Sabato 19 marzo u.s., Solennità di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria, presso la Basilica di Santa Maria ad Martyres (Pantheon) in Roma, il Movimento culturale “Rinnovamento nella Tradizione” e l'Associazione “Mafalda e Giovanna di Savoia” hanno voluto unirsi ai sentimenti del popolo italiano rendendo grazie a Dio nel 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia con una Santa Messa solenne nella Forma Straordinaria del Rito Romano. La celebrazione è stata offerta, in suffragio delle anime di Sua Maestà Umberto II Re d’Italia, di Sua Maestà Giovanna di Savoia Regina di Bulgaria e di S. A. R. Mafalda di Savoia Langravia d'Assia e si è tenuta alla presenza delle LL. AA. RR. i Principi Amedeo e Silvia di Savoia e la Principessa Maria Gabriella di Savoia. Al termine del sacro rito, in un momento ugualmente solenne e toccante, S. A. R. il Principe Amedeo di Savoia, accompagnato dai familiari e dalle Autorità civili ed ecclesiastiche presenti, ha deposto una corona d’alloro presso la tomba del Re Vittorio Emanuele II, Padre della Patria, accanto ai già numerosi segni di riconoscenza giunti nel corso dei festeggiamenti nazionali.
Vi proponiamo qualche foto dell'evento:
Vi proponiamo qualche foto dell'evento:
http://www.crocereale.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1774&Itemid=2
RispondiEliminaLA GAZZETTA DI SONDRIO (occhio all'ultima frase!!!)
RispondiEliminaSabato 12 marzo, prima settimana di Quaresima, alle ore 20 nella chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Andrea di Chiuro -¬ dopo il felice esordio con una messa cantata nel giorno della Natività della Vergine l'8 settembre scorso - è iniziata la regolare celebrazione settimanale della messa all'uso antico.
Conformemente ai dettami del motu proprio «Summorum Pontificum» del papa Benedetto XVI, che ha liberalizzato la messa in latino -¬ il parroco don Attilio Bianchi, soddisfacendo l'esigenza di numerosi fedeli della provincia di Sondrio, ridà così vita a questo rito millenario che risale ai primi secoli del Cristianesimo e, dopo la codificazione di S. Pio V nel 1570, è rimasto sostanzialmente immutato fino al 1962 con il messale del Beato Giovanni XXIII.
La messa tradizionale, a Chiuro celebrata nella forma letta, è caratterizzata da momenti di silenzio, si segue per lo più genuflessi e tutti - sacerdote e fedeli - sono rivolti verso il crocifisso a oriente. Il celebrante - salvo che all'epistola, al Vangelo e all'omelia - utilizza la lingua latina, indossa gli antichi solenni paramenti e compie gesti aventi precisi significati simbolico-rituali.
<span>Per consentire la corretta celebrazione della messa all'uso antico il presbiterio e l'altare maggiore della chiesa parrocchiale di Chiuro sono stati recentemente restaurati nella loro forma e assetto originali.
</span>Luigi Swich
LA GAZZETTA DI SONDRIO (occhio all'ultima frase!!!!)
RispondiEliminaSabato 12 marzo, prima settimana di Quaresima, alle ore 20 nella chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Andrea di Chiuro -¬ dopo il felice esordio con una messa cantata nel giorno della Natività della Vergine l'8 settembre scorso - è iniziata la regolare celebrazione settimanale della messa all'uso antico.
Conformemente ai dettami del motu proprio «Summorum Pontificum» del papa Benedetto XVI, che ha liberalizzato la messa in latino -¬ il parroco don Attilio Bianchi, soddisfacendo l'esigenza di numerosi fedeli della provincia di Sondrio, ridà così vita a questo rito millenario che risale ai primi secoli del Cristianesimo e, dopo la codificazione di S. Pio V nel 1570, è rimasto sostanzialmente immutato fino al 1962 con il messale del Beato Giovanni XXIII.
La messa tradizionale, a Chiuro celebrata nella forma letta, è caratterizzata da momenti di silenzio, si segue per lo più genuflessi e tutti - sacerdote e fedeli - sono rivolti verso il crocifisso a oriente. Il celebrante - salvo che all'epistola, al Vangelo e all'omelia - utilizza la lingua latina, indossa gli antichi solenni paramenti e compie gesti aventi precisi significati simbolico-rituali.
<span>Per consentire la corretta celebrazione della messa all'uso antico il presbiterio e l'altare maggiore della chiesa parrocchiale di Chiuro sono stati recentemente restaurati nella loro forma e assetto originali.
</span>
Ah! Sono piacevolmente colpito... niente parrucche! W la nobile semplicità.
RispondiEliminaVedo che anche al Pantheon è tornata la "tavola calda"...
RispondiElimina... anche in Urbe il timido ritono alla tradizione è stato bloccato e il corso degli eventi invertito. Prepariamoci alle più dure vendette quando Benedetto XVI sarà definitivamente tramontato.
redazione sono perplesso circa il silenzio sulla messa di Genova...Cin tutto il rispetto, mi pare un evento decisanente più degno di essere commentato, o no? La stessa cosa che ha fatto Bagnasco il 19, fatta da Scola qualche tempo fa, si era meritata pagine e pagine di reportages...
RispondiEliminaQuando è tornata la "tavola calda"??? Nella mia ultima visita a Roma, quando ero ancora lontano dalla questione liturgica, lo ricordo (felicemente) senza quell'affare, con il meraviglioso Altare antico...e ora??
RispondiEliminaCome mai non sono stati capaci di spostare il tavolo?
RispondiEliminaEffettivamente desideriamo saper qualcosa sulla Messa di Genova ...
RispondiEliminaChe tristezza immensa...
RispondiEliminaPer carità una Messa non si rifiuta a nessuno e Iddio mi guardi dal non augurarmi che qualsiasi sorta "d'anima de li mortacci", per dirla in romanesco, possa gioire della Sacro Rito di sempre..
Ma questi "happening" per nostalgici (di cosa, poi.. erano pure fior fior di massoni, eh suvvia!), degni del gustoso biasimo felliniano per una "chiesa" di babbione impomatate... mi fan cadere le braccia..
Eh no... "car la Tradition n'est pas question de soutanes et latin", urlava lo spirito dolce e sofferente di Mons. Lefebvre, la Tradizione, non é "questione di talari e latino".
Con il Santo Sacrificio della Messa si purificavano, convertivano e elevavano intere popolazioni allo stato di natura..
Qui, si gioca ai cicisbei. Come le rievocazioni medievali nelle feste di paese.
E non é forse questa l'immagine che vogliono dar della Messa e della Tradizione i modernisti?
Delle ubbie per nostalgici. E non so qual tipo di gioventù letifichi Iddio con quella Messa.
Intendiamoci: requiescant in pace : sempre che si siano potuti salvare, visto quello che han fatto passare ai Vicari di Cristo.. altrimenti non son altro che carne marcia nel marmo e anime dannate all'inferno, <span>speriamo che con tutti quei chili di pizzo inamidato qualcuno tra gli ecclesiastici gliel'abbia ricordato</span>: perchè QUELLA sarebbe stata fedeltà alla dottrina, alla Verità, alla Tradizione.
Altrimenti, sollazzare "il gusto" retro' di una simpatica ritrovaglia di amici, è in pieno spirito "modernista" da indulto "..per gruppi di fedeli legati al vecchio rito".. il che non toglie che ve ne siano altri, 5 metri più in là che "celebrano" con un casco di banane sulla testa.. chissà: magari a domeniche alterne i gruppi di fedeli potrebbero persino scambiarsi il presidente dell'assemblea.. manipolo e banane.
Il giorno in cui vedro' dei don Bosco con la talare impolverata cambiarsi per celebrare il Santo Sacrificio della Messa tra i palazzi dei quartieri di Scampia... allora si che digeriro' anche le rievocazioni storiche a Santa Maria dei Martiri...
@ Dal libro del profeta ... ha scritto " Il giorno in cui vedro' dei don Bosco con la talare impolverata cambiarsi per celebrare il Santo Sacrificio della Messa tra i palazzi dei quartieri di Scampia... allora si che digeriro' anche le rievocazioni storiche a Santa Maria dei Martiri... "
RispondiEliminaConcordo,L'ho scritto e lo ripeto : dobbiamo urgentemente seguire l'esempio di Don Bosco e trasferirci, io per primo assieme al mio gruppo, fra le chiese di quartiere e fra la gente normale che non può prendere l'auto o la metrò ( nel caso sia abitamente di Roma) per recarsi nel centro storico o al Panteon.Non sarà facile per noi ma dovremmo farlo.Per noi, della Marca, i quartieri popolari sono le città portuali dove ormai i bambini non vengono battezzati e dove i moribondi non vengono visitati dai preti " non occorre..."Fra i palloncini colorati delle Msse ACR magari<span> potesse spuntare anche in un garage una Messa letta tridentina </span>!Allora si diregirebbero anche la grandi , splendide celebrazioni che facciamo in alttettante belle Chiese nel mio entroterra.Ho impiegato quasi 3 anni di Motu Proprio, quotidianemente vissuto, per scrivere questo.Ringrazio il sapiente scritto di "dal libro delle profezie ..." perchè mi ha dato modo di esporre il mio auspicio per il futuro della Messa, e della fede, nella mia amata terra marchigiana.Benissimo ha fatto a Grottammare, a ridosso della popolosa San Benedetto del Tronto, ad offrire ai fedeli, con soli 10 minuti di macchina, l'opportunità di abbeverarsi alle fresche sorgenti della preghiera antica ( e moderna) della Chiesa.Questa è vera azione pastorale !
<span>Intendiamoci: requiescant in pace : sempre che si siano potuti salvare, visto quello che han fatto passare ai Vicari di Cristo.. </span>
RispondiEliminaColoro per cui era offerta<span> in suffragio delle anime di Sua Maestà Umberto II Re d’Italia, di Sua Maestà Giovanna di Savoia Regina di Bulgaria e di S. A. R. Mafalda di Savoia Langravia d'Assia e si è tenuta , sono forse i meno colpevoli.</span>
Mi pare che dOn Bosco le suonava al Cavour e al Vittorio e di santa ragione. Basta leggere dalla biografia di Teresio Bosco edito da Elle Di Ci. in occasione del centenario della morte del Santo.
RispondiEliminaLe furbizie e le angherie del cavour e del Re Galantuomo (mah!) contro Pio IX
....sono ricadute su Umberto e Mafalda.
Questa è storia e profezia
Mi vien da ridere...facciamo la messa in rito tridentino per i massoni, ma siamo rincretiniti o cosa?!...ma perchè allora non facciamo anche una bella messa per tutti i nemici della chiesa?!, tipo Stalin,Hitler ecc...Cavolo a Roma non si è detta neanche una messa solenne per il Beato Pio IX e si è fatta a colui che lo voleva morto, oltretutto Vittorio Emanuele II era uno che non si faceva problemi a portare le sue amenti ai galà...io vorrei sapere chi è quel prete che gli ha benedetto la tomba
RispondiEliminaé vero è uno scandalo!
RispondiEliminaè vero, tre persone morte in comunione con la Chiesa e non responsabili delle invasioni e malefatte dei loro padri. In questo le obiezioni cadono a vuoto (stavolta)
RispondiEliminaComprendo le possibili obbiezioni di certuni, tuttavia mi pare che un eccessivo livore sia fuori luogo.
RispondiEliminaTutti gli esponenti di casa Savoia sono morti riconciliati con la Chiesa dunque hanno diritto ai suffragi.
Inoltre, dopo i Patti Lateranensi la Questione Romana è definitivamente risolta.
Se si critica quest'iniziativa oltre ogni limite si potrebbero ugualemente condannare e criticare le Benedizioni papali rivolte verso l'Italia o la visita di Pio XII al Quirinale.
Noto inoltre che il Principe Amedeo di Savoia, che dopo un percorso di fede si è avvicinato seriamente alla Chiesa cattolica si è comunicato in ginocchio dando veramente un bell'esempio di fede (il Pantheon non ha neppure una balaustra, sicché per inginocchiarsi bisogna praticamente stare per terra...): non so quanti uomini "pubblici" facciano simili gesti...di certo non la "cattolicissima" Regina di Spagna.
E poi che male c'è se il giorno di San Giuseppe si è celebrata una messa solenne al Pantheon?!?
...Infondo dovrebbe essere la regola, non l'eccezione!
Che stufa tutte 'ste critiche!
certo la corona d'alloro a Vittorio Emenuele II "padre della patria"... si poteva evitare
RispondiEliminaAMEDEO DI AOSTA NON E' PRINCIPE MA DUCA -
RispondiEliminaIL PRINCIPE E' EMMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA.
sentivamo proprio il bisogno di questa importante specificazione...poteva succedere di non dormirci la notte nel dubbio ma ora stiamo bene dopo che abbiamo scoperto che Emanuele è nobile (non lo si sarebbe detto nè per lui nè per alcuni dei suoi avi...)
RispondiElimina<span>ma perchè allora non facciamo anche una bella messa per tutti i nemici della chiesa?!,</span>
RispondiEliminaaVete mai sentito parlare di "Pregate per i nemici"?
Senza contare VEII è morto riconciliato con la Chiesa.
W I BORBONI!!
RispondiEliminaMagna Grecia Libera!!
Vittorio Emanuele II padre della Patria? Ed usurpatore della Chiesa no? Certo che ultimamente gli uomini di Chiesa hanno la memoria corta, se festeggiano tali padri della Patria e prossimamente su questi schermi pure i 5oo anni di Luteranesimo. Mah! Non c'è più religione!
RispondiEliminaVITTORIO EMANUELE SECONDO HA PERSO OGNI DIRITTO AL TRONO GRAZIE ALLA SUA PASSATA CONDOTTA, IL VERO PRINCIPE E' AMEDEO.
RispondiEliminaFACCIAMO una colletta e paghiamo un pazzo per andarla a prendere a picconate. Come si può tollerare un simile pugno in un occhio?? No adesso c'è veramente da fare qualcosa, bata scrivere solo commenti stizziti, se fossimo un po' più organizzati tempesteremmo di lettere e la soprintendenza e la congregazione del culto oltre che il capitolo del pantheon!!!!!!!!!!!!!!!! BASTA SCEMPI A 40ANNI DAL CONCILIO!!! anche se è solo una tavola amovibile, è intollerabile MISERABILI!
RispondiEliminaScola non è come Bagnasco "nè carne nè pesce"... (mezza cartuccia :)
RispondiElimina<span>Ma scusate che problema c'è, tutti i fedeli defunti cattolici hanno bisogno di messe in sufraggio, chi siamo noi per decidere chi è degno o no degno di tali preghiere?</span>
RispondiElimina<span>Forse è meglio non mischiare la politica con la Misericordia di Dio e ricordarsi che davani a Lui siamo tutti uguali, come anche Vittorio Emanuele II.</span>
<span>La Messa Tridentina appartiene a tutta la Chiesa fatta di plebei e di nobili, ma tutti peccatori.</span>
bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
RispondiEliminama.........certe cose non le capisco......quanto tempo da perdere
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=vRy-qKmhpws&feature=related
RispondiEliminaAmedeo di Savoia è Principe. E' Principe di Savoia, Principe della Cisterna e Principe di Belriguardo, oltre che Marchese di Voghera, Conte di Ponderano e Duca d'Aosta. Il titolo di Duca di Savoia è invece legato alla controversia sulla successione dinastica.
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Linea_di_successione_al_trono_d%27Italia
Ma Vittorio Emanuele II non è morto scomunicato? Come mai è sepolto in una chiesa consacrata ? Se avessi i soldi farei erigere un santuario e lo dedicherei a Giuda Iscariota; vorrei ben vedere cosa potrebbero dirmi i gerarchi vaticani!!!!
RispondiElimina<span>Ma Vittorio Emanuele II non è morto scomunicato?</span>
RispondiEliminaNo. In articulo mortis ha chiesto ed ottenuto la riconciliazione con Santa Madre Chiesa, nel cui seno è morto (come giàfu pre Napoleone).
Tra afflati pauperistici di insospettabili bloggers aspiranti missionari di strada, tra stucchevoli e oziose questioni dinastiche, analisi sulle némesi storiche e su stati di grazia presunti o desunti d'estinti defunti, mi fa bonariamente sorridere la linea della Redazione: Viva l'Ita... l'Ita....l'Ita - glia! (...Salute!)
RispondiElimina"...I' son Manfredi, /nipote di Costanza imperadrice /...poscia ch'i' ebbi rotta la persona/ di due punte mortali, io mi rendei /piangendo a quei che volentier perdona / Orribil furon li peccati miei; / ma la bonta' infinita ha si' gran braccia, / che prende cio' che si rivolge a lei...
RispondiEliminaSbagliava Dante ( Purgatorio, III, 118 e seg. ), nel cosiderare lo scomunicato Manfredi salvo per l'estremo pentimento ?
La scomunica maggiore poteva essere revocata solo dal papa e non mi pare che Vittorio Emanuele prima di morire si fosse pentito delle sue azioni contro la Chiesa . Non mi pare che abbia restituito i domini, indebitamente usurpati, alla Santa Sede. Vorrei vedere quali sono i documenti che attestano che egli sia morto riconciliato con la Chiesa.
RispondiEliminaIn articulo mortis siamo tutti bravi a rinconciliarci con Cristo dopo averne fatte di tutti i colori. Almeno poteva evitare questa ultima sceneggiata.
Dante non era nè Dio nè Papa.
RispondiEliminatutto molto bello ma mi son arrivate tristi voci (spero non vere, ma chi me l'ha dette è degno di fiducia) su l'appartenenza di Amedeo e Aimone alla massoneria...
RispondiEliminaLei sta delirando!
RispondiEliminaIn articulo mostris qualsiasi sacerdote, anche se sospeso o scomunicato o apostata, può assolvere da QUALSIASI cosa, purché il penitente lo domandi.
...per non parlare della "scomunica maggiore"... ?!?
Lei sta delirando!
RispondiEliminaIn articulo mortis qualsiasi sacerdote, anche se sospeso o scomunicato o apostata, può assolvere da qualsiasi peccato e da qualsiasi pena ecclesiastica.
La prova più evidente è il fatto che egli ebbe le Esequie ecclesiastiche e che è sepolto in luogo consacrato.
Ma chi è lei per entrare nel sacrario dell'anima altrui?
Desiderare la dannazione di qualcuno è un grave peccato (...mi pare dietro i commenti di certuni in fondo ci sia questa speranza).
è ovvio e auspicabile che ognuno può pentirsi nel suo foro interno, per grazia di Dio, e salvarsi prima di morire; la privazione della sepoltura ecclesisatica è una pena esterna che grava però su chiunque non abbia dato segnie sterni di pentimento: non vuol dire che il morto è dannato, cosa che nessuno sa, ma solo che la Chiesa non ne avalla il cattivo esempio e l'impenitenza almeno esterna
RispondiElimina<span>La scomunica maggiore poteva essere revocata solo dal papa e non mi pare che Vittorio Emanuele prima di morire si fosse pentito delle sue azioni contro la Chiesa .</span>
RispondiEliminainfatti, si appellò direttaemnte a Pio IX e ricevette la remissione della scomunica.
E chissenefrega ? (Col dovuto rispetto...)
RispondiEliminaOggi ricevono solenni funerali ecclesiastici cani e porci di tutte le specie. A nessuno viene più negato il funerale in chiesa, neanche ai pubblici peccatori e persino agli omicidi...
RispondiEliminaSì, ma dove stanno i documenti ufficiali che attestano che la scomunica sia stata revocata?
RispondiEliminaA quei tempi non funzionava così.
RispondiEliminaGentile "Don Luca", puoi anche darmi del tu, qui siamo in un blog, su Internet, non al Pantheon!
RispondiEliminaE' di dominio pubblico, per ammissione diretta di Pio IX.
RispondiEliminaMa il decreto dove sta ? Io non c'ero quando Pio IX lo ha detto.
RispondiEliminaPerche' non legge bene? Lo so che Dante non e' ne' Dio ne' papa ed infatti ho messo anche il punto interrogativo e semmai attendevo non una battuta bensi' una conferma o una smentita, come dovrebbe avvenire nello scambio ed anche nel confronto. Certo e' che Dante conosceva bene molte cose anche in materia religiosa ; ad ogni modo cio' che mi colpisce e' come molti usino leggere secondo le proprie considerazioni, per cui ripeto ancora cio' che scrisse Cesare - e che vedo spesso realizzato - " quae volumus ea libenter credimus et quae sentimus ipsi, reliquos sentire speramus"; ora vediamo che lettura sara' data...
RispondiEliminae continua il silenzio sulla Messa di Genova... Cos'è, damnatio memoriae?
RispondiEliminaDante non sbagliava, ma se un pentimento c'è stato, nel caso di Vittorio Emanuele, e quanto sia stato sincero, non possiamo saperlo. Ma questo discorso vale per tutti, non solo per imperatori, re e principi.
RispondiEliminaHai ragione, scusami.
RispondiEliminaNo, è che nessuno ne sa niente.
RispondiEliminaEnrico
Filippo, prego, non c'era bisogno ed anch'io talvolta nella foga parto-come si dice- in quarta. Vorrei aggiungere che su 30giorni c'e' un articolo su come e perche' VE II e' stato assolto, per interessamento di Pio IX dal cappellano che teneva i contatti e nonostante l'opposizione di una parte del clero; inoltre il ministro degli interni, Crispi, comunico' ai prefetti la morte, specificando " con i conforti della religione". Ho visto anche - non sulla rivista anzidetta - due disegni: uno rappresenta un sacerdote al capezzale del re ed un altro l'ingresso del corteo funebre al Pantheon con al lato la croce astile con dei chierici. Vorrei ricordare, a proposito della questione insorta, che alla morte di Stalin lessi - meravigliato, che Pio Xii si era ritirato in preghiera.
RispondiEliminaL'ho letto quell'articolo, anche se non mi fido molto di 30 giorni. Pare che Vittorio Emanuele abbia ricevuto i sacramenti dal cappellano di corte, ma non ho ancora trovato un documento, un atto formale, da parte della Santa Sede, che attesti la remissione della scomunica. Anche Cavour fu assolto in punto di morte da un prete, ma a quanto pare, invalidamente, essendo stato colpito, il Cavour, dalla scomunica maggiore che può essere revocata solo col consenso previo del papa. Infatti tale prete, in seguito a tale episodio, pare che sia stato sospeso a divinis.
RispondiElimina<span>lla questione insorta, che alla morte di Stalin lessi - meravigliato, che Pio Xii si era ritirato in preghiera.</span>
RispondiEliminaRipeto: cosa c'è di che meravigliarsi? "Pregate per i nemici" è una frase di Nostro Signore, di cui ha dato l'esempio in sulla Croce. Anzi, dicono certe tradizioni, (non so se anche la Emmerich, ma non me ne meraviglierei) riprese da Mel Gibson, che proprio tale preghiera, sia stato non l'ultimissimo dei motivi/mezzi, che hanno contribuito alla Conversione del Buon Ladrone. Ne consegue che, più il nemico è cattivo, più è legato all'inferno, più la sua conversione è difficile, ma anche è più auspicabile, più di ogni altra deve essere un'intenzione di preghiera. E, se si verifica, quanto meno in foro interno (ovviamente si parla di conversioni SINCERE) maggiore è la gloria che Dio ne ricava.
Purtroppo è verosimile. Tranne Umberto II, che era terziario carmelitano, tutti i Savoia-Carignano erano (presumibilmente, ohimè ed ahiloro, SONO) massoni, e di basso rango pure.
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