eccessivamente stringato. Una sola parola:
    Convertitevi!

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  2. Continuo a credere che questo sia pur pregevole documento di risposta (finalmente si fa davvero una analisi teologica basata sulla carità!), risponda a problematiche GIA' TRATTATE E RISOLTE. Per ambo le "parti in causa". Tra l'altro l'assolutizzazione del Concilio va di pari passo alla negazione.

    Il Concilio dovrebbe essere compreso, più che difeso o ostacolato. La chiave di comprensine l'ha data il Papa, e la definizione definitiva del Concilio l'ha data il Concilio stesso. Per questo, l'analisi dovrebbe andare avanti. Altrimenti anche se i doumenti sono pregevoli, si rischia la stagnazione e l'esposizione dei rispoettivi punti di vista. Stop

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  3. Magistrale questo scritto di padre Cavalcoli: preciso nell'affermare la Verità senza dimenticare la necessaria Carità.
    Condivido in particolare la sua assserzione principale, chiave di volta non solo del suo argomentare ma anche di un cattolicesimo genuino e verace: "<span>La categoria dell’attualità che ho usato non fa tanto riferimento al tempo, all’oggi, ma ad un atto conoscitivo o a un fatto epistemologico: si tratta di una conoscenza migliore di quella passata aventi entrambe per oggetto la medesima verità di fede eodem sensu eademque sententia."</span>
    La sua analisi non si limita ad una critica negativa ma contiene una proposta programmatica nella quale si riconosce ogni cattolico che vive in verità i famosi cann 750-752 con intelligenza: "<span>Voi mi direte: questa tesi della continuità è una semplice affermazione. Ma come la dimostri? ...  Come cattolici dobbiamo credere ai Papi del postconcilio che ci ricordano questa continuità. </span><span>Come teologi la dobbiamo dimostrare ai dubbiosi o a coloro ai quali sembra il contrario."</span>
    Purtroppo non penso che i teologi "di fronte" abbiano la preparazione, la competenza e soprattutto la "santità" per mandare avanti positivamente un tale dialogo: se i "migliori" fra di loro non ci sono risusciti davanti all'ex Sant'Uffizio resto pessimista quanto al risultato di questo meraviglioso dialogo avanzato da p. Cavalcoli.
    Ma, chissà, forse lo Spirito Santo ce la farà, Lui.
    Preghiamo per le intenzioni del Sommo Pontefice circa la FSSPX. In Pace

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  4. Quelle parole di Benedetto XVI non sono rivolte ai lefebvriani, ma ai tradizionalisti _in seno alla Chiesa_.

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  5. ho come l'impressione che p.Cavalcoli si sia svegliato 6 mesi fa' decidendo di diventare lo zorro-salvatore del Concilio.
    Una domanda: ma dov'era padre Cavalcoli 15, 20, 25 anni fa' quando la fsspx diceva esattamente le stesse cose di oggi e tutti ci prendevano per malati di mente perché volevamo discutere sul CV2 ?
    Mgr Lefebvre ha predetto uno a uno tutti guai del post-concilio con 20 anni di anticipo, Cavalcoli é sul ring da due mesi e tira fuori la grande parola obbedienza, intanto che afferma allegramente che se un buddista prega secondo il suo rito gli angli custodi portano le sue preghiere al dio unico... mah! 

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  6. intanto che gli scempi dilagano, il grande problema per tutti é l' "eresia disobbediente" della fsspx.

    <span>Per citare due notizie di oggi: </span>
    <span>1) Don Giorgio De Capitani, parroco di Galbiate nella Diocesi di Milano, chiede un euro e una pistola per uccidere il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.</span>
    <span>Vedremo cos farà la Curia ! Il problema é che  chi dovrebbe intervenire é l'oggetto ...della seconda notizia!</span>
    <span></span>
    <span>2) Il card Tettamanzi parla del sacrificio cristiano di V.Arrigoni martire in palestina </span>
    <span>''La notizia dell'uccisione di Vittorio Arrigoni... ci colma di tristezza e di dolore'': lo scrive l'arcivescovo di Milano, card. Dionigi Tettamanzi, in una lettera inviata, alla parrocchia di Bulciago</span><span>''Nella telefonata avuta con la madre di Vittorio <span>ho ricevuto la preziosa confidenza di alcune parole da lui pronunciate</span>: <span>'Mamma, io sono disposto a dare anche la mia vita per i miei fratelli palestinesi'</span>''.</span>
    <span>''Queste parole ascoltate oggi alla luce della tragedia accaduta, sono per noi tutti motivo di profonda commozione e di rinnovato impegno cristiano e civile. Il sacrificio di Vittorio per la causa della pace e del rispetto della dignita' di ogni persona, sia d'esempio e di incoraggiamento a vincere ogni egoismo e a dedicarci a questi ideali nel nome di Gesu', il Crocifisso Risorto''.</span>
    <span></span>
    <span>Tutti in palestina a morire per Gesu'... </span>

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  7. Ciò a parte, l'articolo di Cavalcoli è veramente pregevole.

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  8. Ma Arrigoni era cristiano?
    Mi sconcerta il comportamento della madre, non riesco a comprenderlo: se è una credente lo definirei un atteggiamento da... cristiana certa della vittoria di Cristo; se non è una credente un comportamento osceno.

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  9. Il padre Cavalcoli è un esempio anche per quegli SCHIZZINOSI che non vogliono avere più niente a che fare con la FSSPX e con altri tradizionalisti in errore oggettivo. Anche se è un "nuovo", discute e porta i suoi argomenti con competenza e rispetto. Il motu proprio sta portando rispetto da ambo le parti.

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  10. forse Cavalcoli puo' rispondere a quello che chiedevo qualche gg indietro, qual'é oggi la differenza tra una parrocchia media e AmnestyInternational ?
    Coma Amnesty, Tettamanzi parla della pace e del rispetto della dignita' di ogni persona...  ma la pace per un cattolico non é prima di tutto la pace dell''anima? cioé l'assenza di peccato grave sulla coscienza?

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  11. <span>forse qualcuno puo' rispondere a quello che chiedevo qualche gg indietro, qual'é oggi la differenza tra una parrocchia media e AmnestyInternational ?  
    Coma Amnesty, Tettamanzi parla della pace e del rispetto della dignita' di ogni persona...  </span>
    <span>ma la pace per un cattolico non era prima di tutto (e prima del CVII) la pace dell''anima? cioé l'assenza di peccato grave sulla coscienza?</span>

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  12. Un testo costruttivo, ragionato e credibile. Indubbiamente un piccolo passo in avanti nella proposizione della giusta ermeneutica dell'ultimo concilio. Come già affemato da mons. Guido Pozzo, il quale ha giustamente iniziato a parlare di "para-concilio" in netta antitesi rispetto al concilio vero e proprio, così padre Cavalcoli, senza enfasi nè arroganza, discute nel merito con precisa volontà di analisi e di indagine. Almeno prova a farlo e in buona fede. Molto apprezzabile.

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  13. "Ma per i discepoli del Signore, fiduciosi nella saggezza e nell’autorevolezza della Santa Madre Chiesa, non c’è bisogno che essa, quando espone la dottrina cattolica, alzi la voce, suoni la tromba o rafforzi il suo dire con speciale enfasi, ma basta che essa parli. Intelligenti pauca. L’importante è avere orecchi. Chi esige troppe condizioni per l’infallibilità mostra una diffidenza che non si addice alla santa semplicità del vero credente, una volta che egli ha compreso che si tratta di materia di fede o di Parola di Dio.

    E per dirimere l’apparente contraddizione tra il prima e il poi, non deve fidarsi presuntuosamente del proprio giudizio, ma chiedere umilmente e fiduciosamente alla Madre che gli spieghi, al di là dell’apparente contraddizione, la continuità ed ai teologi che la dimostrino, per cui questi non devono oscurare ciò che è già oscuro o, peggio, essere a loro volta diffidenti. I teologi non devono creare o aggravare i dubbi, ma risolverli, altrimenti mettono in pericolo la fede del popolo di Dio e spingono alla disobbedienza al Magistero."Da scolpire in rilievo!

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  14. <span>"Ma per i discepoli del Signore, fiduciosi nella saggezza e nell’autorevolezza della Santa Madre Chiesa, non c’è bisogno che essa, quando espone la dottrina cattolica, alzi la voce, suoni la tromba o rafforzi il suo dire con speciale enfasi, ma basta che essa parli. Intelligenti pauca. L’importante è avere orecchi. Chi esige troppe condizioni per l’infallibilità mostra una diffidenza che non si addice alla santa semplicità del vero credente, una volta che egli ha compreso che si tratta di materia di fede o di Parola di Dio.  
     
    E per dirimere l’apparente contraddizione tra il prima e il poi, non deve fidarsi presuntuosamente del proprio giudizio, ma chiedere umilmente e fiduciosamente alla Madre che gli spieghi, al di là dell’apparente contraddizione, la continuità ed ai teologi che la dimostrino, per cui questi non devono oscurare ciò che è già oscuro o, peggio, essere a loro volta diffidenti. I teologi non devono creare o aggravare i dubbi, ma risolverli, altrimenti mettono in pericolo la fede del popolo di Dio e spingono alla disobbedienza al Magistero."</span>
    <span></span>
    <span>Parole da scolpire in rilievo!</span>

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  15. E' il momento delle lusinghe: prima il bastone, poi la carota.
    Non sono teologo, come non lo è in senso stretto nessuno dei commentatori che hanno scritto prima di me; lascio ai destinatari il compito di rispondere nel merito con la dovuta competenza. Tuttavia non è difficile cogliere nello scritto di Padre Cavalcoli parecchi falsi assiomi disinvoltamente seminati. Saranno sicuramente smascherati. Mi limito solo ad una osservazione . Se, come dice Cavalcoli, la Tradizione custodisce il deposito, sviluppa la coscenza della stessa, identica verità, da dove scaturisce allora il nuovo concetto di libertà religiosa in foro externo, con la correlata idea di sana laicità dello stato, che fa a pugni col magistero precedente? Qui non c'è continuità, ma rottura, tant'è vero che si dà alla frase evangelica "Restituite a Cesare ciò che è ..." una interpretazione tutta protestante, difforme da quella tramandataci dai Padri della Chiesa. Concludendo: Poiché Cavalcoli, citando l'autoreferenziale documento "Ad tuendam fidem" dice che per definire cosa è o non è di fede non è necessaria la forma o il modo solenne, essendo fatte le definizioni solenni per i duri d'orecchio e per contrastare gli eretici, bene: dato che i duri d'orecchio dopo quasi cinquant'anni sono ancora tanti e per di più sono tacciati d'eresia, si decida formalmente il Sommo Pontefice a definire solennemente come verità di fede indiscutibile i punti incriminati del Concilio. Se ne assuma la responsabilità e la causa sarà finita. Lo può fare, essendo l'Autorità suprema, la necessità sussiste, dunque lo faccia. Preghiamo perché lo Spirito Santo lo assista infallibilmente. 

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  16. La redazione giudica bellissimo l'articolodi Cavalcoli e da' la sponda ai nemici della FFSPX...e quando la FFSPX ha risposto a P. Cavalcoli ha parlato di "vero volto della fraternita"', una delle tante critiche ai nemici della Tradizione come li  definisce la Redazione.......oramai si e' capito! Carita' per tutti meno per loro! Adesso P. Cavalcoli elogia la risposta...ma son sempre protestanti..pero' ammette che c'e' molto protestantesimo nella Chiesa...allora chi protesta contro il Protestantesimo e' Cattolico! Non basta dire che chi protesta , voce del verbo protestare....diventa protestante...Lutero protesta contro la Verita' per introdurre menzogne. Se la FFSPX protesta contro il protestantesimo, la menzogna, , che lo stesso P. Cavalcoli ora ammette esistere nel post concilio ...allora sono Cattolici veri.
    Poi il Concilio Vaticano II non e' dogma, non e' Catechismo, non e' Dottrina...allora perche' insistere su accettare delle cose che non c' entrano neanche con la Tradizione? Boh......ma se neanche nella gerarchia rispettano il Motu Proprio e neanche l'art 36 sul latino e Gregoriano del CV2! Perche' si preoccupano tanto di cose che dovrebbero essere accettate solo da FFSPX e che non sono neanche chiare nel CV2 . Poiche' l'ecumenismo non e' ben spiegato..od altre cose. O bisogna obbedire alle interpretazioni?  Ciaoooooo...! 

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  17. Cattolico Tradizionalista16 aprile 2011 alle ore 22:11

    Il Cavalcoli assolutizza il Concilio dichiarando che non può dichiarare il falso, anche quando parla di dottrine ambigue, assai vicine al modernismo. E' palesemente in errore. Se una dottrina è ambigua va rigettata e ci si deve rifare alla Tradizione. Quello che fa la Fraternità San Pio X per l'appunto. Se devo scegliere fra una dottrina ambigua e una dottrina vera, sostenuta da secoli di Tradizione scelgo la seconda.

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  18. Chi esige troppe condizioni per l’infallibilità mostra una diffidenza che non si addice alla santa semplicità del vero credente, una volta che egli ha compreso che si tratta di materia di fede o di Parola di Dio.
    Suvvia non diciamo scemenze! è la Chiesa stessa che ha fissato questi criteri ed ora si rimprovera chi li adopera:Italia si trova sempre uno più papista del Papa.

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  19. Anch'io non sono teologo e quindi ignorante in materia e solo fino ad un certo punto riesco a seguire i ragionamenti.
    Ma vorrei che qualcuno rispondesse a questa semplice e chiara domanda: se prima del 1854 un fedele non credeva all'Immacolata Concezione di Maria, era eretico o no?
    Se non era eretico allora la proclamazione del dogma era necessaria, se invece lo era come sembrerebbe intendersi dalle parole di P. Cavalcoli in quanto vi era già una convinzione generale diffusa di tutta la Chiesa di tale verità, allora perché proclamarla come dogma? Ma come fa il fedele ad essere informato sul comune sentire della Chiesa se non attraverso la proclamazione del dogma?

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  20. Ritengo sia apprezzabile che, questa volta, padre Cavalcoli abbia accettato di discutere serenamante con la SPX.Tuttavia siamo fermi sempre al punto di partenza, se non si va a vedere i documenti conciliari non si ottiene niente. E' inutile dire che il concilio va interpretato alla luce della Tradizione, oppure che il concilio è uno sviluppo omogeneo della Tradizione precedente se poi non si dimostra quello che si dice. Come si può sostenere che l'insegnamento sulla libertà religiosa sia in continuità con la tradizione precedente quando ancora Pio XII diceva che non esisteva, nenche nella società civile, un diritto all'errore? La Chiesa ha sempre parlato di possibilità di tollerare l'errore per evitare un male maggiore, mai di un diritto all'errore! Come si fa a dire che è la stessa cosa?! o l'errore viene tollerato, cioè sopportato, oppure tutti hanno diritto ad esprimere le proprie convinzioni in materia religiosa. Sono due cose opposte. o è l'una o è l'altra. Dire che sono la stessa cosa vorrebbe dire obbligare i fedeli ha spegnere il cervello! Ma non è proprio Benedetto XVI che tiene a ribadire la necessità del rapporto tra fede e ragione?! Bah ...  

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  21. il discorso di CAvalcoli ha per limite la sua logica :

    Nella sua famosa risposta a P. Serafino M. Lanzetta egli diceva ...
    <span>"...giudicare il Concilio “alla luce della Tradizione”, è giusto, <span>a patto che si intenda per “Tradizione” non la fase precedente il Concilio,
    ma quella piùavanzata e più progredita, stabilita dalle dottrine dello stesso Concilio. "</span></span>
    <span><span></span></span> 
    il resto é secondario: il CVII ha un piede del 44 ma DEVE entrare nella scarpetta del 36, e quando si deve, volere é potere !

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  22. Avrei domanda per Cavalcoli, visto che é il garante della continuità. Cosa intende il Concilio quando dice "La Chiesa non rigetta niente di cio' che c'é di santo nelle altre religioni" (Lumen Gentium)  ?
    perché dopo 40 anni non l'ha ancora capito nessuno e ognuno lo intende a modo suo!

    Per  esempio la diocesi di Parigi ha una cellula apposita per accogliere i "Nuovi Credo e giudicare le derive settarie". Ecco cosa dice oggi la Chiesa di Parigi

    "Cosa pensare di questa nebulosa nutrita dalle grandi tradizioni dell'umanita (esoterismo occidentale, percorsi asiatici, chamanismo, et tanti altri ) ?  Dobbiamo noi repsingere a priori questa nuova visione del mondo che si diffonde discretamente ma con convinzione?  E fino a che punto questo nuovo modo di vivere é compatibile col Vangelo ?
    Nel 1991, il cardinale Arinze dichiarava : « Non si dovrebbero condannare i nuovi movimenti religiosi in blocco. I cattolici dovrebbero essere sempre pronti a identificare o studiare gli elementi e le tendenze che sono di per sé buoni e nobili. Dovrebbero anche consacrarsi allo studio dei movimenti la cui immagine non é oggi ancora chiara ».

    Ecco, noi abbiamo adottato questa prospettiva che é la stessa del gruppo nazionale « Pastorale, Nouvelles Croyances et Dérives Sectaires » attivo in tutta la Francia. Accoglienza dunque, ma anche discernimento, in particolare per riconoscere eventuali comportamenti interni settari."

    http://www.paris.catholique.fr/-Croyances-nouvelles-et-derives-.html

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  23. Padre Calvalcoli invoca sempre la necessità di progredire...ma rispetto a che cosa? Se dire che chiesa di Cristo sussite nella chiesa Cattolica è la stessa cosa cosa che dire che essa è la chiesa Cattolica, allora perché vi è stata questa necessità di progredire? Per adattarsi al mondo? Per cambiare? Il progresso significa anche ed inevitabilmente un cambiamento rispetto al passato per migliorare qualcosa che non andava. Che necessità c'era allora di progredire, riformare, adattare? Rispetto a cosa? A volte viene il dubbio che il concilio sia stato mosso da una maggiore attenzione verso le cose mondane che per quelle celesti? 

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  24. Cattolico Tradizionalista16 aprile 2011 alle ore 23:08

    Parliamoci chiaro, mantenere dottrine ambigue nel Magistero della Chiesa è pericolosissimo. Si offre così sempre il campo libero ai modernisti e a tutti i nemici della Chiesa di affondare i loro attacchi. Le dottrine conciliari ambigue vanno semplicemente accantonate e tutto il resto va letto alla luce della Tradizione. Non parliamo poi degli obbobri post conciliari, palesemente eretici. Dire che vanno spazzati via è il minimo.

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  25. <span>Avrei domanda per Cavalcoli, visto che é il garante della continuità. Cosa intende il Concilio quando dice "La Chiesa non rigetta niente di cio' che c'é di santo nelle altre religioni" (Lumen Gentium)  ?  perché dopo 40 anni non l'ha ancora capito nessuno e ognuno lo intende a modo suo!  Per  esempio la diocesi di Parigi ha una cellula apposita per accogliere i "Nuovi Credo e giudicare le derive settarie". Ecco cosa dice oggi la Chiesa di Parigi (tenetevi forte):
     
    "Cosa pensare di questa nebulosa nutrita dalle grandi tradizioni dell'umanita fatta di esoterismo occidentale, percorsi asiatici, chamanismo, et tanto altro?  Dobbiamo noi respingere a priori questa nuova visione del mondo che si diffonde discretamente ma con convinzione?  E fino a che punto questo nuovo modo di vivere é compatibile col Vangelo ?  Nel 1991, il cardinale Arinze dichiarava : « Non si dovrebbero condannare i nuovi movimenti religiosi in blocco. I cattolici dovrebbero essere sempre pronti a identificare o studiare gli elementi e le tendenze che sono di per sé buoni e nobili. Dovrebbero anche consacrarsi allo studio dei movimenti la cui immagine non é oggi ancora chiara ».  
     
    Ecco, noi abbiamo adottato questa prospettiva che é la stessa del gruppo nazionale « Pastorale, Nouvelles Croyances et Dérives Sectaires » attivo in tutta la Francia. Accoglienza dunque, ma anche discernimento, in particolare per riconoscere eventuali comportamenti interni settari."   <span>http://www.paris.catholique.fr/-Croyances-nouvelles-et-derives-.html</span></span>

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  26. la diocesi di Parigi interpreta bene o male la Lumen Gentium? Per me bene, perché cerca anche nello sciamanismo cio' che c'é di santo e di vero
    Il problema é che anche chi non facesse cio' applicherebbe bene il Concilio, perché questo ha molteplici intepretazioni che in 50 anni nessuno ha mai chiarito!
    Gli si puo' far dire cio' che si vuole !

    PS - notare che la chiesa francese che apre all'esoterismo occidentale, e allo chamanismo non darebbe mai una chiesa diocesana alla fsspx, ma neanche a un prete ufficiale che volesse dire il V.O.

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  27. Cattolico Tradizionalista16 aprile 2011 alle ore 23:14

    <span>Parliamoci chiaro, mantenere dottrine ambigue nel Magistero della Chiesa è pericolosissimo. Si offre così sempre il campo libero ai modernisti e a tutti i nemici della Chiesa di affondare i loro attacchi. Le dottrine conciliari ambigue vanno semplicemente accantonate e tutto il resto va letto alla luce della Tradizione. Non parliamo poi degli obbrobri post conciliari, palesemente eretici. Dire che vanno spazzati via è il minimo.</span>

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  28. ma loro sono dentro la Chiesa , in piena comunione col papa hanno il visto in regola, hanno pagato il canone di dire che il CVII é perfetto (poi lo strapazzano e lo rigirano amodo loro per farne cio' che vogliono ma hanno detto le 3 paroline magiche obbediamo sulla carta)

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  29. quali obrobri? ci sono obrobri nel post-concilio? ma no !
    aprirte questolink http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=amici-nemici-berlusconi-decapitani-politica-micciche e cliccarte il triangolino rosso

    poi ascoltate le parole di don Giorgio Capitani (sacerdote ufficiale della chiesa cattolica)

    Datemi una pistola un euro per sistemare il paese (faccio fuori berlusconi)
    "Vi spiego: l'euro mi serve per accendere un cero alla madonna per non sbagliare il colpo...
    pero' in realtà non lo voglio uccidere perché senno' sarebbe un martire, un simbolo - solo per questo non lo farebbe - si solo per questo altrimenti lo farei...
    ...sa poi ogni città avrebbe una sua statua di berlusconi, ovviamente nuda e con il pene ben eretto per farne un portaombrello..."

    Scusate se riporto l'oscenità cruda cosi' come é strata detta dal Capitani ma non se ne puo' più siamo considerato fuori dalla chiesa da 25 anni perché lefebvriani
    mentre tutti quelli che hanno fanno cose indescrivibili, tutti ma proprio tutti sono dentro e sguazzano nel fango che creano

    mah ...offriamo a Dio anche le nostre sofferenze morali per la conversione di sta povera gente.

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  30. <span>parlando di obrobri ...aprite questo link <span>http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=amici-nemici-berlusconi-decapitani-politica-micciche</span> e cliccarte il triangolino rosso per ascoltate le parole di don Giorgio Capitani  (anche il dj é scioccato)
     
    Datemi una pistola un euro per sistemare il paese (faccio fuori berlusconi)  
    "Vi spiego: l'euro mi serve per accendere un cero alla madonna per non sbagliare il colpo...  
    pero' in realtà non lo voglio uccidere perché senno' sarebbe un martire, un simbolo - solo per questo non lo farebbe - si solo per questo altrimenti lo farei...  
    ...sa poi ogni città avrebbe una sua statua di berlusconi, ovviamente nuda e con il pene ben eretto per farne un portaombrello..."  
     
    Scusate se riporto l'oscenità cruda cosi' come é strata detta dal Capitani ma non se ne puo' più... siamo considerati fuori dalla chiesa da 25 anni perché lefebvriani  
    mentre quelli che hanno fanno cose indescrivibili, sono tutti ma proprio tutti dentro e sguazzano nel fango che creano. 
     
    mah ...offriamo a Dio anche le nostre sofferenze morali per la conversione di sti poveri preti, sacerodti in aeternum e elevati (indipendentemente dalla fedeltà delle loro azioni) a una dignità infinita </span><span>e che non sanno più neanche cosa dicono.</span>

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  31. Reverendo Padre Cavalcoli,
    E' proprio dal Sommo Pontefice che giunge l'elogio, l'incoraggiamento, l'assecondamento, il sostegno, la promozione e la carriera di coloro che seminano confusione e divisione, quando non accada che se ne faccia esso stesso promotore in prima persona (visite in moschea, sinagoga, Usa, Assisi III, limbo, interviste, libri ecc ecc.)
    Mi associo quindi all'appello di Benedetto: Il Sommo Magistero vuole dimostrare la continuità? Bene, definisca infallibilmente e dogmaticamente le questiones disputatae del postconcilio "eodem sensu, eademque sententia". Abbia il Sommo Pontefice questo coraggio e avrà la sottomissione delle nostre menti: Roma locuta, causa finita.

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  32. Mah ! apprezzabile certo il padre Cavalcoli, che però per giustificare cita il Concilio e "Ad tuendam fidem" di Giovanni Paolo II del post-concilio. Insomma, citare una teoria da dimostrare ri-citando la stessa teoria da esaminare con lo stesso schema, da un punto di vista scientifico è SBAGLIATO e, da un punto di vista "dialettico" è una modalità marxista che non ci sta affatto bene in un dialogo di stampo religioso. Inoltre, come già disse Hpoirot, che ci faceva 20 anni fa padre Cavalcoli ? Aspettava il momento di parlare con la fraternità vituperata, solo obbedendo ad un ordine?Mi sembrano quei tentativi disperati ed ottimistici ad oltranza di voler ad ogni costo vedere il bel fondo marino dal buco della barca che intanto affonda. 

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  33. Hpoirot, non essere ingiusto con la gerarchia attuale. Non hai sentito che la diocesi milanese(la mia) ha belato che hanno cercato di zittire don Capitani, ma è così un discolo che non ascolta !E...quanta pazienza con questi preti discoli....ma se parlasse un Don Curzio o un don Villa.."pussa via ! Guai a te se ti presenti nella diocesi!!!!"e qui vi sarebbero appalusi scroscianti sulla cacciata, da parte di papofili ad oltranza,succursali di logge cirenaiche(gheddafiane e non, tanto per stare in tema bellico), & tripparoli uniti.  

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  34. Era probabilmente meglio dei cristiani, che non vedo molto pronti a dare la vita per i loro fratelli (e se poi sono islamici, manco li considerano fratelli, ma cani).

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  35. "Convertitevi!"
    Lo stesso monito che i lefebvriani  rivolgono ripetutamente a Roma.  Non ne verrete mai a capo.

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  36. Non ha detto BXVI che liberta' religiosa non significa indifferentismo e che tutte le religioni sono uguali ( caritas in veritate )? e domando: quando leggiamo dei divieti assoluti per i cristiani in alcuni paesi islamici, delle condanne a morte per blasfemia o per convertiti al cristianesimo nei medesimi paesi ,  quale reazione abbiamo ? non affermiamo il rispetto da parte degli stati e delle relative legislazioni ? Questo non e' liberta' religiosa intesa come non coercizione da parte, appunto degli stati e non come diritto della persona all'errore? E il Concilio ha affermato il primo o il secondo principio? Attenzione a non proclamarci pontefici massimi. E , per quanto mi sembra, il subsistit e' cosi' diverso da "est"? Ed ancora circa l'esistenza  di cio' che c'e' di buono altrove e' qualcosa che cozza con situazioni reali ? Quando non molti anni fa in una conferenza dell'Onu - o qualcosa di simile, svoltasi mi sembra a Pechino, - in cui si dibattevano questioni, diciamo, di carattere morale la delegazione vaticana e quelle dei paesi islamici respinsero le tesi  dei paesi occidentali... e Aggiungerei : i cristiani acattolici morti nei campi nazisti o comunisti per non rinnegare Cristo, non ci fanno riflettere? Mi pare , dunque che non si possa assolutizzare tutto, senza con cio' contraddire niente della tradizione.

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  37. Lo scritto ed il tono di Padre Cavalcoli sono indubbiamente meritori. Tra l'altro, come già per l'articolo scritto dalla FSSPX in risposta al suo primo, ci vogliono preparazione e pazienza per accostare queste modalità di disputare. Bene ha fatto la Redazione a proporcene stile e contenuti. Per educarci ci vorrà del tempo, ma o intanto preghiamo perchè lo Spirito illumini chi sta dialogando, oppure faremo il gioco di chi gode di queste divisioni, indebolendo chi ama davvero la Chiesa a beneficio di chi la usa, come certi preti politicanti.
    Negli interventi precedenti, giustamente da blog, prevalgono inevitabilmente la vis polemica e la frase virgolettata messa lì come i carriarmatini sul risiko, ad occupare il territorio. Non ne biasimo alcuno in particolare, perchè anch'io prediligo spesso il sarcasmo.
    Rendiamoci conto che questo momento è decisivo: per chi pensa che il Concilio Vaticano II sia "tutto" e per chi pensa che invece sia "niente", la continuità con Gesù è data da questa Chiesa e questo Papa. E lui sta conducendo fuori dalle sabbie mobili una sanissima fetta di credenti, che erano stati ridotti a paria, nel momento in cui una fetta assai cagionevole di fede pretenderebbe di ostacolarne questa volontà. Non indeboliamo il Papa, rafforzando questa fronda di malati che si credono sani e che propalano sempre peggio le proprie innegabili malattie. Ma riteniamoci un malati tutti, perchè Gesù non è venuto per i sani e per lasciarci convertire da Lui, per il sacrificio della croce. Un sacrificio che viene banalizzato e sempre meno capito da chi quasi non lo ritiene più necessario.
    E' la settimana santa (splendido don Nicola Bux sulla Bussola), la "continuità" deve essere con quanto è davvero successo allora. 
    E' il momento migliore per affidarci davvero a Dio. Padre nostro, sia fatta la Tua volontà.     

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  38. queste sono ...<span>Parole da scolpire in rilievo!</span>

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  39. avrei gradito personalmente che la stessa diocesi belasse teneramente contro di me quando 25 anni fa (io topo di parrocchia dall'infanzia) affermai che passavo alla fsspx
    il mio parroco (di cui ero uno dei 2 bracci destri fidati), per un annetto buono tuono' dal pulpito che c'erano degli scismatici pericolosi nella zona
    la gente non mi salutava più per strada! ma che consolazione, avevo imparato a dire il mio rosario giornaliero, mi avevano spiegato cosa era un peccato, ero in pace con la coscienza e sapevo che vivevo per andare in cielo. la fsspx mi ha charito in 2 ore quello che la parrocchia mi aveva nascosto per 20 anni e a cui (come tutti i cattolici) anelavo profondamente.
    per la diocesi da un giorno all'altro ero diventato un appestato da scansare...

    il parroco mi saluto' di nuovo qualche giorno dopo la revoca della scomunica... si va dove tira il vento! ma la Verità se ne frega di queste beghe da comari, é una immutabile e eterna e questo vale anche per il caro p.Cavalcoli che esca alla ribalta adesso che c'é consenso per discutere il Concilio... perché non ci ha detto 10 anni fa' che il CVII qualcuno lo si puo' "interpretare" bene e male ?

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  40. <span>la diocesi non ha avuto questa pazienza quando si é trattato di vietare la messa VO alla chiesetta del Vignoli ! Tettamanzi si interposto di persona alla ED e al papa stesso per imporre le SUE regole!</span>
    <span>non ha avuto questa pazienza neanche con un bravo sacerdote che aveva solo girato gli altari del NO, l'ha spedito in fretta sui monti in punizione!
    </span><span>si imponga al don Capitani con la stesa energiea e lo sbatta fuori domani stesso...</span>
    <span></span>
    <span>e comunque avrei gradito personalmente che la stessa diocesi belasse teneramente contro di me quando 25 anni fa (io topo di parrocchia dall'infanzia) affermai che passavo alla fsspx  
    il mio parroco (di cui ero uno dei 2 bracci destri fidati), per un annetto buono tuono' dal pulpito che c'erano degli scismatici pericolosi nella zona  
    la gente non mi salutava più per strada! ma che consolazione, avevo imparato a dire il mio rosario giornaliero, mi avevano spiegato cosa era un peccato, ero in pace con la coscienza e sapevo che vivevo per andare in cielo. la fsspx mi ha charito in 2 ore quello che la parrocchia mi aveva nascosto per 20 anni e a cui (come tutti i cattolici) anelavo profondamente.  
    per la diocesi da un giorno all'altro ero diventato un appestato da scansare...  
     
    il parroco mi saluto' di nuovo qualche giorno dopo la revoca della scomunica... si va dove tira il vento! ma la Verità se ne frega di queste beghe da comari, é una immutabile e eterna e questo vale anche per il caro p.Cavalcoli che esce adesso che c'é consenso per discutere il Concilio... perché non ci ha detto 10 anni fa' che il CVII si puo' "interpretare" bene e male ?</span>

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  41. Riferendomi alle sagge riflessioni del blogghista "Benedetto", va detto che padre Cavalcoli è anche l'autore del libro che fa emergere senza compromessi, gli errori di K.Rehner chiedendo egli stesso in una nota del libro: che attendiamo dalla Chiesa una condanna UFFICIALE di questa dottrina che ha invaso i seminari e continua ancora a mietere vittime perchè ancora viene usato e citato....

    Di conseguenza questa sua lettera acquista per me stessa e dopo aver letto quel libro, un vero affetto verso coloro che combattono ogni errore, ma che è anche un atto paterno perseguire la "correzione fraterna" verso chi, pur avendo molte ragioni nel difendere la vera fede, lo fa con modi sbagliati, con indirizzi sbagliati come quello di attribuire allo stesso Magistero Pontificio il peso della grave apostasia che stiamo vivendo....

    A mio parere la FSSPX si sta infilando in un vicolo cieco.... in questa resistenza che fin dagli inizi fu davvero CORAGGIOSA oggi però, dopo la revoca della scomunica e dopo il Summorum Pontificum, rischia di rivelarsi un boomerang per loro stessi, rischia di diventare una loro schiavitù dalla quale gli sarà impossibile uscirne fuori....
    Con il Pontificato di Benedetto XVI e soprattutto con gli eventi accaduti in questi ultimi 4 anni, era auspicabile, e lo è ancora, una APERTA FIDUCIA nei confronti del Pontefice che ha saputo dimostrare alla FSSPX di saper remare CONTRO quella spinta modernista che ci stava devastando....
    Benedetto XVI è stato come una chemio terapia nella lotta al cancro.... gli effetti non si vedono subito, prima si assiste ad una frenata delle metastasi... solo dopo mesi di terapia si comincia a vedere come le metastasi iniziano a ritirarsi....molto LENTAMENTE....
    delle volte però si ha bisogno anche del bisturi e siamo certi che il Papa non l'abbia ancora usato perchè in certi casi non è saggio, o non serve alla cura....
    Il Summorum Pontificum è l'antidoto introdotto da Benedetto XVI con questa chemio.... e da quel momento abbiamo bisogno di AIUTO per la regressione del cancro, abbiamo bisogno DI UNIRE TUTTE LE NOSTRE FORZE....

    Ho letto anche la risposta della FSSPX a questa Lettera, e seppur condivido le motivazioni spiegate nella risposta, resta palese che si assiste ad una sorta di alzamento delle barriere di difesa, una difesa che se in passato era legittima e coraggiosa, oggi rischia di isolare ulteriormente la FSSPX facendo venire meno alla Chiesa il supporto di una importante partecipazione alla COMUNE BATTAGLIA CON PIETRO....

    Santa Domenica delle Palme a tutti e Buona Settimana Santa!

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  42. <span>Notare infine che per la diocesi di Tolosa lo stesso movimento "Pastorale, Nouvelles Croyances et Dérives Sectaires"  deve servire alla conversione e a riportare i fratelli al Vangelo</span>
    <span>La continuità non c'é neanche tra le diocesi ! Ognuna ha una sua versione dela CVII ! Che il papa intervenga e faccia chiarezza parlando ex-cathedra</span>

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  43. Cavalcoli è anche l'autore del libro che fa emergere senza compromessi, gli errori di K.Rehner   ma che bello!  Caterina gli errori di Rahner, Mgr Lefebvre li condannava nel 1968 !
    lui s'é beccato i fulmini della chiesa per 40 anni, Cavalcoli gli applausi scroscianti di chi a finalmente capito che qualcosa non va nel CVII... ridicolo é dire poco...

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  44. <span>Cavalcoli è anche l'autore del libro che fa emergere senza compromessi, gli errori di K.Rehner   ma che bello!  Caterina gli errori di Rahner, Mgr Lefebvre li condannava nel 1968 !  
    lui s'é beccato i fulmini della chiesa per 40 anni, Cavalcoli gli applausi scroscianti di chi a finalmente capito che qualcosa non va nel CVII... dire che é ridicolo, é poco...</span>

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  45. E il grandissimo Dante17 aprile 2011 alle ore 10:54

    Che stupidissima generalizzazione, Enzo G. Castellari. Sono semmai molti islamici a considerare cani e certamente non fratelli i cristiani. Ricordati di Asia Bibi, tanto per fare il nome di una persona che sta morendo per Cristo mentre tu getti fango sui cristiani.

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  46. <span><span>Cavalcoli è anche l'autore del libro che fa emergere senza compromessi, gli errori di K.Rehner   ma che bello!  Caterina gli errori di Rahner, Mgr Lefebvre li condannava nel 1968 !    
    lui s'é beccato i fulmini della chiesa per 40 anni, Cavalcoli gli applausi scroscianti di chi ha finalmente capito che qualcosa non va nel CVII... dire che é ridicolo, é poco...</span></span>

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  47. se i medici al 99% si rifiutano categoricamente di applicare la cura, ha voglia il primario ad aspettare che il Malato guarisca ! e chi l'ha detto poi che asportare i tessuti malati non giovi al malato di cancro ? (sempre SE i tessuti tumorali sono di piccola entità e ben CIRCOSCRITTI, e non già troppo diffuse le metastasi, ovviamente!.....)

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  48. cara Caterina,
    <span>se i medici al 99% si rifiutano categoricamente di applicare la cura, ha voglia il primario ad aspettare che il Malato guarisca ! ....e chi l'ha detto poi che asportare i tessuti malati non giovi al malato di cancro ? (sempre SE i tessuti tumorali sono di piccola entità e ben CIRCOSCRITTI, e non già troppo diffuse le metastasi, ovviamente!.....)</span>

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  49. Io rimango dubbioso su una cosa. Se il Concilio Vaticano II deve essere considerato alla luce della Tradizione, perchè, allora, i documenti preparati dalle Commissioni preconciliari, vennero completamente liquidati? 
    Perchè si cercò sempre di contrastare l' azione dei conservatori all' interno dello stesso COncilio.
    Sono note a tutti le discussioni che si verificarono fra l'ala modernista e quella più legata al passato. I dissidi ci furono, vi fu, inoltre, una grande sorpresa nel constatare che il Santo Padre appoggiava completamente la nuova teologia dei padri francesi.
    Il problema esiste, ovviamente. Fra Verità ed errore non vi potrà mai essere conciliazione.

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  50. Sto aspettando qualcuno che invece di difendere o attaccare il concilio ci mostri le contraddizzioni all'interno dei documenti conciliari. Per questo che i colloqui dottrinali tra FSSPX e Santa Sede, sono a dir poco, importantissimi.
    Santa settimana Santa.

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  51. dopo

    1) l'azione della fsspx che ha chiesto la liberazione della messa e colloqui per discutere il CVII
    2) i libri di de mattei, ghererdini che hanno osato criticare il CVII

    e scesa sulla Chiesa la pioggia pro-discussione, nel sottobosco é allroa spuntato il funghetto Cavalcoli che inveisce contro la pioggia che gli ha dato il coraggio di verire allo scoperto!
    c'é come minimo da chiedersi quanto tempo l'O.P. avrebbe aspettato le condizioni favorevoli prima di schierarsi almeno contro le derive del progressismo!

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  52. <span>dopo  
     
    1) l'azione della fsspx che ha chiesto la liberazione della messa e colloqui per discutere il CVII  
    2) i libri di de mattei, ghererdini che hanno osato criticare il CVII  
     
    e scesa sulla Chiesa la pioggia pro-discussione, nel sottobosco é allroa spuntato il funghetto Cavalcoli che inveisce contro la pioggia che gli ha dato il coraggio di verire allo scoperto!  
    c'é come minimo da chiedersi quanto tempo l'O.P. avrebbe aspettato ancora le condizioni favorevoli prima schierarsi contro le derive del CVII...</span>
    <span></span>
    <span>Quando si ama la verità (o cio' che si ritiene tale) la si difende sempre, non da opportunisti solo quando la diplomazia lo permette !</span>

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  53. Michel ha 100% ragione, il CVII é stata la vittoria della nouvelle theologie francese (condannata in theilard de chardin da PioXII e nein successori da Ottaviani, Lefebvre... e tutta l'ala consercatirice del Concilio)
    Ora pero' siccome la regola numero 1 é il CVII ha senz'altro ragione si cerca il compromesso con le parti inquinate che i padri francesi hanno forzato con manovre politiche nei testi e la verità del magistero preconciliare ...

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  54. <span>Michel ha 100% ragione, il CVII é stata la vittoria della nouvelle théologie francese (condannata in Theilard de Chardin da PioXII e nei successori da Ottaviani, Lefebvre... l'ala conservatirice al Concilio)  
    Ora pero' siccome la regola numero 1 é il CVII é senz altro perfetto si cerca il compromesso con le parti inquinate che i padri francesi hanno forzato con vergognose manovre politiche nei testi e la verità del magistero preconciliare... Ricorda bene Michel: fra Verità ed errore non vi potrà mai essere conciliazione.</span>

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  55. Di contraddizioni ne sono già emerse e dimostrate diverse e formano oggetto di dibattito e approfondimento da parte di autorevoli studiosi. Chi non ritiene il Concilio un evento mitico intoccabile, ma la somma dei suoi documenti, se vuole ha modo di approfondire e di rendersi conto.

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  56. <span>Di contraddizioni ne sono già emerse e dimostrate diverse e formano oggetto di dibattito e approfondimento da parte di autorevoli studiosi. Chi non ritiene il Concilio un evento mitico che ne fa l'unico super-dogma intoccabile ma la somma dei suoi documenti, se vuole ha modo di approfondire e di rendersi conto.</span>

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  57. <span>Di contraddizioni ne sono già emerse e dimostrate diverse e formano oggetto di dibattito e approfondimento da parte di autorevoli studiosi. Chi non ritiene il Concilio un evento mitico, che ne fa l'unico super-dogma intoccabile, ma la somma dei suoi documenti, se vuole, ha modo di approfondire e di rendersi conto.</span>

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  58. <span>

    Errore di Cavalcoli: Nessuna dottrina si intende infallibilmente definita, se ciò non consta manifestamente. Si presume la non infallibilità di qualsiasi dottrina a meno che, soddisfacendo la condizione posta dal canone, non si dimostri il contrario. El l´infallibilità del Vaticano II non e dimostrata.  
    </span>

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  59. Chi è l'empio?
    Li riconoscerete dai frutti...se i frutti del Vaticano II sono questi c'è da inorridire:un papa che bacia il Corano!
    Monsignor Lefebvre ha salvato la Santa Messa di sempre e la vera chiesa,verrà un giorno in cui i papi lo ringrazieranno e chiederanno perdono .La maggior parte dei vescovi si piegò per viltà lui fu un uomo di coraggio come Paolo.
    Molti insegnanti non in linea col nuovo credo della Rivoluzione francese furono cacciati dalle Università Pontificie , molti sacerdoti,religiosi e religiose morirono di crepacuore.Chi non si piegava era fuori dalle grazie di Montini e Woitila.Mentre Giovanni Paolo II papa lodava e abbracciava persone come Maciel,monsignore era da evitare!
    La guerra nefanda fatta a Monsignore somigli tanto a quella ingaggiata dai giansenisti e dai Borboni contro la Compagnia di Gesù nel XVIII secolo ,guerra che portò alla soppressione della Compagnia e alla rovina delle missioni.Ma un  piccolo gruppo di Gesuiti in Russia si rifiutò di obbedire all'ordine ingiusto, iniquo,scandaloso che avrebbe portato alla rovina migliaia di anime.Come una fiammella i figli di Sant'Ignazio sopravvissero in Russia.Il nunzio apostolicoli li definiva scismatici ed eretici...quarant'anni dopo PioVV ristabilì la Compagnia!
    Dobbiamo resistere,resistere,resistere|

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  60. invece si continua ostinatamente da 45 anni a cercare una possibile via di mezzo tra Verità ed errore: è la trappola hegeliana, da cui la Chiesa docente non riesce più a liberarsi, da quando si disse (in apertura di CV2) : "Cerchiamo sempre ciò che ci unisce".  E questo continuo cercare il compromesso -come se la Verità fosse un polo estremo da cui guardarsi bene per essere "moderati"- lo chiamano, da allora, "dialogo ecumenico", dialogo con tutto e tutti. 
    Tranne che con chi vuole restare integralmente fedele alla Verità, cioè Nostro Signore, senza cambiare uno iota del suo Vangelo: questo tipo di cattolico viene etichettato in vari modi: scismatico, retrogrado, integralista (o fanatico, o tradi-protestante, ovviamente perchè protesta contro le eresie e le incoerenze del dialoghismo e della ambiguità conciliari). Chiunque usa il linguaggio e la forma mentis del Sì Si' No No, ovvero la chiarezza e la coerenza tra fatti e parole, come i Santi di sempre, conformati a Nostro Signore, viene preso per pazzo o per "nemico del dialogo" e della fratellanza ecumenica e onni-inclusiva, tollerante  e indifferentista verso le eresie: viene così anche privato della denominazione di cattolico, che a quanto pare, non gli spetta più.  
    Spostamento diabolico di significati e loro alterazione, funzionale a mantenere quel potere, che fu conquistato con la violenza e l'inganno, in quell'ottobre 1962.
    Rovesciamento della Verità dal suo Trono.

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  61. <span>invece si continua ostinatamente da 45 anni a cercare una possibile via di mezzo tra Verità ed errore: è la trappola hegeliana, da cui la Chiesa docente non riesce più a liberarsi, da quando si disse (in apertura di CV2) : "Cerchiamo sempre ciò che ci unisce".  E questo continuo cercare il compromesso -come se la Verità fosse un polo estremo da cui guardarsi bene per essere "moderati"- lo chiamano, da allora, "dialogo ecumenico", dialogo con tutto e tutti.   
    Tranne che con chi vuole restare integralmente fedele alla Verità, cioè Nostro Signore, senza cambiare uno iota del suo Vangelo: questo tipo di cattolico viene etichettato in vari modi: scismatico, retrogrado, integralista (o fanatico, o tradi-protestante, ovviamente perchè protesta contro le eresie e le incoerenze del dialoghismo e della ambiguità conciliari). Chiunque usa il linguaggio e la forma mentis del Sì Si' No No, ovvero la chiarezza di enunciati, nella reale, non fittizia continuità con la Dottrina perenne, e la coerenza tra fatti e parole, come i Santi di sempre, conformati a Nostro Signore, viene preso per pazzo o per "nemico del dialogo" e della fratellanza ecumenica e onni-inclusiva, tollerante  e indifferentista verso le eresie: viene così anche privato della denominazione di cattolico, che a quanto pare, non gli spetta più.    
    Spostamento diabolico di significati e loro alterazione, funzionale a mantenere quel potere, che fu conquistato con la violenza e l'inganno, in quell'ottobre 1962.  
    Rovesciamento della Verità dal suo Trono.</span>

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  62. Cattolico terra terra17 aprile 2011 alle ore 15:23

    P.Cavalcoli, che abbia ragione o no, ci dà un esempio: discussione argomentata senza acredine, contrariamente a molti commenti "ultras" che vedo spesso in questo blog. Capisco la passione e soprattutto lo stress di chi è stato tenuto nelle catacombe per 40 anni, ma se passiamo il tempo ad accapigliarci fra tradizionalisti di varie sfumature non facciamo un bel servizio alla Chiesa. E se vogliamo dirla tutta, anche gli ortodossi, spaccando il capello in quattro, possono trovare ottime argomentazioni per dimostrare che vanno bene solo i primi 9 concili. Chi non è un teologo, come me, non può fare altro che seguire semplicemente il Papa, oltre a pregare che la benemerita FSSPX ritorni presto alla piena comunione con Roma. 

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  63. ...ma caro hpoirot, dimentichi il detto "beati gli ultimi".... ;)
    è ridicolo, dunque, CONVERTIRSI, COMPRENDERE, TROVARE LA VERITA' ?
    vedi, padre Cavalcoli come tanti altri e, perdona la presunzione, come me... non abbiamo dovuto "convertirci" nel senso di aver praticato l'apostasia a causa del Concilio.... moltissima gente, forse come me o come padre Cavalcoli, ma lo spiega lo stesso padre Tomas Tyn, senza dubbio eravamo CONFUSI ma non per questo nell'apostasia.... non per questo infedeli, non per questo nell'errore...
    hai idea di quanta gente per 40 anni pur non aderendo alla FSSPX ha sempre mantenuto alta la FEDE ed ha camminato nell'ortodossia per quanto questo era possibile in quelle condizioni?

    Le ragioni espresse da padre Cavalcoli, non stanno condannando la FSSPX, al contrario, cercano di AIUTARE la stessa Fraternità a non rinchiudersi a riccio...

    Prova a contattare l'opera di suor Elvira.... nel silenzio e nella fede, sta operando grandi miracoli verso molti giovani caduti nel peccato.... questi giovani recuperati GUADAGNATI A CRISTO, frequentano piccole comunità sparse nel mondo dove vanno a Messa ogni giorno, dicono il Rosario ogni giorno, si confessano ogni settimana e vivono IN CRISTO.... vivono vendendo i prodotti della terra che arano e lavorano ogni giorno.... vivono in comunità separate tra uomini e donne, alcuni di loro sono sposati e si ritrovano con le famiglie dopo aver superato molte dure prove.... altri sono appena usciti dal carcere, altri ancora erano musulmani e si sono convertiti a Cristo.... Chi entra in questa comunità non resta indifferente a Cristo, SI CONVERTE....
    Probabilmente non fanno le nostre discussioni, hanno altro a cui pensare.... ma hanno vinto la propria battaglia contro il peccato, contro l'indifferenza a Cristo.... e cercano di vivere in Cristo ogni giorno....
    E' uno dei frutti non del Concilio, ma DELLA CONTINUITA' DELLA FEDE DELLA CHIESA che attraverso il Concilio ha trovato NUOVI LINGUAGGI che molti giovani di oggi hanno saputo accogliere.....
    valli a conoscere... io l'ho fatto.... non si vive solo di discussioni sull'ortodossia, LA SI VIVE ANCHE NELLA VITA PRATICA pur senza discuterne, o pretendere di conoscere i meccanismi della Liturgia antica o moderna....

    Quanto ai "nuovi" che si affacciano a queste discussioni, dice bene Don Alfredo sopra:
    <span>Il padre Cavalcoli è un esempio anche per quegli SCHIZZINOSI che non vogliono avere più niente a che fare con la FSSPX e con altri tradizionalisti in errore oggettivo. Anche se è un "nuovo", discute e porta i suoi argomenti con competenza e rispetto. Il motu proprio sta portando rispetto da ambo le parti.</span>
    <span></span>
    <span> ;) </span>

    RispondiElimina
  64. e...P.S.
    almeno Padre Cavalcoli ha avuto il coraggio e la lungimiranza di raccogliere gli errori di Rahner e denunciarli....vorrei sapere quali opere divulgative, taluni contestatori e che si dicono difensori della vera fede, hanno saputo darci....
    Sono pronta a scommettere che i grandi critici di questo blog ( di quanti difendendo l'ortodossia hanno il coraggio di dire alla FSSPX che il suo atteggiamento sta diventando di totale chiusura e dinque non buono per la Chiesa e per la comune battaglia ) , nessuno di loro ha letto il libro in questione....diversamente si comprenderebbe che tutti i mali non vengono dal Concilio come per altro ha ammesso lo stesso mons. Fellay in una recente intervista....

    Non serve a nulla criticare o peggio condannare chi COMBATTE LA STESSA BATTAGLIA.... Padre Cavalcoli non ha avanzato questo genere di critica distruttiva....

    ***

    Cara memory,
    con il senno del poi non si scrive la storia.... ;)
    non tutti i cancri sono operabili, questo non è un senno del poi, ma una triste realtà oggettiva.... e purtroppo posso portarti alcune testimonianze concrete...
    l'apostasia nella Chiesa non è piccola, nè circoscritta.... purtroppo è estesa e le metastasi sono assai diffuse... se non ci fosse la promessa del Cristo "NON PREVARRANNO" non avremmo più alcuna speranza oggettiva....
    La cura di Benedetto XVI E' OTTIMA!! solo che sarà lunga e non indolore.... ma funzionerà.... per questo STIAMO NELLA CHIESA CON IL PAPA....
    :)

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  65. seguire il Papa .....(siamo al solito tasto9
    .....quando e SE i vescovi lo seguono, altrimenti com'è possibile seguirlo, se a noi piccoli ciò viene di fatto impedito, visto che il Papa di fatto propone una linea "raddrizzata" ma non ordina nulla con autorità ? ovvero:
    se il MP è solo una bella novità nel panorama variegato ecclesiale, una proposta fra tante in par condicio con cento altre proposte ed "itinerari" di formazione cristiana altamente concorrenziali (che però urlano e cantano più forte....) e viene di fatto ostacolato da chi comanda  realmente, (quei vescovi che nelle diocesi dicono :"Qui comando io") come facciamo allora a seguire il Papa ?

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  66. <span>seguire il Papa .....(siamo al solito tasto)  
    .....quando e SE i vescovi lo seguono, altrimenti com'è possibile seguirlo, se a noi piccoli ciò viene di fatto impedito, visto che il Papa di fatto propone una linea "raddrizzata" ma non ordina nulla con autorità ? ovvero:  
    se il MP è solo una bella novità nel panorama variegato ecclesiale, una proposta fra tante in par condicio con cento altre proposte ed "itinerari" di formazione cristiana altamente concorrenziali (che però urlano e cantano più forte....) e viene di fatto ostacolato da chi comanda  realmente, (quei vescovi che nelle diocesi dicono :"Qui comando io") come facciamo allora a seguire il Papa ?</span>

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  67. Cattolico terra terra17 aprile 2011 alle ore 16:31

    Anch'io vorrei che tutti i vescovi seguissero il Papa anzichè dire "qui comando io". Ma io non ho poteri per obbligarli, non so se qualcuno qui nel blog li ha.
    Vorremmo tutti che entro le prossime 24 ore tutta la Chiesa Cattolica tornasse alla bella liturgia, o che almeno smettessero gli innumerevoli abusi, e che  sparisse l'eresia modernista. Ma evidentemente Dio ha modi e tempi diversi, anche se vuole certamente la nostra modestissima collaborazione e la nostra preghiera. 

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  68. Non servirà a nulla, men che meno a ripagarti delle umiliazioni che ti sono state inflitte, tuttavia mi sembra doveroso conferirti questa , ahimè insignificante, menzione d'onore: Dio ti consoli.

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  69. @ hpoirot : Non servirà a nulla, men che meno a risarcirti di tutte le umiliazioni che ti sono state inflitte; tuttavia mi sembra doverosa questa, ahimè, inutile menzione di onore: Dio ti consoli!

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  70. @LDCaterina63: padre Cavalcoli è anche l'autore del libro che fa emergere senza compromessi, gli errori di K.Rehner

    peccato che la teologia di K. Rahner sis quella insegnata e diffusa dalla Pontificia, ripeto PONTIFICIA, Università Gregoriana ...

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  71. Condivido con Memory  l'analisi sulla trappola hegeliana, così operante nella Chiesa e di cui tutti siamo, o siamo stati vittime inconsapevoli. Bisognerebbe spiegarlo meglio e insistere di più su questo immenso pericolo ideologico che sta alla base di tutto il sistema di pensiero della modernità e ha portato anche dentro la Chiesa, prima e dopo il Vaticano II, gradualmente e con passo felpato, la religione massonica dei diritti dell'uomo, così che oggi neppure il Papa parla più dei diritti di Dio e dei doveri dei soldati di Cristo.

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  72. Buona notizia ! Due nuovi documenti (estranei alla fsspx) criticano la futura beatificazione del papa più strano della storia

    1) il libro del prof.Heiz-Lothar Barth  GPII santo subito? Una retrospettiva critica del suo pontificato- prof di filologia latina all'università di Bonn (un de Mattei teutonico?)
    2) il dossier della rivista cattolica americana The Remnant (diretta da Michael J.Matt) che indica nelle azioni del papa GPII la causa diretta delle derive post-conciliari e della lettura progressita del CVII

    Notare che questo secondo dossier sarà consegnato il 25 aprile ^prossimo al card. Angelo Amato (della Congreg. per la causa di santi) e sarà firmato da una lunga lista di persone
    che non approvano la beatificazione. C'é gente da stati uniti, inghilterra, australia, francia, olanda, polonia, argentina, norvegia, germania, irlanda, danimarca, rep.ceca, malesia, malta, slovenia, messico, canada, spagna, nuova-zelanda, giappone, svezia, perù, indonesia, porto-rico, austria, uganda...

    qual matto di hpoirot non é poi cosi solo...

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  73. "Seguire il Papa"
    Dove? In sinagoga, in moschea, a mettere bigliettini al muro del pianto, al tempio luterano?
    Di fronte al Giudice supremo, che disse a Pietro "Vade retro, Satana", mi sarà chiesto personalmente se ho seguito Gesù. In tempi normali poteva anche andare bene fidarsi ciecamente, ma oggi la normalità non c'è più, altrimenti non staremmo qui a discutere. Non ci si può nascondere dietro l'ombra di un magistero che làtita, dice e non dice, suggerisce, ma non ordina, promuove cani e porci e i loro contrari, accontenta tutte le correnti, dice che lo si può liberamente contraddire. Una fede così darebbe ragione a Tertulliano: "Credo quia absurdum", ma non era più cattolico. Preferisco la fede di San Tommaso: "Rationabile obsequium". Se Dio mi ha dato la ragione la devo usare almeno per vedere se l'insegnamento di oggi non contraddice quello di sempre. La responsabilità è mia personale: Cristo non permette che la deleghi ad altri.
    Per questo bisogna pregare di più per il Papa, che non indietreggi davanti ai lupi. Lui lo sa che questo è il suo punto debole. Almeno è stato sincero e questo gli fa onore. Però gli anni passano anche per lui e il tempo si fa sempre più breve. Tutti ci dobbiamo convertire ogni giorno: lui compreso. Dovrebbe saperlo che accettare il papato è accettare virtualmente il martirio. Tanto varrebbe finire in bellezza. La grazia di stato ce l'ha. Se il coraggio non ce l'ha, lo chieda.

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  74. e che il libro di don Joseph Ratzinger "Introduzione al cristianesimo" scritto negli anni '60 (ma con ultime edizione 2000 e 2005) ribadisca gli errori rahineriani di gioventù dell'attuale papa senza che nessuno vi ponga rimedio (anzi il card Hoyos l'ha consigliato di recente come libro <span>basilare</span> per capire il cattolicesimo odierno !!)

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  75. <span>...e che il libro di don Joseph Ratzinger "Introduzione al cristianesimo" scritto negli anni '60 (ma con ultime edizione 2000 e 2005) ribadisca gli errori rahineriani di gioventù dell'attuale papa senza che nessuno vi ponga rimedio (anzi il card Hoyos l'ha consigliato di recente come libro <span>basilare</span> per capire il cattolicesimo odierno !!)</span>

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  76. posso assicurare che sono già largamente consolato perché offro tutto AMGD.
    non ne faccio una questione di lamento personale (posso sopportare ben altro! il che sarà inevitabile visto la piega apostata che sta prendendo la Chiesa...)
    intendevo solo portare la mia testimonianza diocesana che penso sia piuttosto singolare

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  77. <span><span>...e che il libro di don Joseph Ratzinger "Introduzione al cristianesimo" scritto negli anni '60 (ma con ultime edizione 2000 e 2005) ribadisca gli errori rahineriani di gioventù dell'attuale papa senza che nessuno vi ponga rimedio (anzi il card Hoyos l'ha consigliato di recente come libro <span>basilare</span> per capire il cattolicesimo odierno !!)</span></span>
    <span><span></span></span>
    <span><span>Non mi sembra di aver sentito Cavalcoli denunciare in tanti errori rahineriani contenuti nel libro di Ratzinger. Eppure sono oggettivi e chiari! Chiunque puo' verificarlo...</span></span>

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  78. San PioX era per lo status quo altro che progredire!  "L'officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa agli apostoli, ripudiando le profane novità... inizio della Pascendi Dominicis Gregis.

    Inoltre Cavalcoli fa l'esempio dell'Immacolata Concezione per la quale si é discusso per secoli prima di emettere il dogma...
    Il CVII ha importo in 5 anni più cambiamenti dottrinali che nei due millenni che l'hanno preceduto !

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  79. <span>San PioX era per lo status quo altro che progredire!  "L'officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa agli apostoli, ripudiando le profane novità... inizio della Pascendi Dominicis Gregis.  
     
    Inoltre Cavalcoli fa l'esempio dell'Immacolata Concezione per la quale si é discusso per secoli prima di emettere il dogma...  
    Il CVII ha imposto in 5 anni più cambiamenti dottrinali che i millenni che l'hanno preceduto, e questo basta a squalificarlo!</span>

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  80. <span><span>San PioX era per lo status quo altro che progredire!  "L'officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa agli apostoli, ripudiando le profane novità... inizio della Pascendi Dominicis Gregis.    
       
    Inoltre Cavalcoli fa l'esempio dell'Immacolata Concezione per la quale si é discusso per secoli prima di emettere il dogma...    
    Il CVII ha imposto in 5 anni più cambiamenti dottrinali che i due millenni che l'hanno preceduto. Il che basta e avanza per squalificarlo.</span></span>

    RispondiElimina
  81. scusate il mio n-esimo intervento ma più leggo Cavalcoli meno capisco:

    a KIKO la Chiesa permette di inventare riti, canti, preghiere... di prendere possesso delle parrocchie e di predicare eresie come l'eucarestia-simbolo, il sacerdozio della comunità... aspettando che le cose migliorino
    con i preti pederasti la chiesa ha chiuso un'occhio  aspettando che le cose migliorino
    con gli abusi liturgici di ogni tipo sono 50 anni che vige una molle tolleranza aspettando che le cose migliorino
    con tante diocesi che negano ufficialmente la transustaziazione la chiesa tace aspettando che le cose migliorino
    con i vescovi olandesi che avevano promulgato nel 1968 un catechismo eretico contro l'ordine formale di Roma la chiesa ha chiuso un occhio aspettando che le cose migliorino
    con i tanti don Capitani, Nourrichard... che danno scandalo ovunque nel mondo (facendo scappare i fedeli) la chiesa si mette in stand-by aspettando che le cose migliorino
    ...

    con la fsspx la chiesa esige obbedianza istantanea a un Concilio perlomeno dottrinalmente dubbio !  siamo come al solito l'eccezione che conferma la regola...

    RispondiElimina
  82. <span>scusate il mio n-esimo intervento ma più leggo Cavalcoli meno capisco:  
     
    a KIKO la Chiesa permette di inventare riti, canti, preghiere... di prendere possesso delle parrocchie e di predicare eresie come l'eucarestia-simbolo, il sacerdozio della comunità... aspettando che le cose migliorino  
    con i preti pederasti la chiesa ha chiuso un'occhio  aspettando che le cose migliorino  
    con gli abusi liturgici di ogni tipo sono 50 anni che vige una molle tolleranza aspettando che le cose migliorino  
    con tante diocesi che negano ufficialmente la transustaziazione la chiesa tace aspettando che le cose migliorino  
    con i vescovi olandesi che avevano promulgato nel 1968 un catechismo eretico contro l'ordine formale di Roma la chiesa ha chiuso un occhio aspettando che le cose migliorino  
    con i tanti don Capitani, Nourrichard... che danno scandalo ovunque nel mondo (facendo scappare i fedeli) la chiesa si mette in stand-by aspettando che le cose migliorino  
    ...  
     
    con la fsspx la chiesa esige obbedianza istantanea a un Concilio la cui continuità é oggi messa in discussione anche da monsignori, preti e congregazioni della curia !</span>
    <span>siamo come al solito l'eccezione che conferma la regola...</span>

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  83. <span><span><span>San PioX era per lo status quo altro che progredire!</span></span></span>

    S Pio X però fece anche riforme nel campo liturgico...
    Un conto è un necessario sano progresso, altro è l'ideologia del progressismo (deleterio come altro -ismo). Come un organismo vivo non è statico, così la Chiesa si è sempre preoccupata di presentare in modo consono le verità eterne all'uomo del proprio tempo. La sostanza permane, gli accidenti no. Perchè se da un lato l'uomo di ogni epoca ha dei bisogni profondi ontologici comuni, resta il fatto che ogni epoca ha le proprie caratteristiche. Ognuno capisce perfettamente che non si può parlare all'uomo del 1500 come all'uomo del 2011. E' questo il famoso "aggiornamento" sano che NON distrugge i principi e la dottrina, ma solamente la presenta in modo mutato in base alle epoche. A secondo di come si interpreta il rapporto Chiesa/mondo vi sono le diverse soluzioni, comprese le più estreme (da un lato o dall'altro). Una gran parte del dialogo con la FSSPX passa anche per questo nodo critico.

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  84. <span><span><span><span>San PioX era per lo status quo altro che progredire!</span></span></span>  
     
    S Pio X però fece anche riforme nel campo liturgico...  
    Un conto è un necessario sano progresso, altro è l'ideologia del progressismo (deleterio come altro -ismo). Come un organismo vivo non è statico, così la Chiesa si è sempre preoccupata di presentare in modo consono le verità eterne all'uomo del proprio tempo. La sostanza permane, gli accidenti no. Perchè se da un lato l'uomo di ogni epoca ha dei bisogni profondi ontologici comuni, resta il fatto che ogni epoca ha le proprie caratteristiche. Ognuno capisce perfettamente che non si può parlare all'uomo del 1500 come all'uomo del 2011. E' questo il famoso "aggiornamento" sano che NON distrugge i principi e la dottrina, ma solamente la presenta in modo mutato in base alle epoche. A secondo di come si interpreta il rapporto Chiesa/mondo vi sono le diverse soluzioni, comprese le più estreme (da un lato o dall'altro). Una gran parte del dialogo con la FSSPX passa anche per questo nodo critico.</span>

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  85. Riguardo la verità conta ben poco la massa. Personalmente mi fido della Chiesa e non di coloro che muovo giudizi basati sul 'si dice' o tentano di indovinare un'anima dall'esterno.

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  86. <span><span>scusate il mio n-esimo intervento ma più leggo Cavalcoli meno capisco:    
       
    a KIKO la Chiesa permette di inventare riti, canti, preghiere... di prendere possesso delle parrocchie e di predicare eresie come l'eucarestia-simbolo, il sacerdozio della comunità... aspettando che le cose migliorino    
    con i preti pederasti la chiesa ha chiuso un'occhio  aspettando che le cose migliorino    
    con gli abusi liturgici di ogni tipo sono 50 anni che vige una molle tolleranza aspettando che le cose migliorino    
    con tante diocesi che negano ufficialmente la transustaziazione la chiesa tace aspettando che le cose migliorino    
    con i vescovi olandesi che avevano promulgato nel 1968 un catechismo eretico contro l'ordine formale di Roma la chiesa ha chiuso un occhio aspettando che le cose migliorino    
    con i tanti don Capitani, Nourrichard... che danno scandalo ovunque nel mondo (facendo scappare i fedeli) la chiesa si mette in stand-by aspettando che le cose migliorino    </span></span>
    <span><span>con il card. Tettamanzi che dice 'il papa comanda a Roma, qui a Milano comando io' la chiesa lascia correre aspettando che le cose migliorino    
    ...    
       
    con la fsspx la chiesa esige obbedianza istantanea a un Concilio la cui continuità é oggi messa in discussione anche da monsignori, preti e congregazioni della curia !</span>  
    <span>siamo come al solito l'eccezione che conferma la regola...</span></span>

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  87. certo, c'é un evolvere fisiologico della chiesa e S.PioX lo ha dato un esempio magistrale
    mi sono espressomale: io parlavo dell'evoluzione dei dogmi che é sempre molto lenta, prudentemente ponderarata

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  88. le posso assicurare che nella verità della prossima beatificazione, la pressione popolare dalla massa ha influito notevolmente...

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  89. Bravo hpoirot! Per questo che la beatificazione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo Magno non dovrebbe porre nessuna difficoltà ai tradiprotestanti della FSSPX: in effetti, secondo il Felllay per le beatificazioni e canonizzazioni la "massa conta molto":

    <span>
    <p>33. Peut-on choisir parmi les saints nouvellement proposés à la vénération des fidèles ? ...  on peut toujours garder les critères qui ont été universellement reconnus dans le passé, ainsi lorsqu’il y a une dévotion populaire massive, comme pour le père Maximilien Kolbe ou pour le Padre Pio, cela ne devrait pas faire de difficulté. (<span>http://www.dici.org/documents/entretien-accorde-par-mgr-bernard-fellay-au-district-des-etats-unis-ii/)</span>
    </p><p>Ubi Petrus Ibi Ecclesia. In Pace
    </p></span>

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  90. Un dogma non può evolvere, nè in fretta  nè ponderatamente!  hpoirot, ma glielo insegnano un catechismo cattolico alla SPX, oppure lei gioca giusto la macchietta provocatrice del blog? I.P.

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  91. Il cattolicesimo sussiste nelle parrocchie, elementi di verità non mancano in amnesty international.

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  92. Il Padre parla di "DURI DI ORECCHI" ma i "DURI DI CUORE" e in malafede che hanno -secondo lui- interpretato male il Concilio? Non si può asserire invece che il parlare in maniera ambigua spalanca la porta agli impostori? Viene questo dallo Spirito Santo? 

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  93. ha ragione Simon: voglio dire l'aggiunta di dogmi più che l'evoluzione...

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  94. "<span>é un condizionale..." : io avrei scritto "é un confusionario illogico a cui piace solo sparare per sparare sul Magistero della Chiesa Cattolica" .</span>
    Ognuno si cerca ( e trova) i gurus che si merita, caro hopoirot!  ;-)  I.P.

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  95. si ma non é che per questo si puo' canonizzare Elton Jonh... ci sono altri criteri obbligatori!
    <span>e poi nella frase c'é il condizionale...</span>

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  96. Fellay <span><span>é un confusionario illogico a cui piace solo sparare per sparare sul Magistero della Chiesa Cattolica .</span>  </span>
    <span>Ognuno si cerca ( e trova) i gurus che si merita, caro hopoirot!   ;)   I.P.</span>

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  97. Chi ha mai proposto di canonizzare Elton John? Dà le traveggole, hpoirot?
    <span><span>"c'é il condizionale..." : io, al posto suo avrei scritto che il gran timoniere della banda dei quattro, Fellay, "é un confusionario illogico a cui piace solo sparare per sparare sul Magistero della Chiesa Cattolica" .</span>  
    Ognuno si cerca ( e trova) i gurus che si merita, caro hpoirot!   ;)   I.P.</span>

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  98. Guardi che chi parlava di "...dottrina perfettibile attraverso l’esperienza della fede e la rilettura delle fonti, a partire dai problemi degli uomini" contrapposta alla "dottrina infallibilmente posseduta dal magistero e
    immutabile"
    erano i Congar e deLubac che il suo amico "Magno" ha fatto cardinali. Lo spieghi al ui cghe ni dogmi non evolvolno !

    Theilard de Chardin (il padre spiritual del card? deLubac) aveva addirittura sviluppato a una teoria per conciliare il peccato originale con la teoria dell'evoluzione

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  99. <span>Simon le rinfresco la memoria...</span>
    <span></span>
    <span>guardi che chi parlava di
    </span><span>"...dottrina perfettibile attraverso l’esperienza della fede e la rilettura delle fonti, a partire dai problemi contingenti degli uomini" </span>
    <span>contrapposta alla  </span><span>"dottrina infallibilmente posseduta dal magistero e immutabile" </span>
    <span></span>
    <span>erano i Congar e deLubac... che il suo amico "Magno" GPII ha fatto cardinali!! Lo spieghi a loro che i dogmi non evolvono !  
     
    Theilard de Chardin (il padre spiritual del card. deLubac) aveva addirittura sviluppato a una teoria per conciliare il peccato originale con la teoria dell'evoluzione di Darwin !!!!</span>

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  100. Padre Giovanni Cavalcoli, forse non si è accorto che i figli degeneri che lui chiama modernisti, sono stati lasciati agire indisturbati, anzi spesso incoraggiati, dunque qualcosa non funziona. Anzi per di più gli stessi pntefici hanno fatto cose riprorevoli, come Assisi 1-2 e forse 3.
    Come le cerimonie lòiturgiche ondeggianti e gli ola di >Giovanni Paolo II. Come il lasciare che i buoni patiscano e i degeneri avanzino. Ad esempio ciò che fu fatto in Polonia dopo la caduta del Comunismo, dove i vescovi che avevano patito per Gesù e per la tradizione, anche con la prigione si vedono messi da parte per far spazio agli ultra modernisti, questa era la carità di Giovanni Paolo II.   I figli degeneri della Santa Madre Chiesa purtroppo non sono solo qualche fedele sfasato.qualche pretuncolo da stadio o qualche isolato vescovo di Francia...purtroppo. La cosa è più seria, altrimenti tante anime non sarebbero così confuse.

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  101. hpoirot, le è un confusionario come il suo guru Fellay o, allora, fa apposta ;-)
    Si rilegga i cann 750-752 prima di scrivere castronerie: v'è materia dogmatica e v'è materia che necessita ossequio anche se non dogmatica. V'è quindi dottrina immutabile nella sostanza e nella definizione (perchè dogma) anche se sempre perfettibile nella comprensione che la Chiesa ne ha e v'è materia dove la dottrina e le definizioni sono ancora perfettibili. Perfettibilità che non implica erroneità possibile ma assenza di una definizione definitiva (sic) sia perchè l'oggetto è chiaro di per sè e non necessita quindi tale definizione, sià perchè la Chiesa non ha ancora ricevuto quella Grazia particolare per farlo, ogni cosa avvenendo nel tempo prescritto da Dio.
    Quanto a Teilhard de Chardin , la sua opera teologica non ha mai fatto parte del Magistero e proprio per la sua dottrina sul peccato originale gli fu chiesto di tacersi: e egli obbedì! (non come certi altri ai quali si chiede obbedienza e vanno a consacrare vescovi di testa loro...).
    Facile poi sparare su Teilhard il quale ha avuto il merito di porre qualche ottima domanda come la relazione possibile tra la teoria dell'evoluzione e il problema del peccato originale, appunto: un lavoro di ricerca teologico-poetico-sprituale interessante anche se lungi dall'essere filosoficamente e teologicamente perfetto e fatto con spirito d'obbedienza. 
    Caro, hpoirot, lei si è fatto infarcire la testa da false problematiche frequentando troppo a lungo gruppi scismatici, che promuovono erronee dottrine ecclesiologiche e che hanno un atteggiamento blasfematorio inverso l'Unica Chiesa del Cristo, la Santa Chiesa  Cattolica Apostolica e Romana ed il Suo Santo Magistero: si convertisca ficnhè è in tempo. I.P.

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  102. ... lei é proprio fuori !

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  103. Veramente c'è un aneddoto al riguardo Il Pagre Generale dei domenicani, disse che lui non credeva al dogma dell'Immacolata Concezione fino al giorno precedente la sua promulgazione, il giorno successivo avrebbe fatto un atto di fede e ci avrebbe creduto. Certamente la posizione del Generale e dei domenicani era un po' audace, però sui dogami in verità funzionerebbe così!!!

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  104. Scusate ma voi pensate che Benedetto XVI voglia definire qualcosa? I modernisti non definiscono niente. Benedetto XVI ha le stesse ideee che ebbe come perito al Vaticano II. E' la Chiesa Concliare che è diventata talmente progressista che Bendettto XVI si trova ora a destra. Il Card. Ratzinger non era il Card. Ottaviani !

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  105.  .... atteggiamento blasfematorio inverso ......! =-O ?

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  106. Da quando si combatte un errore con un altro errore? Come si può estirpare certo 'modernismo', per usare termini semplici, contrapponendo ad esso una soluzione uguale ma contraria? Uguale perchè ha in comune la radice del relativismo disobbediente fai-da-te e contraria perchè si rifugia in un passato mitizzato che mai è esistito con un'idea bislacca di "Tradizione". Cosa ne potrà mai scaturire? Solamente una dura contrapposizione e nulla più. E le anime? Che benefici ne trarranno? Zero assoluto. Ma è questo che voleva/vuole Gesù da coloro che si gloriano del nome 'cristiano'?!

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  107. ...é vero. Io resto molto dubbioso, aspetto soprattutto atti chiari e netti contro gli errori evidenti che nessuno puo' negare
    finché si approva il catechismo di kiko in 5 minuti e si partorisce un MP a velocità da tartaruga, i dubbi vengono...

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  108. Solo undici giorni alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II

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